Ingruppo, donati 16.500 euro alla Casa del Bambino

InGruppo - CopiaÈ di poco più di 16.500 euro il ricavato della Festa di Beneficenza promossa da Ingruppo e svoltasi il 10 marzo scorso in Fiera a Bergamo.

La somma è stata consegnata lunedì nelle sale dell’Azienda Agricola Sant’Egidio di Sotto il Monte a Francesco Gattinoni del Rotary Club di Bergamo e sarà destinata a sostenere la creazione della “Casa del Bambino”, una nuova struttura del Centro d’Ospitalità e Formazione Paolo Belli – La Nuova Casa del Sole.

Alla consegna dei fondi erano presenti Petronilla Frosio, Antonio Lecchi, Giuliano Pellegrini del consiglio direttivo di Ingruppo e Carlo Ravasio, presidente dell’Associazione Sette Terre, che ha collaborato con il gruppo di ristoratori nell’organizzazione della festa benefica. L’iniziativa ha visto come partner solidali anche Promoberg, Aspan, Caffè del Caravaggio, Acqua Bracca, Associazione italiana sommelier, Metro e BB Band.

Ingruppo riunisce sedici ristoratori, molti dei quali insigniti da una, due e perfino tre stelle Michelin: A’Anteprima (Chiuduno), Al Vigneto (Grumello del Monte), Antica Osteria dei Camelì (Ambivere), Colleoni & dell’Angelo (Bergamo), Collina (Almenno S. Bartolomeo ), Da Vittorio ( Brusaporto), Devero (Cavenago), Frosio (Almè), Il Saraceno (Cavernago), La Caprese (Mozzo), Lio Pellegrini (Bergamo), LoRo (Trescore Balneario), Osteria della Brughiera (Villa d’Almè), Posta (Sant’Omobono Terme), Roof Garden (Bergamo) e Villa Patrizia (Sorisole).

La rassegna gastronomica Ingruppo, dedicata all’alta cucina e giunta alla terza edizione, prosegue fino al 31 ottobre con le sue offerte stellate: un menù completo di bevande al prezzo di 110 euro per due persone, le uniche eccezioni sono i due ristoranti pluristellati “Da Vittorio” e “Devero” che presentano un menù a 110 euro a persona




Fogalco, Martinelli confermato alla presidenza

Riccardo Martinelli e Paolo Malvestiti
Riccardo Martinelli e Paolo Malvestiti

Oggi il consiglio della Fogalco, fresco di conferma dalla recente assemblea – svoltasi lo scorso 4 maggio – ha rinnovato la fiducia per il terzo mandato a Riccardo Martinelli, presidente dal 2009, che resterà in carica per altri tre anni. Il cda – composto da Giorgio Beltrami, Mauro Dolci, Luciano Patelli, Roberto Capello e Giovanni Zambonelli – ha nominato alla vicepresidenza Paolo Malvestiti, carica che ricopre dal 2006.

Il 2015 vedrà la Cooperativa di Garanzia dell’Ascom sempre più impegnata nel prestare consulenza finanziaria agli imprenditori del terziario e al mondo delle professioni, cui ha aperto recentemente per ampliare il proprio bacino di riferimento. «La differenza nella nostra attività di supporto alle imprese la fanno l’assistenza e la consulenza finanziaria studiata su misura di ogni attività e settore, grazie anche all’esperienza dei nostri consiglieri che rappresentano i vari comparti del terziario – ha ribadito il presidente Riccardo Martinelli -. Vogliamo ricordare agli imprenditori e agli aspiranti titolari d’impresa che Fogalco offre una consulenza mirata e finalizzata a comprendere al meglio la propria “fotografia finanziaria”. In un mondo sempre più complesso, è fondamentale ponderare ogni scelta con cura. Troppo spesso si muovono passi azzardati e si finisce col trovarsi in situazioni di difficoltà».




