Profughi, Gori apre il fronte contro Maroni

Gori e Maroni
Giorgio Gori e Roberto Maroni in un incontro all’ex Borsa merci di Bergamo

“La minaccia di Maroni è illegittima e inaccettabile”: il sindaco di Bergamo Giorgio Gori risponde così alle dichiarazioni del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha minacciato tagli ai trasferimenti verso i Comuni che accoglieranno altri migranti. “E’ un ricatto a cui spero che i Prefetti, quello di Bergamo in testa, rispondano per le rime” prosegue Gori. “Con che diritto la Regione si permette di minacciare i sindaci? Non era un sostenitore dell’autonomia e del federalismo? Fino ad oggi il Governatore della Lombardia aveva cercato di distinguersi dal leghismo più becero: questo episodio segna la sua sconfitta interna e il prevalere delle logiche razziste care a Salvini. Senza contare che nel 2011 proprio Maroni, da ministro degli Interni, distribuì sul territorio decine di migliaia di profughi. E’ chiaro che l’accoglienza dei migranti rappresenta un problema. Non esiste una capacità infinita di ospitalità e già oggi i territori sono in affanno. Per questo il Governo, insieme all’Europa, deve rapidamente trovare il modo di frenare le partenze. Ma fin quando ci sono, è un dovere morale quello di salvare le vite dei migranti e assicurare loro un’accoglienza dignitosa. Questo ha fatto e questo farà la Lombardia, grazie alla generosità delle comunità, delle associazioni e dei volontari. Maroni non la rappresenta. La Regione merita una migliore e più degna rappresentanza”. Maroni in giornata ha annunciato l’intenzione “di scrivere una lettera ai Prefetti per diffidarli dal portare qui in Lombardia nuovi clandestini” e la decisione di scrivere ai primi cittadini per dirgli di rifiutarsi di prenderli, mentre ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali, come disincentivo, perché non devono farlo e chi lo fa, violando la legge, subirà questa conseguenza”. “Nei prossimi giorni – ha aggiunto il governatore lombardo – voglio incontrare Toti e Zaia per fare fronte comune e assumere iniziative comuni, come diffidare i prefetti e dire ai sindaci delle nostre regioni che se accolgono in clandestini e violano le norme non avranno più i contributi regionali”.

“Irresponsabile pagliacciata” è invece il giudizio di Antonio Misiani, deputato Pd, nei confronti della diffida che il presidente Maroni ha rivolto a sindaci e prefetti per bloccare l’accoglienza di ulteriori profughi. “Naturalmente” – prosegue Misiani – sono proclami del tutto campati per aria, così come la minaccia di tagliare i trasferimenti regionali ai comuni che decidessero di non seguire l’ukase del governatore: pura e cinica propaganda. L’emergenza profughi è un problema drammatico: andrebbe affrontato con serietà e spirito di cooperazione tra le istituzioni. Purtroppo c’è una parte della politica che ha deciso di cavalcare le paure dei cittadini per prendere voti. Noi siamo dalla parte dei tanti amministratori locali che in questi mesi si sono rimboccati le maniche e hanno offerto aiuto e accoglienza ai profughi, fregandosene della demagogia della Lega e della destra”.




