Fisco, quando pagare diventa una corsa a ostacoli

fiscoTra Imu, Ires, Irpef, Irap, Ires e Cedolare secca entro martedì 16 giugno gli italiani sono chiamati a pagare al fisco più di 45 miliardi di euro. Ogni anno è così, ma ogni anno è sempre diverso. Sembra impossibile, ma quello che, con la morte, è ritenuto secondo l’aforisma attribuito a Benjamin Franklin, una delle poche certezze della vita, il pagamento delle imposte, in realtà è quanto di più impreciso ci sia. Almeno in Italia.

C’è sempre qualche cambiamento che complica l’operazione, tanto che anche la data non è mai del tutto sicura, di fronte a inevitabili prospettive di proroga, sulla quale è meglio non contare, ma che contribuisce a creare confusione. Non si sa esattamente quando pagare (un caso per tutto è quello della revisione delle aliquote Tasi che richiede la ricerca della aliquota e della delibera comunale, in genere non ancora emanata), a volte non si capisce se bisogna pagare (basti pensare all’intreccio tra Tasi e Imu), spesso non si sa come pagare. Le due novità che avrebbero dovuto semplificare la vita ai contribuenti, il 730 precompilato e il bollettino Tasi consegnato a casa pronto per essere pagato sono diventate fonte di ulteriore complicazione. Con il 730 precompilato, ma lacunoso (mancano ad esempio le detrazioni per spese sanitarie) ci si è trasformati in correttori di bozze perché, ad esperienza dei commercialisti, più di due terzi dei modelli non sono completi: dovrebbe essere solo il problema dell’esordio e di un sistema non rodato, per cui si può confidare che l’anno prossimo il problema verrà risolto, ma intanto adesso tocca arrangiarsi. Come sempre. Sul bollettino Tasi che sarebbe dovuto arrivare a casa – ma c’è chi aspetta ancora quello annunciato l’anno scorso e mai visto – non si sa se dare la colpa al servizio comunale o a quello postale. Più probabile che si sia persa ancora una volta qualche controcomunicazione. Le amministrazioni hanno annunciato a gran voce, tanto per avere un titolo positivo da mettere nella rassegna stampa, che avrebbero fatto arrivare ai contribuenti i bollettini, ma poi sottovoce si sono smentiti – complice, sembra, il costo dell’operazione – e hanno annunciato che il servizio è stato annullato. Inutile quindi chiedersi perché il bollettino Tasi poteva arrivare a casa e quello dell’Imu no: tanto, nella maggior parte dei comuni, non si avrà né uno, né l’altro. Una confusione che rende velleitario anche lo sforzo delle poche amministrazioni virtuose che hanno deciso di mandarlo: la maggior parte dei contribuenti nel dubbio che arrivi o meno stanno provvedendo da soli. Anche in questo caso, come sempre.

Eppure è proprio la mancata semplificazione che diventa ulteriore complicazione che rende ancora più oneroso il pagamento delle tasse, al di là dei 45 miliardi che verranno pagati nei prossimi giorni e di una pressione fiscale che nel 2014 è salita di un altro decimale, raggiungendo il 43,5%. Ma la percentuale lieviterebbe se si inserissero i costi aggiuntivi legati al rispetto delle scadenze fiscali: ulteriori spese, tempo perso, ansia da compilazione, preoccupazioni per errori involontari. Uno studio del Sole 24 Ore ha recentemente stimato in oltre 17 miliardi di euro il costo annuo dei principali adempimenti, tra dichiarazioni, comunicazioni e versamenti. Sono piccole cose, ma dover pagare anche la posta o la banca per poter pagare le imposte dà la sensazione spiacevole di doversi piegare a una tassa sulla tassa. In ogni caso 173 milioni di operazioni fiscali richiedono a professionisti e Caf, secondo il quotidiano economico, oltre 19 milioni di giornate di lavoro. Un dato che fa pensare che il fisco complicato sia un’idea perversa per combattere la disoccupazione. La predisposizione dei documenti e l’onorario al professionista in alternativa al tempo richiesto per studiare la normativa, sempre ammesso che sia possibile, sono operazioni che in buona parte potrebbero essere risparmiate a molti contribuenti – e questo era lo spirito del 730 precompilato – non solo sulla dichiarazione dei redditi, ma sulla quasi totalità delle imposte. La tracciabilità delle operazioni dovrebbe dare una mano non solo sui controlli contro l’evasione, ma anche per alleviare i compiti ai contribuenti.

