Politiche giovanili, a Bergamo finanziati tre progetti

giovaniIl 70 % dei Comuni lombardi ha partecipato al bando per i Piani territoriali delle Politiche giovanili e il 40% ha ottenuto un finanziamento. Numeri che permettono di andare a coinvolgere oltre 1.200.000 giovani lombardi.

Il bando mette complessivamente a disposizione dei Comuni 2.200.000 euro. Per la Provincia di Bergamo sono stati finanziati con circa 270mila euro tre progetti presentati dai Comuni di Bergamo, Albino e Seriate che coprono Bergamo e gli ambiti territoriali della Valle Seriana, di Seriate e di Grumello del Monte.

Di «riscontro favorevole» ha parlato Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport e alle Politiche per i giovani, commentando la pubblicazione della graduatoria sul Bollettino ufficiale della Regione. «La Regione – ha sottolineato l’assessore – da sempre ha messo al centro dell’attenzione i giovani, sapendo che, investendo su di loro, si investe sul futuro della nostra società. Per il secondo anno passiamo dalle parole ai fatti».

«Il provvedimento – ha aggiunto Rossi – ha l’obiettivo di cofinanziare l’attuazione di politiche territoriali a favore dei giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni, beneficiari di interventi diretti, proposti e attuati da Reti locali (Comuni in forma singola o associata con attori del privato sociale). Siamo riusciti a coinvolgere la gran parte dei Comuni e delle associazioni presenti sul territorio e la quasi totalità delle Province. Fare rete è importante e porta a risultati straordinari che ci hanno permesso di consolidare politiche di stimolo all’autonomia e alla competitività dei giovani».




Bonus ristrutturazioni, il 12 ottobre click day per gli alberghi

mouse_click. computerPartirà il 12 ottobre alle ore 10 il click day per l’invio delle domande di accesso al bonus per la riqualificazione delle strutture alberghiere. Nel sito del Ministero dei beni e delle attività culturali è stata resa nota la data entro la quale potrà essere presentata l’istanza per la richiesta di attribuzione del credito d’imposta riferito alla cosiddetta riqualificazione delle strutture ricettive, di cui all’articolo 10 del Dl 83/2014.

Il click day avrà inizio, con riferimento alle spese sostenute nel 2014, dalle ore 10 del 12 ottobre e terminerà alle ore 16 del successivo 15 ottobre. In tale lasso temporale le strutture ricettive ammesse al bonus dovranno inviare l’istanza di richiesta del credito d’imposta che consiste nel 30% del totale delle spese eleggibili sostenute dall1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016, fino ad un massimo di spesa di euro 666.667: il click in questione day riguarda, ovviamente, le spese sostenute nel corso del 2014.

Tali spese devono essere certificate attraverso attestazione rilasciata da uno dei soggetti a ciò autorizzati che diverrà «giuridicamente responsabile della veridicità dei dati oggettivi dichiarati». La documentazione di natura contabile non dovrà, invece, essere allegata all’istanza ma resa disponibile in caso di controlli. Il Mibact provvederà a verificare sia i requisiti soggettivi nonché quelli formali dichiarati nell’istanza, così come indicato nel decreto attuativo del 7 maggio 2015.

Per procedere con l’invio dell’istanza, gli interessati dovranno registrarsi al Portale dei procedimenti, tenendo conto che la procedura di registrazione è resa disponibile dalle ore 10 del 15 settembre alle ore 16 del 9 ottobre

(di Michele Brusaterra , da Il Sole 24 ore del 7 agosto 2015).




Brebemi, è attiva la promozione week end

brebemi tessera weekendDalla mezzanotte di venerdì 7 agosto a quella di domenica primo novembre è in vigore la promozione weekend su Brebemi e Teem. Un’iniziativa che punta favorire l’utilizzo delle nuove autostrade nei giorni dedicati al tempo libero intercettando, quindi, turisti e vacanzieri che possono scegliere un percorso alternativo nei periodi di maggiore traffico.

Si tratta di una tessera prepagata del costo di 7 euro, pari ad un risparmio del 45% per la percorrenza dell’intero sistema Brebemi-Teem (sulla tratta da casello a casello Vizzolo Predabissi-Chiari Est la tariffa intera è di 12,70 euro) con un vantaggio che si assottiglia proporzionalmente su tratte di chilometraggio inferiore.

