Seriate, il maltempo non dà tregua. La “Notte bianca” rinviata a sabato 18

In vista di Rio de Janeiro 2016, la Notte Bianca Sport & Shopping sarà in veste olimpica e coinvolgerà i partecipanti in un divertente quiz. L’evento che anima il centro cittadino con musica, arte e soprattutto sport doveva tenersi sabato 11 giugno. Causa maltempo, è stato rinviato a sabato 18 giugno. La manifestazione, promossa dall’Amministrazione comunale, seguirà lo stesso programma ricco di emozioni, musica, arte e soprattutto sport che invaderà il centro cittadino dalle 16 alle 24. È promosso dagli assessorati allo Sport, al Commercio e alle Politiche Sociali, in collaborazione con il Duc di Seriate, l’associazione Botteghe di Seriate, le associazioni sportive e il contributo degli sponsor Decathlon, Toyota Sarco, IvsItalia, Bruman’s e Gruppo Piramide.

Tra le novità c’è un flash mob (che si può imparare guardando il video caricato su www.nottebiancaseriate.it), accompagnato dalla musica dal vivo della Banda Città di Seriate durante la sfilata delle società sportive, in programma alle 18.

Ma le iniziative partiranno già dal pomeriggio. Chi vuole misurarsi con la prova di orienteering con tanto di mappa può iscriversi allo stand della Cooperativa Sport e Cultura in via Dante, dalle 16. Tutti possono partecipare alle gare a tempo, che si terranno alle 16.30, 17 e 17.30. Ogni squadra, composta da un minimo di 2 componenti e un massimo di 4, dovrà orientarsi per le vie del centro cittadino. Chi terminerà il percorso nel minor tempo si aggiudicherà il premio finale.

L’intero percorso della Notte Bianca sarà contraddistinto dai cinque colori dei cerchi olimpici: il giallo si riferirà agli sport di squadra, il verde a quelli di terra, il nero alle arti marziali e orientali, il blu agli sport d’acqua e aria, il rosso a danza e fitness. Pertanto camminando da via Italia sino a via Nazionale si resterà coinvolti da numerose attività sportive, promosse da 35 associazioni, da punti fitness, da musica, negozi aperti e punti di ristoro.

Per i bambini e le famiglie è allestito il parco di gonfiabili nell’area esterna a galleria Italia, dove saranno anche presenti gli stand di 6 associazioni di volontariato e lo spazio dedicato al tango. In piazza Donatori di Sangue, si giocherà sino a tarda notte tra tornei di calcio e pallavolo. Proseguendo in via Italia sarà difficile non farsi tentare dalle proposte enogastronomiche, di moda, oggettistica per la casa e molto altro offerte dai negozianti. E all’altezza del parco di via Dante sarà la volta di esibizioni acrobatiche, di arti marziali, di equitazione con i pony. Per chi volesse salire in sella a biciclette e andare tutto sprint, l’appuntamento è al circuito allestito dalla GF Fulgor nel parcheggio della galleria Montecarlo. Piazza Bolognini ospiterà invece intrattenimento ludico motorio per bambini, esibizioni di ginnastica aerobica, tornei di Badminton, mini-tennis e calcio-tennis. Per gli amanti delle quattro ruote, l’appuntamento è sempre a partire dalle 16 in via Dante, al Toyota Sarco Village, per il Test Drive della Verità, che premierà chi avrà percorso il circuito della Notte Bianca consumando più energia elettrica e meno carburante.

Al termine della sfilata delle associazioni sportive la Notte Bianca entra nel vivo con un susseguirsi di spettacoli ed esibizioni sul palco principale in piazza Alebardi. Dopo il saluto delle autorità alle 20, si parte con le dimostrazioni di ginnastica ritmica, zumba fitness, street dance, difesa personale e molto altro, a cura delle associazioni sportive. Alle 20.45 Dance Show a cura di Spazio Danza Città di Seriate, seguito alle 22 da “Merito allo Sport”, le premiazione ad atleti, sportivi e squadre della città distinte per meritevoli risultati sportivi. Alle 22.30 tempo di arti marziali e di danza del ventre, tango, ginnastica artistica e molto altro ancora. Dopo le premiazioni Toyota Sarco Hybrid Contest, grande finale con lo spettacolare dance show.

Ma attenzione durante la serata, allo scoccare dell’ora precisa, alle 21, 22 e 23, un forte segnale sonoro indicherà il fischio d’inizio del gioco Sport quiz. Della durata di 5 minuti, si svolgerà contemporaneamente negli stand delle associazioni sportive. Le normali attività si interromperanno e lo staff inviterà il pubblico a rispondere a 3 facili domande o a superare semplici prove inerenti la propria disciplina sportiva. Ai partecipanti che risponderanno correttamente e più rapidamente sarà regalato il gadget della serata o un coupon prova sport. Inoltre per i suoi 25 anni di attività, la scuola Spazio Danza Città di Seriate, in collaborazione con l’Assessorato allo Sport, mette in palio una borsa di studio per frequentare gratuitamente un corso di danza per l’anno 2016 -2017. Chi fosse interessato a partecipare deve recarsi allo stand della scuola e lasciare il proprio nominativo. L’estrazione del vincitore si saprà in serata e verrà fatta sul palco principale.

