“I Maestri del Paesaggio”, in Città Alta nature selvagge ed energie luminose

La presentazione, a Milano, della nuova edizione dei Maestri del Paesaggio
La presentazione, a Milano, della nuova edizione dei Maestri del Paesaggio

Pensare wild, vivere green. L’edizione 2016 de I Maestri del Paesaggio,la kermesse organizzata dal Comune di Bergamo e dall’associazione culturale Arketipos, che da sei anni porta a Bergamo i migliori progettisti del paesaggio e le espressioni più interessanti del landscaping internazionale, dal 7 al 25 settembre 2016rifletterà sul bisogno sempre più esplicito dell’uomo moderno di riconnettersi con la natura, importandola nel quotidiano.
Con la partecipazione dei massimi esperti “green”, Bergamo per 19 giorni si trasformerà in un osservatorio unico del paesaggio, fatto di provocazioni e sorprendenti rivelazioni.

LE PIAZZE

A partire dai due principali e insoliti allestimenti di Città Alta: Piazza Vecchia, espressione della biodiversità del territorio bergamasco, diviene luogo di incontro tra uomo e natura con la rappresentazione di 5 paesaggi spontanei e Piazza Mascheroni, principale porta di accesso a Bergamo Alta – chiamata quest’anno ClubinoSquare in quanto interamente finanziata dalla Banca Popolare di Bergamo – vede protagonista la riscoperta del wild attraverso i divertimenti del parco avventura dedicato ai bambini e alle loro famiglie. Gli allestimenti 2016 delle Green Square nascono dall’energia creativa dei 16 studenti iscritti alla Summer School 2015 guidata da Stefan Tischer, paesaggista di livello internazionale, laureato all’Ecole Nationale Superieure de Paysage ENSP Versailles, professore in Architettura del Paesaggio all’Università di Sassari Facoltà di Alghero con l’affiancamento di Annacaterina Piras, paesaggista, architetto e cartografo, entrambi co-fondatori del Programma Internazionale di ricerca LandWorks-Sardinia. Al loro lavoro si aggiunge l’apporto della paesaggista Lucia Nusiner per gli aspetti vegetazionali, del lighting designer Maurizio Quargnale. A dare il proprio contributo per donare un nuovo volto a piazza Vecchia anche gli artigiani della manifestazione “Il Legno, dalla Natura alle Cose”. La passerella ondulata, cornice della biodiversità orobica, che prenderà forma nella piazza, sarà infatti, sarà realizzata dalle aziende Legnami Zanella, Losa Legnami, Sartirani Legnami, Società Legnami Paganoni, con l’Ing. Gianluca Pesenti che ha sviluppato il progetto strutturale. La passerella verrà realizzata mediante travatura in abete lamellare e massello mentre l’impalcato con tavole in larice spazzolato. Il tutto in color miele.

LA LUCE

Gli allestimenti delle location sono un esercizio che quest’anno conoscerà una nuova evoluzione: la luce è protagonista di suggestive installazioni, con la collaborazione di professionisti del settore. In particolare Clay Paky, azienda bergamasca leader mondiale nella produzione di proiettori automatizzati, con la consulenza dello scenografo Sebastiano Romano, donerà a Bergamo un volto nuovo congiungendo Bergamo Alta e Bassa, attraverso la forza evocativa della luce, per raccontare la bellezza della natura selvaggia e immergere gli spettatori in una dimensione di incanto. La luce diventa quindi elemento fondante delle emozioni, esaltando le architetture preesistenti: Porta San Giacomo, Torre della Campanella, Piazza Vecchia, Torre del Gombito, Piazza Mercato delle Scarpe.

LA BIODIVERSITÀ

Altra straordinaria musa dell’edizione 2016 sarà la biodiversità orobica, come testimoniato dalla LandscapeRoute, il percorso circolare che partirà e arriverà in Piazza Vecchia snodandosi nel Parco dei Colli, esempio concreto di una connessione/cerniera tra l’originale spontaneo e l’innovativo, espressione possibile di una città vivibile immersa nel verde. Bergamo, dopotutto, è la congiunzione perfetta tra il wild e lo smart, le attività agricole e i paesaggi incontaminati, le attività produttive e i patrimoni dell’UNESCO, la città avveduta e l’orizzonte avventuriero, palcoscenico naturale per I Maestri del Paesaggio.

