Appiani si occuperà di mobilità. Il Comune cerca un nuovo comandante della polizia locale

Virgilio Appiani
Virgilio Appiani

Virgilio Appiani non sarà più comandante della Polizia Locale del Comune di Bergamo: manterrà la competenza sulla sicurezza, ma nell’ambito del tema della mobilità. Al termine dell’interlocuzione con le organizzazioni sindacali, il Comune di Bergamo prevedrà un bando per l’assunzione di un nuovo comandante a tempo determinato, ovvero legato ovvero all’Amministrazione in corso. Si viene quindi a definire un’integrazione tra il sistema della sicurezza e quello della mobilità, settore sul quale l’Amministrazione punta molto con progetti specifici – alcuni anche nell’ambito della sicurezza stradale, come l’installazione di telecamere per le ZTL, ma anche la promozione del piano dei lavori pubblici “Percorsi Sicuri” – altri con progetti di grande importanza compresi nelle linee di mandato.

“La riorganizzazione della Polizia Locale – sottolinea il vicesindaco Sergio Gandi – ci ha consentito, nonostante i paletti sul acquisizione di nuovo personale, di rendere più efficiente la struttura stessa del Corpo e di fare fronte alle esigenze della città con un funzionamento che si protrae più lungo nelle ore notturne. Il passaggio successivo di questa riorganizzazione vede coinvolta l’area di vertice della Polizia Locale”. Appiani si occuperà anche della gestione associata dei servizi, ovvero della sinergia con i Comuni della Zona Omogenea, la macro-area prevista nello statuto della Provincia di Bergamo, su diversi aspetti amministrativi. Per quello che riguarda la sicurezza, Appiani continuerà ad occuparsene in termini non operativi.

“Non nasce un nuovo assessorato – ha spiegato Gandi -, ma nasce invece una figura trasversale, in grado di tirare le fila di progetti specifici strategici per l’Amministrazione, in modo che diverse parti della struttura comunale siano in grado di dialogare tra loro”. Il bando pubblico per il nuovo comandante sarà disponibile entro il mese di luglio 2016. “Anche grazie al grande lavoro di Appiani siamo stati in grado di riorganizzare il Corpo di Polizia Locale lo scorso anno, – prosegue Gandi – incrementando di un’ora il servizio, una cosa che nessuno aveva mai realizzato prima. Entro luglio pensiamo di riuscire ad avviare la vigilanza notturna con la collaborazione di agenzie private: sono certo che Appiani continuerà a dare il proprio contributo sulle strategie di sicurezza anche a partire dal mese di settembre, quando assumerà il nuovo incarico”.




Funghi dai fondi di caffè, un kit per produrli in casa

FungoBox_kit-fai-da-te-02Altro che basilico, timo e salvia. La cucina si può arricchire anche di funghi fai da te grazie al progetto dell’impresa sociale Upcycle Italia, che ha realizzato un kit che permette di coltivare in casa funghi buoni e sostenibili partendo dai fondi di caffè esausti.

Si chiama Fungo Box ed è un emblema di quell’economia circolare secondo la quale ogni innovazione e produzione deve essere pensata sempre all’interno di un ecosistema in cui gli scarti diventano risorse.

Tutto è iniziato da un cestino che per sei mesi ha raccolto i fondi esausti di migliaia di caffè preparati nel bar Lavazza del Padiglione Italia di Expo: 1.500 kg di fondi di caffè esausti sono stati recuperati da Amsa, portati in Cascina Flora, nel comune milanese di Locate Triulzi, e trasformati dai ragazzi di Upcycle Italia in fertile terriccio, producendo 150 kg di funghi.

Il progetto è stato raccontato all’interno del Sustainability Hub di Lavazza e Novamont presso Cascina Cuccagna, a Milano, riscuotendo un grande interesse di pubblico e stampa e nuovamente alla fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili “Fa’ la cosa giusta”.

Ma come funziona il kit? Una volta aperta la busta sottovuoto contenente il composto di caffè, cellulosa e micelio, basta riporla nuovamente nella confezione in cartone riciclato e inciderla lungo le linee tratteggiate. Si fa riposare Fungo Box una notte in frigorifero, poi lo si annaffia e si aspetta. Dopo circa 2 settimane i primi funghi fatti in casa saranno pronti per essere colti e mangiati.

