La “bisbetica” Nancy Brilli apre la stagione del Crystal

brilli

Si apre con la “La bisbetica domata” la nuova stagione teatrale del Teatro Crystal di Lovere. Con Nancy Brilli nel ruolo di protagonista, la nuova trasposizione della commedia shakespeariana firmata da Cristina Pezzoli, in programma sabato 21 e domenica 22 novembre, va in scena da un punto di vista tutto femminile e offre uno spettacolo corale, colorato e pop.

Sabato 19 e domenica 20 dicembre un trio inedito formato da Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi, che sta riscuotendo grande successo nei teatri italiani, sono le protagoniste della commedia  “Tre donne in cerca di guai” tratto da Les Amazones di Jean Marie Chevret, regia di Nicasio Anzelmo, una commedia divertente che affronta il tema della solitudine delle single di mezza età, dell’amicizia e dell’omosessualità, il tutto raccontato con intelligenza, ironia, umorismo e allegria.

Sabato 23 gennaio e domenica 24 gennaio sarà la volta di “Brundibàr – il suonatore d’organetto” con I Piccoli Musici, diretti da Mario Mora, un’opera per bambini scritta dal compositore ceco Hans Krása più volte rappresentata nella città ghetto di Terezin dove lo stesso compositore era rinchiuso e da dove non fece mai più ritorno che fa conoscere la tragedia dello sterminio nazista attraverso lo sguardo dei bambini.

Sabato 20 e domenica 20 febbraio andrà in scena “I suoceri albanesi” di Gianni Clementi regia di Claudio Boccaccini con Francesco Pannofino e Emanuela Rossi,  una commedia divertente che racconta situazioni quotidiane come il complesso rapporto genitori e figli adolescenti, il contrasto tra la moglie chic e il marito ruspante, la presenza del vicino elegante petulante e i lavori di carpenteria che creano problemi con i condomini.

Sabato 2 e domenica 3 aprile Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti interpreteranno “La scena” scritta e diretta da Cristina Comencini, una commedia per raccontare la comica immersione di un ragazzo  nella vita e nei sentimenti femminili, capace di spiazzare con repentini cambi di registro e impreviste punte di amarezza.

Sabato 23 e domenica 24 aprile la stagione teatrale loverese si chiuderà con Silvio Orlando e Marina Massironi in “La scuola” di Domenico Starnone con la regia di Daniele Luchetti. A distanza di vent’anni, Orlando riporta in scena quello che è stato lo spettacolo più importante della sua carriera, allora intitolato Sottobanco, divenuto poi un film dal titolo La scuola, appunto, sempre con Orlando nel ruolo principale e Luchetti come regista.

www.teatrocrystal.it




Droni, giochi, servizi e oggetti: l’innovazione sboccia nell’Incubatore

Le imprese che escono dall’Incubatore d’Impresa della Camera di Commercio di Bergamo hanno una percentuale di sopravvivenza del 90% dopo tre anni dall’avvio. Una credenziale di tutto rispetto per presentare il bando per il 2016 –  aperto fino all’11 dicembre –  di accesso alla struttura che, all’interno del Point di Dalmine, offre agli aspiranti e nuovi imprenditori spazi attrezzati uso ufficio e un sistema di servizi (di formazione, accompagnamento, assistenza e consulenza personalizzate) per supportare la progettazione e la realizzazione del proprio progetto.

Partito nel 2001 e realizzato dall’azienda speciale Bergamo Sviluppo, l’Incubatore ha sino ad ora selezionato 135 idee d’impresa nei settori informatica, grafica e web, servizi alle imprese, consulenza e ricerca, turismo, green economy. Nel tempo ha saputo seguire l’evoluzione dei mercati e dell’economia offrendo gli strumenti e le strategie più adatti per competere. Tra le novità più recenti c’è l’apertura al settore manifatturiero, grazie ai più ampi spazi a disposizione nella nuova sede, realizzata in forma sperimentale quest’anno, con la partecipazione di tre aziende, e potenziata nella prossima annualità, con ben nove spazi dedicati, dai 35 agli 80 mq.

L’Incubatore si configura perciò sempre più come fucina di innovazioni. Ecco i progetti ospitati quest’anno.

GEOSKYLAB www.geoskylab.com

Geoskylab offre servizi legati al mondo dei droni, in particolare formazione, consulenza, costruzione e vendita di velivoli a pilotaggio remoto. I droni sono assemblati adattando le schede di pilotaggio e modificando alcune componenti aerodinamiche elettroniche e i supporti per i sistemi di rilevamento e riprese videofotografiche. Geoskylab sta inoltre lavorando su prototipi ad ala fissa e rotante a sei motori, veri e propri “laboratori volanti” destinati alla formazione. Geoskylab è molto attenta al rispetto della sicurezza: i droni sono infatti dotati di software che garantisce il rientro alla base in caso di avaria.

MAJITEKNO www.majitekno.com

Majitekno realizza sistemi integrati per la gestione della risorsa idrica in strutture residenziali, commerciali, agricole e industriali. In particolare offre servizi di progettazione, produzione, messa in marcia e assistenza di sistemi ecosostenibili che integrano tecnologie avanzate applicate al monitoraggio, gestione, stoccaggio, distribuzione e recupero dell’acqua, distinte in 3 principali segmenti: MajiFire, che si occupa di sistemi integrati di stoccaggio acqua per antincendio, con booster completi di cisterne in acciaio da interno o esterne; MajiBar, che offre sistemi integrati di pressurizzazione idrica ad uso residenziale e di servizio industriale con serbatoi di stoccaggio a pressione; MajiEco, che propone sistemi integrati di raccolta e distribuzione acqua piovana e recupero acque reflue.

