Sarnico, i bimbi imparano la musica con i colori e con i pesci del lago

10

A Sarnico nasce una nuova scuola di musica pensata per i bambini, dove le note si imparano giocando con i colori e i pesci del lago. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra la Scuola musicale Remo Pedemonti di Foresto Sparso e il Coro Effatà di Sarnico ed è finalizzata ad avvicinare in modo ludico i più piccoli al mondo delle sette note.

Venerdì 11 settembre a partire dalle ore 14 alla sede del Coro Effatà negli spazi dell’Oratorio si terrà un open day aperto a tutti i bambini che permetterà di conoscere le attività della scuola. Per i piccoli dai 4 ai 6 anni c’è il “Progetto Musigiocando”, un percorso di conoscenza delle note musicali e di sensibilizzazione alla musica ispirato all’ambiente lacustre con esercizi di vocalizzazione e di propedeutica strumentale a suon di tamburelli, cembali, maracas e campanelli.

I più grandi, a partire dai 6 anni, possono cimentarsi nelle “Lezioni di pianoforte”. «L’iniziativa rispecchia pienamente le finalità della nostra associazione che vuole promuovere una certa cultura musicale – spiega Chiara Belussi del Coro Effatà -. Nel nostro territorio non esistono proposte specifiche per i piccolissimi, di qui è nata l’idea di contattare la Scuola Remo Pedemonti e di avviare una scuola anche a Sarnico».

«La musica è molto importante per la crescita dei bambini, fin dai primi anni – dice la responsabile della scuola, Francesca Pedemonti -. In particolare, le esperienze condotte nelle scuole materne e elementari hanno confermato anche alle insegnanti che la musica può aiutare ad aumentare l’attenzione in bambini molto vivaci e “sbloccare” bambini molto timidi».

Per avere maggiori informazioni e per fissare una prova gratuita contattare: Coro Effatà cell. 348/0624708 – oppure Scuola musicale Remo Pedemonti cell. 348/0480663

la locandina




Panettone Day, 6 finalisti bergamaschi pronti alla sfida del gusto

panettoneIl panettone bergamasco rivendica il proprio valore per la finale  del concorso “Panettone Day” organizzato da Braims, che da oltre quarant’anni promuove con passione e dedizione l’eccellenza della pasticceria artigianale italiana,  in partnership con Novacart e in collaborazione con l’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani e con il Gambero Rosso. Ben 6 finalisti su 25 provengono dalla nostra provincia e sono pronti alla sfida di fronte ad un giudice prestigioso e altrettanto inflessibile come Iginio Massari, in programma  il 19 settembre a Milano, al Palazzo delle Stelline in corso Magenta. Il Panettone Day è organizzato all’interno della manifestazione Sweety of Milano, importante evento gourmet aperto al pubblico, che vedrà come protagonisti alcuni tra i nomi più noti della pasticceria  italiana e che gode del patrocinio di Expo. Questi i nomi dei sei finalisti bergamaschi: “Bontà del Grano” di Scanzorosciate; “Croissanteria La Rocca” di Cologno al Serio; “Fratelli Marchesi” di Bergamo; “Panificio Artigianale F.lli Gamba” di Bergamo; “Pasticceria Adriano” di Seriate ; “Voglia di Pane” di Nembro.




Il “mistero” Sorte, fenomeno o sovraeccitato dalla poltrona?