Bergamo si scopre sempre più povera

fisco Nell’arco di un solo anno, ben 1.000 persone, hanno visto ridursi sostanzialmente il proprio reddito. Si tratta di quasi il 7% del campione rilevato dalla ricerca Cisl Bergamo sui dati della campagna 730. In pratica, 778 lavoratori in più compongono la fascia da 0 a 15milaeuro, mentre sono 226 i contribuenti in meno nella fascia superiore (da 15 a 30mila euro). «Si tratta di una netta riduzione del reddito del lavoro dipendente, segnale inequivocabile che la crisi che ha colpito il nostro sistema economico ci ha lasciato. Dal punto di vista sociale, poi, fa effetto anche vedere il numero degli inoccupati arrivare a 3.669, e quello dei pensionati scendere a 45.667 (1183 in meno rispetto a un anno fa: lascito della “Fornero”)».

«Sono dati “reali”, perché riferiti alle stesse persone che per due anni di fila hanno fatto la denuncia dei redditi al CAF CISL di Bergamo. Li potremmo identificare uno per uno, e ognuno di loro racconta una storia per la maggior parte dei casi non positiva», ha detto Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl orobica, nel corso della riunione del sindacato organizzata per lanciare anche a Bergamo la campagna di raccolta firme per la proposta di legge popolare per un fisco più equo.

«Mentre si fanno annunci, la situazione sul versante fiscale è ulteriormente peggiorata. Aumenti delle tariffe, aumento delle imposizioni fiscali locali come elemento compensativo della riduzione dei trasferimenti pubblici che ha assunto in questi ultimi anni una dimensione preoccupante, tassazione della prima casa. Interventi odiosi da contrastare con forza, perché colpiscono indistintamente redditi bassi e alti allo stesso modo, facendo venire meno il principio sacrosanto della progressività – evidenzia -. In questi ultimi anni il potere d’acquisto degli stipendi e pensioni è diminuito. In Lombardia e in provincia di Bergamo è aumentata la pressione fiscale di quasi il 3% per i dipendenti e oltre il 3% per i redditi da pensione. Il reddito medio da lavoro dipendente segna anche nel 2013 sul 2012 nella nostra provincia uno spostamento significativo nella fascia più bassa, sotto i 15.000 euro, mentre diminuisce sensibilmente la fascia di reddito dai 15.000 ai 30.000. Questo è l’ulteriore elemento che conferma uno spostamento verso un’area di povertà solo in questi due anni di oltre 1250 persone, centinaia di famiglie. Di questo elemento fondamentale non c’è traccia nella discussioni e nelle determinazioni che la politica a livello centrale e amministrativa sta facendo. Se vogliamo davvero rappresentare i più deboli non possiamo che assumere questo come elemento centrale della nostra azione contrattuale».

Le tasse salgono in media, nel campione Cisl, di 140€ tra i dipendenti e di 139 tra i pensionati. Gli inoccupati (cioè chi nel corso dell’anno fiscale ha perso il lavoro) hanno pagato mediamente 1.133 €. La media del reddito imponibile, per il 2013 è stata di 25.323, ma tra le donne l’importo medio scende a 20.820 (16.000 se pensionata), mentre i compagni uomini percepiscono 29.587 € (26.471 se “a riposo”).

L’area del capoluogo si conferma ancora la più ricca: in città la media del reddito sfiora i 30.000 euro, in provincia supera di poco i 25.000. «È il segno – secondo Ferdinando Piccinini – che, in questa provincia la parità uomo-donna anziché avanzare si allontana costantemente».

Negli anni presi in considerazione dalla ricerca Cisl (lo studio è partito nel 2008), il reddito medio per i dipendenti è aumentato del 2,59%, a fronte di un’inflazione del 11,70%. Si registra una perdita del potere d’acquisto del 9,11%. Nelle diverse classi d’età le uniche che superano l’inflazione sono quella dai 65 ai 69 anni e quella superiore agli 80 anni.