Approda al Lazzaretto la lotta contro le false cooperative

Lazzaretto ConfcooperativeAnche Bergamo si mobilita contro Mafia capitale sostenendo «Stop False Cooperative», la campagna di raccolta firme per la legge d’iniziativa popolare contro le false cooperative. L’iniziativa proposta dall’Alleanza delle Cooperative Italiane approda infatti al Lazzaretto di Bergamo dove sabato ha preso il via l’Happening delle cooperative sociali (in programma fino al 14 giugno), la festa della cooperazione bergamasca ricca di musica e spettacoli ma anche occasione di riflessione sul futuro del settore. La raccolta firme è cominciata poco prima del concerto di Eugenio Finardi, alla presenza del presidente di Confcooperative Bergamo, Giuseppe Guerini, e dell’onorevole Elena Carnevali, deputata del Pd, primi firmatari a Bergamo a favore della proposta di legge che l’Alleanza delle Cooperative, cioè la sigla che rappresenta Agci, Confcooperative e Legacoop, nelle scorse settimane ha depositato in Corte Suprema di Cassazione per chiedere misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative. «La campagna “Stop False Cooperative” si prefigge l’obiettivo di raccogliere, entro i prossimi 3 mesi, almeno 50mila firme per chiedere al Parlamento una legge con misure più severe contro le false cooperative che raggirano regole e lavoratori – spiega Omar Piazza, vicepresidente di Confcooperative Bergamo, e promotore dell’iniziativa sul territorio -. Iniziative come questa sono la conferma che la buona cooperazione e la sana politica hanno tutte l’interesse di contrastare il fenomeno delle false cooperative. L’invito è esteso a tutti i cooperatori ma anche ai cittadini che vogliono dire no a un fenomeno che sta offendendo i princìpi su cui si salda la vera cooperazione: quella che agisce correttamente, tutelando i diritti di chi lavora, il territorio, l’ambiente, e che rispetta i valori di solidarietà, trasparenza, democrazia e partecipazione»

La proposta di legge prevede infatti la perdita della qualifica di cooperativa per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni e ispezioni; la definizione di un programma di revisioni per i settori più a rischio; la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate; la creazione di una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo Economico che coordini i soggetti chiamati a vigilare. Maggiori informazioni su: www.stopfalsecooperative.it.




Negozi storici, la Regione torna in campo per valorizzarli

Palazzo Lombardia“Una misura anti crisi, nata con l’obiettivo preciso di preservare il valore che creano questi esercizi commerciali per i nostri centri urbani, di sostenere la capacità imprenditoriale locale e di favorire continuità e ricambio generazionale alle attività. Ma anche un riconoscimento della capacità di durare nel tempo, preservando la tradizione pur adeguandosi ai cambiamenti richiesti da un mercato in rapida evoluzione”. È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario, commentando l’approvazione da parte della Giunta del bando Innovare la tradizione. Il bando mette a disposizione 1 milione di euro per la valorizzare gli esercizi commerciali iscritti nel Registro regionale dei luoghi storici lombardi, che hanno ottenuto il riconoscimento da Regione Lombardia di “insegna storica e di tradizione” o di “negozio-locale storico” e di “storica attività”.

“I negozi storici sono un importate punto di riferimento per le comunità e giocano, al contempo, un ruolo strategico fondamentale per l’attrattività turistica dei centri storici e delle realtà comunali in cui si trovano. Attraverso il bando approvato stamane – ha spiegato Parolini – vogliamo valorizzare e consolidare queste funzioni e dare ai protagonisti di questo patrimonio di tradizioni e professionalità un aiuto necessario ad affrontare le sfide che pone il mercato”.

Beneficiari della misura sono le micro, piccole e medie imprese. Sono finanziabili progetti relativi a interventi di innovazione, riconversione e sviluppo d’impresa, ricambio generazionale, trasmissione d’impresa e rilancio occupazionale. Sono ammissibili spese in conto capitale e spese correnti. Queste ultime possono essere riconosciute nel limite massimo del 30% del contributo concedibile. Il contributo concesso, interamente a fondo perduto, non può superare il 70% del costo totale del progetto e non può eccedere il valore massimo di 20.000 euro. L’investimento complessivo minimo non deve essere inferiore a 8mila euro.

Il soggetto attuatore del bando è Finlombarda che provvederà all’istruttoria e alla valutazione delle spese ammissibili. Sempre su proposta dell’assessore Mauro Parolini, la Giunta ha inoltre approvato, nell’ambito delle azioni per promuovere l’attrattività dei territori, un bando di concorso intitolato “Negozi che creano valore”. “Si tratta di un’iniziativa – sottolinea l’assessore al Commercio – per valorizzare i negozi lombardi, singoli o aggregati, che si distinguono per capacità di generare attrattività, in virtù di iniziative di marketing, organizzazione dell’attività e strategie di vendita innovative”. Ai negozi selezionati, per ciascuna categoria, verrà consegnato un riconoscimento realizzato ad hoc per l’iniziativa. Potranno inoltre usufruire di spazi di visibilità offerti da Regione Lombardia sui propri canali e nelle proprie iniziative di comunicazione.




