Quali manager per il futuro? Tavola rotonda a Presezzo

Bambina Colombo, presidente di Federmanager Bergamo
Bambina Colombo, presidente di Federmanager Bergamo

Tre manager di aziende private e un loro collega della Pubblica amministrazione saranno i protagonisti della Tavola rotonda “Quali managerialità e quali manager per affrontare (e vincere) le sfide del pianeta 2.0? Le esperienze, le aspettative e i consigli di manager privati e amministratori pubblici” che, giovedì 11 giugno, farà seguito alla parte istituzionale della 70a Assemblea annuale di Federmanager Bergamo. L’inizio dei lavori è fissato per le 17.30 all’Hotel Settecento, a Presezzo, con l’esposizione della relazione del Consiglio direttivo, da parte della presidente, Bambina Colombo. Il programma prevede poi l’esame del consuntivo 2014 e di quello preventivo 2015, con relativi commento del tesoriere e relazione del collegio dei revisori, e le loro successive approvazioni. Alle 18.30 prenderà il via la Tavola rotonda, durante la quale si confronteranno: Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo, Michele Bertola, direttore generale del Comune di Bergamo, Delphine Rivat, Italy Business Finance Manager di Schneider Electric e Sergio Tosato, amministratore delegato di Tenaris Dalmine.

“Il Consiglio direttivo di Federmanager Bergamo – ha spiegato la presidente Colombo – ha scelto questo tema e ha deciso di affidarne la discussione a quattro colleghi che rivestono ruoli di primissimo piano in altrettante realtà, private e pubbliche, della nostra provincia con l’evidente intenzione di delineare dall’interno un identikit abbastanza circostanziato del Manager del futuro prossimo venturo. Di coloro, insomma, che nei prossimi tre-cinque anni saranno chiamati a dare, col loro lavoro quotidiano, un deciso contributo alla ripresa economica del Paese; tanto nelle grandi, quanto nelle medio-piccole realtà imprenditoriali”.




Valcalepio, nel Padiglione Vino al prezzo di qualche delusione

di Enrico Rota

Il Valcalepio a Expo è al Padiglione Vino, che sino alla fine di ottobre accoglie i curiosi e soprattutto gli operatori del mondo enologico. Il visitatore entra dapprima in una sala nella quale sono svelati i segreti e la storia di quella meravigliosa pianta che è la vite, dal suo genoma alle sue caratteristiche, da ciò che la rende così unica alle varietà di impianto e molto altro. Una seconda sala, invece, è interamente dedicata al prodotto che questa straordinaria pianta è in grado di produrre: il vino. Per raccontarlo al consumatore, Federdoc ha deciso di puntare l’attenzione sulle Doc italiane, vero fiore all’occhiello della nostra produzione enologica.

La scelta di Federdoc di concentrare l’attenzione del visitatore sulle Denominazione di Origine è lodevole non solo da un punto di vista tecnico e teorico, ma anche da un punto di vista comunicativo: infatti, una volta raggiunta la Biblioteca del Vino, al piano superiore, il visitatore sarà in grado di selezionare il vino che intende degustare chiamandolo con il suo nome, ovvero con quello della Denominazione di appartenenza.

Parlando per il Consorzio di Tutela Valcalepio, portare i nostri vini, quelli bergamaschi, dentro questo padiglione non è stato però per nulla facile. Anzi, ha avuto un percorso “travagliato”. La Regione Lombardia ha di fatto abbandonato i produttori di vino lombardi a se stessi, dando come unica indicazione quella di andarci da soli se proprio lo volevano. Non mi è molto chiaro però come la presenza di alcuni vini lombardi all’interno del Padiglione Lombardia – uno spazio di circa 40 metri quadrati offerto gratuitamente dalla Regione e concesso a rotazione giornaliera con altri produttori – possa sopperire alla curiosità di operatori internazionali che, molto probabilmente, il vino lo andranno a cercare nel padiglione dedicato e non in quello di chi ha organizzato l’Expo.

Ribadisco quanto il Consorzio Tutela Valcalepio ha già sostenuto in un documento pubblico, dove si evince che non abbiamo mai criticato la scelta, giusta e pregevole, compiuta da Regione Lombardia, di riservare un intero padiglione, quello della Lombardia, appunto, al comparto produttivo della regione. Quindi, nessuna polemica; solo la mia grande delusione nell’apprendere che non è possibile avere il “sistema Lombardia” all’interno anche del Padiglione Vino, come altre regioni chiamate Veneto, Toscana e Sicilia.

