Salumi, più facile l’export negli Stati Uniti

salumiUna buona notizia per il settore dei salumi. Le Autorità statunitensi hanno revocato il provvedimento denominato 100% reinspection – ovvero il controllo sistematico di tutte le partite di salumi provenienti dall’Italia che arrivavano in dogana – e rinnovato la possibilità per il ministero della Salute di abilitare nuove aziende italiane all’esportazione negli Usa. “Questo provvedimento, che era stato introdotto a settembre 2013 dalle Autorità americane è stato causa di molti disagi per le nostre aziende esportatrici, sia per la lentezza con cui i nostri salumi avevano accesso al mercato – poiché costretti a stazionare molti giorni presso i magazzini doganali prima di essere campionati – sia per i costi che questo comportava. Le notizie sono un chiaro segno che le Autorità americane considerano nuovamente degno di fiducia il sistema dei controlli italiano. Questo rinnovato clima di collaborazione darà la possibilità di accedere al mercato statunitense da parte di nuovi impianti e faciliterà l’avvio dell’esportazione anche dei prodotti di salumeria a breve stagionatura, quali salami, coppe, pancette, che hanno avuto il via libera formale quasi due anni fa, ma che fino ad oggi non è stato possibile inviare.” ha affermato Nicola Levoni, presidente di Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi. “Voglio esprimere uno speciale ringraziamento a tutte le Istituzioni che hanno reso possibile questo risultato, dai Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico alla Presidenza del Consiglio e all’Ambasciata italiana a Washington. Quando il mondo produttivo opera in stretta collaborazione con le Autorità pubbliche si creano le condizioni per ottenere risultati come quello di oggi, un chiaro esempio di Sistema Paese che funziona” ha concluso il presidente. Negli ultimi due anni il ministero della Salute, i Servizi veterinari territoriali e tutte le aziende autorizzate ad esportare salumi negli Stati Uniti hanno lavorato molto intensamente, in stretta collaborazione, per consentire alle Autorità statunitensi di continuare a considerare equivalenti i sistemi di ispezione dei prodotti a base di carne adottati nel nostro Paese e negli Stati Uniti, garantendo il pieno rispetto della stringente normativa Usa e assicurando la assoluta sicurezza dei prodotti esportati. L’impegno è stato finalmente premiato e le Autorità americane hanno riconosciuto l’elevato standard dei nostri impianti e dei nostri controlli. E’ da segnalare che nonostante le difficili condizioni di accesso al mercato, anche nel 2014 gli Usasi sono confermati il primo Paese di destinazione Extra Ue per le esportazioni dei salumi italiani con 7.365 ton (+16,4%) per 86,8 milioni di euro (+18%). Dopo questa apertura, che di fatto completa la gamma dei prodotti di salumeria esportabili, ci aspettiamo performance ancora migliori da parte delle nostre aziende.




Degrado a Ponte San Pietro, il sindaco «la situazione sta migliorando»

sindaco Ponte San Pietro Valerio BaraldiArmati di torce e scarpe comode, si addentrano nei luoghi più critici del paese, sfidando il buio e la criminalità. Sono i volontari della Fevapi che dal 23 febbraio scorso combattono il degrado con ronde notturne per le vie di Ponte San Pietro, capeggiati dal primo cittadino Valerio Achille Baraldi. Il sindaco ha infatti deciso di scendere in campo in prima persona per la tutela e il decoro della aree rurali, fluviali e dei parchi pubblici, spesso teatro di spaccio e delinquenza. «In Paese, sia di giorno che di sera, si verificano da tempo episodi spiacevoli – spiega Baraldi –. Per questo il Comune ha stipulato una Convenzione con la Federazione dei volontari aree pubbliche dell’Isola bergamasca e della Valle San Martino, con l’obiettivo di costruire un sistema di prevenzione partecipato e diffuso per la salvaguardia del territorio comunale».

Molti cittadini e commercianti lamentano una forte criminalità. La situazione sta migliorando grazie a questo intervento?

