UBI World, gli uffici di rappresentanza incontrano le imprese

Ubi worldOltre una quarantina di aziende hanno avuto modo di incontrare, al Polo Fieristico di via Lunga a Bergamo, i responsabili degli Uffici di rappresentanza di Ubi Banca presenti nel Mondo unitamente a professionisti in materia con cui da tempo Ubi Banca collabora.

L’evento, dal titolo “UBI World – Un mondo di opportunità per il tuo business”, ha consentito alle aziende presenti di approfondire e valutare opportunità per un maggiore sviluppo del proprio commercio internazionale. Presenti aziende rappresentative della capacità del nostro Paese, in particolare della Lombardia, di cavalcare la favorevole congiuntura dell’export. A loro disposizione i rappresentanti dei sette Uffici di rappresentanza di Ubi Banca presenti a Hong Kong, Shangai, Mumbai, Mosca, San Paolo, Dubai e New York.

“In Lombardia abbiamo la fortuna di ospitare una parte importante della quota più dinamica del tessuto produttivo nazionale – dichiara Osvaldo Ranica, direttore generale della Banca Popolare di Bergamo -, aziende che hanno assorbito l’impatto della crisi e che in questi anni stanno rispondendo strategicamente a un contesto economico radicalmente mutato. Internazionalizzazione rimane la parola d’ordine ed il nostro Istituto, attraverso il progetto UBI World, intende supportare con strumenti e servizi le realtà che intraprendono questa strada”. “Con l’intento di ottimizzare il tempo a disposizione dei nostri imprenditori, abbiamo pensato di coinvolgere i Responsabili di tutti i nostri Uffici di rappresentanza all’estero, unitamente a diversi consulenti -continua Emanuele Dellera, responsabile Estero Commerciale di Banca Popolare di Bergamo -. Ciò ha consentito di fissare numerosi incontri one-to-one, al fine di permettere alle aziende di approfondire le proprie singole esigenze su diversi mercati con un limitato impegno temporale. Esperienza certamente da ripetere”.




Libri scolastici, il Comune di Bergamo sostiene l’acquisto con voucher per 70mila euro

La distribuzione dei testi scolastici anche per il prossimo anno sarà affidata alle cartolibrerie. Il Comune di Bergamo ha rinnovato l’accordo di convenzione con i librai per la fornitura di libri di testo per le scuole primarie.

L’accordo, che avrà valore fino al giugno 2016, prevede un innovativo sistema di gestione delle cedole librarie in base al quale il Comune fornirà per via telematica la lista degli aventi diritto alle cartolibrerie, che stamperanno la cedola da un sito internet dedicato, e consegneranno i testi.

Il progetto è finanziato da Ascom e Confesercenti e permette di alleggerire e semplificare le pratiche burocratiche gestite da Comune e Istituti Scolastici e, soprattutto, di garantire maggiore velocità nella fornitura dei testi e nella rendicontazione.

Anche per quest’anno viene confermato uno sconto pari all’8% per le forniture e l’impegno da parte del Comune di Bergamo a saldare le fatture entro 60 giorni a partire dalla fine di settembre. Compare infine una novità: da Palafrizzoni arriva un bando di 70.000 euro per il diritto allo studio dedicato per le famiglie con tre o più figli in età scolare e con Isee sotto i 23.000  euro, tramite voucher nominali da 50  a 150 euro per acquisti di libri delle scuole secondarie di primo e secondo grado e percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).

Il voucher sarà spendibile solo nelle librerie che aderiscono alla convenzione e con le stesse modalità di emissione della cedola per la scuola primaria, utilizzando una sezione dedicata del sito: www.libriprimariabergamo.it.

Il presidente dei Librai Ascom, Cristian Botti
Il presidente dei Librai Ascom, Cristian Botti

«Siamo felici che la convenzione sia stata rinnovata. Questo accordo – dice Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai Ascom – porta benefici per tutti. Le famiglie potranno ritirare i testi comodamente e senza ritardi direttamente nelle librerie, senza dover fare code agli uffici comunali, con l’unico impegno di portare con sé il codice fiscale. Le librerie continueranno a mantenere il rapporto stretto con la propria clientela e il Comune gestirà le cedole in modo telematico».

