“ICity Rate”, Bergamo al 90esimo posto per livelli di istruzione della popolazione

Bergamo-piazza VecchiaPerde due posizioni, scendendo al 18 posto, e si conferma nella top 20 delle province italiane, guadagnando una quindicina di punti rispetto al 2014: è questo il bilancio per Bergamo nella classifica “ICity rate”, la classifica delle città intelligenti in Italia elaborata da ICity Lab. Bergamo è il quarto comune della Lombardia, dietro Milano, Brescia e Mantova, e davanti a città importanti come Roma (21ma), Genova (29ma) e Napoli (solo 78ma). “È sempre più difficile fare una comparazione tra un anno e l’altro – spiega l’Assessore all’innovazione Giacomo Angeloni – a livello di classifica generale, considerando che a ogni edizione variano determinati parametri. Le classifiche poi lasciano il tempo che trovano, anche quando sottolineano risultati positivi, come in diversi parametri presi in considerazione da “I city rate”, soprattutto se abbracciano un territorio ampio e variegato come quello della nostra provincia, che conta più di un milione di abitanti e ben 244 comuni con caratteristiche e peculiarità diverse. Alcuni dati di riferimento poi sono recuperati su anni precedenti: i dati sull’intrattenimento son del 2011, mentre l’incidentalità risale al 2013.”

Bergamo guadagna 3 posizioni per quello che riguarda il parametro economico (dalla 20ma alla 17ma posizione), ben 16 per quello che concerne l’ambiente (dal 49 al 33 posto in classifica), 7 posizioni in più per il parametro People, si conferma nella top ten nella graduatoria della mobilità (dal 8° al 9° posto), e guadagna quattro posti nella graduatoria della Governance (salendo dal 21mo al 17mo posto). Incidono negativamente le classifiche Living (dal 14° al 40° posto) e il nuovo parametro sulla legalità (in cui Bergamo ricopre il 47° posto tenendo conto di diversi fattori, come la microcriminalità, ma anche i lavoratori in nero, il ciclo del cemento, ma anche eventuali minacce ad amministratori e giornalisti).

Bergamo risulta seconda per produttività dietro alla sola Milano, 11ma per internazionalizzazione dell’impresa, quarta in Italia per assistenza sanitaria, terza per infrastrutture di connessione, undicesima per eco management e 91ma per . Per quello che riguarda la mobilità, Bergamo è 9° per interscambio, prima per limitazioni al traffico, ottava per ciclabilità e tredicesima per propensione alla mobilità collettiva. Si trova molto indietro per incidentalità, oltre il 100 posto in graduatoria in una classifica comandata da Cosenza.

Il territorio della provincia si trova molto indietro, al 90° posto, per quello che riguarda il livello di istruzione della popolazione, ma è 14° per apertura multiculturale. Male anche la presenza del no profit sui social network. Bergamo è però 7ma per partecipazione elettorale, 15ma per capacità gestionale e 54ma per la penetrazione di twitter sul territorio. Bergamo risente del 13mo posto nel lavoro nero per quello che riguarda la classifica della legalità, il 44mo per efficienza del tribunale, il 77mo per comuni commissariati, il 51mo per eco reati.




Bergamo Scienza, show cooking dell’Accademia del Gusto

Mirko Ronzoni
Mirko Ronzoni

Anche l’Accademia del Gusto di Ascom partecipa a Bergamo Scienza 2015. Per la prima volta la scuola di cucina dell’Associazione commercianti di Bergamo prende parte alla manifestazione cittadina e propone uno Show Cooking nell’ambito della conferenza “Alimentazione, stili di vita e cancro” promossa da Humanitas Gavazzeni per sabato 17 ottobre. Due chef docenti dell’Accademia, Francesca Marsetti e Mirko Ronzoni, prepareranno una ricetta coerente con il tema della giornata dedicata al rapporto tra abitudini alimentari, stili di vita e prevenzione. La ricetta proposta e valutata dal Coordinamento del Servizio Dietologia dell’istituto sarà: Quinoa e piselli con bocconcini di salmone ripassato alla piastra e uvetta e verrà eseguita sia per l’appuntamento del mattino con le scuole che per quello pomeridiano indirizzato al pubblico.




