Edilizia, Italcementi lancia i.nova POINT

i.nova PointItalcementi ha presentato al mondo dell’edilizia i.nova POINT, un’iniziativa dedicata alle rivendite per mettere a loro disposizione l’innovazione del Gruppo. L’obiettivo è favorire e alimentare il dialogo con la clientela privata, gli architetti, gli ingegneri, i prescrittori, i designer e più in generale con la building community sui temi dell’innovazione di prodotto e della sostenibilità. “Abbiamo scelto 300 rivendite in tutta Italia, di cui 100 al Nord, all’interno delle quali saremo presenti e facilmente riconoscibili con un presidio fisso – ha detto Stefano Roncan, direttore commerciale di Italcementi -. Metteremo a disposizione il network di relazioni di Italcementi con il mondo dell’architettura, il nostro centro ricerche i.lab al KilometroRosso, la gamma di prodotti orientati all’innovazione e alla sostenibilità e la possibilità di formazione del personale commerciale. Un approccio completamente nuovo per il settore dell’edilizia”.




Gestione profughi, le battute a vuoto del prefetto

Il prefetto di Bergamo, Francesca Ferrandino
Il prefetto di Bergamo, Francesca Ferrandino

Forse si è ricreduta. Il sospiro di sollievo che tirò, poco meno di due anni fa quando, dopo aver gestito dalla prima linea di Lampedusa l’emergenza sbarchi, il ministero degli Interni le comunicò il trasferimento a Bergamo, oggi Francesca Ferrandino se lo terrebbe ben serrato in gola. L’esperienza da prefetto in via Tasso, infatti, si sta rivelando ben più impervia di quanto potesse immaginare. Il problema da affrontare è il medesimo con cui si è fatta le ossa sull’isola, ma seppure il numero dei migranti da gestire sia infinitamente minore le difficoltà che sta incontrando sono notevoli. Anche per responsabilità sua, bisogna dirlo chiaro. Che non potesse trovare il tappeto rosso da parte della Lega era evidente, anche se la virulenza e la volgarità di certe manifestazioni dovrebbe far riflettere chi pensa che l’attuale dirigenza del Carroccio (a partire da quel segretario che va in giro in bermuda e t-shirt come un perditempo qualsiasi incurante che anche la forma è sostanza) abbia le capacità per passare dalla protesta al governo delle situazioni complesse e delicate. Così come non c’è da stupirsi, dato il livello a cui è precipitata anche la politica locale, nell’assistere alla spregiudicatezza con cui il coordinatore provinciale di Forza Italia Alessandro Sorte accorre con le truppe cammellate nei luoghi in cui si presenta Salvini per cercare di dimostrare di non essere da meno nella caccia allo straniero. Il soggetto in questione, che per soprammercato è pure assessore regionale ai Trasporti, forse cerca di distogliere l’attenzione dalle vergognose condizioni in cui versa il servizio ferroviario, messo sempre peggio nonostante le quotidiane sparate propagandistiche del medesimo Sorte a cui una parte della stampa locale riserva spazi a profusione in barba alle prese per i fondelli inflitte ai poveri lettori.

