Programma di sviluppo rurale, entro maggio le prime due misure

Agricoltura“La Lombardia ha chiuso il negoziato con l’Unione europea per l’approvazione definitiva del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 ed entro maggio la giunta regionale procederà ad approvare le disposizioni attuative relative alle prime misure”.

A darne notizia attraverso una comunicazione alla giunta è l’assessore lombardo all’Agricoltura, Gianni Fava. “Le prime misure del Psr che entro maggio verranno deliberate – specifica Fava – saranno la Misura 11 sull’Agricoltura biologica e la Misura 13 sull’Indennità compensativa nelle aree svantaggiate di montagna”. “Ora gli agricoltori potranno partecipare ai bandi che Regione Lombardia pubblicherà a sostegno dell’agricoltura lombarda, per la quale, ricordo, per la prima volta dalla ripartizione regionale, la Lombardia è riuscita ad ottenere più fondi rispetto alle programmazioni precedenti”, dichiara Fava.

Il Programma di sviluppo rurale prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a 1,157 miliardi di euro per il periodo 2014–2020, di cui 526,6 milioni di euro relativi a interventi per la competitività; 487,3 milioni di euro relativi a interventi per l’ambiente; 118,5 milioni di euro relativi a interventi per lo sviluppo delle aree rurali; 25,2 milioni di euro per attività di assistenza tecnica.




Gli immobiliaristi: “Meno tasse sul mattone per uscire dalla crisi”

FIMAA ANGELETTI
Valerio Angeletti, presidente nazionale Fimaa Confcommercio

“Siamo fiduciosi sui dati positivi del Pil, in linea col sentiment degli operatori Fimaa che fotografano una leggera ripresa delle compravendite, aiutata dal tenue aumento dei mutui erogati, da un clima di fiducia migliorato tra i clienti-consumatori e dalla ripresa del mercato Usa, ma purtroppo una rondine non fa primavera” A parlare è Valerio Angeletti, presidente nazionale Fimaa Confcommercio, Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari. Che aggiunge: “La pressione fiscale sugli immobili nel nostro Paese non vuol saperne di ridursi e ha raggiunto ormai cifre da record. Mentre a Londra i laburisti hanno perso le elezioni sulla Mansion tax sugli immobili, che avrebbe penalizzato il mercato immobiliare e portato alla fuga degli investitori stranieri, in Italia dall’inizio della crisi economica per i proprietari di immobili il conto delle tasse è diventato sempre più salato. Ci siamo mai chiesti perché l’Italia, nonostante il suo forte appeal internazionale, non sia la destinazione preferita degli investitori globali del settore immobiliare?”. Per Angeletti “non bastano la buona congiuntura internazionale e la ripresa del mercato immobiliare americano, che dalla grande depressione del 1929 al crac di Lehman Brothers del 2008 ha influenzato nel bene e nel male l’economia e le crisi mondiali. Né bastano il migliorato clima di fiducia di famiglie e imprese e i provvedimenti varati finora dal governo per assicurare una vigorosa ripartenza dell’economia del settore e dell’Italia intera. Non finiremo mai di ripeterlo: per la ripresa servono meno tasse a partire dalla riduzione della pressione fiscale sugli immobili”.




Don Burgio a Bergamo presenta il libro “Ragazzi cattivi”

libroDomenica 17 maggio, alle 16,30, alla libreria Incrocio Quarenghi, in via Quarenghi, 32 si terrà conversazione con don Claudio Burgio che presenta il libro “Ragazzi cattivi”, sette storie vere raccontate in prima persona dai ragazzi di Kayròs, la comunità di accoglienza fondata e diretta da don Burgio. Non sono ancora maggiorenni e hanno già conosciuto la paura, la violenza, la solitudine. E il carcere. Dieci storie di “ragazzi cattivi” che, dopo la prigione, grazie all’Associazione Kayròs stanno cambiando vita. Le storie raccontano di realtà drammatiche, di degrado sociale, di disagio giovanile, ma anche di forza di vivere, fierezza e speranza in un futuro di serenità e soddisfazioni. Ognuno dei ragazzi si svela e si racconta, aiutando a capire che nessuno di loro è “cattivo” per natura, ma che tutti, se seguiti con cura e amore, possono trovare la propria strada e un posto nella società. Dal carcere minorile alla speranza nel futuro. Storie vere di coraggio e rinascita.