LE ARCHISTAR

Il momento clou della riflessione sul wild si avrà con l’International Meeting of the Landscape and Garden, il 23 e 24 settembre al Teatro Sociale, evento di punta di tutta la manifestazione, vetrina d’eccezione durante la quale appassionati e specialisti del settore potranno incontrare relatori di fama nazionale e internazionale. Due giorni di osservatorio intensivo sui migliori esempi di cultura del paesaggio e del giardino con la straordinaria partecipazione di: James e Helen Basson (FR) pluripremiati garden design, Andrea Cochran (USA), la paesaggista che con i suoi giardini “costruiti”, contrapposti al wild, permetterà di comprendere meglio il focus 2016, Lisa Delplace dello studio Oehme van Sweden Landscape Architecture (USA) che è stato il precursore di uno stile wild di concepire gli spazi verdi, Laura Gatti (IT) che ha collaborato tra gli altri progetti alla realizzazione del “Bosco Verticale” con Stefano Boeri, Jenny B. Osuldsen dello studio Snohetta (NO) e Andy Sturgeon (UK), medaglia d’oro al Chelsea Flower Show 2016.
Uno standing internazionale quello che da sempre caratterizza la kermesse, che si rinnova anche quest’anno, con le menti più geniali del landscaping mondiale, pronte a confrontarsi e «contaminarsi» a vicenda con stimoli, suggerimenti, progetti di alto profilo.
L’International Meeting, infatti, ha già segnato il modello per ulteriori seminari in città: Bergamo oggi è sede del Congresso Internazionale del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali e del World Association of Agronomists con lectio magistralisil portoghese Joao Ferreira Nunes, qui si tiene la giornata di studi dell’Université d’Eté; studenti da tutta Europa chiedono di partecipare alla Summer School, mentre sulla LandscapeRoute il prof. Jan Erik Sørenstuen dell’Università di Agder, in Norvegia, creerà con materiale vegetale e sonoro una installazione di land art e realizzerà 4 workshop teorico-pratici in cui saranno realizzati piccoli esemplari di land art on site, alimentando la sensibilità verso forme di arte basate sulla natura.
La manifestazione si conclude con un “fuori rassegna” il 30 settembre con l’Arboricolture Seminar che propone un approfondimento della conoscenza dell’architettura degli alberi attraverso il contributo della biologa vegetale canadese luminare a livello mondiale Jeanne Millet.

LE NOVITÀ

Sono moltissime, per l’edizione 2016: il #Greendesign, l’outdoor d’eccellenza in collaborazione con Gardenia, nei luoghi più suggestivi di Bergamo Alta, porta a sei le location visitabili. Corti, portici e giardini che apriranno le loro porte ai visitatori accogliendo aziende del mondo outdoor – ma non solo – con allestimenti, eventi e prodotti di design d’alto livello. Il #Greenfashion sulla centralissima terrazza di Tiziana Fausti affacciata sul Teatro Donizetti sarà prevista La Terrazza della Moda che per l’occasione verrà trasformata in un elegante giardino dove incontrare personalità del mondo della moda e del design e che fungerà da specchio in Bergamo Bassa per gli allestimenti di Piazza Vecchia e Piazza Mascheroni e da cornice per la mostra aperta al pubblico della nota e pluri-premiata fotografa australiana Claire Takacs “Un Sottile Filo Verde”. Tra le new entry del 2016, con la collaborazione di Regione Lombardia, il seminario «Life Gestire 2020» dedicato alle figure degli architetti e degli agronomi e la mostra illustrativa del Green Company Award, premio proposto da Confindustria Bergamo e Arketipos, con il patrocinio di ATS Bergamo nell’ambito del progetto Workplace Health Promotion (WHP), per valorizzare le concrete realizzazioni promosse dalle imprese nel nome del verde. In mostra in Città Alta, nella Sala delle Capriate in Piazza Vecchia, dal 10 al 25 settembre saranno esposte le realizzazioni attuate dalle aziende. La migliore sarà premiata con un’opera di calcografia realizzata dagli allievi dell’Accademia Carrara di Belle Arti, segno a sua volta della tangibile volontà degli organizzatori di sensibilizzare anche i giovani alla possibile sinergia tra impresa e paesaggio. Tra i capisaldi della Manifestazione: il Valfredda Perennials Seminar con relatore principale Fergus Garrett(UK), insieme a Annie Guilfoyle (UK) e Mauro Crescini (IT) e l’Alpine Seminar, lettura in quota e in ambiente alpino dei temi paesaggistici trattati dalla rassegna che il 10 e l’11 settembre 2016 sarà ospitato all’Ostello Curò, in alta Valle Seriana al margine occidentale della Conca del Barbellino, a circa 1.900 metri di quota, per discutere di paesaggi selvaggi e aree alpine. Infine anche il Workshop di fotografia con Claire Takacs (AUS). Il tema Wild che sarà declinato anche attraverso gli Aperitivi di Paesaggio,appuntamenti con gusto, natura e creazioni green, organizzati dall’Istituto Alberghiero iSchool. Ospiti d’onore: foraging, scritture selvatiche e suggestioni Wild in the Wind. E torna dopo il successo di pubblico del 2015, Open Gardens,l’iniziativa che svela i più bei giardini di Città Alta e di Città Bassa, per portare gli appassionati del verde a visitare e ammirare, gratuitamente, le oasi green più emozionanti di Bergamo, normalmente chiuse al pubblico perché di proprietà privata.

LA FORMAZIONE

Attesissima anche la terza edizione della Summer School, a cui parteciperanno 15 studenti europei esperti di paesaggio che si dedicheranno alla Città Bassa di Bergamo e lavoreranno per dare una risposta concreta alla riqualificazione di Via Autostrada, attraverso lo strumento della progettazione partecipata. L’obiettivo è trasformare una semplice bretella autostradale con connotazioni di grande arteria extraurbana in viale urbano, che accoglie Bergamo e la connota come città attenta agli spazi aperti. A guidare gli studenti, ancora una volta, l’eclettico paesaggista Peter Fink (UK). Rimanendo in tema formazione, la già citata Universitè d’Été, diventata parte integrante del progetto didattico de I Maestri del Paesaggio, il 9 settembre porterà all’Aula Magna del Campus Universitario Sant’Agostino il convegno: «Bergamo: un osservatorio permanente sul paesaggio». Dalla collaborazione tra GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e l’Università norvegese di Agder nasceranno invece 4 workshop di formazione e approfondimento sulla Land Art, tenuti dal professor Jan–Erik Sørenstuen, durante i quali ai partecipanti sarà chiesto di mettersi in gioco in prima persona e di creare nuove espressioni di Land Art.