«Con gli sbarchi a Lampedusa molti extracomunitari sono arrivati in massa nel territorio di Ponte San Pietro trovando, in particolare nella zona dell’Isolotto, un luogo di aggregazione e di spaccio. Tuttavia, ritengo che la situazione stia migliorando. Il merito va sia ai presidi di volontari e forze dell’ordine, sia alle feste che programmiamo in paese proprio per renderlo più vivo e meno abbandonato».

Quali sono le zone più colpite dal degrado?

«L’isolotto, la più estesa area verde presente sul fiume Brembo, e il Famedio dove spesso la gente bivacca e lascia rifiuti sulle scale».

Quanti volontari partecipano alle ronde serali?

«Una decina di volontari, di cui tre di Ponte San Pietro mentre gli altri sono membri della Fevapi. L’iniziativa è partita il 23 febbraio e prevede due ronde alla settimana: una dalle 21 alle 23 e l’altra dalle 22 alle 24. In occasione di eventi particolari è previsto un terzo incontro straordinario, di solito il sabato sera. Alle prime serate ho partecipato anch’io per illustrare i luoghi più critici. Durante le perlustrazioni sono state trovate bottiglie abbandonate, un’auto dismessa, motorini inceneriti… Se possibile interveniamo subito per ripulire la zona, oppure se incontriamo ubriachi per strada o elementi di disturbo, chiamiamo i Carabinieri che sono preposti all’ordine pubblico».

E per il rilancio del commercio di Ponte San Pietro quali iniziative verranno messe in campo nei prossimi mesi?

«Il 4 luglio organizzeremo una Notte bianca dedicata ai giovani, mentre l’11 luglio ce ne sarà una seconda legata allo sport, con il coinvolgimento delle varie associazioni sportive presenti sul territorio. Nell’occasione i negozi rimarranno aperti fino a tarda sera. Il 5 luglio ci sarà la sfilata degli alpini con negozi addobbati per celebrare l’85esimo della sezione di Ponte San Pietro. Poi il 29 luglio c’è la festa patronale di San Pietro e Paolo. Punteremo anche su Cioccolandia, un marchio di fabbrica per Ponte, che accoglierà alcuni dei più famosi mastri cioccolatieri del nord Italia. Per sostenere il commercio, che in questo periodo a Ponte, come del resto in tutti gli altri paesi, sta soffrendo per via della crisi, il Comune ha chiesto la collaborazione di associazioni, Pro loco, gruppo Alpini, Aido, Avis e di tutti coloro che possono dare un valido contributo al sostegno delle attività. Ponte, insieme ad altri quattro Comuni dell’Isola, è capofila del Distretto del commercio che quest’anno ha vinto il bando del Dat, i distretti dell’attrattività. Utilizzeremo questo finanziamento regionale per svilupparci sia a livello turistico che commerciale, in collaborazione con Ascom e Confesercenti. Ogni negoziante, per gli interventi di miglioramento che effettuerà per le proprie vetrine, dalla sistemazione dei serramenti all’installazione di telecamere, otterrà un contributo economico, previa fatturazione».

Alcuni dicono che Ponte è un paese vecchio e che i giovani vanno altrove a divertirsi perché in paese non trovano nulla…

«Avevamo un Centro di aggregazione giovanile ma è stato chiuso perché era poco frequentato. I soldi del Cag, che comunque era destinato a una cerchia ristretta, li stiamo dirottando su iniziative che coinvolgono l’intera comunità. Un progetto importante è, per esempio, “Aria aperta” che invita i giovani a contribuire al benessere del proprio territorio sistemando panchine, togliendo lo sporco dai parchi, organizzando attività ludiche e scolastiche. Il 21 giugno a Briolo riprenderà anche l’attività del centro La Proposta con musica, cabaret, giochi per bambini e cucina tipica. Poi c’è l’oratorio. Insomma, le iniziative per tener vivo il paese non mancano».