Sarebbe giunta l’ora di ripensare all’impostazione della riforma fiscale del 1973. Poco più di quarant’anni fa il calcolo delle imposte era eseguito dagli uffici del Fisco che facevano il conto e ne chiedevano il pagamento. Con il nuovo sistema si è capovolto il sistema. Da allora è il contribuente che procede all’autoliquidazione, versando in base alla propria situazione e poi, semmai, è il Fisco a fare controlli, tra l’altro, ormai praticamente automatici, almeno sul piano formale, grazie a computer ben più efficienti di quelli degli anni Settanta.

Tutto questo però ha comportato un maggiore aggravio ai compiti del contribuente. Così che il Fisco, in senso lato, parlando di imposte sugli immobili, si risparmia anche la fatica di fornire dati che ben conosce, come i valori catastali e le aliquote, e scarica sul cittadino la responsabilità di recuperare le informazioni, fare i calcoli e magari sbagliare o dimenticarsi qualche scadenza. Non costerebbe molto utilizzare i computer per ritornare al buon vecchio mondo antico, con l’esattore che dice quanto il contribuente deve pagare e il contribuente che paga, ma non deve fare altro.




Ferrovieri aggrediti, Sorte: “Sui treni forze dell’ordine pronte a sparare”

La scorsa notte, un capotreno di Trenord è stato ferito gravemente a colpi di machete da due sudamericani. E’ accaduto lungo il passante di Villapizzone sul treno proveniente dall’Expo. E’ finito all’ospedale anche un altro ferroviere intervenuto per aiutare il collega. “Siamo sconvolti per quello che è successo questa notte. Il livello di insicurezza è troppo alto. Vogliamo il presidio dei militari in tutte le stazioni e sui treni forze dell’ordine armate, formate e pronte anche a sparare “. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte che, insieme all’amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè, ha seguito da subito il gravissimo episodio. Sorte questa mattina si recherà in ospedale a trovare il macchinista ferito. “A lui, al capotreno che ha perso un braccio e alle loro famiglie – ha detto – esprimo tutta la nostra vicinanza e solidarietà Mi auguro che la giustizia possa fare velocemente il suo corso e che gli aggressori siano velocemente individuati e adeguatamente puniti”. “Milano – ha concluso Sorte – non può tollerare di essere una città nelle mani di violenti, balordi senza scrupoli pronti a tutto che non hanno rispetto della nostra società”.Trenord




Costa Volpino, fino a domenica la Festa che non finisce mais

Costa Volunnamedpino ritrova il suo appuntamento tra tradizione e gastronomia locale. Fino al 14 giugno nel piazzale del Pala CBL ritorna “Una Festa che non finisce Mais”, la rassegna dedicata alla polenta, patrocinata dal Comune e della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi.

La manifestazione, giunta alla quindicesima edizione, negli anni ha saputo porsi come la festa di tutti, degli anziani e dei giovani, delle associazioni e della gente. È la festa di Costa Volpino che ritrova il gusto di incontrarsi e raccontarsi, complice un piatto di polenta. Una traccia storica risalente al 1630 racconta di un condottiero del luogo, Pietro Gaioncelli, che al ritorno da una spedizione militare, trovò all’interno del fodero della sua spada alcuni chicchi di mais e li seminò nel suo podere di Volpino. L’impegno degli organizzatori è tener viva la memoria e celebrare un piatto del passato ancora oggi importante nella cucina bergamasca.

