Il gelato di Grom non è artigianale. Bosio (Ascom): «Inutile introdurre paletti normativi»

Il gelato Grom non è fresco, quindi non è artigianale. Lo ha stabilito il Codacons nei giorni scorsi. La gelateria più famosa d’Italia, con moltissimi punti vendita, uno anche a Bergamo, ha dovuto quindi togliere la dicitura “artigianale” da sito e pubblicità.

Rivendicare l’alta qualità del prodotto e la selezione accurata delle materie prime (spesso bio, Dop o Igp) non è bastato al brand per spuntarla di fronte all’obiezione di Codacons secondo il quale il gelato di Grom non è artigianale per due motivi: prima di tutto per le dimensioni dell’azienda, essendo una spa, non è una ditta artigianale. In secondo luogo, fatto ancora più importante, non è prodotto in loco, ma smistato nel mondo da un unico centro produttivo, e quindi non può considerarsi fresco.

Ma cos’è un gelato artigianale? In Italia una legge che definisca cosa è artigianale e cosa no, non esiste. Quindi nel settore, che conta 39mila punti vendita che si dichiarano artigiani e 90mila addetti, c’è chi, per velocizzare le lavorazioni, utilizza prodotti semi-artigianali o addirittura industriali. Per le gelaterie che rifiutano di prendere scorciatoie e si impegnano a produrre il gelato con latte e frutta fresca, la vittoria del Codacons parrebbe una buona notizia anche se la situazione, in mancanza di un provvedimento univoco, è lontana dal trovare una soluzione.

massimo-bosio.jpgPer il Comitato Gelatieri dell’Ascom di Bergamo il pronunciamento del Codacons appare come un appiglio. «Non si tratta di voler andare contro Grom e di mettere paletti normativi – dice il presidente Massimo Bosio -. Aumentare le norme non è utile, anzi farebbe il gioco dell’industria e penalizzerebbe i piccoli artigiani. L’iper-regolamentazione in tutti i campi favorisce le grandi aziende che possono sostenere le spese per adeguamenti sanitari e corsi di sicurezza alimentare. Si tratta invece di ribadire che il gelato artigianale è tale perché ci si mette qualcosa di più, non perché è il più buono e il più sano di tutti. L’artigianalità è data dalla personalizzazione del prodotto, dalla creatività che lo differenzia dal prodotto seriale delle catene. In ogni caso sono convinto che il giudice è il consumatore, è lui a dire se è migliore il mio gelato o quello di un altro».

Intanto, secondo le stime di Coldiretti, nell’ultima settimana si è registrato un aumento del consumo di gelato addirittura del 25% e le agrigelaterie, ovvero le fattorie che realizzano un prodotto di qualità a km 0 utilizzano il latte di alta qualità prodotto in loco, sono in crescita. Per riconoscere le gelaterie “doc” Confartigianato Gelatieri dà qualche dritta: diffidare dai colori troppo accesi, valutare la cremosità (i cristalli di ghiaccio non sono un buon segno!), preferire la vaschetta in acciaio. E fare attenzione anche al numero dei gusti: meglio pochi ma buoni.




Con Zaira se ne va un esempio. Oggi ci restano gli arruffapopoli

Zaira Cagnoni
Zaira Cagnoni

Che coincidenze, la vita. Zaira Cagnoni, al culmine di un percorso lungo quasi novant’anni, ci lascia nelle settimane in cui infuria la polemica sull’accoglienza ai migranti che a migliaia sbarcano sulle coste italiane. Chissà cosa avrebbe detto, lei che si ritrovò nei primi anni Novanta ad affrontare la prima emergenza extracomunitari attrezzando l’ex caserma Galgario ed altre strutture reperite ad hoc, della sbracata e talvolta volgare propaganda di tanti amministratori locali che anziché assumersi le proprie responsabilità (compresa quella di assecondare il rispetto delle convenzioni internazionali che impegnano lo Stato) preferiscono soffiare su pur comprensibili paure emotive nella speranza di lucrare qualche consenso.

