Dodici i birrifici bergamaschi nella Guida di Slow Food

birraBen 12 birrifici segnalati e cinque eccellenze in evidenza, cinque “Grandi birre”, di assoluto valore organolettico, da non perdere: la Aeresis Black Ale di Elav, la Caliban di Endorama, la Dark Side di Valcavallina e la Bulk e la Killer Queen di Hammer. Cresce, di numero e di valore, la presenza dei produttori bergamaschi sulla “Guida alle birre d’Italia 2017” edita da Slow Food. La quinta edizione ha riservato dignità di pubblicazione ai birrifici Lemine di Almenno San Salvatore, La Ghironda di Brusaporto, Dom Byron di Clusone, Elav di Comun Nuovo, Hop Skin di Curno, Valcavallina di Endine Gaiano, Endorama di Grassobbio, Sguaraunda di Pagazzano, Birrificio del Lago di Sarnico, Otus di Seriate e Hammer di Villa d’Adda. Nell’elenco figura anche il birrificio Via Priula di San Pellegrino, ma inserito con quattro etichette (Loertis, Rosa, Camoz e Morosa) tra le beer firm, ovvero i birrifici produttori senza impianto di proprietà. Quest’ultima è un’ importante novità di questa edizione. La Guida ha infatti deciso di inserire tutte le beer firm a patto di chiarire l’indicazione del birrificio che produce le birre, almeno sul sito internet e sui social di riferimento, in questa prima fase, e di adeguare, appena possibile, anche le etichette sulle bottiglie. “È stato un passaggio tutt’altro che semplice – sottolineano i curatori della Guida -, ma molti beer firmer hanno capito che questa richiesta nasce soltanto dalla voglia di fornire una corretta informazione ai consumatori e ci hanno seguito”.

Le birre assaggiate per l’edizione 2017 sono state più di 2.700. “Abbiamo cercato profondità e carattere, purché accompagnati da equilibrio, da quel bilanciamento che rende una birra dinamica e divertente e che spesso risulta vincente nell’abbinamento con i piatti. Il tutto senza perdere mai di vista lo sguardo del consumatore non appassionato e per questo ci sentiamo di consigliare quelle birre che sono sì caratteriali e profonde, ma senza perdere in equilibrio e piacevolezza”.

Tornando alle etichette bergamasche, nella sezione “Le Chiocciole” – ovvero, i birrifici che alla Guida sono piaciuti in modo speciale per la qualità e la costanza dei prodotti, per il ruolo svolto nel settore birrario nazionale e per l’attenzione al territorio e all’ambiente – troviamo solo Elav.

Nessuna etichetta bergamasca nelle “Bottiglie”, il segmento riservato ai birrifici che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione e che hanno convinto particolarmente per le birre più complesse, articolate, di grande carattere e profondità.

Va meglio nella sezione “I Fusti”, le aziende che esprimono per la Guida un’elevata qualità media su tutta la produzione e convincenti particolarmente per le birre più semplici, facili da bere, ma che mantengono grande personalità: qui figurano Valcavallina, Endorama e Hammer.

Tra le birre “Slow” che, oltre ad essere eccellenti per valore organolettico, sono in grado di emozionare, perché raccontano la storia di un territorio, di un birrificio o di un birraio, la Guida inserisce solo la “Punks Do It Bitter” di Elav.

Un raggruppamento ben più corposo lo troviamo invece nella sezione “Birre quotidiane” (grande qualità organolettica che ha come caratteri principali equilibrio, semplicità e piacevolezza) dove spiccano la No War di Elav, la Tzunami di Hop Skin, la Albarossa, la Calypso e la Sunflower di Valcavallina, la Malombra, la Milkyman e la Vermillion di Endorama e la Wave Runner di Hammer.