Esplode la voglia d’estate a Bergamo, tra parchi e dehors

image
Spalto di San Michele

image
Sant’Agostino

image
L’area allo Spalto di San Giacomo

A Bergamo è scoppiata l’estate con l’inaugurazione di ben cinque nuove aree estive, che fanno sei con l’ormai supercollaudata formula alla Trucca con Extate, e che potrebbero raggiungere quota sette se va in porto Piazzale degli Alpini, dopo il bando di gara andato deserto.

Sull’area a due passi dalla stazione, il cui tema forte è lo sport, ha infatti già puntato gli occhi un’associazione sportiva, ma l’affare va ancora perfezionato.

Lo spazio estivo al Parco Goisis per cui non era pervenuta inizialmente alcuna proposta, è pronto a diventare area diurna: la gestione affidata alla Cooperativa Alchimia prevede una proposta giornaliera che bandisce gli alcolici con un format su misura di famiglia.

Sciolta ogni riserva anche su Piazza Dante che conta su una nuova proposta avanzata dal Caffè Falconi- la cui prima domanda era stata respinta dalla commissione – e dalla Marianna.  Il Parco Sant’Agostino diventa un borgo, pronto a rappresentare la ristorazione di Città Alta con le sue botteghe. Grazie all’unione tra ristoratori è stata formalizzata la nuova associazione temporanea “Borgo Sant’Agostino” con cui gli esercenti sfruttano le economie di scala e supportano il commercio. La cassa sarà unica e parte dell’incasso – diviso in parti uguali – sarà destinato a realizzare iniziative di animazione in Città Alta. La proposta culinaria è declinata invece in diverse varianti, dalla pizza di Mimmo alla cucina dell’orto, a prova vegana, di Mamì- nato dall’unione di Marianna e Mimì- , dall’hamburger del Pozzo Bianco alla cucina de La Marianna, dai piatti de La Vendemmia allo street food, dalla cucina de Il Sole alla polenta del Polentone.  Il tutto innaffiato di birre – con proposte di livello alla spina grazie ai locali Ca del Fasà, Fly Pub, The Tucans e Pub dell’Angelo- e da cocktail e buon vino (con Bar Doce,  Bar Flora e Ol Baretì).

A due passi dal parco, la risalita gastronomica prosegue allo spalto di San Michele, gestiti dalla Food &Beverage di Emiliano Crafa, con la Birreria di Città Alta, la Pasticceria Cavour e il Caffè della Funicolare. In una terrazza bianca con tavolini ben apparecchiati e sedie rustiche colorate si potranno gustare diverse specialità accompagnate da una selezione di birre in bottiglia e alla spina. Sul palco si alterneranno diversi gruppi e si potranno ordinare drink anche nei chioschi, con divanetti e comode sedute con vista.

Allo Spalto di San Giacomo il chiringuito Cocolele si impone con una barca sospesa sopra la città e, come da un oblò, la vista spazia dalla Porta di Sant’Alessandro a città bassa. Ad un’attenta proposta  gastronomica e di cocktail e drink si affianca un programma di eventi di prim’ordine, con appuntamenti da non perdere.  Sabato 11 luglio al Cocolele ci sarà  Morris Albert, il musicista e compositore brasiliano, famoso soprattutto per  la canzone “Feelings” che ha fatto sognare intere generazioni. Spazio alla solidarietà, all’insegna dell’ironia, dello sport e dell’amore: il 18 luglio il chiringuito promuove l’iniziativa i Baci che Fioccano per il Cesvi,  con il testimonial comico bergamasco di Zelig Omar Fantini,  i campioni mondiali ed europei di pattinaggio Anna Cappellini e Luca Lanotte e altri talenti di danza e pattinaggio su ghiaccio, pronti a sciogliere il pubblico, incitandolo a scambiarsi almeno 100 baci. Al centesimo scambio di affetto il 20 per cento degli incassi viene devoluto al progetto Cesvi “Fermiamo l’Aids sul nascere”.