«Il nostro scopo è quello di aiutare le città e gli individui a coltivare, vivere, pensare in modo più sostenibile e… circolare – spiegano gli ideatori -. Per questo, abbiamo individuato nella polvere di caffè usato un rifiuto molto interessante in quanto particolarmente ricco (contiene ancora il 99,8% dei componenti nutritivi del caffè) e perché l’altissima temperatura dell’acqua delle macchinette lo ha sterilizzato e reso “pulito”. Ogni giorno recuperiamo il caffè usato e lo trasformiamo in terreno di coltura. Abbiamo poi selezionato diverse tipologie di funghi commestibili in grado di crescere su una base di caffè esausto, tra questi i famosi funghi Ostrica, o Pleurotus, che noi commercializziamo sotto forma di kit: Fungo Box. Dopo la produzione e il raccolto dei funghi, il terriccio ciò che resta diventa un eccellente ammendante per il terreno e quindi una nuova risorsa per rigenerare il suolo dell’agricoltura peri-urbana».

I funghi in box sarebbero anche di una qualità migliore rispetto a quelli coltivati secondo metodologie standard ed hanno già strizzato l’occhio a chef e foodblogger.




Dal fiorista self service ai corsi di lingua per bebè, il franchising si presenta agli imprenditori bergamaschi

Assofranchising tour sbarca a Bergamo e fa incontrare franchisor e imprenditori. Mercoledì 15 giugno dalle 9.30 alle 15.30 nella sede dell’Ascom di Bergamo (via Borgo Palazzo 137 – sala Conferenze) una sessantina di imprenditori e aspiranti imprenditori bergamaschi incontreranno i manager di sette brand italiani per approfondire e scoprire nuove vie di sviluppo per la propria attività imprenditoriale. L’iniziativa è promossa da Assofranchising e Ascom Confcommercio Bergamo.

Gli imprenditori dialogheranno con Christian La Monaca, titolare di CareDent, Michele Mellone, titolare di Erboristerie Farmanatura, Nicola Dambelli, responsabile sviluppo di Kids&Us, Federica Ceron, business development manager di Tryba, Francesco Cesario, direttore generale di Latteria Ugolini, Luigi Contin, titolare de IDroni e Manuela Salierno, responsabile sviluppo di Fiorito.

La giornata ha l’obiettivo di presentare soluzioni nuove per il rilancio del commercio e sostenere gli imprenditori presenti sul territorio e gli aspiranti imprenditori che desiderino accostarsi alla formula del franchising, sia per iniziare una nuova attività che per riconvertire la propria azienda.

I lavori saranno aperti da Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo, e da Italo Bussoli, presidente e segretario generale di Assofranchising; a seguire l’intervento di Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, sull’evoluzione e sulle prospettive del commercio nella provincia di Bergamo. Alle 10.45 Maurizio Campanella, specialista in finanziamenti al franchising di Bpm, offrirà una panoramica sulle opportunità di finanziamento per questo tipo di attività. Alle 11.15 è prevista la presentazione dei franchisor con la moderazione di Emanuele Basile, coordinatore degli sportelli franchising di Assofranchising.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14, i marchi e i partner di Assofranchising saranno a disposizione per colloqui individuali di approfondimento.

La partecipazione al convegno è gratuita e prevede la registrazione obbligatoria, chiamando la segreteria organizzativa allo 035 4120304 – fax 035 4120186, oppure inviando un’email a info@ascombg.it.

Il programma

Le insegne presenti

CAREDENT

CareDent è un gruppo internazionale di cliniche odontoiatriche in franchising che fornisce cure dentistiche di alta qualità al miglior prezzo. Punti di forza del marchio CareDent sono: la presenza di tutte le specialità odontoiatriche, l’alta qualità dei trattamenti garantita da medici di elevata professionalità e l’impiego di materiali con marchi di primaria importanza mondiale. Principale caratteristica del franchising CareDent è il format innovativo per un mercato italiano con enormi potenzialità di crescita.

ERBORISTERIE FARMANATURA

Se cercate di immaginare un punto vendita Farmanatura, cancellate l’idea di un vecchio negozio di ispirazione olistica. Farmanatura non è un negozio di medicine alternative, né una profumeria naturale, né un negozio di alimentari Bio. Farmanatura è un moderno punto vendita specializzato, in grado di soddisfare le più ampie esigenze di benessere nell’ottica del naturale. Farmanatura nasce nel 1996 realizzando un punto vendita con una proposta innovativa ed originale. La mission è quella di migliorare il grado di benessere del cliente con una proposta commerciale chiara, corretta e moderna senza sconfinare in comportamenti esasperati.

