Pos, giù le commissioni interbancarie. «Non basta a far diminuire i costi»

pos carta di creditoUn passo avanti, ma non certo decisivo per la riduzione dei costi degli incassi elettronici da parte degli esercenti. Il decreto legislativo approvato lo scorso 15 settembre in via preliminare dal Consiglio dei ministri ha fissato un tetto alle commissioni interbancarie, allo 0,2% per i pagamenti con carta di debito, allo 0,3% per le carte di credito.

Il provvedimento recepisce la direttiva dell’Unione europea sui servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta Psd 2 Payment services directive) e adegua la normativa nazionale al regolamento Ue relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.

Per i pagamenti tramite carta di debito, come pagobancomat, e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione non potrà, quindi, essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa; per gli acquisti tramite carta di credito la commissione interbancaria non potrà essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione.

«Il decreto agisce solo su una componente dei costi a carico degli esercenti – spiega Oscar Fusini, direttore dell’Ascom di Bergamo – quella della commissione interbancaria, ossia la quota che la banca che accetta il pagamento riconosce a quella che ha emesso la carta. È auspicabile che l’introduzione di questo limite porti ad una riduzione dei costi complessivi a carico di commercianti e professionisti, non si può però al momento dire se e quanto inciderà sugli oneri totali del Pos».

L’Ascom ha stimato che le commissioni, in media, vanno dallo 0,5 allo 0,8% per le carte di debito e dallo 0,8 fino al 2% per quelle di credito. «Si tratta di costi troppo elevati per molte tipologie di imprese – ricorda Fusini – soprattutto quelle con bassa marginalità o transazioni con basso importo unitario».

Categorie come tabaccai e benzinai che – di fronte all’annuncio di sanzioni per chi non accetterà la moneta elettronica – hanno ottenuto un incontro con il viceministro dell’Economia Luigi Casero, per presentare le peculiarità delle proprie gestioni, con margini fissi che rendono insostenibili gli attuali costi dei Pos.




G7 dell’Agricoltura, Bergamo fa il pieno di eventi e ospiti

Bergamo si prepara al G7 dell’agricoltura, il 14 e 15 ottobre prossimi, con un calendario di appuntamenti e iniziative, a partire da sabato 7 ottobre, che coinvolgono associazioni del territorio e ospiti di rilievo nazionale e internazionale.

g7 agricoltura - presentazioneTra gli appuntamenti più interessanti, in ordine cronologico, si distinguono una conferenza sul “Futuro del cibo” con l’ex rettore dell’Università di Bergamo Stefano Paleari; il convegno sull’“Agricoltura urbana di qualità”, organizzato dal Parco dei Colli con molti attori del territorio e l’assessore regionale Terzi; l’incontro con Vandana Shiva, attivista politica e ambientalista, in programma l’11 ottobre all’Auditorium di piazza della Libertà sul tema dell’agricoltura sociale; il seminario di Save The Children sulle strategie per porre fine alla malnutrizione dei bambini entro il 2030; i tre giorni su “Agrogeneration” organizzati dal Mipaaf sull’innovazione della filiera agroalimentare alla presenza del ministro Martina e della ministra Fedeli; la conferenza sul “Diritto al cibo” con relatori del calibro del magistrato Gherardo Colombo e del comandante dei NAS di Brescia Simone Martano.

Venerdì 13 ottobre appuntamento al teatro Sociale di Bergamo con Giorgio Gori, il vescovo Francesco Beschi, il ministro Martina, il commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan e la sottosegreteria Maria Elena Boschi per ragionare sull’“indice globale della fame 2017”. Sempre il 13 ottobre sarà la volta del premio Nobel per la medicina Renato Capecchi in collaborazione con l’Associazione BergamoScienza; sabato 14 incontro con mons. Nunzio Galantino, segretario della Cei e Graziano Da Silva, direttore generale della Fao.

chef astino nel gustoAll’interno del calendario anche la rassegna “Astino nel Gusto”, quattro giorni di appuntamenti con ristoratori, cantine e produttori locali e internazionali per celebrare East Lombardy 2017. Cracco, Oldani, Cannavacciuolo, Beck, Klugmann, i fratelli Cerea, Carlin Petrini si alterneranno tra laboratori, workshop, convegni in collaborazione con Visit Bergamo, Fondazione MIA e Magenta Bureau.

