Lo studio / In Europa aperture consentite fino alle 22

E’ vero che nel resto d’Europa le aperture h24 sono all’ordine del giorno? Uno studio accurato sulle liberalizzazioni degli orari del commercio effettuato da Confesercenti, protagonista della campagna “Liberaladomenica” ha mostrato come non sia esattamente così. In Francia, patria anche della catena Carrefour, la normativa fissa le aperture dalle 9 alle 21. La domenica, ad eccezione dei centri commerciali delle grandi aeree urbane e delle zone turistiche che possono stare aperti dalle 9 alle 22 e dei piccoli negozi alimentari (che possono stare aperti la mattina dalle 9 alle 13) il commercio si ferma. E’ possibile chiedere al sindaco di tenere aperto 5 domeniche. In Belgio le aperture possono avvenire all’alba, a partire dalle 5 e solo fino alle 20 in settimana e alle 21 il venerdì e nei prefestivi. La domenica resta un giorno di festa, salvo le zone turistiche dove alimentari, edicole e fiorai possono tenere aperto dalle 5 alle 20 e alcune tipologie di negozi che possono aprire dalle 5 a mezzogiorno. In Olanda le aperture sono dalle 6 alle 22, ma la domenica si chiude, eccezion fatta per 12 domeniche l’anno e per le zone turistiche. In Austria si apre bottega dalle 6 ma si chiude entro le 21 in settimana e al massimo alle 18 la domenica. In Germania la regolamentazione dei Lander consente l’apertura nelle 24 ore, Baviera e Saar restringono l’orario dalle 6 alle 20 e Renania e Sassonia stanno nel mezzo, con aperture dalle 6 alle 22. La domenica i tedeschi abbassano la saracinesca, eccezion fatta per fiorai, panettieri, edicole, musei, stazioni, aeroporti e luoghi di pellegrinaggio; dieci domeniche l’anno è possibile tenere aperto dalle 13 alle 20. La Spagna invece dà il via libera alle ore piccole, con aperture dalle 0-24, ma salva la domenica: si trovano negozi aperti nelle località turistiche, mentre vi è la deroga per solo 8- 12 al massimo domeniche l’anno. La Svezia non fa differenza tra settimana e domenica, ma garantisce almeno qualche ora di sonno al commercio: dalle 5 del mattino a mezzanotte però , come da regolamento, si lavora. Il Regno Unito consente l’apertura no stop, ma la domenica la grande distribuzione (+ 280 metri quadri) può tenere aperto al massimo 6 ore, mentre i piccoli esercizi non hanno limiti e possono tenere aperto 24 ore.




Fusini (Ascom): “Con le aperture indiscriminate salgono i costi ma non i consumi”

CarrefourDopo locali aperti h24, palestre che non chiudono mai, chi è impegnato in turni di lavoro notturni o chi soffre semplicemente di insonnia, potrà andare a fare la spesa mentre la città dorme o accompagnarne il risveglio sin dalle prime luci dell’alba. La scelta di Carrefour di aprire 24 ore su 24 il punto vendita di Via Baioni, lo storico ex Gs, sta scuotendo il commercio e animando un vero e proprio dibattito sull’opportunità – e la reale necessità – di darsi al rituale della spesa poco prima – o poco dopo – di essersi messo in libertà in pigiama, ciabatte e magari con i bigodini in testa. All’ora “X” manca poco: da sabato 18 luglio il vecchio cartello con gli orari non sarà più osservato e si scatenerà una danza di codici a barre e un concerto notturno di scontrini, mentre la tentazione di fare acrobazie, corse e gimkane con il carrello potrebbe farsi pressante con il favore della notte, al riparo dalle solite centinaia di occhi indiscreti. La spesa senza orario fa scalpore, ma prima di troncarla sul nascere, non resta che vedere quale sarà la risposta della nostra città.

«Non siamo contrari alle sperimentazioni, anche perché rappresentano un importante banco di prova per capire se esiste o meno una reale esigenza da assecondare – commenta Oscar Fusini, direttore Ascom -. E’ chiaro che la scelta di Carrefour porta con sé problemi e questioni: la decisione di dare la propria disponibilità a turni notturni deve essere su base volontaria e concordata con i lavoratori; vi sono poi problemi di sicurezza e potrebbero insorgere dissidi con il quartiere per eventuale caos creato di notte».

