Alzano, nominato il commissario prefettizio

Dopo le dimissioni del sindaco di Alzano, Annalisa Nowak, del 16 gennaio, e, il 18 gennaio, di nove dei 16 membri del consiglio comunale, quelli della lista di maggioranza Gente in Comune, in disaccordo con il sindaco e parte della giunta, il Prefetto di Bergamo, Francesca Ferrandino, ha avviato la procedura per lo scioglimento del consiglio comunale, che sarà disposto con decreto del Presidente della Repubblica.

Per assicurare il regolare funzionamento dell’Amministrazione locale, il Prefetto, con provvedimento adottato il 19 gennaio, ha sospeso il consiglio comunale e ha nominato, quale commissario incaricato della provvisoria gestione del Comune Rita Di Donna, dirigente del servizio Contabilità e gestione finanziaria della Prefettura, cui sono conferiti i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale.




Ai Piani dell’Avaro la ciaspolata si fa golosa

ciaspolando con gustoSono ormai un classico per una domenica che unisce alla sana sgambata in montagna e a splendidi panorami la scoperta dei prodotti tipici. Anche quest’anno i giovani di Kairos Brembo Emotion propongono ai Piani dell’Avaro, nel comune di Cusio, Alta Val Brembana, “Ciaspolando con gusto”,  tour a tappe alla scoperta delle baite che durante la stagione estiva sono dedicate all’alpeggio e che per l’occasione, invece, accolgono alcuni produttori con le loro specialità. Durante l’escursione con le ciaspole ai piedi, le speciali racchette per camminare nella neve facili da indossare e utilizzare da chiunque, si possono quindi conoscere le aziende, gustare i prodotti e acquistarli. Il percorso (di circa 4 km adatto anche ai bambini e ai principianti, con brevi salite e discese) comprende formaggi, salumi polenta, marmellate, un buon dolce e per finire un amaro.

Gli appuntamenti sono il 24 gennaio, il 21 febbraio e il 13 marzo, con partenza libera tra le 10 e le 13. La prenotazione è obbligatoria.

Il costo è di 20 euro per gli adulti, 15 per i ragazzi (6-15 anni), mentre la partecipazione è gratuita per i bambini fino a 5 anni. È possibile noleggiare le ciaspole al costo di 5 euro. La partenza è possibile dalle 10 alle 13, essendo il percorso segnalato, ognuno può percorrerlo in autonomia al proprio passo.

www.kairosemotion.it




Attività commerciali, in città più controlli ma meno sanzioni

Più controlli nelle attività commerciali di Bergamo, ma meno violazioni. È il bilancio 2015 della Polizia locale del Comune che ha intensificato in maniera generale i propri interventi, compresi quelli di Polizia commerciale.

Complice anche l’adozione del nuovo regolamento per la convivenza tra pubblici esercizi e residenti, scattato nel luglio scorso, i controlli sono passati dai 3.497 del 2105 ai 3.881 dell’anno appena concluso, per un incremento del 10,9%. Le violazioni accertate a carico dei commercianti sono però scese da 371 a 319 (-15%). Sono calati anche i sequestri di merce, passati da 82 a 59 (-28%) ma è crescita l’entità, con 6.547 pezzi sequestrati e circa 2 tonnellate di merce.

In leggerissima flessione il numero di violazioni accertate per quello che riguarda i regolamenti del Comune di Bergamo e le leggi speciali (da 1.586 e 1.540). Sempre sul versante della Polizia amministrativa sono inoltre aumentati i sopralluoghi edilizi (da 655 a 806) e scesi quelli di Polizia ambientale (da 371 a 308).

Sul piano complessivo, il 2015 è stato un anno di azioni innovative da parte del Comune di Bergamo in tema di sicurezza: oltre all’estensione in orario serale del servizio (1.30 e 2.30 nel week-end) e a 10 agenti in più sulle strade grazie alla riorganizzazione dei turni, è stata portata a termine la revisione degli accordi con le associazioni di polizia e l’estensione del progetto “Terre di Mezzo” fino a Boccaleone, oltre all’accordo con Croce Rossa per migliorare gli interventi nelle aree a rischio e al potenziamento delle funzioni del nucleo di Polizia Giudiziaria e Sicurezza Urbana.