FIORITO

Fiorito è un franchising italiano di fiori e piante in cui il cliente è sempre il protagonista assoluto: liberamente guarda, sceglie e decide cosa acquistare con la formula del “Fai da Te”. Primo in Italia, con la sua formula del libero servizio, Fiorito nasce nel 2009. È frutto di un progetto innovativo e rivoluzionario che ha saputo, attraverso metodi ed idee nuove, trasformare con successo il mercato del fiore. Fiorito propone in Italia un concetto unico ed innovativo riguardante in particolare la vendita di fiori recisi, piante verdi e fiorite, composizioni già pronte e bouquet già confezionate, accessori.

TRYBA

Primo e unico franchising in Italia di finestre, porte e tapparelle in Pvc e alluminio. Scegliere Tryba oggi significa divenire ambasciatori di un’azienda di riferimento e riconosciuta al primo posto nel mercato degli infissi in Europa da 35 anni. La cura del dettaglio e la ricerca dell’eccellenza sono le priorità dei collaboratori Tryba. L’innovazione associata alla disciplina industriale e al savoir-faire artigianale assicurano una dinamica di lavoro tra le più efficaci.

KIDS&US

Kids&Us è l’innovativo metodo che insegna l’inglese ai bambini a partire dal primo anno di età, basandosi su quello che è il naturale processo di apprendimento della lingua materna. Un metodo che parte dall’ascolto per poi passare alla comprensione, alla parola e solo infine alla lettura e scrittura. Kids&Us adotta una full immersion linguistica servendosi dell’intera capacità di apprendimento innata nei bambini ovvero attraverso giochi, racconti, canti e balli. Le classi sono suddivise in base alle fasce di età: Babies (1 e 2 anni) dove i più piccoli seguono le lezioni accompagnati da uno dei genitori, Kids (dai 3 agli 8 anni), Tweens (dai 9 ai 12 anni) e Teens (dai 13 ai 18 anni).

IDRONI

iDroni è un brand nato da un’ idea di imprenditori attivi da oltre 15 anni nel settore del franchising operativo in Italia. Il loro know-how proviene dal mondo delle telecomunicazioni e, grazie all’esperienza maturata nel settore, si propone come prima rete di affiliazione e franchising nel settore SAPR, avvalendosi di ampie analogie con il mercato specialist della telefonia e It. La sede operativa e amministrativa è a Bergamo.

LATTERIA UGOLINI

Latteria Ugolini, gelateria self-service d’eccellenza, è da sempre garanzia di qualità assoluta. L’ottimo prodotto, unito ad una formula di offerta che passa attraverso la possibilità del cliente di creare il proprio gelato autonomamente scegliendo formato (cono o coppetta), gusti e decorazioni, sancisce il successo del format. Inoltre tutti i gelati sono senza glutine e preparati al momento, i sorbetti, senza lattosio e addolciti con fruttosio, sono anche adatti ad una dieta vegana. Il format di negozio necessita di poco personale, il processo di preparazione è facile ed intuitivo, la profittabilità finale è alta.




Terziario, “Alle pmi serve un mercato del lavoro rapido e flessibile”

Giovanna Mavellia
Giovanna Mavellia

“Il contesto che le imprese del terziario affrontano è quello di un’ampia liberalizzazione del mercato: dal commercio con la deregulation degli orari ai servizi con la direttiva Bolkestein. Ecco perché le piccole e medie imprese del terziario lombardo hanno bisogno di un mercato del lavoro che sia rapido, capillare, efficiente e flessibile nella possibilità di reperire personale e collaboratori. I servizi al lavoro devono perciò avere queste caratteristiche”: lo ha rilevato Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia, intervenendo questa mattina a “Cosa accade alla riforma delle  politiche attive?”, l’iniziativa a Milano promossa da PLL, Patto  Lavoro Lombardia, la rete che riunisce i principali centri privati  accreditati per il lavoro. Fra di essi il Capac Politecnico del  Commercio, ente di formazione e servizi al lavoro di Confcommercio Milano. “Le piccole e medie imprese – prosegue Giovanna Mavellia – rappresentano il 98% del tessuto imprenditoriale lombardo. Richiedono servizi al lavoro capillari, tailor made, ed è necessario che sia garantito un interscambio dei dati fra domanda e offerta sui profili lavorativi specifici. Quelle del terziario, in particolare, sono imprese che richiedono personale capace di assicurare flessibilità e disponibilità ed hanno la necessità di ricevere consulenza per rafforzare le competenze dei propri collaboratori. L’esperienza positiva della Dote Unica Lavoro di Regione Lombardia è una buona base di partenza che va affinata in relazione alla riforma e al ruolo dell’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro). Tutto questo potrà essere sviluppato al meglio se le modalità di gestione delle politiche per il lavoro risponderanno sempre più a queste caratteristiche”.