Per i pensionati l’aumento è del 7,98% e, conseguentemente, la perdita del potere d’acquisto è del 3,72%. Questo dato, nonostante il blocco della rivalutazione delle pensioni è possibile per il naturale sostituirsi delle pensioni basse, tipiche del primo dopoguerra, con pensioni più alte, caratteristiche delle classi d’età che sono andate in pensione più tardi, con una maggior regolarità dei versamenti contributivi.

«La crisi che abbiamo attraversato in questi anni, e che migliaia di persone stanno attraversando ancora, ha ulteriormente ampliato in misura inaccettabile disuguaglianze sociali, ha reso i poveri ancora più poveri e i ricchi ancora più ricchi. Il cambiamento di questi anni ha messo in sofferenza tante famiglie alla prese con una prospettiva di futuro sempre più incerta».

Ma la Cisl, hanno sottolineato gli intervenuti all’assemblea, tra i quali Osvaldo Domaneschi segretario generale Cisl Lombardia e Giovanna Ventura segretaria organizzativa Cisl nazionale, non può limitarsi alla protesta. «Oggi siamo qui a lanciare con forza una proposta seria, articolata, che parte dalla riforma fiscale come elemento determinante e che ci fa assumere l’iniziativa di creare adesioni e consenso sociale per costringere la politica ad affrontare questo tema. Una riforma complessiva per un fisco più equo e più giusto, articolata in cinque punti fondamentali: meno fisco ai lavoratori e pensionati, una nuova regolamentazione per garantire gli stessi servizi ai cittadini senza aumentare la fiscalità locale; un nuovo assegno per il nucleo familiare; scelte chiare sulla lotta all’evasione fiscale attraverso tracciabilità e contrasto d’interesse e una grande operazione di redistribuzione della ricchezza tassando le grandi ricchezze finanziare e immobiliari al di sopra dei 500.000 euro».

Su queste proposte, la Cisl di Bergamo avvierà una serie di iniziative, a partire dalla presenza nei mercati di sabato 16 maggio a Grumello del Monte, Lovere, Treviglio e Zogno. Sabato 23 maggio, invece, sarà possibile conoscere i contenuti della proposta Cisl e firmare la propria adesione a Bergamo, in piazza Matteotti, e a Gazzaniga, in piazza Mercato.




Teb, le guardie giurate salgono sul tram

teb5645.jpgCon una stringatissima nota, TEB ha comunicato che ha preso il via da oggi – in via sperimentale – il servizio di controllo affidato a guardie giurate a bordo dei tram della linea T1 Bergamo-Albino.

Il personale incaricato, appartenente alla società G.S.I. Security Group srl, sarà impegnato a garantire le necessarie condizioni di sicurezza a bordo e potrà anche procedere alla verifica dei titoli di viaggio.




Carta di Milano, anche Bergamo aderisce

carta di MilanoIl Comune di Bergamo ha aderito alla Carta di Milano, il documento di impegno rivolto a cittadini, istituzioni, imprese e associazioni, che costituirà l’eredità di Expo 2015: il Consiglio Comunale ha sancito, con voto unanime, l’adozione dell’ordine del giorno presentato dal sindaco, documento che ha l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, nel promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi. Nei giorni scorsi l’Anci aveva proposto a tutti i Comuni Italiani di adottare la Carta come strumento di azione, di educazione, di iniziativa, proponendone a tutti i cittadini la sottoscrizione.

La Carta di Milano nasce grazie all’impegno di circa 5mila persone che hanno partecipato alle tappe di “Expo delle Idee” (tappe che han avuto luogo a Milano Hangar Bicocca, Firenze Palazzo vecchio, Pompei): tra gli altri hanno dato il loro contributo sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” diverse personalità, fra le quali Papa Francesco, Luiz Inacio Lula da Silva, Ban Ki-Moon, Aung San Suu Kyi, Matteo Renzi, José Graziano da Silva, Emma Bonino, Carlo Petrini, Ermanno Olmi, Pupi Avati, Piero Angela, Umberto Veronesi, Giancarlo Caselli e 96 organizzazioni.

