IVS 2017, la fiera di Bergamo torna capitale delle valvole industriali

IVSNella sede della Commissione Europea, a Milano, s’è tenuta la presentazione della seconda edizione di IVS – Industrial Valve Summit, il più importante evento internazionale dedicato alle tecnologie delle valvole industriali e alle soluzioni di flow control, promosso da Confindustria Bergamo ed Ente Fiera Promoberg, che si svolgerà a Bergamo il 24 e 25 maggio 2017. L’area espositiva accoglierà più di 200 espositori ricoprendo una superfice di 10.000 mq lordi (per l’intera iniziativa) e sono attesi circa 8.000 visitatori provenienti da tutti  e 5 i Continenti. Focus della manifestazione sarà un Congresso internazionale, in programma mercoledì 24 e giovedì 25 maggio 2017 con la presentazione di 50 memorie tecnico-scientifiche, articolate in 13 sessioni congressuali. I valori del mercato di riferimento vedono un complessivo di importazioni che, per il 2016, si è attestato sui 25,5 miliardi di euro.

“IVS Industrial Valves Summit è un esempio di sistema, un’iniziativa di Confindustria Bergamo e Promoberg Ente Fiera Bergamo, il cui obiettivo è quello di valorizzare l’eccellenza della produzione italiana delle valvole industriali in un mercato globale e sempre più competitivo – sostiene Tiberio Tesi, direttore generale di Confindustria Bergamo. Il summit è pensato come una piattaforma dell’innovazione e delle tecnologie nel settore delle valvole e del controllo del flusso, offrendo alle imprese bergamasche e italiane una vetrina per mostrare ai visitatori internazionali la propria produzione di eccellenza, accreditando il territorio come punto di riferimento per la fornitura di alta qualità”. “Eccellenza e qualità – dichiara Ivan Riodeschini, presidente di Promoberg – sono aspetti che Promoberg persegue da sempre nella scelta dei progetti da realizzare in proprio o in partnership con altri Enti. In tal senso rientra la realizzazione della seconda edizione di IVS, che già dalla prima edizione si è connotata sul mercato come evento leader dedicato all’importante filiera delle valvole industriali”. I principali Paesi di interesse per l’export sono oggi: Iran, Emirati Arabi, Oman così come è stato ribadito da Enrico Barbieri,ICE di Milano – Responsabile per le Regioni del Centro Nord e da Pier Luigi D’Agata, Direttore Generale  Confindustria Assafrica e Mediterraneo.

 




Lavoro autonomo, ecco la legge. «Per la prima volta si danno risposte alle istanze delle professioni»

professioni - professionisti

Il Senato ha dato l’ok al ddl sul lavoro autonomo e agile. Il provvedimento, approvato con 158 sì, 9 no e 45 astenuti, diventa così legge dopo quasi 15 mesi dal varo in Consiglio dei ministri. Congedi parentali per i lavoratori iscritti alla Gestione separata dell’Inps (per un massimo di 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino), “paletti” per arginare i ritardi dei pagamenti nei confronti degli autonomi, spese per la formazione detraibili fino a 10.000 euro annui. E, ancora, estesa la Dis-coll (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi) ai ricercatori universitari e disciplinato il lavoro “agile” (“smart working”) attraverso l’uso degli strumenti tecnologici tra le novità più rilevanti.

Anna Rita Fioroni
Anna Rita Fioroni

«Non possiamo che ribadire  il nostro favore  per l’introduzione di un nuovo  quadro regolatorio per il lavoro autonomo professionale indipendente. Per la prima volta si dà risposta alle istanze provenienti da questo settore, accogliendo anche molte  delle  nostre sollecitazioni», è il commento di Annarita Fioroni, responsabile di Confcommercio Professioni.