Ma proprio perché il livello di chi alza le barricate è questo, chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di muoversi con accortezza e sensibilità, cercando di non offrire ai detrattori occasioni per alzare la voce con qualche valida ragione. Purtroppo, il prefetto, per ragioni che non è dato conoscere, ha mostrato più di una battuta a vuoto. Che senso ha costringere i sindaci ad aspettare mesi prima di essere ricevuti? Perché comunicare ai primi cittadini l’arrivo dei migranti con poche ore di preavviso mentre altri soggetti da giorni erano a conoscenza della sistemazione? Più in generale, è mai pensabile pensare di gestire il tema dell’accoglienza a prescindere, se non contro, il territorio e i soggetti che, democraticamente, lo rappresentano? Sono domande che anche chi non condivide né modi né toni della campagna leghista si deve porre. Il prefetto è il rappresentante del ministero degli Interni, un funzionario di alto grado cui spetta indubbiamente un ruolo delicato. Ma non è e non può trasformarsi in una sorta di plenipotenziario che tutto decide è tutto dispone. Perché il risultato di un modo di procedere così inutilmente decisionista è di infoltire la schiera degli “avversari” (vedi il fuggi fuggi di molti sindaci del Pd…), di alzare ulteriormente una temperatura già torrida e di rendere ingestibile una situazione che, Dio non voglia, potrebbe anche sfociare in qualche gesto sconsiderato.
Nessuno discute il valore e le qualità di Francesca Ferrandino. Chi scrive ha avuto l’opportunità di intervistarla per il Corriere della Sera in occasione del suo insediamento a Bergamo. Una chiacchierata veloce ma intensa, uno scambio di opinioni su diversi problemi che avevano messo in luce una personalità forte, la determinazione di una donna che si era fatta valere su un terreno in cui tanti avevano fatto flop. Non vorremmo che la becera accoglienza di qualcuno che le aveva ricordato le sue origini meridionali le abbia fatto scattare una reazione d’orgoglio che, magari inconsciamente, l’ha portata a coltivare un disagio rispetto al territorio in cui si è trovata a lavorare. Se così è, si tolga ogni preoccupazione. La stragrande maggioranza dei bergamaschi rispetta fino in fondo il ruolo del prefetto e la persona che lo riveste. Ma ci vuole collaborazione, confronto, apertura al dialogo. Senza condivisione anche il potere più forte, sulla carta, non costruisce nulla di duraturo.




Senza biglietto sul treno, ma i passeggeri “attaccano” il capotreno

TrenordL’episodio è accaduto il 7 luglio sul treno Bergamo-Treviglio delle 16.51. E non si tratta dell’ennesimo disservizio causato da Trenord o Centostazioni. A segnalare un comportamento discutibile di alcuni viaggiatori è Federconsumatori Bergamo. Che annota: “Ieri, in prossimità della fermata di Levate il Capotreno che stava controllando la regolarità dei biglietti individuava un passeggero privo del titolo di viaggio. Sollecitato più volte inutilmente il viaggiatore a pagare biglietto e sanzione, approfittando della fermata in corso il controllore lo invitava a scendere.

In seguito a molti tentativi rivelatisi inutili (il passeggero non voleva pagare e nemmeno scendere), il Capotreno si vedeva costretto a chiamare le forze dell’ordine e conseguentemente bloccare la ripartenza del convoglio. Alla comunicazione della temporanea sospensione del servizio hanno iniziato a farsi sentire, con toni alterati, alcuni passeggeri. Non contro l’abusivo ma nei confronti di chi stava compiendo il proprio dovere. Diverse persone hanno iniziato a prendere di mira il Capotreno sostenendo fosse esagerato fermare il treno “soltanto” perché un passeggero era sprovvisto di biglietto, si rifiutava di pagare il dovuto e, in alternativa al pagare, invitato a scendere non ne volesse sapere.

Trascorsi all’incirca 15 minuti dall’inizio della spiacevole vicenda senza che le forze dell’ordine fossero arrivate (e già questo potrebbe essere motivo di riflessione), considerato l’inasprirsi della contestazioni il Capotreno per evitare ulteriori conflitti, decideva di dare il via libera alla ripartenza. Risultato: alla stazione di Treviglio (fine corsa) chi non aveva pagato il biglietto se ne andava impunito e al Capotreno non rimaneva altro da fare che “ringraziare” i contestatori per il sostegno morale dimostrato nei suoi confronti”. “Al Capotreno – conclude Federconsumatori – va la nostra solidarietà … nella speranza che non si arrenda al quieto vivere e continui a svolgere il proprio lavoro coscienziosamente”.




Hell’s Kitchen, il bergamasco Ronzoni in finale. In palio un posto da chef executive

mirko ronzoni  hell's kitchen
Mirko Ronzoni

Conto alla rovescia e coltelli affilati per la finale di Hell’s Kitchen. Manca solo qualche ora per conoscere il nome del vincitore dell’infernale cucina guidata da Carlo Cracco, in onda su Sky Uno giovedì 9 luglio, dalle 21.10.