I BAMBINI

Grande attenzione sarà dedicata ai bambini che avranno a disposizione l’esclusivo Parco Avventura della ClubinoSquare in Piazza Mascheroni. Inoltre, esilaranti laboratori a cura di mobLarte con attività pensate appositamente per stimolare la loro creatività e le passioni green, nel nome del wild e del dilagare inarrestabile e indomabile della natura, il laboratorio di illustrazione botanica all’acquerello per i bambinia cura di Cinzia Ester Invernizzi e i laboratori organizzati da Leolandia.

IL NETWORK DELLE COLLABORAZIONI

I Maestri del Paesaggio è organizzata dall’Associazione Arketipos (imaestridelpaesaggio.it) insieme al Comune di Bergamo (comune.bergamo.it), con il sostegno di Regione Lombardia, Camera di Commercio, Fondazione Comunità Bergamasca, Fondazione Credito Bergamasco,e le nuove collaborazioni di Fondazione Lombardia per l’Ambiente, dell’Università di Bergamo e di Confindustria Bergamo. Per le scuole collaborano: Istituto di Istruzione Superiore Mario Rigoni Stern per allestimenti e manutenzione del verde; Istituto Tecnico Commerciale e Turistico Vittorio Emanuele per la gestione dell’info-point e per l’accoglienza; Istituto Alberghiero iSchool per la ristorazione e l’organizzazione dei tradizionali Aperitivi del Paesaggio, e, new entry 2016, Accademia della Guardia di Finanza.

 

 




La Laborsil di Bergamo passa alla bresciana Comet

Comet CoccaglioComet, azienda leader nel settore delle mescole di gomma – che lo scorso anno s’è trasferita da Adrara San Martino a Coccaglio (Bs) – ha acquisito, lo scorso 31 maggio, la Laborsil di Bergamo. Quest’ultima, fondata nel 2006, produce mescole siliconiche e fluorosiliconiche con 12 dipendenti e un fatturato di 5,8 milioni di euro. Non è stato reso noto il valore dell’operazione. Comet, nata nel 1980 e controllata da BHF Srl, l’holding di proprietà della famiglia Bernini, ha chiuso lo scorso anno in crescita con un fatturato di 43 milioni di euro, con una produzione annua di circa 20 mila tonnellate di mescole in gomma. 86 i dipendenti.

L’acquisizione rappresenta un ulteriore tassello nel processo di sviluppo dell’azienda bresciana e conferma il suo radicamento sull’asse strategico Bergamo – Brescia. Gli ex soci operativi di Laborsil, Aristide Plebani e Tiziano Tresoldi, resteranno in azienda garantendo continuità e il trasferimento di competenze necessario. «L’importanza di questa acquisizione – sono le parole dell’amministratore delegato di Comet, Matteo Bernini che gestisce l’azienda insieme alla sorella Simona e al padre Lorenzo – consente a Laborsil di proseguire nel percorso di crescita che ha intrapreso, potendo investire maggiormente nella ricerca e nello sviluppo, come sulla crescita commerciale e tecnica, potenziando la propria presenza all’estero. E’ un tassello importante per la strategia di crescita di Comet perché consente alla nostra azienda di completare l’offerta dei prodotti verso i propri clienti disponendo da oggi anche delle mescole siliconiche».




Gianantonio Arnoldi ai vertici di “Cal”. Nel Cda anche la leghista Lanzani

Gianantonio Arnoldi
Gianantonio Arnoldi

Giochi fatti per i vertici di Cal, la spa al 50% di Regione Lombardia e dell’Anas, che gestisce le concessioni autostradale e con esse le sorti di Brebemi, Teem, Pedemontana. Il nuovo amministratore delegato di Cal è Gianantonio Arnoldi, nel cda di Ferrovie Nord, ex parlamentare bergamasco di Forza Italia. Nel Cda di Cal è stata nominata anche un’altra bergamasca, la leghista Silvia Lanzani, architetto, già assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, nonché consigliere comunale di Bergamo.




