Pesce di lago, anche per la tinca è tempo di sagra

tinca al forno - clusaneMentre a Tavernola la regina dell’estate è la sardina – la cui sagra riprende, dopo il debutto nel weekend dal 10 al 12 luglio, da venerdì 17 a domenica 19 -, a Clusane, sulla riva bresciana del lago, il piatto celebrato, che ha fatto conoscere la località lacustre e i suoi ristoranti in tutta la Lombardia, è la tinca al forno.

Più di Amatrice con l’amatriciana o di San Daniele o Sauris col prosciutto, Clusane ha legato il suo nome a questo piatto già dalla fine dell’800, arrivando ad avere negli anni quasi trenta ristoranti con questo piatto al centro della loro proposta, uno ogni 50 abitanti e la maggior parte delle famiglie del paese coinvolte tra rifornimento, cucina e servizio.

Da più di trent’anni la terza settimana di luglio, il paese dedica a questo strano pesce che popola i bassi fondali del lago, la “Settimana della Tinca al Forno con Polenta”, una settegiorni intensa con un menù dedicato che richiama sul lungolago e nei ristoranti migliaia di persone.

L’appuntamento, promosso dagli Operatori turistici clusanesi (Otc) e attesissimo dagli amanti delle tipicità, è in programma dal 13 al 19 luglio: undici ristoranti proporranno questo gustoso piatto a un prezzo fisso di 22 euro, comprensivo di dolce, acqua, vino e caffè. In considerazione della grandissima affluenza di persone, le tinche arriveranno anche da altri laghi, ma la qualità – assicurano gli organizzatori – è garantita.

«La ricetta è la stessa in tutti e undici i locali ed è quella originale, che ci tramandiamo da almeno tre generazioni, solo un po’ alleggerita nei condimenti» dice Pierpaolo Martinelli, presidente di Otc -. «Con gli altri ristoratori abbiamo creato un gruppo molto unito e il grande successo della sagra è dovuto anche a questo, oltre ovviamente alla bontà e particolarità del nostro piatto tipico».

Info: www.clusane.com




Cascate del Serio, l’apertura in notturna è anche golosa

L’apertura in notturna delle cascate del Serio, in programma sabato 18 luglio dalle 22 alle 22,30, si accompagna ormai da tradizione ad una camminata gastronomica che unisce allo spettacolo del triplice salto d’acqua illuminato da potenti fari la possibilità di scoprire i sapori locali.

Quest’anno l’iniziativa prende il nome di “Cascata Sotto le Stelle, tra Gusto e Tradizione” e prevede degustazioni, intrattenimenti musicali, folcloristici, rievocazioni di antichi mestieri e tradizioni.

Il percorso ha come prima tappa l’antico borgo di Maslana, dove si potranno gustare l’aperitivo e l’antipasto a base dei “Sapori Seriani” a partire dalle ore 17. La serata proseguirà in località “Pià del’arda” dove verrà servito il piatto unico chiamato “la pietansa”. All’Osservatorio di Maslana sarà invece possibile gustare il dolce, proprio di fronte alle cascate, mentre per il caffè ci si potrà recare in una delle attività convenzionate.

La quota di iscrizione è di 15 euro per gli adulti, 10 per i bambini fino a 12 anni, gratuita fino a 3 anni. Il pagamento avviene all’atto dell’iscrizione tramite bonifico bancario.

L’iscrizione comprende gadget e buono pasto per ogni tappa. Per ritirare il materiale occorre presentarsi alle 15 all’Ufficio turistico di Valbondione. È inoltre necessario un abbigliamento da montagna ed è obbligatorio portare una torcia o una pila frontale per la discesa in notturna. (Ufficio Turistico Valbondione tel. e fax 0346/44665 e-mail info@turismovalbondione.it)

Un’altra opportunità per gustare la cascata ed i piatti di montagna la offre il rifugio Campel, che propone il ritrovo alle 17.30 alla partenza degli impianti e la salita al rifugio con la seggiovia. Seguiranno un aperitivo, la cena a base di casoncelli alla bergamasca fatti in casa e taglieri di formaggi tipici e l’osservazione nel cielo nei pressi del rifugio guidati da un esperto. Dopo aver assistito alla cascata, si tornerà in paese con la scorta di accompagnatore e continuando l’osservazione del cielo. All’arrivo saranno serviti tè caldo e vin brulè (Rifugio Campel 339 4948155).