Tra i temi principali della Carta “Il diritto al cibo, come diritto umano fondamentale“: la Carta impegna ad assumere la grande responsabilità di mettere in atto, da oggi, azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela del diritto al cibo anche per le generazioni future, impegnando a ridurre gli sprechi alimentari e di acqua in tutte le attività quotidiane e in tutte le fasi della filiera produttiva. Particolare attenzione è riservata alla “tutela del suolo agricolo“, tema al centro dell’attenzione dell’Amministrazione comunale (impegnata in un tavolo di lavoro con le associazioni per ridare slancio all’agricoltura peri-urbana) con la proposta di rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo e regolamentare gli investimenti sulle risorse naturali.

“Sarà questo il forte lascito culturale e morale dell’Expo: – aveva scritto il presidente di Anci Nazionale Piero Fassino nei giorni scorsi – la responsabilità di consegnare alle generazioni future un mondo in cui nessun uomo e nessuna donna sia senza cibo e assicurando invece a ogni persona un cibo sano, pulito e giusto.”

Tutti possono firmare la carta, andando sul link: http://carta.milano.it/it/#firmalacarta




Commercio, i benemeriti e le attività storiche premiati dall’Ascom

«Imprenditori che in questi decenni hanno saputo far crescere le loro imprese, inserendole in mercati sempre più competitivi e globali e sui quali il nostro sistema confida per superare la pesantissima crisi attuale». Questa la motivazione con la quale l’Ascom ha premiato tre personalità benemerite del commercio nel corso dell’assemblea 2015, quella dedicata ai 70 anni di vita dell’associazione.

Le medaglie d’argento sono andata a Guido Barcella della Barcella Elettoforniture spa di Azzano San Paolo, Piergiorgio Salvi della società di distribuzione alimentare Fratelli Salvi srl di Gorle e a Mario Lameri della Lanzagomma Snc di Bergamo.

Come di consueto, l’Ascom ha anche consegnato una targa di riconoscimento ai negozi storici che hanno fatto il proprio ingresso nell’elenco regionale nel 2014: Hosteria del Vapore di Carobbio degli Angeli (1870), Ristorante Trattoria Ca’ Sabì di Palazzago (1913) e Macelleria Cazzaniga di Canonica d’Adda (1918).

 

Questi i benemeriti premiati negli anni dall’Ascom
  • Giovanni Cacciolo Molica – Orobica Pesca
  • Maurizio Pradella – Cidia Centro distribuzione alimentare
  • Marino Lazzarini – Lazzarini Dolciumi
  • Dino Rota – Quattroerre
  • Italo Poma – Mario Poma Ferramenta
  • Andrea Betti   – Betti e C. srl
  • Ugo Corno – DIF Spa
  • Guido Barcella – Barcella Elettoforniture spa
  • Piergiorgio Salvi – Fratelli Salvi srl
  • Mario Lameri – Lanza Gomma Snc di Bergamo
I negozi storici

In Bergamasca sono 95 i locali, negozi e ristoranti che fanno rivivere le tradizioni del commercio e con esse l’identità dei nostri luoghi e della città inseriti nell’apposito elenco regionale: tre insegne storiche di tradizione; 27 tra locali e negozi storici (16 in città e 11 in provincia) e 65 storiche attività (11 in città e 54 in provincia).

 

 




Ascom, l’assemblea 2015 celebra “una storia, tante imprese”

“70 anni. Una storia, tante imprese”. È il messaggio che ha accompagnato l’assemblea annuale di Ascom Confcommercio Imprese per l’Italia, tenutasi l’11 maggio alla Fiera di Bergamo. L’appuntamento ha avuto come filo conduttore i settant’anni di attività dell’organizzazione imprenditoriale, ricorrenza sottolineata anche da un nuovo logo che accompagna tutte le iniziative del  2015.

L’assemblea si è aperta con la relazione del presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti, che ha tracciato il quadro delle attività associative e delineato le prospettive per il futuro del commercio, turismo e servizi bergamaschi, anche alla luce delle indicazioni date dall’Ocse in merito alle linee di sviluppo dell’economia e alle opportunità aperte da Expo Milano.

