Moltrasio (Ubi Banca) parla di Brexit

“Brexit, e ora?” è il tema dell’incontro  in programma stasera, alle 20,45, alla Casa del Giovane, in via Gavazzeni a Bergamo. Ne parleranno Antonio Villafranca di ISPI Europa, Andrea Moltrasio, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Ubi Banca che valuterà “Quali conseguenze sui mercati?” e Gilberto Bonalumi, già sottosegretaio agli Affari Esteri, su “Quali i possibili risvolti internazionali”. Modera il giornalista Franco Cttaneo




Bergamo, Gori incontra i cittadini in piazza Varsavia

Mercoledì 13 luglio, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, incontrerà i cittadini in piazza Varsavia. L’appuntamento è fissato per le 21 ed è organizzato dal Circolo 2 del Partito Democratico che ha invitato all’incontro anche il vicesindaco Sergio Gandi. Sarà un’occasione per fare il punto e aggiornarsi sui prossimi interventi che l’Amministrazione comunale ha messo in cantiere per la parte ovest della città.




Cari bergamaschi, è ora di reagire. Occupiamo piazzale degli Alpini

piazzale degli AlpiniI Bergamaschi sono un popolo meraviglioso: parafrasando Pertini. Sono capaci di imprese sensazionali, come abbracciarsi per chilometri lungo le Mura, stabilendo una serie di formidabili record, o incolonnarsi disciplinatamente per ore ed ore per zampettare sul lago d’Iseo. Poi, inspiegabilmente, quando si tratta di situazioni meno creative, quando non c’è di mezzo un Guinness, ma il benessere e la dignità di una città intera, spengono la luce e diventano una matassa grigia. Furetti, se c’è da fare un festone per la Dea o un giovedì danzante, bradipi, se c’è da salvare la faccia. Strana gente, la mia gente: capace di vorticanti piroette tra il civismo talebano e la più infingarda delle ignavie. Voi direte: ma con chi ce l’ha stavolta, il maledetto piantagrane? Fedele alla sua impresa di “mai contèt de negot”, il Cimmino è ostile perfino agli abbraccioni pubblicitari e alle passerelle indomenicate? Ma no, cari compatrioti mesopotamici: gli è che duro fatica a capire come una città, capace di mobilitarsi per una goliardata, non sia, viceversa, capace di farlo quando in gioco c’è l’immagine vera di Bergamo, la sua sicurezza, la sua capacità di accogliere il forestiero sotto la sua veste migliore: e mi riferisco all’intollerabile situazione del piazzale degli alpini.

Sarà che sono un alpino e vedere gli alpini, che hanno sconfitto gelo, guerra e sfortuna, costretti alla resa da un branco di teppisti e di spacciatori, mi rende un filo idrofobo. Sarà che l’idea che casa mia non sia più casa mia mi fa tremendamente incazzare. Sarà che constatare che nessuno muove un dito, perché una malintesa e criminale tolleranza, venata di pelosissimo umanitarismo a vanvera, lega le mani alle forze dell’ordine, sotto la specie di precise indicazioni politiche, a me le mani le fa, invece, prudere. Sarà quel che vi pare, ma, quando uso il termine “intollerabile”, intendo proprio che non si debba più tollerare: intendo che sia ora farla finita una volta per tutte con questa marmaglia che pensa di poter spadroneggiare in un parco pubblico in pieno centro cittadino e proprio sotto gli occhi di chi arriva in treno in città. E, allora, cari Bergamaschi, perché non organizzate un bel presidio in piazzale degli alpini, esattamente come vi siete mobilitati per fare quella gioppinata dell’abbraccio da record? Si crea un bel comitato organizzatore, si ottiene l’appoggio dei media locali, si stampano delle belle magliette con su scritto: “Mi riprendo la mia città” e si occupa in pianta stabile il piazzale per un mese, due mesi, sei mesi, se necessario: si fa, insomma, quello che le istituzioni non si sognano nemmeno di fare. Perché no? Ve lo dico io il perché. Nessun comitato organizzatore super partes si potrebbe creare, perché nessuno vorrebbe passare da razzista, leghista, nazista: abbracciarsi è un conto, ma pretendere sicurezza è un altro paio di maniche, è materia pericolosa di questi tempi.

Quanto ai media locali, sarebbe già tanto se non boicottassero apertamente un’iniziativa del genere: troppo impopolare stare dalla parte del popolo, meglio stare con le élites! Quanto a stampare delle magliette: indossarle potrebbe essere considerato una provocazione, anzi, magari si rischierebbe una multa. A questi chiari di luna, perfino un presidio di cittadini, che vada contro le disposizioni supreme, potrebbe venir perseguito come occupazione abusiva di suolo pubblico: ormai, si è capito che chi dovrebbe difenderci difende quelli da cui dobbiamo difenderci: what else? In questo simpatico giocare a nascondino con il buon senso e la logica, privilegiando a tal punto i ‘circensens’ da dimenticarsi, non si dice il benessere cittadino, ma perfino quel ‘panem’ che, una volta, ai giochi del circo veniva sempre accomunato nella descrizione delle necessità del popolo bue, noi stiamo serenamente affondando di prua, seppure teneramente abbracciati. Perché, se si molla in piazzale degli alpini, si molla dappertutto: lì ci sono le scuole, lì c’è il centro pulsante di questa città, lì ce la giochiamo, quando le ciccione americane sbarcano alla stazione, in cerca di gelati e di scorci per poter esclamare Oh my God! E se rinunciamo a quel pezzo di Bergamo, vuol dire che abbiamo rinunciato a Bergamo tout court.