Abbandonato definitivamente il sogno giusto e auspicabile di avere la nostra Regione quale capofila nel comparto dedicato al mondo enologico, è stato solo grazie all’intervento e coordinamento del presidente del Movimento Turismo del Vino Lombardo, Carlo Giovanni Pietrasanta, se almeno una rappresentativa lombarda figura all’interno del Padiglione Vino. Bergamo è quindi presente, grazie alla volontà del Consorzio Valcalepio e di un’azienda di Scanzo. Non ci resta che darvi appuntamento alla Biblioteca del Vino di Expo 2015 dove il Valcalepio Doc, il Terre del Colleoni Doc e il Moscato di Scanzo Docg, sono presenti in rappresentanza dell’enologia orobica.

 




Maestri del paesaggio, anche piazza Mascheroni diventa “verde”

maestri del paesaggioDal 5 al 20 settembre prossimi, la città si tinge di verde per la nuova edizione de “I Maestri del Paesaggio – International Meeting of the Landscape and Garden”, manifestazione che da 5 anni porta in Italia i più importanti maestri paesaggisti internazionali, per 16 giorni interamente dedicati a natura e bellezza.

Fil rouge dell’edizione 2015 sarà “Feeding Landscape – Le colture agrarie fanno paesaggio”, espressione del legame indissolubile tra uomo e territorio, recupero di un passato contadino, ricco di fascino e tradizioni che dalla terra giungono alla tavola. Il paesaggio agrario diventa così protagonista, in piena continuità con i valori di Expo 2015 recuperando un tratto fondamentale dell’identità culturale italiana, quello di un territorio che, grazie anche all’intervento umano, valorizza se stesso e le proprie unicità.

Una riflessione sul verde che, come di consueto, attraversa la città, animandola dei maggiori paesaggisti di fama mondiale con l’International Meeting al Teatro Sociale e gli allestimenti che ridisegnano il volto di Bergamo Alta intervenendo quest’anno in ben due “Piazze Verdi”: la storica Piazza Vecchia, trasformata dal progettista britannico Andy Sturgeon, affiancato da Lucia Nusiner e Maurizio Quargnale, e Piazza Mascheroni allestita per la prima volta grazie al concept degli studenti della Summer School 2014.

Tra boschi naturali, cespugli di frutta e balle di fieno, Piazza Vecchia ricrea una cornice agreste unica per ogni visitatore, mentre in Piazza Mascheroni dune verdi, grandi olmi ed erbacee perenni ripercorrono la storia dell’agricoltura e dell’uomo nomade, raccoglitore di bacche, non ancora coltivatore stanziale. Per il primo anno collaborano alle installazioni i detenuti della casa circondariale di Bergamo che nel penitenziario prepareranno alcuni materiali utili. I Maestri del Paesaggio rappresentano così un’ulteriore occasione di formazione e confronto.

Prosegue il percorso formativo della Summer School 2015, il progetto inaugurato lo scorso anno dal Centro Internazionale di Studi sul Paesaggio e sul Giardino, grazie al quale 15 studenti provenienti da tutto il mondo, supervisionati dai visiting professor Stefan Tischer e Annacaterina Piras, lavoreranno agli allestimenti de I Maestri del Paesaggio del 2016.

Ma disciplina e approfondimento saranno a disposizione anche dei tanti che visiteranno Bergamo per la Manifestazione, grazie ai numerosi Seminari a tema green ospitati nei più bei palazzi storici di Città Alta e non solo. L’atteso Seminario Internazionale, previsto per il 17 e il 18 settembre, sarà interamente dedicato alle erbacee perenni e vedrà l’intervento dei esperti in materia, tra i quali Piet Oudolf, Annie Guilfoyle, Stefano Mancuso e Mauro Crescini. Prenderà il via quest’anno l’Alpine Seminar – Il Paesaggio dell’alpe, un incontro in alta quota per approfondire il focus 2015 Feeding Landscape nel particolare contesto dell’alta montagna orobica. La quinta edizione de I Maestri del Paesaggio si arricchisce con un’iniziativa pilota: il Green Design. Location speciali, normalmente non accessibili al pubblico, svelano per l’occasione tutto il loro fascino. Corti, chiostri e giardini di Città Alta aprono le porte ai visitatori e accolgono le aziende del mondo outdoor – ma non solo – con allestimenti, eventi e prodotti di design d’alto livello capaci di dialogare con il contesto architettonico creando scenari inattesi.

