Quarto, il “gioco” pericoloso dei moralisti anti-grillini

Mamma mia quanto fa paura il Movimento 5 Stelle. Da una settimana non si parla d’altro che di Quarto, del sindaco grillino Rosa Capuozzo e delle pressioni subite (ma non denunciate) dalla camorra, della purezza di un soggetto politico che è nato in contrapposizione al sistema partitico vigente sulla base di un supposto dna inattaccabile da virus. Su un caso oggettivamente minore, relativo ad un paese importante ma non certo una metropoli, si sono esercitati plotoni di politici e fior di commentatori, compresa la star vindice di tutte le mafie Roberto Saviano con una delle sue sentenze preprocessuali. A quasi tutti non è parso vero prendere in castagna Grillo e i suoi adepti, per dimostrare che non sono esenti da nequizie come tutti gli altri, che la loro democrazia dal basso non esenta dall’imbattersi in poco di buono, che il loro concetto di democrazia subordina un sindaco al buon nome del movimento.

Rosa Capuozzo
Rosa Capuozzo

Quante belle parole, che delizia di ragionamenti, quanta accigliata riprovazione. Uno spettacolo davvero gustoso. Se non fosse che, anche o soprattutto a chi al Movimento 5 Stelle non concederebbe mai il voto nemmeno sotto tortura, fa ribrezzo vedere nella parte degli accusatori partiti ed esponenti politici che di tutto possono essere modello tranne che di moralità.
E’ stato facile osservare, per esempio, che il Partito democratico vanta la bellezza di 84 amministratori indagati per le più svariate tipologie di reato, compresi uomini vicini al premier Matteo Renzi (il quale, a differenza della descamisada Pina Picierno, una virago della politica da baraccone attuale, non ha affatto invocato le dimissioni del sindaco di Quarto). Ed è altrettanto semplice rammentare che pure dalle parti di Lega (le scope sono già state rimesse dell’armadio) e Forza Italia gli indagati non si contino proprio sulle dita di una mano. Ma Lorsignori, dopo aver ricevuto dal guitto barbuto a cinque stelle contumelie di ogni tipo, non possono certo lasciarsi sfuggire l’occasione per cercare di dimostrare che “anche loro”, gli odiati grillini, sono come tutti gli altri.

Ecco, questa soddisfazione, del sistema dei partiti con il concerto dei grandi giornali, nell’infrangere il presunto mito della purezza, a cui solo i beoti potevano e possono credere, è quel che più deve preoccupare. Una volta dimostrato che “così fan tutti” si pensa forse di aver ripulito le proprie vergogne? O si pensa che aumentare la velocità del ventilatore che spara fango ovunque porti ad una omologazione che tutto confonde e tutto cancella? Cercare di cavalcare il caso Quarto, con tutte le sue ambiguità ancora non chiarite, per sgambettare il Movimento 5 Stelle significa imboccare una scorciatoia per l’inferno. Perché la strumentalità è tanto forte da potersi rivelare, agli occhi di molti italiani, un vero e proprio boomerang.

Qui non è il caso di ricordare la faccenda della prima pietra o della pagliuzza e della trave. Riferimenti troppo aulici. Basta solo osservare che Grillo e amici possono essere combattuti e battuti “semplicemente” ingaggiando la battaglia sul piano politico, lasciando perdere quella morale e affidando le eventuali compromissioni penali alla magistratura. Il Movimento 5 Stelle non ha un’idea di Europa, combatte la moneta unica, è attraversato da contraddizioni enormi e soprattutto ha un personale politico naif che si è raccolto attorno ad un leader più per essere contro qualcosa che per un modello di società diversa. A molti, moltissimi italiani piace il luccichio delle 5 stelle. Al netto delle riserve, alcune battaglie (come quella agli stipendi dei parlamentari) sono sacrosante e meritorie. Uno scossone salutare al sistema italiano Grillo e il guru Casaleggio lo hanno dato. Ma se gli avversari pensano di poter ridurre la contesa ad una sorta di “Quarto  grado” moralistico-giudiziario non si rendono conto che rischiano di scavarsi la fossa da soli.