Eppure non c’è un solo politichetto locale, un amministratore, un oppositore, che getti nella questione un centesimo di quella foga e di quell’entusiasmo che si spende per abbracci, notti bianche, balletti serali e quisquilie consimili. E lo stesso dicasi per gli imbarbariti giovanoidi, tutti contenti di farsi i selfie con la maglietta delle Mura: sembra che stiamo parlando di due città diverse, una da Guinness per gli abbracci e l’altra da Guinness per i calci in culo! Io non vi riconosco più, cari Bergamaschi: è davvero possibile che vediate la nostra città trasformarsi in una città americana, con la zona bene e i quartieri trasformati in ghetti per spostati, senza battere ciglio. Veramente vi importa di più di finire sul giornale per un record di abbracci che per un necrologio o per una rapina? E se toccasse a voi, ai vostri figli, di incappare in una bella rissa lungo viale Papa Giovanni? Allora, immagino, sdegno e dolore. Sdegnatevi un attimino prima, allora: si chiama profilassi. E funziona.




Negozi di moda, finanziamenti su misura grazie all’accordo nato in Ascom

Parte da Bergamo l’accordo di collaborazione tra la Federazione Moda Italia e il Gruppo Ubi Banca che mette a disposizione di tutte le imprese commerciali lombarde dei settori abbigliamento, calzature, pelletteria e accessori uno specifico plafond di finanziamenti.

Realizzato in sinergia con Fogalco, la cooperativa di garanzia dell’Ascom di Bergamo, va a beneficio delle imprese che avviano entro la fine del 2016 programmi e progetti di investimento – riqualificazione, ristrutturazione, ampliamento, ammodernamento delle strutture o dei processi – o di sostegno nell’ambito della gestione ordinaria.

Il requisito per accedere è che l’impresa sia iscritta alla Federazione Moda Italia, la più importante organizzazione di rappresentanza del dettaglio e ingrosso dei settori abbigliamento, tessile per arredamento, tessuti per abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, articoli sportivi con oltre 35mila imprese commerciali piccoli e medie associate.

Il finanziamento proposto è di tipo chirografario a medio termine per un importo massimo di 100mila euro, con la possibilità di condividere eventuali deroghe. L’importo del finanziamento potrà essere al massimo pari a quattro volte il volume delle transazioni del Pos annuo, che sarà interamente canalizzato sul conto di regolamento del prestito. La durata massima è di 48 mesi, con rimborso in rate mensili posticipate costanti.

Il tasso proposto per la finalità investimenti è variabile indicizzato all’Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread compreso tra il 2,65% e il 3,50%, a seconda del rating assegnato dalla banca. Per altre finalità gli spread vanno dal 3,15% al 3,95%.

Le spese di istruttoria sono ridotte nella misura dello 0,90% dell’importo del finanziamento, con un minimo di 300 euro e un massimo di 600 euro. Qualora intervenisse un Confidi, è previsto un ulteriore abbattimento del 50% delle spese di istruttoria con un minimo di 300 euro.

L’accordo riguarda le imprese del settore operanti in Lombardia e le banche del Gruppo Ubi Banca operanti sul territorio: Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare Commercio &Industria, Banca di Valle Camonica.

Diego Pedrali
Diego Pedrali

«Sono soddisfatto per l’accordo che abbiamo stipulato – afferma Diego Pedrali, presidente del Gruppo abbigliamento di Ascom Confcommercio Bergamo e membro di Giunta della Federazione Moda Italia -, soprattutto perché è un accordo che ha una valenza lombarda ed è indirizzato a tutte le imprese del settore. Inoltre le condizioni offerte sono particolarmente vantaggiose e vanno a beneficio di una importante categoria che, nonostante le difficoltà del contesto economico, continua a svolgere un importante ruolo nell’economia del paese. L’accordo è frutto della collaborazione in atto tra Ascom Bergamo, Ubi Banca e FedermodaItalia, che ha scelto la nostra città per portare avanti e concludere un progetto così importante, la cui valenza potrebbe diventare nazionale. Dopo una primo rodaggio l’accordo potrà essere indirizzato alle 98 associazioni provinciali e alle 35mila imprese che fanno parte della nostra Federazione. È un aiuto che vogliamo offrire all’intero settore che nel 2014 ha visto chiudere 3.378 negozi e nel primo trimestre di quest’anno 1.749 attività. Per superare il momento di crisi attuale abbiamo pensato di mettere in campo un progetto che potesse dare ossigeno alle nostre imprese, coinvolgendo Ubi Banca che è presente su tutto il territorio nazionale. Vogliamo stimolare i nostri commercianti facendo loro conoscere questa nuova opportunità, che è un punto di forza del nostro sistema».

«Attraverso la società partecipata AsconfidiLombardia, soggetto intermediario finanziario vigilato, siamo nelle condizioni di prestare al sistema bancario una garanzia qualificata che consente all’imprenditore di ottenere risorse a condizioni agevolate – evidenzia Antonio Arrigoni, direttore di Fogalco -. Questo accordo consente inoltre di fornire all’impresa una consulenza mirata e personalizzata sulla propria situazione economica e creditizia, che permette di conoscere in maniera più approfondita la propria capacità e solidità finanziaria».

