WHP, premiate quattro aziende di RadiciGroup

whp-radicigroup-millegradiniCi sono anche Radici Partecipazioni, Tessiture Pietro Radici, Geoenergie e RadiciFil tra le aziende premiate da ATS, Regione Lombardia e Confindustria Bergamo in occasione dell’evento “Che Cinema la Salute” tenutosi ieri a Bergamo. Le quattro aziende di RadiciGroup sono state premiate per le attività messe in campo nel 2016 nell’ambito del progetto WHP (Workplace Health Promotion), aziende che promuovono la salute nell’ambiente di lavoro. Il team WHP di RadiciGroup ha promosso nel corso dell’anno numerose iniziative, a partire anche dall’ascolto dei suggerimenti degli stessi lavoratori. In linea generale è aumentata la consapevolezza dell’importanza di una alimentazione sana e di una attività fisica regolare, così come sono aumentate le azioni concrete per il benessere personale e sociale dei dipendenti e per la conciliazione vita-lavoro. Sono state coinvolte le 4 Società del Gruppo per un totale di circa 500 dipendenti, principalmente nelle seguenti tematiche:

– Promozione di un’alimentazione corretta – frutta fresca un giorno a settimana per tutti i dipendenti, “snack salutisti” all’interno dei distributori automatici, menu light durante i pranzi e i coffee break aziendali.

– Promozione dell’attività fisica – tornei sportivi, camminate domenicali, escursioni in montagna o nel verde, camminata “speciale” sulle acque del lago d’Iseo in occasione di Floating Piers.

– Promozione del benessere personale e sociale e conciliazione vita-lavoro – orientamento agli studi e al mercato del lavoro per i figli dei dipendenti, convenzioni, campagne anti-influenzali, aumento dei part-time, iniziative di beneficienza a favore di associazioni no-profit (Regalati un Sorriso, Costruire Integrazione onlus).

“Sono ormai due anni che promuoviamo il WHP all’interno della nostre aziende e il bilancio è più che positivo, anche in termini di relazioni personali e di aggregazione – ha sottolineato Enio Gualandris, direttore risorse umane di RadiciGroup. Il programma ha coinvolto man mano sempre più persone e l’ambizione è quella di continuare a crescere. È stato per noi motivo di orgoglio essere stati scelti lo scorso giugno da rete WHP Lombardia come sede della visita della delegazione europea Ja-Chrodis – il programma europeo dedicato alle malattie croniche e alla promozione dell’invecchiamento in salute nel corso della vita – e di alcuni esponenti del Ministero Italiano della Salute e di Regione Lombardia, a cui abbiamo mostrato le nostre best practice nell’ambito di WHP. Per il 2017, oltre a mantenere le attività già avviate, abbiamo in mente nuove idee, lavorando sulle aree tematiche del contrasto al fumo, della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile”. Iniziativa del 2016, di carattere straordinario, ma che rientra tra le attività che promuovono il benessere sociale, è stata il “fondo di solidarietà per le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto nell’agosto 2016”, con la quale sono state raccolte 439 ore di lavoro da parte dei dipendenti del Gruppo in Italia, per un valore pari a € 5.912,13, raddoppiato poi dall’azienda per un totale di € 11.824,26.

 

 