«Sono contento – ha affermato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina presentando gli eventi – che sia Bergamo a ospitare, a due anni da Expo Milano, il G7 dell’Agricoltura. Un momento internazionale di grande rilievo in cui avremo modo di confrontarci sulle azioni e sulle responsabilità da esercitare in campo agricolo e alimentare per produrre meglio sprecando meno, per garantire livelli di sostenibilità maggiori al futuro dell’agricoltura globale. C’è bisogno di risposte concrete e urgenti. Da qui, dunque, rilanciamo il nostro contributo all’agenda globale. Per questo concentreremo la discussione su due temi cruciali: la cooperazione agricola correlata al fenomeno delle migrazioni e la protezione degli agricoltori, soprattutto piccoli, davanti alle crisi economiche e ambientali».

Giorgio Gori e Maurizio Martina
Giorgio Gori e Maurizio Martina

«Bergamo arriva preparata a questo appuntamento – ha sottolineato il sindaco Giorgio Gori – e lo sente a buon diritto particolarmente “suo”. Perché i temi dell’agricoltura sostenibile, della valorizzazione della filiera agroalimentare locale, della relazione tra produzione agricola e tutela del paesaggio sono esattamente quelli di cui ci siamo occupati in questi anni, grazie anche alla spinta di Expo 2015. Le esperienze si sono intrecciate: il lavoro del tavolo permanente sull’agricoltura, insediato in Comune, il moltiplicarsi dei mercati dei produttori e il crescere delle forme di consumo alimentare consapevole, l’avventura della Valle della Biodiversità, la nascita del Biodistretto, la collaborazione con l’Università e con la Camera di Commercio, i progetti sulle mense scolastiche, il contributo costante di BergamoScienza e di istituzioni importanti come il Cesvi. Bergamo ospita dunque il G7 dell’agricoltura con il giusto grado di consapevolezza intorno ai temi che ne animeranno gli incontri, così da poter scommettere che l’evento del 14 e 15 ottobre lascerà il segno, e costituirà motivo – nei prossimi anni – per porre ancora più energia nell’affermazione dell’agricoltura sostenibile come leva di sviluppo economico, di qualificazione dei costumi alimentari e di valorizzazione del nostro territorio».

«Credo che la presenza della Provincia – ha spiegato il presidente Matteo Rossi – sia fondamentale in un’occasione come quella del G7 dell’agricoltura. Per tre motivi precisi: in primo luogo la vitalità dell’impresa agricola bergamasca, che ha visto nel 2017 nascere 38 nuove imprese under40 sul territorio e che ci spingono ad aprire nuovi indirizzi scolastici per rinforzare la filiera agricola e alimentare. In secondo luogo per rilanciare la sfida contro la fame nel mondo secondo principi di equità e giustizia che ruotano intorno al tema del cibo: intendiamo avviare una riflessione per promuovere in Lombardia una nuova legge sull’economia solidale con attenzione particolare al mondo agricolo. Infine per ricordare e valorizzare le tradizioni del territorio bergamasco attraverso anche precise scelte urbanistiche, come la riduzione del consumo di suolo e la conservazione del bene primario della terra. La società civile bergamasca porti il proprio contributo positivo al G7 e non perda l’occasione di essere protagonista di questo percorso: il sistema cibo e il suo rapporto con la terra e la democrazia possono essere la leva per rifondare e alimentare una nuova politica.”