I controlli sono stati intensificati soprattutto nelle aree a rischio e nei giardini pubblici. Di rilievo – considerando che la Polizia Locale, per ordinamento giuridico, non ha compiti di pubblica sicurezza, che competono alle Forze di Polizia dello Stato – l’aumento dei soggetti denunciati a piede libero (da 420 a 467) a cui corrisponde un leggero calo degli arresti (da 18 a 14).

Sul fronte della codice della strada, ci sono un leggera flessione le violazioni accertate (-1,5%), meno punti decurtati rispetto al 2014, meno veicoli sequestrati, ma quasi il doppio (da 238 a 479) di patenti e documenti di circolazione ritirati. I controlli si sono intensificati e sono calati leggermente gli incidenti, con una leggera diminuzione dei feriti sulla strada (da 868 a 825) e la conferma sostanziale riguardante il dato sugli incidenti mortali in città (da 7 a 8). Riguardo alle violazioni delle Ztl, invece, nel 2014 furono 49.065, nel 2015 sono state 39.925. «È la dimostrazione – ha affermato l’assessore alla Sicurezza e vicesindaco Sergio Gandi – che nessuno ha fatto bilancio con le multe o ha deciso di vessare i cittadini per mere questioni di cassa. Sono scese del 25% le sanzioni derivanti da violazioni delle ztl, ma l’estensione dell’orario di servizio nelle ore notturne e le maggiori richieste dei cittadini hanno mantenuto il livello di sanzioni in linea con i dati del recente passato e dello scorso anno, registrando alla fine una flessione dell’1,5%».

Grazie alla riforma dei turni sono cresciuti di quasi il 50% gli interventi attivati dal rapporto con i cittadini. In particolare sono saliti il numero di telefonate alla centrale operativa (2.000 in più) e gli interventi attivati dalla centrale, ben 5mila in più. Sono aumentate anche le manifestazioni presidiate (+12%).

«Il bilancio 2015 è una dimostrazione di quello che da tempo andiamo dicendo – ha evidenziato Gandi – ovvero che il controllo del territorio è costante e l’attenzione dell’Amministrazione nei confronti delle aree più sensibili della città rimane alta. Parliamo di zone come il centro, via Quarenghi, l’area della Stazione e di piazzale Marconi, ma anche quartieri come la Malpensata, Boccaleone e così via. Vorrei ringraziare gli agenti della Polizia Locale per il lavoro che svolgono tutti i giorni in città per quello che riguarda la sicurezza: il numero di agenti non è mai stato così esiguo, ma i controlli non sono mai stati così numerosi, a dimostrazione che l’impegno del personale e la scelta di razionalizzare le risorse che è stata fatta nel 2015 hanno consentito di ottenere risultati davvero importanti».

«I dati rappresentano un motivo di soddisfazione per il corpo della Polizia Locale – ha commentato il Comandante Virgilio Appiani – a fronte del fatto che il numero di agenti disponibili è al minimo degli ultimi anni, degli obiettivi ambiziosi posti dall’Amministrazione e delle esigenze del territorio, posso dire che la Polizia Locale nel 2015 ha davvero ottenuto dei risultati di rilievo. Molto si deve all’efficientamento deciso ed attuato nel primo semestre dello scorso anno, un programma di riorganizzazione delle strutture e delle risorse figlio di un monitoraggio attento e minuzioso delle attività interne al corpo».

«Anche nel 2016 prevediamo diverse azioni innovative – ha ricordato Gandi – come l’installazione e la messa in funzione di 21 nuove telecamere di videosorveglianza nei quartieri (più di quelle installate nei 5 anni della precedente amministrazione e che porteranno a oltre 100 gli occhi elettronici in città), ma anche iniziative e campagne di comunicazione sulla sicurezza stradale, l’installazione di telecamere a presidio della Ztl di Città Alta e il pagamento delle multe online sul sito del Comune. Continuiamo a lavorare per migliorare i sistemi di controllo e monitoraggio del territorio: le richieste che pervengono dai cittadini ci dimostrano che si tratta della strada giusta e che c’è ancora molto da fare».




Internet, Bergamo viaggia sempre più veloce

internet - banda ultralargaGrazie ad un investimento di circa 4,5 milioni di euro, Bergamo è tra le prime città d’Italia a poter vantare infrastrutture telefoniche di nuova generazione che sono già pienamente operative al servizio di cittadini e imprese.

Gli interventi sono stati illustrati oggi dal sindaco Giorgio Gori, dall’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni e da Roberto Marcolini, responsabile Access Operation Line Lombardia Centro Est di Tim.

