Bergamo si candida come prima “Wellness City” d’Italia

Bergamo wellness CityUn nuovo portale web, una applicazione dedicata, una rete di attività e di iniziative per promuovere la cultura del benessere in città: il Comune di Bergamo lancia il progetto BeWell, modello e mezzo di promozione dell’attività sportiva, della corretta alimentazione e di prevenzione per la città. Nasce così il nuovo portale www.bergamowellnesscity.it: un incubatore di attività legate al movimento, all’alimentazione e alla salute che hanno l’obiettivo di diffondere la filosofia dello “star bene” a 360°. Navigando sul sito web, si possono scoprire le attività promosse in città per vivere in modo sano e segnalare iniziative da aggiungere alla rete di BeWell. Nella sezione “movimento” si trovano descrizioni e consigli su passeggiate suggestive differenziate per difficoltà, oltre a iniziative organizzate per muoversi in città (ad esempio corse non competitive, piedibus per le scuole, gruppi di cammino).

Nella sezione “alimentazione” tutti i cittadini potranno scoprire i progetti attivi in collaborazione con mense scolastiche e supermercati per diffondere una sensibilità “anti-spreco” attraverso la promozione di abitudini a una vita sana e attiva. Infine, nella sezione “salute”, saranno presenti le attività e i programmi di ricerca sostenuti da Bergamo Wellness City con l’obiettivo di intensificare i servizi in ambito sanitario in collaborazione con medici di base e le strutture ospedaliere locali. “L’ambizioso progetto di rendere Bergamo il modello wellness di riferimento per gli altri centri urbani, – sottolinea l’Assessore allo Sport del Comune di Bergamo Loredana Poli – deriva in primis dal voler assecondare la conformazione naturale della città, che per sua natura è legata al verde e agli sport all’aria aperta. Circondata infatti da 4.700 ettari di verde, con 240 fontane presenti sul suolo pubblico, decine di scalinate che accompagnano le risalite dal centro moderno al centro storico e tanti percorsi che si snodano tra il parco dei Colli e le vie pedonali, Bergamo è la città ideale da vivere in movimento. Ma il benessere non passa solo dallo sport: per questo nasce BeWell”. La presentazione del progetto Bergamo Wellness City coincide con il lancio di una grande iniziativa promossa dal Comune di Bergamo, grazie all’adesione al progetto Let’s move for a better world e alla collaborazione con la Wellness Foundation e il World Food Programme, fino al 31 ottobre Bergamo sostiene il rush finale di Expo 2015: scaricando la Technogym App, ogni passo in città sarà registrato e convertito in “moves” che si tradurranno a loro volta in pasti donati ai Paesi colpiti da malnutrizione (1000 moves equivalgono a 1 pasto donato).

Per agevolare i cittadini nella comprensione del numero di moves accumulabili camminando in città, BeWell ha mappato e calcolato 4 percorsi suggeriti nella sezione “movimento” del sito. Ad esempio: facendo il percorso della Greenway si accumulano 2074 moves, pari a 2 pasti donati; mentre aggiungendo a questo anche l’anello delle Mura se ne doneranno 3.

“Sostenendo questa iniziativa, – continua Poli – BeWell lancia il messaggio che il singolo impegno a prendersi cura di sé si traduce in un prendersi cura della popolazione. Il movimento fisico diviene un vero e proprio motore che ha l’obiettivo di diffondere l’abitudine a una vita sana e attiva. In particolar modo il sodalizio con la Wellness Foundation e il World Food Programme si collega alla lotta contro lo spreco alimentare condotta dal programma “Mangio locale, penso universale”, già attivo nelle scuole di Bergamo”. Dopo il 31 ottobre l’applicazione rimarrà comunque attiva: Bergamo diventerà modello per avviare nuove iniziative per promuovere la cultura del benessere in città. I “movimenti” cittadini si tradurranno in benefici per il territorio, un esperimento pilota sul territorio nazionale grazie alla partnership con la Wellness Foundation. “L’intero progetto – conclude Poli – si costruisce dal basso, ovvero con la partecipazione e il movimento di tutta la città. Ne deriva un’iniziativa dinamica e che si plasma sulle esigenze e sulle abitudini nell’ambito del benessere dei cittadini, ben lontano dall’imposizione di modelli rigidi e poco efficaci riguardo un tema strategico e cruciale come quello del benessere.”