Info e calendario: http://agriculturabg.it




Mobilità sostenibile, Bergamo vince il bando e arriva il deposito per le bici

Nel giorno di esordio della settimana europea della mobilità arriva una bella notizia per Bergamo. È stata infatti pubblicata sul sito del ministero dell’Ambiente la graduatoria dello schema di Decreto Ministeriale di ripartizione delle risorse e di individuazione degli enti beneficiari del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro.

Row of Bike Wheels and TiresIl Comune di Bergamo si è aggiudicato il bando con il progetto Bergamo Bus & Bike, di un valore complessivo di 5 milioni e che porterà risorse per un un milione. Il progetto del Comune di Bergamo si è classificato al nono posto su 114 proposte presentate. Prima in graduatoria la Città Metropolitana di Torino con 66 punti: Bergamo ha totalizzato un coefficiente di 51,86, piazzandosi dietro Padova, Cremona, Modena, Sassari, Vicenza e Collegno.

Al Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro sono destinati 35 milioni di euro e ogni progetto può essere finanziato fino ad un massimo di 1 milione di euro.

«Il progetto presentato dall’Amministrazione comunale il 9 gennaio 2017 – spiega l’Assessore alla mobilità Stefano Zenoni – è il risultato del lavoro trasversale di diversi uffici del Comune di Bergamo, che si sono impegnati nella messa a sistema di una serie di azioni coordinate per la costruzione di un piano complessivo importante: in primis il servizio mobilità e trasporti ed il servizio ecologia e ambiente, che si sono dedicati alla progettazione tecnica ed alle specifiche relative ai dati sulle misurazioni dei benefici ambientali; i servizi educativi per l’istruzione, che hanno collocato nell’ambito del progetto azioni di sensibilizzazione verso studenti di scuole di vario ordine e grado; il progetto sicurezza e la polizia locale, per l’educazione stradale nelle scuole; i lavori pubblici, che hanno predisposto i progetti di fattibilità tecnico-economica relativi ad interventi stradali; e l’ufficio Progettazione Europea, che ha coordinato e gestito l’intero progetto al fine di presentare una proposta di successo».

Al progetto hanno collaborato anche Atb Mobilità Spa e l’Università degli Studi di Bergamo. Le azioni progettuali puntano al miglioramento di alcuni percorsi verso luoghi ritenuti strategici (centri di interscambio, scuole, università e luoghi di lavoro) sia dal punto di vista educativo (guida ecologica, formazione alla sicurezza stradale, mobility management, piedibus, …) sia dal punto di vista infrastrutturale (velostazione, bike sharing, ricariche elettriche per autobus, autobus elettrici).

Tante le azioni previste. La più rilevante è la progettazione e la realizzazione di una velostazione – e del connesso servizio di gestione – che ospiterà circa 100/120 biciclette con accesso automatizzato tramite tessere magnetiche, in piazzale Marconi nei pressi della stazione ferroviaria di Bergamo. Questa sarà a servizio dei lavoratori pendolari e degli studenti di numerosi istituti scolastici, al fine di rafforzare l’interscambio modale tra trasporto pubblico, mobilità pedonale e ciclistica negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro. È previsto inoltre l’acquisto e l’installazione, all’interno del deposito di Atb, di 6 colonnine per la ricarica degli autobus elettrici. Il Comune realizzerà due nuove stazioni di bike sharing da collocare alla scuola primaria di secondo grado Mazzi in via Calvi e alla succursale del liceo Falcone in via Paglia, oltre a potenziare l’esistente stazione di bike sharing al campus dell’Università di Bergamo in largo Tironi

Impegno importante anche per quello che riguarda l’educazione stradale, con il proseguimento e l’intensificazione dei progetti già avviati, anche nell’ambito di Scuola di Cittadinanza, e la realizzazione, all’interno del parco cittadino di via Goethe, di un gioco/percorso ciclopedonale dotato di segnaletica orizzontale e verticale dove i bambini si potranno cimentare in una prova pratica di guida della bicicletta con l’obiettivo di rafforzare le regole acquisite a scuola.