La promozione è attiva dalle 00 del venerdì alle 24 della domenica sul sistema autostradale Milano-Brescia, costituito da Brebemi (62 chilometri da Chiari Est a Liscate e Pozzuolo Martesana raccordati con Teem) e da Teem (32 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza interconnessi con A1, A4 e Brebemi). Il pedaggio agevolato non si estende né al tratto d’interconnessione di Teem con l’A1 Milano-Napoli (Vizzolo Predabissi-Cerro al Lambro) né al raccordo di Teem con l’A4 Torino Venezia (Pessano con Bornago-Agrate Brianza). Per godere della tariffa a sette euro, bisogna, insomma, viaggiare esclusivamente all’interno del sistema Brebemi-Teem.

Gli utenti interessati alla promozione possono acquistare la Tessera Weekend sia al Punto Assistenza Clienti al casello di Treviglio sia negli esercizi pubblici coinvolti nella sperimentazione di un’iniziativa che ha pochi precedenti nel settore autostradale. In questa prima fase, le concessionarie Brebemi SpA e Tangenziale Esterna SpA hanno selezionato edicole, tabaccherie e Autogrill ubicati prevalentemente a Milano e aperti in agosto.

Una volta muniti della Tessera Weekend, automobilisti e motociclisti devono entrare in Teem e Brebemi da uno dei caselli gestiti dalle concessionarie (Vizzolo Predabissi, Paullo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Gessate, Pessano con Bornago, Treviglio, Caravaggio, Bariano, Romano di Lombardia, Calcio, Chiari Ovest e Chiari Est) e ritirare il biglietto dalle macchine emettitrici. Nessuna tessera prepagata permette, del resto, di usare il Telepass. Al termine del viaggio, gli utenti sono tenuti a uscire dal sistema autostradale Brebemi-Teem inserendo nelle casse automatiche prima il biglietto di ingresso e poi la Tessera Weekend prepagata. Il ticket non dà diritto al resto nel caso le tratte coperte fossero soggette a un pedaggio inferiore ai sette euro (sui siti Internet delle concessionarie vengono riportate tutte le tariffe).

Per ulteriori informazioni sull’uso della Tessera Weekend e consultare l’elenco degli esercizi pubblici già convenzionati è possibile consultare le sezioni dedicate alla promozione su www.brebemi.it e www.tangenziale.esterna.it.

 




La tecnologia va in aiuto a dislessia, autismo, disabilità. A Bergamo un centro specializzato

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Lavagne interattive, comunicatori vocali, software didattici per imparare la matematica, le lingue straniere, le regole di comportamento sociale.

La tecnologia informatica va in aiuto dei bambini e dei ragazzi che hanno difficoltà di apprendimento con una rete di programmi informatici e ausili elettronici. In gergo si chiamano strumenti tecnologici compensativi, in pratica sono una sorta di facilitatori che li aiutano a seguire le lezioni e a fare un percorso uguale o comunque simile a quello dei compagni.

La novità è che questi software, finora solo a pagamento, oggi esistono anche gratuiti. A Bergamo, all’Istituto Comprensivo Muzio di Colognola, c’è un servizio, anch’esso gratuito, che spiega a insegnanti e genitori di cosa si tratta, come installarli sul proprio pc e come utilizzarli nella didattica. Si chiama Centro Territoriale di Supporto-Nuove Tecnologie per la Didattica (CTS-NTD) e fa capo al Centro territoriale di supporto (CTS) e ai Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI), guidati dalla professoressa Antonella Giannellini.

Tutti hanno l’obiettivo di favorire l’inclusione a scuola. Ce ne parla la coordinatrice Cristina Campigli. «Il Centro è nato nel 2006 per dare risposta ai problemi della disabilità ma dal 2010 ci occupiamo anche di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) e bisogni educativi speciali (BES),  quindi tutto il mondo della fragilità. Siamo tre insegnanti specializzati, oltre alla consulenza informatica diamo anche un’assistenza educativa e pedagogica e questo fa la differenza».

Oggi il mondo dell’open source mette a disposizione software gratuiti che sono in grado di sostituire al 100% quelli a pagamento. «Noi partiamo da questi – dice Campigli – con la convinzione che questi strumenti debbano essere alla portata di tutti e il più condivisi possibile, a casa e a scuola». «La tecnologia – sottolinea – non risolve tutti i problemi ma associata a una metodologia didattica specifica è uno strumento potente per contenere e controllare queste patologie».