 

Notte Bianca - seriate - presentazione - 2016 sindaco e assessori
Il sindaco Cristian Vezzoli, al centro, con gli assessori Gabriele Cortesi, Ester Pedrini e Paola Raimondi

«La Notte Bianca Sport & Shopping si conferma un appuntamento atteso e amato dai cittadini. Continua la formula delle attività sportive che coinvolgeranno la gente in un pomeriggio fuori dall’ordinario, ma secondo una modalità nuova: l’edizione 2016 è all’insegna delle Olimpiadi e proporrà anche un quiz a tutto sport. Perché lo sport è anche questo aggregazione e divertimento – dice l’assessore allo Sport Ester Pedrini -. Inoltre l’Amministrazione comunale sta lavorando per la collettività per migliorare e rendere più fruibili ed efficienti le strutture, come dimostrano i numerosi cantieri aperti negli impianti sportivi di corso Roma, a Comonte, in via Garibaldi e a Cassinone».

«Sono soddisfatta – afferma l’assessore al Commercio Paola Raimondi – perché questa manifestazione è un ulteriore lavoro di collaborazione tra assessorati, associazioni e Botteghe di Seriate, quale segnale di attenzione per la promozione del commercio, che per Seriate è un centro catalizzatore per la gente. La Notte Bianca si riconferma uno degli appuntamenti che rendono Seriate grande, viva e al servizio dei cittadini. Per la città è una giornata di incontro, confronto, solidarietà, svago e un momento di relax legato allo shopping».

«La Notte Bianca da quest’anno è aperta anche alle associazioni di volontariato, che sono una parte vitale della comunità per il lavoro gratuito svolto nel silenzio – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Gabriele Cortesi -. La manifestazione è una vetrina importante per poterle conoscere per avvicinarsi alla loro realtà».

Per il sindaco Cristian Vezzoli, «questo per Seriate è l’anno dello sport, in cui stiamo investendo molto in termini di opere ma anche di giornate come questa, che è una festa dello sport, del commercio e del sociale. La Notte Bianca serve per intessere relazioni e per ritrovarsi».

www.nottebiancaseriate.it




Itis Paleocapa / Sabato l’inaugurazione di “TIME”, il primo Museo scolastico della Bergamasca

Da sinistra: Alessandro Gigli, presidente dell'Associazione ex Allievi dell'Esperia, e Imerio Chiappa, dirigente scolastico dell'ITIS Paleocapa
Da sinistra: Alessandro Gigli, presidente dell’Associazione ex Allievi dell’Esperia, e Imerio Chiappa, dirigente scolastico dell’ITIS Paleocapa

L’Itis Pietro Paleocapa, la scuola che ha formato la maggior parte degli Imprenditori e dei dirigenti industriali della Bergamasca, si proietta nel futuro ricordando il proprio passato. Sabato 11 giugno, in un’ala completamente rinnovata dello storico Istituto di via Mauro Gavazzeni, sarà inaugurato “TIME – Esperia Industrial Museum”, il primo Museo scolastico della provincia di Bergamo.  Acronimo di Tessile, Informatica, Meccanica, Elettrotecnica ed Elettronica, i principali indirizzi formativi dell’Itis Paleocapa, “TIME” punta a diventare un modello per l’ammodernamento della didattica. “Quello che inaugureremo fra quattro giorni – ha esordito il Dirigente scolastico dell’Itis, Imerio Chiappa, durante la presentazione dell’evento – sarà un Museo diffuso, polivalente e dinamico. Un luogo che, oltre a valorizzare il patrimonio industriale del Territorio, sarà costantemente proteso al futuro. Sabato realizzeremo un sogno che renderà l’Esperia più moderna e più vicina agli studenti e alle imprese”. “In una parte dei 650 metri quadrati attualmente occupati da “TIME” – ha proseguito Chiappa – sono già state alloggiate oltre venti macchine che hanno fatto la storia dell’industria bergamasca. In un’altra zona, attigua alla prima, saranno ospitati conferenze, incontri a tema e riunioni per 250 persone. In una terza area, pari ad ulteriori 200 metri quadrati ancora in fase di allestimento, gli studenti troveranno le condizioni ideali per progettare e sperimentare i macchinari del futuro partendo da ciò che è stato”.