Martinengo, a cena con Bartolomeo Colleoni

cena medievale martinengoPer un tuffo nel 1400 e una serata dal gusto insolito, il gruppo folcloristico Bartolomeo Colleoni organizza a Martinengo “A cena con i capitani del Colleoni”, banchetto storico nel suggestivo chiostro dell’ex monastero di Santa Chiara (via Allegreni).

Il secondo appuntamento della stagione è sabato 13 giugno alle ore 20. Camerieri in costume serviranno, con stoviglie in legno e terracotta, piatti ispirati al periodo: antipasti vari con verdure, zuppa di zucca, orzo alle verdure, maialino arrosto, brasato d’asino con borragine e fagiolini, formaggi freschi di stalla, dolci di credenza, vin concio e acqua.

Il complesso, fatto erigere dal condottiero per esaudire una richiesta della moglie Tisbe Martinengo in punto di morte, per l’occasione viene illuminato da bracieri e allietato da giullari di corte e danze dell’epoca. Sarà – assicurano gli organizzatori – come vivere una serata ospiti di Bartolomeo Colleoni e della moglie con i loro sette capitani di battaglia.

Il costo è di 30 euro. Prenotazione obbligatoria a www.gruppocolleonimartinengo.it oppure 338 2526790




Un week end e mille modi per scoprire il Franciacorta

FranciacortaQuello del 13 e 14 giugno è il weekend di Franciacortando, l’appuntamento della Strada del Franciacorta per scoprire e riscoprire la cultura enogastronomica e la bellezza della natura, dei vigneti e degli antichi borghi del terroir. L’edizione 2015 è all’insegna dello slogan “Eat local & drink Franciacorta” con tanti appuntamenti diversi insieme ai protagonisti della Strada del Franciacorta: le cantine che propongono micro eventi (etichette rare e preziose in degustazioni speciali, giri in bici tra i vigneti, laboratori di prodotti tipici, le distillerie), le degustazioni guidate e ancora ristoranti e agriturismi che propongono i menù Franciacortando ispirati al tema della manifestazione.

La grande festa finale è in programma nella giornata di domenica a Palazzo Monti della Corte a Nigoline di Corte Franca che ospita il brunch pic nic “Eat local & drink Franciacorta”e l’Aperitivo Franciacortando 2015.

Il primo, dalle 11 alle 17,  è un brunch sul prato dedicato al Franciacorta e alla cucina di strada d’autore interpretata con i prodotti tradizionali franciacortini insieme a chef e maestri pizzaioli, vignaioli e produttori di specialità tradizionali del territorio. In programma ci sono degustazioni di Franciacorta a cura di una cinquantina di cantine, street food d’autore, abbinamenti tra pizza e Franciacorta e degustazioni di prodotti artigianali locali. A disposizione c’è un’area bambini e non manca nemmeno la musica.

Dalle 18 scatta invece l’aperitivo insieme a tutti i protagonisti di Franciacortando 2015. Ci saranno un grande banco d’assaggio di Franciacorta, un aperitivo con piatti con piatti dedicati alle specialità tradizionali del territorio, barbecue, musica e dj set.

Il brunch costa 15 o 20 euro a seconda della formula, l’aperitivo 15 (7 per la versione analcolica per i ragazzi fino a 17 anni).




Internazionalizzazione, diplomi per 21 imprese

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Alla consegna dei diplomi sono interventi  (insieme ad Angelo Carrara e Cristiano Arrigoni, rispettivamente presidente e direttore di Bergamo Sviluppo, al centro della foto),Andrea Bonalumi, dirigente di Promos (terzo da destra) e Alessia Cicuto, responsabile di Nibi (ultima a destra)

Anche per alcune imprese è squillata la campanella dell’ultimo giorno di scuola ed è arrivato il diploma. Questa mattina, al Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni della Camera di Commercio di Bergamo, sono stati consegnati gli attestati ai partecipanti allo Short Master in Internazionalizzazione di Impresa, percorso promosso dalla Camera di Commercio di Bergamo, realizzato con il supporto tecnico di Nibi – Nuovo Istituto di Business Internazionale di Promos e in collaborazione con le organizzazioni di categoria del territorio. Il progetto, curato da Bergamo Sviluppo, ha coinvolto 24 tra imprenditori e manager di 21 aziende, dal 9 aprile al 12 giugno per un totale di 56 ore, suddivise in incontri settimanali di otto ore.