L’assemblea di Confcommercio / Sangalli: “Aumentare l’Iva è come lanciare un boomerang”

L'intervento del presidente Carlo Sangalli
L’intervento del presidente Carlo Sangalli

“Confcommercio è pronta a dare il suo contributo per un Paese più moderno e più giusto perché è su riforme ed equità che si gioca il destino dell’Italia”. Il presidente confederale Carlo Sangalli ha iniziato la sua relazione all’Assemblea 2016 sottolineando “necessità e urgenza di riforme istituzionali”. Passando a parlare di economia, Sangalli ha sottolineato che c’è ancora una “nebbia che avvolge le possibilità di crescita italiana”, tanto da “mettere in discussione il teorema che la crisi sia soltanto un brutto ricordo”. Siamo insomma di fronte a “una ripresa senza slancio, senza intensità e senza mordente”. Confcommercio vuole tuttavia “mantenere una quota di ottimismo”, a patto che si realizzino “alcune condizioni necessarie, la più importante delle quali riguarda l’Iva”. Infatti, “l’intenzione del governo di non far scattare le clausole di salvaguardia nel 2017 e quindi di non toccare l’Iva – ha scandito Sangalli – è un impegno irrinunciabile per la crescita”. Certo, va rafforzata la capacità del sistema-Italia di competere sui mercati internazionali, ma “senza una solida ripresa dei consumi interni non può esserci uno sviluppo diffuso”.

E quindi “spostare la tassazione sulle cose”, quindi aumentare l’Iva, è come lanciare un boomerang perché alla fine l’Iva la paghiamo tutti”. Per il presidente di Confcommercio occorre invece “intervenire sui nodi strutturali che bloccano la crescita”. Sangalli ha quindi ribadito la necessità di ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese, “ad oggi ancora per nulla compatibile con un Paese più moderno ed equo”. Il governo ha fatto, è vero, “passi in avanti in materia fiscale”, ma “forse è mancata una visione organica del fisco che si vuole per un’Italia più forte e più dinamica. Il fisco che funziona è equo, trasparente, stabile e fatto di pochi tributi”. Per questo Confcommercio propone da tempo “una profonda riforma fiscale, in particolare dell’Irpef, con poche aliquote e l’introduzione di una ‘no tax area’ uguale per tutti i lavoratori”. Accompagnata da “una forte e coraggiosa lotta all’evasione, all’elusione fiscale, alla corruzione” e magari, in futuro, dall’inserimento in Costituzione di “un vincolo alla spesa pubblica complessiva in modo tale da avere meno spesa e meno imposte”.

Dopo aver ricordato il “sacrosanto diritto degli imprenditori a “lavorare in un contesto sereno e sicuro”, la necessità di “rivedere e migliorare il nostro modello di offerta, di governance, di promozione, di servizi in campo turistico” e di interventi per migliorare l’accessibilità delle nostre Regioni, la logistica e il cabotaggio, Sangalli, introducendo l’Assemblea di Confcommercio, ha parlato del credito (“Una rete che a volte invece di rilanciare, rischia di impigliare gli imprenditori”). Chiedendo, in particolare, “un ritorno alle ragioni originarie del Fondo centrale che garantisca, attraverso i Confidi, il credito alle piccole e medie imprese”. E sottolineando, rivolto alle banche, che “la sola politica di rating e semafori rischia di ampliare la distanza con le aziende. C’è invece bisogno di prossimità, di vicinanza, di partecipazione”.

Il presidente di Confcommercio ha quindi parlato di lavoro, “strumento di dignità prima ancora che di cittadinanza”, sottolineando che “la materia dei contratti va lasciata all’autonomia delle parti” perché “non esiste una sola rotta per legare flessibilità e produttività e ogni settore ha il suo orizzonte”. Quanto al costo del lavoro, “occorre fare un passo in più, servono anche interventi strutturali” agendo, ad esempio, sulle tariffe Inail e sui contributi Inps che “costano alle imprese del terziario oltre 2 miliardi annui in più del dovuto. Il disavanzo di gestione positivo del nostro settore dovrebbe permettere di abbassare i contributi alle imprese che lo generano. Non dovrebbe finanziarne altre. Altrimenti, alla fine, a pagare siamo sempre noi”. Altra proposta riguarda la sanità: “perché non far giocare insieme Sistema sanitario nazionale e Fondi Sanitari?”, ha chiesto Sangalli ribadendo la proposta di riforma già presentata al Governo e alle forze politiche insieme a Confindustria. Il presidente di Confcommercio ha concluso la sua relazione con un forte appello al senso di responsabilità, che “nasce dal sapere di rappresentare una parte essenziale del Paese” ricordando che “i corpi intermedi, quelli che sono vivi e che funzionano, non sono la zavorra di questo Paese”.

Il premier Renzi, intervenuto all’assemblea di Confcommercio, ha dato le risposte che i commercianti attendevano. “Più coraggio e meno tasse, son d’accordo. Tutto sta a capire come fare. Il punto vero è parlare un linguaggio di verità”, ha chiarito Renzi. “I numeri di posti di lavoro dell’Istat qualsiasi paese che non vive di rancore ideologico dovrebbe accoglierli con uno sguardo sorridente. Dal febbraio 2014 sono 455mila posti in più, più 390mila a tempo indeterminato. Aver cancellato l’articolo 18 non ha tolto diritti, non ha permesso di licenziare ma di assumere”, ha puntualizzato il premier. Poi sul nodo dell’Iva: “Prendo l’impegno per voi irrinunciabile per la crescita nel 2017 di non aumentare l’Iva. Ma l’Iva non si tocca più dal 2013, le clausole non sono mai state toccate dal nostro governo, l’ultimo aumento e’ scattato nell’ottobre di quell’anno, noi siamo in carica dal febbraio 2014”.