Dall’avvio del progetto, che ha visto Tim impegnata nella realizzazione della nuova rete in fibra ottica Ngan (Next Generation Access Network) e di quella mobile 4G anche nella versione più evoluta (il 4G Plus), a Bergamo le reti in banda ultralarga sono diventate realtà grazie gli importanti investimenti fatti da Tim e alla collaborazione con il Comune di Bergamo, fattori che hanno consentito di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa, minimizzando sia i tempi d’intervento sia l’impatto sulla città.

A Bergamo il programma di copertura della città ha interessato oltre 60mila unità immobiliari, pari a più del 95% della popolazione sull’intero territorio comunale, in virtù della posa di 114 chilometri di cavi in fibra ottica .

Inoltre, grazie ad un accordo tecnologicamente innovativo con Atb, che prevede l’utilizzo del percorso dei binari della funicolare cittadina per la posa dei cavi in fibra ottica, Tim è l’unico operatore ad aver portato la rete in fibra ottica anche nella Città alta, evitando così di effettuare ulteriori scavi.

In questo modo Bergamo è entrata nell’élite delle città italiane dove sono disponibili i servizi “Fibra” di Tim basati sulla tecnologia FttCab (Fiber to the Cabinet), ma è stata anche già inserita nel nuovo piano nazionale di cablaggio Tim in tecnologia Ftth (Fiber To The Home), che prevede entro marzo 2018 di raggiungere 100 città italiane portando i collegamenti superveloci fino agli edifici. Si tratta di un innovativo piano che estende la fibra ottica fino alle abitazioni, consentendo connessioni super-veloci a partire da 100 Megabit al secondo e potenzialmente fino a 1 Giga (1.000 Megabit), con l’obiettivo di garantire una ancora più elevata qualità nella fruizione di contenuti video in HD e una migliore esperienza di navigazione. I primi quartieri della città saranno collegati già entro il 2016.

«Un progetto ambizioso – commenta il sindaco Gori – che l’Amministrazione intende supportare convintamente: anche grazie a Tim e iniziative come questa la città di Bergamo può dirsi sempre più europea. In un’epoca in cui internet si configura sempre più come un diritto, investimenti come quelli di Tim rappresentano un contributo importante nella realizzazione di una smart city: siamo felici che Bergamo sia una delle prime città in Italia a beneficiare di queste infrastrutture ad alto contenuto tecnologico, segno di quanto la città stia lavorando per mettersi in mostra nel panorama nazionale».

«Un grande grazie va obbligatoriamente a Tim – sottolinea l’assessore Angeloni – che ha deciso di portare a Bergamo le infrastrutture più avanzate per telefonia fissa e mobile. Iniziative di questo genere incarnano alla perfezione l’idea di città che l’Amministrazione Comunale ha proposto con le proprie linee di mandato: una città nella quale è possibile avviare progetti innovativi e soprattutto all’avanguardia per quello che riguarda il tema della connettività».

«Siamo lieti che Bergamo sia tra le prime città italiane ad avere infrastrutture di rete di Tlc moderne che consentono ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi innovativi, come ad esempio vedere film in HD e 3D, ascoltare musica in streaming di alta qualità e tutta la potenzialità dei servizi Cloud, che contribuiscono allo sviluppo dell’economia locale – ha dichiarato Roberto Marcolini, responsabile Access Operation Line Lombardia Centro Est di TIM – nell’ambito del programma nazionale per lo sviluppo delle reti a banda ultralarga fissa e mobile, Tim ha deciso di dedicare alla città di Bergamo una quota molto significativa del proprio piano di investimenti, fornendo in questo modo un notevole contributo al conseguimento degli obiettivi previsti dall’Agenda Digitale europea. A Bergamo la nuova rete in fibra ottica e quella mobile 4G Plus sono già realtà, grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione comunale».

Con la fibra è possibile accedere a contenuti video di particolare pregio anche in Hd, di praticare il gaming on line in alta qualità e di fruire di contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart tv. Le imprese possono inoltre accedere al mondo delle soluzioni professionali, sfruttandone al meglio le potenzialità grazie alla connessione in fibra ottica. Quest’ultima abilita anche applicazioni innovative come la telepresenza, la videosorveglianza, i servizi di cloud computing per le aziende e quelli per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali, tra cui la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l’info mobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale.