«La firma di questo accordo – dichiara Osvaldo Ranica, direttore generale di Banca Popolare di Bergamo – è importante sia per la nuova collaborazione attivata con una Federazione particolarmente rappresentativa di settori economici significativi per la nostra economia sia per la rinnovata sinergia con Ascom e la sua cooperativa di garanzia Fogalco, che si traduce in un quotidiano e reciproco essere al fianco delle aziende del territorio di cui siamo Banca di riferimento».

«L’accordo raggiunto con FedermodaItalia – aggiunge Luca Gotti, direttore territoriale di Banca Popolare di Bergamo – ci consente di mettere a disposizione di tutte le aziende iscritte una forma di credito, quella del finanziamento chirografario, con condizioni dedicate e finalizzato a sostenere sia l’avvio di programmi e progetti di investimento sia le più ordinarie esigenze della gestione operativa tipiche delle imprese del settore del commercio».

Per informazioni: Fogalco tel. 035 4120321.




Giovani e over 50, ecco il bando punto per punto

giovani e over imprenditoriÈ stato pubblicato il nuovo Bando regionale “Intraprendo”, con l’obiettivo di favorire e stimolare l’imprenditorialità lombarda mediante l’avvio e il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali e di autoimpiego, con particolare attenzione alle iniziative intraprese da giovani (under 35 anni) o da soggetti maturi (over 50 anni) usciti dal mondo del lavoro o da imprese caratterizzate da elevata innovatività e contenuto tecnologico, riducendo il tasso di mortalità e accrescendo le opportunità per la loro affermazione sul mercato.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La linea ha una dotazione finanziaria complessiva pari ad 30 milioni di euro. Il bando è attuativo della prima finestra con una dotazione di 15 milioni.

PROGETTI AMMISSIBILI

Per la realizzazione della finalità del bando possono essere presentati progetti di: a) avvio e/o sviluppo di MPMI; b) avvio e/o sviluppo di attività di lavoro libero-professionale in forma singola. Da realizzarsi esclusivamente in una Sede operativa/Luogo di esercizio prevalente in Lombardia.

Sono ammissibili all’intervento finanziario progetti che comportino spese totali ammissibili uguali o superiori a 41.700 euro. L’intervento finanziario sarà concesso da un minimo di 25.000 fino ad un massimo di 65.000 euro.

ENDORSEMENT

Per essere ammessi all’intervento finanziario, i progetti presentati devono aver ricevuto uno o più endorsement, ossia una dichiarazione a supporto della qualità dell’idea imprenditoriale/professionale oggetto della domanda di partecipazione al bando.

L’endorsement deve essere rilasciato da:

a) soggetti istituzionali o riconosciuti: associazioni di categoria, camere di commercio, incubatori pubblici o privati certificati, di cui all’articolo 25 del D.L. n. 179/2012 e s.m.i., banche o intermediari finanziari iscritti all’albo unico di cui all’art. 106 TUB, università o centri di ricerca universitari, Distretti del commercio Lombardi (ente locale capofila) riconosciuti da Regione Lombardia, di cui alla D.G.R. n. 10397/2009 e s.m.i, Cluster Tecnologici Lombardi, riconosciuti da Regione Lombardia e conpersonalità giuridica, di cui al Decreto n. 1507/2016 e s.m.i..

b) soggetti privati: clienti o fornitori attuali o potenziali del soggetto richiedente, soggetti operanti nel medesimo settore professionale di quest’ultimo.

I soggetti di cui al comma precedente non devono risultare tra i soggetti che hanno presentato domanda di partecipazione a valere sul presente Bando.

L’endorsement deve essere rilasciato esclusivamente nell’apposito format che sarà reso disponibile sul Sistema informativo SiAge.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono partecipare i soggetti che, al momento della presentazione on line della domanda, posseggano uno dei seguenti requisiti:

a) siano MPMI, come definite all’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014, iscritte e attive al Registro delle Imprese da non più di 24 mesi, con Sede operativa attiva in Lombardia come risultante da visura camerale;

b) siano Liberi Professionisti in forma singola che abbiano avviato la propria attività professionale da non più di 24 mesi (come risultante dal Modello dell’Agenzia delle Entrate “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA” e s.m.i), e che abbiano eletto a Luogo di esercizio prevalente dell’attività professionale uno dei Comuni di Regione Lombardia e che, per tale attività professionale, risultino iscritti all’albo professionale del territorio di Regione Lombardia (a livello provinciale/regionale/interregionale) del relativo ordine o collegio professionale o aderenti a una delle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione di qualità rilasciata ai sensi della medesima legge (elenco Mise);

c) siano “aspiranti imprenditori”, ossia persone fisiche che provvedano, nel termine perentorio di 90 giorni a partire dalla data del decreto di assegnazione, pena la decadenza dall’Intervento Finanziario, ad iscrivere ed attivare nel Registro delle Imprese di una delle CCIAA di Regione Lombardia una MPMI;

d) siano “aspiranti liberi professionisti in forma singola”, ossia persone fisiche, non ancora in possesso di una Partita IVA riferibile all’attività professionale che intendono avviare, iscritte per tale attività all’albo professionale del territorio di Regione Lombardia (a livello provinciale/regionale/interregionale) del relativo ordine o collegio professionale o aderenti a una delle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione di qualità rilasciata ai sensi della medesima legge (elenco Mise). Tali soggetti sono tenuti, nel termine perentorio di 90 giorni a partire dalla data del decreto di assegnazione pena la decadenza dall’intervento finanziario, a:

  • aprire la Partita Iva riferibile all’attività professionale oggetto del Progetto presentato e per la quale risultano iscritti all’albo professionale o aderenti all’associazione tenuto dal Mise;
  • avviare tale attività professionale in un luogo di esercizio in Regione Lombardia.

