La delegata Ascom: «Per il dettaglio la via della ripresa è ancora impervia»

«Annaspano i negozi di abbigliamento e calzature, mentre resistono alimentari, rosticcerie». È questo il trend commerciale ad Albino secondo la delegata Ascom di zona, Stefania Gritti che nel suo ufficio di via Aldo Moro offre aiuto e suggerimenti a chi ha già un’attività avviata o a chi vorrebbe mettersi in proprio. «Chi va avanti a testa alta, nonostante la crisi – spiega – sono le ditte più grandi e i supermercati che fanno capolino nella periferia di Albino. Ma per i commercianti al dettaglio la via della ripresa è ancora impervia».

Qual è il segreto per sopravvivere in tempi di crisi?

«Il commerciante si deve continuamente rinnovare e partecipare a eventi che creano movimento nel centro del paese e, di conseguenza, attirano clienti».

Albino ha un centro vivo?

«I commercianti, soprattutto quelli più giovani, hanno parecchie idee, fanno molte proposte per vivacizzare il centro con iniziative e manifestazioni. Bisogna però fare i conti anche con i negozianti vecchio stampo che magari sono più restii ai cambiamenti».

Il turismo in Valle Seriana è calato negli ultimi anni?

«Il turismo dipende da molti settori in Valle Seriana, in primis la presenza della neve. Poi è anche vero che con la crisi è calata anche la richiesta di seconde case tra le nuove generazioni. E così oggi i proprietari di seconde case hanno ormai una certa età. Ma gli anziani purtroppo spendono meno rispetto a un giovane che magari esce la sera per frequentare i locali, quindi non fanno girare l’economia».

Qual è, a suo avviso, l’iniziativa che  ha riscosso più consenti tra i commercianti di Albino?

«Ogni negoziante ha acquistato una cornice di legno a mo’ di casetta da esporre all’esterno del proprio negozio. A seconda della stagione questo quadro viene addobbato con fiori e decorazioni. È un modo originale per vivacizzare e colorare la via dello shopping».

 

 




Albino, «il centro preda di sporcizia e maleducazione»

albino orizzFabio Gualandris – Fantagrafia

Fabio Gualandris«Nel 2000 sono state rifatte le strade del centro storico di Albino tranne via Sant’Anna dove si aspettava l’inizio dei lavori all’ex convento. Quindici anni dopo qui la situazione è peggiorata: buche dovute al cedimento delle vecchie condotte, perdite maleodoranti e tetti pericolanti». A segnalare il disagio è Fabio Gualandris, che in paese è un personaggio molto conosciuto e attivo. Oltre a fare il grafico per “Fantagrafia pubblicità” è custode della chiesa di Sant’Anna, presidente dell’associazione culturale Lo Scoiattolo e amministratore del gruppo Facebook “Sei di Albino se …”. E nel corso della recente assemblea in Consiglio comunale sul tema della zone 30 non ha perso occasione per portare all’attenzione dell’amministrazione tutte le sue idee per migliorare l’area in cui vive. «Anni fa, con l’apertura della galleria del Misma, avevo percepito un notevole miglioramento della qualità dell’aria che mi sembra venuto meno ultimamente a causa del traffico e dei parcheggi selvaggi – si sfoga Gualandris –. Non voglio criticare la decisione di aprire alle auto, bensì la mancata applicazione di regole che ha creato, in alcuni orari, caos. È aumentata anche la sporcizia nelle strade, ma quella è dovuta alla maleducazione». Gualandris suggerisce quindi al sindaco di risistemare la piazzetta davanti alla chiesa di Sant’Anna con acciottolato e arredo urbano, magari vietando la posa di stand, gazebi e biciclette legate con catene ai cancelli della chiesa. E ne ha anche per la parrocchiale: «Purtroppo di sera i porticati si riempiono di persone che bevono, abusano di sostanze, fanno i loro bisogni, sporcano e danneggiano tutto. E così ogni mattina sacrista e volontari devono pulire queste schifezze. Bisognerebbe chiudere nelle ore notturne, con una bella cancellata, il sagrato e il passaggio al parcheggio». In via Mazzini, invece, Gualandris sottolinea come  i marciapiedi a livello strada invitino gli automobilisti a parcheggiare quasi contro il muro, ostacolando mamme con passeggino e disabili in carrozzina: «Si potrebbe introdurre una Ztl notturna, dalle 22 alle 6, per ridurre i furti e rendere la via più tranquilla. Per quanto riguarda i parcheggi, nelle grandi città i residenti e i lavoratori hanno spazi gialli gratuiti riservati. Sarebbe bello se anche gli abitanti di Albino, muniti di cartellino rilasciato dalla polizia municipale, venissero esonerati dal pagamento».