Fondi saranno destinati anche all’attivazione di buoni mobilità per ridurre l’uso del mezzo di trasporto individuale a favore dell’utilizzo del sistema di trasporto pubblico locale sui percorsi casa-scuola e casa-lavoro, con mezzi a basso impatto ambientale. Previste anche agevolazioni tariffarie differenziate per studenti frequentanti l’università di Bergamo e con età inferiore ai 26 anni, volte a favorire lo spostamento casa-università, e per gli alunni in condizione di particolare difficoltà d’accesso agli istituti scolastici con una riduzione del 75% sul costo annuale dell’abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico.




Sicurezza alimentare e sul lavoro, in Ascom i corsi obbligatori sono agevolati

tagliere cucina

Con il mese di settembre riparte all’Ascom di Bergamo la stagione dei corsi di formazione obbligatoria in tema di sicurezza alimentare e di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, curata dall’area Gestionale.

Per la formazione obbligatoria degli operatori del settore alimentare (Regolamento CE 852/2004) sono a disposizione percorsi di prima formazione e di aggiornamento.

I corsi di prima formazione, della durata di 3 ore (dalle 14.30 alle 17.30), sono proposti nella sede di Bergamo in via Borgo Palazzo 137 mentre i corsi di aggiornamento, della durata di 2 ore (dalle 14.30 alle 16.30), si svolgono sia nella sala corsi nella sede di Bergamo sia in alcune sedi in provincia (Osio Sotto, Sarnico, Trescore Balneario, Treviglio, Zogno). Con la prima formazione si comincia il 18 settembre, le date  successive sono 9 ottobre, 13 novembre e 4 dicembre. Il primo corso di aggiornamento è in programma il 25 a Bergamo, qui tutte le date e le sedi.

In materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, sono organizzati i corsi obbligatori per tutti i settori di attività sia privati che pubblici, per tutte le tipologie di rischio e per tutti i lavoratori, con o senza retribuzione, subordinati e autonomi, nonché i soggetti ad essi equiparati (soci lavoratori di cooperativa o di società, anche di fatto, che prestano la loro attività per conto della società e dell’ente stesso; associati in partecipazione; lavoratori a progetto; collaboratori coordinati e continuativi; lavoratori a domicilio; lavoratori a distanza – telelavoro -, tirocinanti, buoni lavoro o voucher).

Sono in calendario i corsi e i relativi aggiornamenti per: “Responsabile del servizio prevenzione e protezione – Rspp”  (dal 14 novembre) e aggiornamento (il 7 novembre) rivolto ai datori di lavoro, per “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza – Rls” (dal 28 novembre) e aggiornamento (il 6 dicembre). Anche sul fronte antincendio e primo soccorso partiranno i corsi dedicati (addetto antincendio basso rischio, addetto antincendio medio rischio, addetto al primo soccorso, aggiornamento addetto al primo soccorso). Il calendario e i contenuti dei corsi

sicurezza - antincendio - ufficioRispondendo inoltre agli obblighi previsti dall’Accordo Stato Regioni (siglato il 21 dicembre 2011), che impongono la formazione sia generica che specifica dei lavoratori – esclusi preposti e dirigenti – l’Ascom organizza corsi di Formazione Generale (della durata di 4 ore, con acquisizione di credito formativo permanente, in programma il 23 ottobre) e di Formazione Specifica e aggiornamento (la normativa prevede dalle 4 alle 12 ore di aula a seconda del rischio legato alla mansione svolta) rivolti ai lavoratori a basso rischio, per cui sono previste 4 ore di lezione (appuntamenti il 23 ottobre e il 4 dicembre), e ai lavoratori a medio rischio per cui sono previste 8 ore di lezione (25 ottobre). Il calendario e i contenuti dei corsi 

Infine, Ascom organizza anche il corso per addetti all’utilizzo dei carrelli elevatori semoventi (mulettisti) riservato a tutti i lavoratori, compreso il datore di lavoro, che conducono tali mezzi, che prevede 12 ore di formazione, suddivise tra teoria (8 ore) e pratica (4 ore).