Torna l’Happening della cooperazione e lancia il Biodistretto dell’agricoltura sociale

Happening CooperativeL’onda generatrice della cooperazione sociale è pronta ad avvolgere il Lazzaretto di Bergamo: immigrazione e accoglienza, lotta alle mafie e al gioco d’azzardo, inserimento lavorativo e agricoltura sociale sono infatti i temi al centro dell’Happening delle Cooperative sociali, in programma da lunedì 13 giugno a domenica 19 giugno, organizzato dai consorzi Solco Città Aperta, Cum Sortis, Coesi, Il Solco del Serio, Solco Priula e Ribes. Sette serate a ingresso gratuito caratterizzano la ormai storica kermesse musicale e aggregativa che si ripropone come momento di festa e solidarietà, ma anche incontro e confronto per una manifestazione che ogni anno porta in città grandi nomi del panorama musicale italiano ed è un’occasione per entrare in contatto con la realtà delle cooperative sociali bergamasche. Oltre ai concerti serali e ai punti ristoro non mancheranno infatti le attività parallele per tutte le età che prenderanno il via già nel pomeriggio tra cui un torneo di calcetto, le due mostre dell’associazione Exodus sul gioco d’azzardo e una mostra collettiva «Innumerevoli» di Serigrafia Tantemani, laboratorio narrativo e serigrafico per richiedenti asilo ospitati a Bergamo (in collaborazione con Cooperativa Ruah e Caritas di Bergamo).

«Il nostro è un mondo di api operose, come il simbolo che abbiamo adottato da diversi anni – ha detto Daniele Rota, organizzatore dell’Happening presentando la manifestazione in conferenza stampa questa mattina alla sede di Confcooperative Bergamo in via C. Serassi -. Siamo gente che si rimbocca le maniche e lavora a testa bassa ma una volta all’anno esce all’aperto e si presenta alla cittadinanza accendendo i fari su temi di stretta attualità, a partire da quello dell’immigrazione». Un tema che approderà al Lazzaretto insieme all’«Onda generatrice», la scultura itinerante realizzata con il contributo di alcuni ospiti delle case di accoglienza per richiedenti asilo gestite dalla Caritas Bergamasca e dalla cooperativa Ruah. «La scultura, realizzata con dei giunchi flessibili di foglie di palma e lunga 11 metri e alta 2,35 metri, sarà completata in occasione dell’Happening e inaugurata martedì 14 giugno alle 18.30 insieme ad autorità civili e religiose della città – spiega Francesco Bezzi della cooperative Ruah -. La scultura è il simbolo di un percorso di reciproca conoscenza per un possibile futuro di integrazione e collaborazione».

Tra le novità di quest’anno spicca anche la presentazione, il 15 giugno, del biodistretto dell’agricoltura sociale «la cui finalità – ha detto il coordinatore Claudio Bonfanti – è quella di promuovere l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nell’agricoltura biologica, settore che a Bergamo vede una decina di realtà molto attive tra cui la storica cooperativa Aretè». All’Happening sarà presente anche l’associazione Libera: «Venerdì 17 giugno presenteremo il dossier su “Mafie e criminalità organizzata nella Bergamasca” a cui  seguirà la cena con i prodotti di Liberaterra, frutto dei terreni confiscati alle mafia, che saranno poi esposti fino a domenica – spiega Rocco Artifoni del coordinamento provinciale di Libera -. Ricordiamo che la mafia non è un problema solo del Sud e queste iniziative servono a sensibilizzare soprattutto i giovani su un problema sempre più attuale».

L’Happening come momento di festa per la città, quindi, ma «anche un’occasione di riflessione su temi sociali rilevanti perché ricordiamoci che le cooperative sociali nascono per rispondere ai bisogni delle comunità – ha ricordato Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo -. Di fianco ai temi dalla disabilità e della psichiatria, quest’anno si farà anche il punto su immigrazione e accoglienza: un fenomeno che non deve trasformarsi in occasione di business ma che va affrontato con progetti che coinvolgono i territori per assicurare più sicurezza e inclusione sociale. Valori che sono al centro del protocollo d’intesa firmato poche settimana fa con il Ministero dell’Interno per stabilire criteri certi di qualità ed efficienza per chi si occupa di accoglienza dei migranti, con monitoraggio costante dei risultati in termini di inclusione sociale e inserimento nelle comunità».

 

 