Luce, efficienza e internet delle cose: le nuove sfide della Settimana per l’Energia

Settimana per l'Energia 2015 - conferenza stampa rit
Settimana per l'Energia 2015 - conferenza stampa (1)Alla presentazione della Settimana per l’Energia, introdotta dal direttore di Confartigianato Bergamo Stefano Maroni, sono intervenuti: Angelo Carrara e Giacinto Giambellini, presidente e vicepresidente di Confartigianato Bergamo; Monica Santini, vicepresidente di Confindustria Bergamo; Alessandra Ferrari, presidente dell’Ordine degli Architetti PPeC della Provincia di Bergamo; Massimiliano Rizzi, consigliere segretario dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo; Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale di Bergamo; Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo. Hanno portato il proprio saluto il professor Fulvio Adobati, prorettore dell’Università di Bergamo delegato ai Rapporti con enti e istituzioni pubbliche del territorio, e il dirigente della Banca Popolare di Bergamo, sponsor della manifestazione, Luca Gotti.

 

Debutta domenica 18 ottobre la settima edizione della Settimana per l’Energia, la manifestazione sulla green economy promossa e organizzata da Confartigianato Bergamo in collaborazione con Confindustria Bergamo, con l’obiettivo di promuovere la crescita del territorio, dei cittadini e dei suoi operatori economici in un’ottica di sviluppo sostenibile ed efficienza energetica, fornendo spunti di approfondimento e occasioni di riqualificazione professionale.

In programma fino al 24 ottobre, la manifestazione proporrà sette giorni di iniziative, tra convegni, tavole rotonde con istituzioni e mondo imprenditoriale, eventi culturali e ricreativi, attività ad hoc per i ragazzi e le scuole di ogni grado.

Ad affiancare le due Organizzazioni nell’ideazione e nella realizzazione degli eventi, anche Bergamo Sviluppo (azienda Speciale della Camera di Commercio), l’Università degli Studi di Bergamo, gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, l’Ufficio Scolastico Regionale e BergamoScienza, riuniti in un comitato tecnico-scientifico.

Titolo scelto per questa edizione è “Efficienza, energia per la vita delle imprese” e l’intento principale è quello di creare occasioni di confronto con soggetti economici e istituzionali, per aiutare le imprese a rendere più efficiente e meno costoso il sistema di approvvigionamento delle fonti energetiche. Uno dei fili conduttori sarà anche il tema della luce, in considerazione del fatto che il 2015 è stato eletto dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Luce e delle Tecnologie basate sulla Luce”.

Alcuni spunti di confronto saranno forniti dal climatologo Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e volto noto ai telespettatori di Rai 3, che getterà lo sguardo al “dopo 2020”, in vista dell’imminente Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite (che si terrà a dicembre a Parigi) da cui emergeranno le strategie e gli impegni che gli Stati dovranno attuare per una sostenibilità a lungo termine.

Il convegno conclusivo, poi, avrà al centro le teorie dell’economista statunitense Jeremy Rifkin (che interverrà in un videomessaggio) e vedrà la presenza del direttore del suo ufficio europeo Angelo Consoli: si discuterà di “Internet delle cose” che sta portando ad affermarsi un nuovo sistema economico, il “Commons collaborativo”.

Ad arricchire il programma di questa edizione, ci saranno uno spettacolo al Creberg Teatro e un seminario di orientamento alle professioni “green”, pensati per gli studenti bergamaschi, oltre ad un ricco catalogo di eventi aperti a tutti i cittadini.

Tutti gli incontri della Settimana per l’Energia sono a ingresso libero e gratuito, ma per la partecipazione è necessaria la registrazione ai convegni d’interesse sul sito www.settimanaenergia.it

 

 