L’obiettivo era dare alle pmi strumenti per cogliere le opportunità offerte dall’internazionalizzazione formando operatori in grado di approcciare con metodo i processi. Le lezioni hanno spaziato tra fondamenti concettuali e soluzioni concrete per elaborare una strategia di internazionalizzazione, mettere a fuoco gli aspetti chiave del processo e gestire le principali problematiche di natura strategica e operativa.

Queste le aziende partecipanti

  • Db Impianti di De Biasi Alessandro & c. Sas
  • Scame Parre Spa
  • Molinari Srl
  • Tibi Bio Snc di Tibaldi Dario e Nicola
  • Euromatic Srl
  • Green Star Srl
  • Kenkoo Snc di Gambarini F. & C.
  • Tedefil Srl
  • Ferretti International Srl
  • Studio Lodetti di Lodetti Tullio Blanchinett
  • I Falegnami Srl
  • Cna Servizi – Caf Imprese Srl
  • Soqquadro Srl
  • Telco Srl
  • Diapath
  • Marloc Srl
  • Rottigni Andrea
  • Erresei Srl
  • Atena Snc
  • Cerebrum Srl
  • Logics Srl

L’internazionalizzane è tra le tematiche principali dell’azione della Camera di Commercio, considerata un’opportunità di crescita in un contesto che impone di innovare continuamente le strategie. Attraverso l’azienda speciale Bergamo Sviluppo sono numerose le iniziative che mirano a stimolare e facilitare nelle imprese (soprattutto le pmi, che non dispongono di funzioni dedicate) lo sviluppo di una “cultura orientata all’internazionalizzazione”.

Sempre in collaborazione con Nibi, ad esempio, sono in programma tra giugno e dicembre undici incontri gratuiti (8 su argomenti mirati di business internazionale e 3 business focus su aree di potenziale interesse per le imprese) destinati agli operatori delle pmi.

È inoltre in svolgimento il corso base di Alta Formazione “Imprenditorialità e Innovazione per l’internazionalizzazione delle MPMI”, realizzato in partenariato con il sistema associativo territoriale e con il supporto dell’Università degli Studi di Bergamo, giunto alla quarta edizione.

Senza dimenticare il bando “Azioni di supporto dell’internazionalizzazione delle imprese”, che prevede la realizzazione di un programma di assistenza e consulenza a favore delle micro, piccole e medie imprese bergamasche per la revisione del proprio business e l’orientamento all’internazionalizzazione. Il bando si chiuderà all’esaurimento dei fondi o comunque entro il 31 dicembre 2015




Ascom, il gran cuore dei Giovani Imprenditori

Oltre 5mila euro raccolti alla Festa d’estate dei Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo, l’evento benefico che riunisce ogni anno commercianti, operatori del turismo e benefattori. La cifra sarà devoluta all’associazione Eos Onlus, che si occupa di sostenere i genitori dei bambini ricoverati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, partecipando, dove possibile, alle spese per le cure, i medicinali e l’alloggio temporaneo.

Alla serata dal titolo “Famiglia, speranza & solidarietà”, hanno partecipato 200 persone. Tra i presenti c’erano Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom, il vicedirettore Oscar Fusini, Luca Bonicelli presidente dei Giovani Imprenditori Ascom e il segretario del Gruppo, Pietro Bresciani,  ed esponenti delle maggiori realtà economiche associative della città: Diego Armellini del Gruppo Giovani Artigiani, Marco Manzoni, presidente del Gruppo Giovani di Confindustria, Francesco Fiumi, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Edili, e per il Comune di Bergamo, il vicesindaco Sergio Gandi.