Finora la liberalizzazione degli orari aveva avuto come principale effetto quello di scatenare le aperture domenicali: «La liberalizzazione del Governo Monti non aveva prima d’ora portato ad un’estensione degli orari, ma si era limitata a portare aperture domenicali nella grande distribuzione organizzata, anche solo la mattina se non tutto il giorno. La legge precedente, la 114 del 1998 poneva invece un tetto di 13 ore consecutive di apertura, in una fascia oraria dalle 7 alle 22» continua Fusini. Ma il disegno di Legge sugli orari degli esercizi commerciali punta a mettere dei paletti alle aperture domenicali: «Il disegno di Legge approvato alla camera il 25 settembre prevede la chiusura obbligatoria in 12 festività nazionali, con la facoltà degli esercenti di sostituirne 6 con altrettanti giorni a loro libera scelta, previa comunicazione al Comune di competenza – continua il direttore dell’Ascom -. L’apertura indiscriminata finora non ha portato ad una crescita dei consumi, ma solo ad un incremento dei costi. Purtroppo i piccoli negozi non riescono a sobbarcarsi i costi legati all’apertura domenicale, che del resto mettono in difficoltà anche la stessa Gdo». La questione degli orari accompagna da sempre il commercio: le piccole insegne sono però sempre riuscite a trovare un equilibrio: «Prevale sempre il coordinamento di strada, vuoi per effetto imitazione, vuoi per evitare di rompere gli equilibri – continua Fusini -. Ogni città e quartiere ha i suoi orari. In centro, ad esempio, vi è una grande uniformità, ma si continua a discutere e valutare la possibilità di estendere l’apertura alla pausa-pranzo e la sera».

I sindacati non esitano a esprimere la loro sostanziale contrarietà alle saracinesche sempre alzate: «L’apertura 24 ore su 24 rappresenta una novità assoluta per la città – commenta Alberto Citerio, segretario generale della Fisascat Cisl – . Mi sembra di rivedere il film delle aperture domenicali, quando all’inizio si partì con un solo operatore che beneficiava di una normativa regionale che concedeva la deroga all’apertura ai centri in prossimità dell’aeroporto. Ora Carrefour sta facendo da pioniere agli orari, portando a Valtesse la formula dell’apertura no stop già sperimentata con successo in quattro punti vendita nell’area metropolitana milanese. Il rischio è che l’apertura “no stop” dilaghi, con il risultato di maggiori costi per la Gdo già in difficoltà, non giustificati da un effettivo aumento dei consumi». Il lavoro notturno prevede una maggiorazione del 25% della retribuzione: «Mi auguro che venga applicato – continua Citerio -. Purtroppo ad oggi la Gdo, che non ha sottoscritto il nuovo CCNL del commercio a marzo, si trova senza contratto nazionale». L’incontro con i sindacati avverrà dopo il primo week-end di sperimentazione: «Siamo riusciti a fissare un incontro solo all’inizio della prossima settimana. C’è grande preoccupazione tra i lavoratori» allarga le braccia Citerio. La portata del problema è sociologica. Il modello di consumo che ha accompagnato la crescita continua dei centri commerciali tra gli anni Novanta e Duemila è tramontato: «E’ la fine delle centinaia di metri di scaffalatura e degli assortimenti giganteschi. La grande distribuzione sta attraversando una crisi epocale e una trasformazione rapidissima- continua il segretario della Fisascat Cisl -. C’è davvero il rischio che le grandi catene diventino dei grandi scatoloni pieni di merce. Oggi i consumatori seguono le offerte, acquistano l’olio da una parte, il pomodoro dall’altra e la pasta da un altro ancora». La questione delle liberalizzazioni deve tornare ad essere gestita a livello territoriale: «Bisogna arrivare ad un accordo e gettare le basi di un nuovo equilibrio. In un regime di libero mercato non ci si può affidare alla libera scelta del singolo».

 




Bergamo, effetto wow. Ecco il video trasmesso in Expo

In attesa della vetrina “fisica” con la quale Bergamo si presenterà ai visitatori dell’Expo nella settimana dal 25 settembre al primo ottobre, il biglietto da visita del territorio è un video che verrà trasmesso fino al 31 ottobre nel palinsesto del Padiglione Italia su quattro monitor del Cardo per una media di 72 visualizzazioni al giorno. Il video, prodotto dall’Università di Bergamo e da VisitBergamo, racconta una storia di arte, natura, cultura, tradizioni ed enogastronomia con tutto il fascino delle riprese aeree e di un montaggio ritmato.