Alte 315 metri, le cascate del Serio le maggiori d’Italia e le seconde in Europa. Dalla diga del Barbellino la massa d’acqua liberata in totale nella mezz’ora di apertura è tra gli 8 e i 10mila metri cubi.

Per assistere all’evento occorre arrivare a Valbondione, da dove si posso prendere due itinerari. Il primo (facile, della durata di circa 45 minuti) raggiunge la frazione di Grumetti, imbocca la mulattiera che porta a Maslana (frazione posta a 1.168 m s.l.m.) e prosegue lungo il sentiero che, attraverso il ponte della Piccinellae, porta nella zona dei grandi macigni. Il secondo (facile, 90 minuti) è il sentiero n. 305 che sale al Rifugio Curò.




Treni e autobus, ecco di cosa si lamentano i bergamaschi

TrenordDopo l’episodio accaduto mercoledì scorso sulla linea ferroviaria Bergamo – Treviglio, Federconsumatori interviene nuovamente in quanto riceve quotidianamente segnalazioni da utenti esasperati dai disservizi imputabili ai gestori del servizio di trasporto pubblico. Per la parte ferroviaria riassumiamo per difetto: difficoltà per l’acquisto e la timbratura dei biglietti di viaggio; caos assicurato quando alla medesima scala che porta ai binari deve accedere chi è in partenza e si scontra con coloro i quali sono appena arrivati; immondizia sparsa sui binari; carrozze insufficienti a ospitare dignitosamente i passeggeri; ritardi cronici; soppressione di corse; gelo d’inverno; caldo torrido d’estate; condizioni igieniche delle carrozze e impraticabilità dei bagni; vetri oscurati dalla patina di sporco; sedili a volte inutilizzabili e rischio sicurezza per la presenza di sbandati che importunano e derubano i passeggeri. A questo quadro si aggiunge il fenomeno dilagante dell’abusivismo. Per fortuna almeno il piazzale antistante la stazione ha assunto un aspetto perlomeno gradevole: sull’efficienza c’è ancora molto da fare.

Per il trasporto su strada, date le condizioni diverse del servizio e la gestione più attenta alla qualità, le rimostranze sono relativamente inferiori rispetto a quanto succede sui treni. Questo non evita che alcuni problemi si ripresentino: autobus gremiti all’inverosimile quando iniziano le lezioni; linee dal percorso tortuoso e ultra chilometrico dove chi deve prendere il bus a metà strada lo trova inevitabilmente intensamente occupato con i posti a sedere esauriti; automezzi vecchi per alcuni tragitti e nuovi per altri, con una particolarità i “nuovi” sono privi di sostegni (maniglie) per coloro che sono obbligati a viaggiare in piedi; segni evidenti di vandalismo e sottostimato fenomeno riguardante coloro che non pagano il biglietto ( “soltanto” a un 6/7% di “portoghesi”); gli autisti non vendono i biglietti in vettura.

Queste situazioni portano all’esasperazione chi le deve sopportare con sacrifici di tempo, disagi e, molte volte, costi aggiuntivi. Federconsumatori ritiene che le carenze strutturali e organizzative debbano essere risolte da chi il servizio lo gestisce, e che i rappresentanti politici eletti in Comuni, Provincia e Regione debbano vigilare e intervenire a garanzia della qualità dovuta ai Cittadini. E però anche noi Cittadini dobbiamo fare la nostra parte rispettando i regolamenti di viaggio e sostenendo le ragioni di chi i regolamenti deve far osservare.




“rEstate”, a Dalmine tre eventi in collaborazione con i commercianti

DalmineTre giovedì, tre appuntamenti, tre serate imperdibili. Dalmine si veste a festa e per il mese di luglio regala ai suoi cittadini tre eventi che saranno raccolti nel festival “rEstate a Dalmine 2015” organizzato dagli assessorati al Commercio e alla Cultura del Comune in collaborazione con le attività commerciali.