IDEA(Innovative Devices and Applications) for science

È un’idea imprenditoriale che porterà a breve alla costituzione di una startup innovativa dedicata alla produzione e alla commercializzazione di strumentazione per laboratori di ricerca scientifica/industriale e per laboratori di servizio nell’ambito delle biotecnologie ambientali (processi depurativi, di produzione di biofuel e bioplastiche da materie di scarto) e delle biotecnologie veterinarie (processi ruminali). In particolare prevede di produrre bioreattori di piccola taglia equipaggiati con dispositivo di misura del gas prodotto dalla reazione biologica oggetto di studio che utilizza una innovativa tecnologia, ideata dal proponente e brevettata dal Politecnico di Milano. L’obiettivo è individuare le condizioni operative ottimali da applicare ad impianti alla piena scala e valutare la trattabilità/biodegradabilità/digeribilità potenziale di produzione di biogas di diverse matrici organiche.

AVANIX www.avanix.it

È un sistema per il monitoraggio di persone affette da forme di demenza (come l’Alzheimer). Il progetto mira a risolvere i problemi di vagabondaggio (wandering), caduta e monitoraggio delle persone non autosufficienti che necessitano di un’assistenza continua, 24 ore su 24, in ambito sia domestico sia ospedaliero. Attraverso un sistema di sensori a rete wireless gli assistenti o i familiari vengono infatti allertati in caso di necessità o di anomalie, consentendo un tempestivo intervento.

BERGAME www.bergame.eu

È una startup nata con l’obiettivo di creare prodotti video ludici innovativi che possano competere nel mercato italiano ed europeo dei videogiochi per web e mobile. BerGame sviluppa e progetta anche videogiochi su commissione, con una particolare attenzione alla produzione di videogiochi educativi per scuole ed enti, con tecnologia HTML5, accessibili da ogni dispositivo. È inoltre attiva nel sostenere eventi che promuovano lo sviluppo del settore video ludico in Italia.

CITY MOVING www.citymoving.it

È una idea che va incontro alle esigenze della gran massa di turisti quotidianamente in transito dagli hotel ai maggiori punti di interesse turistico della città (Città Alta, aeroporto di Orio, musei) o interessati a destinazioni più lontane come i laghi e le stazioni sciistiche. L’azienda offre un servizio di collegamento da e per i punti di maggiore interesse turistico, in stretta collaborazione con le strutture alberghiere. Si rivolge principalmente ai turisti e alla clientela business in visita alla nostra città, proveniente soprattutto da stati europei che utilizzano lo scalo di Orio al Serio come tappa per raggiungere altre località.

CITYMARKETING www.citymarketing.it

Il progetto CityMarketing nasce con l’obbiettivo di valorizzare al meglio territorio, marketing, promozione e partecipazione. La creazione di una piattaforma sinergica consumer/business per ogni territorio, permette di accrescere o far crescere l’immagine di attività economiche e culturali, al fine di incoraggiare turismo e consumi. In questo modo piccole attività possono gestire la propria promozione e immagine direttamente nel proprio mercato, fidelizzare vecchi consumers e raggiungerne di nuovi.

FERMO!POINT www.fermopoint.it

Fermo!Point nasce per risolvere il problema legato alle consegne degli acquisti effettuati in Internet. Non tutti gli acquirenti privati, infatti, possono farsi consegnare la merce in ufficio, o indicare un indirizzo diverso dal proprio dove ci sia sempre qualcuno pronto a ritirare la consegna o, ancora, godere di un servizio di portineria a casa. Se il corriere non trova nessuno al domicilio, dopo alcuni tentativi riporta la merce in deposito e il cliente è costretto a raggiungere personalmente le sedi, con relativa perdita di tempo. Il progetto di Fermo!Point si sviluppa a livello nazionale con la creazione di un network costruito su attività commerciali già esistenti, disponibili a ritirare la nazionale con la creazione di un network costruito su attività commerciali già esistenti, disponibili a ritirare la spesa e a conservare la merce. Sarà il cliente a decidere quando e dove ritirarla. Le attività commerciali affiliate diventano punto di consegna e provvedono ad avvisare il cliente con un SMS dell’arrivo del pacco. L’utente avrà 14 giorni di tempo per ritirarlo negli orari e nei giorni di apertura del negozio destinatario.

GROEN AKKEDIS www.groenakkedis.com

È una startup che progetta e realizzare prodotti elettronici che migliorano l’efficienza energetica di abitazioni, industrie o di singoli dispositivi elettrici. Attualmente è impegnata nella progettazione di energy mixer, una famiglia di inverter di nuova concezione per lo sfruttamento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. L’inverter è il cuore di ogni impianto di energia rinnovabile; la sua funzione è convertire l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in energia fruibile dall’utente. Energy mixer è facile da installare, non richiede iter burocratici o contratti con il fornitore di energia elettrica e i diversi tipi di generatori ad esso collegabili ampliano le possibilità e i luoghi di installazione.

IROTEE www.irotee.com

È un network di progettisti creato per lo sviluppo di nuovi prodotti di design. In particolare Irotee offre servizi per accompagnare il cliente in maniera integrata attraverso tutte le fasi del processo di sviluppo del prodotto. Si parte dalle preliminari fasi di analisi, ricerca e definizione del progetto, passando poi alla fase intermedia di progettazione e di sviluppo del prodotto, relazionandolo strettamente con il relativo processo produttivo, per giungere fino alla fase finale di promozione, comunicazione e definizione dei servizi post vendita. Tutte le fasi, svolte in relazione sinergica le une con le altre, sono realizzate garantendo l’applicazione di design & environmental rules avanzate.

