“Ingredienti poveri per un piatto ricco”, 12 cuochi in sfida al Trofeo Baroni

Dodici concorrenti, tre ingredienti obbligatori e un paniere a sorpresa con cui elaborare il proprio piatto caldo, il tutto con la formula delle manche ad eliminazione.

Si annuncia avvincente il quinto Trofeo Fiorenzo Baroni, la sfida tra cuochi professionisti che l’Associazione Cuochi bergamaschi organizza come di consueto alla Fiera Campionaria di Bergamo. L’appuntamento è domenica primo novembre, dalle nove al pomeriggio inoltrato, il tema di quest’anno “La sostenibilità alimentare, ingredienti poveri per un gusto ricco!”.

Galletto, riso e formaggio Branzi sono i tre prodotti che tutti i partecipanti devono utilizzare obbligatoriamente, il resto lo troveranno in panieri “misteriosi” diversi, sorteggiati per ogni batteria di tre concorrenti.

Gli chef avranno a disposizione anche una “dispensa” degli ingredienti più comuni (olio, sale, aceto, farina, ecc.) oltre ad una serie di attrezzature. Le postazioni di cucina saranno identiche, saranno assegnati 5 minuti per studiare gli ingredienti e rendere noto il nome della ricetta e 55 minuti per realizzare il piatto, che dovrà essere presentato in una porzione da esposizione e fotografata e in sei mezze porzioni per la giuria, composta da quattro chef e un giornalista di settore. Il punteggio massimo è di cento punti, così distribuiti: 50 per il gusto, 20 per l’estetica, 10 per mise en place, pulizia e rispetto norme Haccp, 10 per gli scarti di lavorazione, 10 punti per l’innovazione. Ogni minuto di ritardo comporta la perdita di un punto ed è prevista una penalizzazione anche per chi non lascia la postazione pulita entro 10 minuti dalla presentazione dei piatti.

Al primo classificato andrà un premio di 500 euro, 300 al secondo e 100 al terzo. Saranno assegnati anche un premio speciale per l’innovazione e un attestato a tutti i partecipanti.

Il termine delle iscrizioni è fissato il 25 ottobre. I concorrenti saranno ammessi al concorso in ordine di arrivo delle schede di partecipazione fino ad esaurimento dei posti disponibili. La quota di iscrizione è di 50 euro per i cuochi iscritti alla Fic per il 2015 e di 100 euro per i non tesserati.

Per informazioni www.cuochibergamo.it




I calzolai resistono, a Bergamo sono un centinaio

calzolaioI calzolai bergamaschi di Confartigianato si danno appuntamento ad Albano Sant’Alessandro domenica 25 ottobre, per la tradizionale “Festa di San Crispino”, Patrono della categoria, che quest’anno è giunta alla 41ª edizione.

A partire dalle 12.30, nella cornice dell’Agriturismo Sant’Alessandro, in via don Canini 6, i calzolai artigiani orobici terranno il loro annuale momento aggregativo e di festa, nel corso del quale discuteranno delle problematiche che il comparto sta affrontando e si scambieranno pareri e opinioni.

L’attività di calzoleria, che in provincia di Bergamo raggruppa un centinaio di imprese, negli ultimi anni sta registrando una ripresa, come evidenziano le ultime indagini statistiche, e questo dopo che nei primi anni Duemila sembrava destinata al declino: un ritorno in auge, quindi, aiutato anche dall’ingresso di giovani leve che con entusiasmo hanno deciso di intraprendere questo antico mestiere artigiano.

L’evento, che vedrà anche la presenza del presidente di Confartigianato Bergamo, Angelo Carrara, è organizzato da Pierino Schinelli, storico calzolaio trevigliese, da decenni legato all’Organizzazione di via Torretta.

Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Aree di Mestiere di Confartigianato Bergamo (Marco Trussardi – tel. 035.274.355 – e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).