Il divertimento e la buona cucina sono garantiti da un ricco e variegato programma: giovedì 11 serata latina con “ Dj Lucky e animazione”, venerdì 12 tributo a Vasco Rossi con il gruppo “Bollicine”, sabato  premiazione “Trofeo Avis Lovere”, Gimkana per moto d’epoca a cura del Moto Club Costa Volpino e concerto rock con il gruppo “Halley”, domenica 14 ballo liscio con orchestra.




Montichiari, la Regione dà un calcio negli stinchi a Sacbo

Aeroporto_di_Brescia-MontichiariL’altro ieri la lettera d’intenti tra Catullo, Aerogest, Save e Abem che taglia fuori Sacbo, almeno per ora, dalla trattativa per la gestione dell’aeroporto di Montichiari. Ieri  la sorprendente presa di posizione della Regione che, anziché restare neutrale di fronte a un negoziato, seppur difficile, da lasciare alle logiche di mercato, decide di entrare a gamba tesa sposando senza se e senza ma la sponda veneta. E’ l’assessore al Commercio di Palazzo Lombardia, guarda caso bresciano, a scendere in campo e a benedire l’operazione elaborata a Nord-Est mandano all’aria quella neutralità che si confarebbe a chi riveste un ruolo istituzionale. Parolini – che a Brescia è stato a più riprese assessore provinciale ai Lavori Pubblici e alla Viabilità – ha definito la lettera d’intenti un primo passo “molto positivo”, che va “nella giusta direzione” e che “costituisce un’importante novità non solo per l’aspetto gestionale e societario che prospetta, ma anche per il clima di concretezza, collaborazione e condivisione degli obiettivi in cui è stato elaborato”. “Il costo del non fare – rincara la dose Parolini – era troppo elevato e finalmente si è colta in modo positivo l’opportunità di passare ai fatti riaffermando per Montichiari l’importante funzione di scalo cargo per il Nord-Est e rilanciando le sue potenzialità per quella passeggeri per l’incoming turistico e per il business”. Forse in un sussulto istituzionale, forse consapevole di aver fatto troppo il “tifoso”, Parolini ha dato il contentino a Sacbo. “A questo punto – esorta – è auspicabile e opportuno che anche l’aeroporto di Bergamo sia parte della partita, per completare l’integrazione del sistema aeroportuale della Lombardia e del Nord Italia”. Parolini in libertà.




Brebemi, aperta la bretella tra Camisano e Romano di Lombardia

Brebemi bretellaInaugurata oggi, alla presenza del presidente della Lombardia Roberto Maroni, dell’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, del presidente dell’A35 Brebemi Francesco Bettoni e dell’Ad Claudio Vezzosi, la bretella stradale tra Camisano (Cremona) e Romano di Lombardia, che collega direttamente l’area del Cremasco con la nuova autostrada A35 Brebemi. In contemporanea è stata aperta la bretella tra Morengo e Bariano in provincia di Bergamo. I collegamenti stradali sono stati realizzati nell’ambito della modernizzazione della viabilità del territorio interessato dall’infrastruttura autostradale migliorando ulteriormente la connessione tra le aree del cremasco e del bergamasco con Brescia e Milano. Il costo totale per la realizzazione delle due bretelle stradali, inaugurate e aperte al traffico, è di 44 milioni di euro. L’opera di interconnessione tra Camisano-Ricengo e Romano di Lombardia ha il suo caposaldo iniziale nell’area della Statale 11 nel comune di Isso in prossimità del casello dell’Autostrada A35 Brebemi di Romano di Lombardia. La bretella si sviluppa verso sud per un tratto di circa 8.140 metri, fino a raggiungere la rotatoria posta sulla Statale 64, tra Pandino e Orzinuovi, presso il Comune di Ricengo. La bretella che collega Bariano a Morengo ha invece il caposaldo iniziale in corrispondenza della rotatoria posta sull’intersezione con la Sp 29, al confine tra i comuni di Pagazzano e Morengo e si sviluppa verso sud interamente in provincia di Bergamo per un tratto di circa 2,2 km, fino a raggiungere la rotatoria posta sulla Sp 130 di accesso al casello autostradale della A35 di Bariano. Nell’ambito di entrambi i progetti sono state inoltre realizzate ulteriori opere compensative quali riqualificazioni di strade comunali esistenti, nuovi collegamenti stradali, rotatorie, sottopassi e piste ciclopedonali.