Il messaggio? Bergamo è un capolavoro italiano che lascia a bocca aperta. Come la ragazza conquistata dall’effetto “wow”, già filo conduttore delle iniziative di promozione e comunicazione di Visit Bergamo.

https://www.youtube.com/watch?v=y6jZ4wJvjhc




Le mura patrimonio Unesco, posata la “prima pietra”

Mura Venete
La candidatura a Patrimonio mondiale Unesco delle mura di Bergamo, Peschiera del Garda, Palmanova e Venezia per l’Italia, Zara, Sebenico e Korcula in Croazia e il golfo di Cattaro in Montenegro entra nel vivo. Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo sono i primi sottoscrittori del Protocollo d’Intesa per la “definizione della parte nazionale del dossier di candidatura e del piano di gestione del sito” le Opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo.

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero della Difesa, l’Agenzia del Demanio, il Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, le Regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, le Province di Bergamo, Verona, Venezia, Udine, i Comuni di Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda, Venezia e Cassa Depositi e Prestiti: questo l’elenco dei sottoscrittori del Protocollo d’Intesa Nazionale che porterà i firmatari a coordinarsi e a collaborare per la tutela, conservazione e valorizzazione del Sito Unesco, ma soprattutto alla definizione, redazione e attuazione della parte nazionale del Dossier di candidatura e del Piano di Gestione.

Il Protocollo d’Intesa prevede anche l’opportunità di “istituire una struttura tecnica costituita dai Comuni italiani partecipanti, la cui composizione sarà oggetto di successivi accordi, dedicata alla attuazione e monitoraggio del Piano di gestione, alle questioni concernenti lo status di Sito UNESCO e alla salvaguardia dei valori del Sito e dei beni che lo compongono. Tale struttura dovrà raccordarsi con l’istituendo gruppo di coordinamento internazionale, secondo le modalità previste nel Piano di Gestione transnazionale”.

“Il documento che sottoscriviamo – spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – rappresenta un ulteriore significativo passo verso il 1° febbraio 2016, scadenza per la presentazione del piano di gestione della candidatura. Il percorso è complesso, ne siamo consapevoli, soprattutto considerando la complessità di una candidatura così articolata come quella che vede Bergamo capofila: la collaborazione con tutte le Istituzione firmatarie darà certamente ulteriore credibilità e spinta a questo percorso e speriamo possa rappresentare un tassello decisivo per il successo della candidatura”.

“Le opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo – anticipa l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini – costituiranno quasi certamente la candidatura italiana del 2016 a Patrimonio dell’Umanità, almeno questo é il nostro auspicio. Rappresenta un progetto molto importante che noi, come Regione Lombardia, abbiamo seguito sin dall’inizio. Un progetto macroregionale, interessando Veneto, Friuli Venezia Giulia e ovviamente la Lombardia. Continueremo a monitorare la situazione perché i siti Unesco costituiscono un primato lombardo che vogliamo non solo mantenere ma continuare a migliorare. In soli due anni di lavoro abbiamo investito quasi 4 milioni di euro nei nostri Patrimoni di cui oltre 350.000 € in quello di Crespi d’Adda. Inoltre grazie al video ‘La Memoria del Domani’ dedicato proprio ai siti UNESCO della Lombardia e fortemente voluto dalla Regione stiamo promuovendo su tutto il territorio la bellezza straordinaria di questi luoghi”.

“La Provincia sostiene questo ambizioso progetto, – dichiara il presidente Matteo Rossi – che rappresenta un’opportunità unica per valorizzare il nostro territorio. Le possenti Mura venete, tra i gioielli e i simboli di Bergamo,  avamposto occidentale dello stato di terra della Repubblica Veneziana, richiamano la vocazione millenaria della nostra città che ha saputo instaurare nei secoli rapporti di scambio culturali e commerciali di prim’ordine. Questa avventura è una nuova occasione per allacciare amicizie e rapporti internazionali, per raggiungere l’obiettivo prestigioso di entrare a far parte del Patrimonio Unesco.”