Lei che era cresciuta a latte e Democrazia cristiana, imbevuta fino al midollo di fede cattolica, non si era posta alcun problema e, semplicemente, si era data da fare per trovare una soluzione. Donna del fare, impegnata fin dalla gioventù sui fronti del sociale e dell’assistenza, traduceva la politica in opere concrete. Non aveva una famiglia sua, ma tante famiglie. La più importante, quella che l’ha vista in trincea per quarant’anni come direttrice, è stata la Casa della lavoratrice di via Autostrada. Quante donne in cerca di un letto o di una sistemazione dimessa ma dignitosa hanno trovato in lei una risposta pronta ed accogliente. E che dire dei quindici anni passati nella trincea dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Bergamo? Se ancora oggi è vanto e fiore all’occhiello della città lo si deve in buona parte a questa signora dalla messa in piega maestosa, il rossetto vistoso, il piglio autoritario.

A prima vista, dava l’idea di quelle vecchie (non s’offenda, Zaira, si fa per dire) zie che incutono timore e soggezione ma che sanno sempre dare una risposta, un consiglio, una parola buona. In realtà, era fatta d’una pasta d’altri tempi. Quella di chi concepiva la politica come servizio, anzitutto per gli altri. Quella di chi raccoglieva il consenso non con la propaganda ma con la presenza nei luoghi della fatica e della sofferenza. Non che non ci tenesse ad avere un ruolo di visibilità. Le si farebbe un torto se la si dipingesse come una mammoletta. No, Zaira Cagnoni amava “comandare”, come ben sa chi ha avuto la ventura di interagire con lei, e rivestire un ruolo era la conditio sine qua non per esercitare il potere di guida. Se c’era da tirar fuori gli artigli, non si risparmiava, sempre con modi vellutati, naturalmente, secondo gli usi della Real casa democristiana.

Ha assistito alla fine della Dc, cui ha dato tanto ricevendo in cambio moltissimo, con composta rassegnazione. Ricordiamo l’amarezza di quei giorni, il dolore nel vedere travolto dagli scandali tanto impegno profuso per i più deboli. Per parte sua, dando sostegno all’allora sindaco Gian Pietro Galizzi, si spese fino in fondo per tenere in piedi l’ultima Giunta della Prima repubblica (un pentapartito). Anche allora, tra inchieste che lambivano (ma non colpivano) gli amministratori e emergenze varie, prevalse in lei il senso del dovere, la necessità di garantire a Bergamo un governo stabile in una situazione politica in preda all’impazzimento.

Oggi simili ragionamenti suscitano scandalo, ad ogni stormir di fronda si invocano elezioni e referendum come se non fosse dovere di chi è stato eletto assumersi la responsabilità di governare. Certo anche Zaira Cagnoni ha commesso i suoi errori, di sicuro ha condiviso scelte discutibili o sbagliate. Ma dopo una vita di incarichi e impegni pubblici si è congedata in silenzio e nella semplicità che sono stati i tratti distintivi della sua vita. Di sicuro in tanti decenni di politica non è mai stata sfiorata da scandali ne’ si è mai arricchita. Basta ad indicarla ad esempio di fronte agli spregiudicati arruffapopoli di cui abbiamo pieni gli occhi e le orecchie?




Albino, fino a domenica la sagra degli gnocchi ripieni

Sono ormai diventati un piatto tipico e per questo tale da meritarsi una sagra. Gli gnocchi ripieni della Trattoria Moro da Gigi ad Albino, in località Perola, sono protagonisti da stasera a domenica 19 luglio nel piazzale antistante il locale della quinta edizione della festa a loro dedicata.

La ricetta risale agli anni Ottanta ed è stata messa a punto dalla mamma del titolare, Gianluigi Moro. Un sfoglia di patate racchiude un ripieno di prosciutto cotto e formaggi all’insegna del più classico ed appagante confort food.