Confcommercio, sempre meno giovani acquistano l’auto

utn_auto.jpgL’auto resta un bene centrale negli spostamenti degli italiani, ma con una progressiva perdita di appeal come bene simbolo: sono 29 milioni le persone che, nel nostro Paese, si spostano quotidianamente per lavoro o per studio e più del 71% degli spostamenti per lavoro avviene con l’automobile. Ma l’auto è anche un bene più difficile da acquistare per i giovani: nel 2007 il 13,8% del mercato privato era appannaggio di utenti di età compresa fra i 18 e i 29 anni. A distanza di 8 anni questa quota è scesa all’8%: hanno pesato le crescenti difficoltà occupazionali e di accesso al credito. Di contro, già nel 2014 il 39% delle immatricolazioni riguardava persone con più di 50 anni di età e tra il 2008 e il 2013 il numero delle “patenti attive” nella fascia più anziana della popolazione è cresciuto del 50%. Auto, inoltre, “anziana” anche come parco circolante: sugli oltre 37 milioni di veicoli il 50% delle autovetture ha più di 10 anni di vita – il 30% tra Euro 0, 1 e 2 – con le inevitabili conseguenze sull’inquinamento. Sono elaborazioni di Federmotorizzazione Confcommercio che, a Milano, nella sede della Confcommercio milanese di corso Venezia, ha organizzato il convegno “Automotive: ripresa o ripresina?” con il mondo della distribuzione dell’automotive. Un’iniziativa realizzata in collaborazione con Assomobilità (Confcommercio Milano) e Quattroruote Professional (è intervenuto il direttore Gian Luca Pellegrini).

“Abbiamo lasciato sul campo in 7 anni – afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione (e Assomobilità) – oltre 5 milioni di vendite di autoveicoli, riportando la dimensione delle vendite del comparto indietro di 35 anni”. Così come “gli occupati del settore, compreso l’indotto, si sono ridotti a 950.000 addetti dal milione e 250 mila del 2007. E i segnali di ripresa dei primi otto mesi del 2015 – più 6% (100mila unità vendute) con un incremento anche più vivace per i veicoli commerciali, +8,6% (6.464 unità vendute) – ancora non concorrono ad un recupero dei margini nel nostro settore. Occorre, da parte delle Istituzioni – prosegue Buongiardino – la dovuta attenzione per ottenere iniziative indirizzate al mercato. Ma un dato è invece incredibilmente in aumento: il prelievo fiscale. Nonostante le immatricolazioni (fino al 2014) si siano dimezzate, il gettito fiscale è cresciuto raggiungendo il 16,80% delle intere entrate tributarie nazionali. Come si può pensare – ha detto Buongiardino – ad una decisa ripresa del nostro settore – che rappresenta l’11% del Pil – senza incidere sul carico fiscale abbattendolo in alcune voci e senza immaginare sostegni per lo sviluppo? Quanta sicurezza in più per i cittadini vi sarebbe incentivando il rinnovo del parco automobilistico. E quanti vantaggi anche per le casse dello Stato: nei primi otto mesi di quest’anno sono stati immatricolati 1 milione di autoveicoli: alla fine dell’anno, con questo trend, lo Stato incasserebbe tra Ipt ed Iva circa 1,2 miliardi in più rispetto all’anno precedente”.

Il presidente di Federmotorizzazione ha poi sottolineato come occorra intervenire per eliminare la stortura dell’applicazione Iva sulle vetture usate che mina dalle fondamenta il concetto della trasparenza dell’Iva lungo tutti i passaggi fino all’utente finale” e ricordato come si debba seguire l’esempio di altri Paesi europei (dalla Francia, alla Norvegia, alla Gran Bretagna) con incentivi sui settori innovativi (ibrido, elettrico).

 




Bergamo, il 40% degli assegni pensionistici è sui 600 euro

Inps pensione cartelle previdenziali istituto nazionale previdenza socialeIn Italia, 4 pensionati su 10 percepiscono un reddito mensile inferiore ai 1000 euro. Si tratta del 42,5% dei pensionati italiani, ovvero 6,5 milioni di persone. Il dato è stato pubblicato nel bilancio sociale 2014 dell’Inps, secondo il quale ci sono anche quasi 2 milioni di pensionati (che corrispondono al 12,1%) con assegni previdenziali inferiori ai 500 euro.

Nella “ricca” Bergamo il quadro non si scosta di molto. Qui la media parla del 39, 81% di pensionati che vivrebbero con assegni da 629.08 euro, se si conteggiano i possessori di pensioni di invalidità, superstite, assegno sociale e invalidità civile. Ma non c’è molto da rallegrarsi neppure analizzando soltanto le pensioni di vecchiaia, tra l’altro quasi tutte ancora maturate prima della “Fornero”.