L'assessore Alessandro Sorte
L’assessore Alessandro Sorte

L’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte è un giovanotto che aborre la normalità. Lavorare in silenzio, con umiltà, per cercare di portare a casa i risultati è cosa che non fa per lui. Troppo banale e scontato. Non in sintonia con questi tempi in cui basta sparacchiare dichiarazioni ad effetto, magari senza alcun contatto con la realtà, per guadagnarsi ampi spazi sui giornali. L’ultimo esempio è di pochi giorni fa e per il ragazzo di Brignano è stato un vero trionfo. Roba da stomaci forti. Per chi non avesse avuto la ventura di imbattersi nella strabiliante performance, provvediamo noi ad un breve riassunto, con l’avvertenza di tenersi le mascelle per non slogarsele nella sganasciata che inevitabile si scatenerà alla lettura delle parole del prode assessore. In un sol botto, infatti, Sorte ha annunciato che ha trovato i 15 milioni che mancano per portare a termine la ormai leggendaria variante di Zogno (con tipico umorismo da paese il Nostro ha detto che non può diventare “la Salerno-Reggio Calabria in salsa orobica”…); che la Regione è pronta a comprare le azioni di Sacbo che la Provincia vuole vendere (ma subito il presidente Matteo Rossi ha precisato che non ci pensa nemmeno…) e che comunque il Pirellone vuole fare da regista del sistema aeroportuale lombardo (senza nessun potere normativo e magari con una piccola quota? Davvero una min… colossale); e infine che arriveranno tre nuovi treni sulla linea Bergamo-Milano (ennesimo annuncio di una serie che pare non avere mai fine mentre le condizioni in cui viaggiano i pendolari, e chi scrive lo constata di persona ogni giorno, sono indegne di un paese civile). Ora, delle due l’una: o Alessandro Sorte è un fenomeno, uno statista in sedicesimo destinato a diventare un padre della Patria vista la capacità rabdomantica di trovare una soluzione per ogni problema; oppure, siamo in presenza di un caso di sovraeccitazione da poltrona che rischia di provocare da un lato profonde delusioni in chi (incautamente) dovesse fidarsi di tante facili promesse e dall’altro un senso di prostrazione in chi un giorno, guardandosi allo specchio, potrebbe rendersi conto di aver abusato sia della propria intelligenza che della pazienza altrui. E’ già capitato in passato di occuparsi in maniera critica delle gesta dell’assessore. Qualche servo sciocco vi ha visto antipatia personale o pregiudizi. Nulla di tutto ciò. Semmai, visto che il rinnovamento (che passa anche dal ringiovanimento, pur se non limitato alla carta d’identità) della classe politica è quanto mai auspicato, si vorrebbe evitare che l’eccessivo ardore o l’inevitabile mancanza di esperienza possano indurre a commettere grossolani errori. Tali da spingere, come è già capitato, a dover rimpiangere che “si stava meglio quando si stava peggio”. Poiché Sorte ama circondarsi di vecchi cacicchi della Prima Repubblica ha a portata di mano l’occasione per farsi spiegare come e qualmente una classe politica che pure, complessivamente intesa sia chiaro, aveva saputo far crescere e sviluppare il Paese si è autodissolta fra scandali, malgoverno, promesse non mantenute. Un breve ripasso di storia, buono anche a impedire per qualche giorno altre sparate propagandistiche, al nostro assessore non potrà che fare bene.




Nuovo Imaie, l’ennesima assurdità all’italiana

Ci mancava proprio. Dopo anni di stasi che erano serviti a far digerire, tra l’altro in un periodo di crisi, il compenso a SCF ecco arrivare l’ennesimo tributo o diritto connesso. Novità che andrà di traverso a tutti!

Il Tribunale di Roma ha stabilito che il Nuovo Imaie (Nuovo Istituto Mutualistico per la tutela dei diritti degli Artisti Interpreti ed Esecutori) – ironia della sorte, il precedente Imaie è in liquidazione – ha il diritto al pagamento dell’equo compenso per gli artisti interpreti ed esecutori di opere cinematografiche ed assimilate. E, sempre secondo il Tribunale di Roma, gli alberghi effettuano una utilizzazione “ulteriore e diversa” dell’opera cinematografica rispetto a quella effettuata dalle emittenti televisive, e pertanto devono versare un equo compenso . Attenzione! Nell’attuale ginepraio voglio sottolineare che questo riguarda solo il compenso degli artisti e interpreti delle opere cinematografiche, perché i compensi dovuti agli artisti, interpreti ed esecutori delle opere musicali sono già versati dalle strutture ricettive a SCF.

tv albergo 5Insomma, ci sarebbe da ridere se raccontassimo ad un cittadino straniero quanto avvenuto in Italia negli anni con SIAE e SCF! Senza pensare che il diritto al tributo è basato sulla legge del diritto d’autore del 1941 (legge del 22/04/1941 n. 633) emanata quando esisteva un’altra Italia e quando i televisori ancora non esistevano. Da queste parti, tra i nostri associati, dove i diritti e le tasse alla fine si pagano sempre, l’indignazione è forte. E’ infatti su queste cose che il nostro Paese frana, Expo e non Expo. E a pagare sono sempre i soliti noti. In questo caso gli alberghi. Che senso ha creare un nuovo consorzio, un nuovo tributo, una nuova scadenza amministrativa, far lavorare i Tribunali, i collegi arbitrali, le associazioni, le imprese quando sarebbe sufficiente fissare per legge un unico compenso ad un unico ente esattore? Questo peraltro a fronte di un unico servizio dell’imprenditore: la messa a disposizione del televisore agli ospiti di un albergo, per il quale il povero albergatore deve già pagare il canone RAI, la SIAE per il diritto d’autore e SCF Consorzio fonografici per i diritti degli artisti e produttori discografici. E poi si trova ad arricchire la proposta, integrando l’offerta con i canali satellitari, stante l’assenza di appeal delle televisioni in chiaro. Certamente fa comodo a tutti far valere il proprio diritto in modo autonomo rispetto a quello degli altri con lo scopo di ottenere di più. Questa storia, tutta all’italiana, racconta che il diritto connesso, riscosso autonomamente dal diritto principale (che è quello d’Autore) rende molto di più. Salvo per chi lo paga…., per il quale costituisce lacrime e sangue.