Altra new entry la Landscape Route, una passeggiata sviluppata – con il supporto di due giovani paesaggiste, Fulvia Giorgioni e Paola Innocenti, e del Consorzio SolCo Città Aperta – che da Piazza Vecchia attraversa il Parco dei Colli, dove scoprire passo dopo passo, la meraviglia della natura alle porte di Bergamo.

Mentre chi vorrà immergersi in storia e cultura potrà visitare lo straordinario Castello di Malpaga e la Villa Pesenti Agliardi a Sombreno che apriranno al pubblico tutte le domeniche della Manifestazione, la prima con l’antica aia vestita completamente di verde e la seconda con villa e giardino progettati da Leopold Pollack.

Contemporaneamente, in città, la prestigiosa Accademia Carrara presenta nelle sue 28 sale un percorso a tema “green” con opere particolarmente significative per la presenza del paesaggio. I tradizionali Aperitivi di paesaggio – realizzati con la collaborazione dei ragazzi dell’Istituto iSchool – consentiranno di intrattenersi in brevi conversazioni con paesaggisti, fotografi, medici sportivi e scrittori della natura, assaporando punti di vista green e gustando le migliori prelibatezze della gastronomia locale.

Per rendere sempre più forte il rapporto tra cibo e natura, ritorna anche quest’anno, Green food e gli Chef del paesaggio, la selezione gastronomica che incoronerà la migliore ricetta, rendendola “Patrimonio della Manifestazione” e inserendola dal 5 al 20 settembre nei menù delle Tavole di Bergamo Alta, i ristoranti partner della Manifestazione.

Infine, giunge alla quarta edizione il Concorso fotografico “Obiettivo sulla Piazza Verde e Dintorni” che premierà i migliori scatti dedicati alla Piazza Verde e a tutti gli allestimenti realizzati in Città Alta per questa edizione. Concerti, balletti, laboratori per bimbi, visite guidate, mostre, installazioni di design renderanno Bergamo Alta un paradiso.




Web, l’aeroporto di Orio ha un nuovo sito

orioSacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio, ha lanciato il nuovo sito web www.orioaeroporto.it, frutto di un restyling completo, studiato per agevolarne la fruizione da parte degli utenti consentendo l’accesso rapido, diretto e facilitato alle varie sezioni informative.

Il portale si caratterizza per la grafica innovativa e basata su un approccio creativo che richiama l’immagine coordinata presente all’interno dell’aerostazione. Il format mette in evidenza le singole tipologie di servizi aeroportuali, suddivise in altrettante sezioni: viaggiatori, business, cargo e corporate. Ciò consente di identificare l’area di interesse e acquisire le informazioni utili.

Il nuovo portale si presenta come uno strumento web all’avanguardia, fruibile da ogni tipo di device (smartphone e tablet) grazie all’applicazione del responsive design, e si caratterizza per i nuovi servizi di e-commerce integrati, che consentono l’acquisto online sicuro di voli, parcheggi, fast-track, vip lounge, vip card, autonoleggi. Uno dei vantaggi offerti in fase di prenotazione di un volo su www.orioaeroporto.it è la possibilità di navigare nella guida turistica della destinazione prescelta, in collaborazione con Aviontourism, portale d’ informazione turistica aeroportuale. Nel quadro degli strumenti di utilità immediata, a beneficio dei passeggeri è stato introdotto il servizio di notifica, via sms o email, che permette di conoscere lo stato dei voli in tempo reale.

Risulta implementata la sezione dedicata al servizio di assistenza dei passeggeri a mobilità ridotta, con indicazioni dettagliate delle procedure da seguire dall’arrivo in aeroporto fino all’imbarco e in fase di arrivo. Disponibili anche le informazioni sui servizi relativi alla movimentazione delle merci aeree con statistiche aggiornate sulle attività legate ai voli cargo.

All’interno della sezione Corporate si trovano le informazioni sulla società Sacbo con i relativi capitoli che riguardano le normative che regolano le attività sul sedime aeroportuale, gli aspetti legati all’ambiente, alla qualità e alla sicurezza, i dati di bilancio. La sezione Business ospita, insieme all’albo dei fornitori, i contenuti informativi per quanti intendono candidarsi.