L’area museale accoglie  macchinari, strumenti e vari oggetti da lavoro provenienti dai settori di lavorazione più disparati: da pezzi di fine Ottocento a robot e sistemi produttivi automatizzati fino a sonde e veicoli per le esplorazioni spaziali. <Buona parte dello spazio espositivo – ha aggiunto il Dirigente scolastico – è riservato al settore meccanico, storico punto di forza dell’Istituto. Ma anche i settori elettronico, elettrotecnico informatico e  tessile (sistema moda) sono decisamente ben rappresentati”. Sulle principali tappe che hanno portato alla nascita di TIME-Esperia Industrial Museum si è invece soffermato Alessandro Gigli, presidente dell’Associazione ex Allievi dell’Esperia. “L’idea di realizzare un Museo della tecnica e dell’industria bergamasca – ha esordito – risale ai primi anni Novanta e l’artefice fu l’allora Preside, il prof. Michele Nicastri. Ma solo un paio d’anni fa, quell’idea prese finalmente corpo e forma. Il neo insediato Dirigente – ha ricordato Gigli – mi parlò, in termini entusiastici, di un’esperienza appena fatta in Svezia dove, al tradizionale metodo frontale ‘cattedra-banchi’ ne era stato affiancato uno con ‘isole aperte’ in grandi spazi. E la vasta area degli shed, circa 5000 metri quadrati, fece immediatamente sognare la possibilità di poter riprodurre una situazione simile”.

Insieme, Chiappa e Gigli iniziarono a sensibilizzare alcuni fra i più importanti imprenditori bergamaschi sull’opportunità di dotare il ‘Paleocapa’ di un proprio Museo. Un luogo che, oltre a conservare macchine e documenti riguardanti alcune delle tappe più significative compiute dall’industria nella provincia, potesse ospitare al suo interno anche spazi dedicati alla didattica e all’orientamento. Già il primo contatto con Domenico Bosatelli fu di buon auspicio. “In quell’occasione il presidente di Gewiss Spa ci suggerì di realizzare nel nascituro Museo una ‘bottega’, uno spazio, cioè, in cui gli studenti potessero apprendere i segreti dei macchinari e dei mestieri, lavorandoci sopra> hanno ricordato Imerio Chiappa e Alessandro Gigli. A quell’incontro ne seguirono altri, i più importanti dei quali con Roberto Sestini e, solo un anno fa, con Alberto Bombassei. “Il primo, nella duplice veste di Presidente del Comitato pro ITIS Paleocapa e Natta – espressione di Camera di Commercio di Bergamo, Confindustria Bergamo e Ubi banca – oltre che di Presidente di SIAD, approvò l’idea alla cui realizzazione ha partecipato attivamente, con idee e risorse”  ha ricordato Chiappa. “Il presidente di Brembo Spa – ha aggiunto il presidente Gigli – offrì all’Associazione di cui fa parte, in quanto ex allievo dell’Esperia, un’importantissima erogazione liberale, cui ne seguì un’altra  accompagnata dalla donazione di alcune macchine da esporre nel nascituro Museo”.

“Da quel momento, il progetto ha catalizzato attorno a sé un crescente numero di simpatizzanti e di sostenitori: sia nella comunità degli ex allievi dell’Esperia, molti dei quali hanno lavorato gratuitamente a specifiche fasi, sia fra realtà ed imprese esterne, che hanno offerto aiuti, contributi e sostegni manifatturieri oltre che economici per il restauro, il ripristino e la rimessa in funzione di macchinari e macchine; sia tra il personale docente e non docente del Paleocapa, che ha operato su più fronti per arrivare all’inaugurazione del Museo, sia tra gli studenti dell’Esperia cui va attribuito il merito della scelta del nome e della realizzazione del logo” hanno sottolineato dirigente scolastico e presidente degli ex allievi.

E sabato 11 giugno, alla presenza, tra i numerosi invitati, del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, verrà inaugurato “TIME – Esperia Industrial Museum”, il primo Museo scolastico della provincia di Bergamo. Alla cerimonia farà seguito una tavola rotonda sul tema ‘Il Museo interattivo dell’Esperia, esempio di didattica laboratoriale’, cui parteciperanno, fra gli altri, Ercole Galizzi, presidente di Confindustria Bergamo, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e l’on. Pia Locatelli. Sarà poi la volta della lectio magistralis di Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università di Bergamo, che tratterà di “Evoluzione e dinamica industriale della Bergamasca: il ruolo dell’Esperia”. La mattinata si concluderà con la premiazione dei tre studenti finalisti del concorso indetto per la creazione del logo per il Museo “TIME”,  e con la consegna di tre targhe a rappresentanti del Personale della Scuola e degli Studenti che hanno così intensamente lavorato per arrivare a questo ambizioso traguardo.

