Cuochi, serata con il presidente nazionale

rocco-pozzulo-presidente-ficIl nuovo presidente nazionale della Federazione italiana cuochi Rocco Pozzulo e i vertici dell’organizzazione, tra cui il segretario generale Salvatore Bruno e il vicepresidente area nord Giovanni Guadagno, saranno a Bergamo domenica 5 luglio e incontreranno gli associati bergamaschi nel corso di una serata naturalmente gastronomica.

L’appuntamento è alle 21 al Ristoro Pugliese in via Torquato Tasso 96 a Bergamo per una carrellata di sapori tipici pugliesi proposti a buffet.

Per i cuochi sarà l’occasione per incontrare la dirigenza nazionale, in Bergamasca anche per visitare alcune aziende che già collaborano con la Federazione, e per un sempre interessante confronto sul settore e sul futuro della professione.

Il costo della cena è di 20 euro. È richiesta la conferma a Fabrizio Camer (329 2151704) o Monica (035 257224).




Castro, in riva al lago la sagra che esalta i prodotti locali

Castro- FOCE AL LIDOPiatti di terra e di lago, tutti a chilometri zero. “FestambienteLaghi”, la rassegna di cucina di qualità promossa da Legambiente Alto Sebino di Castro e dedicata ai prodotti del Lago d’Iseo e della Valcamonica, torna con un’edizione, la sesta, ancora più legata al territorio. Dal 1° al 5 luglio, all’area feste, si potranno gustare piatti “buoni, belli e sani”, secondo la filosofia della sagra.

«In menù compaiono solo prodotti locali – spiega Massimo Rota, presidente di Legambiente Alto Sebino -. Sarà un panorama rigoroso sui formaggi della Valcamonica e Valpalot con il re Silter e il Fatulì, i pesci di lago – salmerino, sarda, coregone -, le carni camune e alcune “perle” come la patata viola, la polenta di mais blu, il gorgonzola di Endine e il farro camuno, tutti interpretati con preparazioni ripescate dal passato».

Le ricette sono state studiate e saranno realizzate con la guida dei cuochi Dario Tagliasacchi e Giovanni De Berti.

Le proposte sono tutte golose e a prova di gourmet. Ritornano alcuni classici della manifestazione come la sarda alla piastra e il coregone grigliato con la polenta, ma la maggior parte dei piatti sono inediti. Tra questi, gli Gnocchi di patate con fonduta al blu di Endine, il Furmai parat coi pomm (piatto tipico della Valcamonica a base di soffritto di cipolle, mele e formaggio cotti al forno), la Lingua salmistrata con salsiccia di castrato di Breno, patate, salsa verde e cipolle in agrodolce, la Carbonara di lago con coregone sott’olio e le Linguine con bottarga di lago preparata da un pescatore sebino con il pescato.

Da non perdere, i taglieri con i formaggi della Cooperativa sociale di Val Palot e i caprini della Valle Camonica e, tra i dolci, il gelato k2 su letto di spumiglie e sciroppo d’amarena e le biline al vino rosso: castagne secche cotte nel vino e poi servite fredde.

Anche quest’anno ci sarà una proposta dedicata alle persone vegetariane e vegane. I tavoli saranno poi allestiti con raffinate tovaglie di cotone e piatti in porcellana. La rassegna ha anche un fine benefico: un euro del coperto sarà devoluto all’Associazione Angelman onlus per finanziare la borsa di studio di una giovane ricercatrice all’Erasmus MC di Rotterdam, uno dei centri più all’avanguardia nella ricerca di una cura per la Sindrome di Angelman.

Debutta il “cibo da spiaggia”

L’edizione di FestambienteLaghi 2015 porta con se una novità: il cibo da strada, o meglio, da lago. Quest’anno insieme al ristorante ci sarà anche il Chiosco del lago, uno spazio dedicato al cibo “veloce”. Il chiosco sarà allestito sulla spiaggia verde del paese. La sera si potrà scegliere tra sette panini gastronomici, anche questi preparati con prodotti locali. A pranzo saranno proposti tre panini e due tipi di insalate miste; alle 16, per la merenda, ci saranno frullati di frutta fresca, coppetta di anguria a cubetti e muesli con yogurt naturale o di soya, frutta disidratata, frutta fresca, cereali, mentre alle 17 scatterà l’aperitivo. Tutte le proposte si potranno consumare ai tavolini del chiosco oppure, in versione “prendi e vai”, sulla spiaggia.