Ciascun soggetto potrà beneficiare di un solo intervento finanziario.

SOGGETTI NON AMMISSIBILI

1. Non sono ammissibili agli interventi finanziari i soggetti:

a) i cui progetti non abbiano almeno un endorsement;

b) che risultino in difficoltà così come da definizione dell’art. 4.3 lett. a) del Regolamento de minimis;

c) che rientrino in uno degli ambiti di esclusione previsti dall’applicazione del Regolamento de minimis, ossia:

  • operanti in tutti i settori corrispondenti ai codici ricompresi nella sezione A (Agricoltura, silvicoltura e pesca) della classificazione Ateco 2007; al fine dell’applicazione del presente articolo si precisa che si farà esclusivo riferimento al codice di attività prevalente d’impresa/libero professionista del soggetto richiedente (Ateco 2007);
  • operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui all’Allegato 1 del Trattato UE (riportate nell’Allegato A del bando) nel caso in cui l’importo dell’aiuto sia fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate ovvero nel caso in cui l’aiuto sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari;
  • le cui attività di progetto, oggetto di domanda di partecipazione al Bando, siano connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri;
  • le cui attività di progetto, oggetto di domanda di partecipazione al Bando, siano subordinate all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione;

d) che operino in uno dei settori esclusi ai sensi dell’articolo 3, comma 3 del Regolamento (UE) n. 1301/2013, ossia:

  • la disattivazione o la costruzione di centrali nucleari;
  • la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dalle attività elencate nell’allegato I della direttiva 2003/87/CE;
  • la fabbricazione, la trasformazione e la commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco;
  • investimenti in infrastrutture aeroportuali, se non connessi alla protezione dell’ambiente o accompagnati da investimenti necessari a mitigare o ridurre il loro impatto ambientale negativo;

e) che operino o che intendano operare in un settore di attività (CODICI ISTAT 2007 – ATECO prevalente di impresa/libero professionista) riconducibile alla Sezione R – Divisione 92 – attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco, con riferimento alla L.R. n. 8/2013;

f) che non siano in regola con le vigenti norme edilizie e urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente;

g) che per due volte non abbiano superato la fase dell’istruttoria formale del presente Bando;

h) che siano imprese o Liberi professionisti che non risultino in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva.

2. Non sono, inoltre, ammissibili agli interventi finanziari i soggetti che:

a) siano sottoposti a misure di prevenzione disposte dall’Autorità giudiziaria previste dalla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, dalla legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni, fatti salvi gli effetti della riabilitazione;

b) versino in stato di interdizione legale o interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese ovvero di interdizione dai pubblici uffici perpetua o di durata superiore a tre anni, salvi gli effetti della riabilitazione;

c) siano stati condannati, con sentenza irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione, ovvero con sentenza irrevocabile di applicazione della pena di cui all’articolo 444, comma 2, del codice di procedura penale;

d) risultino essere legali rappresentanti e/o amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e/o soci, per i quali sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art 67 D.lgs 159/2011 (codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione nonché nuove disposizione in materia di documentazioni antimafia); i soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D.lgs 159/2011.

3. Un soggetto richiedente che si qualifichi come MPMI o aspirante imprenditore non può candidare progetti riconducibili alla qualifica di Libero professionista o aspirante libero professionista e viceversa.

TERMINE DI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI

I progetti ammessi all’intervento finanziario devono essere realizzati nel termine massimo di 18 (diciotto) mesi dalla data del provvedimento di concessione dell’intervento finanziario.

SPESE AMMISSIBILI

1. Sono ammissibili all’intervento finanziario le spese sostenute esclusivamente per la realizzazione del progetto e le cui fatture, e relative quietanze, decorrano dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda e sino al termine di realizzazione del progetto di cui al precedente articolo.

Per gli “aspiranti imprenditori” e “aspiranti liberi professionisti in forma singola” le spese sono ritenute ammissibili, rispettivamente, dalla data di inizio attività della MPMI come dalla visura camerale, e dalla data di avvio dell’attività libero-professionale come da modello dell’Agenzia delle Entrate.

