Costa di Mezzate, tornano le “Magie del Borgo”

Costa MezzateUna manifestazione di richiamo internazionale che ha il pregio di far convivere arti espressive, teatro di strada, circo, musica, storia, gastronomia e tanto altro ancora. Una magia che dura da più di dieci anni e ogni volta restituisce al piccolo borgo antico di Costa di Mezzate l’atmosfera dei tempi in cui ci si ritrovava nei cortili e nelle piazze per fare festa. Un appuntamento in grado di mobilitare le risorse di tempo e volontà degli abitanti e di riversarle su un ramo della ricerca teatrale che è diretta figlia delle ultime avanguardie e di una contemporaneità divenuta finalmente popolare. Specialità antiche, che negli ultimi decenni hanno ricevuto nuova linfa e costruito una nuova identità, al confine tra circo, mimo, danza e arte girovaga.

Questi gli ingredienti del Festival Magie al Borgo che in soli tre giorni ospiterà numerosi gruppi provenienti da tutto il mondo, ben 18 compagnie e 59 artisti per 20 spettacoli in 58 repliche, con l’ospitalità di anteprime e debutti di alcune novità della stagione e degli spettacoli vincitori del concorso nazionale Cantieri di Strada. Alcuni momenti saranno dedicati alla promozione delle espressioni artistiche in spazi aperti con i saggi di alcuni corsi di teatro locali. Cornice di tutto questo le suggestive piazze e vie del borgo trasformate in palcoscenico, luci e scenografie ne esalteranno gli ambienti e gli spettacoli. A disposizione dei visitatori più punti di ristoro dove poter degustare prodotti tipici della cucina bergamasca. Nato in occasione della festività di San Giorgio e giunto alla XV edizione, oggi Magie al Borgo si conferma un festival di rilievo europeo in grado di rappresentare una riconquista di spazi e tempi a misura d’uomo per una festa della collettività ed un incontro delle culture. Un appuntamento imperdibile per il pubblico (sino a 30.000 presenze nelle scorse edizioni) e per la comunità locale, da sempre coinvolta nella realizzazione dell’evento e in attività collaterali (laboratori di teatro e circo, scenografia e sartoria teatrale). L’associazione Feste in Costa, ente promotore che unisce le associazioni di volontariato del paese e l’amministrazione comunale, ha ottenuto per l’evento il patrocinio della Regione Lombardia (assessorato Culture, Identità e Autonomie), della Provincia di Bergamo (assessorato alla Cultura) e della Fondazione della Comunità Bergamasca.

Luoghi – Vie, corti e piazze del borgo antico di Costa di Mezzate, un paese poco distante dalla città di Bergamo e situato all’imbocco della Val Cavallina. Aggrappato al colle e aperto alla pianura il paese offre scorci suggestivi su cui domina l’imponente castello medievale risalente al XII secolo. Il centro storico, reso interamente zona pedonale, ospiterà gli spettacoli in via Roma, cortile Rasetto, piazza Nobili Zoppi, via Camozzi, piazza XXV Aprile, nell’anfiteatro e piazzale del Municipio.

Gli artisti e gli spettacoli

Info: http://magiealborgo.blogspot.it/




Dote Scuola premia le cartolerie di vicinato

cartattico.jpgLa Dote Scuola quest’anno premia le cartolerie di vicinato. La Regione Lombardia ha infatti recepito le richieste che l’Associazione dei Cartolibrai, l’Associazione Librai Italiani e Confcommercio Lombardia hanno avanzato lo scorso anno per la valorizzazione degli esercizi di vicinato nell’erogazione dei servizi previsti dalla misura di sostegno per le famiglie.

Le richieste, in particolare, erano che nell’individuazione degli operatori che gestiscono il servizio di Dote Scuola fosse introdotto un sistema premiante per i piccoli negozi e la possibilità di usufruire di margini economici più favorevoli riducendo l’aggio a carico degli esercizi commerciali.

In risposta a queste sollecitazioni, la Regione ha comunicato alcune novità nelle modalità della gara per l’affidamento del servizio. Sono previsti la creazione di una rete commerciale dei soggetti affiliati (minimo 5.000 esercizi) costituita per almeno il 70% da negozi “di vicinato”; una riduzione dell’aggio a carico degli esercizi commerciali, fissato in un range dal 2 al 3,5%, in considerazione delle caratteristiche e peculiarità dei beni (libri di testo e dotazioni tecnologiche) acquistabili dalle famiglie con i buoni servizi di Dote Scuola; l’introduzione di tra i criteri di valutazione dell’offerta tecnica, di un punteggio per le proposte che contengono innovazioni tecniche e servizi aggiuntivi.