In serata la proiezione del video La Memoria del Domani, video sui 10 patrimoni Unesco della Lombardia realizzato da Regione Lombardia per la valorizzazione dei numerosi siti patrimonio dell’Unesco lombardi. L’insediamento industriale di Crespi d’Adda è nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto dal 1995, considerato un esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa. Il filmato-documentario e’ stato realizzato da Regione Lombardia in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia e testimonial d’eccezione tutti fortemente legati ai loro territori. Per il sito di Crespi d’Adda Regione Lombardia ha scelto il direttore d’orchestra Bruno Santori.




Zanica, commercio di vicinato in cerca di futuro

“Negozi di vicinato tra passato e futuro” è il tema del convegno in programma giovedì 16 luglio a Zanica, a partire dalla 20.45 al PalaZanica di via Padergnone.

Ultimo di tre appuntamenti organizzati all’interno di “Expo-Sito – mostra di attrezzi e oggetti d’uso quotidiano d’altri tempi” realizzata dall’Associazione culturale “Frammenti di Storia” con il patrocinio del Comune di Zanica, l’incontro vuole aprire una riflessione importante rispetto al ruolo che il commercio di prossimità ricopre nelle comunità locali, nonostante i cambiamenti socio-economici che hanno profondamente modificato il settore del terziario.

Dopo i saluti del sindaco di Zanica Luigi Locatelli, interverranno Simona Zonca, assessore al Commercio del Comune di Azzano San Paolo e consigliere del Distretto del commercio Morus Alba, Emanuela Tolotti e Umberta Ceruti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Esercenti il Commercio, Arti e Professioni di Zanica, Maurizio Regazzoni, della segreteria organizzativa della Uil di Bergamo a portare la voce di sindacati e Roberto Ghidotti, coordinatore dei Distretti del commercio per l’Ascom in rappresentanza delle associazioni di categoria.

Modera i lavori Luca D’Angelo, assessore al Commercio del Comune di Zanica e consigliere del distretto Morus Alba, che a riunisce i Comuni di Stezzano, Azzano San Paolo, Grassobbio, Orio al Serio e Zanica.




Universiadi, due le medaglie per Bergamo

morosini belottiSei ori, 2 argenti e 4 bronzi è il bottino degli atleti lombardi alle Universiadi di Gwangiu, in Corea del Sud, celebratesi del 3 al 14 luglio. A pesare sul medegliere sono i 5 ori dei giocatori impegnati con la nazionale di calcio, che ha vinto la finale per 3-0 contro i padroni di casa della Corea del Sud e riconquistato il successo dopo un digiuno di 18 anni. Tra loro anche il bergamasco Leonardo Morosini, in forza al Brescia, autore di una delle tre reti azzurre e migliore giocatore della partita, che ha chiuso il torneo con tre gol complessivi.

Bergamasco è anche il bronzo nel nuoto, di un atleta già titolato come come Marco Belotti, portacolori della Canottieri Aniene, nei 100 stile libero.

Ecco tutti i successi dei lombardi

ORO Daniel Cappelletti 1991 Como – Calcio
ORO FilippoCorti 1989 Cernusco sul Naviglio (Mi)  – Calcio
ORO Leonardo Morosini 1995 Ponte San Pietro (Bg)  – Calcio
ORO Alberto Andrea Paleari 1992 Giussano (Mb) – Calcio
ORO Stefano Truzzi 1994 Desio (Mb) – Calcio
ORO Simone Molteni 1992 Como – Canottaggio
ARGENTO Andrea Miotto  1990 Brescia – Tiro a volo
ARGENTO Stefano Mauro Pizzamiglio 1991 Milano – Nuoto
BRONZO Marco Belotti 1988 Brescia – Nuoto
BRONZO Andrea Leotta – Tiro con l’arco
BRONZO Guglielmo Carcano 1994 Como – Canottaggio
BRONZO Valentina Rodini 1995 Cremona – Canottaggio

L’Italia ha chiuso la spedizione coreana al settimo posto, con 43 medaglie, 11 ori, 15 argenti e 17 bronzi