Orio, l’aeroporto diventa “cardioprotetto”. Installati 14 defibrillatori

Paolo Carrara di Areu
Paolo Carrara di Areu

L’aeroporto di Milano Bergamo diventa “cardioprotetto”, grazie all’installazione di 14 defibrillatori, di cui 11 all’interno dell’aerostazione. L’iniziativa, realizzata da Sacbo in collaborazione con Areu Lombardia, nasce dalla volontà di dotare le aree aeroportuali, in particolare il terminal passeggeri, di dispositivi che consentano di intervenire in modo tempestivo in caso di attacchi cardiaci. Si tratta di unità Dae (Defibrillatore Automatico Esterno), ovvero apparecchiature semiautomatiche maneggevoli e pratiche per un rapido intervento. I defibrillatori, proprio per le loro  caratteristiche automatiche e per la guida vocale di cui sono dotati, possono essere utilizzati in caso di emergenza, oltre che dagli operatori del 112, anche da chiunque riconosca un arresto cardiaco e voglia intervenire, offrendo così una maggiore tempestività nell’esecuzione delle prime manovre di soccorso. La scelta dell’installazione dei 14 defibrillatori è stata effettuata privilegiando la copertura delle aree aeroportuali maggiormente interessate dalla presenza di notevoli flussi dei passeggeri, nonché di alcune aree che si trovano molto distanti dal terminal. Oltre alle 11 unità posizionate in aerostazione, ne sono state previste una presso la centrale elettrica luci pista, una in area manutenzione nord e una terza nella palazzina uffici direzionali a Grassobbio. I defibrillatori sono collocati in punti facilmente individuabili da tutti i passeggeri e dagli operatori aeroportuali tramite lo specifico cartello segnaletico che riporta il simbolo dell’apparecchio e la sigla “DAE”. Ogni unità è inserita in un’apposita teca dotata di un pannello informativo (in duplice lingua) sul quale sono rappresentate in sintesi le corrette modalità di utilizzo del defibrillatore. All’apertura della teca si attiva un allarme acustico dalla durata di circa 30 secondi. Con l’installazione dei defibrillatori si procederà parallelamente alla formazione del personale preposto all’utilizzo, che sarà in possesso di attestato BLSD (Basic Life Support Defibrillation).

 

 




Rilancio del commercio, quattro progetti bergamaschi in lizza per i contributi regionali

affittasi-negozio rit ritPassano al “secondo turno” i progetti bergamaschi contro la desertificazione commerciale attraverso il recupero dei negozi sfitti presentati in Regione nell’ambito del bando “Sto@ 2020”. La misura interessa i Duc, ovvero i Distretti urbani del commercio, che nella nostra provincia sono quattro – Bergamo, Treviglio, Seriate e Romano di Lombardia – e sono tutti ancora in corsa per i finanziamenti. I progetti preliminari sono stati infatti giudicati meritevoli di accedere alla seconda fase della procedura, quella negoziale e di presentazione del progetto definitivo, che si concluderà entro il 14 febbraio prossimo e porterà all’approvazione dei progetti e all’assegnazione dei contributi.

Il bando “Sto@” (per esteso Successful Shops in Towncenters Through Traders, Owners & Arts Alliance, ovvero negozi di successo nei centri urbani grazie all’alleanza tra commercianti, proprietari e arti) ha l’obiettivo di sostenere e rilanciare le attività del commercio in aree urbane recuperando gli spazi sfitti.

Per questa iniziativa il Pirellone ha stanziato più di 3,2 milioni di euro, destinati a favorire l’introduzione di nuovi e più moderni servizi che rendano più vive e attraenti le vie commerciali delle città lombarde, progetti coordinati sui negozi sfitti e sull’arredo urbano. Come in altri bandi, la Regione fa leva sulla corresponsabilità dei Comuni, incentivando la creazione di nuove forme di aggregazione organizzate. Per ogni Comune è ammesso un progetto complessivo di dimensione minima di 40.000 euro e non superiore ai 100.000. I progetti dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24. Il contributo è destinato a sostenere, tramite il Comune capofila, micro e pmi del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi.

Tutti i progetti ammessi alle seconda fase del Bando

CREMONA
  • Cremona, Crema
MONZA
  • Monza, Lissone
PAVIA
  • Vigevano
BRESCIA
  • Brescia, Chiari
MILANO
  • Parabiago, Pioltello, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo
MANTOVA
  • Vigevano
BERGAMO
  • Bergamo, Treviglio, Seriate, Romano di Lombardia
LECCO
  • Lecco
VARESE
  • Varese, Tradate, Saronno, Busto Arsizio

 




Fondazione Teatro Donizetti, Venturini vicepresidente

Guido Venturini 

La “nuova” Fondazione Teatro Donizetti è già al lavoro: nel pomeriggio di oggi prima seduta per il neonato Consiglio di Amministrazione, nominato lo scorso mercoledì sera, presieduto da Giorgio Berta e composto dai consiglieri Enrico Fusi, Giovanni Thiella, Giovanni Pagnoncelli, Alfredo Gusmini, Guido Venturini ed Emilio Bellingardi. Nella seduta di oggi sono stati ufficializzati i nomi del vicepresidente e del direttore della Fondazione: vicepresidente è Guido Venturini, mentre la carica di direttore sarà ricoperta da Massimo Boffelli, già direttore del Teatro Donizetti, su proposta dello stesso presidente Berta.