 




Treno per Orio, Gori e Radici: “Servono standard europei”

Miro Radici

Realizzare un collegamento su standard europei tra l’aeroporto di Orio al Serio e Bergamo e, contestualmente, porre le condizioni per il miglioramento degli standard del trasporto ferroviario tra Bergamo e Milano: sono queste le richieste contenute in una lettera che il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente di Sacbo Miro Radici hanno inviato nella tarda mattinata all’assessore a Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia Alessandro Sorte e al presidente della Regione Roberto Maroni. “Il Comune di Bergamo e Sacbo seguono con vivo interesse il percorso del “Protocollo di intesa per il miglioramento dell’accessibilità ferroviaria agli Aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio”, attualmente in via di perfezionamento per la sottoscrizione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Regione Lombardia, Sea, Sacbo, Rete Ferroviaria Italiana, FerrovieNord ed Enac” scrivono Gori e Radici, che definiscono il documento come “essenziale per la realizzazione delle attese infrastrutture di collegamento ferroviario verso l’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, da molti anni attese dal territorio e sostenute dalla trasversale volontà delle rappresentanze politiche ed economiche bergamasche, nonché della relativa offerta di servizi ferroviari”.

Il Sindaco di Bergamo e il presidente di Sacbo si soffermano sulla “necessità che Regione Lombardia ponga particolare attenzione” al modello dei futuri sistemi ferroviari “in considerazione delle performance dell’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, collocatosi in una superiore categoria aeroportuale, avendo ormai superato i 10 milioni di passeggeri/anno”. “Si ritiene – proseguono Gori e Radici – che lo stesso upgrading dei servizi ferroviari ipotizzato nel Protocollo per l’aeroporto di Malpensa, in termini di frequenza e tempi di percorrenza, debba essere perseguito anche per lo Scalo di Orio al Serio, così da rendere competitivo, fruibile e sostenibile il servizio. La semplice previsione di “ottimizzazione” delle risorse già impiegate dalla Regione, con il solo prolungamento fino allo scalo aeroportuale delle relazioni regionali e suburbane attive su Bergamo, appare soluzione complementare, ma non sufficiente a soddisfare l’assoluta necessità di prevedere che l’accessibilità ferroviaria allo scalo si collochi su standard europei”. “Auspichiamo – concludono il sindaco di Bergamo e il presidente di Sacbo – con ciò che Regione Lombardia, che ci rappresenta al tavolo chiamato al perfezionamento del Protocollo in oggetto, ponga sul collegamento ferroviario verso l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio lo stesso impegno ad incrementare il profilo di servizio già esplicitamente prospettato per il collegamento verso Malpensa, ponendo con ciò le condizioni per il miglioramento degli attuali standard di collegamento tra la nostra città e il capoluogo lombardo”.

 




Al Lazzaretto debutta Alimus: tutto quanto nutre mente e corpo

alimus lungo
C’è un evento tutto nuovo a Bergamo dedicato al benessere e alla crescita personale. Si chiama “Alimus” ed è in programma domenica 12 giugno al Lazzaretto.

È organizzato da tre realtà cittadine, la scuola di shiatsu LaFonte, Arti Marziali Khawam e cooperativa La Terza Piuma, amici e ora partner di un progetto che intende valorizzare il significato di salute attraverso la conoscenza e la consapevolezza di ciò che nutre.

Alimus è infatti parola latina che significa nutrire, alimentare, far crescere, promuovere e la manifestazione offre una panoramica delle cose buone da cui trarre nutrimento: non solo cibo, ma anche tutto ciò che può favorire la salute fisica, emotiva, sociale e spirituale.

La lunga giornata, dalle 10 alle 23.30, «permetterà di conoscere, in modo più completo e raffinato rispetto alla classica “fiera del benessere” – evidenziano gli organizzatori -, le varie proposte del territorio. La formula è infatti quella dell’open day, in cui i visitatori potranno avvicinarsi in modo interattivo alle tante discipline e proposte culturali».

L’ambiente sarà suddiviso in cinque aree, legate ad un elemento della medicina tradizionale cinese, che dà il tema.

LEGNO

È l’elemento che rappresenta la nascita, la crescita, l’evoluzione. È quindi l’area dedicata ai bambini e a tutto ciò che ruota intorno all’infanzia e all’educazione. Ospiterà associazioni che si occupano di temi legati all’infanzia; piccole aziende con prodotti dedicati come fasce portabebè, pannolini lavabili, detergenti per bambini; scuole e altre realtà che propongono attività educative per bambini.

FUOCO

Rappresenta la vitalità dell’uomo, l’espressione, la potenzialità. Saranno presenti tutte quelle attività legate ad una espressione fisica, ad una manifestazione dinamica ed energetica che permetta la comunicazione con il proprio spirito. Saranno perciò presenti in questa sezione scuole di formazione di discipline bio-naturali (shiatsu, ayurveda, thailandese, massaggi), associazioni di arti marziali, biodanza, yoga, tai ji quan, qi gong, pilates.

TERRA

È l’elemento che rappresenta il cibo, il nutrimento. In quest’area sarà posizionata la zona ristorazione e i prodotti alimentari. Cibo naturale, biologico, a chilometro zero, vegano e vegetariano, abbigliamento e cosmesi naturale, aromaterapia.