Paolo Ghilardi

Paolo GhilardiNei 15 giorni che hanno preceduto l’assemblea sulle zone 30 Paolo Ghilardi, dipendente della Persico Spa di Nembro e residente nella centralissima via Mazzini, ha deciso di fare un esperimento: «Ho percorso la mia via in auto sotto i 30 chilometri orari e devo dire che è una bellissima velocità per transitare in centro mantenendo la padronanza al volante. Se esce improvvisamente qualcuno da un negozio o da un portone, ci si può fermare in tempo, evitando incidenti». Resta però il problema della sporcizia legata in particolare alle deiezioni canine: «Io ci abito in via Mazzini – continua – e non capisco perché altri albinesi si permettano il lusso di portare i loro cani in centro per la passeggiatina serale e consentano ai loro animali di sporcare le case altrui. I cartelli che molti residenti e negozianti hanno appeso sulla strada non sono per i cani ma per i loro padroni che quantomeno dovrebbero sempre utilizzare sacchettino o paletta. Prima ci vorrebbe una corposa fase di informazione e sensibilizzazione verso la cittadinanza. Poi una forte volontà di reprimere questo fenomeno con multe e tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione. Guai se facessimo solo la zona 30, l’arredo urbano, le zone riservate ai pedoni, le fioriere, lasciando come biglietto da visita una città sporca».

Antonella Bessi – profumeria Vanity

Antonella BessiAntonella Bessi di “Vanity”, profumeria centro estetico di via Mazzini, lamenta invece poca coesione tra i negozianti. E a farne le spese è il commercio che, a suo dire, ha bisogno di vivacità per attirare la clientela: «Tutto è lasciato al singolo, non c’è ancora un lavoro di squadra – spiega Antonella –. Noi commercianti aderenti all’associazione Botteghe di Albino, presieduta da Emanuela Poli, abbiamo creato eventi ben riusciti che hanno risvegliato il paese, colorandolo di visi vecchi e nuovi. Personalmente ho percepito entusiasmo tra gli albinesi. Purtroppo, però, le energie da mettere in campo sono molte e portano via tempo alla famiglia e al lavoro. Mi piacerebbe che il rilancio di Albino coinvolgesse l’apertura dei negozi ma che l’organizzazione e la logistica degli eventi non ricadesse tutta sulle nostre spalle. Per far vivere un paese servono eventi che attirino gente e creino un nuovo momento di incontro tra i cittadini che escono a passaggio e i turisti incuriositi. Il paese prende vita solo se c’è festa. E Albino si presta bene alle feste per la sua posizione a metà valle, per la solarità del posto e dei cittadini e per le numerose opere d’arte di cui dispone. Le idee ci sono, ma spesso mancano le forze per attuarle».

Paola Carrara – “Lo stile di Paola”

Paola CarraraC’è poi chi lavora in periferia e si sente isolato rispetto ai commercianti che hanno una bottega in centro. È il caso di Paola Carrara, titolare del negozio di abbigliamento “Lo stile di Paola” di via Provinciale: «Quando vengono organizzate delle iniziative ad Albino io sono sempre tagliata fuori – dice –. Il mio negozio è decentrato rispetto a via Mazzini e capisco che non si possa arrivare ovunque, però dovrebbero far passare le manifestazioni anche qui, altrimenti se tutto viene concentrato nel borgo, noi perdiamo clienti. E con la crisi che c’è, tra tasse e affitto da pagare, sopravvivere è dura».