LABORATORI SI! www.laboratorisi.it

Laboratori SI! è composto da un team di divulgatori scientifici con una lunga esperienza nel settore. Il progetto si pone come obiettivo la realizzazione di laboratori scientifici ed interattivi con materiali di qualità ed argomenti adatti ad un pubblico non solo scolastico. Tra i progetti realizzati: un attrezzato laboratorio divulgativo sui gas (“A tutto gas! Scopriamo l’universo dei gas tecnici”).

PALAPARTY www.palaparty.com

Nasce dall’idea di voler offrire al consumatore un sito internet dove sia possibile trovare tutto il necessario per arricchire ed organizzare con successo una festa, un piccolo grande evento, un compleanno per adulti o bambini, una cena romantica, una cena con amici, un ricevimento e molto altro ancora. PalaParty – emozioni in tavola – vuole promuovere un nuovo life-style basato sulla velocità: consegna entro 48h dall’ordine; originalità e style: grazie ad una selezione di prodotti introvabili in Italia; praticità: tutti i prodotti sono usa e getta e ordinabili 24h su 24h online; facilità: kit pronti all’uso; vasta scelta: disponibilità immediata di più di 1.000 articoli sempre in linea con gli ultimi trend; professionalità: competenza ed efficienza del servizio. PalaParty si rivolge agli utenti privati, ma anche ai party planner ed ai wedding planner, tramite una sessione dedicata.

SPOOKYSPORT www.spookysport.it

Si occupa di sport promozionale, ricreativo e aggregativo per bambini dai 4 ai 13 anni. Organizza corsi di arrampicata in palestra, pattinaggio su ghiaccio, sci e snowboard, roller, mountain bike e vela. In estate realizza anche Spooky Camp, un’esperienza sportiva unica di condivisione e crescita che permette ai bambini di scoprire in tutta calma lo sport più adatto a ciascuno, garantendo un’attività stimolante in un ambiente naturale, divertente, sereno e positivo. Vengono inoltre organizzati corsi per ragazzi e adulti e sviluppate collaborazioni con enti pubblici (comuni), privati (aziende), scuole (pubbliche e private) e società sportive per realizzare progetti sportivi, educativi e manifestazioni.

UPSELLING www.upselling.it

Nata dalla collaborazione di un team di professionisti attivi nel settore delle telecomunicazioni, Upselling è specializzata nella realizzazione di progetti collegati alle reti Tlc delle aziende, in particolar modo inerenti al mondo ICT, alla stampa gestita e al risparmio energetico. Offre consulenza alle aziende, dalla gestione delle sim aziendali fino alla predisposizione di progetti più complessi ed evoluti, quali connettività a banda larga ADSL, HDSL e Fibra Ottica, Cloud Computing, collegamento tra più sedi, impianti di videosorveglianza e sistemi di monitoraggio satellitare dei mezzi aziendali. Fornisce inoltre infrastrutture di rete, cablaggi strutturati, posa e manutenzione di centrali telefoniche, sistemi di comunicazione integrati e Voice over Ip. Il target di riferimento è il mercato B2B particolarmente attento all’ottimizzazione dei costi e dei tempi. Il mercato B2B particolarmente attento all’ottimizzazione dei costi e dei tempi.

VICINIA

È un nuovo punto vendita, nato dalla passione per l’alimentazione sana, che punta a far riscoprire i sapori di una volta, offrendo prodotti del territorio bergamasco, biologici e rispettosi dell’ambiente. Oltre che per l’accurata selezione dei prodotti e all’utilizzo attento delle materie prime, il punto vendita si caratterizza per la riduzione dell’utilizzo del packaging, per l’utilizzo di imballaggi in materiale compostabile o riutilizzabile dal cliente e per l’offerta di prodotti a prezzi accessibili, grazie alla combinazione tra filiera cortissima, riduzione degli imballaggi e vicinanza dei produttori.

ENJOY CREATIONS www.enjoycre.com

Crea prodotti che, in modo divertente, contribuiscono a conoscere ed apprezzare meglio se stessi, da ciò la linea di prodotti: “enjoy who you are”. L’ambito principale di attività è quello degli oggetti per librerie, cartolerie e negozi di giochi. Imprescindibile è una produzione di qualità, il più possibile realizzata in Italia. Il primo prodotto distribuito è la linea di segnalibri innovativi “enjoybook”, divertenti compagni del libro cartaceo, altamente personalizzabili.

RENDY

Il progetto Rendy, seguendo il principio dell’economia circolare e quello della sostenibilità ambientale, si colloca nel settore dello smaltimento dei rifiuti e mira a implementare un sistema di vuoto a rendere automatizzato destinato agli imballaggi di bevande. Tre i prodotti raccolti: bottiglie di plastica PET, lattine in alluminio e bottiglie di vetro che potranno avere una “seconda esistenza” attraverso la produzione di nuovi articoli. Allo stesso tempo si eviteranno la combustione degli scarti (con le relative emissioni) o la loro immissione in discarica.

CIANO SHAPES www.cianoshapes.com

Ciano Shapes permette a privati ed aziende di trasformare le proprie idee in oggetti reali, siano essi prototipi o prodotti finiti pronti per il mercato. Il team, composto da designer e docenti universitari, mette a disposizione il proprio know-how per lo sviluppo di progetti completi grazie all’utilizzo delle più innovative tecnologie legate al mondo del product design, come software di modellazione 3d parametrici e di renderizzazione fotorealistica, macchine a taglio laser e stampanti 3d high-end.

GREEN NEE www.ingegneriambientali.it

È la struttura operativa che coordina, supervisiona e gestisce servizi di progettazione e consulenza del network di ingegneri associati ad AIAT–Associazione degli Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio. Si avvale dell’esperienza e della competenza di centinaia di ingegneri ambientali e mette a disposizione di enti pubblici e imprese una struttura dinamica che fornisce consulenza su ogni specifica competenza ambientale.