Si parte giovedì 16 luglio con l’elezione di “Miss Dalmine”: in largo Europa le bellezze dalminesi sfileranno in cerca del pass per le finali regionali del famosissimo concorso nazionale che il prossimo 14 settembre incoronerà la più affascinante del Bel Paese a Jesolo.

La seconda serata una settimana dopo, giovedì 23 luglio, con lo show musicale blues & soul di Ronnie Jones & The Nine Lite, offerto da “Ronny Parrucchieri”, che si terrà in piazza Caduti 6 Luglio 1944. Giovedì 30 luglio la gran chiusura di “rEstate a Dalmine 2015” con il concerto‐spettacolo della Millennium Drum & Bugle Corps sponsorizzato dalle attività economiche di Opec Dalmine, che dopo l’esibizione in piazza Caduti 6 Luglio 1944 porterà il pubblico presente con una sfilata fino a largo Europa, dove si concluderà l’evento.

Le tre serate del festival dalminese, che prenderanno il via sempre alle 18 e che si chiuderanno a mezzanotte, non saranno solo sfilata di Miss Italia, concerto blues e show della Millennium Drum: in tutte le date, infatti, ci sarà la partecipazione straordinaria del “Mercatino delle Pulci” gestito da Venus Srl, che vedrà le proprie bancarelle di antiquariato, collezionismo e hobbistica allestite su tutto viale Betelli e su tutta via Mazzini insieme ad alcune attività commerciali dalminesi. Inoltre, in piazza Libertà e in largo Europa, saranno messi a disposizione i giochi gonfiabili per i più piccoli. “Questo è un buon esempio di sinergia e di collaborazione costruttiva – spiega l’assessore al Commercio del Comune di Dalmine Ciro Andrea Napoletano ‐. Il coinvolgimento e l’entusiasmo delle tante componenti del territorio può riuscire là dove da soli non ci si arriverebbe mai. Il compito più difficile come sempre è creare lo spirito giusto per fare squadra e questa di luglio vuole essere una prima importante occasione”.




Negozi, «sì a una regolamentazione delle aperture festive»

negozioLa totale liberalizzazione del commercio avviata all’inizio del 2012 non ha prodotto né maggiore concorrenza né particolari stimoli ai consumi o all’occupazione. Lo ha evidenziato la Confcommercio nell’audizione presso la commissione Industria del Senato nell’ambito del disegno di legge sugli orari degli esercizi commerciali.

Il provvedimento, già approvato dalla Camera, prevede l’obbligo di chiusura per 12 giorni all’anno (primo e 6 gennaio, 25 aprile, Pasqua, lunedì dell’Angelo, primo maggio, 2 giugno, 15 agosto, primo novembre, 8 dicembre, Natale e Santo Stefano) e la facoltà per ogni singolo esercente di derogare per un massimo di sei date, comunicandolo al Comune.

Nella sua posizione Confcommercio ha sostenuto la necessità «di proseguire verso la realizzazione di una regolamentazione minima e ragionevole in materia di orari dei negozi, peraltro assolutamente compatibile con i principi e le prassi prevalenti in Europa in materia di libertà di concorrenza. L’obiettivo è quello di arrivare ad avere deroghe certe all’interno di un chiaro quadro normativo. Solo così si può contribuire a consolidare il modello distributivo italiano, fatto di piccole, medie e grandi imprese, consentendo ai territori di valorizzare la propria vocazione turistica e commerciale. Allo stesso tempo si rispetterebbe il valore sociale di queste imprese, mantenendo un adeguato livello nell’offerta dei servizi ai consumatori».

«Anche i dati più recenti indicano che le imprese del commercio al dettaglio continuano a chiudere», ha ricordato la Confederazione. «Poco meno di 23mila nei primi tre mesi di quest’anno con un saldo negativo per oltre 10mila unità rispetto alle nuove aperture – e i consumi continuano a mostrare ritmi di ripresa ancora inadeguati a recuperare quanto perso dal 2007 ad oggi (-7,6%) e comunque insufficienti a dare qualche beneficio ai negozi di vicinato».