Il Buono Scuola per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche, come previsto dal Decreto n. 2164 /2015, è destinato agli studenti di:

  • scuola secondaria di primo grado (classi I, II e III) per un valore che – in relazione al reddito – varia da un minimo di 90 € ad un massimo di 120 €
  • scuola secondaria di secondo grado (classi I e II), da un minimo di 130 € ad un massimo di 240 €
  • istituti di Istruzione e Formazione Professionale (classi I e II), da un minimo di 90 € ad un massimo di 120 €

 

Leggi anche: I tagli dello scorso anno che spiazzarono i cartolai 



Stampa 3D, un settore in crescita

Ampiamente soddisfatte dell’andamento della propria azienda e del mercato in cui operano, risultati positivi sia in termini di fatturato sia di occupazione, investimenti in R&S e formazione. Questa la fotografia del settore della stampa 3D, formato in prevalenza da piccolissime imprese con fatturati inferiori al milione di euro (77,4%), che occupano fino a 9 dipendenti (68,1%).

È quanto emerge dall’Osservatorio 3DPrint Hub realizzato da Senaf in occasione di 3DPrint Hub, l’appuntamento che ha fatto incontrare a Fieramilanocity l’universo della stampa 3D con il mondo produttivo italiano. All’Osservatorio oltre sei imprese su dieci del comparto hanno dichiarato di essere ampiamente soddisfatte del proprio andamento aziendale attuale e dimostrato di credere nel mercato in cui operano, con ben il 74,1% che prevede una crescita a livello generale nei prossimi 3 anni.

Un clima di fiducia che si riflette anche sui risultati aziendali: sul fronte dei fatturati, infatti, solo l’8,4% dichiara nel 2014 un calo rispetto agli ultimi tre anni, mentre per ben il 65,1% è aumentato e per il 26,5% è rimasto stabile. Le previsioni per il 2015 seguono questo percorso di crescita, con quasi sette aziende su dieci (69%) che prospetta un aumento e il 27,4% che prevede una chiusura nel segno della stabilità. Dal punto di vista dell’occupazione, sia la chiusura del 2014 sia le previsioni per il 2015 indicano una situazione di stabilità o di crescita. Entro l’anno in corso, se il 56,6% non prevede di variare il numero di addetti, è ben il 43,4% a voler assumere. Nessuna impresa ha invece indicato un taglio dell’organico.

Ma qual è il principale ambito di applicazione della stampa 3D? La spinta del settore – illustra l’Osservatorio 3DPrint Hub – arriva da quello industriale poiché  molte imprese manifatturiere hanno colto le potenzialità di questa tecnologia “integrata” ai propri processi produttivi. Ne sono fortemente convinte le aziende del comparto, secondo le quali avrà non solo un’alta diffusione a livello industriale (per il 68%) ma sarà uno strumento che implementerà ma non sostituirà gli attuali processi di produzione (per il 71,1%); solo il 18,2% crede che entro cinque anni sarà presente in tutte le abitazioni e utilizzata a livello consumer.

Per quanto riguarda il mercato di riferimento, le imprese che si occupano di stampa 3D trovano in quello interno lo sbocco principale, con il 73% che ha dichiarato di non esportare o di avere un fatturato generato dall’export inferiore al 10%. Il mercato italiano, del resto, sembra racchiudere forti potenzialità,  caratterizzato da un tessuto imprenditoriale formato da una moltitudine di micro e piccole imprese dell’industria manifatturiera e a cui la stampa 3D può dare un contributo per migliorare i processi produttivi.

Nonostante il momento positivo, le imprese del settore temono alcuni fattori critici che potrebbero minarne la crescita. Tra questi gli “aspetti fiscali” (indicato dall’80,8%), la “burocrazia” (79,4%), il “costo della forza lavoro” (74,1%), i “tempi giudiziari in caso di controversia” (70,4%), i “tempi di pagamento” (70,2%) e “l’accesso al credito” 69,9%.  «La stampa 3D esiste già da tempo ma il suo vero sviluppo è avvenuto solo negli ultimi anni – commenta Emilio Bianchi, direttore di Senaf -. La sperimentazione, l’innovazione, la R&S e la formazione hanno contribuito al processo di trasformazione e di diffusione della tecnologia e le imprese sembrano averne colto l’importanza.  Da un lato quasi nove aziende su dieci hanno infatti destinato quest’anno una quota del proprio fatturato in ricerca e innovazione, con punte che superano il 30%; dall’altro tutte hanno investito ore e risorse nella formazione interna».