Marchi comunitari depositati, Bergamo seconda in Lombardia

In Lombardia ci si tutela di più, anche a livello europeo: sono infatti circa 2 mila all’anno le domande di marchi comunitari depositate, il 28,1% del totale italiano, in crescita in dieci anni del 36,3%. A Milano, prima provincia in Lombardia e Italia con 1.277 domande, si depositano più marchi comunitari che nell’intero Veneto (seconda regione con 1.216) e il doppio del Lazio. Seguono tra le lombarde, Bergamo con 165 depositi (7,9%) e Brescia con 145 (7%). Varese, quarta con 126, aumenta in dieci anni del 60,7%. Lombardia prima in Italia anche per marchi e disegni nazionali (rispettivamente: 26,9% e 19,9% del totale italiano) e per disegni comunitari (27,6%). E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati dell’Osservatorio Unioncamere – Epo e Uibm.




Ubi Banca, la ragione in più per diventare spa

Ubi BancaA questo punto nulla osta a che sabato come da convocazione e da previsioni iniziali, Ubi Banca celebri a Brescia la sua assemblea e si trasformi in società per azioni, se così vorranno i soci. La terza sezione del Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva cautelare della circolare della Banca d’Italia avanzata da alcuni soci, convocando l’udienza per la discussione al 10 febbraio, quando si terrà la riunione relativa anche ad altri ricorsi che la richiesta di sospensiva non l’hanno presentata. Quindi quest’oggi, giovedì 8 ottobre, quando si riuniranno i consigli di Ubi, convocati prudenzialmente in precedenza proprio per valutare le decisioni del Tar, non resterà che prendere atto che la situazione legislativa è esattamente quella di quando è stata indetta l’assemblea e che non ci sono ragioni per cambiare il programma.

Quella del Tribunale infatti non è stata una “non decisione”, ma ha stabilito quale è la normativa in vigore e quindi con quali regole si può tenere l’assemblea di sabato. A dire una qualsiasi Popolare un’assemblea per la trasformazione in società per azioni avrebbe potuto tenerla anche se non ci fosse stato l’obbligo di lasciare lo status di cooperativa entro la fine del 2016. E Ubi avrebbe potuto tenerla anche in caso di sospensiva dell’intera riforma delle Popolari. Il chiarimento necessario, arrivato in conseguenza della non sospensiva del Tar, è che sabato sarà possibile la limitazione del diritto di recesso deliberata in 350 milioni, pari al 5% del capitale e concessa dalle disposizioni attuative della Banca d’Italia. Se la norma fosse stata sospesa, il gruppo si sarebbe esposto al rischio di dover comprare a circa 7,2 euro l’una tutte le azioni presentate dai soci non favorevoli all’operazione. Considerato che ieri, mercoledì 7 ottobre, la quotazione in Borsa di Ubi era di 6,64 euro, il “premio” garantito di una sessantina di centesimi rispetto a quanto un’azionista potrebbe ottenere sul mercato, avrebbe potuto alimentare qualche speculazione ed esporre la banca a un improvvido depauperamento patrimoniale. Forse il rischio non sarebbe stato così alto – ma lo si saprà solo quando il diritto verrà effettivamente esercitato – e l’assemblea si sarebbe potuta tenere anche con diritto di recesso illimitato. In ogni caso l’udienza dal Tar ha tolto anche questa preoccupazione.

Quello che il Tribunale amministrativo regionale non ha potuto cancellare, e che inevitabilmente sarà il tema dell’assemblea, sono i dubbi sulla tempistica scelta da Ubi, oltre ovviamente alle perplessità, di fatto accademiche, sulla bontà di una legge, che però la banca non ha scelto, ma si trova a dover rispettare. Senza entrare nelle sterili elucubrazioni sul fatto che questa imposizione possa essere tutto sommato gradita a parte dell’azionariato, rompendo gli indugi e i tabù della intoccabile cooperativa, o sia una prevaricazione, la concreta discussione riguarderà la decisione di Ubi di trasformarsi subito in Spa e non aspettare, come sono orientate le altre Popolari, la primavera o addirittura l’autunno 2016.