Il clima estivo e un programma che ha unito cucina, moda e spettacolo alla beneficenza hanno contribuito al successo di un’iniziativa che negli anni è diventata un appuntamento atteso e sempre più partecipato. Gli ospiti sono passati dall’eleganza in passerella delle modelle e degli abiti alle gag del cabarettista Carletto Bianchessi del programma televisivo “Colorado”, che ha rapito la platea con la sua simpatia. La serata si è infine chiusa con la tradizionale lotteria che ha contribuito in modo importante alla raccolta fondi.

«Siamo davvero soddisfatti – dice Bonicelli – di poter dare un contributo concreto, attraverso l’associazione Esos, ai bambini della Pediatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXII e alle loro famiglie. Il momento del ricovero di un figlio piccolo è un momento molto difficile, alla preoccupazione e alla sofferenza si uniscono le difficoltà di trovarsi lontani da casa e spesso soli. I volontari di Eos mettono a disposizione delle famiglie e dei bambini il loro entusiasmo e le loro energie. Siamo felici di poterli aiutare». L’iniziativa è stata possibile grazie anche alla collaborazione degli Enti Bilaterali del commercio e turismo, Ente Fiera Promoberg e Fai Bergamo, e il sostegno di Lario Bergauto, Veneta Cucine Bergamo e Orobica Pesca, Cea, Bcc Ghisalba, Rizzetti Immobiliare, Alba Elettronic, Imago Investigazioni, Cereda Group, Centro Estetico Tesoro, Ros, Dif spa, Quattroerre, Life In.

I numeri vincenti della lotteria sono: primo primo premio: A746 (viaggio), secondo premio: A642 (valigie), terzo premio: A291 (robot cucina), quarto premio: A297 ( cesto tipico); premio speciale: B810 ( completo Santini uomo); premio speciale: A664 (completo Santini donna).

I premi della lotteria si possono ritirare in Ascom all’ufficio accoglienza, tel. 035 4120134.

 




De-Gustando, al via la kermesse dell’eccellenze agroalimentari

Zona KLunedì 22 giugno, allo spazio espositivo Zona K, in via Spalato 11 a Milano, si terrà la prima edizione di De-Gustando, un viaggio tra i vini, le birre artigianali e le eccellenze gastronomiche italiane in compagnia di piccoli e medi produttori.

L’evento coinvolgerà 22 aziende di vino, birra e cibo legate dal comune obiettivo di valorizzare il proprio territorio, diventandone idealmente gli ambasciatori del gusto nella città di Expo 2015. De-Gustando sarà aperto su invito agli operatori di settore e alla stampa dalle 14 alle 17, per i quali è stata prevista una selezione di prodotti e annate non disponibili al pubblico pagante, che accederà alle sale dalle 17 alle 22.

Durante l’evento aperto al pubblico verranno organizzati dei viaggi didattici e sensoriali guidati da un sommelier, dove sarà possibile assaggiare alcuni prodotti di punta di ciascuna regione per scoprirne le peculiarità e le caratteristiche organolettiche. A partire dalle 19 il Panificio Longoni terrà il corso gratuito “Introduzione alla lievitazione naturale: come si rinfresca il lievito madre”, durante il quale i partecipanti potranno letteralmente mettere le “mani in pasta” e imparare tutti i trucchi di questa antichissima arte. È previsto, inoltre, un divertente il contest FotoDe-Gustando, rivolto a chi posterà le immagini di tre banchi d’assaggio sul proprio profilo di Facebook.

“Questo appuntamento sarà l’occasione per far conoscere la filosofia che anima alcune delle eccellenze del nostro Paese, proprio nella città che ospita Expo – spiega Matteo Galiano, ideatore dell’evento e fondatore di Tibevo.it (www.tibevo.it), il portale dell’eccellenze italiane presentato durante i Tavoli Tematici di Expo 2015 -. Questo evento vuole essere una vetrina per quelle piccole e medie aziende dell’agroalimentare italiano, che per vari motivi non hanno potuto accedere a Expo 2015 come espositori. Il nostro intento è quello di valorizzare i loro prodotti e territori, dando loro l’occasione di farsi conoscere al grande pubblico italiano e internazionale”.




