Il commento / “Troppa spesa improduttiva. E’ l’ora dei tagli, a partire dal fisco”

di Oscar Fusini*

Pur in presenza di qualche timido segnale di ripresa, molti indicatori – dallo scenario internazionale post Brexit alla contrazione dei consumi fino al calo di fiducia dei cittadini – impongono una strategia d’attacco decisiva e in grado di riportare il nostro Paese sulla via della crescita. E’ questo il senso del convegno tenutosi ieri, a Roma, sul tema “Meno tasse meno spesa binomio della crescita”. L’evento, promosso da Confcommercio, e a cui ero presente, ha visto tutta la componente confederale unita al presidente Sangalli nel chiedere un’accelerazione sul versante delle riforme e dei tagli alla spesa. Il nervosismo del ministro Padoan verso le punzecchiature di Tremonti e, soprattutto, la risposta polemica di Anci (che ritiene poco ortodossi i dati di Confcommercio) confermano che probabilmente i numeri, le relative conclusioni e le richieste del nostro sistema associativo un fondo di verità ce l’hanno.Cosa dice di tanto eclatante la ricerca? Orbene, mettendo a confronto le spese pubbliche delle Regioni italiane, emerge che ci sono “governi” che spendono, per abitante, molto più di altri. La Lombardia, per esempio, tocca quota 2.587 euro, meno di tutti, molto al di sotto dei 6.470 euro del Trentino, ma anche dei 3.729 per abitante del Molise. La domanda a questo punto è lecita: perché queste differenze di spesa da una regione all’altra? Ci sono diversi fattori che determinano i divari. In primis, lo statuto speciale, che amplifica la spesa del 39% in più rispetto allo statuto ordinario, ma anche le dimensioni incidono, dal momento che le Regioni più piccole spendono il 12% di più di quelle grandi. Tuttavia, l’importo non sarebbe di per sé così significativo se non si considerassero anche i servizi erogati. Già, perché una spesa maggiore sarebbe anche accettabile se ad essa corrispondessero maggiori e migliori servizi.

Oscar Fusini
Oscar Fusini

Ecco perché il centro studi di Confcommercio ha costruito un indice sintetico di output di servizi considerando nove indici di valutazione, tra cui l’efficienza della distribuzione dell’acqua, della corrente, degli ospedali e via a seguire. Abbiamo così scoperto che la nostra Regione, quella che spende meno, é prima nella quantità e nella qualità di servizi erogati. Portata a 1 la Lombardia, si scopre che l’Emilia Romagna é a 0, 9 il Trentino a 0,83 e via via fino alla Calabria 0,3 e alla Sicilia a 0,27. Una bella soddisfazione per noi bergamaschi, se non fosse che la spesa pubblica nazionale la paghiamo comunque anche noi. Preoccupa, inoltre, il fatto che, confrontando i dati della spesa con quelli dei servizi, ci si ritrovi in quella dimensione duale che avvicina l’Italia più ai Paesi sottosviluppati che a quelli industriali. La verità inoppugnabile dei numeri, infatti, dice che le Regioni che spendono di più per abitante sono quelle che offrono i servizi peggiori. Il Sud, nella sua generalità, conferma questo assioma. Ma anche le Regioni a statuto speciale, al Nord, non sempre spiccano per livelli virtuosi: hanno maggiori mezzi a disposizione, spendono di più ma con risultati peggiori. Se, quindi, i servizi di tutte le Regioni fossero offerti ai livelli di spesa della Lombardia, la spesa pubblica italiana sarebbe più bassa di quasi 75 miliardi di euro. Tuttavia, tagliare gli sprechi, probabilmente, significherebbe comprimere ulteriormente i servizi portandoli a livelli insufficienti. Più realisticamente, adeguando tutta l’Italia al livello di spesa lombardo, senza intaccare i servizi, non risparmieremmo 75 miliardi ma comunque 21,1 miliardi. Una somma ingente, oggi solo spesa improduttiva, che potrebbe essere destinata al taglio delle imposte e al sostegno degli investimenti nel settore pubblico.