La manifestazione è stata lanciata per festeggiare i cinquant’anni della trattoria e da allora è diventata un appuntamento consolidato, imperdibile per gli estimatori, occasione per chi vuole assaggiare la specialità. Agli gnocchi si affiancano altri piatti che esaltano tipicità e materie prime a chilometro zero, secondo una filosofia che il locale porta avanti da sempre.

A fare da contorno, come ogni festa che si rispetti, giochi e intrattenimento per tutte le età. Tra le novità di quest’anno la birra Bodibeer alla patata di montagna, perfettamente in tema con l’iniziativa.

Info: tel. 035 751296 – www.trattoriamoro.it




Bergamo su RaiUno. Visitata in Ape Car

Road Italy in piazza Duomo - BergamoScoprire Bergamo in Ape Car. Dal Teatro Donizetti alle Mura Venete, da piazza Vecchia all’Accademia Carrara, con una sosta al Teatro Sociale e a Palazzo Moroni.

È questo il percorso proposto sabato 18 luglio alle ore 12,30 su Rai 1 da Road Italy, il programma televisivo “in movimento”, che racconta, a bordo di curiosi mezzi, le bellezze dei luoghi attraversati, la loro storia e le storie personali, di amore e lavoro, delle persone incontrate.

Nella puntata di sabato, la sesta, si racconta la Lombardia. Il viaggio prende inizio in Franciacorta, e attraversando vigneti, sapori e ricette tipiche, arriva a Bergamo.

I tre conduttori e ideatori del programma, Emerson Gattafoni e Valeria Cagnoni (che quando non sono in giro per l’Italia e il mondo risiedono proprio a Bergamo) e Claudio De Tommasi, a bordo di un’Ape Car scoprono la storia e i monumenti della nostra città.

Il tour, ideato e realizzato con l’aiuto di Turismo Bergamo, parte dal Teatro Donizetti, sale verso le Mura Venete da Porta Sant’Agostino e, passando davanti a Porta San Giacomo, giunge in piazza Mercato delle Scarpe, da dove prosegue lungo la Corsarola fino in piazza Vecchia. Sosta d’obbligo alla Basilica di Santa Maria Maggiore, alla Cappella Colleoni e al Teatro Sociale. Al Chiostro San Francesco in esclusiva per il pubblico di Road Italy vanno in scena i Verdena con un brano unplugged. Dalla musica all’arte. Attraverso Porta Dipinta la discesa verso l’Accademia Carrara con tappa a Palazzo Moroni.

Dopo Bergamo il viaggio in Lombardia continua fino a Sabbioneta, Mantova e Cremona.

Il programma, di 50 minuti con una serie di strisce da 10 minuti, offre un vero e proprio itinerario di viaggio, un roadbook di luoghi e percorsi, ripetibili da chiunque interessato.

Come è accaduto per le puntate precedenti, anche l’itinerario bergamasco si snoda tra l’imprevisto e il programmato, tra una battuta che porta un sorriso ed un paesaggio, dentro la bellezza del territorio.




Per chi resta in città un cartellone ricco di eventi

museo donizettianoMusica, teatro, cultura e sport. Per chi resta in città luglio è ricco di eventi e iniziative.

 Venerdì 17

Proseguono gli appuntamenti nel cortile di Palazzo Frizzoni con la rassegna Giocarteatro estate curata da Teatro Prova. Alle ore 21.30 va in scena una nuova produzione di Teatro Prova “Mondo di silenzio” (consigliata a bambini dai 5 anni) nato dall’incontro con Ilaria Galbusera, sorda dalla nascita. Attraverso la storia di Ilaria e suo fratello Roberto, lo spettacolo parla ai bambini della solitudine di chi non si sente accettato, ma anche della determinazione che rende possibile comunicare i propri pensieri e le proprie emozioni attraverso qualsiasi mezzo e linguaggio; uno spettacolo che racconta della bellezza del mettersi in ascolto dell’altro. (Ingresso 6€ – under 3: 2€. In caso di pioggia Teatro S. Giorgio. Info: 0354243079)