TRADIZIONALMENTE

Il progetto è finalizzato alla valorizzazione delle produzioni artigianali del territorio bergamasco. La volontà è quella di far emergere i valori materiali e immateriali dell’artigianato utilizzando mezzi di comunicazione tradizionali e innovativi. Grazie ad internet e all’e-commerce l’artigianato locale sarà esposto come in una vetrina sul mondo e promosso ovunque. In questo modo una produzione di nicchia può raggiungere i confini del mondo rendendo economicamente vantaggioso ciò che prima era limitato ad un mercato ristretto. Tradizionalmente realizzerà anche laboratori, workshop ed eventi ricreativi per riscoprire valori e tradizioni.

ROTO-ORTO www.rotoorto.altervista.org

L’azienda nasce sullo stimolo propulsivo della registrazione di un brevetto, nato dalla passione per la natura e la tecnologia, che propone una fioriera innovativa utile a coltivare piante, fiori e ortaggi in uno spazio concentrato e in modo completamente automatizzato. Questo “giardino”, infatti, è dotato di un sistema di rotazione che favorisce l’irraggiamento dei vegetali a 360°, di un impianto di irrigazione interno che attraverso un sensore di umidità nel terreno innaffia le piante secondo il loro bisogno, e di un pannello solare fotovoltaico per la produzione dell’energia elettrica sufficiente al suo funzionamento, il tutto gestito in modo autonomo da un’elettronica integrata che gli permette di attivarsi al mattino e spegnersi al calar del sole. La rotazione vuole introdurre un nuovo concetto di fruizione del verde, poiché un giardino in movimento è più godibile di uno fermo.

TIME CHANGERS www.timechangers.it

Startup innovativa, è un progetto italiano che nasce dalle grandi passioni dei soci fondatori: amore per l’arte, la cultura, la storia, le eccellenze artigianali e l’alta orologeria. La vocazione, artistica e artigianale si esprime nel disegno e realizzazione di orologi da polso di alta gamma con i quali si vogliono regalare emozioni. I punti di forza dell’azienda sono una grande capacità di ricerca, progettazione e modellistica, uniti ad un alto ideale estetico. Ricerche e progettazione per incastonare nel più elegante design italiano i migliori movimenti meccanici svizzeri. Artigianalità e funzionalità, ma anche qualità e specializzazione per rendere ogni pezzo unico, grazie a particolari che fanno la differenza.




Paratico, l’ex stazione diventerà un locale pubblico

Paratico ex stazioneL’ex stazione di Paratico diventerà un locale. È questa l’intenzione del Comune di Paratico che ha aperto un bando di gara per affidare lo stabile, una superficie di più di 360 metri quadri, suddivisa su due piani, a pochi passi dal lago, affacciato sul viale da poco riqualificato. Al piano terra, dove c’erano la biglietteria e gli uffici, sono a disposizione 212 metri quadri per allestire una sala ristorante, un bar oppure un bistrot con prodotti del territorio.
Al piano superiore i 155 metri quadri che ospitavano l’appartamento del custode potranno invece diventare camere di un ostello o un bed and breakfast. La base d’asta è fissata in 36mila euro. I futuri gestori dovranno investire 360mila euro per i lavori di ristrutturazione, ma l’Amministrazione si impegna a restituire 270.000 euro abbassando per i primi nove anni di locazione il canone d’affitto a 6mila euro annui. A partire dal decimo anno scatterà la tariffa di affitto piena di 36.000 euro. La durata della locazione commerciale è di 9 anni, più 9 di rinnovo Il locale chi vincerà il bando di gara avrà la fortuna di gestire un locale commerciale a pochi passi dal lago. Il bando, insieme alla planimetria dello stabile e alla domanda di partecipazione, è scaricabile sul sito internet del Comune di10. Le offerte dovranno  essere inviate entro il 23 novembre.



Villongo, cena delle streghe nel ricordo di Roberto Gambirasio

Ben prima che prendesse piede e diventasse una festa molti anche in Italia, al ristorante Cadei di Villongo Halloween era già una serata speciale. Nata 22 anni fa da un’idea del patron Roberto Gambirasio, con piatti ispirati alla stagione buia e al suo mistero, viene portata avanti con affetto e dedizione dalla famiglia dopo la sua scomparsa, nel 2013.

Ristorante Cadei - serata delle Streghe 2015 - Tarcisia al lavoroAnche quest’anno, quindi, il 30 ottobre attorno alla tavola non sono mancate astrologhe e cartomanti che, alla fine della cena, con carte e tarocchi, hanno scrutato nel futuro degli intervenuti. In cucina, invece, la moglie Tarcisia ben coadiuvata dalle figlie Cristina e Claudia, seguendo le indicazioni di Roberto, si è impegnata a preparare nella continuità della tradizione un menù ad hoc. La serata aperta con l’aperitivo delle streghe è proseguita con riso nero con gamberi e zucchine, spiedino di carne con polenta scura ed una torta dedicata ad Halloween come dolce conclusione.

Al ristorante Cadei i piatti escono spesso dai ricordi delle ricette dei “nonni” che riportano i commensali ad assaggiare alcune tradizioni della cucina bergamasca. In primis le paste fresche come i “fuiade”,  i “teedei”, come anche dei gustosi casoncelli e la specialità dei “nosecc”, gli involtini di verze.

La serSerata streghe Cadeiata delle streghe, oltre ad essere motivo d’incontro di tutti gli amici che frequentano il locale, ha ricordato la passione di Roberto Gambirasio per la cucina e la convivialità e fatto respirare per qualche ora un’atmosfera magica.