Parcheggio dell’ospedale, i consumatori tornano all’attacco: “Giù le tariffe”

parcheggio ospedaleContinuano a infuriare le polemiche sulla gestione e i costi del parcheggio all’Ospedale di Bergamo: sindacati e associazioni dei consumatori da tempo si battono perché la questione venga discussa e risolta con una discussione che veda partecipai anche le parti sociali, che nell’autunno del 2013 raccolsero le firme di oltre 7500 cittadini che aderirono alle proposte di Adiconsum, Adoc e Federconsumatori per la revisione del sistema tariffario in corso. Oggi, “approfittando” del confronto in atto tra Bhp e Provincia per ridiscutere il Piano economico finanziario, le tre associazioni ribadiscono che, assieme ai Cittadini, “non chiediamo un trattamento gratuito o assistenziale, ma la modifica di un sistema tariffario che consideriamo iniquo e penalizzante. Ad esempio – sostengono Mina Busi, Umberto Dolci  e Maurizio Regazzoni, presidenti di Adiconsum, Federconsumatori e Adoc Bergamo -, in quanto riteniamo la possibilità di parcheggiare all’Ospedale un “servizio pubblico”, proponiamo una tariffazione diversamente articolata”.

La proposta dei consumatori (“elaborata in linea con quanto avviene nella gran maggioranza degli ospedali pubblici della Lombardia”) prevede, innanzitutto, l’eliminazione del pagamento corrispondente a un’ora di parcheggio fruito per ogni frazione  d’ora; parcheggio gratuito fino a 20 min. per ritiro referti, consegna buste e altre attività veloci; costi di 50 centesimi all’ora per le prime due ore; 1 euro dalla terza alla quinta e gratuite le soste che eccedono alla quinta ora. Inoltre, si propone una tariffa “serale” (dalle 20 alle 07) massima di 2 euro; abbonamenti mensili a scalare fino a 2 ore al giorno per 20 euro;  Mensile (senza limiti di tempo) a 50 Euro, e una card per 10 ingressi fino a 3 ore al giorno a 15 Euro. Infine, i consumatori di Cgil, Csil e Uil propongono l’esenzione del pagamento  per l’accesso alla camera mortuaria e per i trattamenti medici prolungati di tipo oncologico, pediatrico e per i dializzati.

“Tutto questo – insistono i tre presidenti – perché riteniamo che il parcheggio in questione sia un “servizio” a disposizione di chi ha la necessità di accedere al luogo di cura (pubblico), e non una qualunque attività imprenditoriale che deve seguire il criterio della redditività”. Adiconsum, Adoc e Federconsumatori di Bergamo chiedono inoltre un’attenta valutazione, e verifica, delle condizioni originali descritte dal disciplinare di attuazione della convenzione sottoscritta nel 2000 tra Azienda Ospedaliera e Provincia di Bergamo nell’ambito dell’accordo di  programma per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Bergamo. Medesima attenzione e considerazione dovrebbe essere riservata a quanto  contenuto  nel documento deliberato dalla Giunta Provinciale nel 2013 e relativo al contratto per il parcheggio. “Di queste questioni vorremmo si facessero carico coloro che stanno riesaminando il piano economico finanziario. E, se possibile, risolvessero  il problema della gestione affidata ad un Privato di un servizio indirizzato al pubblico, su un suolo pubblico, con garanzie di ripianamento dei conti tramite risorse pubbliche”.




Effetto movida, il giovedì orario continuato nei negozi

È in programma giovedì 7 luglio il secondo dei quattro appuntamenti con Bergamo Balla, l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio e i negozianti per animare le sere d’estate.

Il programma prevede la chiusura al traffico di una vasta area urbana, dalle 19.30 alle 00.30, negozi aperti e una fitta serie di iniziative di animazione tutte legate al tema della danza.

Ma si può cominciare a godersi lo shopping in città sin dalla pausa pranzo. Attraverso la sua pagina Facebook InCentro, l’associazione dei commercianti Bergamo Vive ha infatti annunciato che a partire da domani molti negozianti hanno deciso di tenere aperto al giovedì con orario continuato, creando continuità con l’evento serale. L’occasione, del resto, è ghiotta visto che i saldi sono partiti da poco e che nelle botteghe prosegue l’iniziativa “Ecosaldi da record”, che premia con una sorpresa chi si presenta con il biglietto Atb o con la maglietta dell’Abbraccio alle Mura.

Per quanto riguarda l’animazione, gruppi di balli latino americani si esibiranno in via Papa Giovanni XXIII e in via Tiraboschi, in largo Medaglie d’Oro ci saranno invece le danze etniche, al Quadriportico esibizioni di Tango argentino e Flamenco. Spazio a danza classica, modern, hip hop e dancehall in piazza Matteotti, mentre in via Paglia ai balli country. Non mancheranno le postazioni animate da dj set.

