Esselunga chiusa la domenica. La “bufala” che contagia il web

esselunga chiude la domenica«Informiamo la gentile clientela che Essulunga rimarrà chiusa tutte le domeniche e le festività per migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. Invitiamo la gentile clientela ad approfittare della domenica per riscoprire i valori della famiglia. Certi di vedervi ancora il lunedì, auguriamo a tutti una buona domenica».

È il testo di un volantino che nel giro di poche ore ha invaso i profili dei social network e scatenato le diverse posizioni. Tra chi si dice dispiaciuto per dover rinunciare alla tranquilla spesa della domenica mattina diventata abituale e chi saluta con favore una visione più “umana” del lavoro, dei consumi e del tempo libero.

Peccato che sia una bufala. La notizia, infatti, è stata smentita dall’azienda, ma già il messaggio qualche dubbio lo poneva. Se il logo è quello della catena di supermercati, nel testo il nome – semplice refuso o indizio? – diventa Essulunga e pure la scelta grafica, un maiuscolo su fondo bianco alquanto artigianale, non pare proprio in linea con un annuncio di tale portata.

Oltre a dimostrare quanto sia facile cadere nei tranelli della rete, l’episodio conferma come il tema degli orari di apertura delle attività commerciali (la revisione della liberalizzazione è in discussione in Parlamento) sia sempre d’impatto.




Buone prassi aziendali, aperte le domande per il premio regionale

buone prassi aziendali - lombardiaSi è aperta il 20 luglio e si concluderà il 15 ottobre la raccolta delle buone prassi aziendali e organizzative per la responsabilità sociale delle imprese lombarde, progetto che premia e valorizza i comportamenti virtuosi, promosso dalla Regione e da Unioncamere Lombardia

Giunta alla sesta edizione, l’iniziativa ha registrato una crescente adesione, toccando il tetto delle 137 imprese premiate lo scorso anno.

La partecipazione è aperta sia alle piccole e medie imprese che alle grandi imprese e alle cooperative che si sono distinte per il loro impegno e comportamento responsabile verso la società, l’ambiente e gli stakeholder in generale (personale, clienti e fornitori, comunità locali, ecc).

Le categorie di riferimento – che recepiscono le indicazioni derivanti dalle linee guida normative ISO26000 – sono cinque: ambiente, lavoro, società, mercato, governo e gestione dell’azienda.

Tra il vantaggi del riconoscimento il “peso” che questo ha per l’ottenimento del “rating di legalità”, il sistema di premialità per le organizzazioni rispettose della legalità assegnato dall’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato, nonché come elemento di valutazione per l’accesso al credito bancario o concessione di finanziamenti e premialità sui bandi della Pubblica Amministrazione.

«Registriamo un costante aumento del numero di imprese lombarde attente alla valorizzazione del capitale umano e sensibili ai temi sociali e ambientali – dichiara Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia –. È importante che, nel nostro ruolo istituzionale, si valorizzi questo impegno, dandone adeguato risalto, confidando che queste Buone Prassi diventino sempre più patrimonio comune di tutti».

«Sosteniamo fortemente questa iniziativa perché ha il merito di premiare le Buone Prassi aziendali che investono nella responsabilità sociale – afferma Mario Melazzini, assessore alle attività produttive, ricerca e innovazione di Regione Lombardia – un fattore che crediamo determinante per la crescita e lo sviluppo sostenibile del nostro tessuto imprenditoriale e su cui intendiamo continuare a destinare la massima attenzione».

L’istruttoria per vagliare richieste e documentazioni resterà aperta sino al 20 novembre.

Le imprese selezionate riceveranno ampia visibilità nel Repertorio delle Buone Prassi on line, nel sito completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti.  Inoltre tutte le imprese parteciperanno all’evento di premiazione finale che si terrà a Palazzo Lombardia entro fine 2015 anno, con la consegna degli attestati di riconoscimento da parte di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia in una cerimonia pubblica




Grumello, via ai lavori in centro. Commercianti inascoltati

grumello avviso lavoriNon ha avuto ascolto e tantomeno esito la protesta dei commercianti di Grumello del Monte contro il senso unico in centro.