I corsi si tengono principalmente nella sede di Bergamo, in via Borgo Palazzo 137.

Per tutti i corsi, ad esclusione di quelli di formazione generale e specifica e mulettisti, è previsto un contributo fino ad esaurimento dei fondi per le aziende iscritte all’Ente Bilaterale del Commercio e Turismo. Per usufruire dei sussidi, la partecipazione al corso non deve essere soggetta ad altre forme di finanziamento.

Per maggiori informazioni e iscrizioni contattare la segreteria organizzativa dell’area Gestionale (telefono 035 4120181 oppure 035 4120129, gestionale@ascombg.it) o consultare il sito www.ascomqsa.it




Borgo Palazzo, alla festa debuttano i super sconti. Omar Pedrini guest star

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Borgo Palazzo scalda i motori per la festa, evento clou del programma di iniziative organizzate dall’associazione “Le Botteghe di Borgo Palazzo” per mostrare tutta la vivacità, le idee, la passione che ogni giorno animano questa parte della città.

L’appuntamento, alla nona edizione, è in programma domenica 24 settembre dalle 10 alle 20, nel Borgo che diventa zona pedonale dove, per un chilometro e mezzo, si passeggia, si mangia e ci si diverte a suon di musica, artisti di strada, street food, coloratissimi mega gonfiabili, postazioni sportive e oltre 200 attività commerciali aperte al pubblico.

Novità assoluta di quest’anno è la Borgo Card, una speciale carta che ciascuno potrà richiedere sul sito www.lebotteghediborgopalazzo.com per usufruire di promozioni e sconti fino al 50% nei negozi a partire dal 24 settembre e fino al 7 ottobre.

Festa del Borgo 2015 (5)Quest’anno, inoltre, in Borgo Palazzo sbarca il Bergamo Buskers Festival: gli artisti della quinta edizione della kermesse, con la direzione artistica di Marco Pesce, si esibiranno nel corso di tutta la giornata in alcune postazioni fisse e numeri itineranti.

Anche Artilab, spazio al civico 93 di Borgo Palazzo trasformato da Confartigianato Giovani in un vero e proprio laboratorio artigiano interattivo, aprirà le sue porte ai più piccoli che potranno sperimentare mestieri (anche quello del muratore, con tanto di mini martello pneumatico e realizzazione di uno scavo), musica e laboratori di riuso creativo.

Ben sei i palchi sui quali si alterneranno band, solisti, duo di svariati generi. Imperdibile l’appuntamento alle ore 16 Omar Pedrini dal palco principale di piazza Sant’Anna. Sarà l’artista, padrino del concorso e presidente della giuria tecnica, a premiare il vincitore di “Street Beats“, contest musicale per le giovani band lanciato proprio dall’associazione Le Botteghe di Borgo Palazzo a inizio estate, in collaborazione con NDS Music, divisione della cooperativa trevigliese Nave dei Sogni.

Sempre a partire dalle ore 17 un deejay set accompagnato da spettacoli di artisti di strada animerà la piazzetta rossa al civico 100, dove una “cool zone” è stata allestita in occasione de “I Maestri del Paesaggio”.

«Un’iniziativa rilevante non solo per il quartiere ma per l’intera città», ha detto stamattina il sindaco Giorgio Gori nel corso della conferenza stampa di presentazione. «La Festa – ha spiegato il presidente dell’associazione Le Botteghe di Borgo Palazzo Nicola Viscardi – è il risultato di una sinergia strutturale tra artigianato e commercio. Il comune denominatore sono i giovani, che lavorano insieme agli esercizi della via per promuovere e rendere attraente il Borgo».

festa borgo palazzo 2«Perché sono proprio i giovani imprenditori – ha sottolineato Diego Armellini, presidente del Gruppo Giovani di Confartigianato – che vogliono costruire ambienti e motivazioni per trattenere i loro coetanei nel tessuto imprenditoriale cittadino, affinché possa realizzarsi quel ricambio generazionale indispendabile per le imprese familiari, motore della nostra economia» .