ConfcommercioDa qui la nostra proposta, che reputo coraggiosa. Ovvero, porsi l’obiettivo di scendere con la pressione fiscale a quota 40% (per la precisione a 40,8) entro il 2019 e non al 42,9% come prevede il Governo a quella data. Quindi un taglio molto più profondo della tassazione rispetto agli obiettivi fissati dall’Esecutivo. Certo, servirebbe una crescita del Pil di almeno 3 o 4 decimi all’anno, più di quanto stimato dal Governo, ma comunque il taglio è possibile. In parallelo, servirebbe anche una diminuzione della spesa di 32 miliardi (blocco della spesa tra il 2017 e il 2019). Il tutto consentirebbe alle imprese e alle famiglie di respirare e all’economia di centrare la tanto auspicata ripresa. Dimentichiamoci, quindi, il famoso e tanto declamato bonus di 80 euro, e incamminiamoci decisi verso il taglio delle imposte. Il presidente Sangalli ha riconosciuto al Governo l’impegno verso il contenimento della spesa e la scelta di non aver fatto scattare le clausole di salvaguardia legate alle aliquote Iva. Ha riconosciuto a Renzi di aver anche attivato alcuni cambiamenti strutturali, come la riduzione drastica delle stazioni appaltanti da 33mila a 32 (secondo il ministro Padoan), l’introduzione dei livelli standard d’efficienza nella Sanità, l’integrazione tra forze di Polizia (la Forestale nei Carabinieri), la definizione dei costi standard per i budget dei Comuni e, infine, i tagli alle auto blu (meno di 30mila, la metà rispetto a due anni fa). Uno sforzo che secondo Itzhak Yoram Gutgel, commissario per la Spending review della Camera, ha portato la spesa italiana del 2015 a una diminuzione dell’1,3%, pari a 10 miliardi in meno rispetto al 2014. Il tutto senza licenziamenti nel pubblico impiego (in Francia la spesa è invece salita del 1,9% e in Germania del 3,9%). Tanto, forse più dei precedenti Governi – e questo è stato il motivo del battibecco e dell’uscita polemica dalla sala di Giulio Tremonti, mentre il ministro Padoan stava ancora parlando – ma ancora troppo poco rispetto a quello che servirebbe per cambiare passo. Servono infatti cambiamenti più decisi nella riduzione della spesa locale, reinvestendo nell’ottimizzazione della qualità dei servizi, nella riduzione della pressione fiscale e nel rilancio degli investimenti. Occorre quindi una vera riforma fiscale, a partire dall’Irpef, per arrivare a un sistema più semplice, con meno voci di imposta, minori adempimenti e, soprattutto, più leggero e meno impattante sulle tasche degli italiani.

*direttore di Ascom Confcommercio Bergamo

 




Regolamento anti-ludopatia, «calano i clienti, ma i giocatori accaniti si organizzano»

Si scatena in città la protesta dei bar e delle tabaccherie contro il nuovo regolamento antiludopatia di Palafrizzoni. A due settimane dall’entrata in vigore dell’ordinanza che vieta di giocare a Vlt e slot machine e di vendere e acquistare Gratta e vinci e biglietti della lotteria in alcune fasce orarie della giornata, il contraccolpo sui cassetti delle attività è pesante. Per alcuni commercianti, la “perdita” arriva anche al 30-50% e c’è chi ha ridotto gli orari di apertura e non sa se riuscirà a mantenere al lavoro i dipendenti. Non solo. Il provvedimento non sembra avere ottenuto neppure l’effetto sperato. A detta degli operatori, i giocatori abituali non hanno smesso di farlo, ma si sono spostati fuori città, a Gorle, Seriate, Stezzano o “si sono spostati” a giocare negli orari non vietati.

Le lamentele di baristi e tabaccai riguardano gli orari, ma anche i contenuti del provvedimento.

bar foresti - gratta e vinci
Stefano Foresti

«Abbiamo perso molti clienti, soprattutto nell’orario della colazione – dice Stefano Foresti del bar omonimo nella galleria di Borgo Palazzo, sotto l’Ascom -. Molti  non vengono più a prendere il caffè, preferiscono andare nei bar a 500 metri a Seriate dove possono fare quello che vogliono».

«Ricevo ogni giorno lamentele da parte dei colleghi. I più penalizzati sono i bar del centro che lavorano in pausa pranzo – afferma Luca Mangili presidente provinciale della Fit, la federazione dei tabaccai, e titolare della tabaccheria-ricevitoria lotto alla stazione delle autolinee -. Io stesso sono due settimane che non compro gratta e vinci. Diversi clienti che venivano a prendere le sigarette e giocavano un gratta e vinci ora si fermano a Stezzano e non vengono più da me».