La “questione libri di testo” risale al 2012 quando il Comune decise di appaltare la distribuzione dei libri scolastici a un grossista. L’esperimento, oltre a sollevare molte lamentale tra i librai, alla fine si rivelò poco efficiente perché in molti casi i libri furono consegnati alle famiglie in ritardo. Ascom e Confesercenti segnalarono il problema e la giunta, l’anno dopo, restituì  il servizio alle cartolibrerie. «Negli ultimi tre anni – spiega Oscar Fusini, vicedirettore Ascom – abbiamo lavorato in modo assiduo perché il servizio di distribuzione dei libri di testo per la scuola primaria tornasse nel suo luogo naturale, la libreria. L’accordo rappresenta un’occasione per le librerie e le cartolibrerie del territorio di rimettersi in gioco e dimostrare di essere all’altezza dei servizi e della professionalità che le contraddistinguono. Siamo consapevoli che la residua marginalità è esigua ma riteniamo che le ricadute in termini di indotto possano comunque fornire un valido aiuto per gli imprenditori del settore»
Per informazioni: U.O. Diritto allo Studio – Piazza Cavour, 1 – Bergamo – tel. 035/399303 o 035/399961 o 035/399062 o 035/399205 – email: servizisociali@comue.bg.it

Queste le cartolerie che hanno già aderito

In città
  • CARTOLERIA EDICOLA BOVIO – via Corridoni, 79
  • BLOCK NOTES – via Radini Tedeschi 22
  • CARTOLIBRERIA MATISSE – via Broseta 34
  • CARTOLERIA FERRARO DANIEL – via Promessi Sposi 22
  • ZEUS snc CARTOLIBRERIA  – via Tremana, 10/B
  • COOPERATIVA LIBRARIA IL QUARTIERE – via Gombito, 24/A
  • LIBRACCIO – via San Bernardino, 34/S
  • BUONA STAMPA LIBRERIA – via Paleocapa, 4/E
  • CARTOLIBRERIA PARENTESI – via E. Toti, 6
Nell’hinterland
  • CARTOLANDIA GORLE – via Marconi, 1/F – Gorle
  • LIBRACCIO CURNO – via Europa,  7 (parco commerciale Vele – Curno)



Longuelo, il gruppo Risciò si presenta alla città

Polaresco
Polaresco

Sabato 20 e domenica 21 giugno, allo Spazio Polaresco di Bergamo, è in programma una due giorni all’insegna della partecipazione giovanile: il Gruppo Risciò si presenta alla città e al quartiere con un evento intergenerazionale ricco ed eterogeneo: concerti, mostre, aperitivo musicale con giovani emergenti in collaborazione con il Cafè de la Paix. E poi spettacoli, incontri culturali con esperti, laboratori per bambini, sport, danza… e tanto altro ancora!

Gruppo Risciò nasce per volontà di alcuni giovani universitari di Longuelo con lo scopo di promuovere iniziative culturali e di intrattenimento rivolte a un pubblico giovane presso il Polaresco. Accrescere l’impegno giovanile in un’ ottica di costante partecipazione è uno degli obiettivi del Gruppo, di pari passo con un ritrovato senso di appartenenza verso il territorio. Ciò si concretizza nella valorizzazione dello Spazio Polaresco come punto di ritrovo e di aggregazione giovanile. Altro obiettivo del gruppo è quello di favorire il dialogo con l’amministrazione comunale e le istituzioni civili.

“La nascita di questo gruppo – spiega l’assessore alla Coesione sociale Maria Carla Marchesi – rappresenta un momento importante per il quartiere, ma anche per i giovani della città. Non posso che salutare con favore l’attivazione di una realtà giovanile di Longuelo nell’individuare nello spazio Polaresco una risorsa importante a loro disposizione. La responsabilizzazione dei giovani sulle tematiche urbane può rappresentare un volano fondamentale affinché i nostri ragazzi guadagnino un ruolo centrale nella vita cittadina, contribuendo a rendere Bergamo una città più giovane e viva”.