Grazie all’attiva collaborazione tra gruppi di commercianti si segnalano, tra le molte, le proposte di largo Rezzara con il dj set Vinnie Barbarino, le animazioni con toro meccanico in via Paglia, il laboratorio cosmetico in via Don Luigi Palazzolo e le tante postazioni di street food, esposizioni e degustazioni.

Oltre al centro città, per la data del 7 luglio, anche via Borgo Palazzo si anima a festa con dj set, musica rock ‘n roll e lezioni di zumba e anche gli esercenti di Borgo Palazzo offriranno alla popolazione diverse occasioni di intrattenimento, shopping e divertimento. In piazza Sant’Anna, inoltre, grazie alla collaborazione tra l’oratorio e la rete di quartiere di Borgo Palazzo, verrà organizzata una cena condivisa con tutte le famiglie.

Accanto alle offerte proposte da bar e ristoratori saranno attive delle postazioni di somministrazioni a cura dell’Associazione Paolo Belli – Lotta contro la Leucemia, con lo scopo di sostenere una raccolta fondi in sostegno ai malati e alle loro problematiche .

IL PROGRAMMA

In centro

PALCO PIAZZA MATTEOTTI – DANZA CLASSICA, MODERN, HIP HOP

Accademia Arte Bergamo
Americana Exotica
Ambra Bellydance
Centro Studi Danzarea
La Scuola dei Sogni
On Stage
Patrizia Motta e le sue allieve
Scuola di Danza dell’iIola

LARGO MEDAGLIE D’ORO – MUSICA E DANZE ETNICHE

Radio Italia Network
Harem Danza

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – DANZE POPOLARI

La Compagnia Del Re Gnocco

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – LATINO AMERICANO

Latin Space

VIA TIRABOSCHI – LATINO AMERICANO

Es Pujols

VIALE ROMA – BALLI DA SALA

Orobic Dance

PIAZZA SANTO SPIRITO – FITNESS E DANZA

Scuola Etude Danza e Fitness

QUADRIPORTICO – TANGO E MILONGA

Csc Anymore – Davide Mosconi
Tango Tambien
Tangolpe
Ass. Cult. Tangobergamo El Ultimo Tren
Mitica Milonga- Anna Maria Rota
Tango Pasion
Scuola di Tango Argentino Bruno Calvo e Elena Precise Rota

VIA PAGLIA – BALLI COUNTRY

In via Borgo Palazzo

PIAZZETTA ROSSA

Dj Set Federico Spini e Live Art Performance Paolo II Baro Baraldi

VIA BORGO PALAZZO 82

Zumba Bergamo

PIAZZA S. ANNA

Rock N Roll Metropolis

PIAZZA S.ANNA

Cena conviviale con le famiglie

VIA BORGO PALAZZO 15

Rock N Roll Alma Progettto

 




Nuovi impianti idroelettrici sul Serio, la Regione chiede una moratoria. “Basta massacrare il fiume”