Michela Faiella – Cogal Caffè

Più ottimista è infine Michela Faiella del Cogal Caffè: «Questo locale è gestito da mia madre Viliana e fa parte del complesso Cogal Home, uno store che offre tante idee per l’arredamento della casa. Noi siamo state chiamate per la gestione e per il rifornimento di prodotti di pasticceria che produciamo nel nostro storico bar di Gandino dove i clienti, per ora, non mancano. Io personalmente lavoro bene, però in generale l’economia qui in valle non gira come una volta. Di conseguenza la gente spende meno. In più c’è anche il problema della concorrenza cinese nell’ambito di bar e ristorazione».

 




Processo al tifo violento, dietro al Bocia una città “complice”

Pezzotta Bocia
Claudio Galimerti (Il “Bocia”) con il suo legale, l’avvocato Andrea Pezzotta

Titoli e foto sono tutti per lui, il Bocia, il leader indiscusso degli ultrà dell’Atalanta. Normale, visto che è il principale imputato del maxiprocesso al tifo violento che lo vede alla sbarra con altri 142 tifosi (bergamaschi e 56 catanesi) per i quali il pubblico ministero Carmen Pugliese ha chiesto complessivamente 165 anni di carcere. Ma sarebbe sbagliato focalizzare tutte le attenzioni su di lui. Perché le indagini prima, e gli interrogatori di imputati e testimoni in aula poi, hanno portato alla luce in tutta la sua drammatica evidenza qualcosa di molto più grave delle pur esecrabili responsabilità penali del capo. Ed è il contesto, o forse sarebbe più giusto parlare di brodo di coltura, in cui sono prosperate le gesta dei violenti da stadio. Una parte della società, incurante talvolta del ruolo istituzionale rivestito, si è resa complice moralmente. A processo sono risuonate sinistre le parole di un sindaco, usato come vedetta prima di lanciare attacchi alle forze dell’ordine, di un catechista, che ha attribuito al Bocia un carisma da discepolo, di un manager, che al leader ultrà ha attribuito doti da stratega che, in altri tempi, “avrebbero evitato all’Italia la disfatta di Caporetto”. E poi, per non farsi mancare nulla, che dire delle visite ai tifosi diffidati da parte dei giocatori dell’Atalanta e dell’allora presidente? E il messaggino telefonico di solidarietà dell’allenatore per una diffida inflitta al medesimo Bocia? E il politico che, anziché condannare senza se e senza ma le violenze, si pone come mediatore, come se gli atti di teppismo fossero una variabile indipendente ineluttabile? E’ saltato fuori di tutto, fino ad arrivare, giusto per raggiungere l’acme, a quel direttore di giornale, autoinvestitosi del ruolo di gran regista dello scacchiere politico-economico-sociale locale, che mercanteggia con il capo hooligan spazi in prima pagina e che si reca in visita, in compagnia di un servile e imbelle caporedattore, alla casa della famiglia del presidente malato per consigliarla caldamente a vendere la società in mani amiche (del suddetto direttore, naturalmente). Si capisce meglio, di fronte ad un quadro del genere, perché la mala pianta abbia potuto prosperare e dare i frutti rigogliosi che hanno regalato a Bergamo la bella nomea che tutti sappiamo. Non è una scoperta per chi invano da anni denuncia le complicità morali dei tanti che, in nome di un supposto amore per l’Atalanta, chiudono gli occhi o, peggio, danno copertura (magari sull’altare di qualche iniziativa benefica) ai teppisti. Ma grazie al processo testardamente voluto da Carmen Pugliese e dalla Questura ora la vergogna risulta ancora più evidente. Solo che servirà a poco. Perché il finale è già scritto. Pagherà, come è giusto e sacrosanto, il Bocia e con lui tutti i compagni di brigata. La responsabilità penale è personale, si dice. Ma qui ci vorrebbe, a costo di scatenare le ire dei benpensanti che griderebbero allo Stato etico, anche una responsabilità morale. E allora, le aule del Tribunale non sarebbero sufficienti ad accogliere i tanti che, a vario titolo, hanno sulla coscienza gli assalti, le risse, le aggressioni che da troppi anni infangano il nome di una città intera.