L’evento “Re-Show” nasce col patrocinio del Comune di Bergamo e la collaborazione di altre associazioni e realtà giovanili. Tra gli eventi di maggiore interesse: “I like: partecipo! La generazione del Mi piace”, un dialogo con il professor Alessandro Rosina (docente universitario presso la Cattolica di Milano); un’esplorazione fotografica del quartiere e un momento di riflessione storica: “Longuelo tra passato e presente: tracce storiche”; Caravan Orkestar con musiche e ritmi balcanici.

“Una due giorni che è solo l’inizio di un progetto di più ampio respiro – affermano i giovani del Gruppo Risciò – che ci impegnerà già dal futuro prossimo con la programmazione di altri eventi”.




In Piazza Vecchia torna la “Cena del buonumore”

foto conferenza stampa
Nella foto il Duca in carica SmiciatÖt Ü (Mario Morotti), il Duca Liber Prim (Bruno Agazzi), Barbara Ghisletti (Proloco) e Raffaella Bellini (BB-Band)

Torna l’atteso appuntamento con la cena del Buonumore bergamasco, organizzata dal Ducato di Piazza Pontida in collaborazione con la Proloco Bergamo. Una serata unica: una grande tavola imbandita, con 250 coperti, per una cena sotto le stelle in Piazza Vecchia. Un’occasione imperdibile per trascorrere una serata in compagnia della tradizione e dell’allegria del Ducato di Piazza Pontida nella più famosa piazza della nostra Città.

Come affermato dal duca di P.zza Pontida, Mario Morotti “Il nobile contesto di Piazza Vecchia è la cornice ideale per presentare i migliori prodotti della tradizione bergamasca”. C’è tempo fino a lunedì 22 giugno per prenotarsi alla quarta edizione della cena, che prevede oltre ad un ricco menu con piatti tipici della nostra tradizione culinaria, anche l’esibizione musicale della BB-Band. ma non solo. Grazie alla collaborazione con l’Atb, la funicolare sarà attiva fino all’ 1, per consentire ai partecipanti la discesa da Città Alta. L’appuntamento con la cena del Buonumore è fissato per mercoledì 24 giugno, alle 20, in Piazza Vecchia, con un menu composto da una selezione dei migliori piatti della nostra tradizione: si parte con gli antipasti misti e i formaggi della terra bergamasca e una torta salata con formaggio e prosciutto, non potevano mancare poi tra i primi piatti i notissimi scarpinocc de Parr, si prosegue con delle lasagnette con speck e scamorza per passare ai secondi, coniglio al forno e Roast-beef. Si chiude in bellezza con Dolce Ducale: la gente bergamasca avrà la possibilità di assaggiare per la prima volta il nuovo Biscòt di Trì Gós al Moscato di Scanzo, biscotto secco dalla forma che richiama quella del celebre gozzo del Gioppino realizzato dalla Pasticceria Bonati di Paladina.

La quota di partecipazione di 35 euro. In caso di pioggia la cena si terrà sotto i Portici di Palazzo della Regione. Vendita dei biglietti presso: Il Maialino di Gio’ – Piazza Pontida,: Primo Piano Caffé – via XX Settembre 15; Ristorante Mimmo – via Colleoni 17; Circolino – vicolo Sant’Agata 19;e Ristorante Il Sole – Via Colleoni 1.

Prenotazioni online: www.ducatodipiazzapontida.it.




In Val Seriana il mondiale di enduro. Gli ambientalisti: «Occasione mancata per una regolamentazione»

L’Alta Valle Seriana diventa il centro del mondo dell’Enduro. Con partenza da Rovetta, si apre la 42ª “Valli bergamasche”, quinta tappa dei campionati mondiali di enduro. Da domani fino a domenica centinaia di moto percorreranno i sentieri, pascoli, mulattiere di Bossico, Rovetta, Cerete e dei comuni vicini, richiamando migliaia di appassionati.