La nostra Federazione, Federalberghi, dopo aver giustamente frenato per anni, non ha potuto che fare la sua parte e sedersi al tavolo arbitrale stabilito dal Tribunale di Roma e definire il compenso. Ha fatto presente l’eccessiva onerosità del diritto e la difficoltà del momento e ha contenuto l’esborso peraltro mitigato dalla convenzione associati. Ma il punto non sta in questo e la colpa non è di qualcuno. E’ il sistema che è sbagliato, perché è costruito attorno ai palazzi e all’esattore di turno, chiamato a far rispettare tutti i diritti sanciti dalla legge e dai Tribunali, calando le sue giuste pretese a discapito di tutti e tutto.

Noi contestiamo l’importo, perché chiedere un ulteriore balzello che va da 28 euro a 161 euro all’anno sembrerà poco per una struttura alberghiera. Ma non dobbiamo dimenticarci che si aggiungono alle migliaia di euro pagate a SIAE e alle ulteriori centinaia per SCF per lo stesso servizio (riprodurre musica e immagini negli alberghi) e ad altre ancora. Le nostre strutture alberghiere, soprattutto quelle delle valli e del lago, già in grave difficoltà, fanno fatica a pagare gli stipendi, figuriamoci di nuovi diritti che nemmeno comprendono. Contestiamo anche il metodo, perché la legge italiana dovrebbe finalmente sancire una volta per tutte – in omaggio al diritto del contribuente che vale quanto quello del beneficiario – che ci sia un unico versamento ed un’unica scadenza ed un importo sostenibile. Non vogliamo negare il diritto al compenso del proprietario intellettuale (stabilendo le giuste pretese), ma certamente abbiamo il diritto che il suo prelievo avvenga in maniera coerente e sostenibile. Perché quanto sta avvenendo porterà alla morte le imprese. Chi pagherà i diritti di questi interpreti ed esecutori delle opere cinematografici? Forse i titolari e dipendenti che perderanno i posti di lavoro. Speriamo di no.

 

* direttore dell’Ascom Bergamo

 




Le modalità e termini per il pagamento dei compensi

L’11 settembre scade il termine per il pagamento del Nuovo Imaie e dell’Imaie in liquidazione, i compensi dovuti dalle aziende alberghiere ad artisti, interpreti ed esecutori di opere cinematografiche ed assimilate (art.84, comma 3, Legge sul diritto d’autore del 22 aprile 1941 n.633). Secondo la giurisprudenza italiana, gli alberghi effettuano una utilizzazione “ulteriore e diversa” dell’opera cinematografica rispetto a quella effettuata dalle emittenti televisive e, pertanto, devono versare l’equo compenso. Quindi, tutte le strutture ricettive fornite di apparecchi televisivi o altri strumenti atti a trasmettere opere cinematografiche ed assimilate, posti nelle sale comuni e/o nelle camere dei clienti e/o in ogni altra area della struttura ricettiva, sono tenute a versare l’equo compenso agli artisti, interpreti ed esecutori delle opere stesse, anche se l’apparecchio televisivo non viene messo in funzione. Le aziende possono versare quanto dovuto effettuando un unico bonifico, sul conto corrente bancario IBAN IT 98 E 03069 05036 1000 0000 1355, intestato a Format s.c.a r.l. – servizi di riscossione, indicando nella causale il numero di codice fiscale e la denominazione della struttura ricettiva nonché il comune in cui la stessa è ubicata. L’ordine di bonifico quietanzato, insieme ad una dichiarazione che elenca analiticamente le somme pagate ed attesta il diritto ad usufruire delle riduzioni spettanti ai soci del sistema Federalberghi, devono essere inviati a mezzo telefax al n. 0662275444 il giorno stesso del pagamento. Copia di entrambi i documenti deve essere conservata in azienda ed esibita in caso di controllo degli organi di vigilanza.