Masec, l’11 luglio l’assemblea della mutua dell’Ascom

È in programma lunedì 11 luglio 2016, nella sede dell’Ascom di via Borgo Palazzo 137 a Bergamo, l’Assemblea generale della Masec, la mutua volontaria dell’Associazione commercianti. Oltre alla relazione del presidente Paolo Malvestiti e all’esame del bilancio, provvederà alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti.

Scarica la convocazione

convocazione Masec

 




Cultura, ecco i progetti selezionati dalla Fondazione della Comunità Bergamasca

Fondazione Comunità Bergamasca - logoSono complessivamente 130 i progetti preselezionati nei bandi culturali 2016 della Fondazione della Comunità Bergamasca, per un totale di 794.350 euro. «Anche quest’anno il divario fra richieste e fondi stanziati ha reso difficile la selezione da parte dei valutatori – fa sapere la fondazione -, che si sono trovati, in particolare per i bandi rivolti al finanziamento di eventi e manifestazioni culturali, a fronteggiare una domanda pari a quasi tre volte tanto il budget a disposizione».

Per quanto riguarda la Pianificazione e valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze sono stati finanziati 6 dei 14 progetti presentati, per un importo complessivo di 195 mila euro volti a progetti di grande impatto; tra le iniziative di Tutela e promozione dei beni storico-artistici sono stati selezionati 22 interventi di riqualificazione, contribuendo con 180 mila euro al mantenimento del nostro patrimonio culturale. Nelle Microerogazioni il risultato è stato inferiore alle aspettative, sono stati dunque finanziati 16 dei 17 progetti presentati mentre per i bandi dedicati agli eventi, come già sottolineato, si è dovuto procedere con criteri più selettivi nel tentativo di non disperdere i finanziamenti in importi troppo ridotti per essere veramente incisivi: 102 mila euro andranno a sostenere 18 manifestazioni culturali con più venti anni di storicità, oltre 301 mila euro finanzieranno altre 68 iniziative di interesse collettivo.

Restano ancora da deliberare i finanziamenti a valere sui bandi di argomento sociale, i cui risultati saranno presentati nelle prossime settimane: per i progetti già preselezionati, fatta eccezione per quelli dei bandi 4 e 6, parte ora la fase di raccolta di donazioni pari al 10% di quanto deliberato a loro favore; l’importo andrà versato a patrimonio della Fondazione entro e non oltre il 30 settembre, specificando il nome dell’ente o del progetto che si intende sostenere.




Auto elettriche, contributi per l’installazione di punti ricarica in casa e in azienda

colonnina ricarica elettricaUn milione di euro per la diffusione dei punti di ricarica privata per veicoli elettrici. Lo mette a disposizione il bando della Regione Lombardia che si apre mercoledì 15 giugno dalle ore 12.

La misura è rivolta a tutti i soggetti privati, ossia cittadini, condomini, ditte individuali e società, residenti o aventi sede legale/operativa in Lombardia per l’acquisto e l’installazione di un punto di ricarica in ambito privato per autoveicoli elettrici. L’agevolazione è concessa esclusivamente a chi possiede in proprietà, in leasing o in comodato d’uso un autoveicolo elettrico a batteria, anche della tipologia ibrida plug-in, delle categorie M1 o N1 (Veicoli quattro ruote fino a 9 posti e con peso fino a 3,5 tonnellate).