METALLO

È l’elemento che rappresenta la costruzione, la protezione, le strutture. Zona quindi dedicata ai diversi materiali, alle pietre, alla bioedilizia, giardini zen, feng shui, metalli, cristalli.

ACQUA

È l’elemento che rappresenta la profondità, la ricchezza interiore, le emozioni. L’area è perciò dedicata al nutrimento dello spirito, delle emozioni e della ricchezza interiore e ospiterà teatro, musica, cultura, arte.

Il programma delle attività è fittissimo. Spazia dai trattamenti gratuiti di shiatsu, craniosacrale, massaggio thailandese e aiyurvedico alle lezioni aperte di arti marziali, dai laboratori di riciclo per bambini allo showcooking di cucina naturale. E ancora rappresentazioni teatrali, letture, laboratori di scrittura, di modellazione, di decorazione con il fuoco e persino di impagliatura, suoni, biomusica e mantra.

Chiuderà la giornata il concerto della “Giorgio Khawam Band” con James Thompson, cantante e musicista statunitense che ha lavorato con Zucchero, Paolo Conte e gli Stadio.

 




La morte di Buonanno e l’umana pietà ormai perduta

Gianluca Buonanno
Gianluca Buonanno

Parce sepulto, scrivevano i nostri antenati, tanto più saggi, tanto meno incarogniti dalla miseria in cui ci tocca di rivoltarci, come porci in brago. E chiosava lo zacinzio, alla maniera sua, che era un po’ pallosetta, ma, alla fine, rimaneva impressa: dal dí che nozze e tribunali ed are diero alle umane belve esser pietose…E tutto questo voleva dire che, se è ben lecito dare addosso al nemico, con la spada o, se di necessità, con il coltello, una volta morto se ne deve avere pietà. Umana pietà, intendo. Perché un vivo è un vivo: può nuocere, ribellarsi, difendersi. Ma un morto non può far più nulla, se non suscitare nei propri cari strazio e nostalgia ed infinito rimpianto. Chiunque sia il morto, fosse pure stato, da vivo, l’uomo peggiore che abbia calpestato la terra, il senso dell’onore ed il rispetto per i suoi familiari – che anche i demòni hanno mamme, e spose e bambini dagli occhi stellanti – impongono di astenersi dall’insulto e dallo scempio. Va da sé che queste leggi bimillenarie, per avere efficacia, devono rivolgersi a chi abbia, se non il sentimento, perlomeno una vaga percezione di cosa siano l’onore e il rispetto: tutti coloro per i quali queste due parole sono soltanto il titolo di una ributtante serie televisiva non vengono considerati nel novero.

Scrivo queste cose sull’onda dello sdegno che mi ha preso, di fronte allo spettacolo immondo offerto dalla canea in occasione della tragica morte del politico leghista Gianluca Buonanno: un branco di sicofanti da tastiera, in nome di una democrazia e di un pacifismo evidentemente strabico fino alla smorfia, si è scagliato contro il defunto, coprendolo di contumelie ed inneggiando sconciamente alla sua scomparsa. Buonanno, va detto per onestà di cronaca, è stato spesso autore, da vivo, di dichiarazioni imbarazzanti, in tema di immigrazione, difesa personale e di altre questioni piuttosto sensibili. Anzi, per la verità, si è reso protagonista di uscite piuttosto riprovevoli e di sceneggiate davvero prive di eleganza. Ora, però, che è morto, umanità ed educazione impongono che subentri il cordoglio o, se proprio non si può fare di meglio, perlomeno il silenzio. Gioire o scrivere battute esecrabili su internet qualifica gli autori come una subumanità, ferma a principi civili trogloditici. E questo è apparso ai miei occhi: lo sfacelo di un sistema civile, a tutto vantaggio di una brutalità di sentimenti e di concetti che fa vergogna alla nostra gente e al nostro Paese. Perché anche la più meschina e barbara delle giustificazioni, ossia quella dell’occhio per occhio, cade di fronte alla superiore necessità di non infierire su di un caduto: di fermarsi ad un passo dalla camera ardente, dove è spazio solo per la morte e non per le miserie umane. Invece, perfino persone che dovrebbero avere la capacità di discernere tra ciò che è moralmente lecito e ciò che, invece, sconfina nella bestialità, hanno ballato sulle ceneri di questo poveretto: hanno riso e scherzato con ghigni di jena. Ed erano gli stessi che accendevano lumini, che disegnavano coi gessetti, che piangevano per la Francia e per il Belgio: come se ci fossero morti diverse e morti diversi, una volta superata l’orrenda soglia.