Rifugi, il gusto sale in quota

Dalle valli bergamasche sono molte le possibilità di accesso alle alte quote delle nostre montagne. Vasta e curata è la rete di sentieri che permette di assaporare itinerari più o meno difficoltosi e di raggiungere rifugi e luoghi di ristoro. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

Col tempo, i rifugi si sono adeguati alle esigenze dei nuovi frequentatori della montagna, non più esclusivamente escursionisti con scarponi e zaino grande, ma anche appassionati che all’ambiente, ai panorami e alla natura amano affiancare anche un buon piatto.

Come spiega Maurizio Nava, rifugista storico dei Laghi Gemelli «un tempo l’escursionista arrivava in montagna, si fermava in rifugio, cenava, pernottava e il giorno dopo ripartiva alla volta di nuove mete. Il cibo passava in secondo piano, primeggiava la convivialità, legata ai racconti, agli scambi di esperienze».

Oggi molto è cambiato. Tra chi frequenta la montagna è cresciuta la quota di appassionati che arriva sui sentieri con l’obbiettivo di godersi la giornata insieme alla famiglia o agli amici, magari gustando anche un gustoso pranzo. Buona cucina e cura nella selezione delle materie prime stanno quindi diventando un must per i rifugisti, sempre più orientati verso prodotti locali e di qualità e consapevoli di non poter più proporre solo minestrone, polenta e selvaggina, come un tempo, ma di dover allargare la proposta con formaggi DOP, paste e dolci fatti in casa e molto altro.

Rifugio Laghi Gemelli

Pasta fresca e dolci fatti in casa sono sempre in carta

Rifugio Laghi Gemelli - Maurizio Nava e Stefano Brignoli
Maurizio Nava e Stefano Brignoli

Il rifugio si trova in Alta Valle Brembana, a 1.968 metri sul livello del mare, ed è un must per gli escursionisti bergamaschi. Cade nel territorio comunale di Branzi e prende il nome dai laghi, ora inglobati in un unico lago artificiale. Al rifugio Laghi Gemelli è possibile pernottare, ma anche pranzare e cenare. La struttura è condotta da Maurizio Nava dal 1989: «Prima salivo solo a dare una mano, infatti avevo un altro lavoro in valle, poi ho deciso di condurlo in società con un altro rifugista. Nel 2005 è infine arrivato Stefano Brignoli, cuoco, e con lui abbiamo fatto il salto di qualità per quel che riguarda la cucina. Proprio in questo periodo abbiamo percepito la necessità di adeguarci alle nuove richieste gastronomico con l’obbiettivo di offrire una maggiore qualità e di valorizzare le risorse locali». Ecco quindi che anche la cucina del rifugio Laghi Gemelli si diversifica e la proposta non è più basata solo sulla preparazione dei classici piatti come il minestrone, la pasta, la polenta e il brasato. «La normativa – spiega ancora Nava – impone delle regole in materia sanitaria e ci siamo pian piano adeguati, anche se le difficoltà restano perché siamo in montagna e alcune comodità non è possibile averle».

«Principalmente da noi – racconta Nava – arrivano famiglie e giovani. Nella maggior parte dei casi entrano a mangiare anche solo un piatto». Varia è la proposta gastronomica che parte dalle zuppe alla pasta fresca preparata in rifugio, come ad esempio i tagliolini allo Strachitunt Dop e paruch, raccolto direttamente dai gestori. Non mancano la polenta accompagnata dai salumi locali oppure dai formaggi Principi delle Orobie e neppure i vari tagli di carne e i dolci fatti rigorosamente in casa, come quello alle pere con riduzione di Valcalepio o la torta con farina di grano saraceno e marmellata di mirtilli. Il tutto affiancato da una selezione di vini locali.