Il contributo massimo è pari a 1.500 euro per un punto di ricarica singolo (una sola presa) e pari a 1.000 euro per ciascuna presa nel caso di punto di ricarica multiplo (più prese nello stesso sistema di ricarica) fino ad un massimo di 10.000 euro.

Le domande dovranno pervenire per via telematica sul portale Siage.

IL BANDO

In esecuzione dell’Accordo di Programma Quadro Ambiente ed Energia, stipulato con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Lombardia promuove la diffusione dell’utilizzo degli autoveicoli elettrici privati al fine di diminuire l’inquinamento atmosferico generato dai trasporti, soprattutto in ambito urbano. Si favorisce pertanto l’acquisto dell’autovettura elettrica attraverso la sovvenzione dell’infrastruttura di ricarica privata.

RISORSE FINANZIARIE

La dotazione finanziaria è pari a un milione di euro, salvo ulteriori risorse aggiuntive che potessero rendersi disponibili, definite da un successivo provvedimento.

PERIODO DI VALIDITÀ

Il bando inizierà ad esplicare i propri effetti dal giorno mercoledì 15 giugno 2016 alle ore 12 e si concluderà alla data del 31 dicembre 2016, salvo esaurimento anticipato delle risorse finanziarie.

CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA

La misura di incentivazione è rivolta a tutti i soggetti privati, ovvero cittadini, condomini, ditte individuali e società, residenti o aventi sede legale/operativa in Regione Lombardia. Il contributo è concesso esclusivamente a chi possiede in proprietà, in leasing o in comodato d’uso un autoveicolo elettrico a batteria, anche della tipologia ibrida plug-in, delle categorie M1 o N1. Sono pertanto esclusi tutti gli autoveicoli ibridi non plug-in delle medesime categorie M1 o N1 e i veicoli elettrici di categoria L.

Per le imprese i seguenti requisiti sono obbligatori, pena l’inammissibilità della domanda:

  • non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea: gli aiuti non saranno erogati ad imprese destinatarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Regolamento (CE) 659/1999 e s.m.i., in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del suddetto Regolamento;
  • non essere sottoposte a procedure concorsuali ai sensi del diritto fallimentare interno;
  • avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dal D. Lgs. 159/2011 (Codice delle leggi antimafia).

Sono escluse dai beneficiari le imprese sottoposte a procedura fallimentare o in stato di liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o comunque che siano sottoposte a procedimenti che possano determinare una delle predette procedure. Sono inoltre escluse le imprese che hanno beneficiato di contributi pubblici in forma di prestito agevolato, soggetto a restituzione, e che non siano in regola con il pagamento delle rate.

INTERVENTI AMMESSI AL CONTRIBUTO

Sono ammessi all’incentivo regionale l’acquisto e la relativa installazione di un punto di ricarica in ambito privato per autoveicoli elettrici su tutto il territorio di Regione Lombardia.

Sono escluse:

  • le spese per l’acquisto di sistemi di ricarica in Modo 2;
  • le spese per punti di ricarica già installati.

Sono ammesse le spese relative a piccoli interventi edilizi finalizzati all’installazione del punto di ricarica. È ammesso il finanziamento di una colonnina con più prese (ad es. due prese, in grado di ricaricare in parallelo due veicoli) a cui è assegnato un contributo di importo massimo di 1.000 euro per ciascuna presa. Per interventi relativi a più punti di ricarica, ma riferiti ad un unico richiedente, l’importo del contributo complessivo è la somma dei singoli contributi. Ogni richiedente può presentare domande di contributo per un massimo di 10 prese, corrispondenti a 10 veicoli, pari ad un contributo massimo di 10.000 euro.

Sono ammessi gli interventi in possesso dei requisiti seguenti, tra loro alternativi:

  • a) punto di ricarica conforme al Modo 3;
  • b) punto di ricarica conforme al Modo 3 e modulabile in potenza.

Per “punto di ricarica conforme al Modo 3” si intende un sistema di ricarica riferito alla normativa internazionale CEI EN 61851-1, comunemente definito “wall-box” (o “colonnina” nel caso di due prese) con connettore o presa per la ricarica conforme alla norma CEI EN 62196-2 e tipo di connessione compatibile con il proprio autoveicolo. La wall-box/colonnina deve essere marcata CE e deve essere connessa all’impianto elettrico mediante morsetti. Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d’arte da un elettricista qualificato e in particolare rispettare la norma CEI 64-8/722 e la guida CEI 64-50.