Sabato 18

Si tiene uno degli appuntamenti con Musei Notti Aperte. Protagonista è il museo Archeologico che dalle 21 alle 24 apre le porte ai visitatori e propone un appuntamento con le visite guidate alla mostra “Food. Archeologia del cibo dalla preistoria all’antichità” al Civico Museo Archeologico di Bergamo, in contemporanea con un laboratorio per bambini dai 5 ai 12 anni. (Ingresso gratuito).

Alle 21, al Museo Donizettiano, si tiene “Una sera al museo”, una visita musicata in collaborazione con la Fondazione Bergamo nella storia.

Nel cortile della biblioteca Caversazzi, alle 20.45, in collaborazione con Lab80 Film, è in programma un vero Evento Music&Moovie con il Biogroove Duo, duo di percussioni composto da Antonino Errera e Vito Amato. La musica del Biogroove duo è sorprendente e trans-genere, spazia dal contemporaneo colto alle contaminazioni etniche e jazz. Segue il film della rassegna Esterno Notte (Ingresso: 6€)

Domenica 19

Alle ore 16 la casa natale Donizetti ospita un appuntamento con la rassegna di musica da camera con gli allievi del Conservatorio “Gaetano Donizetti”.

Martedì 21

Alle 21 Piazza Vecchia diventa lo scenario del concerto “Dall’Opera al Musical” dell’ensemble di Fiati dei Pomeriggi Musicali diretto da Alessandro Cadario.

Alle 21.30 in scena al Quadriportico del Sentierone Envol Distratto (Francia) in “Duos Habet” un’agenzia di manipolazione mentale riconosciuta in tutto il mondo per i suoi risultati eccezionali. L’agenzia affida il compito di promuovere questo nuovo kit al signor Riccardo e al signor Primo, due eccellenti manipolatori. La presentazione commerciale dei nostri due professionisti trascende per divenire un vero spettacolo. Un mix di manipolazioni mentale, miracoli psicologici ed esperienze improbabili. Il tutto per dimostrarne al pubblico l’efficacia e l’affidabilità del nuovo kit, ed ovviamente, il tutto è scientificamente provato!

Mercoledì 22

alle 21.15, ancora nel cortile di Palazzo Frizzoni “Un cuoco, un assassino e… tutto il resto” prodotto dal CudT. Una divertente critica alla trasformazione della nostra società attraverso gli occhi e i personaggi creati dai due attori che si scambiano il ruolo di protagonista interpretando un cuoco immerso nella sua cucina e un assassino con le sue paranoie e fissazioni che analizzano il mondo e la sua evoluzione sentendosi arrabbiati, persi e senza speranza. Regia di Claudio Morandi. (Ingresso: 10€ – In caso di maltempo Auditorium Gavazzeni, Largo Roentgen 3. Per informazioni: info@mateteatro.it 340/5680038)

Informazioni: www.bergamoestate.it




Bergamo, la Prefettura cerca nuove strutture per i profughi

profughiLa perdurante esigenza di fronteggiare l’afflusso di cittadini stranieri sul territorio nazionale ha reso necessaria la prosecuzione degli interventi finalizzati ad assicurare, il mantenimento delle misure di accoglienza nei confronti di quanti sono già ospitati nelle strutture individuate a tal fine e, dall’altro, il reperimento di nuove strutture che possano consentire una efficace risposta agli ulteriori arrivi di migranti. Lo evidenzia la Prefettura di Bergamo che, a tal proposito, in linea con le direttive impartite dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, ha pubblicato un ulteriore avviso pubblico esplorativo, mirato “all’acquisizione delle manifestazioni di interesse a partecipare ad una procedura negoziata ex art. 27 del D.L.gs n. 163/2006 per assicurare continuità alle suddette misure di accoglienza, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità di cui al D.L.gs. 163 del 2006”. La Prefettura di Bergamo comunica che sul sito internet www.prefettura.it/bergamo è pubblicato l’avviso esplorativo per l’affidamento in convenzione del servizio di accoglienza in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale (servizi esclusi ai sensi dell’art. 20 DLGS 163/2006).