“Tax free shopping”, l’Ascom incentiva i consumi dei turisti extra Ue

conferenza-foto

Una città sempre più a portata di turista, anche extraeuropeo; negozi aperti e acquisti agevolati per Russi, Americani, Cinesi, Giapponesi e tanti altri. È ciò che Bergamo vuole diventare grazie al servizio “Tax Free Shopping” presentato oggi nella sede di via Borgo Palazzo da Ascom e promosso in collaborazione con la società Global Blue a seguito del lavoro svolto congiuntamente a Federazione Moda Italia.

Il Tax Free Shopping è la procedura che consente ai turisti provenienti da Paesi Extra Ue, non residenti in Italia, di recuperare l’Iva pagata sugli acquisti effettuati nei negozi italiani convenzionati (il rimborso Iva è previsto per spese superiori a 154,94 euro). Si tratta di un servizio offerto in diversi Paesi del mondo che agevola, e quindi incentiva, gli acquisti da parte dei turisti internazionali.

Ascom Bergamo, in collaborazione con Global Blue, società specializzata nei servizi connessi allo shopping dei turisti stranieri, propone un servizio che fa leva sul recupero dell’imposta sul valore aggiunto in modo agile e sicuro. Con la stipula del contratto di convenzione con Global Blue, i commercianti riceveranno tutto il materiale per poter espletare le pratiche connesse al servizio di Tax Free Shopping; le attività ulteriori, relative al rimborso Iva al cliente, verranno gestite direttamente da Global Blue.

Il servizio è rivolto a brand ed esercenti del centro città e della provincia (o comunque vicini ai centri turistici e ai grandi alberghi) e ai centri commerciali presenti sul territorio e sarà illustrato agli operatori giovedì 28 maggio alle ore 15 presso la sede di via Borgo Palazzo 150 (sala corsi). Le categorie interessate sono abbigliamento, calzature, pelletteria, valigeria, oreficeria, orologeria, elettronica e casalinghi. L’incontro, che sarà gratuito, spiegherà i passaggi che i negozianti dovranno conoscere per proporre ai clienti stranieri la procedura di rimborso dell’Iva sugli acquisti effettuati presso i loro punti vendita.

L’iniziativa intende far conoscere a brand ed esercenti del territorio bergamasco le opportunità offerte dal servizio di Tax Free Shopping, soprattutto in previsione dell’arrivo di un ampio flusso di visitatori internazionali diretti a Expo e per supportare il flusso di passeggeri extraeuropei in transito nell’aeroporto di Orio al Serio, che coglieranno l’occasione per visitare Bergamo e fare acquisti nei negozi della città.

«Negli ultimi mesi a Milano c’è stata una corsa all’adesione al tax free da parte dei commercianti e credo che anche Bergamo possa incrementare il numero dei negozi che offrono questa possibilità alla clientela straniera – dice Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo -. È sufficiente osservare nelle vie principali della città la presenza di stranieri con pacchetti e acquisti per capire come i turisti siano già oggi un segmento molto interessante per il commercio, in particolare di articoli di pelletteria, calzature, oggetti di orologeria e gioielleria. È quindi necessario che le nostre attività commerciali non perdano tempo e si dotino di tutto quanto è necessario per diventare interessanti per chi ama viaggiare e fare acquisti di un certo livello».

Nei giorni scorsi, in occasione dell’Assemblea annuale, l’associazione commercianti ha annunciato il lancio di una serie di servizi innovativi per accompagnare gli imprenditori bergamaschi ad affrontare nel modo adeguato tutte le opportunità che Expo offre. Il servizio Tax free è uno di questi. «Si tratta di una importante misura di stimolo del commercio internazionale e quindi di un incentivo al consumo – sottolinea Malvestiti – una formula attrattiva che serve ad avvicinare i turisti che non risiedono nella Comunità Europea».