Assunzioni nel commercio, continuano gli incentivi dell’Ente Bilaterale

commessa_optContinuano i contributi per i neo assunti nel commercio o per la stabilizzazione contrattuale di collaboratori.  Per sostenere l’occupazione  e incentivare nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato,  l’Ente Bilaterale del Commercio ha stanziato contributi per le imprese del settore che impieghino giovani dai 18 ai 35 anni o lavoratori disoccupati da almeno sei mesi. Sono ancora disponibili risorse pari a 60 mila euro per le 4.500 imprese aderenti all’Ente. Gli incentivi sono pari a 2 mila euro in caso di assunzioni a tempo indeterminato con contratto, anche part-time di almeno 20 ore settimanali (in questo caso il contributo è pari a mille euro). Per l’assunzione di lavoratori disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego da almeno sei mesi l’incentivo è di mille euro, anche con contratto part-time di almeno 20 ore settimanali. In caso di trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato il contributo è di mille euro.  Gli incentivi saranno erogati esclusivamente a favore di assunzione di lavoratori residenti o domiciliati in provincia di Bergamo e occupati nel territorio. Sono esclusi dai benefici gli apprendisti. L’ente prevede un massimale di 2 mila euro annui ad azienda. Il massimale sarà di 3 mila euro per le aziende iscritte all’Ente Bilaterale del Commercio di Bergamo da almeno 5 anni.  Non potranno essere accettate richieste di incentivo per le quali sia stata prevista la scadenza del periodo di prova in data successiva al 31 dicembre 2015. La richiesta per la liquidazione dell’incentivo non potrà pervenire oltre il 31 dicembre 2015.

I requisiti

Possono beneficiare degli incentivi tutte le categorie di imprese, in forma singola, che sono in regola con il versamento delle quote contributive iscritte all’Ente Bilaterale Commercio e Servizi da almeno 3 anni. Le imprese devono operare nel rispetto del regime de minimis;   essere in regola con quanto previsto dalla normativa che disciplina il diritto al lavoro dei disabili (l.68/99); essere in regola con i versamenti contributivi, previdenziali ed assicurativi relativi al proprio personale;  osservare nei confronti di tutti i lavoratori in servizio presso l’azienda la disciplina normativa e le condizioni retributive previste dalla legge, e dal contratto collettivo del Commercio e Servizi sottoscritto da Confcommercio e dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e da eventuali accordi integrativi territoriali, nulla escluso:  rispettare le normative vigenti in materia di salute e della sicurezza sul lavoro; non trovarsi in alcuna condizione che precluda la partecipazione a contributi pubblici ai sensi delle vigenti disposizioni antimafia; non aver in corso ovvero non aver fatto ricorso, nei 12 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda di finanziamento, a procedure di sospensione con ricorso agli ammortizzatori sociali straordinari/in deroga, e/o di riduzione di personale avente le medesime professionalità del personale da assumere, escluse le procedure di licenziamento giusta causa o giustificato motivo; non aver beneficiato di altri finanziamenti per l’assunzione della stessa persona, nell’ambito di progetti nazionali, regionali o locali di politica attiva. I requisiti per l’accesso agli incentivi potranno variare in relazione ad eventuali integrazioni/modifiche della normativa che potranno intervenire successivamente alla pubblicazione del presente avviso.