Porta Osio, protagonista il Cabernet

untitledIl 26 marzo, a Porta Osio, l’enoteca ristorante di via san Moroni, a Bergamo, è in programma , dalle 20, la “Serata dei Cabernet”. Il menù prevede: Focaccia soffice con stracchino fresco e“Jamon Iberico de Bellota 36 mesi”, Scamone di manzo in confit all’olio extra vergine d’oliva con pan brioche e salsa alla senape antica, Crema di patate e barbabietola con salsiccia arrostita e mais soffiato, Risotto carnaroli “Riserva S. Massimo” mantecato al taleggio della Valsassina con pere disidratate e carciofi croccanti alla vaniglia, Fesone di manzo americano brasato al cabernet sauvignon, caffè e zucchero di canna servito con polenta. Per finire il tiramisù dello chef ai lamponi. In abbinamento verranno serviti cinque vini: Lis Neris 2012, “Turano 2011” di Sant’Egidio, Maestro Raro 2011 di Felsina, Burdese 2009 di Planeta ed Elogio 2009 di Eligio Magri.

Costo della serata: 60 euro a persona

Per prenotazioni: info@portaosio.net, tel 035 219297




Le edicole potranno vendere bevande e alimenti

edicola“La contrazione della domanda interna e la crisi dell’editoria sono una sfida all’evoluzione del ruolo dell’edicole. Integrandone le funzioni, Regione Lombardia raccoglie la sfida di accompagnare i gestori in questo cambiamento. Gli obiettivi principali sono quelli di tutelare gli operatori e di offrire nuove occasioni di sviluppo, valorizzando anche la funzione pubblica e il ruolo tradizionale che queste attività commerciali rivestono”. Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, commentando l’approvazione della Giunta, su sua proposta, della delibera che contiene gli ‘indirizzi regionali per il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica.

Tra le novità più importanti che introduce questo provvedimento, che sarà trasmesso al Consiglio regionale per il voto definitivo, c’è la possibilità per le edicole di vendere anche prodotti diversi da quelli editoriali, come ad esempio, bevande e alimentari confezionati che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione, ma anche prodotti del settore non alimentare, purché l’attività prevalente rimanga quella della vendita di quotidiani e periodici. Anche in chiave di Expo, e soprattutto in virtù della diffusione capillare delle edicole e per l’ampiezza del target a cui si rivolgono, è stata introdotta inoltre la possibilità di destinare una parte della superficie di vendita all’erogazione di ulteriori servizi, tra cui quelli inerenti all’informazione turistica. “L’edicola rappresenta sul territorio un presidio di tutela della libertà di informazione – ha precisato Parolini – ed è pertanto necessario sostenere questa funzione specifica e il dovere degli operatori di assicurare pluralità e parità di trattamento alle diverse testate, aiutandone la sostenibilità economica”. La delibera dispone inoltre che l’apertura di punti esclusivi di vendita sia prevista nelle zone vincolate, depresse o non sufficientemente servite dalla rete distributiva esistente, individuati dai Comuni attraverso i Piani di localizzazione, mediante il confronto con le associazioni degli editori e dei distributori, nonché le organizzazioni sindacali dei rivenditori maggiormente rappresentative a livello provinciale e regionale. Il provvedimento di indirizzo, che tiene conto anche delle richieste del settore e delle indicazioni espresse dal Consiglio regionale, rimarca infine che la Giunta regionale, in collaborazione con i Comuni e con il coinvolgimento delle Camere di Commercio e delle Associazioni di rappresentanza del comparto, può concedere contributi ed agevolazioni ai soggetti interessati. È prevista inoltre la possibilità di realizzare progetti e accordi per favorire il mantenimento della rete distributiva sul territorio anche nelle aree svantaggiate, promuovere l’innovazione e la competitività delle imprese del settore, sostenere la formazione e l’aggiornamento professionale, favorire l’accesso al credito.