L’avviso pubblico, in particolare, prevede che il servizio dovrà espletarsi preso idonee strutture site sul territorio della provincia di Bergamo, con esclusione dei comuni di seguito indicati: Casazza, Cerete, Monasterolo del Castello, Roncobello, Sedrina, Valbondione e Vigano San Martino, attesa la presenza su detti territori di strutture già adibite all’accoglienza dei migranti.

Inoltre, il numero di posti offerti potrà collocarsi tra 4 (quattro) e 100 (cento) per singola struttura, fermo restando che dovranno essere garantiti tutti i servizi previsti nel medesimo avviso (es. servizi di gestione amministrativa per l’integrazione, etc.). Durata prevista dell’affidamento: 1° settembre – 31 dicembre 2015. Per partecipare all’indagine esplorativa, i soggetti interessati dovranno far pervenire, entro le 12 del 27 luglio 2015 (all’indirizzo: Prefettura di Bergamo – Ufficio Protocollo – via T.Tasso 8 – 24121 Bergamo ovvero a mezzo pec all’indirizzo protocollo.prefbg@pec.interno.it), il plico contenente l’istanza e la documentazione richiesta, disponibile sul sito internet www.prefettura.it/bergamo.

 




Vieta le fotografie sul verde pubblico. Sfiduciato il presidente del Consiglio Comunale

seriate aree verdi«A dispetto del ruolo super partes che gli competerebbe, ha impedito pretestuosamente alla Lista Civica Albatro, uno dei gruppi di minoranza, di corredare la propria mozione sul verde pubblico con materiale fotografico, e così facendo si è arrogato il diritto di privare l’atto di iniziativa politica del sostegno documentale necessario».

La seduta era quella del 29 giugno e l’atto ha spinto i gruppi di minoranza di Seritate, Albatro e Pd, a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio Comunale Giampaolo Volpi. «Evidenziamo che nessun regolamento in vigore vieta ai Consiglieri di argomentare le proprie tesi con l’ausilio di materiale fotografico o filmato – spiegano le due forze -, eppure Volpi è stato irremovibile, tanto da costringere il Gruppo Albatro a ritirare la mozione e a lasciare l’aula per stigmatizzare un atteggiamento che ne violava le prerogative istituzionali».

«Dopo aver messo all’ordine del giorno la discussione della mozione, quella stessa discussione è stata menomata, il tutto nel silenzio della Segreteria Generale – proseguono -. Come se non bastasse a questo già grave scenario si sono aggiunte le dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente Milesi, che rivendicando la paternità della decisione ha dimostrato di confondere il ruolo di assessore con quello di presidente, che dichiarandosi comunque pronto a rispondere a tutto dimostra di confondere una mozione con un’interpellanza, che opponendosi alla proiezione dimostra di ritenere impresentabile la realtà dei fatti da lui gestita».

Per Albatro e Pd questo «è solo l’ultimo atto di scarso rispetto del ruolo di indirizzo e controllo che istituzionalmente hanno tutti i gruppi consiliari» da parte del presidente. «Eletto per un voto con una forzatura regolamentare (il Sindaco per prassi non avrebbe dovuto votare), Volpi ha disatteso più volte gli impegni presi con le minoranze, come nel caso della mozione sulle scuole pubbliche dell’infanzia presentata dal PD e discussa in ritardo, oppure evitando di convocare per tempo Conferenze dei Capigruppo su argomenti importanti quali bando farmacia, seconda proroga dell’appalto rifiuti, proroga della gestione del centro sportivo… L’episodio dell’ultimo Consiglio, in cui con il suo gesto censorio e scorretto ha impedito un dibattito sul verde pubblico, ha inasprito il confronto e ha privato la discussione posta in modo sereno e costruttivo dalle minoranze di un contributo utile ai consiglieri tutti, e su un argomento importante e sentito dalla cittadinanza».