Pro Universitate Bergomensi, prestiti d’onore agli studenti più meritevoli

Pro Universitate BergomensiL’associazione Pro Universitate Bergomensi, con il patrocinio dell’Università di Bergamo e in collaborazione con Ubi Banca Popolare di Bergamo, ha consegnato otto prestiti d’onore agli studenti più meritevoli dell’ateneo orobico. Nella sede di Confindustria Bergamo sono stati assegnati i prestiti a Marica Azzola e Valeria Melocchi di Giurisprudenza; Andrea Finazzi, Federica Parma, Elisa Pecis, Denis Rota e Stefano Valsecchi del corso di laurea di Economia aziendale. Fra gli assegnatari del prestito anche Eleonora Lagoverde, del corso di laurea di scienze psicologiche, non presente perché all’estero per motivi di studio.

Presenti all’incontro il presidente della Pro Universitate, Emilio Zanetti, il rettore dell’Università  Remo Morzenti Pellegrini, l’imprenditrice delegata per l’Education di Confindustria Bergamo Cristina Bombassei, il segretario della Pro Universitate Bergomensi Roberto Terranova e il direttore della Banca Popolare di Bergamo Osvaldo Ranica. Il prestito d’onore è operativo per gli studenti iscritti alla laurea magistrale con una media superiore a 26/30. L’importo del prestito è stabilito in un minimo di 10mila euro erogabili in due annualità, elevabili sino ad un massimo di 15mila euro in caso di adeguata permanenza all’estero per documentato ciclo di studi collegato al percorso di laurea certificato dal docente responsabile.




Lo chef: «Insetti? In Cina ho assaggiato di tutto, ma non ho trovato spunti per la mia cucina»

Marino d'Antonio - executive chef Opera Bombana - PechinoSe in Italia sono proibiti, in tante altre aree del mondo gli insetti fanno tranquillamente parte dell’alimentazione e i nostri chef al lavoro da quelle parti hanno occasione di assaggiarli. Cosa ne pensano? L’abbiamo chiesto a Marino D’Antonio, executive bergamasco, di Cisano, dell’Opera Bombana, il locale aperto a Pechino dal tristellato.

«In Cina alcuni insetti sono mangiati regolarmente in regioni del sud, Hangzhou e Jiangsu, – ci racconta – anche scorpioni e cavallette, nello Yunnan, sono reperibili ma non sono molto comuni. Le formiche rosse giganti sono una vera prelibatezza per qualche cinese e servite solo in occasioni particolari. Sembra abbiano un potere afrodisiaco e sono molto costose: si fanno essiccare, si tolgono le zampe e si servono soffritte con verdure e salsa di soia. Le larve del bambù, invece, sono solitamente servite fritte, mentre il baco da seta, molto comune, viene cucinato saltato in pentola con olio e salsa di soia e spinaci o sedano oppure servito su uno spiedino e immerso in un brodo bollente con molte spezie e tanto peperoncino».

«Io ho assaggiato il baco da seta – svela – quello con il sedano e la salsa di soia. Era morbido, quasi gelatinoso dentro e croccante fuori, ma il sapore non è intenso, anzi è un po’ blando. Poi ho provato gli scorpioni, serviti sullo spiedino e grigliati. Anche in quel caso il sapore era coperto dal peperoncino e della griglia. Non si tratta comunque di un gusto forte o caratteristico, potrebbe ad un pesce o un pollo crudo scondito. Ho provato anche le formiche, ma non erano state pulite bene e qualche zampetta mi è rimasta in gola, una sensazione spiacevole. Il sapore era come di pollo fritto, mentre le cavallette fritte sono come le patatine».

Lo chef ha assaporato un campionario piuttosto vasto di insetti, ma non è stato colpito dal loro pregio gastronomico. «Onestamente al momento non mi danno grandi spunti per i miei piatti anche perché faccio cucina tradizionale italiana – evidenzia D’Antonio -. Sono comunque un alimento ricco di proteine e sali minerali e andrebbero forse rivalutati».




Insetti in tavola, «sono gli chef che possono fare la differenza»

Brodo di grilli dello chef sardo Roberto Flore

Il brodo di grilli dello chef sardo Roberto Flore

Fino a ieri trovare un insetto nel piatto era solo il segno del peggior livello di un locale, oggi può anche essere la proposta gastronomica più trendy e corretta in termini di sostenibilità alimentare. Basti pensare che nella cucina con cavallette e larve di scarabeo si cimenta niente meno che René Redzepi, del Noma di Copenaghen, giudicato a più riprese il miglior ristorante al mondo. Non si tratta solo di provocazioni o virtuosismi culinari, ma di una precisa linea di ricerca e sviluppo inquadrata a partire dagli anni Novanta dalla Fao, che nel consumo di insetti vede una delle risposte a quella che è stata anche la domanda dell’Expo: come sfamare un pianeta sempre più affollato che chiede cibo sicuro e nutriente e, nello specifico, dove trovare fonti di proteine a minore impatto ambientale, disponibili per tutti.

Osservata da un punto di vista è globale, l’entomofagia (è il termine con cui si indica il mangiare insetti), in realtà, non è poi questa gran stranezza, essendo pratica diffusa in Oriente, in Africa e in Sud America. Ed ora è molto più che un’ipotesi nei Paesi sviluppati. L’esposizione milanese è stata teatro del primo evento ufficiale in Italia in cui si sono mangiati insetti (nel padiglione del Belgio, Paese dove è stata autorizzata la commercializzazione di una decina di specie per uso alimentare umano, che si possono trovare anche al supermercato), convegni e pubblicazioni si sono moltiplicati e a pochi giorni dalla chiusura dell’evento è arrivato il sì del Parlamento europeo alla semplificazione delle procedure di autorizzazione del cosiddetto novel food, ossia tutto ciò che non è mai stato considerato cibo prima, comprese meduse, nuovi coloranti e cibi costruiti in laboratorio.