Per quanto riguarda la telefonia mobile, oltre alla copertura della rete Lte a Bergamo è anche disponibile la nuova rete 4G Plus di Tim, che offre connessioni fino a 225 Megabit al secondo in download, circa il doppio di quelle disponibili con il normale 4G. La rete mobile di nuova generazione di Tim offre ai i cittadini prestazioni e livelli di servizio che migliorano nettamente l’esperienza della navigazione internet e la fruizione di contenuti innovativi in mobilità, come il video streaming in Hd.

 




Il canone Rai non cambia per i pubblici esercizi. Rinnovo entro il primo febbraio

Il primo febbraio (dato che il 31 gennaio cade di domenica) andrà rinnovato l’abbonamento speciale alla Rai per gli apparecchi televisivi e radiofonici presenti negli esercizi pubblici.

La legge di Stabilità per il 2016 non ha infatti introdotto novità rispetto al pagamento del canone speciale per la detenzione di apparecchi fuori dall’ambito familiare. Pertanto, tale canone va versato nella consueta modalità del bollettino postale che la Rai invia alle imprese prima della scadenza.

Gli importi del canone speciale per radio e tv (comprensivi di Iva del 4%) sono scaricabili al seguente link: http://www.abbonamenti.rai.it/Speciali/IlCanoneSpeciali.aspx#due .
Per tutte le altre informazioni (modalità di pagamento, variazioni, disdette, ecc.) http://www.abbonamenti.rai.it/Speciali/Speciali.aspx .

La Fipe ricorda che, ai sensi del comma 2 dell’art. 16 della legge n. 488/1999, il canone speciale per la televisione ricomprende anche quello per la radio, pertanto i soggetti che hanno nel proprio locale sia radio che tv pagheranno solo il canone per la televisione, mentre i soggetti che hanno la radio ma non la tv, saranno tenuti al pagamento del canone speciale per gli apparecchi radiofonici. Inoltre, ai sensi dell’art. 17 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, le imprese e le società devono indicare, nella relativa dichiarazione dei redditi, il numero di canone speciale alla radio o alla televisione.

Per quanto riguarda gli abbonamenti domestici, invece, da quest’anno il canone relativo, che è stato ridotto a 100 euro, sarà addebitato nella bolletta elettrica della residenza anagrafica, a partire dal prossimo luglio (cfr. art. 1, commi 152-153, L. 208/2015 – Legge di Stabilità 2016).




Davos, i leader dell’economia si incontrano al Buddha Bar made in Bergamo

Gli esponenti e gli esperti della politica e dell’economia mondiale si incontrano al Buddha Bar. Sì, perché accanto ai meeting e alle conferenze, il World Economic Forum di Davos, che si apre oggi e si chiuderà il 23 gennaio, offre ai partecipanti anche uno spazi eventi originale.

A realizzarlo un’azienda bergamasca, la e.20, chiamata come project manager e general contractor per realizzare in uno dei migliori hotel di Davos, il Rixos Flüela, un’appendice in grado di aumentare gli spazi a disposizione della struttura dove avverranno, al mattino, incontri ufficiali bilaterali e che al pomeriggio e alla sera diventeranno un vero e proprio salotto per gli incontri di tutti i partecipanti.

buddha bar davos -2 - e20Lo spazio realizzato è un Buddha Bar e rispecchia a tutti gli effetti i locali che si trovano nelle principali capitali mondiali. «Abbiamo ideato il concept secondo le direttive di Buddha Bar, in mood con il locale di Parigi», commenta Andrea Amighetti, architetto e presidente di e.20, società di comunicazione con sede ad Alzano Lombardo (Bg), Milano, Vercelli e Roma. «Abbiamo coinvolto quattro aziende, leader nei loro settori, per la realizzazione vera e propria: Arabesque di Nazareno Pol ed Egidio Veronese per decori e arredi, Ferraro Allestimenti per le tensostrutture, pavimenti e riscaldamento, Hollywood Service per audio, video, luci, falegnameria e proiezioni. Abbiamo creato un salone, che è provvisorio e verrà disallestito al termine del Wef, ma è di grande prestigio, a testimonianza di come la competente abilità creativa delle nostre imprese possa segnare nel mondo dei percorsi imprenditoriali di assoluto rilievo».