Alta Val Seriana, raccolta punti e concorso diventano digitali

https://www.youtube.com/watch?v=L-aHlKLgSok

I commercianti del Distretto del commercio di Alta Valle Seriana – e quindi di Castione della Presolana, Cerete, Clusone, Fino del Monte, Onore, Parre, Piario, Ponte Nossa, Rovetta e Songavazzo –  lanciano “Le carte vincenti”, un concorso a premi che permette di vincere fino a mille euro in buoni spesa.

Fino al 31 maggio i clienti possessori della Valle Seriana Card (su smartphone, cellulare o in formato cartaceo), che effettuano acquisti nei negozi e nei locali aderenti all’iniziativa riceveranno un punto per ogni euro speso che verrà caricato automaticamente sulla tessera. Al termine del periodo di validità della raccolta punti, per ogni 50 punti accumulati, verrà consegnata ad ogni cliente una cartolina virtuale. Tutte le cartoline assegnate parteciperanno quindi all’estrazione finale, che si terrà entro il 30 giugno 2015, alla Camera di Commercio di Bergamo.

In premio il Distretto dell’Alta Valle Seriana mette buoni spesa per un valore di 2.100 euro. Per il primo estratto è previsto un buono da 1.000 euro, per il secondo di 500 euro, per il terzo da 250 euro; dal 4° al 10° estratto i buoni saranno di 50 euro. L’estrazione avverrà attraverso un software di gestione che assicurerà la casualità delle estrazione e la correttezza nell’assegnazione di un numero di cartoline virtuali strettamente proporzionale al numero di punti accumulati, nella misura indicata in precedenza.

I buoni spesa potranno essere utilizzati indistintamente in tutti i punti vendita aderenti al sistema della Val Seriana Card, entro e non oltre il 31 ottobre 2015, e dovranno essere spesi ciascuno in un’unica soluzione. I  premi eventualmente non ritirati dai vincitori né dalle riserve entro il 31 ottobre 2015 saranno devoluti alla Onlus Fondazione Sant’Andrea di Clusone.

I negozi aderenti all’iniziativa sono 41: a Castione della Presolana, Eredi di Migliorati, Albergo Prealpi, Albergo Aurora, Albergo Spampatti, Iato srl, Hotel Pineta, Albergo Sole, Ottica Alex, Maflan; a Cerete, Tradizioni&Delizie; a Clusone, Balduzzi Lorenzo, So.ris.Co Ristorazione collettiva, Balduzzi Giuseppe, Bar Mantegazza, Mairen, Grassi Giovan Maria, Pellegrini Alessandro, Fornoni Roberto & c, Feeport, Freeport Baby, Hotel Ambra, Kinesis Video & Film, La Linea Casa, LeRoi, Musica Ribelle, Ottica Giudici, Samantha Calzature; a Onore, Albergo Betulla, Bar Pineta, Agriturismo Fattoria della Felicità, Knock Out; a Fino del Monte, Poloni Venanzio, Rossi Angiolino Passio; a Ponte Nossa, Artigianbeer, Bosio Impianti Elettrici e Orafo Leo; a Parre, Albergo Ristorante Belvedere e Speedy; a Piario, Spiga d’Oro; a Rovetta, La Cantina di Bacco e Ristorante Pizzeria Hotel Vecchio Mulino.




Il cortile della GAMeC “firmato” dai Maestri del Paesaggio

A introdurre la prima grande retrospettiva dedicata interamente a Jacopo Negretti, in arte Palma il Vecchio, pittore protagonista del rinascimento veneto originario di Serina sono i I Maestri del Paesaggio, la manifestazione che da ben quattro anni riunisce a Bergamo i più importanti maestri paesaggisti al mondo.