2. Le spese ammissibili devono afferire esclusivamente alla sede operativa/luogo di esercizio prevalente dove si intende realizzare il progetto di avvio e/o sviluppo della MPMI/attività libero-professionale, oggetto dell’intervento finanziario di cui al presente bando, e devono riguardare le seguenti tipologie:

a) nuovo personale contrattualizzato a decorrere dalla data di ammissibilità delle spese di cui al precedente comma, fino ad un massimo del 30% delle spese totali ammissibili (ad esempio personale con contratto di lavoro dipendente o con un contratto di collaborazione, tra quelli consentiti dalla normativa vigente);

b) acquisto di beni strumentali materiali nuovi o usati o noleggio dei medesimi, quali ad es. attrezzature, hardware, macchinari, impianti, arredi, veicoli commerciali leggeri immatricolati nella categoria N1 (autocarri leggeri) con sottoclassificazione KO ed FO (ad eccezione di SUV, fuoristrada e station wagon) solo se strettamente necessari allo svolgimento dell’attività economica d’impresa/libero professionista oggetto dell’Intervento Finanziario. Se usati, i veicoli commerciali con le predette caratteristiche dovranno altresì essere riconducibili almeno alla categoria EURO 4.

c) acquisto di beni immateriali (marchi e brevetti acquisiti o ottenuti in licenza, licenze di produzione di know how e di conoscenze tecniche non brevettate, costi di prototipazione);

d) licenze di software nel limite massimo del 20% delle spese totali ammissibili;

e) servizi di consulenza o servizi equivalenti, non riferiti all’ordinaria amministrazione, fino ad un massimo del 25% delle spese totali ammissibili;

f) affitto dei locali della sede operativa/luogo di esercizio prevalente nel quale viene realizzato il Progetto di avvio e/o sviluppo della MPMI/attività libero-professionale, fino a un massimo di dodici mensilità di canone di locazione all’interno della durata di realizzazione del progetto;

g) acquisto delle scorte fino ad un massimo del 10% delle spese totali ammissibili;

h) spese generali addizionali forfettarie per un massimo del 15% delle spese di personale ammissibili del progetto, di cui alla precedente lett. a); sono incluse le spese relative alle “utenze” (luce, acqua, telefono, gas e collegamento a internet, ecc..) e il costo per le commissioni relative al rilascio di una eventuale garanzia fidejussoria, nel caso sia richiesta in base alle vigenti regole e in base agli esiti dell’istruttoria di merito creditizio (D.G.R. n. 3899/2015 ed eventuali ss.mm.ii e D.G.R n. 5295/2015).

3. Le singole voci di spesa ammissibili per le suddette categorie di spesa sono dettagliate nelle “Linee guida per la rendicontazione” che verranno rese successivamente disponibili sul Sistema Informativo SiAge.

4. Inoltre valgono i seguenti criteri:

a) le singole tipologie di spesa potranno essere oggetto di variazioni. Le variazioni comprese entro il limite di +/- 20% di ciascuna tipologia non devono essere autorizzate. Le variazioni superiori a tale percentuale (+/- 20%), comporteranno una preventiva richiesta formale tramite SiAge da parte del soggetto beneficiario al responsabile del procedimento e al soggetto gestore che attiveranno le opportune valutazioni ai fini del rilascio dell’autorizzazione. Tale richiesta dovrà essere accompagnata da idonea documentazione a supporto;

b) le richieste di variazioni di spesa possono essere presentate fino a 3 (tre) mesi prima del termine di realizzazione del progetto; richieste presentate successivamente non saranno ammissibili;

c) le spese di cui al precedente comma 2 sono ammesse al netto di IVA (ad eccezione dei casi in cui l’IVA sia realmente e definitivamente sostenuta dai Soggetti beneficiari e non sia in alcun modo recuperabile dagli stessi, tenendo conto della disciplina fiscale cui i Soggetti beneficiari sono assoggettati), di altre imposte e tasse nonchè di altri oneri accessori;

d) non sono ammissibili le spese effettuate e/o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o collegamento, così definito ai sensi dell’articolo 2359 del c.c., o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza ed inoltre le spese in cui vi siano elementi di collusione tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità e parentela). In via d’eccezione tali spese potranno essere ammissibili solo a condizione che il soggetto beneficiario, al momento della presentazione della domanda o in fase di rendicontazione delle spese di cui all’art. 15 del Bando (“Modalità di erogazione e di rendicontazione”), documenti che tale soggetto (fisico o giuridico), sia unico fornitore di tale strumentazione/servizio nel mercato;

e) non sono ammissibili le spese di viaggio (trasferte e alloggio);

f) non sono ammissibili le spese relative al deposito dei brevetti;

g) nel caso di acquisto di beni usati, dovrà essere presentata tutta la documentazione necessaria ad attestare il rispetto dei seguenti requisiti: presenza di un’attestazione del venditore circa l’origine precisa del bene e che comprovi che il bene non è stato acquistato con altri finanziamenti pubblici; che il prezzo del bene usato non ecceda il valore di mercato e sia inferiore al costo d’acquisto di attrezzatura di tipo analogo nuova; che le caratteristiche tecniche dei beni siano adeguate alle necessità del Progetto e conformi alle norme e agli standard applicabili, anche in materia di sicurezza;

CARATTERISTICHE ED ENTITÀ DELL’INTERVENTO FINANZIARIO

1. L’intervento finanziario può variare da un minimo di 25.000 fino ad un massimo di 65.000 euro e si compone di una quota di contributo a fondo perduto e di una quota di finanziamento agevolato a tasso zero.

2. L’entità dell’intervento finanziario, nel rispetto dei limiti di cui al precedente comma, viene determinato sulla base della tipologia di progetto, come indicato nella seguente tabella:

tabella bando intraprendo

3. La componente a titolo di finanziamento agevolato dell’intervento finanziario viene concessa nella forma tecnica del finanziamento a medio termine, la cui durata è compresa tra 3 e 7 anni di cui un periodo di preammortamento pari al massimo a 18 mesi, e secondo le scadenze indicate nel contratto di intervento finanziario di cui all’articolo 14.2 (“Stipula del contratto di intervento finanziario”). Il tasso nominale di interesse annuo applicato è pari allo 0%.