Il 27 luglio, come previsto, prenderanno il via i lavori di riqualificazione che trasformeranno via Roma, l’arteria principale del paese, in un senso unico in direzione Sarnico-Bergamo.

Non sono servite quindi la serrata dei negozi e la raccolta di circa mille firme contro la decisione dell’Amministrazione. La Giunta, guidata da Nicoletta Noris (leggi l’intervista), va avanti per la propria strada convinta che la riqualificazione metterà in maggiore sicurezza la zona e garantirà un centro più bello, vivibile, funzionale e moderno.

I commercianti incassano il colpo e si aspettano, già con l’inizio dei lavori, un calo di visibilità e di vendite molto forte. «Siamo in disaccordo e delusi – dicono dal Comitato Vivi Grumello –. Siamo in attesa che i lavori vengano eseguiti. Abbiamo già ricevuto l’ordinanza di inizio lavori e la comunicazione che, con l’inizio del cantiere, sarà in vigore il senso unico. C’è ancora confusione. Stiamo cercando di capire i contenuti dell’ordinanza e le tempistiche dei lavori». «Non c’è stato nessun dialogo con l’Amministrazione – lamenta Roberto Berardi del negozio Sapori di Arlecchino -. I lavori dovrebbero durare fino a ottobre ma chi lo sa. Ora c’è ben poco da fare, se non stare a vedere».

 




“La Diabolica invenzione” a Bergamo Film Meeting

La Diabolica InvenzioneGiunge anche a Bergamo “La Diabolica Invenzione” di Karel Zeman, uno dei film cechi più importanti nella storia del cinema. Dopo aver vinto il Gran premio all’EXPO 1958, la pellicola girò letteralmente tutto il mondo e ottenne numerosi riconoscimenti, divenendo uno dei film più rappresentativi del XX secolo. Oggi, 57 anni dopo, La Diabolica Invenzione ritorna in Italia in una versione digitale restaurata, accompagnata dalla mostra Karel Zeman: il mago del cinema ceco, aperta al pubblico fino al 20 settembre presso il foyer dello Spazio Oberdan a Milano. Il film di Karel Zeman sarà proiettato a Bergamo il 29 luglio 2015, alle ore 21.30, all’interno della rassegna “Mercoledi da leoni”, l’appuntamento con i cult movie ad Esterno Notte – il cinema all’aperto nel centro cittadino – presso il Cortile della Biblioteca Caversazzi di via Tasso 4. Bergamo Film Meeting, con questo appuntamento, rinnova la collaborazione con il Centro Ceco di Milano, già partner della 33a edizione (7-15 marzo 2015), durante la quale è stata organizzata la personale completa e una mostra dedicata all’animatore ceco Pavel Koutský.




Beni strumentali, Losma: “C’è un’Italia che riparte”

Giancarlo Losma
Giancarlo Losma

Nel 2014, la produzione italiana di beni strumentali si è attestata a 36,7 miliardi di euro, segnando un incremento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato determinato sia dalla positiva performance delle esportazioni che dalla ripresa delle consegne sul mercato interno che è tornato a investire in beni strumentali.

Questo è quanto emerge dai dati di consuntivo che sono stati presentati questa mattina da Giancarlo Losma, l’imprenditore bergamasco presidente di Federmacchine, in occasione dell’annuale assemblea della federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali, che ha ospitato l’incontro con l’economista Marco Fortis, che ha presentato il suo ultimo lavoro incentrato su “L’Europa tra ripresa e squilibri – Eurozona, Germania e Italia”.

Nell’anno appena concluso, la domanda di beni strumentali in Italia, è tornata di segno positivo, registrando un incremento, del 10,8% a 17,3 miliardi. Principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Germania (2,9 miliardi di euro + 6,8%), Stati Uniti (2,4 miliardi di euro, +3%), Cina (2 miliardi, -4,6%), Francia (1,7 miliardi, -2,8%).