L’iniziativa chiede che l’avvicendamento di Volpi sia discusso in Consiglio Comunale entro venti giorni. Qualora non venissero presentate le dimissioni di Volpi, i due gruppi sono pronti ad altre azioni.

 




Co.Mark all’Italcementi, intesa raggiunta con Bergamo Infrastrutture

Massimo Lentsch
Massimo Lentsch

La Co.Mark. Bergamo Basket 2014 si allenerà e disputerà le proprie gare ufficiali nella palestra del Centro Sportivo Italcementi di Bergamo anche nella stagione 2015/16: accordo raggiunto nelle scorse ore tra la società del presidente Massimo Lentsch e Bergamo Infrastrutture, la società partecipata del Comune di Bergamo che gestisce la struttura sportiva. La firma al documento è arrivata nella mattinata di oggi. Inoltre, compatibilmente con i calendari delle società e delle squadra che vi giocano, Bergamo Basket potrebbe usufruire degli spazi del PalaNorda per allenamenti o gare ufficiale. Quando saranno resi noti i calendari sportivi della stagione 2015/16, si potrà ipotizzare un utilizzo più preciso del Palazzetto da parte della società del presidente Lentsch. Le parti hanno sottoscritto un impegno che consentirà a Bergamo Basket di sanare l’intera esposizione economica della società cestistica bergamasca nei confronti di Bergamo Infrastrutture. Contestualmente, sono stati concordati anche dei lavori, a carico di Bergamo Infrastrutture, per migliorare la struttura.




Borgo S. Caterina / Porfido insicuro, via con l’asfalto

Lavori di messa in sicurezza e di asfaltatura in un breve tratto di via Borgo Santa Caterina, poco lontano dall’incrocio con via Corridoni, via Fratelli Bronzetti e via Suardi: venerdì 17 luglio a partire dalle ore 23 fino 6.30 del giorno successivo restringimento della carreggiata nella via, che non sarà comunque chiusa al traffico. Un intervento urgente, ma provvisorio: i masselli di porfido sono al momento notevolmente sconnessi e non sono mancate segnalazioni riguardanti la sicurezza di ciclisti e motociclisti. Da qui la decisione di asfaltare il tratto di strada, compreso dal civico 83/b al 89, in attesa dell’approvazione del progetto di rifacimento della strada (e della relativa gara d’appalto): il documento verrà approvato entro fine luglio in Consiglio Comunale e prevederà anche la manutenzione straordinaria del manto stradale di Piazza Pontida. Considerato che i tempi di inizio lavori, per via dell’espletamento delle procedure di gara, richiederanno qualche mese, i Lavori Pubblici del Comune di Bergamo hanno optato per una soluzione temporanea: verrà utilizzato uno speciale asfalto, molto leggero, che potrà essere rimosso facilmente senza rovinare i cubetti in porfido sottostanti. La decisione tiene anche conto delle esigenze di Borgo Santa Caterina, che nel periodo estivo è scenario di feste, nello specifico i venerdì del Borgo e la tradizionale festa dell’Apparizione nel mese di agosto.