Confcooperative, per le startup ora c’è CoopUp

confcooperative BergamoLunedì 15 giugno, alle 15.30, nella di Confcooperative Bergamo in via Serassi, sarà inaugurato lo spazio CoopUp, il progetto di Confcooperative finalizzato a creare uno spazio di co-working per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove cooperative e imprese sociali con idee e competenze nuove. All’interno dello spazio CoopUp, le start up giovanili e femminili possono infatti trovare le risorse finanziarie per la fase di avvio e gli strumenti necessari affinché la loro idea imprenditoriale si trasformi in un successo di mercato.

Il programma dell’inaugurazione prevede alle 15.30 l’apertura dei lavori con il saluto di Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo, e la presentazione dello spazio co-working e dei suo servizi a cura di Pieralberto Cangelli, direttore di Confcooperative Bergamo. All’inaugurazione saranno presenti anche Claudia Fiaschi, vicepresidente nazionale Confcooperative, e Matteo Bettoli, funzionario nazionale Confcooperative. Durante la presentazione interverranno anche i responsabili delle imprese attualmente coinvolte nello spazio CoopUp.




L’associazione: «La salvezza del paese passa dal commercio»

Collaborazione, innovazione, impegno. Sono queste le parole d’ordine che “Il Commercio per Ponte” ha in mente per il rilancio del paese. Con la crisi dei consumi in atto, infatti, nessuno può pensare di farcela da solo.

Tiziana Restivo - presidente dell'associazione "Il commercio per Ponte"
Tiziana Restivo – presidente dell’associazione “Il commercio per Ponte”

E così, la promozione di un sistema che crei coesione tra i negozianti è diventata una priorità per l’associazione guidata da Tiziana Restivo, titolare del Negozietto di via Vittorio Emanuele, e che annovera nel suo direttivo Stefano Cattaneo (vicepresidente), Dalila Frosio (tesoriere), Barbara Perico (rappresentante di via) e Giuseppe Mariggiò (segretario). «Il sistema del commercio rappresenta la catena di trasmissione del tessuto urbano – spiegano –. Sostenere il commercio significa mantenere vivo un paese e una comunità altrimenti condannate alla marginalità. Ci vuole anche innovazione perché il modo di comprare è cambiato e i commercianti devono essere capaci di intercettare questo cambiamento. Bisogna fare un salto culturale e noi, come associazione, vogliamo essere al fianco dei commercianti con una nuova missione, un nuovo programma e nuove iniziative. Infine, impegno, perché senza assunzione di responsabilità non ci può essere cambiamento che deve cominciare da ciascuno di noi. La salvezza del paese riguarda tutti. Per questo, mantenere vivo il commercio a Ponte San Pietro significa dotare il paese degli anticorpi per la difesa del nostro territorio, presidiare le nostre strade dalla minaccia dilagante dello spaccio di stupefacenti, mettere un argine al degrado. Ma di fronte agli ultimi attacchi di un’immigrazione fuori controllo, dedita allo spaccio selvaggio e alla microcriminalità, il paese deve trovare la forza di stare insieme e di reagire».

L’azione di monitoraggio del territorio messo in atto dai volontari delle aree pubbliche dell’Isola bergamasca e Val San Martino (Fevapi) su iniziativa del Comune rappresenta al momento un valido tentativo di ostacolo a questo tipo di attività illecite: «Il contesto normativo non consente azioni efficaci di lotta – prosegue il direttivo – ma il vero problema, oltre all’immigrazione fuori controllo, è la domanda di sostanze stupefacenti che in tutta la provincia di Bergamo è in continua crescita. Ecco perché, oltre all’emergenza sicurezza che è l’effetto del fenomeno, c’è un’emergenza culturale e di valori che è la vera causa del degrado che toglie la pace alle famiglie e mina la crescita dei giovani. Possiamo scegliere di girarci dall’altra parte oppure di fare qualcosa. Possiamo scegliere quali prodotti consumare, ma anche come e dove acquistarli. Possiamo rimboccarci le maniche, non solo in senso metaforico, e decidere di tenere pulite le strade e dare un contributo per rendere più bello il paese. Il polmone verde dell’Isolotto rappresenta una grande opportunità e un patrimonio da valorizzare. Ma nello stato attuale è solo un problema. La sfida che abbiamo davanti è di trasformare Ponte San Pietro in un borgo del commercio, dove le vetrine sono le strade, dove la qualità è lo specchio dell’anima delle persone, dove la pubblicità sono la gentilezza, la pulizia e la cura del verde. Da questa sfida dipenderà la salvezza del paese».