Benzinai in sciopero sulla rete autostradale

benzinaiSciopero dei benzinai sulla rete autostradale il 24 e 25 giugno prossimi. Stop di 48 ore indetto dalle organizzazioni di categoria dei gestori delle aree di servizio autostradali, Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio. Lo stop partirà dalle ore 22 di martedì 23 fino alla stessa ora di giovedì 25 giugno. La decisione – si legge in una nota congiunta – è conseguenza “diretta ed inevitabile dello strappo operato dai concessionari che, in pendenza di una decisione definitiva del Tar, al quale proprio in questi giorni il ministero dei Trasporti deve consegnare i piani di ristrutturazione della rete, hanno inteso unilateralmente di avviare le procedure di gara pubblicando i bandi”. Bandi di gara, secondo i sindacati “costruiti secondo schemi che contrastano direttamente con le norme vigenti e conservano privilegi e lucrose rendite di posizione, in termini di pedaggi e royalty, che in questi anni hanno prodotto un decadimento verticale della qualità del pubblico servizio offerto all’utenza oltreché un livello di prezzi dei carburanti e del servizio di ristorazione più alti d’Europa ad evidente danno dei consumatori e dei gestori stessi”. Le associazioni hanno deciso inoltre di impugnare presso il Tar tutti i bandi di gara pubblicati.




La Valle Imagna mette in mostra i suoi sapori

formaggio - tesoro della brunaNel fine settimana dal 5 al 7 giugno la Valle Imagna mette in mostra i suoi gioielli gastronomici con “Valle Imagna in Gusto” che vede fianco a fianco come promotori l’Associazione di imprenditori Isot, la cooperativa agricola Il Tesoro della Bruna, la rete Agrimagna, il Comune di Corna Imagna, la Comunità montane e il Centro studi Valle Imagna.

Si comincia venerdì 5 giugno (ore 20.30 nella sala della Comunità della Parrocchia di Corna Imagna) con la presentazione del libro “Cibo e identità locale” edito dal Centro Studi Valle Imagna, studio articolato sui processi virtuosi innescati in sei distretti lombardi grazie alla riscoperta dei prodotti tipici dell’enogastronomia. I sei campioni sono la perla locale, ossia lo stracchino all’antica di Corna Imagna, il mais Spinato di Gandino, il grano saraceno di Teglio, il vitigno urbano Pusterla di Brescia, l’asparago di Mezzago e il bitto della Val Gerola. La serata farà incontrare gli autori – Stella Agostini, Michele Corti e Sergio De la Pierre – e i rappresentanti dei comuni da cui provengono le eccellenze e sarà seguita dalla degustazione dei prodotti caseari del Tesoro della Bruna.

Sabato 6 giugno sarà la volta della cena in piazza “Sapori e saperi di Valle”, sempre a Corna Imagna, dalle 19, a cura dei ristoratori di Corna Imagna, Isot e Agrimagna. Il menù si apre con salumi tipici e formaggi, prosegue con il primo piatto preparato dal ristorante Salvi, gnocchetti di pa e paruk e fonduta de strachì, le costine in cgausset del ristorante La Roncaglia accompagnate dalla polenta rimestata con la forza delle pedalate grazie ad un’originale e coreografica attrezzatura, per finire con il dolce. Il costo è di 15 euro per gli adulti e 7 euro per i ragazzi sotto i dieci anni. Sono compresi i vini, delle cantine Ca’ Verde e Oikos, pane, caffè e un simpatico gadget (è consigliata la prenotazione a agrimagna@gmail.com). Ci saranno anche balli e musica e lo schermo gigante per seguire la finale di Champions League tra Juventus e Barcellona.

Domenica 7 giugno sarà la volta del mercato agricolo di Agrimagna (dalle 9 alle 13 nella piazza di Corna Imagna) e dei festeggiamenti, alle 11, per i cinque anni di vita della cooperativa Il Tesoro della Bruna, che ha unito i produttori e rilanciato le specialità preparate con quello che viene identificato come un autentico tesoro, il latte delle mucche di razza bruno alpina. La celebrazione vedrà la partecipazione delle autorità, tra cui è atteso anche il ministro Maurizio Martina.




Oscar del Vino, Castelletti in finale

Luca CastellettiNon nasconde l’attesa Luca Castelletti. Domani, 6 giugno, sarà giorno della verità, quando saprà cioè se la sua storica Enoteca Al Ponte di Ponte San Pietro potrà fregiarsi anche nel 2015 dell’Oscar del Vino dopo averlo già conquistato nel 2012.