«All’interno dello spazio – continua Andrea Amighetti – verranno realizzati alcuni eventi, ai quali faremo assistenza e per i quali coordineremo alcune specifiche, dalla gestione della comunicazione multimediale e streaming video per la conferenza internazionale di una società russa, così come il meeting per la sottoscrizione di accordi bilaterali Kazakhstan-Svizzera». Non senza difficoltà di gestione logistica per le elevate norme di sicurezza della zona e per i tempi record di studio e realizzazione, l’evento, nel freddo polare della località svizzera, dà un impulso ottimistico alla e.20 che vede nel mercato estero un potenziale di sviluppo della propria attività e dei propri partner.




Ma a Bergamo i ciclisti sono solo carne da elezioni?

biciclettaL’altro giorno, in vena di sportività, ho tirato fuori la bicicletta. L’aria era tersa, la temperatura relativamente mite, così mi sono detto: cosa c’è di meglio di una bella pedalata? Avevo alcune commissioni in giro per la città e, sinceramente, non mi andava di bardarmi con casco e guanti da moto: in fondo, Bergamo dovrebbe essere una città ideale per il traffico ciclopedonale. Stefano Zenoni, ciclista impenitente, ancorchè, talvolta, un tantino sfortunato negli atterraggi, ha sempre sostenuto la necessità di potenziare l’uso della biciletta in città, ed io sono del tutto d’accordo con lui. Perfino il nostro sindaco, quando non ha problemi di parcheggio, si fa ritrarre a cavallo di una semibicicletta, uno di quei cosi con la pedalata assistita che permettono a chiunque di arrivare a Selvino senza versare una goccia di sudore: da sudatore selvinese, mi repelle l’idea, ma apprezzo il tentativo.

Insomma, la nostra amministrazione cittadina pare molto orientata verso il bike-friendly, perciò, tranquillo e beato, ho tentato di mettere in pratica la loro accattivante teoria. La quale, come moltissime altre teorie progressiste, alla riprova dei fatti si è rivelata una bufala, di quelle da mozzarella dop. Perché girare per Bergamo in bicicletta, se escludiamo l’asse Sant’Alessandro-Santo Spirito, ovvero la passeggiata domenicale dei tamarri inurbati, è qualcosa a metà tra la Soluzione Finale e l’eutanasia: se non ti gassano, ti stirano, insomma. Non esiste una pista ciclabile, là dove ce ne sarebbe più bisogno, vale a dire lungo gli assi di attraversamento urbano e nei quartieri semicentrali: le piste ci sono in periferia, ma lì le saprebbe progettare anche Fuksas, con tutto quello spazio! In altre parole, i ciclisti, a Bergamo, sono carne da elezioni: finita la festa, gabbato lu santu!

 

Ad esempio, l’idea della BiGi è un’ottima idea: giusto potenziare il servizio di Bike Sharing (il solito inglese, che due palle!), però, domandiamoci un po’ a cosa servano le BiGi se mancano le Biste Giglabili. Non esistono soltanto i reduci del Sessantotto che prendono la bici per andare da casa loro (sempre, rigorosamente, in centro che più centro non si può) a qualche libreria di via XX settembre: ci sono anche i cittadini comuni, che usano la bici per spostarsi e non per fare propaganda. E quelli, ve lo posso garantire, uscirebbero in bicicletta tutti i giorni, per andare al lavoro, per fare due spese, anche solo per muoversi un pochino, se la cosa fosse praticabile. Invece, prendono, spesso a malincuore, l’automobile per fare un paio di chilometri: inquinano, si stressano, perdono tempo e denaro. E porca l’oca: ma fatele queste benedette ciclabili! Darete fastidio a quattro automobilisti, a qualche negoziante fermo al Pleistocene, ai soliti che blaterano di politica e poi pensano che il Daesh sia un detersivo: ma farete la gioia di quella gente normale che rappresenta la pratica della vostra grammatica ideologica.

 

Le persone vere: non la Smart City dei Fritz Lang de noantri! E’ la solita vecchia storia: si fanno i parcheggi periferici ma non si fanno i collegamenti, si noleggiano le biciclette ma non si fanno le ciclabili, si fa la casa ma non si costruisce il tetto. Diamo per buono il fatto che ogni nuova amministrazione abbia bisogno di un po’ di tempo per tirarsi insieme: per capire quali sono i bottoni da schiacciare, distinguere la lavanderia dalla toilette, imparare a lavorare. Poi, però, uno si aspetta risultati: non si può amministrare Bergamo come se fosse un laboratorio architettonico e basta. Per carità, il progetto della Montelungo sarebbe bellissimo, se non ci fosse costato la catastrofica cessione dei Riuniti alla Guardia di Finanza, operazione di un’ambiguità assoluta, nonostante le fanfaluche sui miglioramenti urbanistici propinate ai residenti. Ma non c’è soltanto quello: abbiamo bisogno di infrastrutture che migliorino la nostra esistenza e non soltanto di panorami mozzafiato o visioni alla Le Corbusier.