SerioIeri il Consiglio regionale ha approvato, tra le altre cose, una mozione relativa a una richiesta di moratoria per le concessioni idroelettriche sul fiume Serio. Una moratoria che riguarda tutte le nuove concessioni di derivazione sul bacino del fiume Serio, almeno fino a quando non saranno elaborati il bilancio idrologico regionale da parte di ARPA e il programma di tutela e uso delle acque. La mozione, approvata all’unanimità con 61 voti favorevoli, è stata presentata dal M5Stelle (primo firmatario Dario Violi) e sottoscritta anche dagli altri Consiglieri regionali bergamaschi e da esponenti di tutti i gruppi consiliari.  “A fine aprile – ha spiegato Dario Violi – sono state presentate presso la Provincia di Bergamo due nuove istanze per la costruzione di altrettanti impianti idroelettrici ad acqua fluente nei Comuni di Vertova e Gazzaniga: i progetti prevedono la realizzazione di condotte forzate in cui verranno immesse le acque del Torrente Vertova, uno dei principali affluenti di destra del Serio, col rischio di impoverire ulteriormente il fiume Serio e aggravare i suoi già evidenti problemi di carenza d’acqua”.
A sostegno della richiesta di moratoria si sono espressi Lara Magoni (Lista Maroni), Silvana Santisi Saita (Lega Nord), Angelo Capelli (NCD – Lombardia Popolare), Iolanda Nanni (M5Stelle), Jacopo Scandella e Mario Barboni (PD).
L’Assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi ha confermato che Regione Lombardia, per quanto di propria competenza, si farà promotrice di questa richiesta e agirà nelle sedi e ai livelli competenti affinché possa essere adottata la moratoria. Sul fiume Serio sono infatti già presenti 30 impianti autorizzati di derivazione a uso idroelettrico che, complice la siccità del 2015, hanno messo gravemente a rischio l’intero ecosistema fluviale. Esprime soddisfazione il consigliere regionale leghista Silvana Saita, che dichiara: “Basta con queste derivazioni che uccidono i nostri fiumi. Non dobbiamo più permettere di massacrare il nostro fiume. Spero che si blocchi lo scempio. Auspico che si attui la moratoria e che vengano fatti tutti i controlli necessari per verificare il deflusso minimo vitale. La Provincia nel 2015 ha fatto solo due controlli su 30 derivazioni in atto”. Saita fa appello all’assessore Terzi perché eserciti ogni mezzo con la Provincia e con i proponenti. E minaccia di coinvolgere gli “Amici del Serio” e i cittadini di Seriate a fare muro e a darsi appuntamento sulle rive del fiume per non farlo morire.




Turismo Bergamo, Sanchez amministratore delegato. Trigona confermato alla presidenza

Christophe Sanchez
Christophe Sanchez

È durata poco più di un’ora, nella tarda mattina di oggi, l’Assemblea dei soci di Turismo Bergamo, l’ente di promozione turistica di Bergamo. Il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori per il Comune di Bergamo e in rappresentanza del Consorzio di Promozione Turistica della Città di Bergamo, il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, il presidente di Turismo Bergamo Luigi Trigona e quello della Camera di Commercio Paolo Malvestiti hanno approvato il bilancio 2015 dell’ente che ha sede in via Borgo Santa Caterina. Turismo Bergamo chiude con un utile di circa 10mila euro, migliorando di oltre 130mila euro il fatturato rispetto all’esercizio 2014 e chiudendo il 2015 a quota 566mila euro. L’Assemblea ha poi rinnovato Luigi Trigona in qualità di Presidente e nominato infine gli altri quattro membri del nuovo Consiglio di Amministrazione: sono Leonarda Canfarelli, Sara Riva, Christophe Sanchez e Giuseppe Venuti. Il Cda sarà chiamato a nominare nella seconda metà di luglio il nuovo amministratore delegato dell’ente: l’assemblea ha indicato come candidato alla carica di ad il capo di gabinetto dell’Amministrazione comunale Christophe Sanchez.




Ex Riuniti, firmato l’accordo. Cantiere al via in autunno

accordo ex OspedaleÈ stato siglato oggi l’accordo di Programma tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Guardia di Finanza, Cassa Depositi e Prestiti Sgr, Agenzia del Demanio e ASST di Bergamo per dare un futuro all’area di Largo Barozzi, gli ex Ospedali Riuniti di Bergamo. Un comparto di oltre 100mila metri quadrati, sul quale sorgerà la nuova sede dell’Accademia Nazionale della Guardia di Finanza e che darà un volto nuovo ai quartieri di Santa Lucia e di Loreto, con la sistemazione del Campo di Marte, la realizzazione di una ciclopedonale lungo via XXIV maggio, l’installazione di due nuove stazioni di bike sharing, la costruzione della nuova sede dell’assessorato ai Servizi Sociali e di una sala polifunzionale per il quartiere, oltre alla rifunzionalizzazione della piazzetta Santa Lucia.

Alle spalle un lavoro di partecipazione e confronto con il territorio molto fitto, con almeno una dozzina di incontri con la rete sociale e il comitato di quartiere e due assemblee pubbliche di confronto alle quali hanno partecipato gli assessori del Comune di Bergamo Valesini, Zenoni, Marchesi e Poli.

Il documento rende vincolanti gli accordi tra le parti e apre quindi, a quasi due mesi di distanza dalla sottoscrizione del contratto di affitto dell’area da parte della Guardia di Finanza, uno scenario certo di recupero e trasformazione della grande struttura dismessa. Dal prossimo autunno scatterà il cantiere vero e proprio, il più grande cantiere in città dopo quello dell’ospedale Giovanni XXIII negli ultimi 30 anni.