Con la ripresa del mercato italiano, i costruttori hanno riorientato parte della loro offerta riducendo la quota di produzione destinata all’export risultata, nel 2014, pari al 71%, due punti percentuali in meno rispetto al 2013.

“I numeri del 2014 – ha affermato Losma – ci restituiscono la fotografia di un settore vivace che ha saputo resistere alla crisi e ora coglie i benefici della ripresa del consumo italiano certamente favorita dall’introduzione della Nuova Legge Sabatini, già rifinanziata per tutto il 2015, e dal bonus macchinari, purtroppo scaduto il 30 giugno”.

“Ora, in un momento così delicato per il mercato interno – ha affermato Giancarlo Losma – occorre che gli organi di governo sostengano con misure adatte la ripresa che i nostri principali indicatori confermano si estenderà anche al 2015. In particolare, per sostenere la domanda e soprattutto assicurare mantenimento di competitività all’industria manifatturiera italiana, dovrebbe essere prevista, accanto alla reintroduzione del bonus macchinari anche una misura di incentivi alla sostituzione, volontaria, di macchinari obsoleti, installati in Italia, in modo che i sistemi di produzione possano rispondere alle nuove esigenze di produttività, risparmio energetico e rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro che l’Europa oggi richiede. Detto ciò, occorre comunque ribadire la necessità di misure specifiche capaci di sostenere, in modo strutturato, il rilancio del mercato domestico e del manifatturiero italiano. Complementare a questi provvedimenti dovrebbe essere la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali acquistati e la revisione dei coefficienti di calcolo degli stessi, fermi al 1988”.

 

 

 




Pisogne, con “Lungolagoloso” sapori e musica in riva al Sebino

Pisogne, sponda bresciana dell’Alto Sebino, si trasforma in un ristorante a cielo aperto. Giovedì 23 luglio ritorna, per il quarto anno, “Lungolagoloso”, il percorso enogastronomico musicale sulle rive del lago.

La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco e coinvolge una ventina tra ristoranti, aziende agrituristiche e agricole impegnate nella preparazione delle diverse proposte.

Si inizia con l’aperitivo sul lungolago e si conclude nei bar del paese con il caffè. I piatti vengono preparati al momento, in gazebo attrezzati, e abbinati a un vino.

Il percorso prevede due possibili menù. Il costo è di 30 euro. Alla partenza, alle ore 21 si dovrà ritirare il kit con pettorina, bicchiere, posate e bottiglia d’acqua. L’iniziativa è a numero chiuso.

I biglietti si possono acquistare alla sede della Pro Loco (via Lungolago Tempini 5, tel. 0364 880517 – info@prolocopisogne.it  tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19) o nei ristoranti e bar che partecipano alla manifestazione.

il programma

 




Si è spento l’architetto Roberto Spagnolo. Era docente al Politecnico di Milano

Roberto Spagnolo
Roberto Spagnolo

Si è spento all’ospedale di Pavia, dove era ricoverato in terapia intensiva da qualche settimana, l’architetto brindisino Roberto Spagnolo. Partito per l’università, non ha mai fatto rientro a Brindisi e si è stabilito a Milano, dove si è laureato diventando presto docente ordinario di Composizione architettonica e urbana presso il Politecnico. Viveva a Bergamo insieme alla moglie Manuela Bandini con la quale condivideva la passione per l’architettura, e il figlio Tommaso.