Festival dei parchi, a Trezzo si parla di spreco alimentare

ParchiFestival-Adda-CentraleTaccaniIl Festival Internazionale dei Parchi si svolgerà a Trezzo sull’Adda, dal 10 al 14 giugno, nella vecchia centrale idroelettrica Taccani sul fiume. Tra i vari convegni, anche uno sullo spreco alimentare: venerdì 12 giugno, alle 17.30, è previsto un confronto sul tema che comprende rappresentanti di Anci (aderenti alla Carta di Milano contro lo spreco alimentare nei Comuni), Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Banco Alimentare. Oltre ai convegni, sono previsti degustazioni e aperitivi, un mercato contadino con prodotti della tradizione locale, mostre e spettacoli, pedalate lungo il fiume. Sempre venerdì 12, in serata, si susseguono suggestivi spettacoli al vecchio castello di Cassano D’Adda (concerto d’archi, spettacolo teatrale, installazione di luci sulla facciata della fortezza).

Per tutta la durata del festival sarà allestito sull’alzaia dell’Adda, a Trezzo, uno spazio mercato e degustazioni di prodotti tipici e ricette della tradizione, a cura di Copagri (uno spazio sarà presente anche nella piazza storica della città). A inaugurare la manifestazione interverrà Licia Colò.




Lovere, i piatti e i dolci da provare

Perdersi tra le piccole stradine di Lovere è un vero piacere, al pari di una passeggiata sul classico lungolago. Nel piccolo borgo sono molte le opportunità di svago, come pure le piccole botteghe dove è possibile acquistare prodotti locali. In particolare, nei panifici è facile trovare una focaccia dolce tipica della valle Camonica: la Spongada. La vicinanza con le diverse valli si può percepire da diversi dettagli, anche quindi dalle specialità gastronomiche. I buongustai possono scoprire Lovere attraverso alcune golose preparazioni celebrate in occasione della sagra “Sapori d’ottobre”, organizzata dalla Pro Loco. Tra le proposte spiccano tre preparazioni tipicamente loveresi, ognuno con una storia che vi raccontiamo

Giuseppe Speranza

Il cuoco delle “sagre” che ha rilanciato il “Manzo alla moda di Lovere”

Giovanni Speranza ridGiuseppe Speranza abita a Castro e, nel corso della sua vita, si è sempre speso per la comunità: dall’attività calcistica alla promozione turistica e locale, operando all’interno dell’Associazione Pro Loco sia di Castro che di Lovere. È una di quelle persone molto conosciute in paese e che ora, raggiunti gli 81 anni, ha molto da raccontare. «Ho lavorato all’interno dell’industria siderurgica locale – spiega Speranza –, ma grazie alla mia attività calcistica e a precedenti lavori, ho avuto la possibilità di viaggiare un poco. Per questo motivo ho avuto l’opportunità di appassionarmi alla cucina». Questa passione lo ha portato dietro le quinte delle varie sagre popolari ad aiutare i cuochi che venivano chiamati a cucinare. «Ho pian piano appreso fino a quando – spiega ancora Speranza – mi son dedicato alla formazione, partecipando a diversi corsi di cucina”».

Ecco allora che Beppe diventa lo chef delle feste, collaborando a diverse sagre e feste popolari con i suoi golosi e sfiziosi menù.

Tra i tanti piatti proposti, è curioso il Manzo alla Moda di Lovere. «Quando nel 2008 è iniziata la festa della Pro Loco – dice Giuseppe – abbiamo fatto una ricerca storica rispetto all’esistenza di piatti tipicamente loveresi. Nella Storia sul bacino del lago d’Iseo, di Gabriele Rosa, si può leggere che a Lovere verso la fine del XVIII secolo si serviva un piatto a base di manzo, cipolla e sidro con contorno di polenta». Per questo motivo il piatto è stato preso in considerazione dalla Nuova Pro Loco e proposto alla sagra dei “sapori d’Ottobre”.

Il taglio di carne utilizzato è il cappello del prete che viene tagliato a bocconcini, passato leggermente nella farina bianca e messo a rosolare in olio extravergine di oliva e poco burro. Subito dopo si aggiunge la birra. Si procede alla cottura a fuoco basso per 1 ora. In un’altra padella si fa scottare la cipolla, per evitare che la più lunga cottura necessaria alla carne la disintegri totalmente, la si unisce alla carne e si fa cuocere il tutto ancora per 15/20 minuti. In ultimo si può aggiungere un poco di sidro oppure di vino bianco.