«Con Expo e grazie al flusso di passeggeri extraeuropei in transito nell’Aeroporto di Orio al Serio, Bergamo mira a diventare meta dei “globe shopper”, clienti redditizi che si trasferiscono da un Paese all’altro non solo per viaggiare – afferma Luigi Trigona, presidente di Turismo Bergamo -. Incrementare il flusso di turisti extra europeo, grazie anche alla possibili rotte di collegamento che l’aeroporto propone, è uno degli obiettivi di Turismo Bergamo. La presenza alle fiere estere, la promozione del territorio attraverso gli educational tour e i press trip sono strumenti che ci permettono di raggiungere i turisti che giungono non solo dalla Comunità Europea. Inoltre, il sito visitbergamo.net, rivisitato e ampliato nella sua offerta, è uno strumento importantissimo per attirare e far innamorare di Bergamo anche i più lontani».

«Negli anni – ricorda Trigona – abbiamo avuto ospiti giornalisti e tour operator provenienti da Cina, Giappone, Corea, Stati Uniti, America del Sud e tutti sono rimasti entusiasti della nostra città. Oggi avere il sito e i vari social con immagini stupende ed emozionali sono un valido supporto per far conoscere e valorizzare la nostra terra anche negli angoli più remoti del mondo».

Emilio Bellingardi, chief operating officer di Sacbo, ha evidenziato il forte impulso che l’aeroporto di Orio al Serio sta fornendo in maniera crescente alla presenza turistica nella città e nella provincia di Bergamo. «L’evoluzione della procedura di rimborso Tax Free rientra nella politica di servizi sempre più efficienti, finalizzati a mantenere nella più alta considerazione i benefici che l’aeroporto produce a favore del sistema socioeconomico del territorio» ha dichiarato Bellingardi, sottolineando che nel 2014 all’aeroporto di Orio al Serio sono state gestite oltre 40mila pratiche di rimborso dell’Iva gravante sui beni acquistati sul territorio nazionale da soggetti domiciliati o residenti fuori dalla Ue.

Sacbo ha da poco realizzato nell’area partenze un nuovo desk dedicato alle attività viaggiatori dell’Agenzia delle Dogane, in vista della realizzazione del progetto O.T.E.L.L.O. una nuova procedura che digitalizza e semplifica il processo per ottenere il rimborso dell’Iva sui beni acquistati in Italia. Il progetto è in fase di sperimentazione a Milano Malpensa Terminal 1 ma Sacbo ha già avviato le procedure per poter essere tra i primi scali italiani ad adottare il nuovo sistema non appena saranno terminate le fasi di test, probabilmente a fine estate.

I servizi di Global Blue

Nell’ottica di fornire ai visitatori internazionali un servizio di Tax Free Shopping ancora più efficiente, Global Blue sta utilizzando all’aeroporto in Malpensa il nuovo sistema elettronico di validazione delle fatture Tax Free che permetterà di semplificare i controlli doganali sui beni acquistati in Italia per i quali si applica il diritto al rimborso dell’Iva. Grazie a questa nuova modalità automatizzata di servizio, i turisti internazionali in partenza dallo scalo di Malpensa potranno così ridurre l’attesa presso l’agenzia delle dogane e procedere direttamente alla richiesta di rimborso, con notevole risparmio di tempo.

Si tratta di una novità importante per il sistema, che consentirà una gestione più rapida delle pratiche, evitando il formarsi di lunghe code in aeroporto. Da Milano potrebbe in futuro essere esportata anche in altri scali nevralgici del territorio italiano.