La competizione ha però anche riacceso le polemiche sui danni provocati alla montagna tanto che su facebook è nata una pagina intitolata “Attacco ambientale alla Val Borlezza”.

Legambiente Alto Sebino punta il dito contro la manifestazione e, in generale, contro la situazione di anarchia che consente ai motociclisti di mettere a rischio l’equilibrio naturale di sentieri, prati e boschi con le loro scorribande senza alcuna regolamentazione. Quindi rilancia una proposta fatta già negli anni passati che mira ad accontentare tutti: residenti, ambientalisti e appassionati di enduro.

«Questa problematica si trascina ormai da troppi anni – dice Massimo Rota, presidente di Legambiente Alto Sebino -. Occorre trovare una soluzione. L’unica opzione percorribile, e rappresenta il male minore, è la realizzazione di un percorso unico per gli enduristi delle tre valli, in modo da regolamentarne l’attività e ridurre al minimo l’impatto ambientale» .

Già nel 2010 le Amministrazioni di Lovere, Bossico, Costa Volpino, Rogno, Cerete, Songavazzo, la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi e della Valle Seriana si erano riunite con il Moto Club Bergamo e le associazioni ambientaliste (WWF Bergamo, Legambiente Alto Sebino, Italia Nostra sezione Valle Camonica, Cai Lovere e gli Amici del Museo Civico Scienze naturali Lovere), per valutare gli aspetti organizzativi e le ricadute ambientali dell’evento.

Tutte le parti avevano concordato che la competizione rappresentava il momento fondamentale per riprendere e portare a conclusione il progetto per la realizzazione di un percorso chiuso e controllato per le moto da enduro. «A distanza di cinque anni, nulla è stato fatto di quanto concordato – lamenta Rota -. Assistiamo rammaricati al consueto balletto delle responsabilità. Ancora una volta, le istituzioni sono venute meno agli impegni che avevano preso verso i cittadini, tradendone le aspettative e la fiducia. Occorre trovare una soluzione a questa problematica che si trascina ormai da troppi anni».

La posizione del Cai è più drastica: «L’attività motoristica deve essere vietata e chi infrangerà la legge dovrà essere severamente punito» dice il presidente Piermario Marcolin. Secondo i rilievi effettuati nel 2014 dal Club alpino il traffico motoristico presenta dimensioni preoccupanti, in particolare nelle zone di Selvino, Poieto e del Rifugio Magnolini. La colpa, denuncia Marcolin, è della legge regionale che non consente ai mezzi motorizzati di transitare sui sentieri di montagna ma permette alle Amministrazione e agli enti preposti di individuare alcune aree da dedicare ai motociclisti.

Anche Sel di Bergamo attacca: «L’evento è incompatibile con la nostra idea di montagna. Il percorso attraversa aree di elevato interesse naturalistico e rischia di danneggiare i cicli della vita di varie specie animali». Il partito accusa la mancanza di volontà da parte degli organizzatori e delle Amministrazioni locali di collaborare con le associazioni ambientaliste  per tentare di condividere la progettazione del tracciato e le opere per ridurre al minimo l’impatto ambientale della manifestazione e denuncia la mancata trasparenza nel fornire informazioni per l’attività di controllo e vigilanza.«Chiediamo alla Regione, alla Provincia e ai Comuni – si legge in un comunicato trasmesso nei giorni scorsi – un ripensamento sulla praticabilità di queste manifestazioni, la messa in campo di azioni di controllo e vigilanza al traffico di mezzi motorizzati lungo sentieri, mulattiere e agro silvo pastorali e la destinazione di risorse per l’esecuzione di interventi di difesa e manutenzione diffusa del territorio e l’attuazione del Piano Territoriale Regionale d’Area approvato il 10 marzo 2015 perché non rimanga una mera enunciazione di buoni principi».