Il testo del provvedimento ha intanto messo in allarme il mondo dell’e-commerce. Nel disegno di legge sono indicate attività escluse dalla chiusura obbligatoria (come ristoranti, bar, cinema, mercatini, edicole, negozi d’artigianato locale), ma tra queste non sono citati il commercio elettronico e i distributori automatici. Stando così le cose i siti di vendita on line italiani dovrebbero chiudere per sei giorni all’anno, risultando penalizzati rispetto alle piattaforme con sede negli altri Paesi.




Albino, la notte bianca è “doppia” e si ispira all’Expo

Albino ExponeCon l’avvio di Expo anche la via centrale di Albino si è vestita dei colori del mondo, grazie all’associazione Le Botteghe, che via ha appeso le bandiere di tutti gli Stati in omaggio ai temi della manifestazione internazionale.

Ora questo scenario accoglie la notte bianca dei commercianti, ugualmente ispirata alla rassegna milanese. Si chiama infatti Albino Expone ed è in programma venerdì 10 e sabato 12 luglio in via Mazzini e via Vittorio Veneto.

Radio Number One sarà la colonna sonora dell’evento, in filodiffusione, con due serate a tema, venerdì sarà incentrato sull’Irlanda e sabato sul Country. Venerdì l’appuntamento prende il via alle 18, sabato alle 15.30. Entrambi gli appuntamenti si conludono all’una di notte.

Si potranno trovare fattoria didattica, droni, gonfiabili, l’Associazione sportiva Dama di Albino, giocolieri, l’associazione sportiva Tango Argentino e poi bancarelle, punti ristoro, associazioni.

Un’occasione per animare la città e far conoscere l’offerta commerciale dei negozi e le proposte dei locali.




Letto per voi / Digitale in hotel, dal 13 luglio corsa al bonus

hotel23423.jpgScatterà il 13 luglio il “click day” per il bonus digitalizzazione che permette l’ammodernamento tecnologico delle strutture ricettive. L’articolo 9 del decreto legge 83, del 31 maggio 2014, ha introdotto un credito d’imposta a favore degli “esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari”, nonché a favore delle “agenzie di viaggi e ai tour operator”. Lo stesso articolo prevede per il 2015 (riferite a spese del 2014) una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro. Per avere il riconoscimento del credito d’imposta per il 2014, primo anno di applicazione, la presentazione delle istanze in via telematica deve avvenire dalle ore 10 di lunedì prossimo (13 luglio) alle ore 12 del 24 luglio inviando le istanze al Mibact, portale procedimenti (https:/procedimenti.beniculturali.gov.it). Le risorse disponibili sono a esaurimento: è importante quindi l’ordine di invio delle richieste. Attenzione anche al cumulo con altre agevolazioni: il bonus infatti ricade nel regime Ue “de minimis”.

Il credito d’imposta, riconosciuto per le spese sostenute nel triennio dal 2014 al 2016, è del 30% con un ammontare massimo di 12.500 euro, per tutto il triennio indicato. In altre parole, le spese massime complessive agevolabili saranno pari a 41.666 euro. Il decreto del ministero dei Beni culturali e del turismo del 12 febbraio 2015, dando applicazione al tax credit sulla digitalizzazione, ha individuato con precisione i soggetti beneficiari, specificando, per quanto concerne l’esercizio ricettivo singolo, che si tratta di strutture alberghiere a gestione unitaria, con servizi centralizzati, che forniscono alloggio ed eventualmente vitto ed altri servizi accessori, composte da non meno di sette camere per il pernottamento degli ospiti. Sono ammessi all’agevolazione anche gli esercizi ricettivi aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari , intendendosi per tali l’aggregazione, nella forma del consorzio, delle rete d’impresa, delle Ati (associazioni temporanee di impresa) e degli organismi o enti similari, per l’esercizio delle attività per le strutture singole.

Infine, essendo ammesse al beneficio anche le strutture extra-alberghiere, il decreto ha specificato che in tale caso si può trattare, per esempio, degli affittacamere, degli ostelli per la gioventù, delle case e degli appartamenti per le vacanze nonché dei bed and breakfast, mentre per “agenzie di viaggio e tour operator”, si intendono quei soggetti che applicano lo studio di settore approvato con decreto del 28 dicembre 2012 (VG78U).