GARANZIE

A garanzia dell’adempimento delle obbligazioni derivanti dalla restituzione degli importi di cui al contratto di intervento finanziario, il quadro cauzionale a supporto della richiesta di Intervento Finanziario, conformemente a quanto previsto dalla D.G.R. n. 3899/2015 ed eventuali ss.mm.ii., è determinato dalla classe di rischio attribuita al soggetto beneficiario.

MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

1. La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa SiAge all’indirizzo www. siage.regione.lombardia.it a partire dalle ore 12.00 del giorno 15 settembre 2016.

2. I soggetti richiedenti devono:

a) possedere un indirizzo di posta elettronica certificata PEC;

b) registrarsi (fase di registrazione) al fine del rilascio delle credenziali di accesso al sistema informativo (login/password);

c) successivamente alla registrazione provvedere all’inserimento delle informazioni relative al soggetto richiedente (fase di profilazione su SiAge) sul predetto sito. Durante questa fase il soggetto richiedente dovrà scegliere il profilo con cui accedere al sistema informativo (cittadino o altra natura giuridica). I soggetti che si profilano come persona fisica potranno presentare domanda esclusivamente come “Aspirante Imprenditore” o “Aspirante Libero Professionista in forma singola”;

d) attendere la validazione della profilazione prima di procedere alla presentazione della domanda; i tempi di validazione potranno richiedere fino a 16 ore lavorative.

La profilazione può essere effettuata in qualsiasi momento, indipendentemente dalla tempistica stabilita per la presentazione delle domande di partecipazione al bando.

La procedura guidata per la presentazione delle domande sarà definita nel Manuale appositamente predisposto che verrà reso disponibile all’interno del sistema informativo alla data di apertura del bando.

Per maggiori informazioni e assistenza è necessario contattare

l’area Accoglienza Soci di Ascom Confcommercio Bergamo allo 035 4120304.

 




Imprese&Territorio s’interroga sul ruolo delle Associazioni di categoria

Da sinistra, Alberto Brivio, Edoardo Ranzini, Giorgio Ambrosionie Angelo Carrara
Da sinistra, Alberto Brivio, Edoardo Ranzini, Giorgio Ambrosioni e Angelo Carrara

L’Assemblea dei presidenti delle associazioni di categoria che costituiscono Imprese &Territorio (Ascom, Cia, Coldiretti, Confartigianato Bergamo, Confcooperative, Confesercenti, Confimi Apindustria, Cna, Fai e Lia), ha confermato all’unanimità i vertici: il presidente Giorgio Ambrosioni, presidente di Confesercenti e i due vicepresidenti, Angelo Carrara, presidente di Confartigianato Bergamo e Alberto Brivio, di Coldiretti. Confermato anche il coordinatore Edoardo Ranzini, direttore di Confimi-Apindustria. “Ringrazio i colleghi presidenti per la confermata stima nei miei confronti – ha detto Ambrosioni – e in quella dei colleghi Carrara e Brivio, preziosi vicepresidenti e del coordinatore Ranzini, che hanno svolto un importante lavoro lo scorso anno. Sono orgoglioso di presiedere un’esperienza unica nel panorama nazionale che, ragionando in termini collettivi, pur nel rispetto delle peculiarità delle singole associazioni riesce a produrre progettualità utile a tutte le pmi del nostro territorio. Proseguiremo con rinnovato vigore nelle attività avviate lo scorso anno: dalle azioni insieme alle altre componenti del territorio per una rinnovata governance del sistema Bergamo, secondo le indicazioni dell’Ocse, alle iniziative sulle politiche del lavoro, con particolare attenzione al tema del welfare aziendale che stiamo definendo dopo il protocollo d’intesa siglato con Cgil, Cisl e Uil di Bergamo”. “Nei prossimi mesi inoltre – prosegue Ambrosioni – realizzeremo con il Consorzio Aaster del professor Aldo Bonomi un’importante analisi del ruolo delle Associazioni di categoria delle imprese ai tempi della disintermediazione per celebrare il decennale del nostro Comitato unitario nato nel marzo del 2007”.




Scuole comunali, lavori in corso in una decina di istituti di Bergamo

lavori scuoleUn piano di ammodernamento e manutenzione di tante scuole in città, una spesa complessiva di oltre 600mila euro per un’iniziativa che punta al miglioramento delle scuole comunali in vista della loro riapertura tra meno di due mesi: il Comune di Bergamo è impegnato su molti fronti per la sistemazione di verde e spazi scolastici attraverso interventi mirati e pianificati in sinergia tra gli Assessorati all’Istruzione, ai Lavori Pubbici e all’Ambiente. Si concretizza così il lavoro di visite alle scuole svolto durante tutto l’arco del 2015 dall’Assessore all’istruzione Loredana Poli, dal Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e dalla dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Patrizia Graziani: una serie di sopralluoghi che ogni mercoledì ha consentito all’Amministrazione di conoscere la situazione degli edifici scolastici comunali di Bergamo. In primo luogo i lavori di sistemazione degli spazi verdi all’interno delle scuole cittadine: spiccano le sistemazioni dello stagno didattico (intervento ormai in fase avanzata e che terminerà tra circa una settimana) e del giardino all’interno della scuola secondaria di primo grado Santa Lucia, la bonifica e la sistemazione dell’area giochi e la realizzazione di un orto scolastico (oltre al rifacimento del vialetto d’ingresso) all’interno della scuola primaria Rodari a Loreto, la sistemazione delle aree verdi all’interno della scuola materna Cavezzali di Longuelo in via Bellini e nella scuola elementare Rosa nel quartiere della Conca Fiorita.

