Week end di concerti alla casa natale di Donizetti

La soprano Veronika Kralova
La soprano Veronika Kralova

La rassegna “Donizetti Pride for Expo”, organizzata dalla Fondazione Donizetti per accompagnare con attività nuove il periodo di Expo Milano 2015, prosegue con “A casa di Gaetano”, una serie di concerti cameristici – con cadenza fissa il sabato e la domenica – in cui si esibiscono i migliori allievi del Conservatorio di Bergamo. Sabato 25 luglio, alle 16, recital del pianista Filippo Gorini, allievo ventenne del Conservatorio di Bergamo nella classe di Maria Grazia Bellocchio, che ha già conquistato importanti premi come il “Neuhaus” di Mosca. In programma, celebri pagine delle “due B della musica tedesca”: il Preludio e Fuga in Si bemolle minore dal Primo Libro del “Clavicembalo ben temperato” di Johann Sebastian Bach, seguito poi dalla Sonata op. 110 e dalle Bagatelle op. 126 di Ludwig van Beethoven. Domenica 26 luglio, sempre alle 16, concerto vocale con due affermati esecutori: il soprano ceco Veronika Kralova e il pianista Davide Perniceni, già sul podio lo scorso giugno per “Elisir Off” al Teatro Sociale.

Il pianista Filippo Gorini
Il pianista Filippo Gorini

Il programma comprende un’alternanza di pagine liederistiche e opere per pianoforte solo. Nell’ordine: la raccolta Frauenliebe und Leben op. 42 per voce e pianoforte di Robert Schumann, lo Scherzo n. 4 op. 39 di Fryderik Chopin, la raccolta di canti In tono nazionale op. 73 di Antonín Dvorák, Warum dai Fantasiestücke op.12 per pianoforte e tre pagine vocali del compositore francese Gabriel Faurè (Les roses d’Ispahan – Automne – Nell). L’ingresso è libero sino a esaurimento dei posti disponibili.




Borgo San Leonardo, la serata del gusto fa il bis

È in programma questa sera – venerdì 24 luglio – il secondo appuntamento con BSLK-Borgo San Leonardo’s Kitchens, il progetto che riunisce ristoranti, caffè ed enoteche tra via San Lazzaro, via San Bernardino e via Moroni, nella proposta di una mappa del mondo in versione enogastronomica, grazie all’adesione e alla collaborazione di cittadini e migranti, che costituiscono la comunità del quartiere.

Definito il primo “distretto del gusto della città”, è promosso dall’Associazione per il Borgo San Leonardo, in collaborazione con l’Associazione La Scatola delle Idee e – all’insegna dell’integrazione che passa attraverso la contaminazione tra sapori, tradizioni, esperienze – raccogli proposte che vanno dalle birre artigianali alle degustazioni in enoteca, dalla cucina tipica bergamasca al kebab e pollo fritto, dalla gastronomia boliviana alla bottega gastronomica francese, dal fast food al churrasco sudamericano fino alla pasticceria.

A partire dalle ore 19, il gastronomade nel Borgo San Leonardo può scegliere tra tre proposte di degustazione.

  • La bottega gastronomica francese CHEZ RICHARD PARIS propone degustazioni di tabulé – piatto del Sud francese a base di cous cous con menta e verdure – terrine di carne, tapenade di verdure, assaggio di formaggi francesi, dolcissimi Canelés de Bordeaux, il tutto innaffiato da sciroppi e selezioni di vini francesi (via San Bernardino 13, max 20 prenotazioni al tel. 338.1791895, € 5 ).
  • PERBACCO wine bar invita a un freschissimo aperitivo con buffet a base di piatti freddi, verdure di stagione e tanta frutta (via Moroni 66, € 5 compresa la prima consumazione a scelta tra vino, cocktail e aperitivi).
  • RED Caffè Vino Spirito darà spazio a frutta e verdura di stagione, ma vera protagonista sarà la ricchezza organolettica del vino rosè, proposto in due varianti regionali: il Bardolino Chiaretto brut
    dell’azienda veneta Villabella e un rosato fermo come il Rosarò Negroamaro dell’azienda Feudi di Guagnano in Puglia (via Moroni 11, prezzo € 5 ).