Anche con riferimento alle spese che possono rientrare nell’agevolazione, il decreto attuattivo – specificando dapprima che esse si considerano effettivamente sostenute in base alle regole del Tuir (esercizio di competenza, articolo 109), e che l’averle effettuate deve risultare da “apposita attestazione” rilasciata o dal presidente del collegio sindacale ovvero da un revisore legale iscritto all’apposito registro o, ancora, da un professionista iscritto all’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o a quello dei periti commerciali o a quello dei consulenti del lavoro, ovvero dal responsabile del Caf – fornisce un elenco completo anche delle spese “eleggibili”; ossia:

– spese per l’impianto wi-fi, con riferimento all’acquisto e installazione di modem e/o router, della dotazione hardware per la ricezione del servizio mobile e cioè di antenne terrestri, parabole e ripetitori di segnale, e a condizione che venga messo a disposizione del cliente un servizio gratuito di velocità di connessione pari almeno a un megabit/s in download;

– spese per siti web ottimizzati per il sistema mobile, con riferimento all’acquisto di software e applicazioni:

– spese per programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, se in grado di garantire “standard di interoperabilità necessari all’integrazione con siti e portali di promozione pubblici e privati e di favorire l’integrazione tra servizi ricettivi ed extra-ricettivi”, con riferimento all’acquisto di software e hardware,

– spese per spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici su siti e piattaforme informatiche specializzate, con riferimenti al contratto di fornitura spazi web e pubblicità online;

– spese per servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale, con riferimento al contratto di fornitura e prestazione di servizi;

– spese per strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone che disabilità, con riferimento al contratto di fornitura di prestazioni e di servizi nonché l’acquisto di software;

– spese per servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente, con riferimento al contratto di prestazione e di servizio di docenze e tutoraggio.

( di Michele Brusaterra, da Il Sole 24 ore di venerdì 10 luglio 2015)

 

 

 

 

 

 

 




Teatro, musica, sport: gli appuntamenti del week end (e oltre)

Bergamo EstateProseguono gli appuntamenti con il ricco cartellone di Bergamo Estate che accompagna bergamaschi e turisti tra musica, teatro, visite culturali, animazioni per i più piccoli e attività sportive.

Sabato 11 luglio si tiene il terzo appuntamento con Musei Notti Aperte che prevede, questo sabato l’apertura straordinaria dell’Orto Botanico dalle 21 alle 24 con “L’Orto botanico di notte”, alla scoperta di un luogo romantico, un giardino, le piante, una buona compagnia.

La serata è preceduta da due appuntamenti pomeridiani in sala Viscontea. Alle 16.30 nell’ambito de “Le piante e l’uomo. Mostra di pittura botanica naturalistica sui temi di EXPO 2015” si tiene una visita guidata d’autore per vedere le opere con gli occhi di chi le ha realizzate. A cura di Floraviva – Associazione Italiana pittori botanici. Alle ore 17 si tiene invece “A glance at vietnamese flower culture/Uno sguardo alla cultura vietnamita dei fiori”, un incontro in lingua inglese (con traduzione in italiano) adatto anche ai turisti stranieri, utile a diffondere la cultura botanica nell’ambito delle manifestazioni legate ai temi di EXPO2015. Tutte le iniziative sono a ingresso libero.

Il teatro

Sabato 11 e domenica 12 luglio il chiostro di S. Francesco diventa scenario di “A tavola con Arlecchino. I bergamaschi e il cibo”. Lo spettacolo nasce dalla collaborazione tra Teatro Donizetti – Casa delle Arti Young e Erbamil, regia di Fabio Comana. Un percorso teatrale itinerante, costruito all’interno dei due chiostri del complesso di San Francesco ed interpretato da giovani attori e attrici under 21 formatisi all’interno del progetto di Casa delle Arti Young con l’aggiunta di alcuni ospiti a sorpresa.

Un evento di ironica e divertente riflessione sui luoghi comuni legati all’alimentazione, come contributo attivo alle manifestazioni collaterali ad Expo 2015, che non potrà che concludersi con un assaggio guidato ad alcuni prodotti di eccellenza del territorio, in collaborazione con associazioni e produttori locali. (2 repliche per serata: ore 20.30 e 22.30 – massimo 50 spettatori per replica. Ingresso 8€ c/o biglietteria Teatro Donizetti o vivaticket).