 

Dunque, io, come cittadino, come elettore (ebbene sì: l’ho votato!) e come uno che paga vagonate di soldi in tasse, voglio le ciclabili: le pretendo, non le chiedo per favore! Questa amministrazione ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia e, adesso, è tempo che metta in pratica quanto ha promesso di fare. Perché il tempo del consenso sulla fiducia sta per scadere, e la gente comincia ad essere un po’ stufa di chiacchiere. Io voglio poter andare da Longuelo a Redona, da Santa Lucia a Boccaleone, da Colognola allo Stadio, senza rischiare la pelle o i polmoni: in altre città, meno teoricamente Smart e molto più concretamente Clever l’hanno già fatto. Basta stringere qualche carreggiata, allargare qualche strettoia, costruire qualche ponticello: se si vuole fare, si può farlo in tempi brevi. Altrimenti, devo arguirne che non si voglia fare: che questa bella pochade del “tutti in bicicletta” sia soltanto l’ennesima trovata pubblicitaria. E io pago…




Agenti immobiliari, focus sugli atti di compravendita e locazione

corso agenti immobiliari - sala 1La professionalità come fattore imprescindibile per operare nel mercato e conquistare la fiducia dei clienti. È un punto fermo della Fimaa Ascom di Bergamo, l’associazione provinciale dei mediatori immobiliari che non fa mancare le iniziative per l’aggiornamento costante della categoria.

Daniele Mammani
Daniele Mammani

Nell’aula corsi della sede Ascom di via Borgo Palazzo gli operatori si sono ritrovati per approfondire il tema “Atti di compravendita e di locazione immobiliare”, un incontro dedicato, in particolare, ad elencare ed illustrare il contenuto dei vari documenti (allegazione ACE / APE e clausole dedicate, conformità delle planimetrie, certificazione degli impianti, regolamento di condominio, condoni, concessioni, ecc.) che è buona regola procurare ed esaminare per procedere ad una corretta gestione della trattativa in caso di compravendita e/o locazione immobiliare, anche al fine di non incorrere in successive azioni di responsabilità.

Il seminario è stato condotto da Daniele Mammani, consulente legale della Fimaa.

corso agenti immobiliari sala 2

 




Osteria della Dogana, il sogno realizzato di Leo

Fa un po’ fatica Leonard Vjerdha (63 anni), Leo per gli amici, a mascherare il proprio orgoglio, la soddisfazione per aver realizzato un’impresa così importante, forse un sogno, come l’aver dato una sede tutta nuova all’Osteria della Dogana, a Bergamo, in via Rovelli 28. Lui che nel 1992 era sbarcato in Puglia proveniente da Scutari, in Albania, con moglie e due figli in cerca di fortuna, probabilmente l’ha trovata. «Ci siamo dati da fare e non è stato facile – racconta Leo – ma aiutandoci l’un l’altro dal dicembre 2014 siamo nel nostro nuovo locale, che ci sta già dando delle buone soddisfazioni. Funziona infatti da mattina a sera, cominciando dalle colazioni proseguendo con il pranzo sino agli aperitivi ed infine la cena. Non abbiamo giorno di chiusura».

I primi passi nel mondo della ristorazione la famiglia Vjerdha li ha compiuti proprio in Puglia dove, tra l’altro, il figlio Elton (35 anni), attuale chef, ha frequentato l’Istituto Alberghiero a Otranto. Oltre che da Elton, Leo è stato affiancato dalla moglie Zhlieta (58 anni) e dall’altro figlio Mario (32 anni) che si occupa della sala. Più recentemente si sono aggiunte le due nuore Julita, moglie di Elton, e Fationa moglie di Mario.