In 52 gelaterie si gusta il “Mielgòt”

foto Marco Presti 2012

 

Torna la campagna Gelateria di Fiducia del Comitato gelatieri dell’Ascom di Bergamo, l’iniziativa nata 25 anni fa per valorizzare e promuovere il consumo di gelato artigianale, puntando sulla tradizione e sui prodotti della terra bergamasca. Sono 52 le gelaterie bergamasche che aderiscono. Il tema di questa edizione è “È ora di Mielgòt. Il gusto di Bergamo per Expo 2015”.

Dice Massimo Bosio, presidente del Comitato Gelatieri: «È un’iniziativa che ormai proponiamo da tempo e si pone come scopo quello di promuovere il gelato artigianale, riconosciuto a tutti gli effetti come un alimento nella dieta di tutte le età.  In quanto tale, necessita di adeguate e nuove iniziative di informazione rivolte ai consumatori. Noi ci impegneremo a far conoscere non solo gli ingredienti impiegati ma anche i contenuti nutrizionali, l’apporto di calorie, vitamine, proteine, minerali. È infatti molto importante sviluppare ulteriori potenzialità di crescita di questo prodotto e far sì che il gelato entri a far parte dell’alimentazione di tutti i giorni».

La campagna punta sul coinvolgimento di altre realtà del territorio bergamasco. «Il gelato simbolo della campagna 2015 è il Mielgòt- spiega Bosio -, il  gusto ideato lo scorso anno dai nostri gelatieri grazie alla sinergia tra quattro importanti realtà del settore agroalimentare in grado di raccontare e rappresentare il territorio orobico: Comitato Gelatieri, Consorzio Artigiani Pasticcieri bergamaschi, Associazione produttori Apistici della Provincia di Bergamo e Comunità del Mais Spinato di Gandino».

Già il nome, tipicamente bergamasco, evoca gli ingredienti che lo caratterizzano: miele e Mais Spinato di Gandino. «Ma richiama anche alla memoria – evidenzia – la storia e la tradizione della vita contadina del territorio, legata indissolubilmente a quanto la terra produce e che in questi ultimi anni si sta tornando a valorizzare, grazie alle sollecitazioni nate dal tema dell’Esposizione Universale. Un gusto nuovo, dal sapore antico, che ha visto impegnate realtà diverse: gli apicoltori nel fornire il miele ideale, i pasticceri nel creare un biscotto usando come ingrediente principale il Mais Spinato, la Comunità del Mais Spinato di Gandino nel mettere a disposizione il prodotto e la competenza in materia e i gelatieri nell’amalgamare sapientemente le materie prime e proporre una novità in grado di raccontare un territorio attraverso un senso: quello del gusto».

Gli ingredienti del gelato sono: gelato latte e miele con biscotti di mais spinato, secondo una ricetta elaborata dal Consorzio Artigiani Pasticcieri bergamaschi. Il gusto Mielgot è presente nel bancone delle gelaterie aderenti alla Campagna ed è il gusto protagonista dell’iniziativa “La merenda non si paga”, nata 10 anni fa nell’ambito della Campagna Gelaterie di Fiducia e rivolta ai più piccoli. Da lunedì 18 a venerdì 22 maggio nelle 52 gelaterie aderenti verrà offerto un cono di gelato gratis ai bambini che presenteranno uno degli oltre 20mila buoni distribuiti in questi giorni dagli stessi gelatieri nelle scuole primarie dei 42 comuni in cui sono presenti: Bergamo, Albano S. Alessandro; Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Antegante, Arcene, Azzano San Paolo, Capriate San Gervasio, Casirate d’Adda, Chiuduno, Clusone, Cologno al Serio, Costa di Mezzate, Credaro, Curno, Fara Gera d’Adda, Gorlago, Grumello del Monte, Lovere, Lurano, Madone, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Osio Sotto, Ponte Nossa, Ponteranica, Roncola San Bernardo, San Paolo d’ Argon, San Pellegrino Terme, Selvino, Seriate, Sovere, Stezzano, Torre Boldone, Trescore Balneario, Treviglio, Treviolo, Vertova, Villongo, Zanica e Zogno. E fuori provincia: Darfo Boario Terme.