«Positivo  il tentativo di introdurre misure per la competitività e la crescita professionale valide per tutti i professionisti permettendo, ad esempio, la deducibilità integrale delle spese per la formazione e l’aggiornamento professionale, comprese le spese di viaggio e soggiorno. Bene – continua Fioroni – anche le misure che contrastano i ritardati pagamenti anche a carico della PA e la previsione dell’inefficacia delle clausole che stabiliscono pagamenti ai professionisti oltre i 60 giorni. Sul tema dei compensi rimangono comunque le difficoltà di negoziazione quando c’è asimmetria tra le parti. Maggiori opportunità anche dall’estensione a tutti i professionisti dell’accesso agli appalti pubblici e l’introduzione di misure per la riqualificazione, la  ricollocazione e l’orientamento dei lavoratori autonomi, oltre all’accesso ai Fondi europei che viene confermato in modo strutturale per i professionisti al pari delle Pmi. Il contratto di rete per i professionisti e le associazioni temporanee professionali potranno  favorire l’accesso ai bandi».

«In tema di congedo parentale – aggiunge la responsabile di Confcommercio Professioni -, un importante avanzamento è stato fatto estendendo ed ampliando il relativo trattamento, ci sono modifiche migliorative sui trattamenti per le malattie gravi per gli iscritti alla gestione separata Inps. Tra le altre misure introdotte, per  i professionisti senza cassa, è significativa la possibilità di fruire della indennità di maternità, indipendentemente dall’effettiva astensione della lavoratrice autonoma dalla propria attività». «Per il futuro – conclude –  ci auguriamo che venga affrontato il problema della costante riduzione di reddito dei professionisti con azioni che soprattutto semplifichino burocrazia e fisco, cosa che non avviene ad esempio  con le ultime misure del Governo contenute nella Manovra come l’estensione dello split payment ai professionisti che lavorano con la PA e le società quotate».

Le novità

PAGAMENTI TUTELATI

Norme sulle transazioni commerciali già in vigore applicate a professionisti, artigiani e collaboratori coordinati: i compensi per le prestazioni dovranno avvenire entro un termine concordato, ma mai superiore a 60 giorni, e se il termine non è pattuito la scadenza naturale sarà entro 30 giorni dall’emissione della fattura.

MATERNITÀ E MALATTIA

Gravidanza, malattia e infortunio non comporteranno automaticamente l’estinzione del rapporto, la cui esecuzione, su richiesta della lavoratrice, rimarrà sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, fatto salvo, però, “il venir meno dell’interesse” del cliente. I congedi parentali saliranno da 3 a 6 mesi e saranno fruibili fino a che il bambino (anche adottato, o in affidamento) non compirà 3 anni.

ATTI P.A. A PROFESSIONISTI

Esercitando una delega, il Governo dovrà individuare funzioni della Pubblica amministrazione da devolvere agli esponenti delle varie categorie.

PIÙ WELFARE DA ENTI DI PREVIDENZA

Le Casse pensionistiche private potranno attivare ulteriori prestazioni sociali, “finanziate da apposita contribuzione”, destinate soprattutto ad associati vittime di una “significativa riduzione del reddito per ragioni non dipendenti dalla propria volontà”, o con “gravi patologie”.

FORMAZIONE “SCONTATA”

Deducibili, entro i 10.000 euro all’anno, i costi sostenuti per seguire master, o corsi di aggiornamento, o per iscriversi a convegni.

DIS-COLL AI RICERCATORI

Dal primo luglio 2017 verrà riconosciuta la Dis-coll (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi introdotta nel 2015 da un decreto attuativo Jobs Act, ndr) ai collaboratori, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca universitari, a fronte di un incremento dell’aliquota contributiva dello 0,51%.

CENTRI PER L’IMPIEGO

Nei Centri per l’impiego pubblici (Cpi) verrà allestito uno sportello dedicato al lavoro autonomo, per favorire l’incontro fra domanda ed offerta.

LAVORO AGILE REGOLAMENTATO

Si promuove lo “smart working”, inteso come modalità di esecuzione del rapporto subordinato “stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro”, e con “il possibile utilizzo di strumenti tecnologici”.