Per ogni bisogno c’è un programma e una tecnologia su misura: per i bambini e ragazzini dislessici, che hanno difficoltà nella lettura, ci sono un software di sintesi vocale che traduce in parlato il testo scritto e un altro che permette di organizzare il testo di studio in mappe e schemi, con il valore in più di mettere in sequenza temporale le informazioni e di poter aggiungere le immagini multimediali. Inoltre ci sono gli audiolibri dei romanzi classici che si possono scaricare in formato mp3 da AdAltaVoce di  Radio Rai3 o da Liber Liber.

Per gli alunni con discalculia esistono software per la matematica che vanno dalla calcolatrice vocale a programmi per elaborare o scrivere un’espressione; per gli alunni DSA, sono a disposizione software per le lingue straniere che aiutano per la pronuncia, la fonetica, l’apprendimento. L’elenco continua. I bambini e ragazzi autistici possono contare su un programma che traduce la parole in simboli e permette di comunicare attraverso questi (Comunicazione aumentativa alternativa) e su un software che aiuta ad editare storie sociali, ovvero frasi o storie che aiutano a comprendere quali comportamenti sono socialmente corretti e quali no. Infine uno strumento di utilità trasversale molto importante per l’inclusione è la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) già adottata in tante scuole, che si utilizza come fosse il monitor di un pc: si tratta di un pannello collegato a un pc portatile o fisso che si attacca al muro, per scrivere invece del dito o della penna si usa il mouse.

«A insegnanti e genitori – informa Campigli – spieghiamo come usare nella didattica questi programmi e anche anche come rendere accessibile il pc, come inserire dei limitatori per rallentare i comandi e impedire al bambino di passare da un’applicazione a un’altra e come impostare e visualizzare il timer con il tempo che richiede l’esercizio da svolgere, che è una funzione molto utile per i bambini iperattivi e con poca attenzione».

Lo sportello è attivo da settembre a giugno, il lunedì pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 al CTS Bergamo Nuove tecnologie per la didattica presso l’Istituto Scolastico Comprensivo “V. Muzio” via San Pietro ai Campi 1, Bergamo. Si può portare il proprio pc e ricevere un aiuto per installare i software oppure basta portare una chiavetta Usb. È consigliabile prendere appuntamento per telefono al numero  035.316754 (fax 035 312306 – mail: segreteria@icmuzio.it).




Bossico, cena a tappe tra corti e vie del centro

“Maia e bif infontalera”. Un titolo in dialetto per l’iniziativa di un Gruppo Giovani. Anche questo è non dimenticare memoria e tradizione.

Chi non mastica tanto l’idioma sappia che è una cena a tappe all’interno delle corti e nelle vie del centro storico di Bossico che fa riscoprire piatti e prodotti locali. Giunto alla sesta edizione, l’appuntamento è martedì 11 agosto a partire dalle 20.  Ci si ritrova in piazza San Pietro per il ritiro del kit, composto dalla mappa con le tappe, dal calice da degustazione e dal racconto storico culinario del percorso degustativo a fare da cicerone per la serata.

Segue l’aperitivo tra le corti con vino o analcolico, pane di patate con salumi locali e formaggi di Bossico con miele. I piatti forti sono serviti invece in piazzetta Cavour e sono casoncelli nostrani al burro e salvia e un tris di bolliti con salsa verde. Per chiudere in dolcezza c’è un mini dessert a base di Focaccia di Bossico. I piatti sono preparati in collaborazione con alcuni ristoranti del paese.

Dalle 21.30 scatta la musica dal vivo con You2Live Music Duo e i più grandi successi rock pop italiani e stranieri.

Il costo di oartecipazione è di 20 euro e comprende acqua e un calice di vino o una bibita.

Per informazioni e prenotazioni (entro il 9 agosto): Pro Loco Bossico (tel. 036968008) Elena (3333684452).




Alberghi, il nuovo credito d’imposta non è cumulabile

Il nuovo credito d’imposta del 30% sulle spese sostenute nel triennio 2014-2016 per interventi edilizi, risparmio energetico e arredamento degli alberghi non è cumulabile con la detrazione Irpef e Ires del 55-65% sul risparmio energetico, con quella Irpef del 36-50% sulle ristrutturazioni edilizie o con quella del 50% su acquisti di mobili e grandi elettrodomestici.