Un ampio servizio sul numero di luglio di Affari di Gola dedicato al progetto 

 




Orio al Serio, i destini di un aeroporto di “confine”

aeroporto-di-Orio-al-Serio-2013-129Apparentemente un aeroporto, soprattutto in Italia dove realizzare una nuova infrastruttura è quanto meno “complicato”, ha una formidabile barriera all’ingresso nel mercato data dalla sua collocazione. Perdere i clienti naturali del proprio bacino d’utenza è sempre possibile, soprattutto se si è particolarmente inefficienti, ma in generale se un passeggero vuole arrivare in un determinato posto tenderà ad andare nell’aeroporto più vicino o quasi. In altre parole, se la destinazione finale è Milano, Bergamo è più concorrenziale di Verona e molto più concorrenziale di Treviso.

Su questo vantaggio competitivo Orio al Serio ha costruito la sua fortuna e ha utilizzato buona parte degli utili ricavati per potenziarla. Ma nelle politiche delle alleanze la strategia degli ultimi anni sembra essere stata più quella di cercare di evitare di indebolire questo punto di forza che di trovare un partner per renderlo ancora più decisivo.

Il continuo rinvio della scelta tra Linate e Montichiari in fondo ha giovato a Orio al Serio perché ha evitato che la mancata prescelta diventasse pericolosa. Adesso però questo precario equilibrio della non decisione si è rotto. Si è perso il vantaggio della prima mossa: non appena Montichiari è stata presa dall’alleanza veronese-veneziana immediatamente dopo Orio ha avviato le pratiche per l’alleanza con Linate. Restare sola, del resto, avrebbe voluto dire essere schiacciata su due fronti.

Fatte le scelte, è ancora prematuro capire come andrà a finire. Quello che è certo è che negli aeroporti è terminata l’era del campanile, così come nelle banche, nelle università o nelle multiutilities. Le aggregazioni e le alleanze sono diventate una necessità per potersi confrontare con gli altri operatori che stanno diventando più grandi o stanno creando poli regionali (si pensi alla Toscana, ma anche al Veneto) anche per evitare l’arrivo di concorrenti che possano scalfire il vantaggio dello “scalo di vicinato”.

Orio al Serio, che ha il limite insuperabile dell’unica pista e per crescere nei passeggeri deve trovare una nuova collocazione nelle merci, questa situazione adesso la dovrà affrontare. Se l’obiettivo è il traffico da e per Milano, ormai Bergamo, con la Brebemi, vale più o meno Montichiari e la forza degli accordi rinnovati con grandi operatori come Ryanair e Dhl vale per la loro durata oltre ad essere un vincolo di dipendenza che si può anche rivelare una debolezza. Lo studio affidato da Sea (gestore di Malpensa e Linate) e Sacbo (gestore di Orio) all’Università di Bergamo per valutare la possibile creazione di un polo unico aeroportuale lombardo vedrà alla fine in ogni caso Orio come scalo di “confine”. Con l’alleanza a Milano sarà il confine orientale, con l’alleanza con i veneti sarebbe stato il confine occidentale. In ogni caso quello più esposto sul fronte della concorrenza con il polo “avversario”, nella speranza di aver scelto il versante giusto

 




Supermercati, la spesa diventa meno faticosa

Orobici Conad Quando il frigorifero piange e procurarsi del cibo nell’assolata giungla d’asfalto sembra un’impresa, ecco in soccorso i negozianti di fiducia – da sempre impegnati nelle consegne a domicilio – e i supermercati, che continuano a proporre nuove formule per alleggerire il rituale della spesa. Tra le novità, il supermercato Conad di via Garibaldi offre da qualche giorno la consegna della spesa in bici a casa o in ufficio, tutti i giorni da lunedì a venerdì e ogni sabato mattina. Non resta che scegliere i prodotti desiderati tra gli scaffali e in corsia – magari godendosi un’oretta di refrigerio al banco dei freschi – e affidare al market le buste per il trasporto. Il servizio viene effettuato da OroBici con la sua flotta di biciclette pronte a sfidare a suon di pedalate traffico e solleone. Lo scontrino minimo per aver accesso al servizio è di 35 euro: la consegna in bici per gli anziani over 65 e i disabili è sempre gratuita, diversamente il costo è di 3 euro, ma per le spese superiori ai 70 euro è assicurata la gratuità. E, dato che in via Garibaldi, le auto in doppia fila con le frecce non mancano, chi vuol fare spesa con i propri mezzi può parcheggiare gratuitamente l’auto per un’ora nel parcheggio convenzionato di via Sant’Antonino.