Sul sito www.aie.federalberghi.it è possibile calcolare automaticamente quanto dovuto.




Arriva la prima birra fermentata col mosto d’uva Franciacorta

Dal 2002 Villa Crespia, di Adro, sceglie di produrre Franciacorta a Dosaggio Zero per raccontare la variabilità dei suoli attraverso i suoi vini. L’amicizia di Michela Muratori con i giovani birraioli Matteo e Christian del Birrificio Curtense di Monterotondo ha creato i presupposti per dare vita ad una birra a Dosaggio Zero con mosto d’uva di Franciacorta. Dalle uve di Pinot nero raccolte nel Vigneto Fornaci di Villa Crespia ad Adro dalla vendemmia di questo agosto 2015 è stato selezionato il mosto da utilizzare per la nuova birra battezzata Birra #Dzero. La Birra #Dzero sarà in degustazione in anteprima domenica 20 settembre dalle ore 16.30 a Villa Crespia, quando la cantina sarà aperta al pubblico in occasione del prossimo Festival del Franciacorta in Cantina. La degustazione della nuova birra, alternata a calici di Franciacorta a Dosaggio Zero, sarà accompagnata dal Pane&Salamina preparato dalla Trattoria del Gallo di Rovato, per l’occasione in trasferta a Villa Crespia. Oltre al Pane&Salamina, in anteprima si potrà provare anche il Mc Burger #Dzero, un panino preparato con prodotti tutti molto ‘local’ da pensare in abbinamento a Franciacorta o Birra, secondo i gusti. La presentazione della Birra #Dzero sarà accompagnata dalla musica live del mitico Charlie Cinelli, amico sostenitore di questo nuovo progetto!

www.arcipelagomuratori.it




Bergamo Balla, stasera l’ultimo appuntamento con la festa in centro

Bergamo BallaTorna ad animare le vie del centro città Bergamo Balla, che l’11 settembre vede svolgersi il quarto e ultimo appuntamento dei quattro previsti dall’Amministrazione Comunale di Bergamo in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio, le associazioni di categoria (Ascom, Confesercenti) e i negozianti e i commercianti del centro. Come di consueto l’animazione serale prevede la chiusura al traffico di una area vasta urbana (dalle 20 alle 24,30), consentendo a residenti e visitatori di fruire di uno spazio urbano recuperato alla socialità, all’incontro, all’intrattenimento. Per il quarto appuntamento, la manifestazione incrementa ulteriormente le proposte messe in campo sia dall’amministrazione comunale che dagli esercenti e dalle associazioni di via. Numerosi i gruppi di danza, le performance proposte da moltissime scuole e le animazioni che porteranno i presenti a fare di piazze e vie una grande pista da ballo e, come già avvenuto nelle precedenti serate, sarà possibile scegliere tra musica hip hop, danze popolari e tradizionali, spazi riservati al tango e alla milonga, dimostrazioni di ballo latino americano e ritmi swing. Nell’area riservata ai ritmi urbani dell’hip hop e del rap ci sarà anche una partecipata Street Battle, confronto di bravura tra crew e gruppi di giovani danzatori. In largo Medagli d’oro a cura di iSchool, scuola privata con sede in via Ghislandi, curerà alcuni dj set. Tra Piazza Vittorio Veneto, quadriportico del Sentierone, Piazza Cavour, Viale Papa Giovanni XXIII si esibiranno gruppi di danza boliviani con i loro variopinti costumi affiancando esibizioni di Tango, Flamenco, Capoeira, musica popolare, folk e tradizionale. Non mancheranno numerose potazioni animate da dj set e le energiche coreografie del ballo latino americano. Denso il programma di esibizioni offerto da ben 16 scuole di danza e di ballo sul palco installato davanti a Palazzo Frizzoni. L’ultimo appuntamento di Bergamo balla ospita un’importante iniziativa dell’Accademia Carrara. L’importante Pinacoteca, con l’obiettivo di dare continuità ai lusinghieri riscontri di pubblico registrati dalla recente riapertura, si promuove affidando ai commercianti del centro cittadino coupon con sconto del 50 per cento sul prezzo d’ingresso alla galleria stessa, in libera distribuzione ai passanti e clienti. Inoltre sempre la Direzione del prestigioso spazio culturale proporrà una suggestiva proiezione murale sulla facciata di Palazzo Frizzoni di celebri opere custodite nelle rinnovate sale della Galleria e immagini di lavori artistici realizzati in questi mesi in diversi spazi cittadini.