Alimenti confezionati, diventa obbligatoria l’etichetta nutrizionale

Dal 13 dicembre sarà più facile tenere sotto controllo l’apporto calorico e nutrizionale di ciò che mangiamo. Diventa infatti obbligatoria per gli alimenti preimballati l’etichetta con le informazioni nutrizionali, ultima tappa dell’applicazione del Regolamento Ue n.1169/2011, che aveva già introdotto nel 2014 l’indicazione di origine per le carni suine, caprine e per il pollame; la segnalazione degli allergeni; la grandezza minima dei caratteri; più chiarezza sugli oli e i grassi vegetali e reso più stringenti le indicazioni su alcuni ingredienti e metodi di lavorazione (ad esempio le diciture “decongelato” o “carne ricomposta” oppure l’aggiunta di acqua).

Da ora in poi sulle confezioni dovranno essere ben visibili e chiaramente leggibili, in tabella o in forma orizzontale a seconda dello spazio a disposizione, nell’ordine:

  • l’apporto calorico
  • il contenuto di grassi (con il dettaglio “di cui acidi grassi saturi”)
  • carboidrati (con la sottocategoria “di cui zuccheri”)
  • proteine
  • sale

il tutto riferito ai valori medi per 100 grammi di prodotto.esempio-etichetta-nutrizionaleÈ possibile integrare con le indicazioni, facoltative, relative a: acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre, sali minerali e vitamine. Non è possibile inserire altre voci.

Questo tipo di etichettatura non è una novità, era infatti già normato e utilizzato facoltativamente dai produttori interessati a rendere più chiaro il contenuto nutrizionale delle proprie proposte. Ora diventa invece obbligatoria per tutti gli alimenti confezionati, con l’esclusione di:

  • prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente (ad esempio farina, latte, miele) o una sola categoria ingredienti (es. miscuglio di legumi)
  • prodotti trasformati sottoposti unicamente a maturazione
  • acque per consumo umano, comprese quelle addizionate di anidride carbonica e/o aromi
  • piante aromatiche, spezie, loro miscele
  • sale e succedanei
  • edulcoranti da tavola
  • caffè, infusi di erbe e frutta, tè, ecc
  • aceti di fermentazione, anche aromatizzati
  • aromi, additivi alimentari, coadiuvanti tecnologici, enzimi alimentari
  • gelatina
  • composti di gelificazione per confetture
  • lieviti
  • gomme da masticare
  • alimenti confezionati con imballaggi in cui la superficie maggiore è  inferiore a 25 cm2
  • alimenti confezionati artigianalmente forniti in piccole quantità direttamente dal fabbricante al consumatore o a strutture locali di vendita

Per le bevande con tenore alcolico maggiore all’1,2% la dichiarazione nutrizionale può limitarsi al solo valore energetico.

«La novità riguarda il mondo della produzione e, in particolare, gli alimenti confezionati – evidenzia Andrea Comotti, responsabile dell’area Gestionale dell’Ascom di Bergamo -. I commercianti devono comunque accertarsi che ciò che pongono in vendita risponda ai requisiti di legge e, a questo proposito, si ricorda che i prodotti immessi sul mercato o etichettati prima del 13 dicembre 2016 senza dichiarazione nutrizionale possono essere commercializzati fino all’esaurimento delle scorte».

«Non sono tenuti all’etichettatura nutrizionale – precisa – i prodotti venduti sfusi, come pane, pasticceria e gelati». E nemmeno, riprendendo testualmente il regolamento, gli “alimenti, anche confezionati in maniera artigianale, forniti direttamente dal fabbricante di piccole quantità di prodotti al consumatore finale o a strutture locali di vendita al dettaglio che forniscono direttamente al consumatore finale”. «Questa espressione piuttosto articolata – spiega Comotti – è chiarita punto per punto in una circolare del novembre scorso dei ministeri dello Sviluppo Economico e della Salute. In sintesi non sono tenute all’etichettatura nutrizionale le microaziende (ossia con meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore ai 2 milioni di euro) della produzione e della distribuzione che vendono, o somministrano, al consumatore finale nel territorio della provincia di appartenenza e delle province limitrofe».

Con il nuovo obbligo le etichette si arricchiscono di informazioni, andando incontro alle esigenze dei cittadini. Secondo un’indagine del Censis, il 56,4% dei consumatori, infatti, afferma di leggere le etichette con molta attenzione, mentre il 71,4% si dice sensibile al tema. Ma non solo: secondo un’indagine del ministero delle Politiche agricole il 96,5 % degli italiani vorrebbe anche conoscere l’origine dei prodotti. Su questo versante, il via libera dall’Europa è già arrivato per il latte e i suoi derivati – burro yogurt formaggi e latticini – che dal primo gennaio 2017 riporteranno in etichetta la provenienza delle materie prime impiegate, mentre si aspetta il risultato della richiesta già inoltrata per grano e semola.