Bergamo Sviluppo, torna l’open day per chi vuole avviare un’impresa

impresaweb.jpgSi terrà venerdì 23 ottobre, dalle 14.30 alle 18.30, una nuova edizione dell’iniziativa “Open Day Facciamo Impresa! – Colloqui mirati per dare forma alla propria idea d’impresa”, organizzata dall’Incubatore d’Impresa di Bergamo Sviluppo e rivolta a coloro che desiderano avviare un’attività imprenditoriale o che l’hanno avviata da poco. A disposizione degli interessati la possibilità di fissare colloqui personali gratuiti, ciascuno della durata massima di 30 minuti, con esperti di 7 diversi ambiti del “fare impresa”. Questi gli ambiti tra cui è possibile scegliere di prenotare un appuntamento nella modalità one-to-one: adempimenti, scelta della forma giuridica e business plan; aspetti fiscali; comunicare e promuovere l’impresa; identificare mercato e clienti: logiche e strumenti disponibili; brevetti e marchi; come testare l’idea d’impresa; strategie organizzative per lavorare con soci, clienti e fornitori. Gli interessati ad ottenere indicazioni utili per iniziare a dare forma alla propria idea/attività imprenditoriale possono iscriversi sul sito www.bergamosviluppo.it (dalle news scorrevoli in homepage o dal calendario eventi) a uno o più ambiti di interesse. L’orario degli incontri personali sarà confermato telefonicamente o via mail qualche giorno prima dello svolgimento dell’iniziativa. Le adesioni verranno accettate in ordine cronologico di arrivo fino ad esaurimento degli appuntamenti da effettuare nelle 4 ore di durata. L’Open Day si terrà nelle aule formative di Bergamo Sviluppo, al 2° piano della sede di via Zilioli 2 a Bergamo.




Bergamo, nel 2014 prodotte 64mila tonnellate di rifiuti

È in corso la distribuzione annuale dei sacchi per i rifiuti solidi urbani e per la raccolta della plastica: fino al 31 ottobre tutti i cittadini potranno usufruire del servizio in due sedi distinte, quella del Lazzaretto la mattina (da lunedì a sabato dalle ore 8 alle ore 12.30) e quella della Sede di Aprica Spa, in via Moroni 337 il pomeriggio (da lunedì a sabato dalle 14 alle 18). Per le cosiddetti “grandi utenze” e interi condomini il ritiro è effettuabile solo presso la sede di via Moroni. Per qualsiasi informazione o chiarimento è disponibile, dal Lunedì al Sabato in orario 8.00 – 19.00, il numero 035-351600.

Il ritiro di quest’anno ha una valenza ancor più significativa: dal 1° novembre la raccolta differenziata di organico e plastica si estenderà per la prima volta anche a Città Alta, la cui differenziazione dei rifiuti si è limitata finora alla carta, al vetro e ai metalli e ai rifiuti indifferenziati. Agli abitanti di Città Alta i cambiamenti nel servizio sono stati comunicati attraverso una specifica comunicazione a casa e attraverso un’assemblea pubblica con l’Assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo Leyla Ciagà. A Bergamo sono 64.090 le tonnellate di rifiuti prodotte nell’anno 2014, circa 536,6 kilogrammi per abitante. Oltre 40mila tonnellate di rifiuti vengono ritirati in modo differenziato, una percentuale complessiva che sfiora il 65% e che rende Bergamo una delle città più virtuose della Lombardia e del nostro Paese. Dalla quota proveniente dalla raccolta differenziata, oltre 16.400 tonnellate vengono avviate a compostaggio, mentre 20.261 tonnellate vengono recuperate ad un uso energetico.




Caravaggio, in arrivo una nuova area industriale

Giuseppe Prevedini jpg
Giuseppe Prevedini

Le aree destinate al commercio a Caravaggio rimangono le stesse definite nel piano regolatore. Il sindaco della cittadina Giuseppe Prevedini respinge al mittente le notizie diffuse dalla minoranza nei giorni scorsi su possibili nuovi grandi strutture di vendita nella cittadina. “È un falso problema, la questione non esiste – dice -. I metri quadrati destinati ad aree commerciali sono già stabiliti da anni e non cambiano. Semplicemente ora definiamo il piano delle regole con il numero di  metri quadrati che si possono costruire in queste zone, in base al piano commerciale annesso al vigente strumento urbanistico generale (PGT) 2013″. “Potevamo farlo già anni fa – spiega il primo cittadino di Caravaggio – ma abbiamo preferito aspettare che i lavori per le nuove infrastrutture fossero terminati, come per Brebemi, e di avere tempi certi sul completamento delle altre opere come la ferrovia ad alta velocità e le tangenziali, per capire lo sviluppo del sistema viabilistico ed evitare problemi di traffico”. Fino al 19 ottobre sarà possibile presentare osservazioni al nuovo piano del territorio, poi andrà in Consiglio.
Anche rispetto al progetto di realizzare un grande polo commerciale nell’area dell’ex discoteca Studio Zeta, (si era parlato di una possibile collaborazione con Esselunga), non ci sono novità. In Comune non è stata presentata nessuna domanda ufficiale, per ora, si tratta ancora solo di parole. Secondo Prevedini la polemica avviata dal gruppo di minoranza “Sinistra per Caravaggio“ non ha fondamenti e suona come strumentale alle prossime elezioni, previste tra sei mesi. “Caravaggio, è una cittadina di oltre 16mila abitanti che crea 220 milioni di Pil, anche negli ultimi anni di crisi. Significa che i cittadini sono stati bravi a differenziare le loro attività. – afferma Prevedini -. Dal punto di vista del commercio non abbiamo perso negozi di vicinato, certo sono in sofferenza come lo sono anche le strutture di vendita più grandi e, ancora di più, l’artigianato. Ma il problema ora è la disoccupazione, per questo stiamo lavorando per sviluppare nuove aree produttive sfruttando la nuova viabilità”. A breve nell’area di via Panizzardo verrà realizzata una nuova area industriale di 4.000 metri quadrati, che si andrà ad aggiungere alla zona industriale 1. I lavori sono già in corso, sono state realizzate le strade e i perimetri. Le nuove attività, in parte commerciali, in parte industriali e artigiane, dovrebbero assorbire qualche centinaio di addetti, nell’ottica di sviluppare l’occupazione di tutto il territorio.