La prima obiezione è che, in caso di accoglimento dei ricorsi o di qualsiasi modifica della legge, c’è la possibilità che Ubi si trovi ad essere una società per azioni, anche se avrebbe potuto evitarlo. Non si vedono i motivi di possibile impugnazione di una libera delibera dell’assemblea straordinaria secondo la normativa in vigore e quindi Ubi si sarebbe in quel caso effettivamente condannata a una natura che ufficialmente non desiderava.

Ma nel caso, non improbabile, che in futuro la normativa non cambi, il risultato di rinviare la trasformazione sarebbe stato per la banca quello di trovarsi in una situazione di precarietà e di debolezza di fronte, ad esempio, alle possibili aggregazioni. Risolvere la questione “cooperativa o spa” vuol dire trovare almeno un punto fermo in un mondo bancario dove anche le regole apparentemente stabili sono in continuo movimento. Ma Ubi ha una ragione in più, rispetto alle altre popolari, per una trasformazione precoce ed è quella del rinnovo cariche in programma in primavera. Appare un controsenso rinnovare con le logiche della cooperativa un consiglio che dopo pochi mesi si troverebbe a guidare una società per azioni. Più lineare sarebbe affidare una spa a un consiglio nato con le regole della spa. Su questo però non è d’accordo chi ritiene che in una cooperativa con il voto capitario, dove ogni socio vale un voto, possa sperare anche di conquistare il vertice, nella consapevolezza che in una spa, dove si contano le azioni, non avrà più alcun peso. Che questo vada nella direzione dell’interesse della banca è tutto da dimostrare: per sapere se questo scenario è veramente possibile, non c’è che da aspettare l’esito del voto.

 




Agenti immobiliari, il bergamasco Patelli coordinatore regionale Fimaa

Luciano Patelli

Il bergamasco Luciano Patelli è stato eletto ieri coordinatore di Fimaa Lombardia, la struttura regionale della Federazione italiana mediatori agenti d’affari del sistema Confcommercio. Patelli, classe 1958, titolare della Patelliimmobiliare di Bergamo è da oltre 10 anni presidente di Fimaa Ascom Bergamo e da 8 segretario della Federazione lombarda. Subentra a Tino Taverna, eletto a luglio presidente nazionale di Fimaa.

«La nomina è una grande soddisfazione sia personale che per l’Associazione provinciale – afferma -. Sostituisco un presidente che ha saputo condurre una associazione regionale in modo egregio, rendendola solida e al servizio degli associati. Per questo lo ringrazio. Il coordinamento regionale di Fimaa è molto coeso e sempre pronto ad affrontare tutte le tematiche che riguardano le categoria. Il mio desiderio è di proseguire sulla strada tracciata da Taverna, lavorando al servizio degli associati e per il consolidamento e la ripresa del nostro settore».

Il nuovo incarico vede Patelli occuparsi delle questioni più urgenti della categoria e del mercato immobiliare lombardo: «Innanzitutto lavoreremo per rinnovare i servizi fondamentali per gli associati, a partire da quelli che riguardano le visure immobiliari, la modulistica da scaricare on line e quelli assicurativi. Tra gli obiettivi posti c’è anche la realizzazione di un “Borsino” unico degli immobili lombardi, che faccia da riferimento per tutto il settore regionale. Tra i nostri compiti c’è inoltre l’iter, già ben avviato, per la trasformazione dell’associazione da coordinamento a federazione. Infine ci impegneremo a livello sindacale e politico per contribuire al un rilancio effettivo del settore immobiliare sia per quanto riguarda la prima casa che gli investimenti, chiedendo innanzitutto una riduzione del prelievo fiscale».

Tra gli obiettivi anche la realizzazione di un Ufficio studi regionale, che aiuterà i mediatori immobiliari nel tracciare una mappa dell’invenduto e farà ricerche di interesse specifico per il settore.