Modalità di erogazione dell’incentivo

L’ammissione all’incentivo avviene tramite presentazione da parte dell’azienda dell’apposita domanda di incentivo all’assunzione a seguito dell’assunzione del lavoratore. L’effettiva liquidazione dell’incentivo avverrà previa presentazione del modello Richiesta liquidazione  che sarà subordinata all’avvenuto superamento del periodo di prova eventualmente previsto ed indicato all’atto dell’assunzione. La Richiesta liquidazione deve pervenire entro e non oltre 30 giorni dalla scadenza del periodo di prova. Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata a: posta@pec.entebilcombg.it.
Gli incentivi saranno erogati con modalità “a sportello” in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento delle risorse, nel rispetto del piano di riparto economico precedentemente indicato. Si precisa che farà fede la data e l’ora del protocollo. L’incentivo sarà riconosciuto previa verifica dei requisiti dei lavoratori assunti e della documentazione attestante l’inserimento lavorativo. Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione, previo il superamento del periodo di prova definito da ciascun contratto di lavoro.

Le risorse messe a disposizione per il terziario

Gli Enti Bilaterali- del Commercio e Servizi e Alberghiero e dei pubblici esercizi- hanno stanziato  quest’nno risorse pari a 410 mila euro a favore delle imprese e dei lavoratori del terziario. I due enti hanno messo in bilancio  350 mila euro per le 4.499 aziende del commercio e 60 mila euro per le 1500 imprese del turismo aderenti agli Enti e per un bacino di circa 20 mila lavoratori. Nel 2014 i due Enti hanno erogato complessivamente contributi a imprenditori e lavoratori per un totale di 103.200 mila euro  a favore di 118 aziende e 520 lavoratori.




Lazzaretto, torna il Summer Sound Festival

Summer sound festivalTorna il Summer Sound Festival, la kermesse musicale dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, dal 16 al 19 giugno al Lazzaretto. Organizzatore del festival è la cooperativa sociale Alchimia (già impegnata nell’ambito dell’Happening delle Cooperative), mentre la grande novità di questa edizione è la collaborazione con realtà giovanili attive in ambito musicale: Bergamo Sottosuolo con Edoné, Bergamo Reggae, In Bass We Trust e HG80. In ogni serata si esibiranno, prima dell’artista principale, i gruppi finalisti di Nuovi Suoni Live. Martedì 16 si parte con lo storico sound-system inglese dub degli Zion Train, mercoledì 17 è la volta del gruppo reggae sardo Train to Roots. Giovedì 18 lo spettacolo è assicurato con l’eclettico King Khan & the Shrines, mentre a chiudere il festival sarà una serata hip hop con Kiave e a seguire Assalti Frontali e Inoki.




Zappa (Sematic) vicepresidente di ELA

Roberto ZappaRoberto Zappa, presidente del cda del Gruppo Sematic e presidente del Gruppo Industriali Metalmeccanici di Confindustria Bergamo, è stato nominato vicepresidente esecutivo dell’associazione ELA (the European Lift Association), carica che ricoprirà per i prossimi tre anni. ELA è l’Associazione europea che raggruppa le più rappresentative Associazioni nazionali dei settori ascensori e scale mobili, tra cui AssoAscensori, di cui Roberto Zappa è presidente dal 2014, attive sul territorio dell’Unione Europea e dell’area EFTA. La sua elevata rappresentatività le ha permesso di diventare il principale interlocutore del settore di ascensori e scale mobili con le istituzioni e le organizzazioni europee. Il suo obiettivo è anche quello di aiutare le Associazioni nazionali nel loro dialogo con i loro rispettivi Governi. “Gli obiettivi di ELA, e miei per i prossimi tre anni, sono la promozione di qualità, sicurezza, informazione e progresso tecnologico all’interno del settore ascensoristico, oltre all’attiva spinta e partecipazione al dialogo con istituzioni nazionali, europee ed internazionali relativamente a tutte le tematiche d’interesse per la nostra industria”, ha commentato Roberto Zappa.