In città ci sono 21.276 pensionati che percepiscono, in media, assegni da 1.308 euro (le donne, 10.487, ne prendono in media 749,77). Questo è il quadro che emerge dalla ricerca periodica che la sezione cittadina della Fnp Cisl compie da qualche anno, per scandagliare il “pianeta pensioni”. “Sono numeri che ci dicono che molti pensionati arrivano con difficoltà alla fine del mese – dice Roberto Corona, segretario della sezione Bergamo -. Sembra che il nostro sistema previdenziale non riesca a fornire un assegno minimo dignitoso”. Analizzando i dati pensionistici rilevati dall’Osservatorio dell’INPS, sui quali Fnp Bergamo compie le sue ricerche, emerge tra l’altro che il numero di pensionati in regime di “anzianità” è in netta diminuzione: solo a Bergamo città, in un anno, sono diminuiti di 543 unità i pensionati tra i 55 e i 64 anni, “segno che la Fornero inizia a mietere vittime, rimandando sensibilmente il pensionamento dei lavoratori che ne avrebbero avuto il diritto”.

Con questa “manovra”, l’Inps a Bergamo avrebbe risparmiato 779.566 euro, “ma la lettura di questo dato non deve trarre in inganno – continua Corona – , perché il dato finale sull’erogazione delle pensioni in città è aumentato, per via dell’innalzamento delle richieste di pensioni sociali, del superstite e di quelle per invalidi civili”. “Questo spostamento della spesa pensionistica nella nostra città – prosegue Corona – ci deve far riflettere su come affrontare sin d’ora il problema. La città sta invecchiando, non c’è ricambio generazionale, siamo sotto il livello demografico auspicato ed invecchiando le persone hanno sempre più bisogno di assistenza e di un modello di vita diverso dall’oggi.

I problemi sono e saranno sempre più complessi. Vanno dalla sanità, al sociale, all’assistenza, ad un modello di vita della città diversa, dalla casa alla mobilità, all’ ambiente, all’ecologia, a rapporti di relazioni dove la nostra società deve modificarsi”. A tre anni dall’entrata in vigore della riforma pensioni Monti-Fornero, dunque, è tempo di fare un bilancio sugli effetti e sull’efficacia di un provvedimento che una sera del dicembre 2011 ha stravolto la vita di migliaia di persone e che in prima battuta era apparso, o almeno era stato presentato, come la riforma definitiva. “Con la riforma Fornero, le nuove pensioni non solo hanno posticipato l’uscita, ma il reddito pensionistico è diminuito per via della riforma stessa. Restando così le cose, chi sosterrà la spesa sociale di questo cambiamento di vita? Una cosa noi pensionati non vogliamo; che il tutto ricada per l’ennesima volta sulla testa delle giovani generazioni. Dobbiamo con coraggio affrontare il problema – conclude il segretario della sezione Fnp della città -, condividendo con i soggetti responsabili percorsi di solidarietà atti a garantire soprattutto ai più deboli stili di vita dignitosi”.




Seriate, un serpentone di bancarelle per la “Fiera d’autunno”

ambulnati - bancarelle - fiera santa lucia seriateDomenica 25 ottobre a Seriate torna la “Fiera d’autunno”, il serpentone di bancarelle con prodotti alimentari, artigianali e d’abbigliamento organizzato dalla Comap, la cooperativa per commercio su aree pubbliche di cui fa parte anche la Fiva Ascom di Bergamo.

La manifestazione si svilupperà lungo via Italia, dall’intersezione con via Paderno fino a piazza Giovanni XXIII, su piazzale Donatori di Sangue e via Dante. L’area sarà chiusa al traffico dalle 7 alle 21, il traffico deviato su via Paderno e corso Roma e istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in via Partigiani, nell’area attigua all’ufficio postale, per consentire la fermata dell’autobus Atb in servizio di linea.

L’iniziativa, effettuata con il patrocinio dell’assessorato al Commercio, vuole dare visibilità al commercio ambulante e la possibilità di vivere una domenica diversa, tra shopping e incontri.




Castello di Zorzino, Legambiente incassa una prima vittoria

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La lotta degli ambientalisti per salvare il Castello di Zorzino dalla cementificazione segna una prima vittoria. La lettera e il ricorso presentati a giugno al Presidente della Repubblica ha avuto successo: è stato infatti disposto l’invio degli Ispettori del Ministero dei Beni Culturali a Riva di Solto. Nella lettera Legambiente Basso Sebino aveva denunciato la situazione critica in cui versa l’antico maniero, assediato da villette e appartamenti nelle vicinanze, e chiesto il blocco dei lavori per la realizzazione di un nuovo edificio residenziale, una villa di due piani per oltre 7 metri d’altezza, con piscina, autorimessa e strada privata d’accesso. Secondo gli ambientalisti, la nuova costruzione sarebbe l’ennesimo scempio urbanistico e andrebbe a rovinare definitivamente l’antica identità del castello e della sua torre, unico e vero elemento generatore del nucleo storico della frazione di Zorzino. “Visto che i giudici non hanno sospeso i lavori da poco avviati – afferma Dario Balotta, referente del Legambiente Basso Sebino – la palla ora torna al Comune, che fino ad ora se ne è lavato le mani. A questo punto sarebbe prudente che il sindaco disponesse la sospensione cautelativa dei lavori, fino al termine dell’istruttoria in corso”.