 




Cornici, vasi, braccialetti, giocattoli: le stampe 3D dei bergamaschi

Un tempo erano fabbri e falegnami, oggi le botteghe del su misura si affidano a scanner e stampanti 3D. Il commercio che cambia ha anche il volto di questi nuovi negozi, dove di scaffali colmi di merce non ce ne sono, ma basta arrivare con un file, un modello o semplicemente un’idea per uscirne con l’oggetto che si voleva, nella forma, nelle dimensioni, materiali e colori desiderati. L’esatto contrario delle produzioni di massa che disseminano il medesimo articolo in ogni angolo del globo.

Anche a Bergamo stanno sorgendo queste nuove attività che uniscono alla vendita di stampanti 3D il servizio di stampa di oggetti (ma anche di scansione e modellazione nel caso il cliente non disponga già del progetto digitale), il tutto accompagnato da corsi e consulenze. E non si propongono come studi o laboratori per professionisti o addetti ai lavori, ma si affacciano con le loro vetrine sulle vie della città, strizzando l’occhio a chi passa e mostrando nel concreto le potenzialità di questa tecnologia nella vita di tutti i giorni.

3D garage - Linda Mapelli e Stefano Reale

In via Pignolo  10/a, 3D Garage è aperto dallo scorso novembre. A guidarlo è Linda Mapelli, architetto 35enne, affiancata dal marito Stefano Reale, anch’egli architetto che si occupa di ricerca. Appassionati a questa tecnologia, vi hanno visto la possibilità di una svolta professionale. «La stampa 3D è il futuro – spiega Linda -. Non siamo ancora al punto che ognuno abbia in casa la propria stampante per realizzare da sé i propri oggetti, ma oggi i prezzi sono già accessibili: si possono trovare a 500 euro, il costo di uno smartphone, ed è probabile che si diffonderanno». Nell’attesa ci si può rivolgere ad un negozio che stampa per noi, un po’ come accadeva ai tempi delle copisterie e delle cartolerie nell’era bidimensionale. «Le applicazioni sono infinite – evidenzia –, da qui l’ampia gamma delle richieste che riceviamo».

Premesso che è prima di tutto un sistema utilissimo in ambito tecnico e professionale «perché abbatte i tempi di realizzazione del prototipo di qualsiasi oggetto», non manca chi ne approfitta per creare un articolo personalizzato. «Abbiamo stampato anche un mezzo busto di Vasco Rossi per un regalo – ricorda Linda Mapelli – e poi armi fantasy, addirittura un’armatura medievale, dei fermalibri che riproducevano una macchina fotografica d’epoca cara alla committente, e ancora un braccialetto con ciondoli a tema per una ragazza con la passione per la moto, la navicella spaziale di Star Wars, … non ci sono davvero limiti». «Abbiamo stampato il pezzo che mancava ad un appassionato di modellismo – aggiunge – e si rivolgono a noi anche orafi e designer».

I materiali sono in prevalenza termoplastiche, ma anche gesso e metalli. Il costo del pezzo è fissato al centimetro cubo. «Ragionando su oggetti per i privati, possiamo dire che un articolo stampato in 3D costa il 20-30% in più di un prodotto con le stesse caratteristiche fatto in serie – rileva -. La cosa che però conquista è il fatto che il cliente è, in pratica, l’artefice del prodotto». Oltre alla fantasia dei bergamaschi nell’ideare oggetti, stupisce anche la trasversalità dell’interesse per la disciplina. Tra i primi corsisti di 3D Garage c’era anche un ingegnere in pensione di 83 anni.