Alla Coop in via Autostrada è attivo il servizio “Drive”: la spesa i fa con un click, on-line e poi non resta che ritirarla a tempi da pit-stop in auto, nella fascia oraria che più ci fa comodo. Non vi sono acquisti minimi ed il servizio è gratuito per i clienti che possono fare a meno di scendere dall’auto: basta passare il codice a barre sul lettore per vedersi caricare la spesa in auto, fosse anche solo una mozzarella, un litro di latte e un chilo di farina. Se non si è fatto il pagamento on-line, l’unica fatica richiesta sarà quella di strisciare bancomat o carta di credito, abbandonando per qualche minuto il comfort del proprio abitacolo.

Anche Carrefour ha attivato da poco più di un mese il servizio “Clicca e ritira” che sta riscuotendo un buon successo: si infilano i prodotti desiderati nel carrello virtuale e si ritirano gratuitamente in negozio, con l’assicurazione di trovare le buste belle e pronte in massimo un’ora. C’è anche l’opzione di consegna a domicilio, gratuita solo per spese che superano i 70 euro.

E’ attivo ormai da anni il servizio “Esselunga a casa, La spesa comoda”: acquistando on line tra oltre 10 mila referenze si può contare sulla preparazione della spesa (a fronte di acquisti minimi per 40 euro), il trasporto in furgoni a temperatura differenziata e la consegna al piano nella fascia oraria richiesta. Il prezzo per ogni consegna è di 7,90 euro, cifra che scende a 6,90 euro per gli ordini con importo superiore a 110 euro.  Non mancano agevolazioni, dalla consegna gratis per disabili al prezzo ridotto per anziani over 70 e per gli ordini in consegna dal lunedì al venerdì fino alle 18.
Non mancano di contro grandi catene come Auchan che, in via Carducci, ha abbandonato il servizio di spesa on-line attivo da oltre un anno: i tempi forse non erano ancora maturi per la nostra piazza, dove ora invece fare la spesa con il mouse sembra essere diventato un must. Il servizio presso il primo grande centro commerciale cittadino è stato infatti interrotto da qualche mese. Però, diciamoci la verità, perdersi tra scaffali e corsie, godendosi la frescura artificiale da aria condizionata, non è poi così una cattiva idea, nel cuore dell’estate.

 




PolentOne, a Trieste la polenta alla spina sposa i piatti colombiani

piatto colombiano e polentone rit 1Dell’ascesa di PolentOne si sa. Il franchising di polenta alla spina del bergamasco Marco Pirovano è arrivato persino in Russia e ha conquistato gli investitori del programma Shark Tank di Italia Uno per ulteriori sviluppi negli Stati Uniti.

Logico attendersi che ampliando il business fuori dalla Lombardia il format potesse deviare dall’impostazione originale.

Il connubio che è nato a Trieste è, però, quantomeno singolare.

A portare la prima polenteria alla spina in città, circa un anno e mezzo fa, è stato infatti un locale gestito da colombiani, il Ristobar Luciano in via Rismondo, che ha scelto di dare un tocco di novità e originalità alla propria offerta fast food e da asporto.

È così che accanto ai classici che si trovano anche nei PolentOne di Bergamo (le due versioni di polenta, bramata o taragna, da condire con ragù di cinghiale, capriolo, lepre, crema ai cinque formaggi, oppure boscaiola, vegetariana e la curiosa ma gettonata polenta con Nutella) si possono ordinare gamberi alla colombiana, zuppe, riso, pesce, empanadas, pane di mais, patate ripiene, platano fritto e tanto altro. Mentre nel menù estivo la polenta fumante, che avrebbe ben poco appeal, viene sostituita da polenta alla piastra da unire ad hamburger, salsiccia, spiedini o cevapcici (polpette di carne cilindriche di origine slava diffuse anche in Friuli, Venezia Giulia e Austria).

Che di un piatto tipico del Nord Italia si sia fatto paladino un locale sudamericano, dove le ricette con il mais comunque non mancano, lo ha sottolineato anche il quotidiano della città, titolando “Un colombiano propone la polenta alla spina”. «In tempi di crisi sono convinta che è fondamentale offrire qualcosa di nuovo, idee che possano creare interesse, qualcosa di diverso dagli altri – ha spiegato dalle colonne del Piccolo Maribel Ortiz, che gestisce il locale ed è in Italia da 18 anni –. La scelta fatta si è rivelata vincente, con un piatto in realtà molto semplice, che fa parte della tavola italiana».