Spagnolo, nonostante la lontananza non ha mai dimenticato le sue origini e le sue radici. Per questo quando poteva, se pure per una toccata e fuga, faceva sempre ritorno in città, dove rincontrava la sorella Gabriella e tutti gli amici. A tal proposito, vale la pena ricordare, che era stato in Puglia, a Brindisi proprio nei mesi scorsi: prima a gennaio 2014 in occasione di un corso nazionale di formazione per insegnanti, organizzato da Italia Nostra, e poi, lo scorso mese di novembre per un convegno sulla città jonico-salentina secondo Radaelli, svoltosi a Palazzo Nervegna nel salone dell’Università. E fu, proprio quel giorno, infatti, che il professore brindisino, nel suo lungo intervento, fece riferimento alla Puglia. “Credo – disse – che sia tornato ad essere un valore mentre guido tra Bari e Lecce, ritrovare, riconoscere tutti i centri urbani, di scala diversa, che punteggiano il paesaggio pugliese. Passare nei paesi o nelle circonvallazioni vedendo i campanili, e poi, attraversare pezzi di campagna, di uliveti, vigneti e di nuovo incontrare una nuova città. E di nuovo la campagna. Questa intermittenza, questi ritmi dello spazio sono grandi valori che, per esempio, quando guidi da Milano a Venezia non riesci più a distinguere. Una città lineare continua, isotropa, senza ritmo si estende per chilometri e chilometri, senza soluzione di continuità e …ti priva di emozioni.”

Se ne va un uomo raffinato, un architetto di qualità. Così lo ricorda Massimo Guastella, professore aggregato di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università del Salento, nonché direttore scientifico del Map (Museo Mediterraneo dell’Arte Presente) di Brindisi.

“Roberto – dice Guastella – insieme con suo fratello Stefano, era per me un grande amico. Ero affascinato dalla sua intelligenza e ogni volta era un piacere immenso confrontarsi con lui. L’ultima volta che l’ho visto è stato a gennaio 2014 in occasione di un convegno al quale intervennero anche Domenico Saponaro, presidente di Italia Nostra e l’architetto Carlo Sciarra. Lo ricordo come uno studioso sempre molto attento, ma soprattutto come un bravo professore, amato dai tutti i suoi studenti. Credo, oltretutto, che questa città alla quale lui era davvero molto legato, avrebbe potuto sfruttare meglio il suo ruolo, la sua professionalità, le sue doti, dal momento che sono convinto che Roberto rappresentasse, nel vero senso della parola, un punto di riferimento nel mondo dell’architettura. Che dire, resterà sempre nel mio cuore e in quello di tanti.”

http://www.brindisireport.it




Vi interessa il caso Grecia? Non perdetevi l’incontro con il professor Barzanò

GrexitL’Unione Europea sta vivendo una stagione di grandi difficoltà legate alle politiche di austerità avviate negli ultimi anni, al problema del contenimento dei debiti pubblici dei Paesi membri, a crisi internazionali che ne evidenziano la fragilità politica nell’assunzione di decisioni.

La questione della Grecia in particolare ha scosso l’opinione pubblica italiana ed europea, sollecitando una serie di riflessioni importanti sulla tenuta dell’Euro e sul futuro della stessa Unione Europea.

A tal proposito, per comprendere meglio ciò che sta accadendo e approfondire quali potrebbero essere le prospettive future, Confartigianato Bergamo organizza una conversazione aperta dal titolo “Europa: caso Grecia” che si terrà mercoledì 29 luglio alle 18.30 nella sede di via Torretta 12 a Bergamo (Auditorium Calegari). Relatore sarà il professor Alberto Barzanò, docente dell’Università Cattolica di Milano e senior Advisor Kreab – Brussels, qualificato esperto di relazioni internazionali.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutte le imprese interessate, ma occorre iscriversi dal sito www.confartigianatobergamo.it.