3d studio lab -Stefania Boyer e Marco Misiani

A febbraio ha aperto invece i battenti al pubblico 3D Studio Lab, in via Broseta 76/E, nei locali di Noris Foto, dove la stampa era di altro tipo. Coetanei – 42 anni –, i due soci sono la grafica Stefania Boyer e l’architetto Marco Misiani, che sono cresciuti in zona ed hanno scelto di restare nel quartiere, anche se l’attività non è certo di vicinato. Marco aveva già virato nel commercio aprendo un negozio di sigarette elettroniche, Stefania si era appassionata alla realizzazione manuale di piccoli oggetti in plastiche polimeriche. Nella stampa 3D hanno visto una nuova prospettiva, dove far convergere le proprie esperienze e la propria creatività.

«Per la vendita delle stampanti su larga scala – dice Marco – i tempi non sono ancora maturi, ma il service di stampa ha già ingranato». Designer, architetti, ingegneri, piccole aziende per la prototipazione e studenti (ad esempio quelli che devono realizzare un plastico), sono i clienti tipo, ma non manca chi vuole fare un regalo speciale, portarsi a casa un oggetto personalizzato o rimettere in sesto un pezzo al quale si era affezionati realizzando il ricambio ormai introvabile. «Farlo è piuttosto semplice – racconta -. Su Internet ci sono siti che mettono a disposizione gratuitamente prodotti già modellati. Si possono poi decidere dimensioni, spessori, colori e creare l’oggetto che si ha in mente, che diventa un pezzo unico. In alternativa si possono scansionare oggetti per poi riprodurli».

Appendiabiti, cornici, giocattoli, vasi di design, contenitori, cover per smartphone sono solo alcuni esempi. E poi c’è tutta l’area della decorazione, dei gadget e della comunicazione, «ad esempio una wedding planner ci ha contattato per segnaposti e bomboniere». Il materiale più utilizzato è il Pla, una plastica vegetale biodegradabile, poi l’Abs, più resistente e il Pla flex, gommoso, ma c’è anche una stampante che utilizza argilla, ceramica e porcellana. Il costo varia in base al tempo necessario per la stampa ed è di 10 euro all’ora più Iva.

«La scelta di aprire un negozio vero e proprio – dicono – è perché vogliamo far conoscere questa tecnologia e il modo migliore è mostrare cosa realizza e come funziona». E l’attitudine creativa di Stefania promette poi di dare vita oggetti disegnati in proprio. «Non è comunque un mestiere facile – precisano –. Servono formazione e poi ore e ore di esperienza e tentativi per trovare la giusta alchimia tra macchina, materiale e geometria del pezzo».




Expo, biglietti scontati per le aziende associate all’Ascom

Expo - CopiaBiglietti per l’Expo a prezzo scontato con l’Ascom di Bergamo. L’Associazione commercianti di Bergamo promuove la convenzione che a livello nazionale Confcommercio ha sottoscritto con Uvet, rivenditore autorizzato di Expo 2015. La convenzione, rivolta alle imprese associate, prevede un ordine minimo di acquisto di 15 biglietti che possono essere usati da titolari e dipendenti o persone a cui verranno omaggiati. E’ vietata la rivendita e l’uso commerciale dei biglietti. Se i biglietti vengono acquistati entro il 30 aprile il costo è di 20 euro (anzichè 32 euro), mentre dal primo maggio sale a 22 euro (anziché 39 euro). Sono previsti sconti per tutte le tipologie: adulto, senior e family. L’acquisto deve essere fatto dall’azienda interessata tramite bonifico bancario e i biglietti in formato elettronico verranno inviati direttamente via e-mail all’interessato. Si possono acquistare due tipi di biglietti: a data aperta, così che il visitatore entra ad Expo in un giorno non prestabilito; oppure a data fissa che permette di accedere all’Esposizione Universale in una particolare data. Il biglietto comprende tutte le attrazioni e gli eventi all’interno di Expo Milano 2015, con l’eccezione dello spettacolo Allavita! del Cirque du Soleil e include anche un ingresso alla Triennale di Milano – Arts & Foods (viale Alemagna 6, Milano). Per i bambini da 0 a 3 anni l’ingresso è gratuito e da ritirasi all’Expo Gate di piazza Cairoli a Milano o nella biglietterie del sito Espositivo. Per informazioni è possibile contattare l’ufficio Accoglienza di Ascom (soci@ascombg.it) o scaricare il materiale dal sito www.ascombg.it.

La manifestazione è aperta tutti i giorni dal 1° maggio al 31 ottobre dalle 10 alle 23.