Che dire. Se Pirovano voleva un saggio delle potenzialità di internazionalizzazione della sua idea, l’ha avuto. E senza dover varcare confini.




Tassa anche sui condizionatori. I consumatori: “Attenti alle speculazioni”

scarico-condensa-condizionatoreAnche l’aria condizionata ha una sua tassa. Prevista da una direttiva europea sulle emissioni di anidride carbonica. Le associazioni dei consumatori  annunciano l’aggravio in 200 euro a famiglia: “Sono arrivati a tassare anche l’aria”. La direttiva obbliga i proprietari ad avere un libretto di impianto e a introdurre controlli sui condizionatori ogni quattro anni. Multe salate per i trasgressori: dai 500 ai 3 mila euro. “In questi giorni – sottolineano Umberto Dolci  Federconsumatori , Eddy Locati  (Adiconsum)  e Maurizio Regazzoni (Adoc) – fa notizia che non soltanto  gli impianti che producono calore devono essere revisionati, anche quelli che “rinfrescano” sono soggetti a verifiche. Ad evitare speculazioni di ogni genere da parte di chi intendesse “giocare” sull’aria fresca ricordiamo che, comunque, sono esclusi dall’obbligo di revisione gli impianti per la climatizzazione estiva composti da una o più macchine frigorifere la cui somma delle potenze termiche utili sia inferiore a 12 kW”.

Intanto le tre organizzazioni ricordano che “all’inizio dell’autunno si ripresenterà il  problema delle revisioni di legge agli impianti termici. Problema irrisolto per quanto riguarda i costi richiesti dai manutentori abituali. Restiamo al tema riguardante il prezzo richiesto per fare la manutenzione delle caldaie di potenza inferiore ai 35 KW: ossia  la maggioranza degli impianti che forniscono calore  agli appartamenti  con riscaldamento autonomo.  Nell’occasione – aggiungono i consumatori –  sottolineiamo il comportamento delle maggiori associazioni di rappresentanza dei manutentori che, nonostante i tentativi fatti dal Comune di Bergamo e dalla Provincia perché si procedesse alla stesura di un accordo in tutela dei Consumatori, si sottraggono al confronto e approfittano dell’obbligo legislativo di fare controllare gli impianti per imporre prezzi senza alcun verifica sulla congruità tra lavoro fatto e costi. Per “calmierare” il mercato dei controlli sugli impianti termici segnaliamo che vi sono diverse possibilità per risparmiare sui costi di revisione. Ad esempio approfittando delle offerte presenti su  alcuni siti  che gestiscono offerte promozionali. Con la garanzia che gli operatori incaricati di effettuare tali  manutenzioni devono essere “patentati” e autorizzati a intervenire con relazione diretta  al CURIT della Regione Lombardia”.




Maestri del Paesaggio, piatto green sarà la “Tartara di zucchine”

tartare di zucchine

Non era una sfida facile. E lo hanno ammesso anche gli stessi chef in gara per la finalissima della terza edizione di “Green food e gli Chef del paesaggio”. Trovare i giusti equilibri nel piatto con un frutto come la mora (Rubus ulmifolius), ingrediente vincolante dal gusto spesso acidulo, è impresa tutt’altro che agevole. Comunque sia, la selezione gastronomica ideata dall’associazione culturale Arketipos – in collaborazione con il Gruppo Editoriale l’Espresso e Le Tavole di Bergamo Alta – ha raggiunto il suo obiettivo, ovvero eleggere il piatto “green” che meglio rappresenterà il valore del territorio, con originalità e gusto, durante i sedici giorni della manifestazione “I Maestri del Paesaggio” in programma dal 5 al 20 settembre in Città Alta.