“Una grande collaborazione fra istituzioni, a prescindere dal colore politico. Questo è il metodo giusto per realizzare le opere e per farlo in tempi rapidi. Qui si è lavorato in questo modo e sono molto soddisfatto” ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. “La sintesi – ha aggiunto – è che quando le istituzioni riescono a lavorare insieme per un obiettivo comune, noi i risultati riusciamo ad ottenerli”.

 




Ospedale di Bergamo, inaugurato il Centro per le pericarditi

centro pericarditi gruppoPiù di mille pazienti, dai 3 agli 80 anni, più della metà provenienti da fuori regione e dall’estero: questi i numeri del Centro per lo studio e la cura delle pericarditi, istituito nel febbraio scorso e inaugurato oggi, al Papa Giovanni XXIII, alla presenza di molti pazienti e del direttore della Medicina interna Antonio Brucato, responsabile del Centro. Fra i pazienti colpiti da questa patologia del pericardio, il foglietto che avvolge il muscolo cardiaco,  attualmente sono seguiti anche 30 bambini e molte donne in gravidanza, grazie alla stretta collaborazione  fra internisti, cardiologi, cardiochirurghi, medici e tecnici dei laboratori, infettivologi e oncologi, quando necessario. “La pericardite è una malattia orfana – ha spiegato Brucato -. Per i pazienti è difficile trovare un centro di riferimento, perché tante sono le cause e un solo specialista non può fra fronte da solo a tutte le implicazioni di una patologia che spesso si risolve in un unico episodio, ma che può cronicizzare e avere un forte impatto sulla vita del paziente”.

E’ stato proprio l’arrivo del dottor Brucato ai Riuniti, nel 2009, a dare l’avvio a questa attività, che ha sviluppato in parallelo alla cura una notevole attività di ricerca. “La clinica ha migliorato la ricerca e viceversa, consentendo a Brucato e alla sua equipe di sviluppare delle linee guida per il trattamento delle pericarditi riconosciute a livello europeo dalla Società europea di cardiologia sulla diagnosi e gestione delle malattie del pericardio”, ha affermato Giulia Bombardieri, medico della Direzione di presidio, che ha rappresentato il direttore generale Carlo Nicora e il direttore sanitario Fabio Pezzoli. Brucato sarà affiancato dai giovani ricercatori Davide Cumetti e Silvia Maestroni, che del Centro saranno rispettivamente responsabile dell’ambulatorio e responsabile della ricerca.




Abbraccio delle Mura, ora è ufficiale: Bergamo è nel Guinness dei Primati

La città di Bergamo è entrata ufficialmente nel Guinness dei Primati: il capoluogo orobico ha stabilito un nuovo record per la più lunga staffetta di abbracci mai realizzata al mondo, ben 1.255. Polverizzato il record precedente, registrato in Cina lo scorso maggio, di 960 abbracci in serie. Sono stati 11.507 i partecipanti a un evento che ha visto riempirsi completamente di persone gli oltre 4 kilometri dell’anello delle Mura Veneziane che circondano il centro storico di Bergamo Alta: migliaia di persone accorse per sostenere con un gesto simbolico come un abbraccio la candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco dei Sistemi Difensivi Veneziani tra il XV e il XVII secolo, progetto transnazionale che comprende Italia, Montenegro e Croazia e di cui Bergamo è ente capofila. La candidatura, l’unica per l’Italia in questo 2016, è ora al vaglio degli uffici di Parigi: il responso definitivo è atteso nel corso del 2017. Il Guinness World Records sta vagliando anche un altro record, quello per il più alto numero di abbracci di coppia, detenuto dal 2012 dal Perù con 5.369 coppie: la documentazione sarà inviata agli uffici di Londra nella giornata di oggi.