 

 

 

 




Starbucks pronta a sbarcare in Italia. In campo Percassi

StarbucksGli accordi dovrebbero essere firmati entro Natale. E il Frappuccino a marchio Starbucks potrebbe già essere servito al banco nel corso del 2016. Sono circa vent’ anni che Howard Schultz, fondatore e guida della più grande catena di caffetterie americana cerca di capire quale sia il modo giusto per vendere in Italia, patria del caffè, la miscela in versione yankee. Per di più a un prezzo quasi tre volte superiore alla tazzina nostrana. Adesso però si starebbe profilando la soluzione.

Da circa un anno la squadra di manager di Seattle, sede del gruppo che fattura circa 9 miliardi di dollari, ha aperto una trattativa con chi in Italia il retail lo conosce davvero. Si tratta di Antonio Percassi, 62 anni, natali a Clusone in provincia di Bergamo, ex calciatore del Cesena e dell’Atalanta di Bergamo, di cui ora è proprietario, ma soprattutto, guru dei centri commerciali. Come dire, colui che vanta nel curriculum l’espansione commerciale dei Benetton nonché quella del suo concorrente più acerrimo, la spagnolo Zara. L’imprenditore che quest’anno ha anche aperto la strada ai negozi di lingerie Victoria’s Secret. Adesso sarebbe la volta di Starbucks, il mito del caffè americano che si beve per strada ed è servito in un bicchiere di carta. Quel marchio nato dall’ispirazione di Schultz che trent’anni fa in occasione di un viaggio in Italia decise di ricreare in America lo spirito della caffetteria italiana, intesa anche come punto di incontro e di lettura dei quotidiani. Tanto che la sua prima iniziativa imprenditoriale nel caffè l’aveva battezzata Il Giornale. Ovviamente aveva dovuto adattare l’offerta del suo primo negozio ai gusti locali, più inclini alle miscele a base di latte. Da qui sono appunto nate le bevande con i nomi che si ispirano ai caffè italiani: Frappuccino, Caramel Mocha ma anche Espresso macchiato, Doppio e Americano. Adesso il grande passo. Forse il più delicato mai fatto su un mercato. Per questo l’imprenditore Usa si sarebbe affidato a un esperto come Percassi che, se l’accordo andrà a buon fine dovrebbe svolgere il ruolo di «franchising partner» per l’Italia, sul modello di quanto realizzato con Victoria’s Secret. La trattativa è in fase avanzata e gli americani stanno conducendo i colloqui con grande riservatezza.

Per sbarcare nel Paese che ha fatto dell’espresso una bevanda di tradizione e culto, l’imprenditore bergamasco e l’uomo d’affari della West Coast hanno valutato una formula originale per catturare i clienti italiani ,che avrà il suo punto di forza nel hi-tech e nell’offerta digitale. L’idea è di selezionare location nel centro città, quello degli affari, dove si incontrano banchieri, avvocati, imprenditori e professionisti che hanno bisogno di parlarsi in modo riservato e, soprattutto, necessitano di una buona connessione wi-fi. Un mix che anche a Milano, capitale del business, non è proprio facile trovare. Sul digitale Starbucks ha puntato molte carte, naturalmente partendo dagli Stati Uniti dove ha appena sciolto i rapporti con la compagnia telefonica At&t e ha firmato una partnership tecnologica con Google, diventato wi-fi provider che garantisce servizi gratuiti alla clientela dei negozi Starbucks, per ora a circa la metà del network di 22.500 coffee house in 68 Paesi. Non solo. La società ha sviluppato anche la Starbucks digital network che offre invece contenuti come film, serie tv e news, per una pausa relax ed entertainment dedicata ai più giovani. E questa novità sarebbe appunto uno dei piatti forti dell’offerta per lo sbarco in Italia. Di recente è nata anche la Starbucks app per la consegna di pranzi veloci ma tutti rigorosamente dietetici.