Bestie sono, non uomini: questo voglio dire, stanco di distinzioni, di discussioni, di inascoltabili motivazioni atte a giustificare atteggiamenti tanto dissimili in circostanze tanto definitivamente assimilanti. Bestie ben vestite, istruite, pettinate: bestie che distinguono sapientemente tra un romanzo di Canetti ed uno di Musil, come distinguono animalescamente tra un morto siriano ed uno palestinese, tra un annegato nel canale di Sicilia e Buonanno, schiantatosi in macchina vicino a Varese. Tutto questo è contrario ai principi che informarono la nostra civiltà fino dall’alba dei tempi: è un regresso che suona come la condanna della nostra epoca all’oblio che meritano tutti i periodi di barbarie. E ridere come pagliacci per la morte di un uomo deprecabile, se pure questo Buonanno lo sia stato, vuol dire diventare come lui, peggio di lui: vuol dire abdicare dalla propria umanità per farsi bestia. Bestia che cerca di ragionare e di spiegare la propria bestialità con le parole ed i concetti degli esseri umani, ma senza possederne il senso: proprio come la scimmia o il pappagallo, quando imitano gesti e parole dell’uomo, per pura mimesi. Ma che, dentro, rimangono scimmia e pappagallo. Insensibili perfino di fronte all’ultimo dei misteri.

 

 




Bergamo, ecco dove fanno la spesa i residenti che “snobbano” il centro

L’84% della spesa di prodotti di largo e generale consumo dei residenti a Bergamo viene effettuata fuori dal centro. È il dato emerso dalla ricognizione che il Distretto urbano del commercio ha effettuato sul vissuto e sul comportamento di acquisto presentata nei giorni scorsi.

Leggendo nei dettagli il corposo elaborato – curato dal professor Luca Zanderighi di TradeLab – si ricavano però anche altre interessanti indicazioni su come e dove i bergamaschi fanno la spesa.

Intanto è da notare che, nonostante la presenza di superfici di medio-grandi dimensioni nell’area del Distretto, il giudizio fornito dagli intervistati sull’offerta commerciale alimentare non risulta particolarmente positivo, mentre è più elevata la capacità del centro di trattenere i consumi nel comparto non alimentare, che raccoglie oltre il 30% del totale della spesa dei residenti.

La presenza di strutture di vendita medio-grandi sul territorio comunale riduce comunque l’evasione dei consumi al di fuori dei confini della città: la percentuale di acquisti effettuata fuori Bergamo varia, infatti, dal 22,1% dell’alimentare al 30,4% del non alimentare, mentre la spesa entro il perimetro cittadino vale il 61,8% dell’alimentare e il 38,4% del non alimentare. La spesa in Internet pesa per il 4,9% sul totale dei consumi dei residenti, con una forbice che va dall’1,5% dell’alimentare all’8,2% del non alimentare.

I centri commerciali sono una meta per la quasi totalità dei consumatori: il 90% dei non residenti e il 78% dei residenti di Bergamo frequenta centri commerciali pianificati con una frequenza di visita che per il 33% dei residenti è almeno una volta alla settimana, per il 15% due volte al mese, per il 17% una volta al mese e per il 15% meno di una volta al mese.

Ci va per la spesa alimentare il 45,5% dei cittadini di Bergamo, per acquistare abbigliamento il 39,9%, per il 23,8% perché sono luoghi piacevoli dove passare il tempo, il 16,9% per l’offerta per il tempo libero e di entertainment, il 10,5% per acquistare calzature e con la stessa percentuale (10,5%) per l’offerta di ristorazione. Il polo commerciale più frequentato è Oriocenter (segnalato dal 57,8% del campione), seguito dal centro commerciale di Curno (50,4%) e, a distanza, da La due Torri di Stezzano (22,5%), marginali le quote dei residenti che si recano al centro commerciale Alle Valli di Seriate (2,8%) e al Continente di Mapello (0,5%).

La presenza di una molteplicità di sistemi di offerta e di formule distributive differenti accentua la tendenza del consumatore alla “multipolarità” e alla “multicanalità”. Anche il
consumatore bergamasco tende infatti a effettuare i propri acquisti in più polarità commerciali (centro, altri quartieri di Bergamo, altri comuni, internet) e formule distributive (negozi di piccole dimensione, distribuzione moderna, ambulanti), in funzione delle diverse occasioni ed esigenze. Sono pochi, invece, i consumatori che frequentano per i propri acquisti solo un centro o una formula distributiva.

Quanto a Internet, ha ormai raggiunto un’ampia diffusione anche per lo shopping e la spesa. Il 37% dei residenti e il 35% dei non residenti ha dichiarato di aver effettuato acquisti online di prodotti non alimentari, percentuale più bassa per l’acquisto di generi alimentari (rispettivamente pari all’8% e al 9%). Il punto di forza su cui ancora i negozi fisici possono contare è rappresentato dal patrimonio di relazione e di fiducia di cui godono rispetto ai negozi virtuali. Solo una parte dei consumatori (19%), infatti, non effettua acquisti online per l’indisponibilità della dotazione strutturale necessaria (mancanza di un pc o della connessione). La maggior parte sceglie consapevolmente di acquistare presso i negozi fisici, preferendo il rapporto diretto e personale con il negoziante e la fiducia che è in grado di trasmettere.