Per maggiori informazioni in tema di etichettatura di prodotti alimentari le aziende possono rivolgersi all’area Gestionale dell’Ascom (tel. 035 4120181-129)




Ubi Banca, siglato l’accordo sul piano di esodo anticipato e incentivato

ubi-banca1.jpgUBI banca informa che nella tarda serata di ieri è stato siglato, con tutte le rappresentanze sindacali, il Protocollo di Intesa che disciplina gli strumenti per consentire al Gruppo di conseguire gli obiettivi e le sinergie definiti nell’ambito del Piano Industriale 2019/20. Il Protocollo d’Intesa prevede, da un lato, gli interventi di razionalizzazione degli organici – connessi all’implementazione del progetto Banca Unica – e le misure di flessibilità del lavoro volte anche a favorire maggiore equilibrio tra vita privata e professionale. Dall’altro, il Protocollo avvia la progressiva armonizzazione – in un unico contratto – degli 8 contratti integrativi aziendali attualmente in essere per i dipendenti delle Banche incorporate ed incorporande in UBI oltre che di UBI/UBIS, nonché, in prospettiva, dei contratti di tutte le Società del Gruppo. Gli aspetti salienti dell’intesa riguardano:

– l’attivazione di un Piano di esodo anticipato e incentivato, che consente a oltre 600 Risorse complessive nel Gruppo che maturano i relativi requisiti previdenziali entro il 1.1.2022 l’acceso volontario al trattamento pensionistico ovvero alle prestazioni del Fondo di Solidarietà di settore. L’uscita di tali risorse è prevista entro il 31 gennaio 2017, in anticipo rispetto alle previsioni prudenziali di Piano. L’esodo di ulteriori 700 risorse è previsto, con analoghi strumenti, a partire dal 2018. I costi di tutti gli esodi sono già stati spesati nei risultati al 30 giugno 2016;

– la conferma e l’estensione dell’istituto del part-time, nonché la facoltà per l’anno 2017 di richiedere volontariamente periodi di congedo straordinario, nell’ottica di conseguire sinergie di costo con forme compatibili di politiche sociali;

– l’armonizzazione delle clausole dei contratti integrativi aziendali (ad es. buono pasto, mobilità territoriale, agevolazioni creditizie, ecc..).

Infine, il piano di ricambio generazionale correlato principalmente all’iniziativa di esodo consentirà, a sostegno anche dell’occupazione giovanile, l’ingresso di 200 nuove risorse entro il 2018, nonché la conferma delle posizioni a tempo determinato attualmente in essere nel Gruppo (circa 130 risorse).

 

 




L’ “Abbraccio di Natale” accende il cuore di Bergamo. E c’è in palio una cena da “Vittorio”

Abbraccio di NataleBergamo, città degli abbracci. Il Distretto Urbano del Commercio ha lanciato l’ “Abbraccio di Natale”, il progetto che illumina la città fino all’8 gennaio e diventa occasione di attrazione per bergamaschi e turisti. Luci a led e cuori rossi luminosi scaldano le vie e le piazze di città alta e città bassa. Mentre via XX Settembre e Piazza Vecchia diventano il luogo degli abbracci. Luoghi da sogno, in cui giovani coppie, famiglie, gruppi di amici “accendono” la magia del Natale. Sotto un “tetto di stelle”, camminando su un tappeto rosso si sale su un podio e, stringendosi in un abbraccio, all’improvviso le luci si animano, un grandissimo cuore rosso luminoso si accende e una musica si diffonde. Di schianto si entra in un’atmosfera unica, carica di emozioni, che può essere immortalata da uno scatto fotografico che va a creare “l’Album del Natale di Bergamo”. Ma c’è di più, scaricando l’applicazione VisitBergamo Contest è possibile partecipare al grande concorso natalizio “Abbraccio di Natale” e vincere una cena stellata al ristorante Da Vittorio. L’Abbraccio di Natale scalda anche il cuore della solidarietà: partecipando al concorso l’organizzazione devolve 1€ al fondo comunale #amatricianasolidale. Le due installazioni sono aperte tutti i giorni dalle ore 17 e vedono la presenza di una trentina di volontari che assistono chi vuole diventare protagonista dell’evento. L’atmosfera natalizia e l’effetto luminoso del cuore rosso durano tanto a lungo quanto numerosi sono gli abbracci che lo accenderanno. Grandi cuori rossi popolano anche alcune delle piazze principali della città: Quadriportico del Sentierone, Piazza S.Anna, Borgo Santa Caterina, Propilei di Porta Nuova e Piazza Carrara davanti all’Accademia Carrara. Agli oltre 300 negozianti che hanno aderito al progetto è stata consegnata una vetrofania, e i loro clienti ricevono un priority pass per accedere ad una delle due installazioni. Il progetto “Abbraccio di Natale” è promosso da Duc Bergamo ed ha il patrocinio del Comune di Bergamo, di VisitBergamo, della Camera di Commercio di Bergamo, di Ascom Confcommercio Bergamo e di Confesercenti Bergamo; la direzione artistica è di Enzo Catellani. Il progetto è  coordinato da Beppe Acquaroli e Alessandro Riva, la strategia di comunicazione è curata dall’agenzia di comunicazione integrata NT Next Evolving Communication.