Sono seguiti i saluti delle autorità, un cenno sulla storia dell’Associazione, gli interventi degli imprenditori, le premiazioni di tre aziende benemerite del commercio bergamasco e la consegna di una targa ai negozi storici riconosciuti da Regione Lombardia nel 2014.




Popolare di Bergamo, utile a 44 milioni

ubi_b5.jpgIl Cda della Banca Popolare di Bergamo ha approvato la situazione patrimoniale ed economica alla fine del primo trimestre 2015 che evidenzia un utile netto di 43,9 milioni, in crescita del 2,09% rispetto al risultato del medesimo periodo del 2014 (pari a 43 milioni). La gestione operativa, pari a 91,4 milioni, ha evidenziato una flessione di 9,3milioni (-9,22%) determinata dalla contrazione del 4,49% dei proventi operativi (-9,5 milioni) alla quale si è contrapposta la lieve diminuzione degli oneri operativi (- 0,2 milioni, -0,21%).

In evidenza, in particolare, la positiva dinamica del risultato dell’attività di negoziazione, copertura e cessione crediti (+1,9 milioni) e degli altri proventi e oneri di gestione (+0,4 milioni) mentre sono in calo il margine d’interesse (-7,67%, -8,6 milioni) e le commissioni nette (-3,51%, -3,2 milioni da attribuire in particolare alla netta contrazione delle commissioni di collocamento di titoli di Gruppo); la crescita delle spese del personale (+2,3 milioni, + 3,48% principalmente dovuta agli effetti derivanti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – incrementi tabellari da luglio 2014 e ripresa maturazione TFR da gennaio 2015) è stata bilanciata dai risparmi nelle altre spese amministrative (-2,3 milioni, -5,32%).

Il rapporto Cost/Income si posiziona al 54,86% contro il 52,51% del primo trimestre 2014. Nei primi tre mesi dell’anno sono state effettuate rettifiche su crediti per 25 milioni (33 milioni a marzo 2014, -24,25%), di cui 9,8 milioni su sofferenze e 12,7 milioni su incagli, posizionando il costo del credito allo 0,53% annualizzato, in decisa flessione rispetto allo 0,71% di fine primo trimestre 2014. Circa gli aggregati patrimoniali, a fine marzo gli impieghi alla clientela si sono attestati a 18,9 miliardi con un incremento di un punto percentuale sul dicembre 2014, determinato principalmente dalla crescita del comparto dei mutui (+2,47%, +0,3 miliardi) e parzialmente compensato dalla flessione delle altre operazioni e dei conti correnti. Nel trimestre si rilevano nuove erogazioni di finanziamenti a medio/lungo termine per 778 milioni a favore sia dei privati che delle imprese. Da fine 2014 il comparto dei crediti deteriorati netti, attestatosi a 1,5 miliardi (pari all’8,02% dei crediti netti verso la clientela, 7,93% a fine 2014), si è incrementato di circa 2,2 punti percentuali in seguito del contemporaneo aumento di sofferenze ed incagli. Con riferimento agli indicatori di rischiosità, il rapporto sofferenze nette/impieghi netti è pari al 4,32% (stabile rispetto a fine 2014 allora pari al 4,33%), in crescita invece il rapporto incagli netti/impieghi netti al 2,85% dal 2,72% dello scorso dicembre.

La raccolta totale alla fine dei tre mesi si è attestata a 47,9 miliardi con una crescita di circa 3,3 punti percentuali dal dicembre 2014. Più in particolare, la raccolta diretta da clientela, pari a 15,1 miliardi, raggiunge 20,4 miliardi (-2,39% da fine 2014) se si comprendono i prestiti obbligazionari (PO) emessi dalla Capogruppo e collocati dalla Banca (complessivamente 5,2 miliardi circa).

La raccolta indiretta da clientela ordinaria (al netto dei PO UBI collocati dalla Banca) è pari a 27,5 miliardi, suddivisi fra “raccolta amministrata” per 11,6 miliardi (+3,85%) e “risparmio gestito” comprensivo di “polizze vita” per 16 miliardi (+11%). Il patrimonio ed i coefficienti di vigilanza a fine primo trimestre 2015 sono stati calcolati applicando la normativa Basilea 3.