 




Paratico, cioccolato in piazza con otto pasticcieri

Otto pasticceri della provincia di Brescia, da Roncadelle ad Erbusco, da Marone al capoluogo, si troveranno domenica 25 ottobre a Paratico per la tradizionale “Sagra del cioccolato”. La manifestazione, organizzata dall’associazione Naturalmente Paratico in collaborazione con il Comune, a partire dalle 14.30 sulla piazza del municipio, propone la degustazione di specialità artigianali a base di cioccolato preparati da Mauro Scaglia della pasticceria Mascale di Roncadelle, da Giovanni Cavalleri della pasticceria Roberto di Erbusco, Alessandro Filippini della pasticceria Dolce Angolo di Rezzato, Albino Garzoni della Pasticceria Garzoni di Brescia, Giuseppe Sanzeni della Pasticceria Cremona di Brescia, Davide Omodei della pasticceria Arte in Tavola di Marone e da Andrea Metasta e Nicola Gentilini.

Il programma

 




Treni, niente sciopero sabato e domenica

TrenordIl ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio ha ordinato il differimento ad altra data dello sciopero proclamato da CAT CUB USB dalle 21 di sabato 24 ottobre alle 21 di domenica 25.

La mobilitazione riguarda Trenitalia, Trenord e Italo. La circolazione ferroviaria sull’intera rete sarà pertanto regolare.

Il provvedimento si è reso «necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito», spiega il ministero in una nota.

 




Caldara chiude, l’Ascom in campo per trovare un successore

caldara1Bergamo perde una delle sue insegne storiche. Dopo 63 anni chiude Caldara. Il negozio di giocattoli di viale Papa Giovanni a fine anno abbasserà definitivamente le saracinesche portando con sé un pezzo importante di storia commerciale della città.

L’attività era stata avviata dalla famiglia Caldara nel 1952. Con il suoi trenini, le costruzioni, le bambole e le macchinine Pierluigi Caldara ha fatto giocare tre generazioni di bambini. Per cinquant’anni è stato dietro il bancone, difendendo con passione e convinzione i giochi tradizionali dall’avanzata dei videogiochi e dell’elettronica, alternando il suo lavoro in negozio con viaggi per le fiere di tutto il mondo alla ricerca delle novità più emozionanti. Ora, la decisione di chiudere per godersi la meritata pensione e dedicarsi agli hobby finora trascurati, giacché i figli hanno deciso di percorrere altre strade professionali e gli affari con la crisi e la competizione della grande distribuzione non sono più quelli di un tempo.

La chiusura dello storico negozio di giocattoli di viale Papa Giovanni ha suscitato grande dispiacere nell’Ascom: «È  un fatto che ci rattrista molto – dice il direttore Oscar Fusini –. Non si tratta solo della chiusura di un negozio storico e del congedo di un imprenditore bravo e serissimo ma di un simbolo del giocattolo orobico che scompare. La chiusura di Caldara conferma due fatti da tempo sotto la lente di ingrandimento: la crisi dei consumi che prosegue e colpisce il commercio tradizionale, e il cambio di vocazione commerciale di parte della città, in particolare di viale Papa Giovanni  dove gli elevati valori degli immobili rendono più proficue le attività di bar e ristoranti piuttosto che i negozi. Infine, impone una riflessione sul passaggio generazionale che fatica ad attuarsi nei nostri settori».

«Il problema – denuncia Fusini – non è solo la chiusura di un punto vendita, ma la dispersione di competenze dell’imprenditore che lascia e chiude la propria attività. Per questo auspico che qualche giovane voglia riportare in vita l’attività, magari in un altro negozio (se l’attuale ha valori immobiliari troppo elevati) chiedendo al signor Caldara un aiuto. Saremo ben lieti di favorirne il passaggio di competenze, magari finanziandolo con il progetto Sviluppo».

Intanto, i locali saranno messi in affitto e da lunedì la merce sarà in vendita con sconti dal 20 al 50%.