Cassa in deroga, accesso esteso a tutto il 2016

L’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga da parte delle aziende lombarde è esteso a tutto il 2016. Lo prevede l’Accordo quadro sottoscritto, nell’ambito della Commissione regionale per il lavoro e la formazione, tra Regione Lombardia e le Parti Sociali. Lo fa sapere l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea.

I contenuti dell’accordo tengono conto di quanto previsto dalla Legge Finanziaria 2016 appena approvata: le aziende potranno accedere alla Cigd (Cassa integrazione guadagni in deroga) per un massimo di 3 mesi nell’arco del 2016, mentre l’indennità di mobilità in deroga potrà essere autorizzata per un periodo massimo di 4 mesi. Restano invece invariati tutti gli altri criteri di accesso e le procedure stabiliti nell’agosto 2014 dal Decreto interministeriale numero 83473.

Il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente per l’anno 2016 consente di scongiurare un vuoto di protezione, nelle more dell’entrata a regime dei nuovi ammortizzatori sociali previsti dal Decreto legislativo 148/2015 in attuazione del Jobs Act e che avrebbe generato seri rischi per molte aziende e lavoratori. Le parti sociali hanno sottoscritto anche il Protocollo d’Intesa per prorogare, per tutto il 2016, l’iniziativa dell’anticipazione sociale, volta a sostenere i lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) e in deroga (Cigd), occupati presso unità produttive ubicate in Lombardia, per il periodo che intercorre fra le richieste della misure da parte dell’azienda e la ricezione delle indennità erogate dall’Istituto di previdenza.




Angeloni: “A Bergamo la moschea più grande d’Italia? Non se ne parla”

Moschea Bergamo“Un’eventuale moschea a Bergamo avrà dimensioni proporzionate alla richiesta dei nostri cittadini di fede musulmana e non sarà pertanto sovradimensionata per candidarsi a luogo di riferimento né provinciale né regionale né tanto meno nazionale”. È molto chiaro su questo punto l’assessore del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni, che rispondendo all’interpellanza dei consiglieri di minoranza Ribolla e Pecce ribadisce la posizione dell’Amministrazione sul tema dell’individuazione di un luogo di culto di fede islamica a Bergamo.

“Il Comune – scrive Angeloni – ritiene indispensabile e sempre più urgente affrontare la situazione realizzando un luogo di culto islamico a Bergamo, in un’ottica di controllo del territorio e di percezione di sicurezza: in questo modo si evita il proliferare di mini-siti di culto fuori dall’attenzione delle autorità preposte. Circa la realizzazione di una moschea nella ex Tastex ho già avuto modo di rassicurare circa l’inappropriatezza del luogo e ribadito più volte che una moschea a Bergamo serve (quella già esistente in via Cenisio crea disagi), ma dovrà sorgere in un luogo controllabile, raggiungibile, dovrà avere parcheggi adeguati e dovrà essere posta al di fuori degli insediamenti dei quartieri.”

Angeloni ripercorre anche la vicenda dell’edificio di via San Fermo, sequestrata qualche settimana fa dall’Autorità Giudiziaria in seguito a una denuncia del presidente della comunità islamica di via Cenisio: “La segnalazione alla Digos della compravendita immobiliare di quell’area, afferibile a una sedicente comunità islamica, è stata inoltrata nel mese di febbraio 2015 da questa Amministrazione nell’ambito dei continui e reciproci scambi di informazioni sul tema. A seguito della segnalazione è stata avviata un’indagine dalle autorità preposte e la comunità islamica di via Cenisio ha sfiduciato e denunciato l’operato del proprio presidente e ne ha eletto un altro. Il Comune di Bergamo è sempre stato in contatto con i nuovi vertici di tale comunità e ha sempre raccomandato e vigilato sul rispetto delle norme e delle leggi vigenti.”