In secondo luogo sono in corso anche gli interventi di manutenzione di spazi scolastici in quattro scuole cittadine, manutenzioni straordinarie da oltre mezzo milione di euro per rimettere a nuovo spogliatoi, palestre, servizi igienici in diversi istituti in quattro diversi quartieri cittadini. Interventi che vanno ad incrementare la lunga lista di lavori in corso in città, un elenco che vede oltre venti cantieri aperti dal Comune di Bergamo e attualmente in corso. Il piano di manutenzioni coinvolge la scuola elementare Cavezzali di via Bellini a Longuelo, della Calvino di via Azzano a Colognola, della Rosmini in via Uccelli a Valtesse, della Muzio a Colognola e della Savoia di via Goldoni a San Paolo. Interventi di risanamento, di adeguamento dei locali e di messa in sicurezza: i lavori più consistenti si riferiscono alla primaria Cavezzali a Longuelo, con la ristrutturazione e la ripavimentazione completa dei servizi igienici e degli spogliatoi della palestra, oltre che la tinteggiatura di tutti gli spazi interni e la sostituzione di alcune porte. Rifacimento completo dei servizi igienici anche per quello che riguarda la scuola primaria Calvino di Colognola e Rosmini di Valtesse: pavimenti, sostituzione di porte, di sanitari, sistemazione dei rivestimenti, insomma, tutti i bagni della scuola verranno completamente rimessi a nuovo.

Per quanto riguarda la scuola Rosmini è prevista anche la sostituzione dei serramenti in alluminio dell’ingresso. Infine spogliatoi nuovi alla scuola Savoia di San Paolo: un intervento necessario e molto richiesto, che vedrà la scuola dotarsi di una struttura all’altezza grazie al rifacimento di pavimenti, rivestimenti e tutti gli impianti dei bagni e delle docce. Nella scuola Muzio di Colognola è in corso infine l’intervento di ripavimentazione della palestra della scuola. Prosegue così il grande lavoro del Comune di Bergamo per il miglioramento delle strutture scolastiche cittadine: il piano di manutenzioni di questa estate si affianca ai grandi interventi già intrapresi nei mesi scorsi, come la sistemazione della scuola Buratti e il risanamento della Munari a Redona, la costruzione della nuova scuola Codussi e la cablatura in fibra ottica di tutti e 55 i plessi scolastici comunali. “Stiamo cercando di lavorare al meglio, – spiega l’Assessore all’istruzione Loredana Poli – in sinergia con Lavori Pubblici e Opere del Verde, nel tentativo di garantire il miglior ambiente possibile per l’apprendimento nelle scuole primarie cittadine. Si sviluppa così un modus operandi che può divenire un modello per il futuro: una verifica puntuale delle situazioni e delle richieste degli istituti attraverso visite e sopralluoghi costanti e la realizzazione di un piano di manutenzioni ed interventi che consente di predisporre al meglio gli istituti scolastici comunali in vista della ripresa delle lezioni di settembre. Tutti interventi che non fanno che dimostrano ulteriormente l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei quartieri”.




Scuola primaria, ecco la cedola per la fornitura gratuita dei libri di testo

libri scolastici - libreriaLa legge regionale numero 14 del 26 maggio scorso 2016, dispone, tra le altre cose, che i Comuni devono curare la fornitura dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola primaria del sistema nazionale di istruzione attraverso il sistema della cedola libraria. Un modo per garantire la libera scelta del fornitore da parte delle famiglie stesse. La cedola libraria è il documento che consente di ottenere gratuitamente i libri di testo per gli alunni residenti a Bergamo e frequentanti le scuole primarie. Il genitore o il legale rappresentante di ciascun alunno residente in Bergamo può scaricare la cedola iscrivendosi al portale dei Servizi online del Comune all’indirizzo http://servizionline.comune.bergamo.it, seguendo le istruzioni riportate alla voce “Cedola libri scuola primaria”. E’ necessario riportare il codice fiscale dell’alunno. Nel sito sono caricati tutti i nominativi degli alunni residenti iscritti alle scuole primarie comunicati dalle scuole stesse. Qualora un genitore non trovasse il nominativo del proprio figlio, è pregato di contattare l’ufficio, che provvederà all’inserimento.

La cedola, debitamente compilata e sottoscritta dal genitore o dal legale rappresentante, deve essere consegnata alla libreria per il ritiro dei libri di testo. La cedola è unica, pertanto tutti i libri devono essere ritirati presso un’unica libreria. Può essere stampata una sola volta. In caso di smarrimento o altri casi contattare l’ufficio. I genitori devono rivolgersi alla scuole per l’indicazione dei titoli dei libri adottati per la classe di frequenza (anche per i testi alternativi). E’ possibile scaricare l’elenco dei testi direttamente dal sito della scuola stessa. L’ufficio comunale non è a conoscenza dei titoli dei testi adottati. La cedola libraria per gli alunni non residenti dovrà essere richiesta direttamente al comune di residenza anche se frequentano scuole nel Comune di Bergamo.