L’appuntamento, del resto, è di quelli solenni. Al teatro dell’hotel Rome Cavalieri la cerimonia che annuncerà i vincitori e consegnerà i premi di ogni categoria sarà in smoking e abito da sera, sarà condotta dalla bella Andrea Delogu e ripresa dalle telecamere di Rai Due, che la trasmetterà in seconda serata nei giorni successivi, riprendendo una programmazione che negli ultimi anni era stata interrotta.

L’Oscar del Vino è promosso da Bibenda e dalla Fondazione italiana sommelier guidata da Franco Maria Ricci e viene assegnato a numerose categorie del mondo enologico, tra prodotti, aziende, professionisti, ristoranti ed enoteche.

Felice per la candidatura Castelletti evidenzia che «se dovesse andare bene, Al Ponte sarebbe la prima enoteca  in Italia a ricevere due volte il premio». «La valutazione è fatta da una giuria qualificata e prende in considerazione la storicità, l’offerta dei prodotti, la professionalità e altri valori – ricorda -. Siamo nell’anno di Expo, sarebbe bello vincere anche per tutto il movimento del vino bergamasco. Portare il nome di Bergamo in una trasmissione Rai sarebbe infatti un riconoscimento anche per il lavoro fatto dei produttori bergamaschi per qualificare il nostro territorio».




Se il dipendente si muove l’azienda risparmia

runningViviamo in un mondo dove tutto e tutti sono sempre più connessi. Tutto questo ha delle implicazioni sempre più visibili nel lavoro e nella società. L’ultima iniziativa tecnologica, a cui sto partecipando, ha preso il via all’inizio di questa settimana, dopo essere stata annunciata un mese fa. Si tratta del Global corporate challenge o GCC per farla breve, ovvero di una sfida senza confini a cui stanno partecipando migliaia di grandi e medie aziende. L’obiettivo è incentivare la forza lavoro ad essere più dinamica, muoversi di più e, obiettivo finale, stare meglio. La mia azienda ha subito aderito a questo progetto, iniziando a battere i tamburi e incentivare la forza lavoro o creare squadre da sette elementi, meglio se con colleghi di altri uffici e non con il vicino di scrivania. A poche ore dal lancio, i più sportivi avevano già fatto squadra. A tre giorni l’80 per cento dell’azienda era arruolata.

Un paio di settimane fa é seguita la distribuzione di piccoli pacchetti regalo, dal design innovativo e moderno. All’interno un contapassi, anzi due, nel caso il primo vada perso o dimenticato. E poi l’invito a scaricare l’app dove registrare i propri passi, o altre attività come il nuoto o la bicicletta.

Obiettivo: fare almeno diecimila passi al giorni, meglio ancora superare il traguardo. Tutto conta. Diecimila passi sono circa sette chilometri e mezzo, una distanza del tutto relativa. E’ passata meno di una settimana e l’entusiasmo vince: tutti parlano di quanti passi hanno collezionato il giorno precedente, della posizione del proprio team in classifica e di nuovi obiettivi nel campo del fitness. Quello che più mi ha stupito è osservare quanti dei miei colleghi, per lo più uomini, giovani, sportivi e competitivi, abbiano sentito il bisogno di andare oltre il contapassi e regalarsi un braccialetto tecnologico che monitora il sonno, a frequenza cardiaca, e registra automaticamente i risultati. Chi ha il contapassi, deve invece ricordarsi di registrare i dati manualmente alla fine di ogni giornata. Ho come il sospetto che dietro a questa iniziativa ci siano Garmin, Nike e altri produttori di braccialetti sportivi.