Alto Sebino, tre giorni di festa con le penne nere

Alipini alto sebinoTre giorni di festa sulla Collina del Sebino. Da venerdì 17 a domenica 19 giugno Fonteno, Riva di Solto e Solto Collina verranno invasi dalle penne nere di tutto l’Alto Sebino per il 15° raduno intergruppo che vedrà coinvolti gli alpini di Fonteno, Riva di Solto, Solto Collina, Bossico, Costa Volpino, Lovere, Pianico, Rogno, Sovere. Quest’anno a dirigere la regia dell’evento, che ogni anno riunisce i 7 gruppi della zona 21, tocca al Gruppo Collina Alto Sebino, con il capogruppo storico Mario Verzeni. L’occasione è duplice, poiché per questi ultimi sarà anche il 25° anno di fondazione del gruppo che unisce i tre Comuni di Fonteno, Riva di Solto e Solto Collina all’insegna del servizio delle comunità e del territorio. Che gli Alpini bergamaschi siano energia pura è noto, ma quello che si respirerà in Collina durante i tre giorni di festa sarà qualcosa di eccezionale. Tre giornate di spettacoli, concerti e manifestazioni in alta uniforme, e non mancherà il buon cibo e il buon vino, i momenti in allegria come occasione di unione e fratellanza. I festeggiamenti avranno inizio venerdì 17 giugno a Fonteno. Alle ore 18.00 la  Messa nella Chiesa parrocchiale dei Ss. Faustino e Giovita a cui seguirà la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti delle guerre. La sera del primo giorno di festa apre col botto, con una serata dal forte valore storico ed emotivo. Sempre nella chiesa parrocchiale si terrà uno spettacolo dal titolo “La Grande Guerra”.

La serata avrà inizio alle 21 ed è a ingresso libero e gratuito. Protagonisti della serata saranno la Fanfara A.N.A. di Rogno che accompagnerà in musica la lettura di lettere e testimonianze di chi la guerra Mondiale l ‘ha vissuta. La regia è del m° Alfio Piziali che ha selezionato le letture che saranno interpretate da alcuni uomini in divisa d’epoca. Un’occasione per riflettere e conoscere una delle guerre più devastanti della storia “alla fine del conflitto il bilancio totale di vittime fa della “Grande Guerra” uno dei più sanguinosi conflitti della storia umana. Tra militari e civili si contano oltre…15 milioni di morti.”. Sabato 18 giugno invece sarà protagonista il borgo di Riva di Solto. Il programma prevede anche qui la Messa nella chiesa parrocchiale S. Nicola Vescovo alle 18 a cui seguirà l’omaggio in ricordo dei Caduti. La serata, sempre nella chiesa parrocchiale alle 21, avrà come protagonista la musica con un duplice ospite: il Coro “Le voci del Lago” di Lovere diretto dal m° Enrico Ruffini e la Banda Musicale di Tavernola diretta dal m° Vinicio Foresti.

Il clou dei tre giorni di grande festa alpina sulla Collina sarà domenica 19 giugno a Solto Collina, con la sfilata di tutti i componenti dell’intergruppo, con i vessilli e i mezzi. Centinaia di penne nere si riverseranno per le vie del paese per portare onore al corpo degli Alpini. Numerose saranno anche le autorità presenti, i sindaci dei tre Comuni della Collina e di tutti i gruppi partecipanti, il presidente degli Alpini Sezione di Bergamo Macalli Carlo, il presidente della Comunità Montana Alessandro Bigoni ed il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi. L’ammassamento sarà dalle 8.30 nella sede del Gruppo in via San Rocco 17. Alle 9.15 il suggestivo rito dell’alzabandiera con gli onori al Vessillo Nazionale portato per l’occasione dall’Alfiere della sezione di Bergamo.

Alle 9.30 il corteo si snoderà lungo le vie di Solto Collina, accompagnato dalla Fanfara Alpina di Rogno. Lungo il percorso si terrà la commemorazione dei soltesi caduti in guerra sul monumento in Via G. B. Pozzi. La sfilata giungerà alla Pieve S. Maria Assunta per la S. Messa solenne presieduta dall’arciprete di Solto, don Lorenzo Micheli e da don Antonio Fedrighini. Ad accompagnare la liturgia i canti del Coro Amici del Canto di Borno (Bs) diretto dal m° Tomaso Fenaroli. Il fine settimana si concluderà con il pranzo presso l’oratorio S. Giovanni Bosco a cui tutti sono invitati a partecipare. Le prenotazioni si raccolgono entro venerdì 17 giugno.

Per informazioni si possono contattare i numeri: 339 2838 572/ 035 985 172/ 338 2041523




Dai “cjarsons” un modello di promozione per il casoncello

CabiaQuella di cui l’amena Sutrio ha da poco ospitato la terza edizione rappresenta, a giudizio di chi scrive, una tra le più riuscite ed originali manifestazioni enogastronomiche dell’intera Penisola. In essa dieci contrade della Carnia propongono annualmente, in una tenzone dall’afflato più propositivo che competitivo, altrettante declinazioni borgherecce dei cjarsons – i celebri tortelli friulani lontanamente imparentati con i nostri casoncelli. Provare a tratteggiare un profilo coerente della pietanza, nella molteplicità delle sue versioni, risulta decisamente arduo: si tratta di un raviolo dal ripieno non carneo, usualmente a base di ricotta o di patate, avviluppato in una sfoglia piuttosto grezza ottenuta impastando sole farina ed acqua.

Tra le note aromatiche della farcia prevalgono quelle della melissa, ed una quasi onnipresente tendenza dolce apportata dalla frutta – tanto fresca (pere, come nel raviolo bergamasco) che secca, candita o in confettura. Le interpretazioni più ardite si spingono sino ad azzardare l’inclusione del cioccolato fondente, del rum e del vermut. Il condimento – quello invece sì – è uguale per tutti: burro fuso ed una grattugiata di scuete fumade (ricotta affumicata). A margine del percorso gastronomico, graduato per impatto gustativo delle pietanze, è proposta una serie di abbinamenti enoici regionali che regalano gemme quali il Friulano di Robert Princic o il Sauvignon di Graziano Specogna. Gli organizzatori preavvisano che si tratta di “assaggi”, ma le dosi, in un circondario dalla proverbiale devozione a Bacco, non sono certo da avvinamento dei calici come in troppe degustazioni d’oggi.