«Cerchiamo di fare e preparare il più possibile nella nostra cucina, – sostiene ancora Nava – così siamo sicuri di proporre piatti di qualità ad un prezzo corretto».

Rifugio Curò

Per chi ama i primi, spazio a pizzoccheri e scarpinocc

Rifugio CuròIl Curò è un rifugio molto conosciuto e frequentato perché è facilmente raggiungibile da Valbondione. Si trova a 1.915 metri sul livello del mare. È condotto da 9 anni da Fabio Arizzi e Angelo Ghiraldini. «Io ho sempre frequentato la montagna – spiega Arizzi – e ho visto un grande cambiamento per quel che riguarda lo stare in montagna. Ora anche i classici alpinisti hanno l’esigenza di mangiare bene e posso affermare che le priorità in quota in un certo senso sono cambiate».

Nella cucina del rifugio Curò vengono proposti piatti tipici delle province di Bergamo, di Brescia e della vicina Valtellina. Dai pizzoccheri agli scarpinocc di Parre, dalla classica selvaggina, ai piatti a base di funghi. «Ho notato – spiega ancora Arizzi – che sia gli sci alpinisti che arrivano dall’inizio della primavera, sia gli escursionisti del periodo più turistico, apprezzano sempre più la buona cucina, in misura uguale e senza differenze».

Rifugio Brunone

La proposta tiene conto anche di vegani e vegetariani

Rifugio Brunone - Marco BrignoliÈ uno dei rifugi più difficili da raggiungere. Si trova a 2.297 metri ed è raggiungibile da Fiumenero, frazione di Valbondione, dopo circa 3/4 ore di salita con un dislivello di 1.500 metri. Dal 2007 è gestito da Marco Brignoli che ammette di aver «iniziato a ricercare la qualità nella proposta gastronomica e che questa viene compresa ed apprezzata». «Stiamo cercando di orientarci anche all’acquisto di materie prime provenienti da agricoltura biologica e siamo attentissimi ai problemi legati alle intolleranze, ma anche alle scelte dei vegani o vegetariani. Oggi più che mai chi viene al nostro rifugio è molto attento anche alla proposta culinaria e quindi ricerca piatti gustosi: dalle zuppe di legumi ai formaggi Dop».

Brignoli racconta che «l’escursionista ha più voglia di essere ben servito rispetto al passato. Si aspetta una proposta culinaria diversificata, benché in un rifugio. Sicché oggi l’attenzione da parte nostra è cresciuta, c’è attenzione anche alle intolleranze alimentari, rispetto per chi è vegetariano o vegano. Sono cambiati anche gli orari di servizio. Un tempo, alle 19, si cenava, tutti insieme. Ora non ci sono più orari. La cucina è sempre aperta e si lavora più come un ristorante vero e proprio, anche se le attrezzature e le possibilità nei rifugi non sono cambiate! L’approvvigionamento di prodotti freschi rimane sempre un problema, per questo una volta la settimana, il martedì, scendiamo a valle al mercato di Valbondione e acquistiamo i prodotti freschi per tutta la settimana portando tutto a spalla».




Uniacque, entro il 31 luglio le richieste di rimborso

uniacque.jpgQuest’anno, grazie alla disponibilità di Uniacque a farsi carico anche dei rimborsi spettanti agli utenti del servizio idrico precedentemente serviti da altri Gestori, in provincia di Bergamo è scattato il rimborso delle somme non dovute Ad una condizione, però, fa sapere Federconsumatori Bergamo: coloro che pagarono la tassa di depurazione dal 15 ottobre 2003 al 15 ottobre 2008, devono fare richiesta di rimborso entro il prossimo 31 luglio. Per chi ha pagato ingiustamente nel periodo dal 16 ottobre 2008 al 31 dicembre 2014, il rimborso verrà riconosciuto automaticamente. E’ però consigliabile verificare se si figura sugli elenchi degli aventi diritto. “Incomprensibilmente – sottolinea Federconsumatori – si sta verificando la seguente situazione: molti tra coloro che avrebbero diritto al rimborso non hanno ancora presentato ad Uniacque la richiesta per ottenerlo: rischiando così di perdere la restituzione di parecchi soldi”. Per le necessarie informazioni ci si può collegare al sito internet di Uniacque, recarsi agli sportelli dell’Azienda presenti sul territorio oppure telefonare, chiedere delucidazioni sul come fare presso gli uffici dei propri Comuni dove dovrebbero essere esposti gli elenchi degli aventi diritto al rimborso.