 




Ponte San Pietro, «ormai un paese dormitorio e il degrado avanza»

Fabio Spini - Profumeria POnte San Pietro«Ponte San Pietro una volta era caput mundi, adesso è diventato un postaccio frequentato da sbandati». Fabio Spini, titolare della profumeria Al 13, è sconsolato. Braccia conserte e sguardo rivolto verso via Vittorio Emanuele, osserva dalla sua vetrina quel che resta di un paese che, a suo dire, è ormai abbandonato a se stesso: «Ci sono 13mila abitanti ma se ne infischiano tutti di quello che succede qui – dice il negoziante –, i cittadini in centro non passano più, forse per la paura di incontrare brutta gente. Ponte è un paese vecchio, i giovani vanno altrove perché per loro non c’è nessuna offerta. Servirebbero più attrattive per far uscire la gente di casa. E invece i locali pubblici fanno a gara a chi chiude prima la sera».

Qualcuno, in verità, ha provato qualche mese fa a creare più movida, ma ha dovuto ben presto ricredersi: «Non lontano dal mio negozio due ragazze ventenni hanno aperto un pub sperando di creare un punto di aggregazione per i giovani – racconta Spini –. All’inizio hanno provato a tenere aperto fino a mezzanotte, ma la clientela che arrivava non era certo raccomandabile. Così sono state costrette a chiudere prima di cena, come fanno tutti. D’altronde c’è poca illuminazione ed è un continuo bivacco di sbandati. Quando guardo fuori dalla mia vetrina vedo, già di prima mattina, una decina di spacciatori che scagliano bottiglie, ridono, prendono in giro i passanti. Non puoi stare tranquillo quando la gente ti racconta che si è ritrovata tre extracomunitari a dormire nel proprio garage o zingare che ti importunano a ogni ora del giorno. Ci sono le telecamere ma, ogni volta che succede qualcosa, i vigili dicono che i filmati non si possono visionare».

E il commercio, inevitabilmente, ne risente: «Tre negozi hanno abbassato la saracinesca all’inizio dell’anno e un altro è in procinto di chiudere – conclude Spini –. I parcheggi in centro sono tutti a pagamento, è pieno di vigili pronti a dare multe e i posti periferici sono troppo lontani per una signora di mezza età che ha le borse della spesa e deve farsi un chilometro e mezzo a piedi per tornare alla sua auto: anche questo influisce. Purtroppo mancano i soldi per attuare qualsiasi piano di pulizia, di protezione, di ampliamento delle attività».

Anche Claudio Castelli, residente a Ponte San Pietro, disoccupato, con lavori saltuari come Ctu informatico per il tribunale di Bergamo, è ormai disincantato: «Il problema di Ponte è che spesso sia le istituzioni che i cittadini negano l’evidenza. I disagi nel paese, dati statistici alla mano, ci sono. Eppure si fa finta che vada tutto bene. O si hanno le fette di salame sugli occhi oppure ci sono interessi reconditi a mantenere tutto com’è. Gli interventi delle forze dell’ordine, quando ci sono, danno sempre risultati. Ci sono persone che vorrebbero fare qualche cosa, ma sono poche e purtroppo non sono supportate da nessuno, oltre a non essere organizzate in alcun modo. Quando ci si è provato ci si è scontrati con le associazioni di Ponte che litigano tra di loro e non si è arrivati a nulla. Quindi, mio malgrado, andrò a porre le mie energie e le poche risorse che ho altrove. Mi spiace perché Ponte è il mio paese, ma se ai cittadini piace così, se lo tengano così. Non amo lottare contro i mulini a vento».