Alberghi liberi di fare prezzi più bassi dei portali

hotel booking on line ritFa un passo avanti la norma per permettere agli alberghi di praticare un prezzo più basso di quello pubblicato sui portali di prenotazione. Il cosiddetto emendamento “Booking”, dal nome della piattaforma più conosciuta, è stato presentato da Tiziano Arlotti (Pd) al ddl concorrenza e approvato quasi all’unanimità dall’Assemblea di Montecitorio.

Il governo si era infatti rimesso all’Aula. In base al testo approvato, gli alberghi potranno vendere sui propri siti internet le camera a un prezzo inferiore rispetto a quello esposto, per la stessa camera, sui siti di intermediazione. L’ emendamento dichiara «nullo ogni patto con il quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale, con qualsiasi modalità e qualsiasi strumento, prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi».

«È una decisione che dà ragione al mercato e al buon senso e si completa il percorso iniziato dall’Antitrust ma timidamente lasciato metà», il commento del direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara. «L’ Italia – dice Nucara – viene messa in condizioni di vedersela ad armi pari con il suo principale concorrente, la Francia, che già dal 7 agosto con la legge Macron aveva previsto un analogo provvedimento. Se non ci fosse stata questa decisione avremmo continuato a patire lo squilibrio tra i grandi portali e i piccoli alberghi». «Basti considerare – aveva ricordato in precedenza Nucara sollecitando il provvedimento – il fatturato consolidato del gruppo Priceline (che gestisce il sito Booking.com ed altri sistemi di prenotazione) che è superiore a 39 miliardi di euro all’anno, mentre le 33mila aziende alberghiere italiane fatturano nel complesso circa 19 miliardi di euro. In altri termini, Booking.com è 68.000 volte più grande dell’albergo con il quale si confronta, che quindi non dispone di nessun potere negoziale».

«Certo ora deve tutto passare al Senato – continua – e ci saranno i dovuti tempi tecnici, ma è un segnale politico che non può che lasciarci molto soddisfatti, è un segnale di attenzione grande per il nostro settore fatto per la maggior parte di piccole e medie imprese». «Anche in Germania ci sono le stesse regole e poi abbiamo già davanti il caso della Francia dove Booking non è fallita. Non ci aspettiamo uno stravolgimento, ma solo più libertà ed efficienza. È un atto – conclude – che spinge tutti a lavorare meglio e ad esser più efficienti».




Lago d’Iseo, la Regione finanzia l’incubatoio ittico

“Giovedì presenterò in giunta la delibera che dà finalmente attuazione al protocollo d’intesa, approvato nell’agosto del 2012, per la realizzazione di un impianto ittiogenico sul lago d’Iseo. È un provvedimento molto atteso da uno dei territori più belli della Lombardia e che avrà ricadute positive per la pesca professionale, dilettantistica e sportiva”. Ad annunciare il provvedimento è l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che non manca di sottolineare i risvolti legati al sistema della ristorazione, con riferimento al piatto tipico della tinca ripiena di Iseo e Clusane. Le risorse trasferite da Regione Lombardia ammontano a 100mila euro. “Si tratta di un’opera necessaria per la tutela dell’ecosistema e per il ripopolamento della fauna ittica quali lavarello, tinca, trota lacustre, luccio – osserva l’assessore Fava -, ma anche, allo stesso tempo, per assicurare la tenuta occupazionale del comparto della pesca professionale, del turismo e del suo indotto, del patrimonio gastronomico locale”. Il censimento degli stock ittici nei laghi alpini, pubblicato lo scorso 29 settembre da Regione Lombardia, ha già evidenziato una rarefazione dei coregoni di età fino a 3 anni, segno evidente del mancato funzionamento dei rilasci in alveo di novellame. In base al protocollo d’intesa del 2012, il Comune di Iseo si è impegnato alla cessione in comodato d’uso gratuito e alla contestuale concessione a mantenere la costruzione su suolo altrui a favore della Provincia di Brescia della porzione di terreno in Comune di Iseo; la Provincia di Brescia si è impegnata alla redazione e all’approvazione dei progetti preliminare e definitivo; l’Autorità di Bacino Lacuale dei laghi di Iseo, Endine e Moro si è impegnata a predisporre il progetto esecutivo, ad appaltare e realizzare le opere compresa la Direzione lavori e il coordinamento della sicurezza.