Saverio Ventura al Bar Ventura di via Corridoni conferma che «la flessione nei guadagni si sente» ed evidenzia una conseguenza non prevista:«La maggior parte dei clienti si è spostata a giocare negli orari in cui è concesso. Quelli che perdiamo sono i clienti che sono lì in quel momento».

Gianbattista Gamba dell’edicola e tabaccheria di via Carnovali è perentorio: «È una rovina. Prima compravo 20 pacchi di gratta e vinci, questa è la terza settimana che non li acquisto. I clienti che si fermavano nell’andare al lavoro per comprare le sigarette e giocare, ora comprano tutto a Stezzano. Spero che a livello di Governo ci pensino».

«Non è tanto la vendita singola del gratta e vinci ma quello che gli va intorno – spiega Alberto Venturini della tabaccheria di via San Bernardino -. A parte qualche cliente che abita in zona, gli altri, che si fermavano per andare al lavoro, li ho persi. Ipotizzavo una perdita del 30% ma sono già oltre il 50%. «Se fosse un provvedimento nazionale va bene – aggiunge – ma così si danneggia qualcuno e si favoriscono gli altri».

Sempre nella galleria della Clementina, in Borgo Palazzo, Roberto Foresti della tabaccheria accanto al bar rileva che «spegnere le slot ogni tanto va bene, è anche giusto, ma non ha senso limitare la vendita di gratta e vinci. Chi è ludopatico compra un pacchetto di gratta e vinci e se lo porta via. Quelli che vengono a prendere le sigarette e comprano un gratta e vinci non sono giocatori patologici. Noi abbiamo la concessione per venderli non si può fermare il nostro lavoro. Così si fanno chiudere le attività. Anche per le scommesse? Che cosa c’entra bloccarle?».

Luca Mangili rit
Luca Mangili

Anche i clienti sono scontenti: «Alcuni si mostrano perplessi, altri si lasciano andare a commenti anche coloriti» dice Mangili. E i giocatori mostrano resistenze: «Sono seccati, si chiedono perché a Gorle potevano giocare fino a cinque minuti prima e qui non lo possono fare. Inoltre può immaginare cos’è dire a un giocatore che ha giocato 150 euro che devo spegnere la slot? C’è da litigare con alcuni», evidenzia Roberto Foresti.

L’ordinanza ha già avuto come conseguenza anche tagli sugli orari di apertura delle attività e questo minaccia di ripercuotersi sui posti di lavoro. «Noi siamo in un piccolo centro commerciale, un po’ di gente gira, ma prima dell’ordinanza la mattina era un continuo viavai, ora dalle 7.30 alle 9.30 se entrano cinque clienti è tanto. E la domenica con le scommesse sportive dalle 11 alle 14 eravamo pieni. Ora tengo chiuso» dice ancora Roberto Foresti. «Al bar  siamo in due. La ragazza che mi aiuta cominciava alle 8.30, ora la faccio venire alle 9.30, cosa facciamo in due a quell’ora che non c’è nessuno?», racconta sulla stessa lunghezza d’onda Venturini.

«Il problema della ludopatia c’è, ma questa ordinanza non va bene – riconosce Roberto Foresti -. Dovrebbe essere fatto un tavolo con gli altri sindaci e con noi operatori per trovare una soluzione concordata per gestire la situazione».

Intanto Lottomatica sta analizzando le vendite nelle tre principali tabaccherie della città e medita di fare ricorso.




Oscar Green, vincono la stalla “tascabile”, l’agri menù parlante e lo spinato di Gandino

 