Da parte loro gli organizzatori, il Motoclub Bergamo, e le Amministrazioni preferiscono non scendere in polemica e sottolineare l’aspetto sportivo e di divertimento e la ricaduta turistica dell’evento e la ricaduta turistica della gara.

Nel frattempo il Corpo Forestale sta effettuando ricognizioni e verifiche a seguito di segnalazioni per violazioni e infrazioni di carattere forestale e ambientale.




Esami di Stato / Errori e strafalcioni, l’ennesima figuraccia del Miur

maturita_materie2Degli esami di Stato e della suprema vergogna. Non voglio parlare di Resistenza: di immarcescibile, iperinvasiva, asfissiante mitologia di questa benedetta Resistenza: lo so che nella scuola cercano di farne sopravvivere il culto idolatra, con tutti i trucchetti possibili ed immaginabili, dai finti temi su Calvino agli interventi obbligatori di bassaridi (che immagino ormai decrepite) della gloriosa epopea. Non voglio parlarne: sono stufo di vivere in un Paese che non si libera dai propri odi, in una città in cui ancora si concede la ribalta a pagliacci travestiti da studiosi, che sbraitano e ragliano contro tutto e contro tutti, perché non possono prendersela con il trascorrere del tempo, che, inesorabile, li condanna. Che gli esami di Stato siano, in realtà, gli esami di uno Stato, inflitti ai giovanissimi cittadini di uno Stato diverso, è di pubblico dominio da decenni: ma non di questo voglio dire. Non è questa la vergogna finale: si tratta di una vergogna perfino più miseranda, fatta di pressapochismo, di ignoranza, dell’arroganza di chi crede di potersi permettere di trascurare perfino la nozione più basica, in virtù della propria immagine di boiardo ministeriale.

Oggi, i boiardi hanno varcato il segno e superato il punto di non ritorno: di questa congerie di incapaci io voglio i nomi, voglio sapere chi ringraziare. E dovreste volerlo anche voi, padri, madri, fratelli degli esaminandi: voi che, con le vostre tasse, pagate le prebende di ogni disutile che affligga la nostra pubblica istruzione. Domenica sera, al telegiornale ho dovuto assistere all’autocelebrazione di un esperto del MIUR incravattato a festa, che faceva la ruota come un pavone: centinaia di addetti – si vantava – decine di superesperti, sei mesi di lavoro, una selezione finale accuratissima per i titoli dei temi. E il risultato è questa imbarazzante porcheria? Ma chi sono questi esperti: dove li hanno pescati, quanto li hanno pagati? Per raccogliere delle prove come quelle proposte quest’anno ai candidati bastavano quattro maestrine di terza elementare: l’adolescenza, la Resistenza, i ponti anziché i muri, i social network che fanno bene, male e anche così e così.

Ma per mettere insieme degli strafalcioni come quelli radunati nelle sei paginette delle consegne d’esame, non sarebbe bastato un asinificio al completo: non sarebbe stato sufficiente prendere dei ripetenti di terza media e far scrivere loro i temi. Ci volevano dozzine di superincapaci per estrudere perle di tale grandezza.