Mirko Ronzoni, 24 anni, bergamasco di Osio Sotto e docente all’Accademia del Gusto, se la giocherà in cucina con tre concorrenti: Chang Liu, 27 anni, aiuto cuoco di origine cinese, Chiara Pannozzo, 20 anni, aiuto cuoco di Latina e Eleonora Ricci, 29 anni,  romana, capo-partita.

La sfida a quattro si farà sempre più incandescente e alla fine in cucina ci sarà spazio solo per un duello a due ai fornelli. Sono ore di attesa e tensione per lo chef “pret- a – portèr” bergamasco: in palio c’è un volo in Sardegna nell’esclusivo Forte Village Resort per diventare chef-executive nel nuovo ristorante di Hell’s Kitchen e, in caso di vittoria, avrà giusto qualche ora per infilare in valigia, oltre a tante idee per il menù, qualcuno dei suoi abiti all’ultimo grido, che gli sono valsi il soprannome di chef “stiloso”.

Ma Ronzoni ha dato in più occasioni prova di avere sangue freddo e disciplina da vendere e per di più alle start up – complice anche qualche consulenza effettuata negli scorsi anni – è già abituato. Ad ogni modo sarà dura scoprire il proprio destino davanti allo schermo: per questo Mirko ha deciso di condividere – e allentare – la tensione con un gruppo di amici e parenti, i primi fan dello chef di Dalmine. L’appuntamento, per poter contare su più schermi, è in un locale bergamasco.

Una sfida in un certo senso lo chef bergamasco l’ha vinta già: quella della notorietà. «Non nascondo che mi fa enorme piacere essere fermato mentre passeggio per Milano o tra i padiglioni di Expo e scoprire di avere supporter che mi chiedono addirittura un autografo o di fare una foto con loro» racconta Ronzoni. Ma da quest’esperienza infernale, porta a casa molto di più: «Nuove amicizie e la riscoperta di condividere quest’esperienza con altri ragazzi e di convivere con loro sotto lo stesso tetto, senza alcun contatto con l’esterno. E, anche se Carlo Cracco a volte può sembrare duro, credo di essermi meritato la sua fiducia. La speranza è quella che quest’esperienza in cucina sia solo l’inizio di un percorso di successo».




Ubi Banca, più di 1.300 dipendenti donano un giorno di solidarietà

ubi_b5.jpgUBI Banca, in collaborazione con la Fondazione Sodalitas, si conferma partner di riferimento del non profit: più di 1.300 dipendenti hanno infatti aderito a “Un giorno in dono”, un progetto di solidarietà attraverso il quale è stato offerto a tutto il personale del Gruppo la possibilità di impegnarsi in un’attività di volontariato sui propri territori di riferimento. Ogni dipendente aderente, infatti, ha donato un proprio giorno di ferie, trascorrendolo presso una associazione e impegnandosi in una tra le 226 attività di volontariato proposte.

UBI Banca, a conclusione delle giornate, riconosce un contributo economico a favore di ciascuna organizzazione coinvolta, pari al totale del valore economico medio delle giornate lavorative corrispondenti a quelle donate dai lavoratori-volontari. L’edizione 2015 di “Un giorno in dono”, che dopo il successo della prima fase sperimentale milanese del 2014 si è svolta in tutta Italia coinvolgendo tutte le banche e le società del Gruppo, si è conclusa lo scorso 30 giugno. 78 organizzazioni non profit selezionate in collaborazione con Sodalitas hanno accolto i dipendenti di UBI nelle loro sedi in 30 diverse città e province italiane dove il Gruppo è particolarmente radicato. Grazie a tutti coloro che hanno deciso di mettersi in gioco il Gruppo riconoscerà una liberalità di oltre 130mila complessivi alle diverse organizzazioni coinvolte.

Il Gruppo UBI Banca nel corso degli anni ha attivato diverse iniziative di corporate social responsibility. La tradizionale vicinanza al territorio, e il conseguente legame di fiducia che si è instaurato nel tempo, hanno consentito inoltre a UBI Banca di mettere a disposizione del Terzo Settore i suoi canali fisici e virtuali, coinvolgendo spesso direttamente i suoi dipendenti e clienti, e di fornire una serie specifica di prodotti e servizi dedicati.