L’architetto, l’antiquaria e la passione per le torte: ecco DuLciS

Simona Sai e Laura Crotti
Simona Sai e Laura Crotti

La passione e la volontà fungono da benzina per sviluppare progetti che sembrano impossibili da realizzare, ma che improvvisamente diventano realtà e permettono di seguire un percorso, una strada che forse non si era neanche mai immaginata come futuro sbocco professionale.

Devono averlo pensato, solo qualche mese fa, Laura Crotti e Simona Sai, due bergamasche che, tornando indietro di un paio di decenni, già si conoscevano di vista e frequentavano alcuni amici in comune, ma la cui quotidianità era segnata da professioni e storie molto diverse. Laura con competenze professionali nel mondo dell’antiquariato (e un negozio di famiglia da gestire in centro a Bergamo), Simona, invece, impegnata nel seguire, dopo l’università, la carriera di architetto, tra progettazioni edilizie e la costruzione di impianti sportivi e centri benessere.

Poi, quasi in contemporanea, è arrivata la svolta per entrambe, la cosiddetta “sliding door”, con la grande passione per la pasticceria, che nasce e si evolve sulla scia dell’esplosione, anche mediatica, del cake design, ma prende il via con un approccio più casalingo per entrambe, prima di seguire dei corsi specialistici.

«Ricordo bene quando ho deciso che volevo lavorare nel mondo dei dolci – dice oggi Simona -. È stato circa sette anni fa, il giorno in cui mi sono messa a preparare una torta di compleanno per mio nipote. Mi sono sentita subito realizzata nel fare qualcosa di più personale e piacevole di quello che il destino mi aveva riservato sino ad allora con la routine giornaliera tra cantieri e uffici».

E a farle eco è l’attuale socia Laura, con la quale ha inaugurato da poche settimane DuLciS, un laboratorio di pasticceria ad Almé, in via Campofiori al civico 26c: «Questa è una professione che ho iniziato a svolgere in maniera piuttosto naturale, perché possiamo certamente dire che racchiude una certa dose di creatività e permette di sviluppare idee artistiche davvero interessanti. In fin dei conti non è poi stato complicato, perché tutte e due già svolgevamo dei lavori dove la creatività e il gusto del bello dovevano essere decisamente spiccati. Diciamo che ora abbiamo aggiunto anche il gusto del buono…».

Simona e Laura si sono incontrate quattro anni fa un po’ per caso. Hanno scoperto che entrambe dovevano partecipare al corso di modelling di un famoso cake designer a Legnano, così si sono risentite dopo anni e hanno deciso di fare il viaggio in macchina insieme. Durante la lunga chiacchierata che è scaturita sono state gettate in qualche modo le premesse della futura collaborazione, anche se negli anni successivi il percorso delle due è stato un po’ diverso. Simona ha lavorato nel dietro le quinte de La Marianna, in Città Alta, occupandosi prevalentemente della decorazione della biscotteria lavorata, mentre Laura ha iniziato a confezionare torte con la pasta da zucchero e a inanellare collaborazioni di prestigio che continuano tuttora. Per fare un esempio, il grande cappello da chef che pochi mesi ornava la torta celebrativa dei cinquant’anni del ristorante Da Vittorio è opera sua, e con la famiglia Cerea ancora oggi le capita di realizzare torte su misura o parti di dolci che richiedono attenzioni certosine e manualità artigianale.