Oltre a “La merenda non si paga” all’interno della Campagna, il comitato propone il 2 ottobre un secondo evento dedicato ai nonni, in cui ogni singolo gelatiere coinvolge una struttura di accoglienza per anziani fornendo gratuitamente una quantità di gelato da distribuire agli ospiti.

Le gelaterie aderenti

In città

Gelateria Cherubino (via Colleoni 40/b); Gelateria Golosia (via Broseta 57/b); Pasticceria San Francesco (via IV Novembre 2); Gelateria Safarà Soft (via Gombito 34/c); Gelaterie Lekka Lekka (via San Bernardino 67).

In provincia di Bergamo

Gelateria Il Dolce Freddo (Albano S. Alessandro); Gelateria Fiordipanna (Almenno S. Bartolomeo); Gelateria Petite Fleur (Almenno S. Salvatore); Gelateria Il Vero Gusto (Antegnate); Gelateria Rosa (Arcene); Gelateria Bogni (Arcene); Gelateria Artigel (Azzano San Paolo); Gelateria La Gabbia (Capriate San Gervasio); Gelateria Bar Alpino (Casirate d’Adda); Gelateria Il Gelato da Gio’ (Chiuduno); Caffé del Cioccolato Il Gelato di Ubaldo dal 1934 (Chiuduno); Gelateria Selz Café (Clusone); Gelateria da Claudio (Clusone); Gelateria Brina (Cologno al Serio); Gelateria Pezzotta (Costa di Mezzate); Gelateria Biffi (Credaro); Gelateria Blitz (Curno); Gelateria Oasi (Fara Gera d’Adda); Gelateria Valcalepio (Gorlago); Gelateria N-Ice (Grumello del Monte); Gelateria Bar Centrale (Lovere); Gelateria Pirata (Lurano); Pasticceria Melograno (Madone); Gelateria Arizzi (Olmo al Brembo); Gelateria La Fonte (Oltre il Colle); Gelateria Bar Commercio (Osio Sotto); Gelateria Bonazzi (Ponte Nossa); Gelateria Taverna del Caio (Ponteranica); Gelateria Mento (Roncola); Gelateria Arlecchina (San Paolo d’Argon); Pasticceria Giuliano (San Pellegrino Terme); La Gelateria (San Pellegrino Terme); Gelateria Mary’s (Selvino); Gelateria Sweet Cream (Seriate); Gelateria Bar Roma (Sovere); Centopercento Gusto (Stezzano); Gelateria Rubis (Torre Boldone); Gelateria Bollicine (Trescore Balneario); Gelateria Essenza (Trescore Balneario); Centopercentogusto (Treviglio); Gelateria Gelatiamo (Treviolo); Gelateria La Cream (Vertova); Gelateria L’Oasi (Villongo); Gelateria Il Gioppino (Zanica); Gelateria La Voglia Matta (Zanica); Gelateria Fiori d’Arancio (Zogno).

Fuori provincia

Gelateria Gelatissimo (Darfo Boario Terme-Bs)




Bibliofestival al via, 19 i Comuni coinvolti

Biblofestival 2015_immagineTutto è pronto per la 14° edizione di Biblofestival, il festival delle biblioteche del Sistema Intercomunale dell’Area di Dalmine e, da quest’anno, anche del Sistema Bibliotecario Area Nord Ovest Ponte San Pietro. In 19 comuni, dal 22 maggio al 14 giugno, verranno proposti 48 appuntamenti tutti ad ingresso gratuito. Organizzata e promossa dal Sistema Bibliotecario Intercomunale dell’Area di Dalmine e dal Sistema Bibliotecario Area Nord Ovest Ponte San Pietro, in collaborazione con Fondazione Dalmine, la 14° edizione di Biblofestival è patrocinato dalla Regione Lombardia. Il Festival è sostenuto e si svolge nei comuni di Arcene, Azzano San Paolo, Boltiere, Brembate, Cisano Bergamasco, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Filago, Lallio, Levate, Osio Sopra, Osio Sotto, Paladina, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Valbrembo e Verdello.