Premiati 2016 Oscar GreenLa “stalla tascabile” a misura di smartphone di Elena Lazzarini, l’agri menù “parlante” di Stefano Rota e lo “Spinato di Gandino” tra tradizione e futuro di Adriano Galizzi sono le esperienze bergamasche che questa mattina sono state premiate con gli Oscar Green regionali della Coldiretti durante il convegno “Il cuore e la terra: percorsi di cibo, cultura e innovazione” che si è tenuto presso la sede di Regione Lombardia a Milano. Il riconoscimento assegnato ai giovani imprenditori valorizza il dinamismo che sta interessando il settore agricolo provinciale, un comparto che nonostante le numerose difficoltà si sta mettendo in gioco con nuove idee e nuove competenze. Secondo un’elaborazione della Coldiretti regionale e della Camera di Commercio di Milano, nell’ultimo anno (fra il primo trimestre 2015 lo stesso periodo del 2016) in Lombardia di imprese giovani in media ne è nata una ogni tre giorni, con un incremento di quasi il 78% ( 148 iscrizioni l’anno scorso, 263 le attuali. A Bergamo, sempre nello stesso periodo di riferimento, nel 2015 ne sono state avviate 19 mentre nel 2016 ne sono state avviate 39 (+ 20%). Hanno preso parte alla premiazione il delegato Regionale di Giovani Impresa Stefano Ravizza, il presidente di Coldiretti Lombardia e vice presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini unitamente all’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea. La delegazione dei giovani agricoltori bergamaschi che ha partecipato all’evento era guidata dal delegato provinciale di Giovani Impresa Daniele Filisetti e dal presidente edal direttore della Federazione Alberto Brivio e Gianfranco Drigo. I premiati 2016 con gli Oscar Green in Lombardia sono: azienda “Mario e Martini” di Elena Lazzarini a Fontanella (Bergamo) per la categoria Impresa2.Terra, azienda “Del  Battista” di Stefano Rota a Palazzago (Bergamo) per la categoria Fare Rete, azienda “Il frutteto dello Strone” di Andrea Alessandrini a Manerbio (Brescia) per la categoria Campagna Amica, azienda agricola di Adriano Galizzi a Leffe per la categoria WeGreen, Istituto Comprensivo Varese 3 “Vidoletti” con il dirigente Antonio  Antonellis per la categoria Paese Amico. Le 3 menzioni speciali: Azienda “Verdure sott’Oglio” di Vanessa Gandolfi a Marcaria (Mantova), Azienda “La Fontana di Comazzo” di Ulderico Brambilla a Comazzo (Lodi) e Floricoltura “Lampugnani Walter” di Beatrice Lampugnani a Orsenigo (Como).

Le esperienze bergamasche premiate  con l’Oscar Green 2016

 

  • Impresa 2.Terra / Portarsi l’azienda in tasca con lo smartphone

“Il mio smartphone è una finestra sempre aperta sull’azienda. L’impianto fotovoltaico che ho sul tetto della stalla in caso di anomalie mi manda un sms così posso intervenire e risolvere il problema. Ho inoltre il collegamento con alcune telecamere che ho posizionato nella stalla per controllare gli animali. Per le bovine gravide invece uso un sensore che al momento del parto mi manda un segnale sul cellulare e quindi intervengo per assistere l’animale. Essendo sola in  azienda questa tecnologia mi è molto utile per ottimizzare lavoro e tempo libero”.

  • Fare Rete / Agri menù senza segreti con il QRcode

“Per me è importante che gli ospiti del mio agriturismo sappiano tutto dei piatti che porto in tavola, dagli antipasti fino ai dolci, in modo che possano scegliere con consapevolezza cosa mangiare. Per questo propongo loro un menù senza segreti, dove ogni portata ha il proprio codice Qr da leggere con lo smartphone per vedere tutti gli ingredienti e anche gli eventuali allergeni. Inoltre grazie alle informazioni del QR code si vede che tutto è prodotto nella mia azienda agricola con un filiera completa: allevamenti, caseificio, laboratori di norcineria”.

  • We Green / Lo “Spinato di Gandino” fra tradizione e futuro

“Siamo l’unica azienda in Lombardia a produrre gallette di mais a chicco intero a livello semi-industriale. Partiamo da un produzione di cereali senza alcun uso di sostanze chimiche. Sgraniamo a vista le pannocchie per selezionare le migliori e ottenere una qualità del prodotto finito eccellente. Coltiviamo l’antica varietà denominata “Mais Spinato di Gandino” contribuendo allo sviluppo sociale del nostro territorio, che parte dal coinvolgimento delle scuole nei campi e in classe. Ho 26 anni e né i miei genitori né i miei nonni coltivavano mais. Mi sono reinventato agricoltore”.

 

 




Rogo alle seggiovie di Foppolo, l’Ascom: «Pronti a dare sostegno ai nostri associati»

rogo FoppoloL’Ascom esprime la propria solidarietà agli imprenditori del commercio e del turismo dell’alta Valle Brembana, per quanto accaduto nella notte tra il 7 e l’8 luglio scorsi. Il rogo che ha distrutto le due seggiovie di Foppolo – la Quarta Baita e Montebello – rischia di compromettere la stagione estiva e, soprattutto, quella invernale del comprensorio dell’alta valle, mettendo in ginocchio l’economia di una intera area montana, che è già in situazione di difficoltà.