A fine marzo il rapporto fra il capitale primario di Classe 1 ed il totale delle attività di rischio ponderate (Common Equity Tier 1) risulta essere il 18,06%. Medesima percentuale sia per il rapporto capitale di Classe 1 ed il totale delle attività di rischio ponderate (Tier 1) che per il rapporto Total Capital Ratio.




Gori: “L’Ascom interlocutore fondamentale per il Comune”

Giorgio Gori
Giorgio Gori

All’assemblea dell’Ascom, il vice sindaco Sergio Gandi ha rimarcato l’importanza dell’Associazione e auspicato una ripresa dei consumi: “Ascom è un’associazione protagonista nelle dinamiche che guidano il territorio, oltre ad avere la rappresentanza di un Ente importante come la Camera di Commercio. Il quadro che abbiamo oggi di fronte è più incoraggiante dato che finalmente si inizia a intravedere la fine della recessione. L’Istat aggiunge che se il Pil sarà  sostenuto dalla domanda estera, registreremo a breve una crescita della domanda interna. Nel 2015 si attende una crescita superiore all’1%. I sei mesi di Expo assumono quindi un’importanza fondamentale”. “A Bergamo – ha aggiunto Gandi – gli effetti positivi, in base ai nostri osservatori, al momento sono contenuti. Quanto alle imprese crescono  ristoranti e bar, ma il commercio, specialmente alimentare, è in sofferenza. Anche le prenotazioni negli hotel per l’Expo stentano ad arrivare. Per dare una mano ai consumi abbiamo scelto come amministrazione di non toccare la leva fiscale”.

Sergio Gandi
Sergio Gandi

Il commercio va valorizzato perché rappresenta l’anima della città: “L’amministrazione comunale – ha spiegato il vicesindaco – intende proseguire nel tentativo di fare squadra per disegnare gli scenari futuri e tutelare il commercio a partire dal rafforzamento del distretto del commercio, motore vero di iniziative e crocevia di interessi”.

Turismo e cultura rappresentano le sfide per il futuro: “Il wi-fi libero va in questa direzione di città aperta e accogliente per chi la vive e per chi la visita. L ‘idea di affidare il distretto urbano di Bergamo ad un referente del settore rappresenta un primo passo a testimonianza della volontà di rafforzare  il commercio. Il bando per dare nuovo lustro al Centro Piacentiniano, il restyling del Donizetti e l’inaugurazione della Domus, che ha portato un  fascio di luce in Piazza Dante, rendono chiara la volontà dell’amministrazione di valorizzare Bergamo”.

Gandi non ha mancato di affrontare un tema centrale come quello della sicurezza. “La riorganizzazione della Polizia Locale porterà ad orari e turni più estesi, a presidio dell’intera città”. In questi mesi il commercio ha accompagnato diversi eventi, amplificandone il successo”. Il centro è sempre oggetto di incontro e confronto con il commercio. In questi mesi esercenti e locali hanno portato Palma il Vecchio nelle loro attività in concomitanza con la mostra. La riapertura della Carrara è stata accompagnata da iniziative nei negozi e nei locali di Via San Tomaso. E il Donizetti avrà le Donizetti Nights in città”.