La ricetta che verrà inserita nei menù dei ristoranti partner è la “Tartara di zucchine e gelatina di more” proposta dal Baretto di San Vigilio. È il piatto, tra i cinque in concorso, che più ha convinto le due giurie, quella tecnica e quella popolare, chiamate a dare il proprio responso nel corso della fase finale che s’è disputata mercoledì 22 luglio al ristorante Il Gourmet di Città Alta. A preparalo è stato Luca Uria, cuoco amatoriale che ha scoperto la passione per la cucina grazie alla sua bambina, diventata celiaca all’età di tre anni. «Ho cominciato a cucinare e sperimentare alimenti, sapori e ricette che potessero andare bene per la sua intolleranza e che non le facessero perdere il desiderio di mettersi a tavola – racconta Luca -. Così, da quel momento ho dato libero sfogo alla passione per i fornelli, prendendo possesso della cucina in casa mia e creando il sito internet www.lasostadeiceliamici.it e la pagina Facebook La Sosta dei Celiamici dedicata, dove centinaia di persone, prevalentemente celiache, mi seguono per condividere esperienze e consigli per i loro menu gluten free».

Al secondo posto s’è piazzata “L’insalata era nell’orto” del ristorante La Tana e al terzo Il “filetto… e le quattro more”  di Daniela Mammano preparata dal ristorante Lalimentari. In gara c’erano anche il “Cupcake salati con mandorle, formaggio e more” del ristorante Il Gourmet e Le “Farfalle nel rovo” elaborato a più mani da Baretto, Gourmet e Lalimentari. Le cinque ricette, proposte da appassionati di cucina e cuochi amatoriali, sono state selezionate – tra quelle caricate sul sito di D Repubblica – da una giuria qualificata, composta dai ristoratori delle Tavole di Bergamo Alta, ad accezione del “Filetto… e le quattro more” scelta direttamente dai lettori con 620 voti/mi piace. Durante la cena i piatti sono stati accompagnati da una selezione di vini delle cantine Bisol, in particolare i prosecchi superiori Molera e Crede e dal moscato Fior d’Arancio Maeli.




Agenti immobiliari, compravendite più sicure con la collaborazione di geometri e notai

convegno-fimaa_lug2015-ritFimaa-Ascom, l’associazione dei mediatori immobiliari di Bergamo stringe le sinergie con il Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Bergamo e con il Consiglio Notarile di Bergamo.

È il primo risultato del convegno “La centralità del Mediatore in sinergia con Tecnici e Notai a garanzia di compravendite sicure”, svoltosi ieri nella sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazione di Bergamo. «Oggi per vendere un immobile ed offrire un servizio professionale di qualità oltre alla regolarità catastale è necessario verificare il percorso urbanistico dell’immobile ed eventuali trascrizioni pregiudizievoli – dice Luciano Patelli, presidente di Fimaa -. È un lavoro per il quale serve creare una rapporto di collaborazione con i geometri e i notai. Questa sinergia va a tutela dei nostri clienti ed eleva la nostra professionalità di mediatori facendoci diventare un punto di riferimento nelle compravendite immobiliari».

Da anni Fimaa collabora con i geometri nella redazione del Listino degli immobili, ora l’associazione dei mediatori immobiliari fa un passo in più con l’obiettivo di garantire ulteriormente le transazioni, nell’interesse degli acquirenti e della trasparenza.

«Stiamo studiando con il Collegio geometri una convenzione sul prezzo dei loro servizi di verifica urbanistica degli immobili – spiega Patelli -. E anche con i notai stiamo cercando di dialogare nella stessa lingua, soprattutto sulle problematiche che colpiscono il settore immobiliare e che ci vedono ugualmente interessati». «È importante – dichiara il presidente Fimaa – che si crei un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nella filiera immobiliare: Ance, geometri, notai, architetti, ingegneri e mediatori. Noi abbiamo nozione di prima mano delle richieste del mercato e possiamo orientare le scelte delle imprese in modo che vadano incontro alle richieste e quindi abbiano meno invenduti. Siamo un pozzo di conoscenze del mercato che non va perduto».

Al convegno hanno partecipato Riccardo Martinelli, presidente Fogalco e vicepresidente Ascom Bergamo, Luciano Patelli e Oscar Caironi, rispettivamente presidente e vicepresidente Fimaa Bergamo, Mario Belotti, Marco Tucci del Consiglio Notarile di Bergamo, Daniele Mammani, avvocato e consulente legale Fimaa Italia, sulle compravendite e le responsabilità del mediatore.




Bergamo ha già il marchio Unesco. Per Notti di Luce

Le Nazioni Unite celebrano il 2015 quale Anno Internazionale della Luce. All’Unesco è affidato il compito di promuovere nel mondo le varie iniziative intese a sottolineare quanto la luce sia alla base dello sviluppo tecnologico e scientifico del XXI secolo.