Treviglio rilancia Pezzoni. E l’etica va a farsi benedire

Giuseppe Pezzoni
L’ex sindaco di Treviglio, Giuseppe Pezzoni, ha ottenuto quasi 400 preferenze

Se volete capire com’è ridotto questo Paese non state ad ascoltare chi vi racconta i risultati delle ultime elezioni con il bilancino del farmacista in mano, barcamenandosi tra la non vittoria di Renzi (variante della non sconfitta di Bersani), il supposto trionfo del Movimento 5 Stelle (che va bene solo a Roma e Torino e per il resto o non c’è o fa la comparsa) e le beghe dell’improbabile coppia Salvini-Meloni contro Berlusconi sulle macerie del centrodestra che fu (ad eccezione di Milano). No, spingetevi fino a Treviglio, perché qui più che altrove è possibile misurare qualcosa che va al di là della ragionieristica conta dei voti, qualcosa che dovrebbe stare alla base della convivenza civile prima ancora che della contesa politica. Ed è quella parola fastidiosa, ma tanto carica di significato, che si chiama etica (od onestà se preferite metterla giù più piatta).
Un valore che stride fortemente con l’elezione a consigliere comunale di Giuseppe Pezzoni. Sì, proprio lui, l’ex sindaco che non più tardi di qualche mese fa è stato costretto a lasciare il palazzo di piazza Manara tra i fischi e le contestazioni dopo aver ammesso di aver dichiarato il falso vantandosi di una laurea mai conseguita. Provate a pensarci, siamo al cortocircuito totale. Una persona ritenuta (da sè e dai suoi stessi compagni di viaggio politici) non più degna di ricoprire l’incarico di sindaco nel volgere di un semestre viene riportata in municipio sull’onda delle preferenze (quasi 400, il secondo più votato).

La prima considerazione che viene in mente è che è stato tutto uno scherzo e tanto valeva rimanere in sella. Ma qui c’è poco da ridere. C’è un salto (nel vuoto) di qualità che non può non essere sottolineato. Perché passi che Pezzoni non abbia consapevolezza che il tradimento del patto di onestà che si contrae con i cittadini al momento della candidatura sia inescusabile. E passi pure (ma siamo nel campo delle estremizzazioni retoriche) che partiti pronti a tutto pur di non abbandonare la stanza dei bottoni decidano di affidarsi ad un ronzino vincente. Non può passare, invece, che ci siano centinaia di elettori che considerino un falso (che è valso, tra le altre cose, l’incarico di dirigente dell’Istituto dei Salesiani che, forse non ancora del tutto secolarizzati, si sono precipitati a denunciare la malefatta) come un orpello del tutto irrilevante. Una crosticina su un corpo levigato e splendente.
Come se per Pezzoni valesse quel che si diceva ai tempi di Tangentopoli di un intraprendente ministro bresciano. “Non sarà pulito, però lui le strade le costruisce…”. E infatti a Treviglio non son pochi quelli che dicono “avrà detto il falso, ma come sindaco non c’è nessuno meglio di lui”. E così, all’insegna di un poco orobico scurdammoce ‘o passato, tutto si azzera e si ricomincia. Poco poco, vista la mole di preferenze, a Pezzoni sarà affidato un assessorato e la falsa laurea finirà nel cassetto del folklore.
Treviglio, Italia.

Questo è il Paese. Quello dove un leader pieno di conflitti d’ interesse e subissato di inchieste (con annessa condanna per evasione fiscale) viene più e più volte sommerso di voti. Dove un candidato alla Regione Campania alle prese con una condanna per abuso d’ufficio viene portato in trionfo. Dove il fondatore di un movimento e la sua intera e allargata famiglia vivono alle spalle dello stesso movimento per anni (e tutti lo sanno, ma fanno le vergini solo di fronte allo scoppio della tradizionale inchiesta che solleva il coperchio) tra idolatrie e osanna. Dove, inutile che ce la raccontiamo, ciascuno di noi invoca per gli altri il rigoroso pagamento di tasse, imposte e balzelli varia, salvo cercare in ogni modo di schivarle per sé.
E allora, forse, il problema non è Pezzoni, non sono i trevigliesi che l’hanno votato. Quella è solo la febbre. Il dramma è che non abbiamo più nemmeno la capacità di guardare il termometro.




Musica nei bar, il pagamento Scf slitta al 30 giugno

 

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Il pagamento da parte degli esercizi pubblici dell’abbonamento 2016 per la musica d’ambiente nei locali pubblici è stato prorogato al 30 giugno. La proroga era stata richiesta dalla federazione italiana dei pubblici esercizi Fipe a causa dei ritardi dell’invio dei Mav da parte della Siae. Nei giorni scorsi, a fronte di reiterati solleciti, Scf ha concordato con Siae (che materialmente spedisce i Mav e provvede alla riscossione) la proroga della scadenza prevista in precedenza per il 31 maggio.