Il 12 luglio si tiene uno degli appuntamenti con la rassegna “Tra le fresche frasche”, curata da Teatro del Vento. In occasione della Festa di San Giovanni Guadalberto patrono dei Forestali e istitutore dei monaci vallambrosiani che fondarono il monastero in val d’Astino, nella sezione dell’orto botanico a fianco del monastero, alle ore 21, risuoneranno le splendide parole di Mario Rigoni Stern che scrisse “L’arboreto Selvatico” integrate dal Cantico dei Cantici in forma di canto gregoriano.

Ai margini del bosco dell’Allegrezza all’interno del Orto Botanico Chiara Magri, Swewa Schneider e Matteo Zenatti con arpa diatonica e percussioni leggono “L’arboreto Salvatico”, 20 grandi alberi presentati al pubblico come giganti saggi del pianeta. Il coro di voci maschili di musica antica “Canto Fratto” diretto da Matteo Zenatti presenterà, da un antico antifonario, il magnifico Cantico dei Cantici in polifonia. (Ingresso libero. In caso di pioggia: Cascina Molino sempre in Val d’Astino).

Ancora il 12 luglio in piazza Vecchia prosegue la rassegna della Fondazione Ravasio “La piazza dei burattini”. Ospite alle ore 17 L’Aprisogni con “I tre porcellini”.

viaggio organizzato plus - manicomicsAncora teatro il 14 luglio con il secondo appuntamento con una delle rassegna più divertenti dell’estate: Eccentrici, a cura di Ambaradan. Alle 21.30 il cortile di Palazzo Frizzoni ospita Manicomics in “Viaggio organizzato plus”, uno spettacolo che tratta un tema sempre attuale, la voglia di viaggio, con un linguaggio semplice e creativo, a tratti sottile e delicato e a tratti comicamente irriverente, rivolto ad un largo pubblico. (Ingresso libero – in caso di pioggia: Quadriportico Sentierone).

Sempre a Palazzo Frizzoni per la rassegna curata da Matè Teatro, il 15 luglio alle ore 17 si tiene lo spettacolo teatrale per bambini e famiglie “Che bel Pasticcio!” di Colpo d’Elfo, un gustoso viaggio alla scoperta di nuovi sapori e antiche storie. In una sarabanda di colori e sapori, si incontrano e si mescolano storie di cibi che portano lontano e fanno scoprire ai bambini storie magiche e impreviste (Ingresso. 5€ – Informazioni: info@mateteatro.it 340/5680038)

Sempre il 15 luglio, alle ore 21.30, per la rassegna “Cibo per la mente. Un teatro per tutti” di Pandemonium Teatro va in scena Tiziano Manzini con la lettura teatrale per adulti “Mangia che ti leggo”, un viaggio nello sterminato territorio della letteratura ispirata, stimolata, e favorita dal cibo. (Ingresso libero)

La musica

Il 10 luglio alle 18.30 la Presidenza Consiglio del Comune organizza, nel cortile di Palazzo Frizzoni “Le stagioni in musica”, un concerto-evento con orchestra e solista. (In caso di pioggia Quadriportico Sentierone).

L’11 e il 12 luglio per il ciclo Donizetti Pride for Expo, a cura della Fondazione Donizetti alle 16 in Casa Natale Donizetti si tiene “A casa di Gaetano”, rassegna di musica da camera con gli allievi del Conservatorio “Gaetano Donizetti”. (Ingresso libero)

Doppio concerto nel fine settimana per il ciclo “Bergamo estate 2015. Concerti bandistici”, curato da ABBM: l’11 luglio alle 21 in piazza Vecchia e il 12 luglio alle 10.30 sul Sentierone. Ancora sul Sentierone il 12 luglio alle 21.30 si tiene il concerto del coro CAI della Valle Imagna di S. Omobono Terme, diretto da Filippo Manini.

Lunedì 13 luglio alle ore 210 per il ciclo Pizzicando! Mandolino & Dintorni tra Barocco e Novecento del Centro Musica Antica si terrà il concerto di Fabio Ceccarelli e Fabiano Merlante (flauto e chitarra). Tutti i concerti sono gratuiti.