Cracco, rivoluzione in Galleria

carlo-cracco1Un caffè bistrot al piano terra, aperto 7 giorni su 7 dalla colazione al dopo cena; un ristorante gourmet al primo piano, aperto tutti i giorni a pranzo e a cena; uno spazio al secondo piano dedicato a eventi, mostre, esposizioni e concerti. È questo il progetto di gestione presentato da Carlo Cracco per gli spazi in Galleria Vittorio Emanuele II che da oggi, dopo l’apertura dell’ultima busta con l’offerta economica (Cracco verserà al Comune un canone annuo di 1.090.000 euro), sono stati ufficialmente assegnati allo chef. “Siamo davvero felici di questa assegnazione – commenta l’assessore al Demanio Daniela Benelli -, il nome di Cracco è esempio di eccellenza del made in Italy che vogliamo rappresentare in Galleria. Dopo l’apertura del Mercato del Duomo, con una gastronomia di qualità alla portata di tutti, arriva anche la ristorazione stellata di uno chef italiano di fama internazionale. Un ingresso, quello di Cracco, che arricchirà l’offerta delle funzioni in Galleria e soprattutto sarà in grado di garantire un’apertura sempre più prolungata del Salotto dei milanesi, anche nelle ore serali”. Grande attenzione al restauro degli spazi e al recupero dei materiali della Galleria. Il progetto presenta infatti soluzioni architettoniche ed estetiche di pregio, attraverso l’uso di decori e arredi che rispettino l’aspetto esterno del complesso monumentale. Tutti gli interventi saranno a carico dell’assegnatario e sottoposti alla preventiva approvazione del Comune di Milano e della Soprintendenza. Il bando – ricorda ancora palazzo Marino – è stato aperto il 18 marzo scorso, in assegnazione due lotti ‘cielo-terra’: 1.118 mq su 5 livelli (attualmente occupati, solo al piano terra, da Mercedes) con destinazione ristorazione di qualità; 956 mq su 5 livelli (attualmente occupati, al piano t erra, dal Bar Sì) con destinazione commerciale. Con l’apertura della busta con l’offerta economica, si conclude l’iter di gara per il Lotto 2. Per quanto riguarda il Lotto 1, che ha ricevuto 8 diverse proposte, si procederà nelle prossime settimane.




Contributi Dote Scuola, domande entro il 31 luglio

È stato prorogato alle ore 12 del 31 luglio il termine per la presentazione delle domande per i contributi della Dote Scuola 2015/16.

Le richieste riguardano le seguenti componenti:

  • “Contributo per l’acquisto di libri di testo e/o dotazioni tecnologiche” finalizzata a sostenere la spesa delle famiglie con Isee inferiore o uguale a 15.494 euro esclusivamente per l’acquisto dei libri di testo e/o dotazioni tecnologiche per gli studenti frequentanti i percorsi di istruzione e di Istruzione e formazione professionale fino al compimento dell’obbligo scolastico (classi I, II e III delle scuole secondarie di primo grado e classi I e II delle scuole secondarie di secondo grado e dei percorsi di istruzione e formazione professionale)
  • “Buono Scuola” finalizzato a sostenere gli studenti che frequentano una scuola paritaria o statale che prevede una retta di iscrizione e frequenza per gli studenti che frequentano percorsi di istruzione (famiglie con Isee inferiore o uguale a 38.000 euro)

La compilazione, l’inoltro e la gestione delle domande avvengono esclusivamente in via informatica su  www.scuola.dote.regione.lombardia.it dove è presente anche la modulistica e una gida.

È possibile presentare una domanda di Dote Scuola dopo la scadenza del 31 luglio, in formato cartaceo, solo ed esclusivamente nei seguenti casi:

  • cambio scuola da statale o da Istituzione formativa accreditata a scuola paritaria o viceversa, avvenuto dopo la data del 5 giugno 2015, nel caso in cui il richiedente, prima di tale data, non fosse in possesso dei requisiti previsti per l’ammissione al contributo e non abbia presentato domanda nei termini previsti
  • nuova residenza in Regione Lombardia dopo la data del 5/6/2015 per i nuclei familiari che arrivano da fuori Regione.

Tali domande dovranno essere presentate in formato cartaceo al fax istituzionale 02 3936151 entro il termine inderogabile :

ore 12 del 30 settembre 2015 nel caso di nuova residenza (punto 2)
ore 12 del 27 novembre 2015 nei caso di cambio scuola (punto 1).