Questa è la ricetta di Beppe: «L’abbiamo riconsiderata al fine di rilanciare i piatti della tradizione gastronomica loverese». È possibile assaggiare questo piatto in occasione della sagra “Sapori d’Ottobre” che si svolge tutti gli anni ad inizio ottobre.

Bar Centrale

Quelle “Tagliatelle all’oscarino” che esaltano il pesce di lago

Giorgio Beltrami ridLe Tagliatelle all’oscarino nascono dalla fantasia e dall’intraprendenza di Giorgio Beltrami, titolare e chef del Bar Centrale di Lovere. Beltrami conduce il locale (la cui attività risale al 1881) da 40 anni. Attualmente è affiancato nella gestione dai figli Marco e Laura. Dal 1998, in una sala del bar, si riunisce il comitato organizzatore del festival internazionale del cortometraggio di Lovere: Corto Lovere. Fino al 2006 il festival stesso si chiamava l’Oscarino di Lovere.

«Nel 2004 dovevo cucinare per la serata di gala per i premiati del festival – racconta Beltrami -. C’erano persone da tutto il mondo e ho pensato di cucinare qualcosa che avesse a che fare con il pesce d’acqua dolce, del nostro lago appunto». Il primo piatto è nato proprio così. Vanta quindi una storia recente.

Questo piatto si può gustare durante la sagra “Sapori d’Ottobre” oppure presso lo stesso Bar Centrale, che lo propone in carta tutto l’anno. Gli ingredienti sono semplici ed essenziali, proprio come questo piatto: tagliatelle fresche all’uovo, pomodoro ciliegino, scalogno tritato, filetti di salmerino e di persico, capperi, olive del Sebino, prezzemolo e olio extravergine di oliva.

«Inizio con il far soffriggere lo scalogno e i capperi – spiega lo chef – poi aggiungo i pomodori e faccio cuocere il tutto per circa 10 minuti. Unisco quindi le olive e i filetti tagliati grossolanamente facendoli poi cuocere per pochi minuti. Infine aggiungo una bella manciata di prezzemolo fresco tritato. Nel frattempo lesso le tagliatelle che, una volta pronte, faccio saltare in padella con il sugo».

È un piatto davvero semplice, ma dai dettagli da scoprire e considerare: dalle olive locali, piccole e molto saporite, ai filetti di persico e salmerino cucinati quasi interi, permettendo così di assaporare e gustare al meglio il pesce di lago. Semplicità ed equilibrio.

Pasticceria Wender

Non solo “La Loer”, in vetrina anche i biscotti Baci e Pulintì

Pier Luigi Vender ridLa pasticceria Wender si trova nella pittoresca piazza di Lovere e, per i loveresi, rappresenta una vera autorità quando si parla di arte pasticcera. È nata nel 1929 dal volere di Luigi e Giuseppe, entrambi pasticceri. Attualmente l’attività è condotta da Pier Luigi Vender, figlio di Luigi. «Nonostante il mio cognome inizi con la “V”, la scelta di mio padre e mio zio era stata quella di chiamare la pasticceria Wender, con la “W” per sottolineare il fatto che fossero in due – spiega Pier Luigi -. Mio zio, nel 1977 ha lasciato l’attività e quindi la mia famiglia ha continuato. Ho 5 sorelle, che hanno scelto altre strade lavorative, quindi mi sono specializzato io nell’arte pasticcera nonostante la contrarietà di mio padre».

E dai risultati sembra che Pier Luigi abbia fatto una buona scelta nel continuare! Diverse sono le produzioni della pasticceria, da quelle tradizionali ad alcuni prodotti specifici studiati per la promozione territoriale. Ecco due tipologie di biscotti nati nel locale loverese: i Pulintì, soprannome anche dei loveresi, preparati con l’utilizzo di farina di mais e gocce di cioccolato, dei frollini che all’assaggio regalano una piacevole sensazione croccante data dall’utilizzo della farina di mais; i Baci di Lovere, frollini normali, oppure a base di cacao, con all’interno uno strato di cioccolato fuso fondente.