La manifestazione è diventata un appuntamento fisso non solo per la popolazione dei comuni coinvolti, ma per l’intera provincia. In quattordici giornate si svolgerà infatti un cartellone denso di spettacoli ed iniziative, con ben 48 appuntamenti in programma: 22 spettacoli (teatrali, itineranti, di narrazione, di teatro di strada), 14 laboratori ludici, 6 incontri con autori e illustratori, 6 animazioni teatrali di piazza. Tantissimi gli ospiti coinvolti: dagli autori e illustratori Antongionata Ferrari, Henriette Bichonnier, Fulvia Degl’Innocenti, Silvia Bonanni, Emanuela Nava, Fabrizio Silei, agli artisti Claudia Facchini e Ferruccio Filipazzi, alle compagnie teatrali Teatro del Buratto di Milano, Ruinart Artisti Associati di Firenze, La Piccionaia di Vicenza, Giallomare Minimal Teatro di Empoli, Ca’ Luogo d’Arte di Reggio Emilia, Fratelli Merendoni di Torino, Corona Teatro di Pavia, Assemblea Teatro di Torino, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, Compagnia Omphaloz (Italia-Francia), Circo Pacco (Italia), Circo Puntino (Italia), Compagnia Associazione Circo e Dintorni (Italia-Kenya), agli enti collaboratori Ludobus Giochingiro a cura di Alchimia Cooperativa Sociale, Gruppo Speleologico Valle Imagna e Fondazione Dalmine. Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito. Info: www.biblofestival.it




Approda a Bergamo il “Deja Vu Market”

copeDomenica 31 maggio approda a Bergamo il Deja Vu Market, dopo le edizioni meneghine degli scorsi mesi. A fare da cornice alla manifestazione sarà lo Spazio Polaresco, punto di riferimento dei giovani di Bergamo e provincia. Dalle 11 alle 20 sarà possibile trovare dall’abbigliamento agli accessori vintage, dagli arredi ai bijoux, prodotti handmade, vinili, illustrazioni, fumetti, modernariato e molto altro ancora. Deja Vu. Ecco perché il mercatino si chiama così: passeggiando tra le varie esposizioni si può riscoprire il sapore delle cose belle del passato. Numerosi gli artigiani e i giovani designer che che esporranno i loro oggetti unici e irripetibili, fatti a mano e con passione. Il pic-nic, irrinunciabile tradizione inglese, è un grande classico delle belle giornate primaverili: quindi, a partire dalle 12 e su prenotazione, si potrà scegliere tra le formule proposte dal Cafè de la Paix  a base di: hamburger, pane e salamella, panini tradizionali e vegetariani, focacce, bibita. Vi sarà la possibilità di ricevere nel kit anche un telo, oltre alla scelta di birre d’abbazia selezionate, bionde e rosse. L’ entrata è gratuita.




Seriate, l’assessore al commercio spinge sulle vetrine on line

Seriate - assessore Commercio Paola RaimondiPuntare sui nuovi media per rilanciare i consumi in tempi di crisi. È questo il consiglio che Paola Raimondi, assessore al Commercio del Comune di Seriate, vuole dare ai negozianti del paese. Un suggerimento rivolto non solo alle nuove generazioni, notoriamente avvezze alle tecnologie più avanzate, ma anche ai bottegai storici. «L’auspicio – spiega l’assessore – è che anche i negozianti classici sviluppino un vetrina via web per contenere la concorrenza, ampliando così la propria offerta commerciale».

Quali sono le principali difficoltà dei commercianti di Seriate? Si sente ancora il peso della crisi?

«Alcuni commercianti lamentano la diminuzione dei consumi. L’assenza di lavoro ha inciso sugli acquisti, sempre più contenuti da parte dei clienti. Inoltre anche la forma di vendita e-commerce dei prodotti a costi più contenuti influisce sul calo delle vendite».

C’è coesione e collaborazione tra i commercianti e l’amministrazione nell’organizzazione di iniziative?