L’evento di Bergamo è stato uno dei più social in tutta Italia nella giornata di domenica 3 luglio, con decine di migliaia di tweet che lo hanno reso l’argomento più cinguettato insieme al concerto di Bruce Springsteen a Milano. L’hashtag #abbracciodellemura è stato fino alle 19 il trend numero uno in tutto il Paese, con 538.686 impressions durante l’ingresso nei cosiddetti trend topic. 1.048 account hanno prodotto 1.736 tweets e 1.288 retweet, generando un totale di 1.509.553 impression; su Instagram sono stati oltre 1400 i post spontanei dagli utenti nella sola giornata di domenica. Una dedica particolare è stata rivolta dal Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha sottolineato anche il valore simbolico dell’abbraccio di Bergamo: “Questo abbraccio ha un significato speciale, è un messaggio di fratellanza e di pace. È una giornata di festa per Bergamo, ma il nostro cuore è gonfio di dolore per quello che è successo in Bangladesh, vorrei dunque che il nostro abbraccio fosse dedicato alle vittime dell’odio e della violenza, agli italiani uccisi a Dacca e in particolare alla bergamasca Maria Riboli: per loro e per lei vi chiedo un minuto di silenzio”.

Il video dell’evento:
https://www.youtube.com/watch?v=yEAaPFYrcH4




Dall’Ape all’anticipo del Tfr, quando a vincere è la propaganda

tfr-busta-pagaNel rispetto delle minoranze è corretto anche dare conto di provvedimenti governativi che interessano a pochi. Ma quando i mass media dedicano spazio eccessivo a normative che a un primo sguardo distratto possono sembrare interessanti, ma che poi sono di limitata utilità generale, è legittimo pensare che non ci sia stato un esame critico di quanto veniva proposto, ma si faccia solo a grancassa promozionale. E’ avvenuto ad esempio con la possibilità di ottenere l’anticipo del Tfr. Il provvedimento non era in sé malvagio, ma non era nemmeno eccezionale, per via di una struttura tecnica fragile. Da aprile 2015, in pratica, viene data ai lavoratori dipendenti la possibilità di chiedere il pagamento in busta paga del Trattamento di fine rapporto, che di regola viene versato appunto al termine del contratto di lavoro. Secondo un’elaborazione della Fondazione consulenti del lavoro di alcuni mesi fa su oltre un milione di retribuzioni esaminate solo 567 dipendenti avevano chiesto l’anticipo. All’incirca lo 0,05%. Il provvedimento, insomma, è risultato interessante per alcuni – bene che abbiano potuto approfittarne -, ma presentarlo come un successo politico è fuori luogo. Anche perché nella relazione tecnica della legge di stabilità il governo aveva ipotizzato che, a regime, la norma potesse interessare circa il 40% dei lavoratori destinatari dall’operazione, dimostrando scarsa consapevolezza di quello che serve ai loro elettori. E il bersaglio è stato assolutamente non centrato per una semplice ragione: c’era un’eccessiva penalizzazione fiscale, tanto che si poteva sospettare, in maniera maligna, che l’obiettivo fosse più quello di far incassare l’Erario che i lavoratori.  Il prelievo sull’anticipo è infatti a tassazione ordinaria, rispetto a quella separata prevista sul Tfr, e quindi è conveniente solo per le fasce più basse di reddito. Morale: chi poteva farne a meno, lo ha fatto.

Un probabile bis del caso si prospetta con l’ “anticipo pensionistico”: prevede la possibilità di andare in pensione fino a tre anni prima rispetto alla data ora fissata a 66,7 anni, quindi a 63,7 anni ricevendo un prestito da restituire poi in 20 rate. Le assicurazioni dovranno garantire i rimborsi alle banche in caso di decesso. Nei tre anni di anticipo in pratica, si inizia a spendere la pensione che si maturerà solo tre anni dopo. E dalla “vera” pensione che scatterà comunque ai 66,7 anni si inizierà a rimborsare quando è stato incassato in precedenza. Quello che viene chiamato pomposamente “anticipo pensionistico” o in maniera simpaticamente ammiccante “Ape” in pratica è un prestito bancario, che qualcuno deve pagare, così come dovrà pagare la necessaria assicurazione, clausola in caso di morte. Se a pagare è il dipendente, si troverà quindi con un anticipo di tre anni, di importo inferiore a quello della reale pensione e in seguito pensioni ridotte fino a quando non verrà rimborsato l’anticipo percepito (e relativi interessi). Se lo Stato interverrà a pagare gli interessi di fatto sarà un beneficio per banche e assicurazioni. Se invece sarà l’azienda a pagare, allora è probabile che la possibilità sarà concessa solo quando c’è l’interesse a fare uscire qualcuno, sempre che l’impresa sia in grado di farlo.