Aeroporti, Marchi (Save) all’attacco: “L’iniziativa Sacbo a rischio d’infrazione”

E’ Enrico Marchi, presidente di Save che controlla il 40% del Catullo, a intervenire sul ricorso al Tar di Sacbo di Orio al Serio contro l’affidamento da parte dell’Enac dello scalo di Brescia alla Catullo: “L’azione di Bergamo – afferma Marchi – è stata del tutto inappropriata e può creare problemi non solo a Venezia ma al governo italiano e all’Italia, che rischia una procedura d’infrazione”. “Mi auguro che i bergamaschi prendano coscienza della realtà e alla fine recedano da questa azione del tutto incomprensibile – aggiunge Marchi – perché poi, alla fine, se viene tolta la concessione alla Catullo questa viene messa in gara e vincono Francoforte o Parigi. Si tratta di fare gli interessi nazionali e cercare di tenere in Italia le nostre realtà infrastrutturali”.




Scuola e lavoro, convegno alla Brembo

La Buona Alternanza è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Ufficio Scolastico Territoriale e Confindustria Bergamo che da anni accompagnano gli istituti superiori bergamaschi (tecnici, professionali, licei) e migliaia di studenti nei percorsi di alternanza scuola lavoro. “La Buona Alternanza. Esperienze realizzate e prospettive di sviluppo a Bergamo” è il titolo del convegno in programma giovedì 8 ottobre, dalle 15 alle 17, all’azienda Brembo al Kilometro Rosso di Stezzano, in viale Europa 2. Il convegno, organizzato da Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e Confindustria Bergamo, è l’occasione per fare il punto e per disseminare le buone prassi di alternanza realizzate dalle scuole bergamasche. Saranno anche proposti nuovi strumenti e strategie a supporto delle scuole che da quest’anno sono tutte chiamate a progettare percorsi formativi in alternanza. I numeri degli studenti in alternanza sono destinati a lievitare: la legge 107 del 13 luglio 2015 stabilisce che le istituzioni scolastiche di secondo grado dovranno prevedere nel piano dell’offerta formativa percorsi di alternanza scuola lavoro nelle classi terze, quarte e quinte, a partire dalle classi terze di quest’anno scolastico 2015/2016. Il 19 ottobre, presso la sede di Confindustria Bergamo, prende il via anche un corso di formazione per guidare i docenti nella progettazione, realizzazione e verifica di esperienze di alternanza. Si avvicina infatti una scadenza importante prevista dall’Avviso dell’Ufficio Scolastico Regionale: entro il 22 ottobre le scuole secondarie di secondo grado sono invitate a presentare i propri progetti di alternanza scuola lavoro e Impresa Formativa Simulata. Bergamo nel contesto italiano si propone come “modello di eccellenza” per l’alternanza: sono infatti oltre ottomila le esperienze realizzate nella nostra provincia, con un numero crescente di studenti partecipanti e di imprese disponibili a ospitarli per consentire loro di sviluppare competenze che ne favoriscano l’occupabilità futura. Tra i relatori del convegno, Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Cristina Bombassei, delegata Education di Confindustria Bergamo, Gisella Persico, ufficio scolastico Territoriale di Bergamo, oltre a rappresentanti degli istituti Cesare Pesenti e del Quarenghi di Bergamo. Previste anche testimonianze di studenti e aziende.

 




Pasticcerie, il Capab premierà quelle storiche

logo capab - pasticcieri confartignato bergamoI pasticcieri orobici si sono ritrovati numerosi, lunedì 5 ottobre nell’affascinante cornice del ristorante Il convento dei Neveri di Bariano, per la 37ª Festa del Pasticciere organizzata dal Capab(Consorzio Artigiani Pasticceri Bergamaschi), aderente a Confartigianato Bergamo.

La serata si è aperta con l’intervento del presidente del consorzio, Giosuè Berbenni, che ha presentato le iniziative di formazione e promozione della categoria. In particolare, ha annunciato l’intenzione di istituire un apposito premio per valorizzare le botteghe storiche del consorzio, che vedono protagoniste famiglie di pasticcieri da più generazioni.