«Siamo arrivati a Bergamo nel 2002 – prosegue il suo racconto Leonard – ed abbiamo preso in gestione l’Osteria della Dogana che era al civico numero 30, sempre di via Rovelli: ci siamo spostati di un solo numero, che in realtà vuol dire circa duecento metri in linea d’aria tra il nuovo ed il vecchio locale». «Già quando abbiano cominciato noi – ricorda – il lavoro indotto dagli uffici della Dogana stava diminuendo perché la sede era stata spostata. Abbiamo sempre avuto però un buon nucleo di clienti ed è stato proprio per mantenerli e servirli meglio che abbiamo deciso di creare questa nuova struttura. Si trattava soprattutto di una questione di spazio, per il servizio ma anche per la cucina, per poter lavorare meglio».

osteria della dogana 3In effetti la nuova Osteria è proprio un bel locale, arredato con gusto e soluzioni di design, molto lineare per un totale di 55 coperti ed una zona bar-tabacchi abbastanza defilata che non interferisce con il lavoro di ristorazione.

«Per quanto riguarda la cucina – dice Elton che ai fornelli è aiutato dalla mamma – lavoriamo in maniera tradizionale con un occhio all’evolversi del gusto. L’attenzione maggiore è riservata al pesce, soprattutto spada e tonno che abbiamo sempre freschi. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo clienti che mangiano da noi da dieci, dodici anni, significa di certo che c’è un buon rapporto ma anche che occorre sempre introdurre delle novità. Altro aspetto essenziale – aggiunge – è la qualità delle materie prime». La proposta è varia. «Per 15 euro – spiega – abbiamo il menù fisso alla domenica a mezzogiorno col quale cerchiamo di coinvolgere le famiglie, vogliamo farci conoscere il più possibile, alla sera invece si mangia alla carta. La pizza c’è sempre come il pane che il babbo sforna ogni giorno, anche i dolci sono fatti in casa».

Sbirciando nel menù alla carta abbiamo avuto la conferma che è il pesce il protagonista. Ai piatti di terra viene riservato uno spazio abbastanza contenuto, quasi l’indispensabile si potrebbe dire, con i salumi, la parmigiana di melanzane, gli immancabili casoncelli alla bergamasca e poi i tagli nobili della carne come filetto, tagliata e controfiletto, per fare qualche esempio. Sul mare si spazia invece da un grande antipasto con ostriche, alle linguine con piovra e gamberetti tra i primi fino allo spada alla livornese tra i secondi piatti. Questo in estrema sintesi. L’obiettivo è comunque quello di dare della buona qualità ad un giusto prezzo. Per un pranzo di tre portate e quindi antipasto, primo e secondo, il prezzo si aggira sui 35 euro vini esclusi.

Provato per voi/ Il menù a prezzo fisso

L’attenzione in più sta nel fatto che il menù del pranzo a prezzo fisso viene pubblicato quotidianamente sulla pagina Facebook del locale. I clienti, quindi, possono orientarsi in anticipo sulle loro scelte e, perché no, pregustare la propria pausa. All’Osteria della Dogana il menù fisso – che comprende primo, secondo piatto, contorno, vino, acqua e caffè – costa dieci euro, nove se si sceglie solo un piatto sia che si tratti del primo o del secondo. Ogni giorno c’è almeno un piatto a base di pesce. C’è anche il menù pizza che però a mezzogiorno non è particolarmente gettonato.

I classici, e cioè gli spaghetti al pomodoro, aglio e olio o al pesto, non mancano mai come la braciola o la bistecca ai ferri tra i secondi. In aggiunta abbiamo trovato in occasione della nostra visita: gnocchi speck e brie, paccheri con bocconcini di tonno, filetto di maiale al pepe verde, scaloppine alla valdostana e roast beef. Insalata mista, patatine fritte e cornetti al burro la scelta per quanto riguarda i contorni. Sfogliando i menù dei giorni precedenti abbiamo trovato un risotto con carciofi e taleggio e un carpaccio di tonno rosso con misticanza di verdure e arancia che non avremmo certo disdegnato.

Abbiamo scelto gli gnocchi speck e brie e le scaloppine alla valdostana con contorno di cornetti al burro. Precisione e servizio inappuntabile, cucina decisamente semplice e gradevole per un più che corretto rapporto qualità-prezzo.