È ammessa al contributo anche una wall-box/colonnina di tipo “modulabile in potenza” ovvero controllabile da un sistema di gestione dell’energia in modo da rendere possibile la modulazione automatica della potenza di ricarica dell’autoveicolo elettrico in funzione della potenza realmente disponibile a valle del contatore; ciò al fine di evitare il superamento della soglia contrattuale (apertura automatica del contatore) e, quando presente, sfruttare al meglio la produzione di energia locale da fonte rinnovabile.

MODULAZIONE DEL CONTRIBUTO

È assegnato un contributo a fondo perduto fino ad un importo massimo corrispondente all’80% delle spese ammissibili individuate al successivo punto 8, secondo le ripartizioni sottostanti. Non è previsto un limite massimo di spesa. Il contributo massimo concedibile è fissato in 1.500 euro per un punto di ricarica singolo (una sola presa nel sistema di ricarica) e in 1.000 euro per ciascuna presa nel caso di punto di ricarica multiplo (più prese nello stesso sistema di ricarica), fino ad un massimale per richiedente pari a 10.000 euro (corrispondente a 10 prese). L’importo del contributo è suddiviso secondo tre quote:

  • A. la quota dipendente dalla tipologia del sistema di ricarica;
  • B. la quota relativa al costo per l’adeguamento in potenza o il contatore dedicato;
  • C. la quota corrispondente agli interventi edilizi. Il contributo concedibile è dunque pari alla somma delle tre quote A, B e C.

La quota A del contributo è funzione della tecnologia del sistema di ricarica:

  • per interventi relativi a wall-box/colonnine di cui alla lettera a) del precedente punto, ovvero conformi al Modo 3, il contributo massimo concedibile è pari al 70% del costo d’acquisto e d’installazione del sistema;
  • in caso di installazione di una wall-box/colonnina di cui alla lettera b) del precedente punto, ovvero in Modo 3 e modulabile in potenza, il contributo massimo aumenta fino all’80% del costo d’acquisto e d’installazione del sistema di ricarica.

La quota B è relativa alla spesa sostenuta per l’adeguamento in potenza dell’utenza elettrica o per un contatore dedicato al sistema di ricarica ed è pari al 50% della spesa dichiarata. Se l’installazione di un contatore dedicato è subordinata all’attivazione di un nuovo contratto con il distributore di energia elettrica il contributo massimo erogabile è pari all’80% delle spese per il nuovo contratto con il distributore.

La quota C del contributo è, infine, rappresentata dal costo degli interventi edilizi effettivamente sostenuti fino ad un importo massimo di 300 euro.

Si sottolinea che la somma delle tre quote A, B e C non può in ogni caso superare il valore massimo di contributo per tipo di intervento; in conseguenza di ciò se, ad esempio, per l’installazione di una wall-box modulabile (con una sola presa), la quota A è pari a 1.400 euro, la quota B risulta pari a 160 euro, e la quota C è pari a 300 euro, il contributo assegnato non sarà pari alla somma di A, B e C, ovvero 1.860 euro, ma sarà limitato al suo valore massimo, ovvero 1.500 euro.

SPESE AMMISSIBILI

Ai fini del presente bando sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • a) costo d’acquisto del punto di ricarica (wall-box o colonnina);
  • b) costo dell’installazione del punto di ricarica;
  • c) costo d’adeguamento potenza per l’allacciamento della wall-box/colonnina o per l’eventuale contatore dedicato;
  • d) costo di attivazione di un nuovo contratto d’utenza;
  • e) costo per interventi edilizi finalizzati all’installazione del punto di ricarica;
  • f) Iva, se non detraibile.

Tutte le spese devono essere dettagliate per voci di costo e si intendono al netto dell’Iva, il cui computo non rientra nelle spese ammesse, ad eccezione del caso in cui il soggetto beneficiario sostenga realmente ed effettivamente il costo dell’Iva senza possibilità di recupero. Non sono ammesse spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di ricarica in Modo 2.

Saranno ritenute ammissibili ai fini dell’erogazione del contributo solamente le spese effettivamente sostenute (fatturate e liquidate) a partire dalla data di pubblicazione sul Burl (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia) della DGR 4769 del 29 gennaio 2016 “Misure di incentivazione per la diffusione dei sistemi di accumulo di energia elettrica da impianti fotovoltaici e di sistemi di ricarica domestica per veicoli elettrici”, ossia a partire dal 3 febbraio 2016.