La Torre dei caduti sarà per l’occasione aperta dalle ore 20.00 alle 24.00 (ingresso 3 euro, gratuito fino a 18 anni) consentendo lo spettacolo della vista dall’alto della città animata da balli e danze. La Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie resterà aperta al pubblico dalle 21.00 alle 24.00, con itinerari guidati condotti da Andrea Mora. Alle 21.00, 22.00 e 23.00 si terrà un concerto per organo eseguito da Don Vinicio Corti. Grazie all’attiva collaborazione tra gruppi di commercianti si segnalano, tra le molte, le iniziative di via Tasso riunite sotto la dizione Torquato Tasso Folk e il dj set organizzato in via Pignolo (alla consolle Massimo Alberti di Rtl) con mostra di Fiat 500 d’epoca. Come di consueto l’attività prevede la pedonalizzazione della zona interessata, l’apertura straordinaria serale degli esercizi commerciali e l’organizzazione di attività di animazione e intrattenimento, facilitando a tale scopo la libera iniziativa degli esercenti. E anche in questa occasione, grazie all’accordo tra ATB, Ente Fiera Promoberg e Comune di Bergamo, dalle ore 19:30 alle ore 00.30, sarà possibile parcheggiare l’auto nei 2400 posti messi a disposizione da Bergamo Fiera Nuova al costo di 3 euro a posteggio e utilizzare gratuitamente la navetta per il centro di Bergamo.

Il traffico verrà interrotto dalle ore 20.00 alle 00.30, e le attività avranno inizio orientativamente dalle ore 20.30.

Il centro cittadino si trasformerà ancora una volta in un grande palcoscenico a cielo aperto, per scoprire una Città danzante, da ammirare ma anche da cui lasciarsi coinvolgere. Anche in questa occasione alla grande kermesse nel centro cittadino si abbina la chiusura al traffico e le animazioni e le proposte organizzate in via Borgo Santa Caterina, frutto anch’esse dell’attivazione della rete degli esercenti e dei commercianti del Borgo. Il programma prevede esibizioni di band musicali, proposte di gruppi di ballo e animazioni sportive.

LA SOLIDARIETÀ

Accanto alle attività proposte da bar e ristoratori del centro cittadino anche per il 2015 saranno attive delle somministrazioni a cura di associazioni di volontariato e Onlus con lo scopo di sostenere raccolte fondi in sostegno a fragilità sociali (disabilità, marginalità, bisogno sociale).




Università, Morzenti Pellegrini nuovo rettore

Remo Morzenti PellegriniRemo Morzenti Pellegrini è il nuovo rettore dell’Università degli Studi di Bergamo: tra ieri sera e stamattina si sono infatti ritirati i due avversari. Venerdì l’Ateneo andrà comunque alle urne, ma si tratterà solo di una formalità. Ieri sera si era ritirata dalla competizione Piera Molinelli, questa mattina l’ha seguita Paolo Riva. All’origine delle due decisioni gli scarsi voti raccolti nel turno elettorale di ieri da parte dei due candidati che hanno rinunciato.




Dopo Italcementi, riflettori puntati sulla Dalmine

tenaris (2)La cessione dell’Italcementi da parte della famiglia Pesenti, dopo lo smembramento dell’impero commerciale Lombardini, ha aperto gli interrogativi su quale potrebbe essere la prossima vendita di una grande azienda bergamasca da ritenere impossibile fino al giorno prima. Nel campo delle ipotesi il primo posto dove guardare sembra essere la carta d’identità: tra i grandi proprietari d’impresa bergamaschi abbondano quelli nati quando c’era ancora il Regno d’Italia e sono tutte da capire le decisioni che prenderà chi andrà al loro posto. La cessione non è da escludere come soluzione per il problema della successione generazionale. Un discorso particolare merita la Dalmine, complesso storico dell’industria bergamasca, che pure, formalmente, una proprietà veramente bergamasca non l’ha mai avuta, dalla Mannesmann alle Partecipazioni statali alla Tenaris dei Rocca, a conferma che in fondo quella dell’origine autoctona delle famiglie imprenditoriali è in buona parte retorica provinciale.