«La festa è il fiore all’occhiello – ha ricordato il direttore di Ascom Bergamo, Oscar Fusini – del processo di valorizzazione che Le Botteghe stanno portando avanti da alcuni anni. Grazie alla collaborazione tra associazioni, esercenti e Amministrazione comunale Borgo Palazzo è tornata ad essere protagonista quanto a proposte e iniziative con ricadute positive anche sulla rivitalizzazione commerciale, ma ha sviluppato anche capacità di proposta nell’ambito del distretto del commercio».

La festa proseguirà fino alle ore 20, mentre il Borgo verrà riaperto al traffico alle 21.

>> La mappa e gli eventi




Zanica, il lavoro delle donne tra passato e nuove frontiere del welfare aziendale

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Da sinistra: Angelo Carrara, Oscar Fusini, Ferdinando Piccinini, Battista Villa e Luca D’Angelo

“Dal baco a Bacco: storie di vita vissuta nelle terre del Giopì e della Margì” è un bel progetto che a Zanica unisce la riscoperta del territorio con le tradizioni, i sapori tipici, le attività commerciali e le associazioni.

Promossa dall’associazione culturale “Ol Giopì de Sanga” da sabato 9 settembre a domenica 17, la manifestazione ha ospitato, giovedì 14 settembre all’antico borgo del Padergnone, anche la tavola rotonda dal titolo “La condizione femminile nel lavoro dalle filande a oggi”, un excursus sul lavoro delle donne tra criticità e azioni positive.

All’incontro, moderato dall’assessore alle Attività produttive del Comune di Zanica, Luca D’Angelo, sono intervenuti Battista Villa, per l’Ufficio della Pastorale sociale e del Lavoro della Diocesi di Bergamo, Ferdinando Piccinini, segretario provinciale della Cisl, Angelo Carrara, componente del Comitato di presidenza di Confartigianato Imprese Bergamo e presidente Confiab, e Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo Confcommercio.

La serata ha messo in luce la trasformazione del lavoro femminile negli ultimi anni, evidenziando l’aumento dell’occupazione ma ancora forti ritardi sia nei numeri sia nella qualità del lavoro. È stato ampiamente riconosciuto che per le donne è più difficile raggiungere posizioni e responsabilità e conciliare le esigenze della famiglia con il lavoro. Un utile strumento per favorire la crescita del lavoro femminile e valorizzare l’apporto delle donne nell’economia e nella società è rappresentato dal welfare aziendale, che offre anche alcune interessanti novità e opportunità per le aziende.

A ricordare il tempo che fu la voce di Giusi Bonacina con le poesie di Giuseppe Mazza (Felipo) sulla condizione della donna ai primi del ‘900.




Colazione con prodotti tipici, al decollo la rete di East Lombardy

C’è più gusto se la giornata comincia con le bontà del territorio. Lo sa bene East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia 2017, il progetto internazionale dedicato alla promozione e alla valorizzazione della cultura gastronomica e dell’identità delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, che ha lanciato quest’oggi la propria iniziativa di valorizzazione – prima in Italia – del breakfast come elemento competitivo per il successo di una destinazione turistica.

La presentazione all’aeroporto di Orio al Serio che è un punto di arrivo ideale per tutti coloro che desiderano visitare la Lombardia Orientale e che con i suoi 11 milioni di viaggiatori in transito nel 2016 rappresenta un grande volano per il progetto.

170914 colazione east lombardy - presentazione in aeroporto

L’obiettivo è coinvolgere numerose realtà, come pasticcerie, bar, alberghi, B&B e agriturismi di qualità, che propongano colazioni all’insegna dei prodotti tipici, sottolineando non solo attenzione per un’occasione di consumo importante per la salute e il benessere ma anche nel caratterizzare l’esperienza turistica. Il paniere, del resto, è ricco e vario, capace di rendere indimenticabile ogni genere di colazione.