Contratti a tempo indeterminato, boom in Lombardia

Segnano un aumento del 113% le assunzioni a tempo indeterminato in Lombardia nei primi due mesi del 2015. E’ quanto emerge dai dati rielaborati dall’Agenzia regionale dell’Impiego di Regione Lombardia, che evidenziano un vero e proprio boom delle assunzioni a tempo indeterminato (+ 113% rispetto agli stessi 2 mesi del 2014) accompagnato da un conseguente calo dei contratti a progetto (-33,5%), del tempo determinato (-27,7%), dell’apprendistato (-29,4%) e più contenuto della somministrazione (-7,9%). Si evidenzia dunque uno spostamento delle tipologie di assunzioni, fatto quando ancora non era in vigore il nuovo contratto a tutele crescenti. “Questo primo boom delle assunzioni a tempo indeterminato in una regione come la Lombardia è significativo e fa ben sperare – commenta Osvaldo Domaneschi, segretario generale Cisl Lombardia -. Il lavoro stabile può finalmente tornare ad essere il normale e principale rapporto d i lavoro nella nostra economia”. “Ora però non si può sedersi sugli allori e serve sfruttare questa situazione per fare meglio e di più. Il Jobs act è una grande occasione per tornare a contrattare assunzioni e nuove tutele nel mercato del lavoro. Siamo come Cisl disponibili a sederci a tutti i tavoli con le controparti e con la Regione, per vedere come fare di più poiché lo spostamento delle tipologie di assunzione è positivo, ma non aumentano i posti di lavoro. Su questo possiamo e dobbiamo fare ancora molta strada”.




Dalmine, i negozi si mettono in mostra. Torna l’expo lunga un km

Una galleria commerciale all’aperto lunga un chilometro. È Exponiamo Dalmine, la manifestazione organizzata dall’Opec, associazione degli operatori economici dalminesi, che mette in vetrina le attività e offre ai visitatori una giornata di giochi, animazione ed esibizioni.

L’appuntamento per la sesta edizione è domenica 19 aprile a partire dalle 9.30 lungo un percorso che interesserà viale Mazzini, viale Betelli e largo Europa, dove troveranno posto ben 113 stand di negozi ed esercizi dalminesi e dei paesi vicini, grazie alla collaborazione con il Distretto del Commercio 525, di cui Dalmine è capofila.

Exponiamo Dalmine 2015 - gli espositoriTra le tante iniziative che fanno da contorno all’esposizione la novità è la presenza del parco di divertimenti Leolandia di Capriate, che per un’intera giornata si trasferirà all’ingresso della scuola Carducci di viale Betelli per intrattenere grandi e piccini con i suoi giochi e con i suoi spettacoli.

Ma il programma è ricco. Il taglio del nastro col sindaco Lorella Alessio, alle 9.30, sarà seguito dalla sfilata per tutto il percorso espositivo delle istituzioni con il Corpo Musicale di Sforzatica. Alle 10 sarà aperta la mostra di auto e moto d’epoca in via Pasubio, mentre l’associazione “SadiBuono” in viale Betelli e largo Europa darà il via, sempre alle 10, al laboratorio di cucina per i più piccoli. Allo stesso orario partirà anche “Pet therapy e i bambini”, attività ludiche con i cani di “L’altromondo Onlus” sul parco di via Puccini. Alle 11.30 e alle 15 la scuola “Vogue danza” proporrà un’esibizione classica-moderna, mentre alle 14.45 il Corpo Musicale San Lorenzo di Mariano terrà un concerto in piazza Caduti 6 Luglio 1944. Alle 15 i cani saranno ancora protagonisti con i dalminesi che potranno partecipare, assieme al proprio amico a quattro zampe in via Puccini, alla seduta di educazione cinofila a cura di “Centro servizi del cane”, mentre alle 15.30 si tornerà a ballare con l’esibizione in largo Europa della scuola danza “Blue dance” di Borgo di Terzo. Alle 17 entreranno in scena gli attori del parco divertimenti Leolandia, con lo spettacolo “Fiesta al saloon!” che intratterrà piccoli e meno piccoli nell’ingresso della scuola Carducci di viale Betelli.

Nel frattempo, non mancheranno altri intrattenimenti: lungo tutto il percorso i giocolieri “Four-Leaf Clover” stupiranno i partecipanti con i loro giochi di prestigio, mentre a pochi metri dalla scuola Carducci e davanti all’ingresso di Tenaris saranno allestiti i punti divertimento per i ragazzi con gonfiabili e jumping.