Angeloni attacca anche la legge regionale cosiddetta “legge anti-moschee”, ritenuta “inappropriata dal punto di vista urbanistico, incostituzionale e, soprattutto, fuori della realtà, non garantendo la libertà di culto a un numero altissimo di fedeli di altre religioni. Le “fughe in avanti” di parti di comunità islamiche sono ascrivibili anche agli effetti di tali normative.”

Dopo aver rimarcato il miglioramento della situazione dal momento del suo insediamento (“da allora la preghiera dei fedeli non si è più tenuta per strada, arrecando sempre meno disagi ai cittadini, e che sono stati assegnati spazi regolari per attività di preghiera, tutti monitorati dalle autorità preposte e dal Comune di Bergamo), Angeloni auspica un confronto tra le forze politiche presenti in Consiglio Comunale che hanno espresso idee diverse dalla Lega sul tema, alludendo principalmente a Forza Italia e al Movimento Cinque Stelle: “un confronto sul tema è un passaggio di fondamentale utilità.”




Bergamo, al 31 ottobre multe in calo del 5 per cento

multe allo stadioLe multe ora si potranno pagare online: a partire da metà febbraio sarà infatti possibile saldare direttamente sul sito del Comune di Bergamo le sanzioni per infrazioni del codice della strada comminate dalla Polizia Locale di Bergamo. Un’innovazione di rilievo, che in diversi comuni di tutta Italia ha consentito di ridurre del 30% la percentuale di sanzioni non pagate.

Sul sito del Comune, nella sezione “servizi online”, si potranno pagare le contravvenzioni notificate tramite il verbale (ovvero quelle che arrivano a casa) e prese per non aver rispettato il codice della strada con carta di credito. Non solo, sarà anche possibile controllare la propria situazione pregressa e verificare se si hanno a carico vecchie multe non ancora pagate. Il sistema sarà molto semplice: basterà inserire il numero di protocollo del verbale, la targa del veicolo e la data della sanzione per accedere a una schermata nella quale verificare tutte le informazioni riguardanti la multa, la foto della targa scattata durante l’infrazione nel caso di violazione di una Ztl dotata da occhio elettronico e l’eventuale ricevuta di ricezione del verbale.

“Si tratta di un primo passo verso uno snellimento sostanziale del pagamento delle sanzioni – spiega l’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni -. In questa prima fase, a partire da metà febbraio, sarà possibile pagare direttamente sul sito del Comune i verbali notificati a casa via posta, ma lavoreremo nel corso del 2016 anche per poter garantire il pagamento delle sanzioni che vengono lasciate sul parabrezza delle auto che contravvengono alle norme del codice della strada”.

La polizia locale già da tempo ha avviato delle procedure per evitare il più possibile erronee notifiche o invio di verbali ai cittadini, lavorando il più possibile per “pulire” i database: grazie anche al sistema del pagamento online sarà possibile garantire un sistema ancora più accurato e preciso, consentendo di verificare in tempi brevissimi eventuali insoluti, il tutto a vantaggio dei cittadini.

“Per quello che riguarda i dati sulle sanzioni – spiega l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi – posso confermare che il numero di multe 2015 è assolutamente in linea con quelli degli anni precedenti nei quali le sanzioni comminate oscillavano tra le 120 e le 150mila l’anno -. Al 31 ottobre il dato parlava di 116mila multe comminate contro le 122.592 del 2014 (il calo è del 4,9%, ndr). Il servizio online si rivolge a una fetta considerevole di sanzioni, soprattutto quelle per violazione delle Zone Traffico Limitato, che vengono infatti notificate esclusivamente a casa, non solo sul territorio italiano, ma anche all’estero.”

A partire da febbraio, sui verbali sarà specificata la possibilità di pagare direttamente sul sito del Comune di Bergamo. Il nuovo servizio non sostituisce quelli esistenti, ma si affianca a quelli tradizionali (sportello bancario e postale, ecc.) per il pagamento delle sanzioni.