Commercio, i Giovani lanciano il progetto “ShareIt 3”

ShareIt3 Giovani ConfcommercioAgli “Stati generali” dei Giovani imprenditori di Confcommercio, a Expo, nei giorni scorsi è andato in scena “ShareIt 3”, il nuovo format creato per favorire lo scambio di know how e idee ed alimentare nuove occasioni di networking fra l’ imprenditorialità emergente nel terziario. Oltre cento imprenditori del terziario italiano ed europeo – presente anche il presidente dei Giovani dell’Ascom di Bergamo, Luca Bonicelli – si sono riuniti a rotazione intorno a tavoli tematici: commercio food, commercio non food, horeca, servizi, SMEs Branding e Naming, esperienzialità in store, reti d’impresa e costruzioni di filiera.

Il contributo emerso ai tavoli tematici di discussione di ShareIt3 porterà ad un documento programmatico che sintetizzerà buone pratiche, linee guida imprenditoriali, percorsi per il futuro dei mercati di riferimento. Il presidente del Gruppo nazionale dei Giovani Imprenditori, Alessandro Micheli, ha sottolineato che “ShareIt3 è una nuova piattaforma di incontro, confronto e ShareIt3.JPGcondivisione di idee, progetti ed esperienze, professionali e personali immaginata e realizzata dai Giovani e destinata a sostenere e stimolare la creatività dei giovani imprenditori e a promuovere le loro innovazioni”. “Abbiamo brevettato questo format – ha detto Micheli – non a caso nell’anno di Expo  e abbiamo poi realizzato l’edizione zero all’interno del sito espositivo. L’innovazione è energia per la vita delle nostre imprese, ma per tante imprese medie e piccole fare innovazione passa anche attraverso la capacità di collaborare, confrontarsi, insomma: passa dalla capacità di condividere.”

La condivisione è la base su cui si articola il progetto ShareIt3, dove il 3 esponenziale vuole evidenziare i tre livelli di condivisione proposti dal format:

1) Lavoro/Business: un convegno che permetta lo scambio di esperienze, best practices e contatti imprenditoriali.

2) Tempo libero/Leisure time: un evento conviviale che abbia come tema la condivisione.

3) Un’esperienza unica/Experience: ogni edizione sarà dedicata alla visita di un evento di eccellenza che si tiene nel territorio dell’evento.

Il target è internazionale e imprenditoriale: partecipanti dei Gruppi giovani imprenditori di Confcommercio e gruppi giovani imprenditori della rete europea Jeunes.




Se avete un negozio di arredamento non perdetevi l’incontro a Milano

arredamento manualeQualità, design e i dati economici dell’indotto fanno dell’arredamento un settore chiave dell’economia italiana. Per rispondere alla crisi e ai mutamenti del mercato occorrono, però, nuove strategie per il successo del business, adeguate competenze manageriali e un approccio sempre più attento all’innovazione. Questi i principali temi che saranno al centro del convegno organizzato da Confcommercio e Federmobili-Federazione Nazionale Negozi di Arredamento “Una guida per il negozio di arredamento” che si svolgerà a Milano martedì 30 giugno alle 10.30. Nel corso del convegno sarà presentata la Guida di Confcommercio “Il negozio di arredamento”, vero e proprio manuale operativo che, anche attraverso analisi economiche e di mercato e con molti casi pratici, rappresenta uno strumento a supporto delle imprese per una più efficace gestione del business. All’incontro interverranno: Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, Mauro Mamoli, Presidente di Federmobili, Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Presidente di Innova.com, Luca Colombo, Country manager Facebook, Donatella Cheri, senior analyst e partner CSIL, Lorenzo Farina e Roberta Parollo di Walk In che presenteranno la Guida.