Unesco, la candidatura delle Mura fa un ulteriore passo avanti

Mura VeneteUna notizia davvero importante per il percorso di candidatura UNESCO di Bergamo e delle Città fortificate veneziane tra il XV e il XVII secolo: è di queste ore la conferma, da parte del MiBACT, che ICOMOS – l’ente di valutazione dei progetti di candidatura – ha raccomandato agli uffici di Parigi di iscrivere la proposta transnazionale di cui Bergamo è capofila tra i siti patrimonio dell’Umanità. La valutazione da parte degli uffici è stata attenta e particolarmente approfondita: la proposta di Italia, Croazia e Montenegro (che prevedeva oltre 10 siti, sparsi su tre regioni italiane e tre nazioni) è stata in parte ridimensionata (con l’esclusione di alcuni luoghi inclusi nella candidatura), ma ha comunque passato il vaglio di Parigi e ha ora buone possibilità di entrare entro la fine del mese di giugno nella lista dei patrimoni UNESCO.

La valutazione di ICOMOS, che raccomanda l’iscrizione per i siti di Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda (Italia), Zara e Sebenico (Croazia), Cattaro (Montenegro), costituisce un’ulteriore importante tappa del processo di approvazione della candidatura, che verrà valutata nel corso della 41esima sessione che si terrà a Cracovia dal 2 al 12 luglio 2017. L’Italia, insieme con Croazia e Montenegro, ha presentato a gennaio 2016 all’UNESCO la proposta di candidatura de “Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo” per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La proposta ha riunito i sistemi difensivi “alla moderna” più rappresentativi della Repubblica di Venezia, dislocati nello Stato di Terra e nello Stato di Mare (Mar Adriatico).

“Un risultato di fondamentale importanza – ha commentato il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – figlio del grande lavoro di costruzione di una candidatura così complessa e di un notevole sforzo diplomatico da parte di tutti le parti coinvolte. ICOMOS ha giudicato la proposta idonea a divenire patrimonio UNESCO, confermando il carattere transnazionale della candidatura”.




Turismo, nel 2016 boom di stranieri. Ma è sempre “mordi e fuggi”

Bergamo-piazza VecchiaLo scorso febbraio, con la pubblicazione dei dati del periodo gennaio-settembre 2016, si era parlato in termini positivi di una sostanziale tenuta del turismo bergamasco dopo il “balzo in avanti” del 2015 grazie a Expo. Oggi, con alla mano i numeri dell’intero anno 2016, si può parlare di un ulteriore incremento dei flussi turistici e di un vero e proprio boom di presenze straniere, che costituiscono il vero traino del settore. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio turistico del settore Welfare, Turismo e Cultura della Provincia di Bergamo; anche in questo caso la forte collaborazione degli operatori intervistati ha consentito di ottenere dati affidabili seppur provvisori in attesa del consolidamento da parte di Istat.

Con 2.065.670 di presenze nel 2016, si può tranquillamente sostenere che una buona fetta dell’economia bergamasca sia ormai rappresentata proprio dal turismo. Ma se la variazione percentuale rispetto al 2015 di per sé indica semplicemente un ulteriore piccolo aumento (dello 0,2%), il dato significativo si ottiene scomponendo i turisti italiani e gli stranieri: i primi sono scesi del 3,8%, i secondi sono aumentati del 6,6%. In sostanza la progressiva internazionalizzazione turistica è un fenomeno che già da diversi anni caratterizza la città di Bergamo (nel 2016 le presenze straniere sono arrivate a rappresentare i due terzi del totale, circa 377 mila su quasi 564mila), ma che nel giro di pochi anni sta “contagiando” l’intera provincia: nell’ultimo decennio le presenze di turisti stranieri sono aumentate dell’80,3%, passando da 471.353 del 2006 a 849.941 nel 2016, mentre quelle degli italiani hanno subito andamenti irregolari. L’incidenza del turismo nostrano si è progressivamente contratta fino ad arrivare a toccare nel 2016 il 58.8%.