I Cjarsons
I Cjarsons

La manifestazione, che richiama migliaia di appassionati anche d’oltreconfine, ha l’indiscutibile merito di aver contribuito a fissare le variazioni locali sul tema del cjarson preservandole da un altrimenti irrimediabile caduta nell’oblio. Un analogo sforzo andrebbe a mio avviso compiuto con riguardo al tortello bergamasco, prodigo di secolari interpretazioni paesane – se non addirittura familiari – che rischiano di svaporare schiacciate dall’inflessibilità dei disciplinari. Sogno ad occhi aperti di poter un giorno addentare, per le vie di Città Alta, un casoncello alla moda antica – quello, per intenderci, con la farcia a base di pere spadone, amaretti, mandorle e cedro candito –  magari accompagnato ad un calice di Moscato di Scanzo. A quando anche a Bergamo una rassegna come quella di Sutrio?

                                                               




Due anni di amministrazione, Gori: “Ecco i risultati più significativi”

Palazzo FrizzoniDue anni di Amministrazione di Bergamo: l’8 giugno del 2014 Giorgio Gori sconfiggeva al ballottaggio il candidato del centrodestra e sindaco uscente Franco Tentorio e diventava Sindaco di Bergamo. Sono passati da allora 731 giorni. Mancano ancora oltre 1000 giorni alla scadenza del mandato. “Fiori all’occhiello di questi due anni – scrive il Comune in una nota – sono sicuramente le nuove soluzioni trovate per alcune grandi aree dismesse cittadine (la ex Caserma Montelungo, vuota dal 1998; gli ex Ospedali Riuniti, affittati un mese fa dalla Guardia di Finanza e dismessi da circa un quinquennio; la bonifica dell’ex gasometro, abbandonato da oltre 40 anni; la demolizione dell’ex macello a Celadina e la realizzazione di un nuovo piazzale) e le restituzioni alla città di luoghi pubblici prestigiosi (come il Salone Furietti della Biblioteca Angelo Mai e il chiostro e la ex chiesa di Sant’Agostino, oltre all’Accademia Carrara e all’ex Monastero di Astino), ma anche il nuovo BergamoWifi (modello per molte città italiane e che sfiora 100mila utenti registrati), la valorizzazione delle Reti sociali e l’attivazione degli Operatori di comunità nei diversi quartieri della città, la messa a punto della nuova piattaforma di promozione turistica Visit Bergamo, il lavoro di internazionalizzazione della città (evidente il lavoro svolto con la stampa e i blog internazionali, ma anche la realizzazione di eventi e mostre di richiamo oltre che il prestigioso riconoscimento di Regione Gastronomica Europea 2017), il nuovo regolamento sulla prevenzione e il contrasto alle patologie legate al gioco d’azzardo, il rilancio dell’attività teatrale e del brand legato alla figura di Gaetano Donizetti”.

Non solo grandi temi: sono state ben 25 le strade asfaltate a Bergamo nel 2015 – ricorda Palazzo Frizzoni – e il 2016 si configura come l’anno dei cantieri cittadini, con decine di opere sparse su tutto il territorio della città e un’attenzione particolare per le scuole comunali (dopo il cablaggio in fibra ottica di tutte e 55, spiccano i lavori di realizzazione della nuova Codussi, la sistemazione della Munari e della Buratti). Da non dimenticare lo snellimento burocratico e la digitalizzazione di molte delle procedure a beneficio dei cittadini, il record dell’ultimo quinquennio per quello che riguarda le assegnazioni di case popolari, l’estensione degli orari dei parchi e dei turni degli asili nido. E tanto altro ancora.

“Il nostro compito, il motivo per cui ci siamo candidati e per cui i bergamaschi ci hanno eletto – commenta il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – è principalmente uno: fare le cose. Farle per rimettere in moto la città, per consentirle di esprimere le sue grandi potenzialità, per migliorare la vita dei suoi cittadini, a partire da quelli più fragili. In questi due anni abbiamo fatto parecchio, e molto abbiamo seminato, per concretizzare altri risultati nei prossimi anni. Con la collaborazione di molte altre istituzioni e soggetti, privati e pubblici, abbiamo cercato di rendere Bergamo più dinamica e accogliente, più aperta ma anche più sicura, ponendo l’Amministrazione comunale nel ruolo di regia territoriale che le spetta. Abbiamo lavorato in armonia, con buono spirito di squadra, sostenuti dalla fiducia dei nostri concittadini. Ci abbiamo messo molto impegno e ancor di più ne metteremo nei tre anni che ancora abbiamo davanti”. Per riassumere in breve alcune delle principali cose realizzate e portate a termine in questi ultimi due anni, l’Amministrazione propone oggi alcuni semplici strumenti web, attraverso i quali è possibile ripercorrere i 731 giorni trascorsi dall’insediamento a Palazzo Frizzoni, come lo storify.