“Dote merito”, ecco chi sono gli studenti bergamaschi più bravi

Teacher pointing to raised hands in classroom
Teacher pointing to raised hands in classroom

“Con ‘Dote Merito’ vogliamo premiare i migliori studenti lombardi che hanno conseguito il massimo punteggio alla Maturità e al Diploma professionale offrendo loro l’opportunità’ di recarsi all’estero e mettersi così alla prova”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’ Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, nell’annunciare l’evento “Expo 2015, il Merito nel mondo. L’avventura continua” in programma domani a Expo. Le esperienze sono in numero maggiore rispetto a quelle dell’anno scorso e con suggestioni davvero originali – racconta l’assessore regionale – che vanno dall’avventura al perfezionamento della lingua inglese, dallo sport alle arti, dalla conoscenza delle istituzioni comunitarie alla scienza e tecnologia”. La seconda edizione di ‘Dote Merito’ è riservata a 358 studenti della Lombardia che hanno conseguito la Maturita’ con la massima votazione di 100 e lode e 100 per la Formazione professionale nello scorso anno scolastico e formativo, e che potranno scegliere gli apprendimenti esperenziali proposti nel nuovo catalogo 2015/2016.

New York, Mosca, Pechino, Dublino e Londra sono solo alcune delle città in cui i giovani eccellenti si recheranno per vivere momenti di crescita e di apprendimento. Gli operatori del settore presenteranno ai giovani i diversi percorsi offerti attraverso la proiezione di video ed immagini. Gli studenti meritevoli sono in totale 358, di cui 187 ragazze, e 169 ragazzi provenienti da 125 CFP (Centri per la Formazione professionale) e 233 licei localizzati nelle diverse province lombarde. Tra queste, quelle che vantano il maggior numero di premiati sono Bergamo con 56 studenti, e Brescia con 47 eccellenze. ” Con la seconda edizione di ‘Dote Merito’ vogliamo stimolare i giovani non solo allo studio, ma anche al confronto con le diverse realtà che si affacciano nello scenario mondiale” conclude l’assessore regionale Valentina Aprea. ” Siamo sempre più convinti che l’internazionalizzazione del sistema educativo lombardo sia fondamentale per formare al meglio i nostri giovani, che potranno non solo perfezionale l’uso della lingua inglese, ma anche cimentarsi in nuove sfide che li renderanno sempre più preparati e competitivi”.

 

Gli alunni di Licei e Istituti Tecnici di Bergamo promossi con 100 e lode

 

Rita Pedercini (Tecnico David Maria Turoldo)

Rosemary Colciaghi (Liceo Giulio Natta)

Maffeis Greta (Liceo Paolo Sarpi)

Alessandra Finazzi (Liceo Lorenzo Federici)

Nicolas Fracassetti (Liceo Coop per la promozione dell’educazione)

Giada Martinelli (Liceo Oscar Arnulfo Romero)

Luca Massimo, Michela Moro, Adriana Piana, Gregory Regazzoni (Liceo Don Lorenzo Milani)

Paolo Carioli, Stefano Cerea, Samuele Gatti (Liceo Galileo Galilei)

Remo Buttinoni (Liceo Amaldi)

Nicolò Generoso, Marta Canzi, Rosetta Concoreggi, Tullio Villa (Liceo Treviglio)

Arianna Tironi (Istituto Professionale San Pellegrino Terme)

Chiara Brignoli (Liceo Bergamo Euro Scuola)

Giorgia Pecis Cavagna (Liceo Musicale e Coreutico S. Alessandro)

Michele Bonù, Matteo Capoferri (Tecnico Ivan Piana)

Beatrice Chiodi, Sara Carrara (Tecnico Bortolo Bolotti).(Lnews)

 

Gli allievi di Bergamo promossi alla qualifica III anno percorsi IFP

 

Ferrantini Alessio, Liliana Bellini (Patronato San Vincenzo)

Sara Gabbiadini, Fabio Genuizzi, Ettore Goisis, Elisa Invernici, Arianna Locatelli, Alessandro Oberti, Endrit Zekiri, Karolina Maria Wakulicz, Silvia Vitali, Deborah Mazzocchi, Luca Magoni (ABF)

Marica Casari, Michela D’Agostino, Federica Delbarba, Marica Bettera, Elena Grigis (Associazione Istituto Scolastico Sistema)

Orietta Mazzocchi, Sara Maria Di Maria, Vanessa Martini, Paola Fabiano (Associazione Centro Studi Teorema)

Davide Piarulli, Elisa Bettonagli, Mattia Cassinelli (Ikaros impresa sociale)

Enrico Imberti (IIS A.Fantoni)

Chiara Zanardi (Ente di Formazione Sacra Famiglia)

Alex Gomez Rodriguez, Andrea Nespoli (Is Pesenti)

Erika Rota, Daniela Vendramini (Acof Olga Fiorini – Cooperativa Sociale Onlus).