Da sedici anni Notti di Luce opera in questi campi con il duplice obiettivo di promuovere la cultura illuminotecnica e riqualificare il territorio, con particolare attenzione al centro di Bergamo bassa, sperimentando le nuove applicazioni della tecnologie della luce: dai corpi mobili illuminanti ai led, alle frontiere del videomapping e dei laser. Per questi motivi la manifestazione è entrata a pieno titolo nel calendario internazionale dell’International Year of Light, unica iniziativa Unesco nella città di Bergamo e tra le prime in Italia, proiettando la nostra città nel panorama mondiale della luce tecnologica.

Il tema del Festival promosso dalla Camera di Commercio di Bergamo è proprio l’evoluzione della luce tecnologica nel XX secolo a partire dalle prime lampadine ad incandescenza dell’Esposizione universale di Parigi che illuminavano la Tour Eiffel,  alle frontiere dell’illuminotronica.

Il tutto verrà raccontato attraverso un videomapping curato da Adriano Merigo, già autore dei primi esperimenti a Bergamo nel corso delle passate edizioni di Notti di Luce. Merigo, attraverso una proiezione animata sulle facciate della Camera di Commercio in piazza Dante, ripercorrerà creativamente le conquiste della luce tecnologica del XX secolo. Un percorso affascinante interlacciato a diverse conquiste sia nel campo della fisica (gli studi dell’effetto fotoelettrico di Albert Einstein del 1905 e la trasmissione della luce attraverso di Charles K. Kao del 1965 ad esempio) sia nello sviluppo dei  fari e delle macchine luminose  che hanno accompagnato il mondo dello spettacolo del cinema e della televisione dal 1950 ad oggi.

Le videoinstallazioni saranno accompagnate nel corso della settimana compresa tra il 31 agosto e il 6 settembre da un progetto di illuminazione architetturale di piazza Dante curato da SG Lighting e Clay Paky – light designer Giambattista Scarpellini – con un’attenzione particolare alle facciate della Camera di Commercio, della Fontana dell’antica Fiera settecentesca, del giardino e, non ultimo, della recente Domus Bergamo attraverso il  sistema di fari Glow up di ultima generazione led funzionanti a batterie, che dialogano tra loro via wifi.

Proprio la Domus Bergamo ospiterà nel corso della settimana alcuni incontri e una mostra fotografica curata da Gianfranco Rota sul tema della luce tecnologica dagli esordi del XIX secolo fino alle conquiste più recenti nel campo dei led, dell’illuminotronica  e dei laser.

È previsto inoltre un progetto di illuminazione architetturale della Torre Belvedere del complesso monumentale di Astino curato da Domenico Egizi e dal light designer Giuseppe Cividini che comprende inoltre l’illuminazione del chiostro interno con il sistema Glow up.

Lo spettacolo della luce dialogherà, come di consueto, con alcuni spettacoli multidisciplinari che si terranno nella nuova struttura installata in piazzetta Piave al Quadriportico del Sentierone e costituiranno “la colonna sonora” dei temi toccati dal video mapping, dalla mostra fotografica e dai dibattiti culturali. In particolare la rivoluzione beat dei Beatles, tra i primi a introdurre luci ed effetti speciali nei loro show, così come le intuizioni psichedeliche dei Pink Floyd.

Ciò è reso possibile grazie alla pluriennale collaborazione con Clay Paky e SG Lighting e il contributo di light designer e architetti della luce che si sono succeduti negli anni quali Walter Barbero, Enzo Catellani, Valerio Festi, Giambattista Scarpellini, Domenico Egizi, Giuseppe Cividini.

Notti di Luce raggiunge negli anni un pubblico sempre più numeroso, competente e appassionato grazie all’ideazione di progetti multidisciplinari pensati da Claudio Angeleri, direttore artistico di Notti di Luce, con l’apporto di eccellenze della musica, della cultura e dello spettacolo quali Gianluigi Trovesi, Adriano Merigo, Gabriele Comeglio, Raffaella Trigona, Oreste Castagna e i migliori giovani talenti della nostra città riuniti in formazioni internazionali, che replicheranno alcuni spettacoli di Notti di Luce in diverse città europee.

Non mancherà il consueto appuntamento con la musica di Gianluigi Trovesi, eccellenza della musica internazionale, che per l’occasione  riproporrà uno dei suoi dischi più apprezzati e premiati a livello internazionale “Around Small Fairy Tales”. L’attore Oreste Castagna introdurrà i quadri musicali con alcuni testi di raccordo ispirati ai racconti musicali di Trovesi.