Il link allo Storify del Comune di Bergamo:

https://storify.com/ComunediBergamo/2-anni-di-amministrazione

 

 




“Il Collegio”, sarà girato a Bergamo il nuovo reality di Magnolia

Il CollegioIl docu-entertainment sul mondo della scuola sarà messo in onda tra ottobre e novembre prossimi su Rai 2. E’ una novità firmata da Magnolia, la società di produzione fondata dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, oggi diluita in un grande gruppo che fa capo a Bollorè. Il programma altro non è che il format inglese “That’ll Teach ‘Em”, prodotto da Twenty Twenty television per Channel 4 e riadattato nella versione italiana col titolo “Il Collegio”. A darne l’annuncio è stata la direttrice di Rai2, Ilaria Dallatana, un passato da dirigente in Magnolia, che ha anche anticipato che il programma sarà girato nella Bergamasca. “Abbiamo trovato un bellissimo collegio vicino a Bergamo come ambientazione”. Nulla di più sulla location, ma trattari del Celana, a Caprino Bergamasco, struttura che sembra offrire tutti i requisiti per ospitare il reality: grandi spazi, libero e di ottima fattura architettonica. Una scelta casuale quella di Bergamo? Forse sì, ma non è da escludere che ci possa essere anche lo zampino di Gori, forte del suo passato in Magnolia e pronto a indirizzare la produzione su una struttura che aspetta solo di essere utilizzata.

Tornando al “Collegio”, si tratta di un reality che metterà a confronto i metodi di insegnamento rigidi del passato, nelle scuole degli anni ’50 e ’60, con quelli moderni. Un gruppo di adolescenti, tra i 14 e i 17 anni, verrà ripreso in tutte le attività (sportive e culturali) mentre frequenta per alcune settimane un college dove sarà chiamato a sottostare alle ferree regole degli insegnanti e al controllo di supervisori integerrimi. I ragazzi, insomma, proveranno sulla loro pelle i metodi severi di un tempo, quando i docenti erano freddi e distanti e non c’era nessun aiuto (o distrazione) tecnologico. L’obiettivo del docu-entertainment è quello di verificare se il vecchio metodo portava a risultati di apprendimento migliori o peggiori di quelli attuali. Il format è stato adattato in Francia, Spagna, Norvegia, Germania, Belgio, Olanda e Cile.




I certificati del Comune? Si ottengono anche all’Auchan

 

Si chiama “Sportello più vicino” e i cittadini bergamaschi forse lo hanno già conosciuto negli spazi della biblioteca civica Pelandi, dove è in funzione da qualche mese: il totem “City Live” raddoppia da oggi all’interno del Centro Commerciale Auchan, nel quale sarà quindi possibile interagire con l’anagrafe del Comune di Bergamo in modo semplice e rapido, senza recarsi agli sportelli di piazza Matteotti e risparmiando tempo, parlando con un operatore che in tempo reale supporta l’utente nel disbrigo di pratiche e nell’ottenimento di documenti e certificati. L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo della Galleria Auchan di Bergamo che ha reso disponibile “City Live” nei pressi di Porta Sant’Alessandro: il totem sarà attivo tutti i giorni dalle 8.30 alle 21, con l’assistenza dell’operatore online dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16. Il capoluogo orobico è la prima città ad aver usufruito del totem realizzato dalla società BBS – Tecnologia di buon senso, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e fornitura “chiavi in mano” di tecnologie multimediali ed interattive orientata al marketing territoriale, all’infomobilità, alla cultura e all’educazione. Grazie al sistema offerto dalle piattaforme è possibile inviare documenti e ottenere certificati interfacciandosi direttamente con un operatore reale attraverso il monitor dei totem.

“Un servizio delocalizzato utile e importante – spiega l’assessore all’Innovazione del Comune di Bergamo, Giacomo Angeloni – soprattutto per coloro che abitano lontano dagli uffici comunali o non possono usufruire dei servizi online e che avranno così la possibilità di rivolgere le proprie istanze «dal vivo» e ricevere risposte immediate, teleguidati da personale competente. Ogni anno 230 mila persone transitano all’Anagrafe del Comune generando, a volte, code e attese: grazie a questo sistema cerchiamo di venire incontro ulteriormente ai nostri concittadini, avvicinando i nostri servizi e garantendo tempi di risposta sempre più rapidi, in piena attuazione del Piano dei Tempi e degli Orari del Comune di Bergamo”.

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo con la Città di Bergamo perché dimostra la positiva integrazione del Centro nel tessuto locale, a vantaggio degli abitanti della zona che potranno usufruire di questo nuovo servizio – dichiara Gaetano Maugeri direttore Centro Commerciale Auchan Bergamo -. Il nostro obiettivo è di rappresentare un punto di riferimento non solo per lo shopping ma anche per i servizi disponibili: ne è un esempio la stazione BiGi del servizio di Bike Sharing, utile per collegare il Centro al vicino ospedale ed in linea con la nostra politica di eco sostenibilità, così come la wifi zone, la farmacia comunale, lo studio dentistico e non ultimo l’ufficio di servizi finanziari a brand Findomestic. Oggi sempre più Auchan Bergamo è e sarà il Centro di Bergamo”.