In via San Clemente, più defilato dal centro, fa capolino il negozio di abbigliamento Linvidia dove lavorano Andrea Regazzoni e Maria Antonella Ghisalberti: «Le forze dell’ordine fanno il possibile per risolvere i problemi e il Comune e le associazioni creano eventi molto belli per attirare la gente di tutte le età – dicono –. Per tre anni siamo stati iscritti all’associazione commercianti di Ponte, ma abbiamo preferito staccarci perché abbiamo notato che venivano organizzati eventi solo in zone centrali dove ci sono attività storiche. Il nostro negozio, invece, si trova fuori dal centro, in zona Briolo, e ci sentivamo un po’ abbandonati, pur avendo varie attività e spazi a disposizione. Non per fare polemica, ma è la realtà. Giustamente ognuno pensa al proprio interesse. Da segnalare anche la mancanza di manutenzione e pulizia di giardini e vialetti del paese».

E poi in via Garibaldi c’è la gioielleria di Carmen Pecis dove all’inizio di marzo una banda di malviventi aveva pianificato di mettere a segno l’ennesimo colpo. La rapina, per fortuna, è stata sventata in tempo, grazie all’arresto del gruppo criminale, ma i proprietari restano in allerta: «Ponte San Pietro è un paese da rifare dall’inizio alla fine. È un inferno dal quale stanno scappando tutti. Restano solo gli extracomunitari».

Luca CastellettiChi ha lavorato sodo in questi anni per ridare vitalità al paese è Luca Castelletti, vicepresidente della proloco (sede via Roma 7) e titolare dell’Enoteca Al Ponte: «La proloco è nata dall’esigenza di coordinare una serie di manifestazioni in programma nel paese con la collaborazione dei negozianti che hanno capito l’importanza di uscire dal guscio per rilanciare il commercio. Il problema è la mancanza di fondi. La crisi ha colpito tutti. Intanto cerchiamo di far bene quel poco che riusciamo. Tra gli eventi che hanno riscosso più successo segnalo le notti bianche, la festa di Natale, una mostra dedicata al centenario della prima guerra mondiale, con esperti e documenti storici dell’epoca. Il primo e il secondo sabato di luglio organizzeremo due notti bianche: nell’occasione apriremo anche le visite a uno dei tre rifugi antiaerei presenti a Ponte. La cultura e la tradizione del nostro paese, infatti, è legata anche alla storia che vogliamo insegnare ai nostri figli per non indurli a compiere gli stessi errori del passato». Le iniziative per tener vivo il commercio, insomma, sono tante. Ma non bastano: «Ponte soffre per la presenza dei centri commerciali, per la microcriminalità e per una viabilità esterna che, se da un lato alleggerisce il traffico nel centro, dall’altro porta via clienti a chi lavora in paese – ammette Castelletti –. Ormai è un paese dormitorio. La gente dopocena si chiude in casa, gli eventi sportivi si guardano a casa e non c’è più l’occasione di ritrovarsi al bar con gli amici. In collaborazione con la Federazione dei volontari aree pubbliche Isola Bergamasca e Valle San Martino, il Comune ha organizzato un gruppo di cammino serale, composto da una decina di volontari che, per un paio di sere alla settimana, passeggiano nei posti critici proprio per creare movimento e disincentivare la criminalità. Servirebbe anche un call center dove poter segnalare episodi sospetti. Il problema è che ognuno pensa al proprio orticello, invece, se vogliamo smuovere qualcosa, bisogna agire in squadra. Collaboriamo con il Distretto dell’Isola e speriamo si possa organizzare un’assemblea periodica che crei interscambi culturali tra i vari paesi della provincia. Anche i social network aiutano ma coinvolgono un numero ristretto di persone. Le informazioni invece dovrebbero circolare più ampiamente. Il futuro è lo scambio di idee e di comunicazione».