Gandi non ha mancato di affrontare la questione, spinosa, di Borgo Santa Caterina: “Dobbiamo cercare un equilibrio tra residenti e locali. Abbiamo sposato il punto di vista del Tar di Brescia e stiamo confrontandoci con locali e associazioni. C’è molto da fare, ma possiamo fare leva su una visione comune della città. L’apporto di Ascom alla costruzione di una città europea è fondamentale” Il sindaco di Bergamo, nonché assessore al commercio Giorgio Gori, ha salutato i 70 anni dell’associazione: “È un traguardo che rappresenta un passaggio fondamentale. Ascom resta un interlocutore fondamentale per l’amministrazione. Il commercio  ha vissuto e sta vivendo momenti difficili, ma non mancano segnali positivi e personalmente guardo al futuro con ottimismo. A livello locale abbiamo condiviso la  governance attraverso i distretti del commercio. Stiamo cercando di allargare il campo e di dare rappresentanza a tutta la città. La sfida importante è quella non solo dei nuovi insediamenti commerciali, ma della salvaguardia del centro. Per agevolare la tenuta dei negozi bisogna far la differenza rispetto agli shopping center. In centro, in base ad una recente indagine, ci si incontra e ci si diverte. L’esperienza di acquisto si arricchisce. Mentre nei centri commerciali il 72 per cento va appositamente per comprare, chi va in centro ci va, nel 63% dei casi, per l’intrattenimento”. “Stiamo mettendo in campo diverse iniziative per valorizzare  la città – ha concluso Gori – dagli Itinerari della luce agli hot spot per coprire con rete wi -fi il centro e garantire il passeggio a prova di smartphone anche a chi la visita. Anche sul fronte del turismo, Turismo Bergamo è in fase di rilancio e conta sulla rappresentanza del direttore dì Ascom nelle vesti di presidente”.




Il punto di librai, fioristi, rivenditori di elettrodomestici e albergatori

La 70esima assemblea Ascom è stata l’occasione per fare il punto sulle problematiche vissute dalle categorie.

Adriano Vacchelli

vacchelli
Il presidente del Gruppo Fioristi rimarca l’impegno costante nella formazione quale vera e propria leva strategica per lo sviluppo e l’evoluzione del terziario: «Nel 1981 la categoria dei fioristi è stata la prima tra i gruppi Ascom ad investire nella formazione, organizzando il primo corso con l’allora presidente Gino Villa, sulle tecniche di composizione floreale.  Il futuro passa solo attraverso la professionalità e il fare rete, i due veri asset strategici che guideranno le nostre scelte nei prossimi anni».

Cristian Botti

BottiIl  presidente del Gruppo Librai e Cartolerie Ascom ha sottolineato l’importanza dell’innovazione:”Innovare e fare rete fondamentale anche per sostenere i costi. I cartolibrai Ascom che nel loro piccolo hanno saputo fare innovazione o introdurre nuovi servizi, dalla stampa in grandi formati alle spedizioni, dalla gestione delle Pec alla fatturazione elettronica hanno consentito di ridurre perdite».

Armando Zucchinali

ZucchinaliIl presidente del Gruppo Elettrodomestici Ascom ha tracciato il quadro difficile delle imprese del commercio del settore: «La crisi è evidente e sta portando a chiusure importanti, da Darty ad Oriocenter a Trony, e alla revisione di strategie aziendali, a partire dal Gruppo Mediamarket. In questo contesto di profonda crisi i piccoli negozi resistono, non avendo costi di gestione elevatissimi come la gdo, e garantendo da sempre un servizio di installazione e assistenza su misura. La corsa alle aperture domenicali sta dando ora gli effetti negativi e le promozioni a suon di  volantini e sottocosto non hanno portato a nulla se non a ridurre la marginalità. Oltre alla concorrenza della gdo, persiste quella sul web, sempre più aggressiva e pressante: le vendite on line in molti casi sono sottocosto e stanno distorcendo il mercato».

Pier Carlo Capozzi

capozziIl consigliere del Gruppo Albergatori Ascom ha tracciato il quadro del turismo, a quasi due settimane dall’inaugurazione dell’Esposizione Universale: «In questo momento ci aspettiamo molto da Expo. Per ora la nostra provincia non ha avuto incrementi nelle prenotazioni, ma speriamo sia solo una questione di tempo. In compenso è cresciuta – per effetto Expo – la concorrenza con le strutture extra-alberghiere, molte delle quali improvvisate e irregolari. Nel giro di pochi anni lo scenario è mutato sia per l’avvento dei portali di prenotazioni on line, che per la selvaggia creazione di posti letto».