Il Scf è il consorzio che gestisce in Italia la raccolta e la distribuzione dei compensi, dovuti ad artisti e produttori discografici, per l’utilizzo in pubblico di musica registrata, come stabilito dalle direttive dell’Unione Europea e dalla legge sul diritto d’autore. La tariffa è annuale e si basa sulla superficie in metri quadri dell’esercizio commerciale e sul mezzo di diffusione utilizzato per la diffusione di fonogrammi e videomusicali. Per i soci Ascom sono previste come ogni anno tariffe scontate.

 




A tu per tu con i marchi del franchising. Appuntamento in Ascom

assofranchising - ritAssofranchising Tour fa tappa a Bergamo. Mercoledì 15 giugno a partire dalle 9.30 Ascom Confcommercio Bergamo ospita la nuova tappa di  “Franchising: diventare imprenditori di successo”, incontro promosso in diverse città italiane per presentare le caratteristiche e i vantaggi del franchising per chi desidera avviare o riconvertire un’attività commerciale.

La giornata è rivolta a commercianti già in attività, giovani e donne aspiranti imprenditori, non occupati e ha l’obiettivo di  presentare soluzioni nuove per il rilancio del commercio e sostenere gli imprenditori presenti sul territorio e gli aspiranti imprenditori che desiderino accostarsi alla formula del franchising, sia per iniziare una nuova attività che per riconvertire la propria azienda.

Al convegno partecipano sei brand: Caredent, Erboristerie Farmanatura, iDroni, Kids & Us, Ugolini, Tryba, che presenteranno i propri format imprenditoriali nel corso di un talk show.  I lavori saranno aperti da Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, e da Italo Bussoli, presidente e segretario generale di Assofranchising. Alle 10.45 è prevista la presentazione dei franchisor con la moderazione di Emanuele Basile, coordinatore degli sportelli franchising di Assofranchising. Alle 12.30 Maurizio Campanella, specialista in finanziamenti al franchising di Bpm, offrirà una panoramica sulle opportunità di finanziamento per questo tipo di attività. Alle 14 i marchi e i partner di Assofranchising saranno a disposizione per colloqui individuali di approfondimento ai propri desk.

La partecipazione è gratuita con registrazione obbligatoria. Per partecipare al convegno di Bergamo, assistere ai lavori della giornata e incontrare i franchisor occorre prenotarsi alla segreteria Ascom Confcommercio Bergamo  tel. 035 4120304 – fax 035 4120186 – info@ascombg.it.

Il programma




Sicurezza nei negozi, contributi a fondo perduto della Regione

telecamera 2«Un bando rivolto ai commercianti che permette di ricevere fino a 5.000 euro di contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto e l’istallazione di sistemi innovativi di sicurezza nelle loro attività». Lo ha annunciato Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, presentando il provvedimento approvato oggi dalla Giunta che stanzia 1 milione di euro per finanziare investimenti finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali.

«I negozi di vicinato sono esposti ad odiosi episodi di microcriminalità; gli ultimi dati disponibili – ha sottolineato l’assessore – descrivono infatti un quadro preoccupante nella nostra regione con più di 24.000 denunce raccolte dalle forze dell’ordine. Di fronte a questa situazione abbiamo quindi deciso di rilanciare il nostro sostegno al comparto e rimarcare con forza la vicinanza ai titolari di esercizi commerciali, soprattutto in un momento in cui perdura la crisi dei consumi». «Quella presentata – ha concluso Parolini – è solo l’ultima misura inserita in un ampio contesto di iniziative e di incentivi economici che l’Assessorato allo Sviluppo economico ha messo in campo per il settore del commercio sul fronte della lotta alla contraffazione, all’abusivismo e alla desertificazione commerciale, per il sostegno di interventi specifici di riqualificazione degli esercizi commerciali, oltre che per la valorizzazione delle attività storiche e di quei negozi e reti di attività commerciali che si sono distinti per la capacità di generare attrattività con iniziative di marketing, strategie di vendita innovative».

I destinatari del bando sono le micro e piccole imprese commerciali aventi sede legale e/o operativa e almeno un punto vendita in Lombardia. Sono ammesse a contributo le spese per l’acquisto e relativa installazione di sistemi innovativi di sicurezza e dispositivi per la riduzione dei flussi di denaro contante (sistemi di videoallarme antirapina; sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso e sistemi antintrusione con allarme acustico; casseforti, sistemi antitaccheggio, serrande e saracinesche, vetrine antisfondamento; sistemi di pagamento elettronici; sistemi di rilevazione delle banconote false; dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna).

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 5.000 euro, pari al 50% dell’investimento.