di Daniela Polizzi

dal Corriere della Sera del 15 ottobre 2015

http://www.corriere.it/economia/15_ottobre_14/starbucks-apre-anche-italia-f33a27aa-72ab-11e5-b015-f1d3b8f071aa.shtml




Italcementi, cig per 1080 dipendenti

L’Italcementi ha annunciato la Cassa integrazione per 1.080 dei 2.700 dipendenti del gruppo in tutta Italia. Anche se l’azienda ha precisato che si tratta di una cifra per ora teorica e che il numero reale potrebbe essere più basso, stupore e apprensione è stata espressa da parte sindacale. “Il percorso formulato dall’azienda – ha dichiarato Danilo Mazzola, segretario generale di Filca Cisl di Bergamo – ha un impatto occupazionale che non può essere accettato o condiviso. Mascherare l’esigenza di tutelare i lavoratori, con il maggior utilizzo della cassa, in vista di eventuali futuri esuberi, non può lasciare tranquilli i 680 lavoratori coinvolti nella nostra provincia. Nell’assemblea sindacale di venerdì proporremo ulteriori iniziative di protesta, da intraprendere nelle prossime settimane”.




Assicurazione auto, da domenica addio al contrassegno. Ecco cosa c’è da sapere

Dopo aver salutato il “bollo”, il parabrezza delle auto (e di tutti gli altri veicoli) si libera anche del contrassegno dell’assicurazione. Da domenica 18 ottobre cesserà l’obbligo di esporlo perché i controlli vengono ormai effettuati dalle forze dell’ordine attraverso la targa, accedendo alla banca dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione Civile e alimentata dal sistema Sita creato dall’Ania, l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici.

Potranno così tirare un sospiro di sollievo i distratti o i disordinati, che pur avendo pagato il premio hanno lasciato il tagliando chissà dove, mentre si stringe il cerchio su chi circola senza assicurazione ed espone un contrassegno scaduto o contraffatto. Non solo la verifica durante un posto di blocco è infatti immediata, ma la mancanza della copertura obbligatoria può essere segnalata anche da dispositivi elettronici di rilevazione a distanza come Autovelox, Tutor, Telepass e telecamere delle Ztl, anche senza aver commesso un’infrazione al codice della strada. E chi circola senza aver stipulato una polizza per la responsabilità civile auto rischia, è bene ricordarlo, una multa da 841 a 3.287 euro e il sequestro del veicolo.

Il nuovo sistema di controlli è già in vigore. Dal 18 ottobre decadrà semplicemente l’obbligo di esporre il contrassegno, ma, come tutte le novità, qualche accortezza è necessaria. «Sì – conferma Agnese Mazzoleni, presidente dello Sna di Bergamo, il sindacato degli agenti di assicurazione, e componente dell’esecutivo nazionale –, da domenica si potrà stracciare il contrassegno. Andrà invece conservato e tenuto in auto il certificato di assicurazione, l’altra parte del documento che viene rilasciato al pagamento del premio. È infatti questo che attesta di essere assicurati quando si viaggia all’estero, dove non c’è l’accesso alla banca dati italiana, ed è da qui che si possono rilevare ora e data del pagamento nel caso, per qualche disguido elettronico, non sia stato possibile aggiornare il database». Il certificato è necessario anche in caso di incidente, per identificare la compagnia e i dati della polizza, in alternativa si può ricorrere alla polizza stessa e alla quietanza di pagamento.