Bergamo, export in crescita nel terzo trimestre del 2015

export_copia.jpgLe esportazioni originate dalla provincia di Bergamo nel terzo trimestre del 2015 sono risultate pari a 3.426 milioni di euro, con un aumento del +0,8% sullo stesso trimestre dell’anno precedente (contro variazioni del +1,2% in Lombardia e del +3,2% in Italia). Le importazioni ammontano invece a 1.943 milioni (+0,2% tendenziale contro il +2,1% in Lombardia e il +1,9% in Italia).

Nei valori cumulati dei primi tre trimestri del 2015 l’export provinciale vale 10.520 milioni (+2,8% su base annua, contro il +2,1% in Lombardia e il +4,2% in Italia) e l’import 6.107 milioni (+1,4% contro il +5,3% in Lombardia e + 3,7% in Italia). Il saldo commerciale tra esportazioni e importazioni è positivo per 2.437 milioni, contro i 2.165 del corrispondente periodo del 2014. Le esportazioni destinate al mercato interno dell’Unione Europea sono ammontate nei primi tre trimestri del 2015 a 6.655 milioni (+2,8%), mentre le vendite nei paesi extra-Ue sono state pari a 3.866 milioni (+2,8% nel confronto annuo). Nel terzo trimestre del 2015 l’export verso i mercati extra-Ue ha registrato un calo tendenziale del -1,9%. Per quanto riguarda le importazioni si osserva un calo (-2,2% nei primi tre trimestri) per quelle provenienti dall’area Ue (4.217 milioni) e un forte aumento (+10,5%) per quelle provenienti da paesi extra-Ue (1.890 milioni).

Tra i principali raggruppamenti di prodotti, l’export di macchinari ha raggiunto nei primi tre trimestri del 2015 i 2.738 milioni (+3,3% nel confronto annuo), i prodotti chimici 1.597 milioni (+10,3% tendenziale), gomma e plastica 823 milioni (+3,5%), prodotti della metallurgia 750 milioni (in flessione del -18,2%), apparecchiature elettriche 721 milioni (+7,5%), autoveicoli e loro parti 706 milioni (+4,4%), prodotti in metallo 641 milioni (+3,4%), prodotti tessili 450 milioni (-3,7%), prodotti alimentari 251 milioni (-2,1%), le bevande 220 milioni (+87%).

Il principale mercato di sbocco dell’export bergamasco è sempre la Germania (1.796 milioni tra gennaio e settembre, +3% su base annua), seguita da Francia (1.167 milioni, +0,6%), USA (743 milioni, +18%), Regno Unito (600 milioni, -0,3%), Spagna (538 milioni + 12,2%). In calo consistente l’export verso Cina (-13,6%), Russia (-32,1%) e India (-13,7%). Se si considerano congiuntamente raggruppamenti di prodotti e aree di destinazione, spiccano i contributi alla variazione percentuale complessiva dell’export dei primi tre trimestri del 2015 da parte dei prodotti chimici verso l’Eurozona (+0,7), alimentari e 2 bevande verso il Nord America (+0,6), macchinari in Medio Oriente (+0,5), mezzi di trasporto in Nord America (+0,5). All’opposto sottraggono punti alla crescita i metalli e prodotti in metallo destinati all’Asia orientale (-0,5), a paesi europei non appartenenti alla UE (-0,5) e ad altre aree geografiche.




Buona la partenza dei saldi, +6% nel primo fine settimana

COMMERCIO: SALDI; SHOPPINGBuone notizie sul fronte dei saldi. «Per questo primo fine settimana possiamo ritenere positivo l’andamento delle vendite, che in media ha registrato un +6% rispetto allo scorso anno – afferma Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo -. Continua quindi la leggera ripresa dei consumi che avevamo intravisto a dicembre. La partenza è stata quindi buona». I saldi hanno però una durata breve.paolo-malvestit.jpg

Dopo i primi 10-15 giorni, la corsa alle vendite di fine stagione rallenta o addirittura si ferma, soprattutto perché sia nell’abbigliamento che nelle calzature vanno ad esaurirsi velocemente taglie e  numeri. «Aspettiamo il prossimo fine settimana, in cui le vendite a prezzi scontati dovrebbero ancora reggere bene, ma poi, come succede da alcuni anni, i saldi si fermeranno e l’interesse sarà spostato altrove – continua Malvestiti -. Nei negozi dove sono comparsi i primi capi e i primi accessori della stagione primaverile si respira da parte dei clienti una certa curiosità e un certo interesse: sono attratti dai colori pastello delle nuove collezioni».