L’associazione Opec Dalmine è nata nel maggio 2008 con l’obiettivo di promuovere e sostenere gli operatori economici dalminesi. «Anche quest’anno riproporremo quella che è la nostra sfida – spiega il presidente Marco Cornali -, la nostra missione: mettere in vista le tantissime attività economiche che operano sul nostro territorio, farle conoscere. Mai come in questo momento economico è necessario non fermarsi e non rassegnarsi alla realtà del mercato e di ciò che ci dice ma, al contrario, bisogna essere sempre positivi e fiduciosi. Il grande grazie di Opec Dalmine va a tutti i commercianti, a tutti gli organizzatori e a tutti gli sponsor che hanno reso possibile la realizzazione di questa sesta edizione».

https://www.youtube.com/watch?v=8D8XXnL6A_E




Tutte le verità che Brebemi dovrebbe raccontarci

BrebemiDa luglio a dicembre il traffico è stato di 14 mila veicoli al giorno, di cui 8 mila effettivi (calcolati una sola volta). Da gennaio ad aprile il flusso è cresciuto del 17 per cento. Non piacerà al presidente Francesco Bettoni, ma un’autostrada a tre corsie che genera simili volumi non può che essere definita un flop. Tale è, al momento, e chissà per quanto tempo ancora se non intervengono radicali correttivi, la cosiddetta Brebemi, la direttissima Milano-Brescia che si appresta a compiere il suo primo anno di vita. I vertici della società hanno sempre fatto una certa resistenza a diffondere i reali numeri del traffico, ad onta di ciò che chiunque può vedere con i propri occhi sia percorrendo in auto l’autostrada che limitandosi ad osservarla nel lungo tratto in cui la ferrovia affianca l’arteria stradale. La desolazione è nelle cifre rese note in occasione dell’approvazione del bilancio. Quando è emerso, come dato che ha attirato le principali curiosità, che nei primi cinque mesi di gestione (2014) i costi operativi hanno superato i ricavi, con una perdita d’esercizio di 35 milioni. Si dirà, con valide ragioni, che conti così in sofferenza sono normali in avvio di attività e soprattutto in una situazione in cui mancano una serie di collegamenti accessori destinati a dare linfa (leggasi traffico) alla Brebemi. Entro maggio arriverà la Tangenziale esterna di Milano, per esempio. Ma converrà non farsi prendere per il naso da chi sta tanto affannosamente quanto coraggiosamente cercando di difendere una grande opera che, pensata in anni lontani e immaginata sulle ali della grandeur che faceva immaginare straordinarie e magnifiche sorti e progressive, si sta rilevando, come minimo, sovradimensionata rispetto alle necessità. Forse, anziché vestire gli incongrui panni del don Chisciotte, il presidente Bettoni dovrebbe sforzarsi di lanciarsi in una operazione verità, mostrando tutti i limiti e le criticità dell’autostrada (quelli immaginabili e quelli subentrati, a vario titolo, a cantiere aperto), primo presupposto per valutare come muoversi per il futuro. Tanto più se si invoca, come fosse dovuto (ma non era un project financing al 100 per cento?), un congruo intervento dello Stato per centinaia di milioni. I vertici di Brebemi provino a chiedersi, anzitutto, se le loro tariffe, così marcatamente più elevate rispetto a quelle praticate dai concorrenti, non abbiano un peso significativo, se non determinante, nello scoraggiare chi deve utilizzare l’autostrada tutti i giorni per ragioni di lavoro. E si domandino se hanno dato vita a tutte le iniziative (di comunicazione e marketing, anzitutto, ma anche di cosiddetto “feederaggio”: convenzioni, accordo di partnership, ecc) in grado di portare acqua, come tanti rivoli, al fiume. Piuttosto che minacciare di restituire la concessione, Bettoni abbassi i toni (e le tariffe) e si disponga a confrontarsi con chiunque possa dargli una mano, in Lombardia come a Roma. Basta rodomontate, basta veline sapientemente diffuse per gettare fumo negli occhi, basta continuare a guardare nel giardino altrui. Il mito del privato più efficiente e moderno del pubblico con la Brebemi ha fatto fiasco. Prima se ne prende atto (non è uno scandalo ricevere soldi pubblici, l’opera è di interesse collettivo) e prima si riuscirà, forse, ad individuare la svolta per un’autostrada altrimenti seriamente indiziata di diventare l’ennesima cattedrale nel deserto.