Lo sport

in primo piano le manifestazioni che si svolgono presso il centro sportivo Italcementi. Dal 10 al 12 luglio i Campionati Italiani assoluti estivi di Tuffi e il 12 luglio la Festa dell’acqua, alla sua settima edizione, con attività sportive guidate e gratuite

 

Da non dimenticare domenica 12 allo spazio giovanile Edonè l’anteprima del Mellow Mood Sunset Party 2015.

E le iniziative non finiscono qui: altre attività e animazioni per bambini, visite guidate, sport all’aria aperta e molto altro.

Per informazioni e programma completo: www.bergamoestate.it




Santa Caterina, il 24 il secondo “Venerdì del Borgo”. Da lunedì il coprifuoco per i locali

Dopo il centro e Borgo Palazzo, la “movida” arriva questa sera in Borgo Santa Caterina per il primo dei quattro appuntamenti con “I Venerdì del Borgo” promossi dall’Associazione Borgo Santa Caterina. Come ormai da tradizione consolidata, la via sarà chiusa al traffico (dalle 19) e ci saranno negozi aperti, mostre, ristoranti all’aperto e bar con servizio in strada. Verranno proposti inoltre musica, balli, stand, laboratori creativi e attività d’intrattenimento per tutte le d’età.

Le prossime date della manifestazione sono il 24 luglio, il 28 agosto e l’11 settembre. Le ultime due in concomitanza con il calendario di Bergamo Balla, ossia le serate in centro con area pedonale, shopping e animazione  – con tutte le forme di danza e ballo – promosse dal Comune.

Da lunedì invece scatterà il “coprifuoco” per i locali serali della via. Entrerà infatti in vigore l’ordinanza del sindaco che, sulla scorta del nuovo Regolamento per la convivenza tra residenti ed esercizi, limita gli orari delle attività che creano problemi di vivibilità o di ordine pubblico e sicurezza e impone la chiusura a mezzanotte e mezza (e l’apertura dalle 6).

I locali interessati dall’ordinanza sono stati individuati in base ad un’istruttoria e possono ottenere un’ora in più di apertura, fino cioè all’1.30, impegnandosi attraverso la sottoscrizione di un accordo con il Comune a mettere in atto soluzioni che minimizzino il disagio.

In Borgo Santa Caterina il provvedimento riguarda tutti gli esercizi, comprese le attività artigianali, ad eccezione dei ristoranti Tijuana, La Gradisca, Enoteca Zanini, Chiringuito e per il bar Divina. Hanno presentando le proprie buone prassi per ottenere il bonus di apertura di un’ora Marika’sss e Doma.

Dal 13 luglio nell’intera via sarà inoltre vietata dalle 23 alle 7 la vendita di alimenti e bevande per asporto in contenitori di vetro o latta, fatta eccezione per la consegna a domicilio. L’uso del vetro è permesso all’interno dei locali o nei dehors mentre, nel caso i clienti che consumano al banco abbiano la possibilità di uscire all’esterno dei locali, dovranno essere utilizzati contenitori di plastica usa e getta o richiesta per il bicchiere una cauzione a rendere non inferiore a 2 euro.

La chiusura anticipata alle 00.30 riguarda anche altri singoli locali in città. Due in via Bonomelli, al numero 11 e 13/b, l’Arri’s Bar di via Piccinini (ex Hemigway), l’Elite Cafè di via Borfuro (che ha aderito al protocollo del Comune),  due in via Moroni (ai numeri 90 e 168), e ancora in via Previtali 14, in via Pitentino 2 e al 14/a di piazza Pontida.




Birreria Belvedere, 50 anni e tante storie da raccontare

Bar birreria del belvedereLa Birreria Belvedere, aggrappata sul Colle di San Vigilio con la sua terrazza con vista mozzafiato, compie cinquant’anni.

Il panorama l’ha sempre reso uno dei localini più romantici e semplici della città, che ha visto nascere, crescere e diventare famiglia tanti amori, ma anche rompere fidanzamenti o assistere a qualche scenata o incontro furtivo. Continua ad essere uno dei locali preferiti per un aperitivo in terrazza, una merenda scaccia-caldo d’estate, una meta per i turisti più avventurosi che si spingono sul Colle, o una sosta d’obbligo per chi si è guadagnato in bici o a piedi la salita.