Tra i Paesi di provenienza dei turisti stranieri nel 2016, la Germania si conferma la comunità più cospicua (13,2%), seguita dalla Spagna, dalla Francia, dal Regno Unito, dalla Svezia, dalla Polonia ecc. Infine un ulteriore dato significativo è la brevità della permanenza media la quale si attesta nel settore alberghiero attorno a 1,8 giorni mentre nell’extralberghiero a 2,4 (nel 2006 era del 4,9). Ciò evidenzia la caratteristica di un turismo nella Bergamasca “mordi e fuggi”, legato ai week end e alle coincidenze dei voli aerei. Per il presidente della Provincia, Matteo Rossi “la Bergamasca sta sempre più assumendo un respiro internazionale, e se questo risulta essere un dato ormai consolidato, la sfida oggi diventa quella di lavorare per aumentare il periodo di permanenza sul nostro territorio. È un obiettivo che va assunto a tutto tondo, lavorando sull’accessibilità, sulle infrastrutture, sulla qualità dell’offerta e sulla capacità di fare rete tra pubblico e privato nelle diverse zone della nostra provincia”.

 

 




L’Assemblea dell’Ascom / Eletto il nuovo Consiglio Direttivo. Tre i nuovi ingressi

Sono stati eletti, questo pomeriggio, nel corso dell’Assemblea di Ascom Bergamo Confcommercio, i nuovi organi dell’Associazione per il quinquennio 2017-2021.

Il Consiglio direttivo eletto dai soci Ascom vede la riconferma di Paolo Malvestiti (Servizi alle imprese), Giorgio Beltrami (Caffè bar pasticcerie), Livio Bresciani (Dettaglianti ortofrutticoli), Lorenzo Cereda (Mobili ed arredi), Giuseppe Milazzo (Altro commercio BTC), Luciano Patelli (Agenti immobiliari), Diego Pedrali (Abbigliamento calzature); Alessandro Riva (Commercianti di preziosi); Adriano Vacchelli (Fioristi), Giovanni Zambonelli (Albergatori); e di tre nuovi eletti: Luca Bonicelli (Gastronomi salumieri), Petronilla Frosio (Ristoratori) e Giampietro Rota (Distributori vini e bevande).

L’Assemblea ha eletto anche il Collegio dei revisori dei conti, che risulta composto da Gianfranco Ceruti (riconfermato), Massimiliano Serra e Mario Volpi; e il Collegio dei Probiviri, composto da Antonio Pasinetti (riconfemato), Fabrizio D’Adamo e Vincenza Carissimi.

Il Consiglio Direttivo si riunirà lunedì 15 maggio, alle 15, nella sede dell’Associazione per eleggere il presidente, i vicepresidenti e la cooptazione dei presidenti di associazioni ed enti aderenti ad Ascom.

 




Gori: “Commercio centrale per la città, ma con inevitabili paletti in Città Alta”

Giorgio Gori
Giorgio Gori

Il sindaco Giorgio Gori, nel suo intervento all’assemblea dell’Ascom oggi pomeriggio, in Fiera, ha tenuto a sottolineare il lavoro comune portato avanti per la valorizzazione della città: «In questi anni difficili per le attività commerciali, alle prese con calo dei consumi e cambiamenti del mercato, tra esplosione dell’ e-commerce e avvento della sharing economy, abbiamo portato avanti un grande lavoro attraverso il distretto urbano del commercio, di cui finalmente i commercianti hanno preso direttamente la guida, come ho sempre desiderato».