Compiti per le vacanze, avercene di “prof” come Catà

2a01e68d09a54067069e4978af65a5a4Anche quest’anno, puntuale come un orologio svizzero, il tormentone è cominciato: “compiti per le vacanze sì, compiti per le vacanze no”. C’è la fazione dei modernisti, che afferma che dopo nove mesi sui banchi di scuola, non abbia senso trascorrere il tempo libero impegnati in traduzioni, equazioni ed esercizi vari e c’è la fazione dei tradizionalisti, che invece sostiene come i compiti siano importanti, perché aiutano a tenere in allenamento il cervello e a non dimenticare quello che gli alunni hanno appreso nei mesi precedenti.

Come se non bastasse, ad infiammare la questione, c’è l’insolita lista dei compiti per le vacanze del professor Cesare Catà, insegnante al Liceo delle Scienze Umane “Don Bosco” di Fermo, che spiazza tutti, modernisti e tradizionalisti.

Consegnata agli studenti l’ultimo giorno di scuola, invece di ordinare letture obbligatorie o esercitazioni di grammatica e matematica, il professore consiglia di contemplare il mare in solitudine, di ammirare l’alba, di sognare la vita futura e di leggere, perché la lettura rappresenta la migliore forma di rivolta. Suggerimenti e consigli di vita che riportano l’attenzione al benessere psicologico e spirituale degli alunni piuttosto che al mero nozionismo e che per certi versi fanno venire in mente il prof. Keating del film L’Attimo Fuggente, interpretato da Robin Williams, che incitava i propri studenti a rendere straordinaria la propria vita. Ma prima di ogni considerazione, ecco che cosa prevede la speciale lista di compiti assegnata per l’estate 2015:

 

  1. Al mattino, qualche volta, andate a camminare sulla riva del mare in totale solitudine: guardate come vi si riflette il sole e, pensando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici.
  2. Cercate di usare tutti i nuovi termini imparati insieme quest’anno: più cose potete dire, più cose potete pensare. E più cose potete pensare, più siete liberi.
  3. Leggete, quanto più potete. Ma non perché dovete. Leggete perché l’estate vi ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentite simili a rondini in volo. Leggete perché è la migliore forma di rivolta che avete (per consigli di lettura, chiedere a me).
  4. Evitate tutte le cose, le situazioni e le persone che vi rendono negativi o vuoti: cercate situazioni stimolanti e la compagnia di amici che vi arricchiscono, vi comprendono e vi apprezzano per quello che siete.
  5. Se vi sentite tristi o spaventati, non vi preoccupate: l’estate, come tutte le cose meravigliose, mette in subbuglio l’anima. Provate a scrivere un diario per raccontare il vostro stato (a settembre, se vi va, ne leggeremo insieme).
  6. Ballate senza vergogna; in pista, sotto casa o in camera vostra. L’estate è una danza ed è sciocco non farne parte.
  7. Almeno una volta, andate a vedere l’alba; restate in silenzio e respirate. Chiudete gli occhi, grati.
  8. Fate molto sport.
  9. Se trovate una persona che vi incanta, diteglielo con tutte la sincerità e la grazia di cui siete capaci. Non importa se lui/lei capirà o meno. Se non lo farà, lui/lei non era il vostro destino; altrimenti, l’estate 2015 sarà la volta dorata sotto cui camminare insieme (se questa va male, tornate al punto 8).
  10. Riguardate gli appunti delle nostre lezioni: per ogni autore e ogni concetto fatevi domande e rapportatele a quello che vi succede.
  11. Siate allegri come il sole, indomabili come il mare.
  12. Non dite parolacce e siate sempre educatissimi e gentili.
  13. Guardate film dai dialoghi struggenti (possibilmente in lingua inglese) per migliorare la vostra competenza linguistica e la vostra capacità di sognare. Non lasciate che il film finisca con i titoli di coda. Rivivetelo, mentre vivete la vostra estate.
  14. Nella luce sfavillante o nelle notti calde, sognate come dovrà e potrà essere la vostra vita: nell’estate cercate la forza per non arrendervi mai e fate di tutto per perseguire quel sogno.
  15. Fate i bravi.