«Sì. Molte manifestazioni sono nate proprio dalla collaborazione tra Comune, commercianti e associazioni del territorio».

Qualche esempio?

«La “Notte bianca”, “Seriate sotto le stelle” oppure gli appuntamenti estivi che si stanno definendo per rilanciare il centro storico».

Anche il Distretto urbano del commercio rappresenta una risorsa per i negozianti di Seriate…

«Certo. Da diversi anni l’amministrazione comunale promuove una strategia commerciale in sintonia  con gli esercizi di vicinato. Questa logica di sistema pubblico–esercenti è stata stretta maggiormente con la costituzione del Duc, Distretto urbano del commercio, dando vita a iniziative quali Seriate Shopping Card, carta fedeltà che consente di accumulare sconti o crediti spendibili immediatamente nelle attività commerciali aderenti al circuito, e ad altre proposte di natura commerciale, promozionale e d’intrattenimento pensate in collaborazione con i commercianti di Botteghe in Seriate».

Cosa bolle in pentola per questo 2015?

«Per il 2015 è stato programmato un ampio calendario che ripercorre le tradizionali festività religiose o laiche, come la Pasqua, la festa della donna, della mamma e del papà, di Halloween e di Natale, da trasformare in eventi interattivi che coinvolgono le famiglie con animazioni e giochi o vanno incontro alle esigenze familiari con promozioni e sconti speciali. In occasione dell’Expo, inoltre, sono state pensate proposte ad hoc in linea con i temi del cibo ed eco-sostenibilità».




Ospedale promosso dagli utenti, il 95% lo risceglierebbe

OspedaleE’ più che positivo il giudizio che gli utenti hanno assegnato al Papa Giovanni XXIII nell’indagine di qualità percepita svolta lo scorso anno: il 92,3% degli utenti si è detto soddisfatto o entusiasta dei servizi ricevuti, il 91,2% consiglierebbe la struttura di Bergamo ad altri e il 94.7% ritornerebbe in caso di bisogno. I dati sono in leggero miglioramento rispetto a quelli del 2013 e quindi molto incoraggianti nell’ottica del principio del miglioramento continuo a cui l’ospedale si ispira. In particolare la soddisfazione rispetto ai servizi ricevuti è passata, su una scala da 1 a 7, da un giudizio medio di 6.06 del 2013 a 6.16 dello scorso anno, la propensione a consigliare ad altri la struttura da 6.30 a 6.38 e la volontà di rivolgersi di nuovo al Papa Giovanni in futuro da 6.36 del 2013 a 6.43 del 2014.

I settori che hanno fatto registrare i miglioramenti più consistenti rispetto allo scorso anno sono stati l’assistenza infermieristica, le cure e le informazioni ricevute durante il ricovero e alla dimissione, il comfort alberghiero, l’organizzazione generale dell’ospedale e l’accoglienza. In miglioramento anche il comfort e la pulizia degli ambulatori.

“L’analisi ha messo in luce che mediamente i cittadini che si rivolgono al Papa Giovanni XXIII hanno un’opinione elevata della qualità delle prestazioni che incontrano nel nostro ospedale, nei confronti del quale nutrono fiducia e con cui hanno interesse a creare un rapporto continuativo – spiega Luigia Iamele, responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII -. E’ paradossalmente proprio questo alto tasso di fidelizzazione uno dei motivi che vanno ad allungare le liste d’attesa, tra gli aspetti critici più spesso rimarcati dagli utenti: il fatto che i malati vogliano venire a farsi curare da noi, nonostante non manchino valide alternative sul territorio, è un segnale importante di apprezzamento verso la nostra struttura, ma anche uno dei motivi per cui, specie per certe prestazioni, i tempi d’attesa possono soffrirne”.