Il Festival ospita una co-produzione internazionale tra Notti di Luce e il Festival Internazionale del Jazz di Malta dedicata alla musica di Duke Ellington nel cinquantennale della composizione di una delle suite più raffinate e prestigiose “The Far East suite”.

È previsto inoltre un concerto di apertura con il coro The Golden Guys  diretto da Paola Milzani in Città Alta nella cornice del “Borgo Sant’Agostino” inaugurando una collaborazione con la Comunità delle Botteghe di Città Alta promotrice del nuovo spazio di aggregazione nel parco.

Vi sarà, infine, il tradizionale concerto d’organo della Basilica di Santa Maria Maggiore in collaborazione con la Fondazione Mia.




Cattedrale vegetale, scatta la solidarietà per il Nepal

La Cattedrale Vegetale
La Cattedrale Vegetale

Da Oltre il Colle al Nepal, la natura si unisce all’arte e alla solidarietà, trasportata dall’energia cosmopolita di Expo 2015. Il Parco delle Orobie bergamasche ha presentato ieri, nella cornice del progetto La Cattedrale Vegetale di Oltre il Colle, l’iniziativa umanitaria a favore del Nepal, Paese duramente colpito dal devastante sisma dello scorso aprile. Di fianco al Parco nell’iniziativa di solidarietà, il Comune di Oltre il Colle, Caritas Bergamo, l’associazione EvK2CNR.

Il sito artistico, nato tra le braccia di Bergamo Experience 2015, sarà valorizzato attraverso eventi e iniziative a sfondo benefico rivolte al territorio bisognoso di aiuto. Dopotutto, la Cattedrale Vegetale http://cattedralevegetale.info, monumento evocativo costruito interamente da materiale vegetale autoctono e pensato dalla genialità artistica di Giuliano Mauri per esaltare la ricchezza e l’unicità delle specie vegetali alpine che crescono sui crinali delle Orobie Bergamasche, è da sempre metafora di incontro tra culture e popoli, per riflessioni legate al rapporto tra natura e uomini.

La Cattedrale riscopre così la sua identità più profonda che fin dalle origini del progetto guidato dal Parco delle Orobie Bergamasche e sostenuto dai Comuni del territorio, in primis dall’amministrazione comunale di Oltre il Colle, la accomuna a quella del territorio nepalese. In particolare, a rendere le due realtà tanto vicine, è la stretta connessione tra la spiccata spiritualità della Cattedrale e la fortissima congiunzione tra terra e cielo, corpo e anima che da sempre caratterizza le cime del Nepal. Un vero e proprio gemellaggio culturale, artistico e ambientale che vede protagonisti due territori di grande fascino e che culminerà, a settembre, nella presentazione della Cattedrale Vegetale al padiglione Nepal di EXPO 2015 con una mostra fotografica dedicata alla straordinaria struttura, corredata dalla proiezione di un video promozionale realizzato specificatamente per l’appuntamento milanese.

La Cattedrale vegetale contribuirà attiverà la raccolta fondi di aiuti attraverso numerose azioni di sensibilizzazione della cittadinanza: dallo spettacolo teatrale “Come Angeli dal Cielo” – a opera della compagnia Silence del teatro di Lovere che sarà ospitato il prossimo 9 agosto, alle 11:30, sotto i suggestivi intrecci della Cattedrale Vegetale – ai momenti di incontro e discussione organizzati presso lo spazio dedicato nel padiglione Nepal, fino ai contest fotografici in collaborazione con Montagna.tv ed altre iniziative di pubblico interesse.

Non solo, Cattedrale Vegetale sostiene anche ufficialmente il progetto “The Thame Rebound / Ricostruiamo Thame” , campagna umanitaria lanciata dall’associazione EvK2CNR e dal Cesvi  www.montagna.tv/cms/thame) per ricostruire uno dei tanti villaggi Nepalesi messi in ginocchio dalle ripetute scosse di terremoto: Thame, un villaggio della valle del Khumbu, poco distante da Namche Bazar, capitale del popolo sherpa, in cui abitano circa 500 persone che, con gli ultimi tragici eventi, hanno visto le proprie abitazioni essere per il 90% rase al suolo.