Per questo nel 2011 il Gruppo ha costituito UBI Comunità, divisione specificatamente dedicata al mondo del Non Profit, per migliorare l’efficacia delle sue azioni e sostenere le diverse realtà della società civile. In tal modo UBI Banca si propone come partner strategico delle ONP, con l’obiettivo di accompagnarle nel loro processo di crescita sostenibile e di supporto ai bisogni delle comunità di riferimento.




Strade, scattato il piano estivo di manutenzione

SAMSUNG CAMERA PICTURES
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Una lunga estate di interventi di manutenzione sulle strade di Bergamo: tanti infatti i lavori previsti dall’assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Bergamo nel corso dell’estate 2015. Approfittando del minore carico di traffico della stagione estiva partono i progetti di manutenzione delle strade cittadine, con più di 20 interventi che caratterizzeranno i mesi di luglio e agosto in diverse aree di Bergamo. Strade, marciapiedi, attraversamenti pedonali, muri di cinta: “Si tratta di un piano mirato – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Brembilla – che consentirà di vedere rinnovate alcune delle principali arterie di traffico della nostra città. Siamo al lavoro per arrecare il minor disagio possibile ai cittadini e definire un calendario dettagliato e completo degli interventi nei prossimi giorni”.

Interventi già in corso e lavori imminenti

Oltre ai lavori che stanno già interessando Piazza Pacati nel quartiere di Monterosso, un progetto condiviso con il quartiere e che a settembre metterà a disposizione dei residenti un piazzale rinnovato, in questo momento sono in corso alcuni interventi manutentivi, come il rifacimento di un tratto di muro di sostegno stradale in via Ramera, il rifacimento della pavimentazione di via al Mulino, la manutenzione straordinaria, iniziata oggi, in via SS. Maurizio e Fermo (rifacimento e sistemazione di un tratto di marciapiedi con adeguamento degli attraversamenti pedonali all’incrocio con Via Noli). A breve termine saranno invece avviati i lavori di rifacimento dell’asfalto di un tratto di marciapiedi compreso tra Piazza S. Anna e il civico 47/A, di un tratto di via Foro Boario, dell’intera via Maglio del Rame, di via del Nastro Azzurro e di via 5° Alpini.

I principali interventi tra la fine di luglio e il mese di agosto

Manutenzioni e ripavimentazioni sono previste in quasi tutti i quartieri cittadini quest’estate: un’altra dozzina di lavori, alcuni dei quali programmati in alcune delle principali arterie di traffico di Bergamo, come via Baioni (e Nazario Sauro), via Bianzana, via Camozzi (insieme a contrada Tre Passi e vicolo S.Giovanni), viale Roma, via Boccaleone, via Nullo, via Battisti. Saranno riasfaltate anche via Colle dei Roccoli, via Piatti, il tratto di strada sottostante il viadotto di Boccaleone, via Galmozzi, P.zza Visconti e via Promessi Sposi. Ancora da definire le date di inizio degli interventi: molti dei lavori programmati saranno svolti in orario notturno, in modo da evitare disagi al traffico durante le ore della giornata.




Via Quarenghi, sequestrate due tonnellate di cibo avariato e nocivo

merce sequestrata cinesiUn sequestro di circa 2 tonnellate di alimenti avariati, scaduti, alterati e nocivi, tra i quali una varietà praticamente sconosciuta di molluschi: questo il risultato di una maxi operazione, coordinata dal PM Emanuele Marchisio, degli agenti della Polizia Locale del Comune di Bergamo e degli operatori del Dipartimento Veterinario dell’ASL effettuata in un market cinese in una delle vie centrali di Bergamo, via Quarenghi. 70 kg circa di pesce vario in cattivo stato di conservazione, 21 kg circa di molluschi di vario genere in stato di alterazione, 13 kg circa di merci con scadenza modificata in modo fraudolento, 17,3 kg circa di merci in vendita con presenza di parassiti, 334,7 litri circa e 1649 kg circa di merci in vendita con data di scadenza superata (in alcuni casi addirittura di 3 anni): questo il risultato di quasi 2 mesi di lavoro, un intervento iniziato a fine aprile e scattato in seguito ad un controllo su un auto in transito nella via che stava consegnando al market merce chiaramente avariata. Vermi e camole in confezioni di cipolle affettate, molluschi sconosciuti conservati in sacchi per il cemento, veleno per topi a contatto con prodotti in vendita, etichette contraffatte con scadenze falsificate, condizioni igieniche dei locali non adeguate, nessun documento a comprovare lo smaltimento di qualunque merce o prodotto: gli agenti della Polizia Locale hanno svolto numerosi controlli, sia all’interno del market che del relativo deposito.