La convenienza è insomma molto relativa.  Indubbiamente il fatto che ci sia questa possibilità può interessare qualcuno per il quale la decurtazione della pensione per qualche anno non crea problemi, magari perché ha altri redditi, ma è altamente improbabile che sia la soluzione definitiva per il problema. Tra l’altro, queste riforme sulle pensioni non sono ancora effettive se non previste per il 2017. Nel frattempo se ne continua a parlare, chi non è interessato al problema non lo approfondisce ed ha l’impressione che il governo si stia dando da fare. Invece sta essenzialmente giocando, perché i problemi sono ben altri. E lo si vede da un terzo esempio recentissimo: la concessione da parte della Ue della copertura con garanzia di Stato fino a 150 miliardi di euro per intervenire con iniezione di liquidità solo verso banche solvibili e soltanto fino a dicembre. Questo in effetti era un problema alcuni anni fa, ma da quando la Bce offre denaro a tasso zero non se ne sente più parlare. Quindi è più che probabile che quello che viene passato come un successo politico sia semplicemente un provvedimento che non verrà inutilizzato, e quindi inutile. Ma serve comunque a coprire il non risultato ottenuto sulla possibilità di intervenire sulle sofferenze bancarie, questo sì il vero problema per il sistema del credito, per l’Italia e in fondo per la stessa Europa. Ma la politica che pensa soltanto ai motivi interni – questo non soltanto in Italia, basti pensare a cosa ha combinato in Gran Bretagna il dimissionario premier Cameron con l’assolutamente evitabile referendum sulla Brexit – può ben sbandierarsi come il governo del fare. Non importa se fa le cose inutili e non quelle fondamentali.

 

 




Piazza Pontida, da lunedì i lavori di sistemazione

piazza pontida 2Scattano i lavori di sistemazione di piazza Pontida a Bergamo. Da lunedì 11 luglio sarà allestito il cantiere che interesserà oltre 2.000 mq di porfido tra Largo Cinque Vie, Largo Rezzara e Piazza Pontida. Non un rifacimento complessivo, ma la sistemazione dei tratti danneggiati lungo la sede stradale.

Il cantiere sarà strutturato in tre diverse fasi, «nel tentativo di ridurre il più possibile i disagi ai residenti e alle attività commerciali dell’area», fa sapere il Comune. La prima fase, della durata di circa un mese, prevede lavori tra il semaforo di Largo Cinque Vie e i portici di Piazza Pontida: non sarà quindi possibile raggiungere Largo Rezzara e la stessa Piazza provenendo da via Zambonate e da via San Bernardino. Pertanto sarà aperta via Broseta, che sarà quindi percorribile a doppio senso di marcia solo ai residenti e agli autorizzati. Devia anche il percorso dei bus Atb verso il centro, che percorrerà via Palma il Vecchio e via San Bernardino.

La fase più impattante sarà la seconda, prevista per questo motivo nel mese di agosto, caratterizzato da un minore traffico veicolare: si risistema il tratto di pavimentazione di Largo Cinque Vie, snodo importante dell’area. Sono previste diverse modifiche al traffico, con la possibilità di percorrere, per esempio, via Moroni a doppio senso di marcia.

Nella terza fase i lavori si concentreranno su piazza Pontida, in direzione con l’imbocco di via Broseta. Il costo dell’intervento è di poco superiore ai centomila euro. La fine dei lavori è prevista per il 16 di ottobre Nei prossimi giorni a molti esercizi commerciali della Piazza saranno consegnate brochure informative sulle diverse fasi dei lavori.

Nel frattempo proseguono speditamente i lavori su Borgo Santa Caterina, che potrebbero concludersi entro un paio di settimane, in anticipo di oltre 20 giorni sulle previsioni di inizio cantiere. È in corso l’ultima fase dei lavori, tra via Longo e via Corridoni. Il primo agosto scatterà il rifacimento del manto stradale del marciapiede della stazione autolinee di via Foro Boario, un lavoro che si svolgerà contemporaneamente al cantiere previsto accanto all’area del parcheggio del MetroPark.