Osteria della Dogana - esternoOsteria della Dogana
via Pietro Rovelli, 28
Bergamo
tel. 035 239483
sempre aperto



Allarme siccità, in Lombardia riserve dei laghi dimezzate

«I dati sull’entità complessiva delle riserve idriche nei Laghi di Como, Idro, Iseo e Garda parlano chiaro: sono inferiori del 43,7% rispetto al 2007, già considerato come il più critico del decennio e del 59,7% rispetto alla media 2006-2014. Per questo oggi abbiamo riunito tutti i soggetti interessati dalla situazione, per condividere le criticità prima dell’arrivo della primavera, quando l’acqua sarà indispensabile per l’attività agricola e non solo».

Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, che, oggi, a Palazzo Pirelli, ha presieduto, assieme agli assessori Claudia Maria Terzi (Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile) e Gianni Fava (Agricoltura), il Tavolo regionale per il monitoraggio delle riserve idriche, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Province, delle Organizzazioni professionali agricole, dei Consorzi di bonifica e irrigazione e gli operatori delle società energetiche.

«A un terzo della stagione invernale – prosegue Viviana Beccalossi – la scarsità di piogge e soprattutto la mancanza di nevicate in montagna sta impedendo l’accumulo di acqua nei bacini naturali e artificiali. Le altezze di tutti i grandi laghi regolati sono inferiori alla media storica, con situazione molto critica per i Laghi Maggiore e di Como e solo leggermente migliore altrove. Questa situazione, che può migliorare solo con l’inizio delle precipitazioni, ci impone un monitoraggio continuo e, soprattutto, un coordinamento molto stretto».

«La deroga al Deflusso minimo vitale (Dmv) è già prevista nel piano di Tutela e uso delle acque della Lombardia ed è una deroga che può essere richiesta solo a condizione che ci sia la dichiarazione di uno stato di emergenza – ha detto l’assessore Claudia Maria Terzi -. La deroga può essere utilizzata per un massimo di 60 giorni e non azzera il Dmv, ma, al massimo, può dimezzarlo. Queste sono le condizioni per cui si può applicare; quindi, anche il Piemonte, se avrà una sua normativa, non sarà certo quella di azzerare il Dmv, perché è contrario alle normative comunitarie». «Se persiste la situazione, sarà anche difficile trovare soluzioni adeguate – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava -. Registro la preoccupazione del mondo agricolo: la prossima stagione colturale si preannuncia difficile, già ad oggi, in alcuni casi, abbiamo assistito alla posticipazione delle semine e, dall’altro, registriamo che parte dei bacini montani sono stati utilizzati per finalità turistiche, con un tentativo anche velleitario. L’iniziativa di oggi va nella direzione di aprire il confronto su prospettive e iniziare a elaborare un’ipotesi condivisa».

«Potrebbe essere il colpo finale non poter produrre a condizioni accettabili – ha aggiunto Fava -. L’87% delle acque gestite nel sistema dei corpi irrigui in Lombardia è destinato all’agricoltura. Far finta che il problema non esiste sarebbe grave: abbiamo iniziato a discutere, il rischio siccità c’è. Due le questioni fondamentali: da un lato la revisione del sistema di gestione dei corpi idrici di montagna, con una ipotesi di allargamento del dibattito oltre confine, e, dall’altro, il Deflusso minimo vitale, quel tanto che serve per garantire continuità all’ecosistema. Che va garantito tutto l’anno e in questa direzione stiamo lavorando. L’auspicio è che non si ripeta la situazione del 2006».

A conclusione dei lavori Viviana Beccalossi ha proposto di convocare il Tavolo con cadenza almeno mensile e di intensificare i contatti tecnici per condividere la situazione in tempo reale. Il prossimo incontro sarà mercoledì 24 febbraio. «Ognuno – ha aggiunto l’assessore Beccalossi – deve fare la sua parte: gli agricoltori, che potrebbero dover lavorare nei prossimi mesi con riduzioni importanti della quantità di acqua per l’irrigazione, i gestori dei laghi, elevando il più possibile il livello per rendere massimi gli stoccaggi, i Consorzi di bonifica, preparandosi già da ora alla possibilità di una stagione difficile. In generale, va da subito evitato lo spreco di acqua, perché ciò che risparmiamo oggi sarà disponibile domani». «Regione Lombardia – ha concluso Beccalossi – resterà in prima linea per presidiare la situazione, anche attraverso eventuali richieste al Governo, per lavorare in deroga alle norme sui rilasci di acqua dai bacini. Se la siccità si prolungherà, avremo preso tutte le iniziative per contrastarla al meglio».