Risparmio idrico, in campo il Consorzio di Bonifica

autopompa irrigazione a pioggiaÈ stato inaugurato in via F.lli Kennedy, a Bolgare, l’impianto di irrigazione a pioggia situato nel distretto nord-orientale del comprensorio di bonifica della media pianura bergamasca, tra il fiume Cherio ed il fiume Oglio. Il reticolo artificiale oggetto di intervento è costituito da un’unica derivazione primaria (la roggia Bolgare, che deriva dal fiume Cherio), dalla quale si dipartono poi cinque rami secondari (rogge Gorlaga, Cicola, Lanzi, Castrina e Bolgare). L’opera irrigua in questione è stata progettata dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca grazie a fondi provenienti dal Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 per un costo complessivo dell’opera pari a 1.100.000 euro.

L’intervento s’inserisce nel contesto del “Progetto di manutenzione straordinaria della rete irrigua e di colo” redatto dal Consorzio di Bonifica nel 2009. Un vero e proprio progetto pilota riguardante il bacino del fiume Cherio, che consiste nella sperimentazione di sistemi irrigui alternativi allo scopo di conciliare il risparmio della risorsa idrica da un lato e, dall’altro, salvaguardare la tradizionale multifunzionalità delle rogge storiche. Le ripetute crisi idriche, verificatesi negli ultimi anni in Lombardia, hanno infatti messo in luce l’esigenza di porre mano al riassetto dei sistemi irrigui razionalizzando l’impiego delle acque, in modo da colmare il divario fra la domanda irrigua espressa dal territorio e la disponibilità fornita dalle fonti e dai sistemi irrigui tradizionali, soprattutto nei periodi di magra estiva. La strategia adottata per conseguire risultati apprezzabili, in settori tanto diversi e in parte conflittuali, prevede perciò, come in questo caso, interventi limitati per razionalizzare i canali principali ed azioni più radicali per convertire i metodi di gestione della rete terziaria e d’irrigazione su campo.

reduzzi, scaini e Gatti con il sindaco di Bolgare Serughetti
Da sinistra Mario Reduzzi, direttore del Consorzio, il vicepresidente Mario Scaini, il sindaco di Bolgare, Luca Serughetti, e il presidente del Consorzio Franco Gatti

Per quanto riguarda i metodi irrigui il Consorzio di Bonifica ha pensato, ove possibile, di passare dall’irrigazione a scorrimento (che comporta un massiccio impiego d’acqua) all’irrigazione ad aspersione (ovvero a pioggia), come nel caso specifico (altri impianti di irrigazione a pioggia sono già funzionanti a Telgate e nell’Isola Bergamasca).

L’irrigazione ad aspersione prevede il prelievo di acqua dai corpi idrici da pozzetti di pescaggio in cemento armato, alloggiati a fianco degli alvei dei canali. A completare l’operazione di irrigazione sono macchine completamente equipaggiate e pronte al funzionamento, con gruppo autonomo motopompa e pescante dotato di valvola, succhieruola e cesti antierba, completate nella parte superiore da griglie anticaduta incernierate. Questa tipologia di irrigazione, se ben calibrata e gestita, consente infatti di ottenere una maggiore efficienza nella fornitura dell’acqua alla coltura e di ridurre la lisciviazione di fertilizzanti e fitofarmaci; d’altra parte gli impianti di irrigazione a pioggia possono essere realizzati senza intervenire radicalmente sull’assetto delle reti di adduzione e distribuzione. Gli obiettivi futuri del Consorzio di Bonifica sulla rete consortile sono quelli di:

– realizzare un nuovo modello irriguo sostenibile (dal punto di vista economico, ambientale ed agronomico) riproducibile altrove;

– salvaguardare la multifunzionalità della rete irrigua e di colo principale;

– risolvere la crisi idrica del distretto irrigato del fiume Cherio.

Le azioni principali del Consorzio volte al risparmio della risorsa idrica, sono invece costituite da:

– azioni su campo, miranti alla riconversione parziale dallo scorrimento all’aspersione;

– azioni finalizzate a contenere le perdite continue lungo i canali di distribuzione, causate dalla permeabilità degli alvei.