“La lettrice in bianco e giallo” di Matisse che diventa “La lettrice in viola”, con buona pace dei daltonici: il 1919 che diventa il 1898, con buona pace degli storici dell’arte. E la minaccia dell’integralismo che diventa una minaccia all’integralismo: immagino i poveri studenti, preoccupatissimi per i loro amici integralisti, così rudemente minacciati! Chissà che salti mortali retorici avranno dovuto affrontare, per abbracciare la delirante teoria di un integralismo minacciato da noi, anziché viceversa: non avranno osato immaginare che tutte le loro difficoltà potessero discendere da un cretino che ha sbagliato una preposizione. Da un superesperto talmente sicuro di sé da evitare perfino la più banale delle operazioni: la rilettura di quello che ha scritto. E, infine, perla assoluta, il Colbricon, notissimo sito della prima guerra mondiale, vicino a Passo Rolle, diventato, nelle menti bacate dei boiardi, che, evidentemente, la storia l’hanno studiata su Topolino, il “Col Briccon”. La collina dei bricconcelli! Immagino che lo zio Agostino, che sul Colbricon si beccò una medaglia d’argento, lasciandoci le penne, abbia gradito il lavoro di questa formidabile équipe di analfabeti professionali: questa è l’Italia per cui si è fatto accoppare. Tanto valeva restare a casa a giocare a pepatencia! Insomma, questi esperti presuntuosi, designati non si sa da chi, ma pagati, per certo, con i nostri soldi, sono riusciti ad infilare una serie di topiche da fare impallidire Pierino, Richetto e Franti messi assieme. E, poi, pretenderemmo precisione, attenzione, serietà, dagli studenti, quando al vertice di questo cumulo di macerie che ci ostiniamo a chiamare scuola (e qualcuno, anzi, “buonascuola”) ci sono personaggi del genere? Exempla trahunt, scrivevano i nostri antenati, ed è verissimo. Solo che gli esperti ministeriali, probabilmente, pensano che sia una frase in inglese e che voglia dire “divieto di transito”.

 




Insieme sul Serio, i comuni del distretto si sfidano ai giochi senza frontiere

Un po’ giochi senza frontiere, un po’ palio dei rioni. Anche nel distretto del commercio “Insieme sul Serio” – che riunisce i comuni di Albino, Pradalunga, Nembro, Alzano e Ranica – soffia il vento dei ricordi, di quando la tecnologia non aveva monopolizzato il divertimento e il bello era ritrovarsi in cortile o in piazza e cimentarsi in allegre sfide a squadre.

L’iniziativa si chiama “Distretto senza frontiere” e si sposta da un comune all’altro portando una forte dose di energia e animazione. Il debutto è avvenuto lo scorso 13 giugno ad Alzano, con giochi ispirati al Far West in un’ambientazione che ha ricreato accampamenti indiani e saloon.

Il prossimo appuntamento sarà ad Albino sabato 27 giugno ed il tema saranno i pirati, per proseguire il 25 luglio a Nembro con i cowboy e il 20 agosto a Pradalunga per il gran finale.

distretto senza frontiere - Alzano (2)In ogni appuntamento si sfidano le squadre in rappresentanza di ogni paese, composte da dieci persone, cinque ragazzi tra i 10 e i 14 anni e altri cinque partecipanti da 15 anni in su.

Oltre ad animare l’estate e a stimolare aggregazione e sano tifo, la manifestazione porta le persone nei diversi comuni e diventa occasione per far conoscere i centri storici e la loro offerta commerciale. Un concetto che si rafforza negli appuntamenti di Nembro e Pradalunga, dove i giochi si inseriscono in eventi più ampi, come notti bianche con i negozi aperti, dove le botteghe diventano ancora più protagoniste.

Per quanto riguarda la tappa più vicina, quella di Albino, l’appuntamento è dalle ore 17.30 in Piazza della Libertà, davanti al Municipio, con giochi ogni mezz’ora fino alle 21 circa. Ci saranno il trasloco sul ponte tibetano, ossia il trasferimento di oggetti su travi posizionate sopra a delle piscine; la sfida a creare la fune più lunga con i propri indumenti; la battaglia navale con navi “di fortuna” costruite dai giocatori nel minor tempo possibile e un percorso a tempo minato dal lancio di palle di cannone acquatiche; la pesca di tonni con canne da pesca e pesci di poliuretano; e la spesa del Re, recuperando enormi formaggi e salumi su strampalate portantine.

L’organizzazione è affidata ad un’agenzia specializzata, che assicura anche scenografie d’effetto.

Non resta che vestirsi da pirati e vedere cosa succede.




Cascate del Serio, il 18 luglio l’apertura notturna

Scatta domenica 21 giugno la prima apertura della stagione delle cascate del Serio, lo spettacolare triplice salto che con i suoi 315 metri è il più alto d’Italia e il secondo d’Europa. Dalla diga del Barbellino la massa d’acqua – tra gli 8 e i 10mila metri cubi in totale – sarà liberata dalle 11 alle 11.30, regalando con la sua discesa prima lenta e poi sempre più fragorosa un’esperienza unica.