La buona partenza nei saldi non è stata omogenea: ci sono negozi, soprattutto in provincia, che registrano una stabilità rispetto allo scorso anno. «Comunque, quello che di positivo vediamo – conclude Malvestiti – è una certa fiducia che è tornata tra le gente e un desiderio di cambiare, innovare. I bergamaschi rimangono sempre attenti al prezzo e alla qualità, ma sono un po’ più sereni rispetto ai primi mesi del 2015». Anche l’ultima analisi sui consumi fatta da Confcommercio indica un graduale rafforzamento della domanda delle famiglie. I dati appena pubblicati dall’Ufficio Studi della Confederazione indicano che, dopo un trimestre di rallentamento, a novembre si è segnalato una crescita dei consumi dello 0,4%  rispetto al mese precedente e del 2,2% in confronto allo stesso mese del 2014.




Dal prossimo ottobre stop ai Diesel Euro 3

Per contenere l’inquinamento, da ottobre del 2016 scatterà in Lombardia un nuovo divieto di circolazione per i mezzi Diesel Euro 3 in tutti i 209 Comuni compresi nella Fascia 1. La limitazione scatterà ogni anno e durerà fino al 15 aprile successivo. Lo ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, a margine del “Tavolo Aria”, il Tavolo permanente di lavoro con funzioni di consultazione istituzionale in materia di qualità dell’aria, a cui partecipano soggetti pubblici e privati.

«Siamo molto orgogliosi di questo provvedimento, che andrà in Giunta la prossima settimana – ha detto la titolare lombarda dell’Ambiente – e che vede come sempre la Lombardia precursore rispetto alle altre Regioni italiane. Stiamo anche proseguendo tutto il lavoro sulle combustioni delle biomasse legnose, che sono un’altra fonte importante di produzione di pm10, ovvero della cattiva qualità dell’aria, e parimenti continuiamo con l’azione di sollecitazione al Governo per quanto riguarda i decreti attuativi dell’accordo del Bacino Padano».

«In sede tecnica – ha proseguito Terzi – abbiamo raggiunto con tutte le altre Regioni gli accordi, sostanzialmente ora mancano quindi solo i decreti attuativi, in particolare dal Ministero dell’Economia. Questo sarebbe fondamentale al fine di omogenizzare tutti gli interventi a livello di Bacino Padano, quindi Nord Italia».

«Una regia unica – ha spiegato l’assessore -, assolutamente necessaria, c’è già, con un confronto costante con le altre Regioni; il problema vero è che la regia non può che essere governativa, dei Ministeri coinvolti: dal 2013, anno in cui abbiamo sottoscritto l’accordo, tutto il lavoro preparatorio è stato fatto, ora il prossimo passo spetta ai Ministeri, con l’obiettivo di avvicinarci il più possibile ai limiti posti dalla normativa europea per contenere i superamenti delle pm10 entro i 35 giorni in un anno». «È un obiettivo difficile, ma, se esaminiamo i dati degli ultimi dieci anni, – ha concluso Terzi – ci stiamo avvicinando, il che significa che le azioni messe finora in campo sono quelle giuste e stanno dando i loro frutti».