Contratti aziendali, a Bergamo premi medi per 1.300 euro

lavoro-scintill.jpgNel corso del 2014, in provincia di Bergamo sono stati firmati, dalla CISL e dalle sue categorie, 49 accordi che hanno contemplato il salario variabile. Di questi, 3 nel settore agro alimentare (dalla Fai Cisl), 22 in quello chimico e tessile (la Femca), 3 nel campo degli enti locali (da FP) e 20 in aziende metalmeccaniche, dalla Fim. L’Osservatorio regionale Cisl per la contrattazione, diretto dal bergamasco Giorgio Caprioli, ha distribuito nei giorni scorsi il proprio bollettino annuale, nel industriali quali la Lucchini RS di Lovere, la Brembo, la San Pellegrino, dove quale sono stati analizzati 204 accordi raggiunti in tutta la Lombardia. “L’analisi sull’andamento della contrattazione aziendale a Bergamo nel 2014, riconferma quanto analizzato anche nel corso della recente fiera della contrattazione territoriale in particolare per quanto riguarda il numero di contratti e le quantità economiche che hanno risentito inevitabilmente della grave situazione di crisi – dice Giacomo Meloni, segretario della Cisl di Bergamo -. I segnali relativi alla contrattazione aziendale dei primi mesi del 2015, rimarcano un’ inversione di tendenza positiva a partire da significativi accordi in realtà anche l’incremento della componente economica ha trovato corrispondenza”.

Per quanto riguarda l’aspetto economico dei contratti aziendali, in provincia di Bergamo la media del premio è di oltre 1.300 euro contro i 1.100 lordi della Lombardia, anche se con una discesa notevole rispetto allo scorso anno di circa 400 euro, “per colpa della crisi – sottolinea Caprioli”. Il numero degli accordi è aumentato.

“Confrontando questi dati con quelli degli anni precedenti – dice ancora Caprioli – non notiamo scostamenti significativi, permane a larghissima maggioranza la pratica di firmare accordi che prevedono premi uguali per tutti”. Sopra le firme della  , infatti, si scrivono contratti che “premiano” anche lavoratori interinali e a tempo determinato, in una misura sempre maggiore rispetto al passato. Anche se “c’è ancora molta strada da fare”. “È vero che nella definizione dei “dipendenti” sono compresi anche i tempi determinati e che il contratto nazionale dei somministrati prevede, come del resto la legge, l’inclusione dei somministrati nella distribuzione del premio; ma i “silenzi” o le formulazioni poco chiare possono dar adito a contenziosi infiniti. E’ presente anche, in alcuni accordi, l’esclusione esplicita dal beneficio del premio variabile di queste tipologie di lavoratori”. Si nota che solo il 13,5% degli accordi si ricorda di citare sia i tempi determinati che gli interinali, con una diminuzione notevolissima (dal 24,7% al 13,5%). In compenso aumentano molto le citazioni, dirette o indirette, dei soli tempi determinati (dal 30% al 59,5%) e diminuiscono molto i casi di dimenticanza assoluta (dal 27,3% al 13,8%)”.

“Analizzando lo stesso fenomeno per le tre categorie che hanno inviato più accordi notiamo che la più “ugualitaria” è la FAI, seguita dalla FIM e, a molta distanza, dalla FEMCA”. I premi legati alla presenza sono in aumento rispetto alla scorsa rilevazione: sono infatti il 44,6% rispetto al 39,3%. Comunque il dato oscilla intorno al 40%, senza oscillazioni significative da alcuni anni.

Ai primi posti tra gli indicatori che regolano i premi aziendali, ci sono ancora indicatori “classici” come la qualità, l’assenteismo e la produttività. E’ in ascesa la produzione che, insieme al fatturato, mostra come la crisi sia originata da una ridotta capacità di vendita dei prodotti. Si mantiene “in quota” la sicurezza, volta a premiare i comportamenti virtuosi che, insieme a un’adeguata manutenzione degli impianti e alle altre misure a cui l’azienda deve provvedere, contribuisce a abbattere il fenomeno tragico degli infortuni sul lavoro. “Questa ricerca servirà da stimolo per il confronto sulla riforma del modello contrattuale – continua Meloni -, perché si ponga fra gli altri l’obiettivo di ridurre il numero dei contratti, oltre 700 quelli registrati nel nostro paese.