È, infatti, un credito d’imposta alternativo e non cumulabile con ogni altra agevolazione fiscale.

L’incumulabilità vale solo per le medesime voci di spesa. Quindi si può scegliere di beneficiare del credito d’imposta per alcuni interventi e di una delle altre detrazioni per altre spese, se sono rispettati i relativi requisiti.

Sono agevolate con il nuovo credito d’imposta manutenzioni straordinarie, restauri e risanamenti conservativi, ristrutturazioni edilizie, eliminazioni di barriere architettoniche e incrementi di efficienza energetica di strutture ricettive turistico-alberghiere.

Sono incentivate anche le spese per acquisti di mobili e componenti d’arredo destinati esclusivamente agli immobili oggetto di interventi (articolo 10, commi da 1 a 4 e 7, Dl83/2014).

Sono interessate al bonus solo le imprese alberghiere esistenti al primo gennaio 2012. L’effettività del sostenimento delle spese deve risultare da un’apposita attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale, da un revisore legale, da un dottore commercialista, da un esperto contabile, da un consulente del lavoro o da un responsabile del centro di assistenza fiscale.

Per struttura alberghiera si intende una struttura aperta al pubblico, a gestione unitaria, con servizi centralizzati che fornisce alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere situate in uno o più edifici. Questa struttura non può avere meno di sette camere per il pernottamento degli ospiti. Tra le strutture alberghiere, vi rientrano gli alberghi, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, gli alberghi diffusi, nonché quelle individuate come tali dalle specifiche normative regionali.

Nel triennio 2014-2016, le spese massime agevolabili sono pari a 666.667 euro per ciascuna impresa alberghiera (credito d’imposta massimo complessivo non superiore a 200.000 euro). Il credito è riconosciuto fino a esaurimento dei fondi disponibili (20 milioni di euro per il 2015 e 50 per gli anni dal 2016 al 2019).

La modalità telematica per l’invio della domanda del nuovo bonus dovrà essere definita dal ministero del Beni Culturali entro il 15 agosto 2015. A regime, dovrà essere presentata dal primo gennaio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di effettuazione delle spese ed entro il 29 aprile si riceverà la comunicazione del credito effettivamente spettante. Solo per le spese sostenute nel 2014, la domanda dovrà essere inviata entro 60 giorni dalla definizione della predetta modalità telematica.

Il bonus dovrà essere riportato in Unico, verrà ripartito in tre quote annuali di pari importo e potrà essere solo utilizzato in compensazione in F24, dal primo gennaio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese.

Il bonus è riconosciuto nel rispetto dei limiti degli aiuti cosiddetti de minimis (regolamento Ue n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea).

La fruizione del credito d’imposta non comporta la sua tassazione né ai fini Ires o Irpef né ai fini Irap.

(Da Il sole 24 ore del 6 agosto 2015 – La guida pratica per la famiglia – Pagina a cura di Luca de Stefani)




Nembro, chiude il ristorante “del manichino”

coq d'or- manichinoChi ha percorso almeno una volta la strada provinciale della Val Seriana non può non averlo notato. La figura di cameriere a grandezza reale in bella vista sull’angolo di un complesso immobiliare in zona San Faustino, tra Nembro e Albino.

È lo speciale testimonial scelto dal ristorante Coq d’Or quando nel 1967 i coniugi Milesi hanno aperto l’attività. Ben pettinato, elegante nella sua divisa bianca, un tempo recava un vassoio dove di volta in volta venivano esposti in bella vista i piatti che richiamavano l’attenzione sulle specialità del momento. Si avvicendavano il pollo, il fagiano, la trota, polenta e uccelli e per i bambini era un classico scommettere su quale portata sarebbe stata “servita” al momento del passaggio in auto. Con gli anni l’aggiornamento del menù è venuto meno ed è sparito anche il vassoio, ma il cameriere è rimasto un punto di riferimento, una sicurezza in un paesaggio in continuo mutamento. Per 48 anni.

Ora i titolari hanno scelto di chiudere. Lo faranno il 16 agosto. «Fortunatamente abbiamo raggiunto l’età della pensione – racconta Christian Milesi, 60 anni, che con la moglie Gabriella ha portato avanti la gestione dopo i genitori -. Certo, un po’ dispiace perché in questa attività ci sono cresciuto, ma dall’altro lato siamo contenti di prenderci finalmente un po’ di tempo per noi, cosa che non è mai stata possibile prima, per via dell’impegno col ristorante. I nostri tre figli hanno preso altre strade, è stata una decisione serena. Ora siamo alla ricerca di qualcuno che prenda in affitto i locali, ma vogliamo che sia un progetto serio, che porti in qualche misura avanti la tradizione».