Contenimento dello smog, le proposte di Confcommercio Lombardia

Uscire dalla logica dell’emergenza. È  il messaggio che Confcommercio Lombardia ha lanciato in occasione del Tavolo istituzionale dell’aria in Regione con l’assessore all’Ambiente Claudia Terzi, che ha annunciato l’introduzione dal 15 ottobre prossimo (e fino al 15 aprile 2017) l’estensione del divieto di circolazione ai mezzi Diesel Euro 3 in tutti i 209 Comuni compresi nella Fascia 1(in Bergamasca sono 37)

Al Tavolo, con il segretario generale della Confcommercio lombarda Giovanna Mavellia, ha partecipato Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente di Confcommercio Milano e presidente di Assomobilità, subito partito con una proposta di metodo: Regione Lombardia renda al più presto stabile e permanente un gruppo di lavoro con le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, amministrazioni pubbliche, tecnici qualificati e agenzie territoriali. «Proprio per instaurare – ha affermato Buongiardino – un dialogo fuori dall’emergenza e affrontare già in questo 2016 il problema inquinamento con una visione d’insieme programmatica. Nella Pianura Padana, in considerazione della particolare conformazione geomorfologica, il ricambio d’aria è spesso limitato o inesistente. Da qui la situazione di permanenza della concentrazione di agenti inquinanti nell’aria che si ripete abitualmente per buona parte del periodo invernale. Occorrono interventi strutturali per limitare la produzione di inquinanti uscendo, però, dall’adozione di vecchie ricette di blocchi e limitazioni territoriali estemporanei: misure penalizzanti e non risolutive. Vanno, invece, individuate il più possibile soluzioni condivise, omogenee e armonizzate a livello di bacino padano».

tavolo aria regione lombardia gennaio 2016Confcommercio Lombardia ha portato all’attenzione della Regione e dei partner del Tavolo alcune proposte.

Il divieto di circolazione degli Euro 3 diesel dal 15 ottobre 2016 – in Lombardia circolano oltre 200mila veicoli commerciali leggeri o pesanti Euro 3 immatricolati fra il 2001 e il 2005 – rende innanzitutto urgenti contributi e agevolazioni per incentivare in modo significativo l’acquisto di veicoli commerciali meno inquinanti. Sono inoltre importanti forme di sostegno economico alle imprese “green” che contengono le emissioni inquinanti nell’aria, riducono già a monte i rifiuti, conseguono certificazioni energetiche, utilizzano veicoli a basso impatto ambientale.

«Per affrontare in modo strutturale il problema inquinamento – ha rilevato Buongiardino – occorre inoltre intervenire sul riscaldamento e l’edilizia senza trascurare l’adozione di efficaci buone pratiche ‘trasversali’».

Sul versante del riscaldamento bisogna sostituire le caldaie più obsolete dei condomini e dell’edilizia pubblica. Confcommercio Lombardia condivide la richiesta, avanzata congiuntamente da Regione e Anci Lombardia al Governo, di stabilizzare gli incentivi statali per il risparmio e la riqualificazione energetica degli edifici e degli impianti. Va inoltre esteso con opportuni incentivi il “Contratto servizio energia” (già previsto dal legislatore nazionale e promosso da Camera di Commercio e Confcommercio Milano con Assopetroli Lombardia) che, applicato su larga scala e integrato con i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione individuale (in vigore dal 2014) può garantire importanti performance.

Nell’edilizia va incentivata la diffusione di materiali cosiddetti “assorbenti” anche prevedendone l’obbligo di utilizzo per gli edifici di nuova costruzione e l’impiego in particolare negli edifici pubblici, nell’edilizia residenziale pubblica, nelle medie e grandi strutture produttive e distributive.

Ma anche il lavaggio delle strade più frequente ed un’efficace manutenzione del manto stradale nelle zone a più elevato traffico possono contribuire a tenere sotto controllo l’inquinamento. «L’applicazione di asfalto drenante – spiega Buongiardino – può ridurre fino all’80% la quantità di particolato depositata al suolo e rimessa in circolo».