Da sottolineare la produzione della torta La loer, ricetta della Nuova Pro Loco locale. «È preparata da tutte e tre le pasticcerie di Lovere – spiega Pier Luigi – ed è nata in seguito ad un concorso indetto nel 2011 dalla Pro Loco; al concorso avevano presentato circa 15 dolci che sono stati valutati da una giuria formata dai pasticceri e altri membri». Èuna torta da forno molto semplice a base di mais e nocciole. L’utilizzo del mais è motivato dal fatto che esso sembra sia stato importato in terra bergamasca per la prima volta da Pietro Gaioncelli nel 1636 e sia stato poi impiantato nella vicina Costa Volpino. Le colline che sovrastano Lovere invece sono coperte da noccioli selvatici. È una torta senza creme, adatta anche al trasporto da parte del turista in visita al borgo.




Sangalli: “Serve una scossa, tagliare subito l’Irpef”

assembela ConfcommercioIl Paese ha bisogno di segnali positivi, di una “scossa”. Se non si fa una riforma fiscale, “il problema dei problemi”, non si può ripartire. E il primo passo è un’immediata riduzione dell’Irpef. E’ la richiesta a governo e parlamento del presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli che, in occasione dell’assemblea annuale, afferma senza mezzi termini: “è ora di procedere a una riduzione generalizzata delle aliquote, senza appesantire questo tributo con intenti ridistributivi”.

Per Sangalli bisogna ridurre la spesa pubblica, che non è solo troppo alta, ma è anche mal distribuita. E per farlo bisogna percorrere una strada a due corsie: “Quella normale, di marcia, è la lotta alle inefficienze, costante negli anni e nelle intenzioni. Quella di sorpasso riguarda, invece, la ridefinizione del perimetro della spesa pubblica. Ogni euro recuperato dal minor costo del debito pubblico – nonché dalla lotta all’evasione fiscale – va restituito ai contribuenti in regola con l’immediata riduzione delle aliquote Irpef. E non si può, invece, pensare di usare sempre la tassazione come paracadute delle inefficienze”, osserva auspicando un fisco “semplice, affidabile ed equo”. Sangalli punta quindi l’indice sulle clausole di salvaguardia, che valgono 70 miliardi di tasse in più nel prossimo triennio, e su cui la Confcommercio ha esercitato in questi mesi “una vigilanza puntuale”. “Continueremo a farlo, perché, se scattano queste clausole, addio ripresa”, avverte, ricordando che “il governo ha assicurato che non verranno attivate. E noi ci crediamo. Ci vogliamo credere”. Ma aggiunge: “Anche in questo caso ci rimane però un dubbio di carattere generale . Non capisco davvero perché, quando in Italia non quadrano i conti, a pagare la “fattura” debbano essere sempre le famiglie e le imprese”.

 




Iwobi (Lega): “Governo schiavista sull’immigrazione”

“Togliere i finanziamenti regionali ai comuni che accolgono gli immigrati clandestini. Faccio mie le parole pronunciate dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni”. Il responsabile Immigrazione e Sicurezza della Lega Nord, Tony Iwobi, assessore comunale a Spirano, interviene con una nota sulla polemica tra il governo e il presidente della Regione Lombardia. “Sono pienamente d’accordo con Maroni. Se il governo Renzi pensa davvero di essere così solidale come sostiene, attivi da subito con i paesi di provenienza degli immigrati per motivi economici una campagna di sensibilizzazione dei rischi che queste persone corrono per i viaggi senza speranza”, afferma Iwobi. “Come ha sempre sostenuto la Lega Nord di Matteo Salvini aiutarli a casa loro è la soluzione migliore. A questo punto è chiaro a tutti – conclude Iwobi – che si tratta soltanto di una questione di business. La politica sull’immigrazione del governo Renzi è quindi una nuova forma di schiavismo”.