È quindi intervenuto il presidente di Confartigianato Bergamo, Angelo Carrara, che ha evidenziato come negli ultimi anni l’attenzione alla qualità del cibo, agli ingredienti utilizzati e alla ristorazione in genere sia cresciuta in modo esponenziale, così come l’esigenza della clientela. Il Capab, ha sottolineato Carrara, è stato il primo nel campo della pasticceria a fare della qualità la sua filosofia. E questo grazie allo spirito di collaborazione e alla sinergia che gli operatori hanno saputo costruire dal lontano 1978, anno di fondazione, ad oggi.

Ha infine preso la parola il fondatore e primo presidente del Capab, Alessandro Piva, che ha invitato i pasticcieri, soprattutto in questi tempi di difficoltà generalizzata, a non scoraggiarsi mai, ma a innovarsi e a proporre sempre qualcosa di nuovo con l’obiettivo di tenere alta la qualità della pasticceria bergamasca.

Tra i presenti alla festa anche Angelo Ondei, presidente del presidente del consorzio fidi Confiab.

serata capab




Vini bordolesi pronti al confronto. Torna il concorso “Emozioni del Mondo”

Sarà un’edizione itinerante, l’undicesima del Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”, in programma il 15, 16 e 17 ottobre prossimi per la regia dell’associazione Vignaioli Bergamaschi e del Consorzio Tutela Valcalepio. E con un finale del tutto nuovo per manifestazioni di questo genere: il banco d’assaggio dei vini vincitori sarà infatti allestito e aperto al pubblico in un tempio dello shopping come Oriocenter.

A fare da filo conduttore dell’intero programma c’è, del resto, l’attenzione al territorio: agli ospiti internazionali, tecnici e giornalisti chiamati a Bergamo in veste di giurati verranno mostrate le bellezze e le ricchezze locali non solo per quel che riguarda l’enologia e la gastronomia ma anche storia, cultura e tradizione. Per raggiungere al meglio questo obiettivo, Vignaioli Bergamaschi e Consorzio Tutela Valcalepio hanno scelto di coinvolgere il distretto dell’attrattiva Gate e, in particolare, i comuni di San Paolo d’Argon, Seriate, Scanzorosciate e Orio al Serio.

Tutto avrà inizio nella giornata di giovedì 15 ottobre, che sarà interamente dedicata all’accoglienza degli ospiti italiani e stranieri con una visita pomeridiana all’affascinante Abbazia di San Paolo d’Argon. La giornata si concluderà con la consueta cena di benvenuto.

Giornata centrale del Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme” sarà venerdì 16 ottobre: nel corso della mattinata, infatti, i giudici saranno chiamati a degustare i vini Merlot e Cabernet in concorso. Ad ospitare le degustazioni sarà la villa Betty Ambiveri nel comune di Seriate: un luogo ricco di storia che gli organizzatori vogliono mostrare e condividere con gli ospiti di Emozioni dal Mondo. Nel corso del pomeriggio i giudici avranno la possibilità di accedere alla ricca biblioteca della villa, che custodisce oltre 3.200 volumi in lingua russa, di conoscere la realtà dell’Associazione Russia Cristiana, fondata dalla stessa Betty Ambiveri, di scoprire qualcosa in più sull’affascinante vita di questa bergamasca fuori dal comune e di ammirare gli interni della cappella bizantina e il giardino della villa.

Non si perderà poi l’occasione di mostrare agli ospiti anche le aziende vitivinicole della Valcalepio, che saranno oggetto dell’itinerario tecnico del venerdì pomeriggio.

Ad inaugurare la giornata di sabato sarà invece il convegno tecnico-scientifico sul tema “Territorio come Identità: Il Paesaggio tra Consumo e Conservazione” con interventi di relatori internazionali presso la sala giunta del Comune di Scanzorosciate. A seguire, nella stessa sala, l’attesa proclamazione dei vini vincitori dell’undicesimo Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme” 2015.

A chiudere in bellezza la rassegna, come detto, la passerella-degustazione dei vini vincitori, al primo piano del centro commerciale, nell’area ristorazione adiacente al Green Expo Point dalle 14.30 alle 18.30. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto alla onlus Nepios.