Per le attività di protocollazione svolta da parte dei Comuni e delle Scuole paritarie di residenza dei richiedenti il termine è stato prorogato alle ore 12 del 7 agosto 2015.




Alto Sebino, un’app fa da guida per shopping e turismo

APP LOVERE BOSSICO CASTRO rit“Shop & tour – Lovere, Bossico e Castro”. È il nome della nuova App per la promozione e la valorizzazione dell’offerta turistico-commerciale dei tre Comuni dell’Alto Sebino.

L’iniziativa è realizzata dal Distretto del Commercio di Lovere, Bossico e Castro nell’ambito del V bando di Regione Lombardia, in collaborazione con l’Associazione Artigiani, Commercianti e Terziario di Lovere, le pro loco di Lovere, Castro e Bossico e l’Ufficio Iat dell’Alto Sebino.

Uno strumento innovativo – sottolineano gli Amministratori dei tre Comuni – che, grazie ad un layout semplice ed intuitivo, consente agli utilizzatori di visualizzare e ottenere facilmente informazioni aggiornate sui luoghi d’interesse artistico-culturali e sui percorsi naturalistici, sugli eventi, le attività commerciali, i ristoranti e gli hotel di Lovere, Bossico e Castro aderenti all’iniziativa.

La geolocalizzazione di tutti i punti di interesse, inoltre, permette agli utenti da un lato di conoscere in tempo reale la propria posizione e raggiungere facilmente la meta desiderata tramite la funzione “portami”, dall’altro di costruirsi un proprio itinerario di visita alla scoperta delle molteplici attrattive turistiche del territorio.

Fra le principali caratteristiche della App vi sono: la suddivisione dei contenuti in sei aree tematiche (“Lovere, uno dei Borghi più belli d’Italia”, “Itinerari”, “Attrazioni”, “Attività commerciali & info”, “Eventi” e “Il Distretto”); la presenza di ben 24 itinerari tematici di visita (“Arte & storia”, “Natura & benessere”, “Escursioni”, “Ville e parchi”, “Percorsi in mountain bike” ecc.), alcuni dei quali tracciati in GPX per permettere al fruitore di visionare la tratta da percorrere e conoscere in ogni momento la propria posizione; la possibilità di consultare quasi 50 schede georeferenziate con informazioni, fotografie e curiosità relative ai principali punti d’interesse artistico-culturale e naturalistico di Lovere, Bossico e Castro, nonché di localizzare le attività commerciali vicine agli stessi; sezioni tematiche (in fase di implementazione) dedicate alla ristorazione, alla ricettività, allo shopping e alle altre attività commerciali del territorio aderenti all’iniziativa; un’area dedicata agli eventi per permettere al fruitore della App di rimanere costantemente aggiornato sulle numerose manifestazioni organizzate nel corso dell’anno nei tre Comuni.

La App, disponibile in italiano e, a breve, anche in lingua inglese, è scaricabile gratuitamente da Google Play Store e dall’Apple Store; tutti i contenuti sono fruibili in modalità offline, ossia in assenza di connessione a internet.




Cinema gratuito e punto ristoro nel giardino di Palazzo Moroni

palazzo MoroniProiezioni en plein air con ingresso gratuito in uno degli spazi verdi più suggestivi che si aprono nel cuore di Città Alta, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. Da venerdì 17 a domenica 19 luglio, tra le vigne, i carpini e i prati del panoramico giardino di Palazzo Moroni, in via Porta Dipinta 12, ritorna l’iniziativa “Cinema in Giardino”, la tre giorni

di cinema gratuito organizzata dall’Associazione culturale La Scatola delle Idee e aperta al pubblico di ogni età. Il vasto giardino terrazzato, che si estende varcato il portale di ingresso del Palazzo, diventa cinema all’aperto. Con tanto di piccolo punto ristoro a cura della Caffeteria Bazzini, 80 posti a sedere, e la possibilità di portare da casa coperte, plaid e seggioline per chi vuole rendere la serata sotto le stelle ancora più comoda e originale. I film in programma: venerdi “Minuscule – La valle delle formiche perdute”; sabato “Lunchbox” e domenica “La storia della Principessa Splendente”. Apertura dalle 20.30, inizio film dalle 21.30. In caso di pioggia, le proiezioni si terranno sotto il loggiato della corte.

Info: www.lascatoladelleidee.it