COME PRESENTARE LA DOMANDA

Il contributo è concesso mediante una procedura valutativa a sportello per via telematica, suddivisa in due fasi: la fase di adesione al bando, e contestuale assegnazione del contributo, e la fase di rendicontazione ed erogazione del contributo. La prima fase permette di prenotare il contributo sulla base delle spese preventivate per l’intervento, e l’accesso avviene secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

La domanda di contributo, corredata della documentazione di seguito elencata e firmata digitalmente dal richiedente (Legale Rappresentante in caso di persona giuridica), deve essere presentata esclusivamente on-line, per mezzo del Sistema Informativo “Siage” raggiungibile all’indirizzo web: www.agevolazioni.regione.lombardia.it.

Maggiori informazioni e assistenza allo
Sportello del Credito della cooperativa Fogalco
via Borgo Palazzo, 137 – Bergamo
tel: 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)




L’Ais di Bergamo accende i riflettori sui vini austriaci

 

vini austriaciLa delegazione dell’Ais di Bergamo organizza, per il 15 giugno, una serata dedicata ai vini austriaci. Relatore Nicola Bonera. L’appuntamento è fissato per le 20,45 all’hotel Settecento di Presezzo. I Celti furono i primi a coltivare la vite in questa zona nel ‘500 a.C. Poi vi si dedicarono anche i Romani, precisamente, nell’impero di Noricum e Pannonia situati nella zona sud orientale, dell’attuale Austria. Nel Medioevo poi, la fama di questi vini raggiunse livelli inaspettati e questi divennero tra i prodotti più esportati nel mondo allora conosciuto ed organizzato a livello commerciale. Durante le guerre napoleoniche, però, questi vigneti subirono ingenti danni e la viticoltura riprese, a livello qualitativo, solo molti anni dopo. Nel 1860, a Klosterneubourg, venne fondata la prima scuola di viticoltura, enologia, sperimentazione e ricerca botanica. Attualmente in Austria vige un disciplinare di produzione estremamente restrittivo. Anzi, è il disciplinare più restrittivo d’Europa. Le zone vitivinicole – paesaggi di estrema bellezza – sono la Bassa Austria, considerata anche la più importante con i suoi famosissimi distretti Donauland- Carnuntum, Kamptal-Donauland, Thermenregion, Wachau, Weinviertel, dove fra le ripide colline spesso assolate e cullati da brezze perenni, vengono elevati alcuni fra i più grandi vitigni autoctoni al mondo; Grüner Veltliner, Riesling, Welschriesling, Weissburgunder. Uve che danno vini dai sentori terziari, franchi, unici ed infinitamente persistenti. Ancora la terra di Burgeland, famosissima soprattutto per i suoi passiti e per Traminer e Fourmint, oltre ai già citati Welschriesling e Weissburgunder ed altrettanto ancora per il suo lago, attorno alle cui sponde, si elaborano vini di estrema eleganza ed importantissima persistenza; la Stiria, nota per il Morillon, clone dello Chardonnay, il Trainer, ed ancor di più per il grandissimo Sauvignon Blanc qui coltivato. Infine la zona di Vienna, che non solo dell’Austria è la capitale, ma che è anche un importante terra di produzione vitivinicola. Scoprire quale sarà, o meglio, quali saranno le zone ed i vini di rara eleganza e reperibilità degustati, sarà l’obiettivo dei partecipanti, sia per riflettere che eventualmente per permettere future tappe conoscitive sull”Europa vitivinicola centrale. Sei i vini in degustazione e un piatto finale in abbinamento. Il costo è di 55 euro per i soci  e di 68 per i non soci.

Info e prenotazioni: Roberta Agnelli | roberta.agnelli@aislombardia.it – 3477321538; Luigi Mascheretti -| mascherettiluigi@libero.it – 3492676432.