Ora con il nuovo laboratorio DuLciS (la L e la S maiuscole ovviamente sono le iniziali delle due socie…) si sono aggiunte anche collaborazioni con altri ristoranti di fama, come l’Osteria della Brughiera e Frosio, i due indirizzi “stellati” che, tra l’altro, sono più vicini al laboratorio. Certo, il nuovo lavoro in proprio adesso impone ritmi più serrati e una scaletta decisamente impegnativa, come si vede bene osservando dalla vetrina che invita ad entrare nel laboratorio Così, pur mantenendo la caratteristica di una attività assolutamente artigianale, di due ragazze che realizzano dolci su ordinazione, DuLciS sin dall’apertura ha iniziato a sfornare un mondo di prelibatezze piuttosto variegato, che prende il via dalle praline, passa attraverso i biscotti e arriva dalle parti delle torte, passando per la cioccolateria.

Con scelte ben precise, che non badano troppo alle esigenze di chi, proprio in questi giorni, vorrebbe ordinare il classico dolce delle feste. Dice Laura: «Niente panettoni o pandori. Preferiamo concentrare la nostra attenzione sui prodotti freschi e in tutti quelli dove si percepisce bene l’utilizzo di un’ottima materia prima. Sicuramente prepareremo anche dei dolci natalizi, ma come idea regalo e saranno perlopiù confezioni di biscotti, quelli con la frolla decorata, oppure cioccolatini con un packaging dedicato proprio al Natale. Non vogliamo buttarci in una produzione seriale e preferiamo curare la qualità e il rapporto con il singolo cliente. Sia ben chiaro, la nostra idea di dolce è quella della classica torta italiana e della pasticceria tradizionale, ma al tempo stesso ci piace l’idea di adattare qualche preparazione alle novità proposte dal cake design, senza però finire nelle classiche americanate».

Intanto da DuLciS c’è già l’occasione di partecipare a dei corsi di pasticceria, per un massimo di otto persone e sono quasi sempre giornate intense, per i grandi che vogliono poi cimentarsi tra le mura domestiche, magari carpendo prima qualche trucco del mestiere, oppure per i piccini che si divertono a impastare e a preparare dolcetti, come se fosse un gioco.

DuLciS

via Campofiori, 26c
Almé
dulcissnc@hotmail.com
366.4943440 – 393.9866639



Riconoscimento del lavoro e del progresso economico, la Camera di Commercio assegna 4 benemerenze

La Camera di Commercio di Bergamo
La Camera di Commercio di Bergamo

Domenica 18 dicembre, alle 9.30, alla Fiera di Bergamo, la Camera di commercio conferirà le benemerenze a quattro personalità che, nel corso della loro attività, si sono particolarmente distinte, apportando prestigio al territorio bergamasco. Si tratta degli imprenditori Franco Acerbis e Roberto Sancinelli, del cardinale Loris Capovilla, del direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII.

Saranno inoltre consegnati 82 premi a coloro che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell’economia locale, nei diversi settori economici. Tra le imprese con più di 33 anni di ininterrotta e benemerita attività, sia in forma individuale sia in forma societaria, saranno premiate il fiorista F. lli Ravasio di Bergamo (77 anni e 5 mesi), il negozio di calzature Luigi Pezzoli di Villa d’Ogna (68 anni e 4 mesi), il Panificio Vanotti di Bergamo (54 anni e 7 mesi) e il ristorante Vesuvio di Bergamo (46 anni e 1 mese).

Si tratta della 56esima edizione di un’iniziativa istituita nel 1952. «L’ente camerale – afferma il presidente Paolo Malvestiti – anche quest’anno premia per la cinquantaseiesima volta tutti coloro che, con orgoglio e perseveranza, hanno contribuito al progresso economico del territorio bergamasco. I premiati hanno dimostrato di voler costruire attivamente un futuro migliore perché il loro successo è il successo dell’intera comunità. Le loro storie rappresentano impegno costante, innovazione, collaborazione, serietà e sacrificio che fondano il nostro agire economico. Se i riconoscimenti valorizzano da un lato l’attaccamento alla tradizione e alla continuità, dall’altro testimoniano capacità di adattamento alla costante mutevolezza delle condizioni del mercato. Bergamo, con le sue piccole e medie imprese e con le sue eccellenze, è patria di laboriosità e intraprendenza».