Serve nella riforma del modello contrattuale un rafforzamento della contrattazione aziendale sul premio di risultato legato ad obiettivi di miglioramento, di produttività, qualità, professionalità, redditività. accordi che vanno sostenuti con il ripristino della defiscalizzazione che il Governo ha inopinatamente sospeso nel corso del 2015. Con una cura particolare da dedicare non solo alla qualità e alla bontà dell’accordo, tema per altro fondamentale, ma parimenti alla trasparenza dei dati aziendali, al loro aggiornamento tramite un lavoro se possibile di commissioni o gruppi di lavoro paritetico, per dare l’adeguata credibilità al dato tecnico e per una gestione partecipata del premio di risultato”

 




Giovane e “smart”: ecco il profilo di chi condivide il viaggio

Giovane sì, ma non per forza studente. Ha un età media di 31 anni (il 76% degli utenti si colloca nella fascia tra i 18 e i 40 anni, mentre il 16% ha un’età compresa tra i 41 e i 50 anni) il viaggiatore italiano che utilizza il ride sharing, ossia la condivisione di un passaggio in auto per lunghi spostamenti e delle spese relative. Lo ha evidenziato una ricerca dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa una platea di 5mila utenti di BlaBlaCar. È emerso che solo il 21% dei ride sharer è costituito da studenti, mentre ben il 71% è i composto da lavoratori attivi (in maggioranza impiegati e liberi professionisti). Tra questi, il 69% ha un contratto a tempo indeterminato e il reddito lordo annuo in media è di 24.000 euro.

Il 60% degli intervistati risiede nel Nord Italia: il 20% in Lombardia, il 12% in Emilia Romagna e l’8% nel Veneto, ma anche regioni del Centro come Lazio e Toscana si trovano ai primi posti con rispettivamente l’11% e l’8% di utenti.

Un viaggiatore tre volte smart

Lo studio definisce il viaggiatore in ride sharing italiano tre volte smart. Perché nell’85% dei casi si dichiara sempre connesso a internet, nell’82% si tratta di persone che fanno shopping online e, nell’83%, possiedono uno smartphone, da cui utilizzano l’app di BlaBlaCar in 2 casi su 3. Chi condivide l’auto, offrendo o ricercando passaggi con BlaBlaCar, è smart anche perché pensa al risparmio: la prima ragione per cui il ride sharing viene preferito ad altre modalità di viaggio è proprio quella economica, indicata sia da quanti usano il servizio come conducenti che da coloro che sono passeggeri. Per addirittura il 99% degli intervistati, BlaBlaCar è vantaggioso o molto vantaggioso rispetto ad altre soluzioni di trasporto.

Inoltre, il ride sharer italiano è smart anche perché si preoccupa dell’ambiente: il 61% degli utenti indica la tutela ecologica tra le principali motivazioni per cui sceglie di utilizzare il servizio. E a ragione: nel 58% dei passaggi offerti, il conducente riceve tante richieste da riuscire a occupare tutti i posti liberi nella propria auto.

La forza del passaparola

A spiccare è anche il grado di coinvolgimento degli utenti all’interno di una community, il cui successo dipende proprio dal fatto che i suoi membri siano attivi e responsabili nei confronti degli altri. Dopo ogni viaggio effettuato con BlaBlaCar, i passeggeri hanno la possibilità di lasciare un feedback ai conducenti con cui hanno viaggiato e viceversa, condividendo informazioni che saranno utili agli altri viaggiatori nella scelta dei propri compagni di strada. Dalla ricerca emerge che ben il 93% degli utenti lascia sempre o spesso un feedback, contribuendo a un sistema che contribuisce a generare fiducia tra persone che non si sono mai incontrate in precedenza.

Se il nome BlaBlaCar fa riferimento al “livello di chiacchiera” che ogni utente può indicare sul proprio profilo (da Bla per i più silenziosi a BlaBlaBla per chi ama raccontarsi), non stupisce che la community sia composta da persone che amano condividere, anche a voce, le loro esperienze: il 99% degli utenti consiglia ad altre persone di utilizzare il servizio, innescando un passaparola tanto positivo da essere la ragione per cui il 50% degli utenti si è iscritto alla piattaforma.