«Quanto accaduto è un atto da condannare sia per il fatto in sé, ma soprattutto perché può avere ricadute pesanti sull’economia dell’alta Valle Brembana – commenta Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo –. Nel comprensorio di Foppolo si contano poco meno di 200 attività imprenditoriali del terziario, la maggior parte delle quali legate all’ospitalità e alla ristorazione. Sono attività gestite per lo più a conduzione familiare. Compromettere una stagione estiva e non avere certezze su quella invernale vuol dire far morire la vallata. Come Associazione vogliamo esprimere la nostra solidarietà, mettendoci a disposizione dei nostri associati, sostenendoli nei diversi problemi che potranno incontrare».

Preoccupazione arriva anche da Giovanni Zambonelli, presidente di Federalberghi Bergamo. «I colleghi dell’alta valle sono realmente preoccupati, perché quanto successo nei giorni scorsi rischia di danneggiare l’intera stagione turistica, sia estiva che sciistica. Siamo a disposizione per qualsiasi difficoltà che potrebbe sorgere sia in campo fiscale, finanziario che di rapporti con il personale. Siamo vicino ai colleghi e non li vogliamo lasciare soli. E rivolgiamo lo stesso appello  anche alle istituzioni».

Anche Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom, assicura tutta la sua disponibilità. «Anche noi come Cooperativa assicuriamo la massima disponibilità nei confronti degli imprenditori del terziario dell’alta valle a supporto di tutte le richieste che possono venire in ambito finanziario e di accesso al credito» spiega Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco.

.




“Gestire un’impresa oggi”, sei imprenditori a confronto

Borsa merciMercoledì 20 luglio, dalle 15, nelle sale del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni in via Petrarca 10 a Bergamo, si terrà la tavola rotonda “Gestire un’impresa oggi: capacità personali, organizzative e modelli di ispirazione e di riferimento”. Nel corso dell’incontro, tre imprenditori e tre imprenditrici, condividendo le proprie esperienze e percorsi professionali, cercheranno di definire se il proprio stile imprenditoriale/gestionale sia frutto non solo di doti personali o acquisite, ma anche di esempi provenienti da persone o modelli con cui sono entrati in contatto nel corso della propria formazione o esperienza lavorativa. Dopo l’apertura lavori, affidata alla Presidente del Comitato camerale Ida Rocca, interverranno alla tavola rotonda moderata dalla giornalista Simona Befani: Adriano Galizzi dell’omonima azienda agricola, Ines Fumagalli del Cestino saporito, Pietro Trapletti di Balsamo srl, Federica Cavalli di Come un fior di loto, Davide Aresi della Aresi Mario mobili in stile e Silvia Podetti della Podetti Luigi e C. srl. L’iniziativa, organizzata da Bergamo Sviluppo su proposta del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di commercio di Bergamo, è realizzata in collaborazione con il sistema associativo provinciale.L’incontro, in particolare destinato ad aspiranti e neo imprenditori, è aperto a tutti gli interessati. La partecipazione è gratuita.




Consumi energetici e CO2 in calo, Orio si conferma aeroporto virtuoso

OrioSacbo, società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, ha ottenuto il rinnovo del secondo livello della certificazione Airport Carbon Accreditation, rilasciata da ACI Europe (Consiglio Internazionale degli Aeroporti Europei) a seguito della verifica del possesso dei requisiti evidenziati nel biennio 2014-2015 e relativi al processo di efficientamento e contenimento delle risorse energetiche impiegate nelle diverse attività condotte all’interno delle infrastrutture di scalo. La conferma dell’accreditamento riconosce al gestore aeroportuale di aver operato in linea con gli obiettivi prefissati, elaborando e applicando il Piano di Azione Energetico che ha permesso di conseguire una tangibile riduzione delle risorse utilizzate, ovvero della CO2 equivalente prodotta. Ciò, in particolare, attraverso gli interventi messi in atto nel 2014 e 2015, tra cui l’entrata a regime della nuova illuminazione LED di pista, il rinnovo della centrale termica, l’installazione di impianti innovativi nella nuova ala dell’aerostazione. Direttamente ispirata alla certificazione di qualità ISO 14000, lo Schema Airport Carbon Accreditation (ACA) è dedicato esclusivamente alle infrastrutture aeroportuali e prende in esame le relative attività operative che contribuiscono maggiormente alle emissioni di CO2. Lo Schema ACA garantisce un’oggettiva misurabilità dei risultati, costituendo un riferimento preciso e un importante strumento per una efficace gestione delle emissioni di CO2. Si tratta di un’importante supporto per le attività quotidiane di energy management e per la definizione delle strategie a lungo termine, in quanto contribuisce a guidare e supportare la gestione ambientale dello scalo attraverso un processo di miglioramento continuo e di collaborazione con i vari soggetti aeroportuali. L’accreditamento rilasciato da ACI Europe consente inoltre all’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio di fregiarsi dello specifico brand con cui si identificano gli scali che hanno dimostrato il proprio impegno in modo concreto sul tema e che oggi viene attribuito a un network di aeroporti selezionati su scala mondiale.