Allora, comincio con il dire che io un professore così non l’ho mai avuto e mi sarebbe piaciuto incontralo; non perché al posto delle equazioni, consiglia di ammirare l’alba, ma perché riporta l’attenzione su un aspetto che forse la scuola ha dimenticato: i lavoratori di domani sono i giovani di oggi e vanno aiutati non solo a tradurre dal latino in maniera impeccabile, ma anche a ri-conoscere le proprie passioni, a coltivare la creatività e ad avere dei sogni, perché a 15 anni sognare è il primo passo per imparare a pianificare degli obiettivi. Non dico che non ci sono professori che non lo facciano, sia chiaro, ma sono convinto che non sia ancora una consapevolezza universalmente riconosciuta tra gli addetti ai lavori. Oggi più che mai il mondo del lavoro ha bisogno di lavoratori flessibili, passionali, creativi, fantasiosi, estrosi e fecondi e non solo preparati nel senso canonico del termine. Se si vuole combattere davvero la crisi del mercato, tornare ai lustri del “made in Italy” e non abbassare la qualità del proprio operato, è necessario essere competitivi e cooperativi, maturare sensibilità nei confronti dei sentimenti e dei diritti altrui, imparare ad ascoltare e lasciare spazio alle divergenze di opinioni, ai cambiamenti di idee e ai compromessi senza che nessuno soffra. È un’esperienza che va costruita fin da subito, discussa, adattata, compresa e vissuta in prima persona con perseveranza e anche con fatica. E la scuola serve anche (e soprattutto) a questo.

In mancanza di una solida cultura alla consapevolezza il rischio è quello di perdere l’opportunità di affrontare con serietà e professionalità la vita e di condurre un’esistenza poco soddisfacente; ma non ne vale pena.

Quindi, tornando all’annosa questione “compiti per le vacanze sì, compiti per le vacanze no”, se questi stimolano l’autonomia, il pensiero laterale, la complessità e l’individualità dei giovani, come accade con la lista del professor Catà, la mia risposta non può che essere “sì, tutta la vita”.

 

 

 

 




Benzinai, assemblea all’Ascom per tutelare gli interessi di 70 gestori Eni

eniIl Gruppo Benzinai Bergamo ha indetto per lunedì 15 giugno, alle 21,  l’assemblea straordinaria di colore Eni che si svolgerà presso la sede dell’Ascom a Bergamo in via Borgo Palazzo 154 (ex Una Hotel entrata da via Caboto 1 – sala corsi piano terra). Al centro dell’incontro,  il mancato rispetto  da parte della compagnia petrolifera degli accordi siglati ad aprile con la Figisc, Federazione  aderente a Confcommercio che rappresenta a livello nazionale i gestori carburanti. «Da mesi Eni continua ad ignorare i termini dell’accordo contrattuale e a fare i suoi interessi – spiega il presidente del Gruppo Benzinai, Giuseppe Milazzo – . L’accordo formalizzato ad aprile, nonostante i diversi solleciti da parte della nostra Federazione, risulta essere unilaterale, ad esclusivo vantaggio della compagnia petrolifera». La Federazione nazionale, ha dato comunicazione che non c’è stato nessun riscontro da Eni in materia di liquidazione dell’incentivo per scaglioni, ufficializzate in occasione dell’incontro tra l’Azienda e le rappresentanze sindacali, tra cui anche FIGISC, nonostante le segnalazioni e le sollecitazioni. Milazzo, in rappresentanza dei 70 impianti a marchio Eni, tra città e provincia, auspica una risposta da parte della compagnia: «Non possiamo accettare una mancata risposta da parte di Eni alle nostre richieste, nel pieno rispetto degli accordi aziendali discendenti dalla normativa vigente». Nel corso dell’assemblea che aggiorna i gestori Eni del territorio sul braccio di ferro sempre più teso con il colosso petrolifero, si valuteranno le azioni da intraprendere, a partire dalla messa in mora della compagnia per il mancato rispetto delle intese. All’ incontro parteciperà, in rappresentanza della Figisc, Ivano Casolo, membro della giunta esecutiva  della Federazione nazionale.