Ispirati dai capolavori del pittore esposti alla GAMeC, i maestri paesaggisti si sono cimentati in un esercizio di landscaping con colori, emozioni e sensazioni che fluiscono dalle tele per raggiungere lo spazio antistante alla galleria, ricreando una corte ricca di colore, sedute contornate da alberi, pannelli con macro dettagli delle opere e moltissime altre sorprese. A firmare il progetto, sono stati i maestri Peter Fink (art director), Lucia Nusiner (garden designer) e Maurizio Quargnale (light designer), già noti a Bergamo per aver ridisegnato la storica Piazza Vecchia trasformandola in uno splendido giardino a cielo aperto, con fascinose cromature verdi e rosa.




Assalto a Curnis, l’Ascom: “La sicurezza è una priorità”

CurnisL’assalto con un’auto ariete alla gioielleria Curnis, avvenuta nella notte  tra domenica e lunedì, riaccende sia l’allarme sicurezza in città sia la preoccupazione dei commercianti: «Siamo vicini ai titolari della gioielleria e capiamo benissimo il senso di impotenza che stanno vivendo, che è simile a quella di tutti coloro che subiscono un’azione così violenta» afferma Oscar Fusini, vicedirettore di Ascom Bergamo. «Questa è la seconda spaccata che si è verificata nel centro città e nella zona del Quadriportico nel giro di pochi mesi» continua Fusini.

Da questa preoccupazione nasce l’invito da parte di Ascom Confcommercio Bergamo alla Pubblica Amministrazione perché affronti con tempestività e efficacia la questione . «Bisogna favorire quegli strumenti in grado di tutelare le attività commerciali nei centri storici, per questo chiediamo al Comune che vengano rivisti i regolamenti per il posizionamento dei pilomat antisfondamento su suolo pubblico, in modo da poter proteggere le vie e le attività durante le ore notturne. La sicurezza è una priorità sulla quale è necessario agire» spiega Fusini.




Birra dell’anno, quattro le bergamasche sul podio

Sfilano tutte insieme le quattro birre bergamasche premiate al concorso “Birra dell’anno”, prestigioso riconoscimento promosso da Unionbirrai andato in scena nel corso di Beer Attraction alla Fiera di Rimini. L’idea di festeggiare le performance del movimento artigianale orobico si deve alla Compagnia del Luppolo che giovedì 26 marzo organizza a “The Dome” di Nembro una serata dedicata. Si potranno degustare, quindi, la SunFlower del Birrificio Valcavallina di Endine Gaiano, primo premio nella categoria «Chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, “Golden Ale”», che la conferma birra bergamasca tra le più vincenti, se non la più titolata, nel corso degli anni, e la nuova Darkside dello stesso produttore, terza classificata nella sezione «Affumicate, alta e bassa fermentazione». E ancora la Caliban dell’Endorama di Grassobbio, terzo posto tra le «Chiare, alta fermentazione, alto grado alcolico, di ispirazione belga» e la Camoz del Birrificio Via Priula di San Pellegrino terza tra le «Scure, alta e bassa fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana». Il titolo di Birrificio dell’anno è andato a Birra del Borgo di Borgorose nel reatino, che ha visto premiate cinque delle sette birre presentate al concorso.

Alla serata saranno presenti i birrai Renato Carro (Valcavallina), Simone Casiraghi (Endorama) e Giovanni Fumagalli (Via Priula). Al costo di 15 euro sarà possibile degustare tutte le birre fino ad esaurimento delle scorte. Compreso nel prezzo sarà offerto un assaggio di Barleyfùs, il Barleywine (birra ad alta fermentazione di origine britannica, chiamata così perché si può paragonare ad un vino per i sapori e l’elevato tasso alcolico) realizzato dal Birrificio Endorama per la Compagnia del Luppolo, ormai giunto a piena maturazione, che ha ottenuto la menzione d’onore nella sua categoria sempre a “Birra dell’anno 2015″.