Marco Ceriani - ItalbugsPer saperne un po’ di più ci siamo rivolti a chi da tempo si dedica allo studio degli insetti per fini alimentari, Marco Ceriani, esperto in nutrizione e fondatore, sei anni fa, di Italbugs, che si occupa di ricerca e sviluppo di matrici alimentari sicure da insetti, per realizzare materie prime e nuovi alimenti. È insediata nel PTP Science Park di Lodi, primo parco tecnologico in Italia dedicato all’agroalimentare.

Cosa comporta la recente mossa dell’Europa sul novel food?

«Non che si possono produrre, vendere e consumare insetti. La normativa Europea non lo permette, anche se in alcuni paesi, come Belgio, Olanda e Francia, questo avviene già grazie a delle leggi nazionali, ma solo per il mercato interno. Ora il Parlamento ha dato un parere positivo sul novel food, significa che non ha ravvisato rischi o problematiche. È un passo che ormai ci si aspettava e che dà un’accelerata agli studi e alle ricerche».

Quanto passerà, quindi, prima di sgranocchiare cavallette?

«Bisognerà costruire delle leggi che dicano in che modo gli insetti potranno essere allevati e venduti. Si tratta in pratica di introdurre un nuovo elemento nella catena alimentare, prodotti che non sono mai stati commercializzati né consumati prima, dei quali occorre sapere cosa contengono e quali pericoli comportano, un percorso del tutto legittimo e normale, come per qualsiasi altra novità, fatto di analisi e verifiche. Nessuno ce l’ha con l’insetto…».

Dovrà però ammettere che non sembra una prospettiva golosa…

«Il gap europeo sul consumo di insetti è dato dal fattore disgusto, ma si può superare, come insegna la storia alimentare. Le patate ci hanno impiegato un po’ prima di essere apprezzate e la melanzana a passare da “insana” a regina del cucina mediterranea. Oggi però il processo è molto più rapido, basti pensare al successo del kebab e del sushi, molto distanti dalla nostra tradizione, e l’Expo ha ulteriormente accelerato il confronto e gli scambi».

Un piatto con insetti dello chef belga David Creëlle B
Un piatto con insetti dello chef belga David Creëlle

In che modo gli insetti possono essere resi meno disgustosi?

«Credo che un ruolo fondamentale possa recitarlo l’alta gastronomia. Che li propongano un locale del calibro del Noma o Carlo Cracco significa che hanno una valore gastronomico e sensoriale. Più in generale passa dagli chef la capacità di elaborarli in forma di brodi o estratti, di creare del cibo destrutturato come hamburger, polpettoni. Parlare di insetti commestibili non vuol dire mangiarli così come sono – è l’ipotesi più lontana nel nostro contesto -, ma utilizzarli per realizzare oli o farine perché no. Prima di tutto però c’è il grande capitolo dell’alimentazione degli animali nel quale gli insetti andrebbero a sanare alcuni problemi come l’estensione sproporzionata delle coltivazioni di soia per realizzare mangimi, o veri e propri controsensi come il fatto ai polli si danno sfarinati di pesce, mentre al pesce d’acquacoltura la soia, che mai in natura avrebbe occasione di mangiare».

Perché gli insetti sono il cibo del futuro?

«Perché la popolazione aumenta e sta cambiando dieta. Cina e India oggi vogliono nutrirsi di proteine ma non sarà possibile averle con l’allevamento tradizionale. Gli insetti hanno un ottimo indice di conversione nutrizionale, significa che con un meno di due chili di mangime vegetale si ottiene un chilo di proteine, per ottenere la stessa quantità nei bovini servono dieci chili di mangime. Questo accade perché non sprecano energia per mantenere la temperatura del corpo. E poi necessitano di poca acqua, di poco terreno, hanno deiezioni minime e producono pochi gas serra, insomma un impatto ambientale limitato a fronte di un importante apporto nutrizionale».

tabella insetti - proteineQuali nutrienti contengono?

«Soprattutto proteine, ma anche grassi polinsaturi, come gli Omega 3, alcuni sono pure ricchi di ferro e minerali. Sono inoltre poveri d’acqua, il che li rende un vero concentrato di elementi, con valori superiori rispetto a carne e pesce. I contenuti nutrizionali possono poi variare in base a come vengono alimentati e questo è uno dei temi allo studio ».

Ma sono sicuri?

«Quelli individuati come più interessanti per essere introdotti nella catena alimentare non contengono veleni per l’uomo. Anche la possibilità che trasmettano malattie infettive è remota, visto che hanno un dna molto diverso dal nostro. I rischi sono più che altro legati agli allergeni e alle contaminazioni ambientali, nello stessa esatta maniera per la quale una mela, riconosciuta come commestibile, può essere diventare pericolosa se piena di pesticidi. L’aspetto da mettere a punto è proprio questo, trovare le modalità migliori per una produzione sicura».

Con Italbugs su quali specie sta lavorando?

«Una nostra peculiarità è lo studio del baco da seta, di cui l’Italia era il secondo produttore al mondo. È interessante anche perché riprendere l’allevamento comporterebbe un recupero del territorio, visto che si nutre solo di gelsi, e della produzione della seta. Ci occupiamo anche di grilli, cavallette e di un insetto simile al baco da seta, il Mopane Worm, presente e consumato nel Sud dell’Africa. L’obiettivo è mettere in commercio degli estratti, ovviamente con una produzione realizzata all’estero».