Turismo enogastronomico, Marchesi firma sette itinerari in Lombardia

marchesiLa buona tavola è un fattore di attrazione turistica sempre più importante. Lo dicono gli studi e le ricerche, che indicano nella possibilità di vivere la vacanza come esperienza, conoscenza e contatto diretto con il territorio uno dei maggiori interessi dei viaggiatori. Ed è una carta che ha deciso di valorizzare anche la Regione Lombardia che, nell’ambito del progetto “Da Expo al Giubileo” finanziato con 20 milioni di euro, ha previsto una linea di intervento dedicata al “Turismo legato alla food&wine experience”.  L’obiettivo è promuovere, attraverso la costituzione di partenariati locali, l’attrattività del territorio mediante la valorizzazione degli itinerari del turismo esperienziale enogastronomico e l’integrazione tra i soggetti della produzione, distribuzione, somministrazione e ristorazione.

In quest’ambito si inserisce “Wonderfood (and wine) Premium”, che si avvale della collaborazione tecnica della Accademia G. Marchesi e del maestro Gualtiero Marchesi in qualità di testimonial di sette itinerari turistici a tema enogastronomico, che valorizzeranno il territorio in chiave turistica guidando il visitatore alla scoperta delle eccellenze vinicole e gastronomiche lombarde.




La Lombardia vara l’Anno del Turismo, fondi e progetti per il rilancio

Prenderà il via il 29 maggio, giorno della “Festa della Lombardia”, “l’Anno del Turismo Lombardo”, iniziativa voluta da Regione, per valorizzare e aumentare l’attrattività del territorio, con un investimento complessivo di 60 milioni. «Durante questi 365 giorni – ha spiegato il presidente della Regione Roberto Maroni -, si alterneranno tante iniziative importanti, come quelle legate al Giubileo, la riscoperta delle “vie della Fede”, come la via Francigena che non ha nulla da invidiare al famoso cammino di Santiago, o i Sacri Monti. Ma anche i percorsi che scoprono le nostre bontà enogastronomiche, che verranno coordinati dall’abile regia del maestro Gualtiero Marchesi, e ancora i nostri laghi, le città d’arte e tutti i luoghi che meritano di essere valorizzati per far diventare la nostra regione anche una meta di turismo internazionale, più di quanto non lo sia stata fino ad oggi».

Il progetto che si integra ed è in continuità con l’Esposizione universale del 2015. «Expo è stata un’esperienza utile per noi di collaborazione e coordinamento fra tutte le città lombarde – ha sottolineato il presidente -. Vogliamo proseguire su questa linea anche in materia di turismo. Abbiamo creato un marchio “in Lombardia”, che serve proprio per dare un coordinamento a tutte le iniziative che verranno portate avanti dai singoli territori, che, da soli, farebbero fatica ad esercitare un’attività di promozione adeguata».

Un’importanza particolare sarà data al collegamento fra Mantova, capitale italiana della cultura 2019, e Matera, capitale europea della Cultura 2019, e l’intento di “superare i confini” si realizzerà anche con collaborazioni istituzionali fra Lombardia, Liguria e Piemonte.

«All’interno delle iniziative in programma per l’Anno del Turismo lombardo – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini -, c’è “Da Expo al Giubileo”, il progetto che, attraverso uno stanziamento di 20 milioni, punta alla promozione di tutti gli ambiti più promettenti, ma meno conosciuti della nostra regione come il cicloturismo, il turismo religioso, quello enogastronomico e
quello legato alle città d’arte». «Nel 2015 – ha continuato – è stata varata la nuova legge regionale sul turismo, abbiamo messo a disposizione dei territori, attraverso i Distretti dell’Attrattività strumenti e finanziamenti per cogliere le opportunità legate a Expo, quest’anno vogliamo consolidare le ottime performance e rilanciare il turismo come asset determinante di sviluppo economico e occupazionale della nostra regione».