«Della novità si parlava da tempo e il sistema è già rodato, da almeno sei mesi – prosegue Agnese Mazzoleni -, e funziona. Per le agenzie non c’è nessuna complicazione operativa, l’aggiornamento della banca dati avviene infatti in tempo reale, non appena si registra la messa a copertura della polizza. L’unico avvertimento da fare ai clienti è per i pagamenti tramite bonifico o vaglia postale. Occorre infatti tenere conto dei tempi tecnici per l’accredito e quindi effettuare il pagamento qualche giorno prima dei 15 giorni oltre la scadenza consentiti». «Vale soprattutto per chi fa un bonifico – spiega -. La copertura infatti non scatta nel momento in cui si dà la disposizione del versamento, ma quando l’importo viene effettivamente accreditato sul conto dell’agenzia e se c’è di mezzo un fine settimana l’incasso, e la conseguente comunicazione alla banca dati, avviene anche tre o quattro giorni dopo l’operazione. Il rischio è perciò di circolare per qualche giorno senza la registrazione e di incorrere nelle relative sanzioni».

«Al momento i documenti che le agenzie consegnano ai propri clienti sono gli stessi e presentano ancora il contrassegno e l’automobilista può decidere se esporlo o meno – rileva -, in futuro probabilmente il modello cambierà. Le compagnie – precisa – rispondono delle multe dei propri assicurati dovute a errori o ritardi nella comunicazione alla banca dati».

La dematerializzazione del contrassegno mette fine alla compravendita di contrassegni falsi, un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese, e grazie alla maggiore efficienza dei controlli conta di ridurre il numero di veicoli non assicurati in circolazione, secondo una stima dell’Ania circa 3.900.000, pari all’8,7% del totale, nel 2104, da un trend di continua crescita. «Il tutto a maggiore tutela del cittadino che circola», riflette Agnese Mazzoleni.

Per quanto riguarda la Bergamasca, la polizia stradale ha rilevato nel 2015 quasi il doppio di auto senza assicurazione. I dati aggiornati all’agosto di quest’anno parlano di 436 veicoli contro i 227 dello stesso periodo del 2014. Un incremento che si spiega con le difficoltà economiche di famiglie e cittadini, ma anche con la maggiore efficienza dei controlli.




Pagamenti in contanti fino a 3mila euro. L’Ascom: «Farà bene al commercio»

banconote bancomat euro contantiCon la legge di Stabilità verrà proposto al Parlamento di innalzare il limite ai pagamenti in contanti da 1.000 a 3.000 euro.

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, per il quale «è un modo per aiutare i consumi» e dire «basta al terrore», sapendo che quei soldi «sono comunque tracciati». «In passato con il governo Monti si è fatta una grande battaglia contro l’evasione e sono assolutamente d’accordo – ha spiegato -. Ma non sono d’accordo sul metodo, non si fa mettendo fuori dai grandi negozi le Gazzelle della Finanza. Attraverso gli strumenti informatici recuperi molta più evasione di quanta ne recuperi giocando a cane e gatto sulle strade». «Alzare il limite del contante è un piccolo gesto per incentivare i consumi – ha sottolineato Renzi -. L’evasione la stiamo combattendo sul serio ed è uno dei motivi per cui in Legge di Stabilità abbiamo soldi per abbassare le tasse. Ma non attuiamo la politica del terrore: se si ha la possibilità di spendere fino a 3.000 euro in contanti, lo si faccia, naturalmente è tutto tracciato. Chi fa il furbo lo stronco per bene ma i cittadini per bene non devono essere assediati da un esercito…».

La notizia è stata accolta con favore dal mondo del commercio. «Dall’introduzione del limite restrittivo c’è stato un pesante contraccolpo negativo sugli acquisti – commenta il direttore dell’Ascom di Bergamo Oscar Fusini -. Le gioiellerie e le botteghe sono state fortemente penalizzate. Il fatto che le carte di credito e i bancomat siano soggetti a plafond giornalieri e mensili predeterminati ha spesso scoraggiato i consumatori dall’affrontare spese di importo elevato».

Secondo l’Associazione cittadina cambiando la regola si mette il sistema imprenditoriale in grado di competere alla pari con i soggetti che operano in altri Paesi dell’Unione Europa, che ha posto a 10mila euro la soglia limite per l’uso del contante da parte dei turisti extra Ue.

«L’innalzamento dell’uso del contante farà bene a tutte le nostre attività imprenditoriali – continua Fusini –. I nostri settori chiedono da tempo che la soglia sia in linea con i principali competitor europei. Per gli imprenditori del terziario la notizia contribuisce a dare qualche segnale di fiducia e di attenzione al commercio».