In ogni settore, con la domanda che precipita e quindi un eccesso di produzione, gli operatori cercano di difendersi contraendo l’attività, che vuol dire anche interventi di riduzione del personale. Alla ricerca del mantenimento dei margini spesso si realizzano aggregazioni e quando avviene la prima in genere ne seguono delle altre perché i più deboli e i più piccoli cercano in questo modo di non essere messi fuori da un mercato che anche così ritrova un suo equilibrio. E’ quello che è successo nel cemento, dove la fusione Lafarge-Holcim ha spinto verso l’acquisizione dell’Italcementi da parte di Heidelberg. Ma una situazione di sovrapproduzione simile si vede anche nei prodotti per l’industria petrolifera. Il settore dei tubi è abituato ad andamenti ciclici, ma questa volta oltre che per una domanda crollata per il calo dell’attività provocato dalla caduta del prezzo del petrolio, la sovrapproduzione è provocata anche dall’aggiunta di capacità produttiva dalla Cina. Tenaris, il gruppo della Dalmine, ha partecipato da protagonista, a metà dello scorso decennio, al precedente consolidamento del settore, con l’acquisizione di Maverick e Hydril. Una nuova fase sembra essere partita quest’estate con l’acquisizione da parte della Schlumberger della concorrente texana Cameron, un’operazione da 15 miliardi di dollari che crea il più grande operatore mondiale (59 miliardi di dollari di giro d’affari) nei servizi al settore petrolifero, in risposta alla precedente fusione da 35 miliardi di dollari tra le americane Halliburton e Baker Hughes, che erano la numero due e la numero tre del settore. Non si può escludere che la febbre delle fusioni investa anche le tecnologie del tubo per il petrolio, dove al momento tutti i grandi operatori, dalla Tenaris alla francese Vallourec ai gruppi giapponesi – l’industria cinese resta avvolta nel mistero – stanno attuando interventi vari, dalla riduzione di personale alla chiusura temporanea di impianti, per cercare di andare oltre la crisi.

Questa è comunque una di quelle situazioni dove sono stimolate le aggregazioni. Nel caso, Tenaris ha una solida posizione finanziaria (e la famiglia Rocca non manifesta intenzione di lasciare il campo) e quindi dovrebbe essere acquirente, più che venditore. Questo farebbe felici i campanilisti delle acquisizioni, ma, sempre nel campo delle ipotesi, essere dalla parte del compratore, opzione che in genere tutela il quartiere generale, paradossalmente non sarebbe una garanzia per lo stabilimento di Dalmine. In caso di aggregazione ci sarebbe comunque una valutazione sul piano industriale, per vedere se anche nello stesso gruppo c’è spazio per tutti, sempre ammesso che non ci siano richieste da parte dell’Antitrust. L’unica garanzia per la salvaguardia industriale alla fine non è nella cittadinanza del proprietario, ma nell’efficienza e nella competitività dell’impianto.




Ascom, debutta lo Sportello legale per gli associati

Oscar Fusini
Oscar Fusini

Da oggi è attivo in Ascom un nuovo servizio di consulenza e assistenza legale. Un avvocato sarà a disposizione degli associati per affrontare tutte le questioni che riguardano diverse aree tematiche: diritto amministrativo, civile, commerciale del lavoro e contrattualistica internazionale. «Abbiamo pensato di strutturare in modo più adeguato alle esigenze dei nostri clienti un servizio che esisteva già da anni, ma che aveva bisogno di essere implementato e rivisto in base alle richieste dei nostri associati – afferma Oscar Fusini, direttore dell’ Ascom di Bergamo -. Sarà questo il primo tassello di un progetto più vasto che riguarderà la riorganizzazione di più servizi all’interno dell’Associazione». «Si tratta di un servizio di accompagnamento che prevede una prima informazione gratuita riservata agli associati – afferma Giorgio Lazzari, responsabile della consulenza generale e dello sportello legale di Ascom Bergamo -. A seguito di un’attenta analisi del problema seguirà la verifica delle eventuali procedure stragiudiziali e/o giudiziarie da intraprendere, con una particolare attenzione alla stima di massima dei costi necessari per la trattazione approfondita del caso specifico e dei passi successivi da affrontare». Il servizio sarà attivo da oggi e per andare incontro alle esigenze degli associati verrà stilato un calendario che prevede la presenza di un legale del Foro di Bergamo nella sede di Ascom Bergamo (via Borgo Palazzo 154 – Ex Una hotel IV°piano). L’Ascom di Bergamo ha stabilito per i propri associati tariffe convenzionate con i professionisti che erogheranno i servizi, il cui costo è a totale carico delle imprese. Per ulteriori informazioni e per richiedere un appuntamento, gli interessati possono contattare il responsabile del servizio – dott. Giorgio Lazzari – allo 035.4120202 (fax 035.231082) o inviare una mail a consulenzagenerale@ascombg.it.