Una tradizione cominciata nel ’59 quando papà e mamma Milesi, emigrati in Francia, tornarono a Nembro ed aprirono una trattoria in via Ronchetti. «Nel ’67 ci siamo trasferiti qui – spiega – e il manichino è arrivato poco dopo. Ce n’erano tre versioni, la signora, il bambino e l’uomo, abbiamo scelto quest’ultimo». Il nome del locale non lo si deve invece all’esperienza in Francia o almeno non direttamente. «È stato un cliente che veniva a mangiare il “coq au vin” a suggerire di chiamarlo Coq d’Or», ricorda.

ristorante coq d'orAi fornelli Christian ha raccolto il testimone della madre e portando avanti i piatti forti della cucina bergamasca, casoncelli, scaloppine ai funghi e poi brasati, di asino, di cavallo, di cervo, con l’immancabile polenta, oltre alle proposte più classiche della cucina italiana.

Collocato su una via di grande passaggio – fino all’apertura della superstrada Seriate-Cene -, ha rappresentato un approdo sicuro per tanti viaggiatori e per il pranzo di mezzogiorno, con clienti abituali che anche per 10 o 15 anni hanno mangiato lì tutti i giorni. E adesso che fine farà il cameriere? «Se lo vorranno, lo cederemo volentieri ai nuovi gestori – dice Milesi -, altrimenti gli farò indossare una giacca da Carabiniere e lo metterò sul terrazzo di casa nostra, abitiamo sopra il ristorante. Visto il problema della sicurezza, chissà che non serva da antifurto… – scherza -. In fondo, dopo tanti anni è venuto anche per lui il momento di cambiare mestiere!».




Dentro Expo / Un fondo sosterrà le start up agroalimentari innovative

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Il nuovo fondo nazionale per la creazione di imprese altamente innovative in campo agroalimentare partirà con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro, cui faranno seguito ulteriori investimenti legati a tematiche specifiche, tra cui la digitalizzazione: questo è quanto è stato annunciato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali nel corso del convegno “Start up e Innovazione”, svoltosi recentemente presso l’Expo di Milano. L’iniziativa è stata promossa dal Mipaaf congiuntamente con Google Italia e la fondazione ItaliaCamp, cui si deve la creazione del concept  “Vivaio Italia”, vero e proprio leit motiv del Padiglione Italia presso l’Esposizione universale.

Padiglione ItaliaDurante la conferenza, cui hanno assistito oltre 400 start up italiane selezionate tra le migliori pratiche d’innovazione imprenditoriale del nostro Paese,  il ministro Maurizio Martina ha affermato che «la sfida del futuro si gioca proprio nel saper interpretare la tradizione con nuovi strumenti». «L’agroalimentare – ha aggiunto – è un settore dinamico che attrae sempre più energie giovani e il nostro ruolo oggi deve essere quello di favorire lo sviluppo e attivare filoni di ricerca anche tecnologica che sappiano supportare al meglio le esigenze delle imprese del settore».

Il fondo ministeriale opera assumendo partecipazioni di minoranza nel capitale aziendale delle start up che presentino un convincente piano d’affari e che garantiscano un apporto di capitali privati pari ad almeno il 30% dell’investimento totale. Le provvidenze del fondo, destinate prevalentemente ai giovani, potranno essere cumulate con gli aiuti finanziari che il governo mette a disposizione attraverso Ismea per gli imprenditori under 40 per sostenere lo sviluppo di imprese agricole efficienti.

Tra i prossimi obiettivi del Mipaaf vi è inoltre quello di lavorare sulle infrastrutture della comunicazione digitale, «investendo 500 milioni di euro di risorse europee e pubbliche per portare internet veloce con la banda ultralarga nelle zone rurali – ha detto il ministro – e dare impulso a processi di innovazione per sostenere la crescita del settore agroalimentare».