birradellanno2015-620x350-620x350Ecco la scheda delle quattro birre vincenti

Sun Flower – Golden Ale

Birra di colore oro carico, schiuma a bolle fini, con buona compattezza, aderenza e persistenza. Al naso ha un bouquet molto gradevole che denota, accostato ad un miele leggerissimo, una buona componente agrumata, di frutta tropicale, mango e pesca. In bocca è di corpo leggero, amara e aromatica da luppolo che porta ancora note agrumate, di frutta tropicale di luppolo in fiore ed erbacee con finale secco

Dark Side – Smoked Porter

Birra ispirata alle Smoked Porter britanniche. Si presenta di colore bruno scuro con riflessi rubini. Schiuma abbondante con bolle fini, compatta e cremosa con buona aderenza e persistenza. Al naso è intensa con buona complessità caratterizzata da una nota affumicata e tostata, seguita da note di caffè e cioccolato. In bocca ha la giusta frizzantezza, corpo rotondo, ritroviamo note affumicate, di caffè e cioccolato/cacao. Il finale è piuttosto secco e pulito.

Caliban

Ispirata alle belghe Tripel. 8,5% vol, caratterizzata dagli aromi fruttati e speziati dal lavoro del lievito. Insidiosa nonostante il suo aspetto innocente.
Disponibile a novembre-dicembre e maggio-giugno. Prodotta in collaborazione con la libreria SpazioTerzoMondo.

Càmoz

Birra scura forte, complessa: al gusto rivela generosamente aromi di caffè e cioccolato dati dai malti e intense note agrumate dovute a uno speciale luppolo americano, il Cascade. Prodotta ad alta fermentazione, non pastorizzata, non filtrata. Non rifermentata. Imperial Stout – scura – alc. 8,5% – 19,2 plato – IBU 95

Per le modalità di partecipazione alla serata www.lacompagniadelluppolo.org




Piazza Mascheroni, Zenoni: “Spazio anche a promozioni commerciali”

Piazza mascheroni“Con la pedonalizzazione di Piazza Mascheroni, in Città Alta, la perdita di circa 35 posti auto dedicati ai residenti è stata compensata dalla creazione di un pari numero di posti sul viale delle Mura, sul lato Seminario. Al riguardo, é stato richiesto un controllo intenso da parte della polizia locale sui nuovi posti riservati, in modo da garantire la loro disponibilità effettiva ai residenti”. La puntualizzazione arriva dall’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni, in risposta all’interrogazione scritta presentata da Andrea Tremaglia. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia chiedeva un bilancio dell’intervento di pedonalizzazione e, soprattutto, delucidazioni sulla destinazione della piazza che “non deve avere solo uno scopo estetico, ma anche funzionale e di senso”.

Zenoni ha affermato che “la scelta di spostare in Piazza Mascheroni il mercato del venerdì mattina è derivata proprio dalla necessità di ridurre ancor di più i disagi per i residenti, costretti fino a pochi mesi fa a ricordarsi di liberare Piazza Cittadella il giovedì notte e il venerdì mattina per il suddetto mercato”. “Non capisco fino in fondo invece il Suo esplicito riferimento ai disagi arrecati ai commercianti – aggiunge Zenoni rispondendo a Tremaglia – visto e considerato che su quella piazza affacciano solo pubblici esercizi (bar, ristoranti, gelaterie) e che non sono stati ridotti i posti a rotazione (bianchi o blu che siano), in quanto non presenti, ma solo posti per i residenti, i quali, per ragioni di vicinanza, possono tranquillamente servirsi di quegli stessi esercizi comodamente a piedi”.

Quanto alla destinazione della piazza, Zenoni nel rimarcare che “bellezza artistica e monumentale siano ragioni sufficienti per giustificare la sua pedonalizzazione” non esclude affatto che “da oggi in poi la piazza possa essere utilizzata per altri scopi, quali eventi culturali e musicali, installazioni artistiche, nonché iniziative di promozione commerciale di qualità. Sono sicuro che la città saprà imparare ad “usare” questa piazza nel modo migliore possibile”.