C’è anche chi si ferma per ore a leggere un buon libro. Eppure il locale a cui tutta la città e i bergamaschi sono affezionati probabilmente non avrebbe nemmeno aperto se non fosse stato per la caparbietà di Enea Giudici. «Dal 1961 al 1965 condusse una vera e propria battaglia con il Comune – evidenzia  la figlia Antonietta, che gestisce oggi  l’attività con il fratello Paolo -. Ricordo ancora le ore trascorse nel corridoio degli uffici comunali a giocare con la bambola in attesa di papà: avevo poco più di tre anni e impiegate ed uscieri mi avevano ormai adottato. Poi, una volta avuta l’autorizzazione, iniziarono le polemiche sul giornale: nessuno vedeva l’utilità di aprire un locale a San Vigilio. E mio padre non esitò a rispondere con una lettera».

A quel posto la famiglia Giudici era troppo affezionata per mollare la presa: «Abitavamo in Colle Aperto- racconta Antonietta Giudici- . Avevamo una salumeria a fianco de La Marianna: l’avevano aperta nonna Antonietta e papà e mia mamma Luisa dava un prezioso contributo nella gestione. Nel tempo libero, mamma e papà ci portavano sempre a San Vigilio per una passeggiata panoramica fino al Belvedere. E qui mio padre ebbe l’intuizione di aprire un locale dove ci si potesse rifocillare e fare una sosta».

La storia del locale inizia esattamente mezzo secolo fa, quando apre i battenti il 9 luglio 1965. Il locale diventa presto punto di riferimento per intere generazioni e la proprietà ha voluto che rimanesse sempre e solo uguale a se stesso: «Solo qualche intervento necessario e qualche piccolo ammodernamento, ma il locale non si può dire sia cambiato molto. Ci siamo tutti affezionati, così».

Antonietta e Paolo Giudici
Antonietta e Paolo Giudici

Il tempo qui si ferma e le tradizioni restano intatte, come quella dello “spirito in gabbietta”: «Mio padre fece realizzare una ventina di ceste di vimini per bottiglie di liquore. Ogni cliente che avesse acquistato una bottiglia, dal whiskey importante al semplice amaro, poteva avere a disposizione una “gabbietta” dedicata, sigillata con un lucchetto o qualsiasi altro segno distintivo. Ogni volta che tornava al Belvedere poteva chiedere la sua bottiglia, senza alcun prezzo aggiuntivo per il servizio. Negli anni Settanta non riuscivamo a gestire le richieste: tutti facevano a gara ad accaparrarsi una gabbietta, chi perché acquistava la bottiglia il giorno dello stipendio, chi per sfizio».

Ne capitavano anche delle belle: «Ricordo che due ragazzi, molto amici, acquistarono una bottiglia in società. Solo che uno continuava a venire a bere, l’altro venne una sera con una ragazza, probabilmente al primo appuntamento e senza una lira in tasca, e quando chiese la sua bottiglia scoprì che il suo amico se l’era scolata a sue spese. Per risolvere l’imbarazzo gli portammo lo stesso un’altra bottiglia, a credito».

Il locale, ancorato alle radici, propone ancora oggi, nonostante lo spazio interno ristretto, solo 20 metri quadri, una buona selezione di spiriti e distillati, oltre che di vino e birre: «I tempi sono cambiati: oggi i ragazzi  bevono dei grandi cocktail- continua Antonietta Giudici -. Ma fortunatamente c’è sempre chi si gode un buon bicchiere, un break di meditazione con vista. E, con i voli Ryanair, arriva anche qualche turista. Non sono molti a spingersi fino a San Vigilio, ma capita sempre più frequentemente di servire stranieri. E arrivano a gruppi, c’è il giorno dei francesi, quello degli inglesi, degli svedesi, degli spagnoli a seconda degli arrivi ad Orio».

L’anniversario è stato festeggiato con una serata speciale, con una carrellata di ricordi, fotografie e vecchi articoli, la torta celebrativa del mezzo secolo e naturalmente brindisi.