“Note di Franciacorta”, così la musica entra in cantina

FrancicortaIl Festival “Note di Franciacorta” – progetto frutto della collaborazione tra Consorzio Franciacorta e LeXGiornate, animerà la primavera franciacortina, impreziosendo alcuni dei luoghi simbolo del territorio con artisti di fama internazionale, attraverso seduzioni musicali in equilibrio tra botti di rovere e calici di cristallo. Protagonisti dell’evento saranno sette cantine con altrettanti concerti, nei quali vino e musica si fonderanno in una miscela pensata per appagare tutti i sensi. Da Luis Bacalov a Enrico Pierannuzzi, passando per proposte filo-letterarie e teatrali, il Festival Note di Franciacorta trasformerà il territorio in un grande palcoscenico. Il programma prevede 7 eventi che avranno luogo in suggestive tenute e cantine della Franciacorta.

È possibile scaricare il programma completo degli eventi al seguente link: http://bit.ly/1IIC1NG




I commercialisti bergamaschi: “Abbiamo toccato il fondo”

02 assemblea«Vi è, in questi primi mesi del 2015, qualche timido segnale che, toccato il fondo, si stia per risalire». Con queste parole Alberto Carrara, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo, ha aperto l’assemblea generale che a Bergamo, alla Fiera ha visto la partecipazione di più di 350 iscritti. Occasione per avviare un confronto diretto e propositivo sulle attività svolte dai professionisti, consulenti globali di famiglie, imprese ed enti, nel corso del 2014 e su quelle in programma per il prossimo futuro.

Un futuro che appare solo in parte più sereno rispetto all’anno appena trascorso. «Il 2014 è stato segnato da una fase di grande incertezza economica, il Paese continua a scontare una fase di riduzione dei consumi e degli investimenti causati dalla compressione del reddito disponibile, dal peggioramento della fiducia delle famiglie e delle imprese e dal perdurare di una difficoltà di accesso al credito» – ha ribadito il presidente, sottolineando come gli indicatori economici mostrino anche per il 2015 segnali contrastanti, tanto che secondo l’agenzia di rating Moody’s «l’economia italiana si sta riprendendo gradualmente, ma la traiettoria di crescita resterà probabilmente bassa nei prossimi anni».

Nonostante si affaccino fattori positivi, dunque, quali l’apprezzamento del dollaro sull’euro, il calo del prezzo del petrolio e le misure della Bce che limitano i rischi di liquidità del sistema, permangono importanti limitazioni come gli eventi geopolitici che hanno influenzato negativamente le esportazioni e le criticità strutturali tutte italiane: «Anche quest’anno– ha chiosato Carrara – dobbiamo rimarcare le mancate semplificazioni e l’insostenibile gravame fiscale, anche se auspichiamo che le riforme in atto, tra cui quella attuata relativa al mercato del lavoro, possano consentire, quanto meno dal prossimo anno, una ripresa più marcata».

Ecco, dunque, ancora una volta, l’esigenza di credere in una categoria professionale riconosciuta come patrimonio positivo dell’intera collettività, non solo per la preparazione in ambito scientifico e specialistico, ma soprattutto sotto il profilo morale. Liberi professionisti che «continuano a sopportare una grande negatività, specie i giovani colleghi, che faticano più che in passato a trovare la propria affermazione professionale. Anche se, a noi fanno capo grandi responsabilità, chiamati come siamo a mediare tra interessi pubblici e privati, non contrapponendoli, ma semmai commisurandoli» – ha concluso Carrara, appellandosi alle doti di qualità ed etica, affidabilità e preparazione, moralità e professionalità di tutti gli iscritti, indispensabili per eseguire compiti e incombenze che lo Stato delega alla categoria.

Tante le attività portate avanti dalle Commissioni Istituzionali nel corso del 2014: dalla formazione professionale continua con l’organizzazione di oltre 160 convegni formativi alla revisione dell’Albo per verificare situazioni di incompatibilità degli iscritti, fino alle Commissioni dedicate alla liquidazione parcelle e al tirocinio professionale.

Nel frattempo gli iscritti, alla data del 31 dicembre 2014, sono risultati complessivamente 1.638. Il saldo rispetto al 31 dicembre 2013 vede un incremento di 21 colleghi.