Singolare il ritrovamento di un mollusco bivalvo proveniente dal Senegal: si è reso necessario l’invio della merce all’Istituto Zooprofilattico di Adria per stabilirne l’esatta identificazione. Cymbium: questo il nome del mollusco, di cui è vietata in Italia l’importazione e conseguentemente la vendita. Denunciate 4 persone, tutti di origine cinese, con numerose ipotesi di reato: frode nell’esercizio del Commercio, truffa, commercio di sostanze alimentari nocive, mal conservazione di alimenti, introduzione in Italia di alimenti in assenza dei prescritti controlli presso i punti di frontiera e di prodotti non importabili per specifico divieto di importazione dal Senegal. Riscontrate infine violazioni amministrative per lo stato di conservazione dei prodotti, presenza di alimenti scaduti e le gravi carenze igieniche.

 




A Trigona il grazie del presidente Sangalli

Lunedì, a Milano, alla presenza del direttore generale di Confcommercio Francesco Rivolta e del direttore centrale Rete Associativa Romolo Guasco, s’è tenuto il Comitato tecnico dei direttori di Confcommercio Lombardia. All’ordine del giorno gli assetti istituzionali lombardi in attuazione della legge “Delrio”, la riforma delle Camere di Commercio, gli scenari regionali sui temi strategici dell’attività associativa. Durante il Comitato, è intervenuto anche il Presidente Carlo Sangalli che ha ringraziato Luigi Trigona per il lavoro svolto nei suoi 36 anni di attività come direttore dell’Ascom di Bergamo.




Pensionati, senza certificazione niente quattordicesima

InpsIl primo luglio scorso avrebbe dovuto essere pagata la quattordicesima dei pensionati con basso reddito. Il condizionale è d’obbligo, stando alle numerose telefonate che sono giunte al centralino della FNP CISL di Bergamo, che lamentano la mancata erogazione della somma aggiuntiva alla pensione, nonostante i redditi siano rimasti invariati rispetto allo scorso anno.

“Il disguido che ci viene segnalato dai nostri associati che sostengono di aver regolarmente effettuato la dichiarazione RED o il 730, dichiarazione che viene richiesta annualmente per mantenere il diritto all’erogazione – spiegano dalla segreteria dei Pensionati Cisl -, è determinato dal fatto che l’Inps ha bloccato le erogazioni se negli ultimi tre anni i pensionati interessati non hanno prodotto la certificazione richiesta. Per recuperare tale erogazione è necessario rivolgersi alle nostre sedi Fnp o direttamente al nostro patronato Inas per formalizzare la richiesta. Comunque i pensionati cui spetta la quattordicesima dovrebbero ricevere una lettera dall’Inps con l’invito a presentare la domanda e la dichiarazione reddituale”.

La quattordicesima è riservata ai titolari di pensioni da lavoro dipendente e autonomo che abbiamo compiuto 64 anni, con un reddito personale non superiore a una volta e mezzo l’importo minimo: 9786,61 euro pari a 752,83 euro mensili. Bisogna tenere conto che nel reddito personale vanno considerati tutti i redditi assoggettabili all’Irpef, quelli conseguiti all’estero, i redditi esenti da imposte e i redditi soggetti a ritenuta alla fonte (interessi bancari, postali, dei BOT e CCT, e titoli di stato, quote di investimento, vincite al lotto, assegno di mantenimento del coniuge separato, redditi da capitali italiani e esteri).