Il legislatore italiano ha già posto attenzione all’allevamento e alla commercializzazione di insetti?

«Al momento no, neanche sul versante dell’alimentazione animale. Ma dovrà confrontarsi con questo tema perché il mercato si sta aprendo e le spinte sono sempre maggiori, tra Stati che li hanno già autorizzati e le posizioni dell’Europa. Occorrerà farlo per non essere tagliati fuori».

Insomma la strada è segnata…

«Con le dinamiche demografiche in atto, direi di sì. Non significa, si badi bene, che si dovranno mangiare per forza insetti, né che sostituiranno ogni altra fonte di proteine, sono però delle alternative, come del resto alghe, meduse e carne in provetta…».

Lei quali insetti ha avuto modo di assaggiare? Come sono?

«Ho mangiato grilli, cavallette, camole, il casu marzu cioè il formaggio trasformato da larve di mosca, mopane worm e pulce d’acqua, in Oriente sono proposti prevalentemente fritti, che è anche una modalità che offre maggiore igiene. Il paragone più calzante è quello con i crostacei, in generale si può dire che hanno un gusto che non disturba, niente di acido o strano. A tutti, del resto, è capitato di trovarsi in bocca un vermetto dopo aver addentato un’albicocca e, a parte la diversa consistenza, al palato non ha dato sensazioni sgradevoli. Il resto, come dicevo, lo possono fare gli chef. Recentemente ho mangiato una zuppa di zucca, panna e cavallette niente male».

 




Servizi e fabbisogni standard, Bergamo si conferma virtuosa

Palazzo FrizzoniIl Comune di Bergamo spende il 12,43% in meno rispetto ai propri fabbisogni standard, ma eroga oltre il 32% di servizi in più: è quanto emerge dalla mattinata di lavori del roadshow di OpenCivitas, il progetto realizzato da SOSE (società partecipata all’ 88% dal ministero dell’Economia e delle Finanze e al 12% dalla Banca d’Italia), in collaborazione con ForumPA e Comune di Bergamo e con il patrocinio di Andigel e di ANCI Lombardia, proprio per consentire l’accesso, il confronto e la valutazione della spesa di Comuni e Province delle regioni a statuto ordinario.

Nel panorama nazionale Bergamo risulta Comune molto virtuoso per quel che riguarda i fabbisogni standard e i servizi erogati, con una spesa che risulta molto efficiente. Lo studio di OpenCivitas focalizza la propria attenzione su 12 principali voci (tributi, ufficio tecnico, anagrafe, servizi generali, polizia locale, istruzione, viabilità, trasporti, politiche del territorio, rifiuti, servizi sociali e asili nido) a cui corrisponderebbe, per Palazzo Frizzoni, una spesa complessiva di circa 96.592.000 euro di fabbisogno standard. Allo stato attuale il Comune di Bergamo spende 12milioni di euro in meno, esattamente 84.583.000 euro, ed eroga oltre il 32% in più di servizi rispetto agli standard: nella classifica OpenCivitas corrisponde un rating molto elevato, pari a 9.2 su un massimo di 10.

Secondo questi dati, Bergamo risulta Comune più virtuoso di tutta la Lombardia, seguito da Cremona e da Sondrio: in parole povere, il capoluogo orobico sarebbe quello che spende meglio i soldi dei cittadini in tutta la Lombardia. Confrontando Bergamo con altri Comuni di simile popolazione e dimensioni su tutto il territorio italiano, ne emerge un quadro ancora una volta confortante: il capoluogo orobico è in testa per virtuosità davanti a Forlì, Vicenza e Pescara (che come Bergamo spende molto meno del proprio fabbisogno, ma eroga una percentuale molto inferiore di servizi).

Focalizzando l’attenzione sui valori di spesa e di fabbisogno del capoluogo orobico, il Comune di Bergamo ottiene rating molto elevati, quindi con un rapporto molto favorevole tra spesa e servizi erogati, per quello che riguarda i tributi, l’istruzione e i servizi generali (9.2), anagrafe e servizi sociali (8.2). I rating più bassi risultano quelli di Polizia Locale (5.8) e Asili Nido (4.6): se ne evince la scelta di spendere più del fabbisogno standard sui temi della sicurezza e dell’infanzia per potere però corrispondere un’erogazione di servizi ai cittadini decisamente superiore agli standard calcolati da OpenCivitas.

 




Una società in declino dove nessuno sa più chiedere scusa

parigi_attacco8_afpQualche tempo fa, nel mondo roseo e rarefatto delle filosofie positive, si è affermato il concetto di “regresso sostenibile”: in pratica, di un progressivo ritorno ad alcune abitudini di produzione e consumo meno frenetiche, meno polarizzate intorno alla crescita finanziaria e meno dannose per il pianeta. Sostanzialmente, sarebbe come dire: scusate, ci siamo sbagliati, il turbocapitalismo è un’immensa vaccata che non ci rende più felici e più sani, perciò facciamo retromarcia pianin pianino.

Saper ammettere che si è sbagliato è una qualità tra le più rare e le meno praticate, nella nostra società: se lo si facesse, ogni tanto, assisteremmo ad ammissioni di colpa e ad inversioni di tendenza che avrebbero del clamoroso. Pensate, ad esempio, se i responsabili del progressivo annientamento della nostra civiltà educativa dichiarassero pubblicamente che la scuola nata dalle sperimentazioni post sessantottesche è un fallimento cosmico, domandassero scusa, ed invertissero la marcia: che botta al loro orgoglio di pedagoghi parolai, e che botta di culo per i nostri figli e nipoti! Oppure, se qualcuno ammettesse che le meravigliose prospettive delle privatizzazioni industriali si sono, col tempo, trasformate in una svendita all’incanto dei pezzi più pregiati della nostra industria ad aziende straniere, col solo risultato di impoverirci e cancellarci dal novero delle potenze produttive: provate a pensare ai vari economisti da barzelletta, che fanno mea culpa davanti all’Italia intera. Come quello che diceva che, con l’euro, avremmo lavorato un giorno in meno, guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più: mia mamma, che confonde ancora l’euro con la lira e mi dice che il latte costa mille euro, ha una visione macroeconomica più lucida! Eppure, nessuno chiede mai scusa, per le macroscopiche bischerate messe in campo, in ossequio a qualche teoria, tanto fumosa quanto palesemente fuori baricentro: tutti colpevoli e nessun reo confesso.