Un’occasione di crescita e valorizzazione del tessuto imprenditoriale, sostiene Gori: «Abbiamo una maggiore consapevolezza e conoscenza del mercato grazie a studi e ricerche commissionate dal Distretto del Commercio. Abbiamo condiviso un’ idea di fondo che riporta il commercio alla sua centralità, in quanto fattore fondamentale di rivitalizzazione del centro. Di qui la scelta di superare e andare oltre la divisione tra piccole e grandi attività. La mancanza di una pianificazione commerciale ha portato il commercio tradizionale a soffrire della concorrenza dei mall nei comuni limitrofi. Il piano urbanistico ribadisce l’attenzione alla città e al commercio, sancendo la fine della competizione tra grandi strutture e piccole attività, attraverso una nuova alleanza per creare un polo attrattivo. Il centro città deve diventare un grande centro commerciale all’aperto». Il sindaco ha tenuto a sottolineare l’impegno per il decoro urbano e per tutelare il centro storico di Città Alta: « Per tutelare il patrimonio culturale di Città Alta un passo inevitabile è rappresentato dal mettere un freno al proliferare di attività destinate a turisti mordi e fuggi. Attraverso il Decreto Franceschini porremo un argine al dilagare di attività ad uso e consumo di turisti con relativo squilibrio del mercato. Bergamo è la seconda città dopo Firenze ad usare questo strumento. Abbiamo presentato in Regione una sorta di “white-list” di attività consentite in quanto consone alla tutela del borgo storico e porre così inevitabili paletti».
Molto si è fatto anche sul fronte turistico: “Bergamo ha trovato consapevolezza della propria forza turistica: è stata l’occasione per guardarsi allo specchio e riscoprire la sua bellezza, i suoi punti di forza, grazie ai flussi turistici internazionali legati al nostro aeroporto. Con Turismo Bergamo è stato fatto un grande lavoro per la creazione di Visit Bergamo,  per accompagnare la crescita turistica della città». I dati segnano infatti un’ulteriore crescita: «Gli ultimi dati dell’Osservatorio sul Turismo fotografano una crescita dello 0,2% in provincia, ma di ben il 5,3% in città (con oltre il 7% in più di presenze straniere). Se la Val Brembana segna un lodevole +14%, la Grande Bergamo registra una crescita di turisti del 9%. La redistribuzione dei flussi turistici dal centro evidentemente funziona e il nostro impegno sarà quello di valorizzare ulteriormente il territorio».

 




Dolci (Fiva): «Con la crisi ce la giochiamo, ma contro politica e burocrazia dobbiamo arrenderci»

Mauro Dolci - assemblea Ascom 2017«Per superare la crisi ci stiamo dando da fare e arriva pure qualche risultato, ma contro politica e burocrazia dobbiamo arrenderci». La denuncia di Mauro Dolci, presidente provinciale della Fiva, la Federazione dei venditori ambulanti, nel corso dell’assemblea dell’Ascom è precisa e dettagliata.

Basta scorrere le tappe che dal 2006 ad oggi la categoria ha dovuto affrontare a seguito dell’approvazione della direttiva Bolkestein sul libero mercato dei servizi. «Il recepimento in Italia è avvenuto nel 2010 – ha ricordato -, è seguita una discussione impegnativa durata due anni per arrivare all’intesa Stato-Regioni che tutelasse le attività già avviate e poi cinque anni per l’adeguamento. E a pochi mesi dalla scadenza cosa succede? I politici hanno pensato bene di dare ascolto a qualche movimento di piazza e siamo di nuovo nel caos. Con il decreto Milleproroghe il termine per i rinnovi slitta al 2019 e ci troviamo di nuovo in una fase transitoria e così le aziende non investono più e il loro valore cala drasticamente.  Senza contare che ora si pensa anche a modifiche all’intesa…».

Sul piano locale l’approccio è considerato simile. «Per il mercato della Malpensata, il più importante appuntamento della città e della provincia – ha evidenziato Dolci -, ci aspettavamo una programmazione seria. D’accordo l’esigenza di rinnovare il parco ma occorreva prima di tutto pensare al mercato. Ora ci si chiede di spostarci, sacrifici ne possiamo fare ma a patto che dietro ci sia una linea chiara che ci dia prospettive e ci metta in grado di lavorare»




L’Assemblea dell’Ascom / Premiati i presidenti di categoria uscenti. Assegnate quattro medaglie d’oro

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Nel corso dell’Assemblea dell’Ascom Confcommercio Bergamo, oggi pomeriggio, alla Fiera di Bergamo, sono stati premiati, con il Distintivo d’oro, i presidenti di categoria uscenti: Gianluca AndreottiAngelo BrembatiLuca BonicelliGiovanni Cacciolo MolicaBruno FedericoClaudia Marrone, Giuseppe Milazzo, Mirco MoioliMarco PaciollaLuciano Patelli e Mauro Rocchi.