Alcuni dei progetti previsti per l’Anno del turismo lombardo 2016

DALL’EXPO AL GIUBILEO

Il progetto “Dall’Expo al Giubileo” mira al rafforzamento del posizionamento dell’offerta turistica esperienziale lombarda e all’aumento dell’incoming e dei flussi turistici attraverso un percorso che, partendo da Expo, si sviluppi nella fase del post-Expo. Con una dotazione complessiva pari a circa 20 milioni, si declina in quattro ambiti tematici:

– Turismo religioso: promozione dell’offerta del territorio lombardo attraverso la valorizzazione, in chiave turistica, del patrimonio culturale, storico e paesaggistico legato alle testimonianze architettoniche e luoghi della fede nonché gli itinerari culturali e religiosi, le vie della fede e i Sacri Monti presenti sul territorio;

– Cicloturismo: promozione e valorizzazione dei macro-percorsi e dei percorsi ciclabili minori legati all’offerta cicloturistica per incrementare l’incoming in Lombardia;

– Turismo legato alle città d’arte: promozione dell’attrattività delle città d’arte lombarde attraverso la definizione di un’offerta turistica esperienziale, la messa a sistema di servizi correlati all’accoglienza turistica, la valorizzazione della filiera turistico-ricettiva-commerciale e della creatività, della moda, dello shopping e del design mediante l’aggregazione tra soggetti pubblici e privati;

– Turismo legato alla food&wine experience : promozione, attraverso la costituzione di partenariati locali, dell’attrattività turistico-integrata del territorio mediante la valorizzazione degli itinerari del turismo esperienziale enogastronomico e integrazione tra i soggetti della produzione, distribuzione, somministrazione e ristorazione. In questo ambito si si inserisce il progetto ‘Wonderfood (and
wine) Premium’, che si avvale della collaborazione tecnica della Accademia G. Marchesi e del maestro Gualtiero Marchesi in qualità di testimonial di sette itinerari turistici, a tema enogastronomico, che valorizzeranno il territorio in chiave turistica guidando il visitatore alla scoperta delle eccellenze vinicole e gastronomiche lombarde.

GRANDI EVENTI E COMUNICAZIONE

Per dare visibilità all’Anno del turismo lombardo si è scelto di condividere e comunicare le informazioni, i dati, le tendenze e coinvolgere gli attori della filiera turistica attraverso grandi eventi quali: Bit (Fiera Milano, febbraio 2016), manifestazione volta a favorire l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer nazionali ed internazionali del settore turistico; Ttt (Palazzo Lombardia, maggio 2016), evento dedicato al trade (operatori turistici) sui temi della formazione/informazione e sugli strumenti e sulle nuove tecnologie per la promozione e gestione turistica; Forum internazionale del Turismo (Lago di Garda, evento di confronto con operatori nazionali e internazionali sulle strategie di sviluppo e sulle tendenze del settore turistico; TOURISMACT2016, evento conclusivo dell’Anno del turismo lombardo.

COMMUNITY STAKEHOLDERS

Il mantenimento e lo sviluppo di una community allargata, che, partendo dal #TourismAct2015, vada a coinvolgere su più e diversi livelli e in modo partecipativo e collaborativo stakeholders, Istituzioni, operatori, opinion leader, cittadini, turisti rappresenta un’azione complementare allo sviluppo delle attività previste nel 2016 a favore del turismo. Explora, su indirizzo di Regione Lombardia, e in qualità di Dmo (Destination Management Organization), potrà con i propri canali assumere un ruolo operativo di sviluppo e supporto ai territori nell’ambito delle azioni di comunicazione e gestione delle communities, per amplificare il ritorno delle iniziative e incentivare la fattiva e reciproca collaborazione tra tutti i soggetti.

ACCORDI SOVRAREGIONALI

In attuazione all’intesa sottoscritta lo scorso 11 dicembre tra Regione Lombardia, Regione Liguria e Regione Piemonte verrà costituita una “cabina di regia”, alla quale parteciperanno le rispettive Dmo per la condivisione di azioni comuni e progetti integrati per la promozione turistica macroregionale. Si approfondiranno infine forme di promozione del settore turistico anche nell’ambito della Strategia europea per la Regione alpina (Eusalp).