Bergamo Estate, al cinema sdraiati sul prato. E il 21 luglio torna Bergamo Balla

parco Turani redonaCinema, teatro, musica, sport: per chi resta in città sono moltissime le proposte del cartellone di Bergamo estate 2016. Prende il via venerdì 15 luglio una rassegna che tocca per la prima volta Bergamo: “Cinema al parco”, a cura di Oki Doki Lab. Dal 15 al 24 luglio al parco Turani di Redona gli spettatori potranno sdraiarsi comodamente sul prato col proprio telo e assistere, dalle 21.15, alla proiezione gratuita di alcuni dei film cult degli anni ‘80, ’90 e 2000. Si parte con “Little Miss Sunshine” (15 luglio) per proseguire con “Ratatouille” (16 luglio), “Il favoloso mondo di Amélie” (17 luglio), “Il grande Lebowski” (18 luglio), “The Truman show” (19 luglio), “Top Gun” (20 luglio) e “Billy Elliot” (21 luglio). Tutte le sere dalle 19 sarà aperto il Chiosco, un punto ristoro gestito da La Dispensa, dove assaggiare il famoso panino gourmet e birre artigianali. Venerdì 15 luglio negli spazi dell’ex carcere di S. Agata, s’inaugura, alle 18, “Dare coraggio”, un’esposizione di quattro artisti bergamaschi in quattro rispettive celle, nelle quali ciascuno di loro colloca la propria installazione: Paolo Facchinetti, Giovanni Bonaldi, Clara Luiselli e Federica Mutti. A ispirare il loro lavoro viene dato un tema che produce una particolare risonanza in questo singolare luogo espositivo: dare coraggio. In un luogo che porta con sé la memoria di vite sospese dalla reclusione e si ospita una riflessione sul coraggio, pensato come la spinta che la speranza offre a ogni essere umano. Ogni artista interpreterà questo tema a seconda della propria poetica e delle proprie tecniche espressive. L’apertura è prevista dal 15 luglio al 18 settembre, al sabato e alla domenica dalle 10 alle 22. La mostra resterà chiusa il 13 e 14 agosto. Progetto a cura di Fondazione A. Bernareggi.

Musica e teatro ancora protagonisti degli appuntamenti in cartellone questa settimana. Si parte il 16 luglio con “Suoni in estate”, rassegna dell’associazione culturale Al chiaro di luna che propone in piazza Vecchia “Sprazzi di Futuro”, il concerto finale della Masterclass Internazionale di Direzione per Banda. Martedì 19 luglio un imperdibile appuntamento con “Eccentrici”! In scena l’imprevedibile, geniale, dissacrante e divertentissimo Leo Bassi con il suo “The Best Of”, un evento concepito e impreziosito dai migliori numeri della sua carriera. È un’antologia lunga novanta minuti dell’erede di una stirpe di clown che ha trasformato la risata in un’arma per il cambiamento. Artista giramondo e poliglotta (parla otto lingue, tra cui naturalmente l’italiano), Leo Bassi è un personaggio assolutamente unico. (ore 21.30, Auditorium Piazza Libertà. Ingresso: 5€. Info: 3395695570, info@ambaradan.org).