Mi chiedo quale sia il vero motivo di questa improvvisa mania per lo sport e il movimento, specialmente nel settore finanziario, dove fino a poco tempo fa si facevano affari davanti a numerose bottiglie di vino e pranzi interminabili. La prima è che le aziende pagano a caro prezzo le polizze sanitarie private. Se la forza lavoro è in forma, è più facile che abbia meno bisogno di frequentare medici e fisioterapisti. La seconda è che ormai dimostrato che esiste un rapporto proporzionale tra produttività, livelli di stress e sonno. Insomma se l’impiegato sta meglio, lavora meglio, produce di più, si ammala di meno e costa di meno. Se queste iniziative funzionano e rappresentano davvero un risparmio sul lungo termine, lo sapremo solo tra qualche anno, quando ci saranno dati rilevanti che permetteranno di tirare le somme. Nel frattempo io e il mio team ci stiamo divertendo. Oggi ho fatto 4706 passi, sono solo le 10.30, già a metà del mio percorso.

www.italiangirlinlondon.com




Bergamo by night arriva anche in Borgo Palazzo

Si spostano dal giovedì al venerdì e si allargano ai borghi le serate a Bergamo con negozi aperti e isola pedonale. La cosiddetta movida estiva promossa dal Comune in collaborazione con il distretto del Commercio Bergamo Centro comincerà venerdì 12 giugno solo nel centro cittadino, proseguirà il 4 luglio (che però è un sabato, primo giorno di saldi) coinvolgendo Borgo Palazzo e avrà le sue due ultime date il 28 agosto e l’11 settembre, quando a partecipare saranno anche le attività di Borgo Santa Caterina.

I commercianti del Borgo d’Oro hanno ottenuto di organizzare ulteriori due serate, quelle del 10 e 24 luglio, che portano quindi a quattro in totale i loro appuntamenti estivi in strada. Una soluzione intermedia tra la richiesta di sette serate portata avanti sulla scia dei “Venerdì del Borgo” organizzati in passato e l’idea del Comune a concederne solo tre, in abbinamento al calendario del centro, come misura per decongestionare l’area, dove si concentrano i flussi dei giovani, creando i noti problemi per la quiete e l’ordine pubblico.

«Bene l’idea di avviare coinvolgere nelle aperture estive un’area più ampia della città, è un’esperienza pilota che rientra nel progetto più generale di allargare ai borghi il Distretto del commercio  – commenta Pietro Bresciani per l’Ascom –. Sarebbe stata invece incomprensibile la scelta di ridurre drasticamente i Venerdì del Borgo, trattandosi di un appuntamento ormai storico». Da non confondere, tra l’altro, con le semplici aperture dei locali serali. «La manifestazione è un momento nel quale si fanno conoscere nell’insieme le attività commerciali della via, anche quelle diurne – sottolinea Bresciani -. È una vetrina per tutti e può diventare l’occasione per mostrare un volto diverso e un diverso modo di vivere la zona».

Quanto alla novità di Borgo Palazzo, al debutto sabato 4 luglio, l’impegno dei commercianti è quello di organizzare eventi e iniziative di animazione, in mancanza di fondi pubblici.

Su cosa proporre, comunque, la linea è chiara. Tema di tutte le serate sarà infatti il ballo in tutte le sue forme.




Da Bergamo 50 imprenditori all’assemblea di Confcommercio

L’Assemblea Generale di Confcommercio Imprese per l’Italia quest’anno si svolgerà a Milano. L’appuntamento è per lunedì 8 giugno, all’Auditorium del Centro Congressi Stella Polare (Porta Sud del centro fieristico), Strada Statale del Sempione, Rho – Milano.

I lavori avranno inizio alle 10.30 con i saluti istituzionali del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e con l’intervento del commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala. Seguirà la relazione del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e chiuderà l’incontro il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi.

In sala, saranno presenti i rappresentanti del governo, delle istituzioni, della politica, del mondo economico e sindacale, oltre a più di 3mila imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti provenienti da tutta Italia in rappresentanza del sistema associativo di Confcommercio. Da Bergamo giungerà una delegazione di 50 imprenditori, accompagnati dai vertici dell’Associazione.

La scelta di svolgere l’Assemblea al di fuori della consueta cornice dell’Auditorium Conciliazione a Roma è dettata dalla rilevanza e dall’effetto catalizzatore che l’Expo di Milano avrà nei prossimi mesi per il Paese.

Con l’auspicio che il 2015 sia finalmente l’anno della ripresa, l’appuntamento di Confcommercio, che festeggia il suo Settantennale, sarà l’occasione per riflettere su un modello sempre più moderno e proficuo di rappresentanza d’impresa e per presentare alle forze politiche ed al Governo le proposte per la crescita e lo sviluppo del Paese.