Per informazioni: U.O. Diritto allo Studio – P.zza Cavour, 1 – Bergamo. Tel. 035/399303 – 035/399961

email: serviziscolastici@comune.bg.it

Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12




Palazzo Moroni, tre serate gratuite di cinema in giardino

palazzo moroni - cinema giardino

Il cinema nel giardino di una dimora storica di Città alta. Da venerdì 15 a domenica 17 luglio, tra le vigne, i carpini e i prati di Palazzo Moroni, ritorna l’iniziativa “Cinema in Giardino”, la tre giorni di cinema gratuito e aperta al pubblico di ogni età organizzata dall’Associazione culturale La Scatola delle Idee, in collaborazione con Fondazione Museo di Palazzo Moroni, Fondazione Credito Bergamasco, Cinema Conca Verde e Edonè.

Il vasto giardino terrazzato, che si estende a sorpresa varcato il portale di ingresso dello storico Palazzo (via Porta Dipinta 12 – accesso facilitato da via Fara 4), diventa cinema all’aperto da vivere da soli, con gli amici e con tutta la famiglia. Con tanto di piccolo punto ristoro a cura di Edonè, 80 posti a sedere, e la possibilità di portare da casa coperte, plaid e seggioline per chi vuole rendere la serata sotto le stelle ancora più comoda e originale.

palazzo moroni - cinema giardino 2I FILM IN PROGRAMMA

 VENERDI 15 LUGLIO

Banana

Film per ragazzi e adulti

Giovanni ha 14 anni ed è innamorato di Jessica, compagna di classe in odore di bocciatura. Nel ruolo di portiere della squadretta della scuola si è guadagnato il soprannome di Banana, per quel destro incapace di tirare in porta e forse anche per la mania di indossare dentro e fuori dal campetto la maglia gialloverde del Brasile. Perché per Banana la vita va vissuta “alla brasiliana”, ovvero con coraggio, determinazione, volontà di rischiare. Peccato che Banana si muova nell’Italia di oggi, in cui tutti hanno paura di sognare…

SABATO 16 LUGLIO

Pom Poko

Film per bambini e adulti

In un film di animazione, la lotta dei tanuki, simpatici cani-procioni, per riconquistare la collina di Tama, nei pressi di Tokyo, strappata agli animali per farne un quartiere residenziale. Nel boom economico del Giappone degli anni Ottanta, la galoppante urbanizzazione segna inesorabile lo sviluppo dell’uomo. Ma cosa ne avreste detto, nei panni dei tanuki, piccoli e inermi cani-procioni tipici delle campagne e del folklore nipponici? Si dice che siano dotati di capacità magiche, che siano ghiotti e oziosi, ingannatori ma ingenui. E quando il loro territorio viene devastato dalle ruspe, cosa mai potranno queste piccole creature contro una razza che nella frenesia del suo sviluppo ha dimenticato persino il vero significato della parola “meraviglia”?

DOMENICA 17 LUGLIO

Microcosmos. Il Popolo dell’erba

Film per bambini e adulti

La Terra riscoperta su scala di un centimetro. I suoi anitanti: creature fantastiche, insetti e altri esseri viventi che brulicano in mezzo all’erba e nell’acqua. La sua campagna: una foresta impenetrabile di ciuffi d’erba e gocce di rugiada grosse come palloni. E’ l’esplorazione di un nuovo mondo, un semplice prato, durante un giorno d’estate: un giorno, una notte e l’alba di un secondo giorno. Un singolo giorno è paragonabile a un’intera stagione in questo straordinario e inaspettato microcosmo.

Apertura cancelli ore 20.30, inizio film ore 21.30
In caso di pioggia, le proiezioni si terranno sotto il loggiato della corte
Info per il pubblico: Ass. La Scatole delle Idee, tel. 349 2632871 o www.lascatoladelleidee.it

cinema in giardino - palazzo Moroni - Bergamo




Bergamo terza in Lombardia per numero di gelaterie

Sono 2.558 le gelaterie in Lombardia attive nel 2016, in crescita dell’1% rispetto alle 2.532 del 2015, 26 in più. In particolare grazie a Milano, che ne ha 29 in più e Brescia, che ne ha 10 in più. Più nel dettaglio, Milano ne ha  744, Brescia 392, Bergamo 271 (con 1020 addetti), Varese 260, Monza 182, Pavia 158, Como 156. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati a fine marzo 2016 in confronto con lo stesso periodo del 2015. Milanesi e lombardi si confermano quindi appassionati di gelato: la metà lo mangia sempre, anche in inverno, di solito un chilo al mese durante l’anno. Perlomeno, stando all’indagine su oltre mille persone. Un gelato di crescente qualità e diffusione per il 54%. Il cono da gelateria va per la maggiore, per uno su due, mentre uno su dieci punta sulla vaschetta in gelateria. Si gusta al pomeriggio (61%) e alla sera (21%), quando si ha voglia di qualcosa di goloso (47%). A uno su due in estate capita di pranzare con il gelato. Uno su quattro anche col cattivo tempo. Cinque minuti il tempo medio per degustarlo, tra un quinto di lenti, che impiegano il doppio e un decimo di rapidi a cui bastano 2-3 minuti. È buonissimo e rinfrescante per due su tre ed è determinante per portare il buonumore.