«Il mondo imprenditoriale – continua Malvestiti – reagisce alla più lunga crisi del dopoguerra riposizionandosi su modelli di produzione a elevato contenuto di tecnologia e di conoscenza. Le strategie dell’innovazione di prodotto, di organizzazione e di mercato, proprie di un’economia avanzata, riescono a creare una forte integrazione tra industria e servizi orientata alla sostenibilità dello sviluppo. Le esportazioni provinciali hanno raggiunto livelli record, sia come valori assoluti delle vendite all’estero, sia come rapporto tra esportazioni e fatturato manifatturiero. Inoltre cresce il valore medio unitario dei prodotti esportati, a conferma di un innalzamento della qualità e del livello tecnologico del made in Bergamo. Il dopo crisi ci consegnerà un territorio economico modificato: il mondo del lavoro e del fare impresa sono già profondamente cambiati. Il riconoscimento della Camera di commercio in questa cerimonia vuole sottolineare il successo dello sforzo di adattamento, dando atto di quanto difficile e doloroso sia spesso stato e ancora sarà. E anche la Camera di commercio è pronta a fare la sua parte, come sempre, al servizio dei valori imprenditoriali bergamaschi».

I benemeriti

Franco Acerbis

Nato ad Albino il 12 settembre del 1946, è presidente di Acerbis Italia spa, che ha fondato nel 1973. La ditta, nata come produttrice di materiali plastici, ha successiva-mente allargato la propria produzione anche ad altri settori industriali quali l’abbigliamento sportivo e gli accessori. È tra i primi operatori al mondo nella lavorazione e nello stampaggio di materie plastiche, utilizzate nell’industria automobilistica, nelle macchine per la movimentazione della terra e per l’agricoltura. Pilota e vero appassionato di enduro, Franco Acerbis nei primi anni Settanta iniziò a interessarsi alla sicurezza delle competizioni moto-ciclistiche. Nel 1995 inizia la produzione di abbigliamento tecnico e di accessori a marchio proprio. Dal 2005 la Acerbis si dedica allo studio e alla produzione di abbigliamento tecnico sportivo mediante la divisione di Acerbis Football che collabora con l’U.C. Albino-Leffe di cui è fornitore tecnico. Nel 2008 viene brevettata la nuova tecnologia x-seat per selle da moto fuori strada. L’anno successivo Acerbis crea la prima linea di accessori per l’arredamento, investendo in una nuova linea specializzata nella realizzazione per conto terzi con ingegnerizzazione e produzione di elementi d’arredo in materiale polimerico, tramite la tecnologia del rotostampaggio. Creatività italiana, dinamismo bergamasco e internazionalizzazione sono le tre leve su cui fa perno Franco Acerbis. Il vivace gruppo di lavoro che guida è in grado di anticipare i tempi, realizzando prodotti di alto livello qualitativo grazie a tecnologie innovative.

Loris Capovilla

Nato a Pontelongo in provincia di Padova, il 14 ottobre 1915, è stato un cardinale e arcivescovo cattolico. La morte del padre, nel 1922, causa alla vedova e ai figli Loris e Lia un lungo periodo di precarietà e di peregrinazioni, sino all’approdo a Mestre nel 1929. Alunno del seminario di Venezia, è ordinato sacerdote nel 1940. Durante il secondo conflitto mondiale presta servizio come cappellano militare all’aeroporto di Parma, dove si attiva per salvare quanti più avieri possibili dall’internamento in Germania. Nel 1949 diventa direttore del settimanale diocesano La Voce di San Marco e redattore della pagina veneziana dell’Avvenire d’Italia. Nel 1950 incontra Angelo Roncalli, all’epoca nunzio apostolico a Parigi. Tre anni dopo Roncalli diventa patriarca di Venezia e lo sceglie come suo segretario. Nel 1958, vie-ne confermato dal neoeletto papa Giovanni XXIII quale suo segreta-rio particolare, incarico che terrà fino alla morte del pontefice nel 1963. Nel 1988 si dimette dagli incarichi pastorali e sceglie di abitare a Sotto il Monte Giovanni XXIII. Il 12 gennaio 2014 Papa Francesco annuncia la sua elevazione a cardinale. Il 14 ottobre 2015, Monsignor Capovilla compie 100 anni e sceglie di festeggiarli insieme ai profughi ospitati a Sotto il Monte. Muore a Bergamo il 26 maggio 2016. Il suo corpo riposa nel cimitero di Fontanella, nel comune di Sotto il Monte, a pochi passi dalla tomba di padre Turoldo.