In questo modo, riducendo il consumo idrico grazie all’uso della tecnica irrigua ad aspersione (ovvero a pioggia) e contenendo le perdite dei canali mediante parziale impermeabilizzazione, è così possibile modellare il sistema in funzione della risorsa idrica disponibile.

Riguardo al contenimento delle perdite in alveo, invece, in prevalenza i canali attuali sono scavati in terra e non impermeabilizzati. Di conseguenza presentano perdite d’acqua notevoli, con percentuali del 30-35%. Per questo motivo è prevista un’opera di impermeabilizzare verso i tratti con le maggiori perdite (complessivamente 8.000 m), mediante interventi differenziati, secondo le tipologie di canali e di tecnologie adottate.

Per risolvere questa problematica sono state così definite due tipologie di intervento:

– rivestimento del fondo e della parte inferiore delle sponde con calcestruzzo legato a rete elettrosaldata;

– rivestimento del fondo e della parte inferiore delle sponde con argille bentonitiche, confinate entro teli in polipropilene pesante, previa asportazione del materiale sul fondo e sui fianchi e sua successiva posa a impermeabilizzazione avvenuta.

Per quanto concerne il distretto irriguo, infine, esso è stato suddiviso in tre distinte classi d’utenze:

– le serre, già provviste di dotazioni dimensionate per l’irrigazione ad aspersione, che praticano in proprio;

– le aziende di piccola dimensione, aventi superficie massima di 5 ha, per le quali si prevede di mantenere il sistema d’irrigazione a scorrimento, perché quello ad aspersione non è economico;

– le aziende di dimensione superiore a 5 ha, che saranno tutte convertite al sistema ad aspersione.

 




Parre, un tuffo tra mestieri e sapori antichi

Sabato 27 giugno Parre torna all’antico. Dalle 15 alle 22, tra le vie e i cortili più caratteristici di “Parre Sopra” si sviluppa infatti “Sapori e tradizioni” un percorso storico-culturale che riporta alle tradizioni e ai costumi tipici del paese della Val Seriana. Gli abitanti in abbigliamento tradizionale mostreranno i lavori di una volta e daranno luogo ad una ricostruzione di come appariva la vita quotidiana 100 anni fa.

Tanti artigiani e hobbisti mostreranno le proprie abilità e il frutto del proprio lavoro: artigianato in legno, argilla, ferro, gioielli, tessuti e tanto altro, con spettacoli folcloristici e musica di baghet, la tipica cornamusa bergamasca. E ancora degustazione e vendita di prodotti tipici bergamaschi, show cooking, passeggiata a cavallo per il centro.

Ecco il programma

  • Alle 16.30 visita guidata alla chiesa parrocchiale di Parre che conserva una tela del celebre pittore cinquecentesco di Giambattista Moroni
  • dalle 15.30 alle 18.30 apertura con visite guidate al Museo Archeologico in piazza S. Rocco
  • alle 16, alle 18 e alle 20.30 esibizione di Valter Biella che terrà una lezione concerto col baghet, la tipica cornamusa bergamasca
  • nel pomeriggio visite ad una antica casa contadina in via Quintavalle
  • alle 15.40, 17.15 e 18.40 presentazione del libro “50 anni della festa degli Scarpinocc” presso lo stand della pro loco

Alle 17 si aprono gli assaggi dei prodotti tipici, mentre dalle 19 nei ristoranti locali si possono gustare i tipici Scarpinocc e gli altri piatti della cucina bergamasca.

Menù convenzionati si possono trovane ai ristoranti Belvedere, Miravalle, Il Moro, La Pesa.




Sorte: «La Regione potrebbe acquisire una quota del nuovo gruppo»

Sorte«L’ipotesi di aggregazione tra Sea e Sacbo, benché tutta da valutare nei risvolti industriali e di governance, rappresenta un passo in avanti verso il sistema aeroportuale lombardo ed il suo ulteriore sviluppo». Lo ha detto Alessandro Sorte assessore alla Mobilità e Infrastrutture della Regione Lombardia, commentando l’ipotesi di fusione allo studio tra Sea e Sacbo.