Il 20 luglio un mix di musica e ballo la serata proposta da Matè Teatro presso il cortile della GAMeC il 20 luglio con “Swing di una notte d’estate”, che presenta la nascita e l’evoluzione della musica swing dagli anni ’20 agli anni ’50: cultura, musica, ballo e divertimento a ritmo di bounce. (In collaborazione con GAMeC. Ore 21.15. Ingresso: 10€. Riduzioni Senior e Family Card. Info: 340/5680038 info@mateteatro.it). Sempre il 20 luglio appuntamento con “Stand up!”, la rassegna di A levar l’ombra da terra dedicata alla stand up comedy. In scena lo spettacolo “RG Standup Special” di Riccardo Goretti. Il 21 luglio, alle 17.30, alla biblioteca Tiraboschi si tiene il reading teatrale “Lucernario” (di J. Saramago), di Antonio Russo, al sax e clarinetto basso Guido Bombardieri, alla chitarra Alberto Zanin, a cura di La Vecchia Sirena. Da segnare in agenda la rassegna che prende il via il 21 luglio: “Sant’Agata dal vivo” curata dall’associazione InAtto. Per 4 serate all’ex carcere di S. Agata l’associazione culturale Spaz1o Teatro presenta “Odisseo – il folle volo”, una produzione deSidera Festival, con Tiziano Ferrari. Una narrazione a più voci definisce i contorni di Odisseo, evocato anche nella sua assenza. Un viaggio che il pubblico può comporre attraverso i piani delle ex carceri di Sant’Agata: chi ascoltare, quale storia seguire, diventando protagonista della propria personale Odissea. Nei diversi piani vengono affrontati cinque grandi temi dell’eroe omerico: Ritorno, Imprese, Amori, Oblio e Partenza. Un viaggio che, come nel destino del protagonista, riparte più volte ogni sera. Il pubblico entrerà a gruppi, scaglionato in tre diversi orari (20 – 20.40 – 21.20). (Prenotazione obbligatoria: 347 1795045, info@teatrodesidera.it).

Il 21 luglio torna “Bergamo Balla”, una grande festa del centro cittadino che offre a bergamaschi e turisti un’occasione per fruire di uno spazio urbano recuperato alla socialità, all’incontro, all’intrattenimento. In primo piano anche quest’anno la danza! Saranno diverse le performance proposte da moltissime scuole che trasformeranno il centro in un’enorme pista da ballo al ritmo dell’hip hop, della musica popolare e tradizionale, del latino e dello swing. Grazie alla collaborazione tra gruppi di commercianti, tra le molte iniziative, non mancheranno dj set e concerti live rinfreschi, aperitivi, bolle di sapone, esposizioni, sfilate e street food. Il centro diventerà una grande area pedonale dove fare shopping e assistere a iniziative di intrattenimento e animazione.

Info su www.bergamoestate.it

 




Rilancio di via Moroni, commercianti e residenti alleati

via moroni - fioriereAlla presenza del vicesindaco Sergio Gandi e di Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente e Verde Pubblico del Comune di Bergamo, ieri, al RED Caffè di via Moroni, è stato presentato il progetto di restyling e sponsorizzazione delle fioriere esistenti lungo la via. L’iniziativa denominata “Primavera Moroni” nasce grazie a Fabio Epis e Fabio Spada, titolari del locale che, meno di un anno fa, consapevoli del periodo difficile vissuto dalle attività commerciali presenti nell’intero Borgo San Leonardo – anche a causa dell’immagine negativa di cui soffre la zona – hanno proposto di coinvolgere gli altri esercenti e i cittadini residenti in un progetto in grado di migliorare la percezione stessa di questo vivace e storico quartiere residenziale.

Grazie al coinvolgimento di Ivana Lacagnina, architetto specializzata in architettura dei giardini e progettazione del paesaggio oltre che residente, l’idea iniziale è diventata una proposta concreta. «Al centro del progetto – racconta l’architetto Lacagnina – le 26 fioriere esistenti, posizionate oramai una decina d’anni fa dal comune ed in cattivo stato di conservazione, fioriere che sono state riverniciate e riposizionate sui marciapiedi a destra e sinistra della strada dove erano originariamente previste dal Comune. Sulle stesse sono state poste delle fasce amovibili in metallo verniciato che riportano il nome scelto per il progetto “Primavera Moroni” e quello dell’attività  commerciale/condominio che si è preso in carico la realizzazione e, soprattutto, la successiva manutenzione delle nuove fioriere riqualificate». «Al loro interno – continua l’architetto – è stata eliminata la vegetazione arbustiva presente, oramai differente in ogni fioriera, e piantante delle nuove specie omogenee. La vera novità sono gli alberi, dei meli ornamentali di altezza superiore ai tre metri, che regaleranno un impatto estetico piacevole anche a distanza e per tutto l’anno, creando l’effetto di un viale alberato».