A chi compie i 64 anni nel corso del 2015 si consiglia di presentare la domanda (mod.RED) in data successiva al compimento dell’età, la “14” verrà erogata sulla mensilità di dicembre 2015. La somma aggiuntiva non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali. La prestazione viene erogata in via provvisoria e il diritto sarà verificato sulla base delle dichiarazione dei redditi definitiva.




Masec, bilancio 2014 in salute. Nel 2016 un nuovo Fondo integrativo

masec.jpgIl 2016 segnerà un potenziamento dell’assistenza sanitaria complementare per associati e familiari. Confcommercio sta lavorando per offrire ai propri associati su tutto il territorio nazionale una rete di convenzioni per far beneficiare gli imprenditori e le loro famiglie di prestazioni specialistiche a costi contenuti. La creazione del nuovo Fondo di assistenza sanitaria complementare di Confcommercio, che si appresta nei prossimi mesi a diventare realtà, rappresenta la principale novità emersa nel corso dell’assemblea annuale della Masec, la Mutua di assistenza volontaria dell’Ascom. «Il tema dell’assistenza sanitaria è prioritario tanto per l’agenda del Governo quanto per la nostra associazione- ha sottolineato il presidente Paolo Malvestiti- . Il federalismo fiscale sta riducendo la copertura dello Stato verso le prestazioni sanitarie con ricadute negative verso i cittadini ed un possibile conseguente sviluppo del ricorso all’assistenza privata. Le grandi confederazioni, stanno progettando nuove assistenze in tema sanitario, tra cui la creazione di fondi sanitari integrativi, da mettere a disposizione delle aziende». L’assemblea è stata l’occasione oltre che per fare un bilancio- in salute quasi perfetta, con solo una piccola influenza dell’esercizio precedente-  per ripercorrere, tra molte ombre e poche luci, il 2014 per le imprese del terziario: «Oggi ci siamo lasciati finalmente alle spalle il  2014, l’anno che ci auguriamo più negativo di quelli passati, con la speranza che possa tornare un po’ di sereno sui consumi e le nostre imprese- ha continuato Malvestiti- Come anticipato nelle previsioni per il consiglio di dicembre registriamo una chiusura dell’esercizio con una perdita, sia pur contenuta, che segue il deficit  registrato anche dal bilancio della casa madre dell’Ascom.  Pur con questa seppur lievissima negatività, che ci auguriamo possa essere presto invertita, mi preme però ricordare che per l’intero anno abbiamo svolto il nostro compito, erogato servizi mutualistici e rimborsato prestazioni ai soci». Anche il 2015 non è stato finora certo una passeggiata: «La situazione dell’economia bergamasca, resta infatti ancora difficile. Come continuo a ripetere, sulla base anche di quanto rilevato dall’osservatorio camerale, mentre l’industria vocata all’esportazione è in crescita, sono la domanda interna ed i consumi a restare debolissimi- commenta Malvestiti-. Inoltre la pressione fiscale, con l’ultima batosta delle cartelle della TARI  delle scorse settimane resta altissima in un momento nel quale il limitato reddito disponibile delle famiglie sta mortificando le vendite.  Se il quadro resta molto negativo ci sono comunque ragioni per essere ottimisti. La nostra associazione resta solida e un punto di riferimento per il territorio e per la nostra confederazione».

Il bilancio

Nel corso dell’assemblea della Masec svoltasi lunedì è stato approvato il bilancio, che registra una  piccola perdita di esercizio pari a 5 mila e 615 euro. Stabile resta invece il numero degli associati, con una flessione del -1,71%.  Per quanto riguarda i rimborsi sono leggermente aumentati rispetto all’ anno scorso. Sono stati erogati quasi 150 mila euro per 1573 tra visite ed esami e ticket con una spesa di 98.500 euro;  sono stati indennizzate 84 degenze pari a 1080 giorni di ricovero con una spesa di oltre 46 mila euro. Il numero delle prestazioni legate al rimborso di lenti correttive è leggermente aumentato e supera di poco i 4 mila euro.