Google Italia, partner co-organizzatore della conferenza, ha annunciato le iniziative della multinazionale per voce di  Michiel Bakker, Director Global Google Food. «Ci troviamo di fronte ad un’occasione preziosa per promuovere le eccellenze produttive italiane in tutto il mondo ed affrontare temi importanti come quelli al centro della Carta di Milano, promossa da Expo – ha osservato Bakker -.  La tecnologia oggi offre opportunità notevoli a produttori, imprenditori e start up del mondo agroalimentare e Google è pronta a fare la propria parte».

Nella strategia complessiva di Google per le Pmi agroalimentari italiane rientra il progetto “Made in Italy: Eccellenze in Digitale” (www.google.it/madeinitaly), che ha la finalità dichiarata di divulgare su scala globale le migliori produzioni agroalimentari italiane nel mondo. Altro fondamentale obiettivo: potenziare l’educazione al digitale al servizio delle imprese. A questo proposito Google Italia ha dato corso alla creazione di una nuova piattaforma denominata “Crescere in Digitale”, specificamente dedicata alla formazione di giovani talenti.




Il caldo dà una mano al turismo. Più dell’Expo

Incremento medio del 5% per il turismo nelle valli bergamasche. Da una indagine svolta dall’Ascom di Bergamo risulta che il gran caldo di questi mesi ha influenzato, anche se meno del previsto, le presenze nelle località turistiche montane.

Il mese di giugno ha registrato una affluenza pari allo scorso anno, mentre il mese di luglio ha incrementato il numero dei turisti soprattutto nei fine settimana, con week end lunghi e con punte anche del 40% rispetto allo scorso anno.

Le previsioni su agosto sono invece difficili da farsi. Le prenotazioni per il momento sono a macchia di leopardo e in alcuni casi sono in aumento rispetto allo scorso anno (5-6%). Secondo gli albergatori è ormai impossibile fare una anticipazioni in quanto, così come è accaduto a luglio, le prenotazioni giungono tutte all’ultimo momento e dipendono dalla variabilità del meteo.

Nei due mesi estivi appena trascorsi la presenza media di villeggianti è stata di 7 – 10 giorni in montagna, con casi di copie di anziani che si sono fermati anche 30 giorni e anziani soli fino a 45-60 giorni.

Le nostre valli sono raggiunte da villeggianti lombardi (Bergamo, Milano, Pavia), qualche presenza giunge dall’Emilia Romagna. Si contano anche turisti stranieri attirati dal Sentiero delle Orobie.

Negli alberghi di montagne e delle vallate per il momento non si sente l’effetto Expo, che ha qualche ripercussione solo in centro città.

A Bergamo e nell’hinterland a giugno e luglio si è, comunque, avuta un buona presenza di turisti, la cui permanenza è stata al di sotto dei 3 giorni nell’hinterland e dei 2 giorni in città. La loro provenienza si è suddivisa equamente tra italiani e stranieri, in particolare nordici, inglesi, tedeschi, spagnoli, francesi, svizzeri, polacchi, belgi, russi e rumeni. Sull’agosto le previsioni in città sono in linea con il 2014.

Anche sui laghi non si sente l’effetto Expo, mentre il mese di giugno e luglio hanno visto una buona presenza di turisti nei fine settimana.

 

 




Bergamo, multe a chi annaffia il prato e lava l’auto

In seguito all’allarme per la grave carenza idrica lanciato dall’Asl di Bergamo per via del perdurare dello stato di siccità e della società Uniacque, che gestisce le acque pubbliche cittadine, per «un’impennata dei prelievi idrici da parte dell’utenza, in concomitanza ad una minore disponibilità della risorsa dovuta alla mancanza da tempo di precipitazioni atmosferiche», il Comune di Bergamo ha adottato un’ordinanza che, al fine di evitare disagi alla popolazione, limiti l’uso improprio dell’acqua potabile, assicurando così la normale erogazione di acqua potabile per usi domestici.

L’ordinanza, firmata dal Sindaco di Bergamo, vieta l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dal pubblico acquedotto per il lavaggio di piazzali e vialetti, per il riempimento di piscine, per l’innaffiamento di prati, giardini e orti e per il lavaggio di autoveicoli (con esclusione degli autolavaggi). Si chiede inoltre alla cittadinanza di ridurre i consumi domestici ai soli usi potabili ed igienici.

L’ordinanza ha validità fino al 30 agosto 2015, ma può essere revocata in ogni momento, qualora cessi l’attuale situazione di siccità e di carenza idrica. Sono previste delle sanzioni per i contravventori, con multe che vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 (pagamento in misura ridotta 100 euro).