Nuovo catasto e compravendite, mediatori immobiliari a confronto

Luciano Patelli
Luciano Patelli

oscar caironi
Oscar Caironi

Responsabilità urbanistica e responsabilità catastale sono i due principali temi del convegno promosso da Fimaa e in programma all’ex Borsa Merci mercoledì 22 luglio a partire dalla ore 10. «Sono argomenti a cui dobbiamo prestare particolare attenzione – afferma Oscar Caironi, vicepresidente di Fimaa Bergamo e promotore dell’iniziativa insieme al presidente, Luciano Patelli -. Con la legge 122 del 30 luglio 2010 è stato convertito il Decreto Legge 78 del 31 maggio 2010, che ha introdotto alcune novità e mi riferisco in particolare all’aggiornamento del Catasto. Il tema è complesso e merita la dovuta attenzione Per quanto riguarda le compravendite di immobili, al momento della stipula del rogito notarile, devono essere chiaramente indicati tutti i dati identificativi degli intestatari catastali dell’immobile. Compito del notaio sarà quello di verificare la loro corrispondenza. Qualora il notaio accerti la non corrispondenza dei dati ricevuti, dovrà essere immediatamente effettuata una voltura catastale. I documenti importanti riguardanti il catasto dovranno essere allegati al rogito notarile, e mi riferisco alla presentazione di planimetrie aggiornate dell’immobile ed una dichiarazione di conformità dello stato di fatto, sottoscritta dai venditori e dagli acquirenti. La responsabilità del notaio sarà solo quella di allegare i due documenti al rogito, essendo egli impossibilitato di accollarsi sopralluoghi e verifiche in loco. Una falsa dichiarazione da parte degli interessati, comporterà l’annullamento del contratto». E continua: «Ma per vendere un immobile ed offrire un servizio professionale di qualità ed efficace al consumatore finale (sia venditore che acquirente), non basta la regolarità catastale, ma è necessario verificare il percorso urbanistico dell’immobile medesimo, oltre alle verifiche sia oggettive che soggettive derivanti da eventuali trascrizioni pregiudizievoli. L’agente immobiliare dovrà necessariamente, alla sottoscrizione dell’incarico di vendita in esclusiva, chiedere al venditore tutta la documentazione in suo possesso dell’immobile oggetto della vendita e farsi rilasciare l’autorizzazione all’accesso degli atti depositati presso il comune di riferimento dell’immobile per le opportune verifiche. Qualora si dovesse riscontrare un’incongruenza bisognerà far intervenire un tecnico abilitato per le opportune modifiche». E aggiunge: «E’ un lavoro che certamente non possiamo fare da soli, ma per il quale serve creare una rapporto di collaborazione e di sinergia con i geometri e i notai. Dai primi possiamo essere assistiti per quanto riguarda la parte catastale e le verifiche urbanistiche; dai secondi per la parte che riguarda la normativa, i contratti e la tutela del consumatore. In un momento di difficoltà economica come quello attuale è strategico per il bene del nostro settore, sensibilizzare sempre più i nostri associati a porre la massima attenzione verso il bene da vendere. Inoltre per la tutela dei nostri clienti, e per elevare la professionalità del mediatore, siamo certi che con attenzione, etica e professionalità possiamo pensare di diventare un vero punto di riferimento nelle compravendite immobiliari».

Il convegno, che ha per titolo “La centralità del mediatore in sinergia con tecnici e notai a garanzia di compravendite sicure” si svolge nella Sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazione di Bergamo (Via Petrarca 10 – Ex Borsa Merci). Si apre con i saluti di Riccardo Martinelli, presidente Fogalco e vicepresidente Ascom Bergamo, a cui seguono gli interventi di Luciano Patelli, presidente Fimaa Bergamo, sull’evoluzione della mercato immobiliari; di Mario Belotti, consigliere del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Bergamo, sulle verifiche urbanistiche e i rapporti tra professionisti, amministratori locali e catasto; di Marco Tucci, notaio e componente del Consiglio notarile di Bergamo, sulla normativa urbanistica, il contratto preliminare e la sinergia tra le categorie a tutela dl consumatore; e di Daniele Mammani, avvocato e consulente legale Fimaa Italia, sulle compravendite e le responsabilità del mediatore. Modera l’incontro Oscar Caironi, vicepresidente Fimaa Bergamo.
Per parteciparvi è necessario accreditarsi entro il 17 luglio alla Segreteria Organizzativa ( tel. 035 4120304  – fimaa@ascombg.it).

Il programma