Per assistere all’evento occorre arrivare Valbondione, da dove si posso prendere due itinerari. Il primo (facile, della durata di circa 45 minuti) raggiunge la frazione di Grumetti, imbocca la mulattiera che porta a Maslana (frazione posta a 1.168 m s.l.m.) e prosegue lungo il sentiero che, attraverso il ponte della Piccinellae, porta nella zona dei grandi macigni. Il secondo (facile, 90 minuti) è il sentiero n. 305 che sale al Rifugio Curò.

Il ticket per il parcheggio dell’auto è di 5 euro. L’ufficio turistico consiglia l’abbigliamento da montagna e offre inoltre la possibilità di assistere alle cascate accompagnati da guide alpine. Anche in questo caso i percorsi proposti sono due, entrambi con partenza dal palazzetto dello sport, e prevedono soste didattiche e culturali.

Il costo di partecipazione è di 5 euro (prenotazioni all’Ufficio Turistico Valbondione entro sabato 20 giugno – www.turismovalbondione.it – tel. 0346/44665).

Le altre date di apertura delle cascate sono sabato 18 luglio 2015 (appuntamento in notturna dalle 22 alle 22.30, preceduto da una camminata gastronomica a partire dalle 17 – i dettagli qui), domenica 23 agosto (dalle 11 alle 11.30), domenica 20 settembre (dalle 11 alle 11.30) e domenica 11 ottobre (dalle 11 alle 11.30).




Sabato il ministro Boschi alla Festa democratica

Maria Elena Boschi
Maria Elena Boschi

Tutto pronto per la “Festa Democratica 2015”, organizzata dai circoli del Pd di Bergamo, della Valseriana e di Seriate che si svolgerà a Torre Boldone, nell’area feste vicino al campo sportivo (viale Lombardia) da venerdì 19 a domenica 28 giugno. Un programma politico, musicale, culturale e gastronomico già pronto a cui si aggiunge un ospite speciale, il ministro alle Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi, che non risultava tra i relatori ma che ha deciso di prendere parte al grande lancio della Festa Democratica 2015. Boschi parteciperà all’incontro intitolato “Le riforme per l’Italia”, in programma sabato 20 giugno alle 18.30.




Gori a Sorte: “Quanti i treni assegnati a Bergamo?”

Trenord“Quanti di questi verranno assegnati a Bergamo?” Questa la domanda che il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori rivolge all’Assessore Regionale Alessandro Sorte, dopo l’annuncio di stamane di 100 nuovi convogli in arrivo nel prossimo triennio nell’ambito del trasporto ferroviario regionale.

“E’ certamente un fatto positivo – prosegue Gori – che l’assessore Sorte torni a indicare il Trasporto pubblico regionale come una priorità. L’assessore parla di cento nuovi treni a disposizione dei pendolari entro tre anni. E’ un impegno importante. Ma dove andranno questi treni? Da anni i pendolari bergamaschi segnalano l’assoluta inadeguatezza del materiale rotabile attivo sulle tratte bergamasche: Bergamo-Milano via Treviglio, Bergamo-Milano via Carnate e Bergamo Brescia. Convogli vecchi, in cattive condizioni, senz’aria condizionata. Un solo treno nuovo, un Vivalto, è stato assegnato alle nostre linee sui 40 finora messi in esercizio, e questo nonostante il nodo ferroviario di Bergamo sia tra i più importanti della Lombardia.”

“E’ dunque il momento di chiedere impegni precisi alla Regione – conclude il sindaco di Bergamo -. L’assegnazione dei nuovi treni alle diverse direttrici non è certo il frutto di una decisione estemporanea, ma di una programmazione di lungo periodo. La Regione dovrebbe dunque già essere in grado di indicare le tratte che accoglieranno i cento nuovi treni in arrivo. Quanti di questi verranno assegnati a Bergamo?”