Carlo Nicora

Nato a Varese il 6 ottobre 1958, si è laureato nel 1984 in medicina e chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia. La sua brillante carriera inizia nel 1986 presso l’Azienda sanitaria di Varese e prosegue all’ospedale del Circolo della stessa città fino al gennaio 2000. Dal febbraio dello stesso anno è all’ospedale di Busto Arsizio e dal 2003 al Niguarda di Milano, dove nel 2008 diventa di-rettore sanitario aziendale. Dal primo gennaio 2011 è direttore generale dell’Azienda Socio Sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII, già Ospedali Riuniti di Ber-gamo, dove esercita tutti i poteri e le funzioni connesse all’attività di pianificazione strategica e di gestione dell’azienda. Ha curato l’apertura e la messa a regime del nuovo complesso ospedaliero di Bergamo, che è il più grande tra gli ospedali lombardi, con 320mila mq complessivi, oltre 900 posti letto di cui 108 di terapie intensive e sub intensive, 36 sale operatorie, 226 ambulatori, 9mila mq dedicati alla diagnostica e 4mila mq all’urgenza, con un eliporto funzionante 24 ore su 24. Presiede il consiglio di amministrazione della Fondazione di Ricerca Ospedale Maggiore (FROM) di Bergamo. È componente del Comitato per l’Ospedale Beato Giovanni XXIII di Bergamo e membro del Comitato di indirizzo del Centro di ricerca in ambito sanitario dell’Università di Bergamo “Human factors and technology in healthcare”. Presiede da ottobre 2012 la Poli-sportiva Robur et Fides di Varese, associazione dilettantisticaa, costituita nel 1902 da un sacerdote dell’Oratorio S. Vittore di Varese.

Roberto Sancinelli

Inizia l’attività nell’azienda familiare operante nel settore del recupero dei metalli. Per primo in Italia installa un impianto di frantumazione di automobili con selezione in automatico delle varie componenti per il riciclo. Nel 1984 acquisisce un’acciaieria a forno fusorio elettrico e integra la sua attività con la produzione di acciaio. Nel 1990 siede nel consiglio di Federacciai con delega all’ambiente. Nel 1995, a fronte dell’emergenza rifiuti in Lombardia, collabora con le Istituzioni, mettendo a disposizione il suo stabilimento siderurgico per il trattamento dei rifiuti. Nel 1996, dopo ripetute crisi del settore, chiude l’attività siderurgica, riconvertendo lo stabilimento ai principi dell’economia verde e investendo in attività di recupero e riciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Con tale riconversione produttiva la Montello spa, di cui Roberto Sancinelli è fondatore e presidente, passa da 320 addetti a 600 ed è esempio di eccellenza internazionale. È presidente di FISE-Assoambiente, che rappresenta 38.000 addetti per un fatturato di 8 miliardi di euro, e consigliere di amministrazione del Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica e del Consorzio italiano compostatori. È membro del Board of Trustees del Center for Young and Family Enterprise – Università degli studi di Bergamo e socio fondatore della Fondazione Sviluppo Sostenibile, a cui il Ministero dell’Ambiente ha delegato il coordinamento degli Stati Generali dell’economia verde. Ha promosso numerose iniziative a difesa dell’ambiente e a sostegno dell’integrazione degli immigrati.

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Invito a cena con i piatti dei rifugiati

Il cibo è una formidabile opportunità per conoscere terre e persone diverse. A Bergamo succede venerdì 16 dicembre – dalle ore 19.30 al condominio solidale Mater in via della Clementina, 34 – quando tutta la cittadinanza è invitata a “Il mondo… in un piatto!”, una divertente sfida tra i piatti delle diverse culture di provenienza degli ospiti del progetto Sprar, di casa Amadei e di casa Mater.

È un evento natalizio che vede coinvolti due progetti del Comune di Bergamo – Servizi Sociali – Area Adulti: Sprar  Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e Condominio solidale Mater, struttura che accoglie donne sole o con bambini in difficoltà socioeconomica, tra cui quattro donne richiedenti asilo del progetto Sprar. Enti gestori sono Cooperativa Ruah e Caritas Diakonia.

L’ingresso è libero, basta solo prenotarsi all’indirizzo mater@cooperativaruah.it. Si potranno assaggiare diverse specialità dal mondo ed assistere al live show del cantante bergamasco Cato.

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