Ascom, dai Giovani Imprenditori un sostegno ai bambini ricoverati

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Una serata di incontri, moda e cabaret per dare il benvenuto all’estate, ma, soprattutto, per fare beneficenza. I Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo tornano con il tradizionale evento charity. L’appuntamento, alla sua decima edizione, è per giovedì 11 giugno, a partire dalle 20.30, al Chiostro alle Grazie di via Papa Giovanni XXIII. La serata si intitola “Famiglia, speranza & solidarietà” e come di tradizione raccoglierà fondi da destinare a un’iniziativa solidale.
Quest’anno la scelta è ricaduta sull’associazione Eos Onlus che si occupa di sostenere, a livello relazionale e umano, ma anche economico, i genitori dei bambini ricoverati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, partecipando dove possibile alle spese per le cure, i medicinali e l’alloggio temporaneo. Oggi la onlus coinvolge più di 30 volontari, soprattutto giovani che, dal 2010 si sono resi disponibili a mettere in gioco tutte le proprie energie e il proprio entusiasmo.
L’iniziativa si aprirà alle 20.15 e darà la possibilità di incontrarsi, conoscersi, chiacchierare, tra una visita al buffet e i saluti di rito. A metà serata saranno proposti una sfilata di moda e lo spettacolo dell’eclettico e coinvolgente cabarettista Carletto Bianchessi, dal programma televisivo “Colorado”, che farà divertire con i suoi paradossi della vita e i “nonsense” delle parole.
In chiusura di manifestazione ci sarà l’estrazione dei premi della lotteria di beneficenza messi in palio dagli sponsor.
Spiega Luca Bonicelli, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom:«Dopo tre anni in cui abbiamo raccolto fondi per altre cause, l’anno scorso la promozione sportiva per le persone con disabilità con la Usvs-Judo e l’Agnelli Olimpia, due anni fa l’acquisto di un’unità mobile con attrezzature per favorire i prelievi di sangue di potenziali donatori di midollo osseo con l’Associazione onlus Federica Albergoni e l’anno prima ancora il progetto “Bergamo! Saves the globes” per sostenere la Biblioteca Angelo Mai e i Globi del Coronelli, quest’anno torniamo a un tema che ci è da sempre molto caro, quello dei bambini ricoverati in ospedale  La festa sarà l’occasione per dare un sostegno concreto al progetto di Eos Onlus a cui andrà l’intero incasso della serata».
L’iniziativa vede il sostegno degli Enti Bilaterali del commercio e turismo, Ente Fiera Promoberg e Fai Bergamo, ed ha la sponsorizzazione di Lario Bergauto, Veneta Cucine Bergamo e Orobica Pesca, e il contributo di Cea Centro estetico auto, Bcc Ghisalba, Alba Elettronic, Rizzetti Immobiliare, Imago Investigazioni, Cereda Group, Centro Estetico Tesoro, Ros, Dif spa, Quattroerre, Life In.
Il costo della serata è di € 25€ a persona. È richiesta la prenotazione alla segreteria organizzativa: ci si può recare alla sede in via Borgo Palazzo, 154 a Bergamo oppure telefonare al numero 035 4120304 o scrivere all’indirizzo mail info@ascombg.it. La serata si svolgerà a prescindere da qualsiasi condizione atmosferica. Si consiglia di posteggiare al parcheggio di piazzale della Libertà.
Il Gruppo Giovani Ascom è nato nel 2004 con l’apporto della maggior parte dei settori merceologici dell’associazione commercianti con la volontà di creare un osservatorio sui cambiamenti del settore e un laboratorio di idee per affrontare i nuovi bisogni degli imprenditori, soprattutto dei più giovani. Negli anni il gruppo è cresciuto e oggi rappresenta anche un incubatore di nuovi dirigenti, una palestra che prepara i dirigenti di domani in ambito associativo.

 

 




Pianocity Bergamo prorogato fino al 30 giugno

Pianocity BergamoVisto il consenso riscosso, l’iniziativa musicale Pianocity Bergamo sarà prolungata per tutto il mese di giugno. Sei i pianoforti in città e uno all’aeroporto. La kermesse si arricchisce quindi di una nuova location. In Città Alta, al Parco Sant’Agostino, uno degli spazi verdi ed estivi di maggiore richiamo per la movida bergamasca, sarà infatti posizionato un pianoforte che si aggiungerà agli altri già dislocati in cinque punti della città: in Città Bassa presso Stazione Ferroviaria e Quadriportico del Sentierone, in Città Alta presso Funicolare di Bergamo Alta e via Bartolomeo Colleoni.

Anche i viaggiatori-musicisti dell’aeroporto di Orio al Serio avranno la possibilità di cimentarsi al pianoforte per tutto il mese: grazie alla collaborazione con SACBO, lo scalo orobico continuerà a ospitare fino al 30 giugno un pianoforte nell’area pubblica antistante l’accesso ai controlli di sicurezza, lato partenze. Tra un gate e un check in, i viaggiatori potranno così improvvisare veri e propri concerti. Prosegue anche la campagna sui social network di Pianocity Bergamo: il pubblico è invitato a immortalare i momenti più belli dei concerti nei luoghi pubblici e a scattare un selfie della propria esibizione da pubblicare su Facebook e Instagram utilizzando l’hastag #pianobg2015.