Orgoglio, improntitudine, semplice disprezzo per il prossimo, sono gli ingredienti di questa assoluta incapacità di autocritica: di questo negare la propria colpa fino al paradosso. Noi stiamo andando in pezzi: è bene saperlo, un attimo prima della deflagrazione. Il nostro modello di società si sta sgretolando, in uno scenario desolante, in cui i pochi ricchi accumulano e la gente normale non ha un futuro e, talvolta, neppure un presente: il modello del welfare state fa dormire gli Italiani in automobile e fa rovistare i pensionati nei cassonetti. La nostra struttura economica si avvia al crollo: la mancanza di sovranità monetaria, i diktat di un’Europa a trazione anteriore, l’iperfiscalismo isterico che cerca di tamponare la falla di un debito pubblico insostenibile, legato proprio all’impossibilità di pagare gli interessi che la non sovranità ci ha regalato, ci trascinano verso il fondo. E nessuno domanda scusa, nemmeno per sbaglio: nessuno ci racconta dove siano finiti, per davvero, i miliardi che a migliaia hanno preso la via del Mezzogiorno, senza arrivarci mai.

Come si fa a pensare che l’Italia possa sopravvivere, con due zavorre come il debito pubblico e il mancato sviluppo meridionale da risolvere? Eppure, su questo avete sentito parole di scusa? C’è un acquedotto pieno di buchi, che scorre a sud di Roma: è un acquedotto reale, che perde acqua, ma ce n’è anche uno metaforico, che perde denaro a fiumi: miliardi che si diluiscono in mille rivoli, che diventano favori, mazzette, superstipendi, consulenze d’oro, assunzioni inutili. E nessuno paga, nessuno confessa, nessuno domanda perdono alla gente che vive ancora nei container, a più di trent’anni dal terremoto in Irpinia. Perché nel nostro Paese si perdona prima che si confessi: si festeggia la salvezza prima di essere salvi, si annuncia la vittoria prima che la partita sia terminata. In buona sostanza, si mente al popolo perché lo si disprezza: si rifila alla gente qualunque balenga teoria, perché si considera la gente come una massa plastica di poveri deficienti. Benvenuti nell’Illuminismo del terzo millennio!

E, adesso, c’è la questione della guerra: siamo in guerra, il mondo è in guerra, andiamo alla guerra, basta guerre, mai più guerre, la guerra è bella ma è scomoda…E, di nuovo, nessuno chiede scusa: nessuno ammette di avere sbagliato tutto. La politica delle accoglienze, quella dei controlli, quella della leva obbligatoria, quella del garantismo ad ogni costo, quella dell’incertezza della pena: troppe ce ne sarebbero di cantonate micidiali. Ma voglio concludere questo articoletto apocalittico con parole di speranza e di pace. Due perline da Cimmino, prima di lasciarvi a più paludati commenti. Guerra: come si combatte una guerra asimmetrica? Non colpendo dove ve lo aspettate voi, all’Expo, al Giubileo, ma dove decido io: mentre mangiate al ristorante, ad esempio. Il terrorismo funziona così. Guerra: provate ad immaginarvi un terrorista in bicicletta: si è messo d’accordo coi suoi compagni usando normali lettere in normali buste, bucando un intelligence fatta solo di elettronica. Con la sua bicicletta percorre una ciclabile, dalle parti di Grassobbio: aspetta che arrivi un aereo, tira fuori dallo zaino un RPG, prende la mira con calma, spara e se ne va pedalando. E’ questa la guerra di cui stiamo parlando: stavolta, però, non aspettiamo scuse che non verranno mai…




Il lavoro e le emozioni, l’Ascom insegna a gestire i rapporti tra colleghi

sede ascom - accademia del gusto osio sotto ritPer chi gestisce un team di persone e per chi lavora insieme a colleghi l’Ascom Formazione martedì 24 e giovedì 26 novembre organizza il corso “Il lavoro e le emozioni”, 16 ore che insegnano ad affrontare al meglio conflitti e manipolazioni e a mantenere in equilibrio emozioni, sentimenti e ragione sul posto di lavoro. “L’espressione delle emozioni è spesso considerata una manifestazione di debolezza, concessa solo in determinate situazioni e generalmente all’infuori dell’ambito lavorativo – dice Daniela Nezosi, responsabile della scuola di Osio Sotto -. Questo modello porta le persone a isolarsi sempre più dalla relazione con l’altro, trasformando l’emozione in un sentimento da evitare e reprimere. È giusto fermarsi a riflettere e ricordarsi che nell’ambiente di lavoro non si ha a che fare solo con macchine e computer, ma con esseri umani che, in quanto tali, vivono di stati d’animo. Il corso spiega cosa sono le emozioni, come riconoscerle e affrontarle, come si comunicano i sentimenti, come gestire le aggressività, le incomprensioni e le situazioni di isolamento,  e come questo aiuta ad evitare i conflitti”. Il corso si tiene alla sede Ascom di Osio Sotto dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Info: 035.41.85.706/707/715