Gli alberi di melo sono accompagnati da vegetazione arbustiva ed erbacea a bassa manutenzione: alberi di Malus “Evereste”, Rosa “Innocentia” (arbustiva rifiorente, bianca), Verbena bonariensis (erbacea perenne), Stipa tenuissima (graminacea ornamentale) e due varietà di lavanda, Lavandula spica e Lavanda augustifolia “Munstead”. «In primo luogo vorrei ringraziare di cuore il quartiere – sottolinea Ciagà – l’iniziativa “PrimaveraMoroni” è un esempio non solo di cittadinanza attiva, ma di cittadinanza iperattiva, un’idea a cui son seguiti un’azione di coordinamento e la costruzione di un progetto che può essere considerato esemplare e venire replicato anche in altri contesti cittadini. Vorrei sottolineare la coesione sociale sottesa a questo progetto: residenti e commercianti hanno lavorato insieme e a stretto contatto in un’iniziativa che va a beneficio della qualità degli spazi pubblici che loro stessi vivono e abitano».

Il costo dell’opera è stato interamente sostenuto dai commercianti e dai residenti che hanno aderito all’iniziativa (circa trenta). La partecipazione di aziende interessante a sostenere e sponsorizzare l’iniziativa, ha consentito il contenimento complessivo delle spese. Ha inoltre contribuito l’Associazione per il Borgo San Leonardo, presieduta da Paolo Bertuletti, che si è fatta carico anche della raccolta fondi.




Concerto di Bollani in piazza Carrara, deroga del Comune per i pubblici esercizi

Accademia Carrara bLa Fondazione Accademia Carrara, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha organizzato un concerto di Stefano Bollani, il 25 luglio prossimo, alle 21, in Piazza Carrara. Vista la natura dell’evento, all’aperto, Palafrizzoni ha deciso di invitare i pubblici esercizi di via San Tommaso e di Piazza Carrara a collaborare al buon esito della manifestazione, così da poter offrire un servizio di ristori all’esterno dei locali pubblici che danno sull’area chiusa al traffico. Il Comune ha pertanto autorizzato l’allestimento di tavoli, sedie ed attrezzature per lo svolgimento delle attività previste, dalle 19 sino alle 23.30, al fine di consentire la pulizia e la successiva riapertura al traffico delle vie interessate alle 24. Durante lo svolgimento della manifestazione dovranno tuttavia essere rispettati i limiti di rumore e i requisiti igienico sanitari stabiliti dalla specifica normativa in materia. In particolare, dovrà essere sempre mantenuto libero uno spazio  3 metri e mezzo per l’eventuale transito dei mezzi di soccorso. Durante il concerto, Bollani presenterà il suo ultimo album, Napoli Trip, un omaggio alla città partenopea. Un progetto che vede la partecipazione di vari personaggi, dal sassofonista e napoletano DOC Daniele Sepe al dj norvegese Jan Bang, per svelare una Napoli diversa, attraverso incursioni sonore spiccatamente contemporanee.




Obbligo del Pos per i parcometri. Palafrizzoni: “Mancano i decreti attuativi”

parcometroIl testo di legge di stabilità 2016 prevede l’obbligo di offrire la possibilità di pagamento con carte bancarie nei parcometri dal 1° luglio. Sennonché prevedeva anche l’emissione di Decreti attuativi per le regole di armonizzazione alle Direttive europee per le commissioni bancarie e  chiarimenti in merito all’interpretazione del concetto di “impossibilità tecnica all’adeguamento” e alla conseguente attività necessaria per l’adeguamento stesso degli impianti. Decreti che non sono stati mai emanati e che quindi non fanno entrare in vigore la norma. La precisazione arriva da Palazzo Frizzoni che evidenzia come “Bergamo sia una delle città in Italia con il sistema di pagamento della sosta più avanzato”. A spiegarlo è l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni. “Tutti i parcometri cittadini – afferma – sono stati adeguati circa un anno e mezzo fa, e sono di ultima generazione, circa il 50% dei quali prevede già la possibilità di pagare con carta di credito e bancomat. Non solo: a Bergamo è possibile pagare anche attraverso altre modalità innovative, via sms o attraverso l’applicazione per smartphone sviluppata da ATB. Gli investimenti dell’ultimo anno per migliorare le possibilità di pagamento sono stati fatti proprio nell’ottica di adeguarsi alla legge qualora venissero emanati i decreti attuativi. Bergamo si è mossa in anticipo, al contrario di buona parte del Paese”.