 




Università, dal 16 al 18 giugno si parla di Frontiere di comunità

Sant'Agostino
Sant’Agostino

Mai come in questi ultimi tempi si è parlato di frontiere quali zone di divisione e di fragile convivenza. La parola “frontiera”, però, può anche essere intesa come spazio dello scambio sociale, culturale e psicologico, ossia perno dei cambiamenti per il progresso. Da questa riflessione nasce “Frontiere di comunità: Complessità a confronto”, il titolo scelto per l’undicesima edizione del Convegno Nazionale della Società Italiana di Psicologia di Comunità. Quest’anno gli psicologi hanno focalizzato le proprie ricerche su uno dei fenomeni più importanti e preoccupanti di oggi, come le chiusure mentali agli scambi con i molteplici e variegati attori di una società. Con il termine “complessità” viene sottolineata poi la necessità di ripensare non banalmente a fratture date un po’ troppo per scontate, come la natura delle comunità, pronte a chiudersi nella propria identità ma al contempo bisognose di aprirsi a ciò che da fuori le sfida.

Appuntamento dal 16 al 18 giugno all’Università degli Studi di Bergamo nella sede di Sant’Agostino per questo convegno, che sabato 18 giugno aprirà i lavori ai cittadini di Bergamo, presentando anche i progetti dei Comuni di Bergamo con l’intervento degli assessori all’ambiente Leyla Ciagà e alla coesione sociale Maria Carolina Marchesi; a questi si aggiungerà il contributo di Simona Piazza, assessore alla Promozione della cultura e delle politiche giovanili del Comune di Lecco, che interverrà sul tema: I “doni” del volontariato alla cittadinanza: gli scambi e i baratti che aumentano il bene comune. Il convegno sarà l’occasione per ragionare su problematiche come l’ambiguità delle frontiere, quale zona di scambio ma anche di divisione; la natura delle comunità, pronte a chiudersi nella propria identità ma al contempo bisognose di aprirsi a ciò che da fuori su di esse preme; la poli semanticità del termine “complessità”, da cui possono emergere tanto conflitti quanto nuove sintesi.

Il programma completo è disponibile online: www.unibg.it/sipco2016




Futurando, i giovani artisti immaginano il domani

FuturandoI giovani artisti di oggi immaginano il domani: nasce così “Futurando da oggi a domani” il concorso, giunto alla seconda edizione, realizzato, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti G. Carrara e Cna Bergamo, dalla Associazione Tiatiò Onlus. Giovani artisti e allievi della scuola sono chiamati a esprimere la propria visione del futuro e a dichiarare l’impegno di oggi per realizzarla domani: le opere da loro prodotte saranno in mostra alla ex-chiesa della Maddalena in Bergamo e riprodotte su catalogo. All’autore dell’ opera valutata migliore da una Giuria sarà assegnata una borsa di studio di mille euro. L’obiettivo ultimo dell’iniziativa è benefico: la raccolta di contributi sarà devoluta alla ricerca in campo oncologico.

Secondo la formula già sperimentata con successo lo scorso anno, ciascun artista è adottato da uno sponsor che all’artista si accompagna dalla definizione dell’idea fino a conclusione della mostra, quando l’opera resterà di sua proprietà. Si punta a creare così una liaison tra l’azienda, realtà economica del tessuto sociale ove poggia l’iniziativa, e l’artista, realtà intellettuale destinata all’elevazione morale e culturale dello stesso tessuto sociale. Il tema Futurando vuole non solo indurre l’immaginazione del domani, ma chiede a ciascun partecipante una compromissione nel dichiarare come oggi agisca per rendere realistica questa visione, quanto abbia in animo di fare per costruire il futuro che spera, tutti chiamati come siamo a contribuire attivamente alla realizzazione di un nuovo modo di vivere nella natura, nella comunità, tra i popoli e nel lavoro.

In questa riflessione, si stabilisce una dialettica tra l’artista e il suo mecenate, attualizzabile in un rapporto commerciale tra fornitore e cliente, o in uno formativo tra studente e coach: è infatti interessante e mai finito lo sforzo necessario a vendere soluzioni a un soggetto diverso da noi, quando propone un problema  ma con un diverso linguaggio da quella a noi noto o che è convinto di un diverso percorso: il ruolo di chi è chiamato a dare una soluzione richiede convincimento e padronanza dell’idea che si vuole vendere, ma anche umiltà e disponibilità a rinunciare a una parte della propria per incontrare quella dell’altro. L’esposizione è resa possibile grazie al Comune di Bergamo che ha consentito l’uso dell’ex-chiesa della Maddalena, dove sarà allestita la mostra dal 17 al 26 di giugno 2016.