La Medaglia d’oro con l’Aquila di Confcommercio – massimo riconoscimento associativo –  è stata consegnata a Ivan Rodeschini, presidente Ascom fino al 2000 e nel Consiglio delle categoria fino a quest’anno; a Gianfranco Lodetti, che lascia la carica di Probiviro, e  ai due revisori dei conti, Maria Grazia Volpi e Zaverio Cortinovis.




Rota (Quattoerre): «L’Associazione è un bene prezioso per supportare le aziende»

Enrico Rota - Ascom Assemblea 2017Ha sottolineato la capacità/necessità dell’Ascom di stare al passo con i tempi Enrico Rota, titolare con i fratelli della Quattroerre di Torre de’ Roveri, storica associata, intervenendo all’Assemblea. «Con la mia famiglia e la nostra azienda siamo sempre stati vicini all’associazione: un matrimonio felice che l’anno prossimo festeggerà i 35 anni – ha ricordato  -. Rispetto a qualche anno fa, le sfide, sia in ambito aziendale che in quello associativo, sono certamente aumentate. Di conseguenza, anche la nostra associazione ha dovuto far fronte ad un incremento delle richieste e delle esigenze degli associati che oggi si aspettano di ricevere informazioni puntuali e consulenze specifiche sulle diverse tematiche. Ritengo che la nostra Ascom abbia accettato, senza mai tirarsi indietro, tutte le sfide che si sono presentate nel corso degli anni, nello specifico i temi dell’innovazione, della formazione, della ricerca, della consulenza, dell’internazionalizzazione e dei servizi, che rappresentano ancora oggi la spina dorsale della nostra associazione».

L’invito alla platea è stato a continuare a guardare con fiducia, ottimismo e determinazione al futuro dell’associazione, «un’officina che ha forgiato persone capaci di anteporre il bene comune ai propri interessi, prerogativa senza la quale non avremmo oggi una realtà così solida e vitale». L’Ascom quindi come «bene prezioso, che tutti noi dobbiamo impegnarci a difendere e preservare, partendo dai valori umani e lavorativi che ci hanno sempre contraddistinto».




Epis (Autosalonisti): “Anche per noi è arrivato il tempo dei cambiamenti”

Loreno Epis
Loreno Epis

“Girando per le varie sedi nazionali di Confcommercio, per l’impegno con Federmotorizzazione, ho potuto constatare come la nostra Associazione di Bergamo sia ormai qualificata come tra le migliori sedi della Penisola, sia per efficienza, che per organizzazione, sia per la sua virtuosità economica” ha evidenziato Loreno Epis, presidente del Gruppo Autosalonisti dell’Ascom nel suo intervento all’assemblea generale. “E’ per questo motivo – ha aggiunto – e per mantenere questi livelli, che mi sento di esprimere l’augurio, in vista delle votazioni che si terranno oggi, che i nuovi eletti possano continuare questa linea associativa di alto profilo”.

Analizzando il settore merceologico delle autovetture, Epis ha sottolineato che “vediamo giornalmente come l’evoluzione del mercato condiziona le nostre attività lavorative. E proprio per questo, l’aggiornamento è ormai diventata una priorità insostituibile: pregevole e di alto livello l’aiuto di Ascom Formazione”. “I cambiamenti economici e professionali impongono, infatti, nuovi profili, sempre più al passo con i tempi; anche nel Consiglio sono auspicabili delle rotazioni divenute indispensabili per gli aggiornamenti associativi. Ormai penso – ha aggiunto Epis – che l’associazione nel suo DNA debba cambiare: non è più l’associato che viene in sede ma è l’associazione che va dall’associato, o direttamente o telematicamente. E’ un processo irreversibile, che ormai tutti dobbiamo tenerne conto, con i pro e i contro dell’operazione”. “Il percorso del nuovo quinquennio lavorativo di Ascom Confcommercio Bergamo – ha concluso Epis – dovrà essere questo, e sia il nuovo Presidente che il nuovo Consiglio Direttivo, nonché tutti i Presidenti di Categoria avranno molto da lavorare anche su questo canale innovativo”.