I dati che emergono dalle analisi di customer satisfaction offrono informazioni preziose e utili sia per continuare ad apportare nuove e concrete migliorie sia per andare incontro alle esigenze dell’utenza. Indagine che l’Ospedale Papa Giovanni XXIII attua attraverso diversi canali di ascolto appositamente progettati per raccogliere i pareri dei cittadini. Il principale coincide con il sito web www.hpg23.it, dove è possibile, partendo dal banner in home page “Aiutaci a migliorare”, compilare un breve questionario di gradimento online ed esprimere, tramite un campo libero, proprie osservazioni o suggerimenti. La compilazione del questionario richiede solo pochi minuti, è semplice e intuitiva e può essere svolta da tutti i pazienti che si sono rivolti alla nostra struttura per un ricovero o una prestazione ambulatoriale.

 

 




Pensionati, a Bergamo in 60mila attendono il rimborso

Inps pensione cartelle previdenziali istituto nazionale previdenza socialeEntro questa settimana il Governo dovrebbe varare il decreto con modalità e tempi di restituzione delle somme dovute per la mancata perequazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo per gli anni 2012-2013. Non saranno certo tutti i pensionati a ricevere un risarcimento. Sono infatti circa 60.000, su un totale di oltre 300.000, i bergamaschi che attendono con ansia una decisione circa il “rimborso” dei mancati aumenti. A essi spetterà un “arretrato” pari a circa una mensilità e mezza di quanto percepiscono. È quanto emerge in una ricerca che la FNP ha prodotto a livello nazionale e tarato su ogni territorio. Come si sa, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco della perequazione automatica al tasso di inflazione programmato per gli anni 2012 e 2013, introdotto con la cosiddetta riforma Fornero per le pensioni superiori a tre volte il minimo (nel 2011 pari a 1.405,76 euro mensili lordi). A titolo puramente informativo, a un pensionato che nel dicembre 2011 percepiva 2.000 euro mensili lordi (pari a 1.549 euro mensili netti), andrebbero 111,25 euro mensili lordi: € 52,41 nel 2012 e € 59,74 nel 2013 (1.457,95 euro lordi complessivi), per il biennio 2012 – 2013. Poi andrebbero ricalcolati gli importi per i due anni successivi, con gli aumenti pregressi. Il blocco ha riguardato a Bergamo il 18% dei pensionati (circa 60.000, appunto). Di questi il 94% sono uomini contro il 6% delle donne. Le pensioni coinvolte riguardano soprattutto la gestione dipendenti privati (84%) contro il 16% del pubblico impiego.

Occorre ora attendere di conoscere in che modo il Governo intenda affrontare il problema che comporta un notevole esborso per le casse della Stato. A questo proposito la Segreteria Nazionale FNP Cisl, insieme a SPI Cgil e UILP Uil, ha già chiesto un incontro al Ministro del Lavoro. “A suo tempo avevamo sottolineato l’iniquità del provvedimento che, pur emanato in un momento di emergenza economico finanziaria, mirava unicamente a fare “cassa”. Non a caso venivano colpite le pensioni medio alte in modo da garantire allo Stato un risparmio certo, perché operato su una platea consistente di contribuenti pensionati”. “Bastava il confronto con noi sindacati – dice Michele Bettoni, segretario generale della FNP CISL di Bergamo. Peccato che per farlo capire al Governo sia dovuta intervenire la Corte Costituzionale. Oggi, diciamo no a ipotesi di intervento sulle pensioni in essere, a partire dal ventilato ricalcolo con il sistema contributivo che imporrebbe una decurtazione inaccettabile per chi è andato legittimamente in pensione con le regole date, dopo 40 e più anni di lavoro.

Ricordiamo, infine, che chiediamo maggiore flessibilità in uscita e proponiamo un patto generazionale che introduca il lavoro part time per i lavoratori anziani, in modo da fare entrare al lavoro, sempre a part time, i giovani. Se si riaprisse il confronto con i sindacati crediamo che sarebbe la risposta migliore, insieme alla sanatoria definitiva per gli esodati e al riconoscimento dei requisiti pensionistici delle “quindicenni” (cioè, quelle donne con 15 anni di contributi lavorativi bloccate dalla legge Fornero)”.