«L’eccellenza dell’aeroporto bergamasco ed il suo ruolo consolidato nel mercato low cost, la grande potenzialità di Malpensa verso i mercati intercontinentali e dell’oriente, rappresentano – ha evidenziato Sorte – una prospettiva straordinaria. Regione Lombardia sta lavorando per completare le connessioni ferroviarie degli scali aeroportuali, un passaggio importante per dare al sistema il ruolo che merita in Europa. Resta aperta la possibilità, tutta da valutare, che la Regione Lombardia – ha concluso l’assessore – possa esercitare un ruolo propulsivo nella governance del sistema, acquisendo una quota del gruppo».




Clusone Jazz, l’edizione 35 è dedicata a Paolo Arzano

clusone jazz 2105 locadinaClusone Jazz Festival taglia il traguardo del 35esimo anno e viene dedicato a Paolo Arzano, giornalista scomparso la scorsa primavera, che è stato il coordinatore della prima edizione, nel 1980, ed un grande amante e promotore del genere.

Oggi la rassegna è considerata tra i migliori festival italiani ed europei per la qualità e l’originalità delle proposte musicali presentate, sui palcoscenici di Clusone e del territorio circostante. La formula che l’associazione Clusone Jazz Promotion porta avanti unisce sapientemente avanguardia, tradizione e qualità di scelte, concretizzate quest’anno con la presenza di musicisti di respiro internazionale quali Michel Portal, Bojan Z, Vincent Peirani ed Emile Parisien, e di altrettanti artisti italiani di elevato spessore, come Fabrizio Puglisi col suo quintetto e Cristiano Calcagnile con l’ottetto MultiKulti.

Non solo musica, ma anche arte e letteratura di settore nel cartellone, con la presentazione al Festival della Cultura di Bergamo ed al museo Mat – Arte e Tempo di Clusone di nuove pubblicazioni che raccontano la storia del jazz e dei suoi interpreti e con l’esposizione, sempre al Mat, della mostra di fotografia ed arti grafiche “Jazztime”, che sarà inaugurata il 5 luglio. Come sempre non mancano progetti originali, dal tributo a Don Cherry del Cristiano Calcagnile Octet “Multikulti” (il primo di agosto a Clusone) al “Perpetual Workshop on Monk” di Puglisi (il 25 luglio a Nembro), fino a  quello del Continental Quartet, affascinante miscela di musiche africane, asiatiche, latino-americane ed europee ascoltata il 30 aprile e poi il 23 maggio.

Si potranno seguire inoltre musicisti affermati e pluripremiati a livello internazionale, come l’icona del clarinetto d’oltralpe Michel Portal in duo con il pianista serbo Bojan Zulfikarpasic, la sera del 2 agosto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Clusone, ed il duo francese “Belle Epoque” di Vincent Peirani ed Emile Parisien, il 13 agosto in Corte Sant’Anna, sempre a Clusone. Si incontrerà infine la cultura norvegese al Museo Fantoni di Rovetta il 2 agosto, con la proposta del gruppo norvegese dei Krokofant, musica di confine rivolta ad un pubblico giovane.

Un percorso itinerante che per tutta la durata del festival si svilupperà prevalentemente in territorio bergamasco, a Castione della Presolana (dove è in programma il 24 luglio, sul sacrato della chiesa di Bratto, Camilla Battaglia in trio), a Costa Volpino (il 4 luglio, con le note della chitarra di Rino De Patre che riecheggeranno dentro la chiesa di Sant’Ambrogio a Qualino), a Valbondione (dove Guido Bombardieri e Filippo Sala rivisiteranno John Coltrane il 12 agosto), a Songavazzo (e precisamente in località Falecchio, dove il 26 luglio si esibiranno Riccardo Luppi, Matteo Lorito e Filippo Monico, cioè l’Instant Composer Trio); ma che si estenderà anche in provincia di Brescia, ed in particolare a Darfo (dove il 17 luglio Simone Massaron e Giulio Corini proporranno musica libera e improvvisazioni con il loro progetto Standard Socks).

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. I concerti si terranno anche in caso di maltempo, in luoghi coperti.

Clusone Jazz 2015 – il programma

Clusone Jazz 2015 – i protagonisti

info: www.clusonejazz.it