Torta Smaiassa - hotel Petronilla
Torta Smaiassa e formaggi locali per cominciare bene la giornata all’hotel Petronilla

Hotel Petronilla - colazione (1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A fare da apripista sono stati selezionati alcuni maestri pasticceri, chef e professionisti dell’ospitalità che hanno firmato menù originali. Iginio Massari, Maestro Pasticciere e patron della Pasticceria Veneto a Brescia ed Enrico Cerea, chef del ristorante tristellato Da Vittorio a Brusaporto, entrambi Ambasciatori di East Lombardy, sono stati i testimonial della presentazione. L’elegante menù-colazione firmato da Massari contempla, fra l’altro, Bussolà, Torta Paradiso, Plum Cake all’olio extravergine di oliva Garda Dop.

Di grande impatto scenografico la prima colazione che accoglie al risveglio gli ospiti del Relais&Chateaux Da Vittorio che possono spaziare fra proposte dolci e salate fra cui la Gioconda, la sfoglia di mele della Val Brembana, la crostata morbida ai lamponi del Parco dei Colli di Bergamo e poi formaggi caprini bergamaschi, pan brioche, focacce ripiene e pani di vari formati preparati con olio di oliva extravergine Dop Sebino.

Insieme a Da Vittorio, in provincia di Bergamo, aderiscono Pasticceria La Marianna e Hotel Petronilla, in città, e Agriturismo Polisena a Pontida.

Per il territorio di Brescia, oltre alla Pasticceria Veneto, partecipano Profumo di Lievito e la Pasticceria Di Novo a Manerba sul Garda.

Cremona è rappresentata da Al Carrobbio, Locanda Torriani, Lounge Bar Chiave di Bacco e Pasticceria Dondeo, tutte in città.

Mantova partecipa, infine, con i due locali considerati autentico punto di riferimento in città – Pasticceria Antoniazzi e Caffè Borsa – mentre sul territorio troviamo la Locanda Majestic 2 a Campitello di Marcaria e gli otto B&B dell’associazione Colline del Garda Ospitalità con sede a Monzambano.

All’interno dell’Aeroporto Milano Bergamo Winegate11 e La Marianna.

Uta Wilmer
Uta Wilmer

«In tanti Paesi – commenta Uta Wilmer, direttrice dell’Hotel Petronilla di Bergamo e consigliera del Gruppo Albergatori dell’Ascom – la colazione è un pasto importante e per un albergo come il nostro (quattro stelle lusso, 12 camere, 90% di clienti stranieri) è sempre stata un’occasione per dare un valore extra all’offerta. Sin da quando abbiamo aperto, esattamente otto anni fa – ricorda -, abbiamo puntato sulle tipicità, come le confetture e il miele della Valle Imagna e poi i formaggi e i salumi di cui Bergamo è ricca. Una scelta apprezzatissima, come confermano i clienti e le loro recensioni sui portali. Gran parte dei giudizi in rete sugli alberghi riguarda proprio la colazione, che è quindi un fattore capace di fare la differenza e, tra l’altro, l’unico pasto che i clienti sicuramente consumano nelle nostre strutture».

Ora, chi ha scelto di dare il buongiorno ai propri ospiti con i prodotti locali può anche contare sulla rete di East Lombardy. «Poter promuovere insieme quest’offerta è bellissimo – prosegue Uta Wilmer -. Il cibo è una pubblicità fantastica, non solo per un’attività ma per tutto il territorio. I souvenir che i nostri clienti cercano con più interesse sono quelli gastronomici, dalla Torta Donizetti alle mignon di polenta e osèi, alla farina per la polenta. Sono contenti di portarsi a casa il gusto del loro viaggio e di raccontare a parenti e amici cosa hanno mangiato di buono, così scatta il passaparola e si accende l’interesse su una località. Il cibo, oggi così di moda, può portare lontano il nome di Bergamo e il made in Bergamo: è un tema da sviluppare sempre più».

A supportare con i dati lo scenario è Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo e direttore scientifico di East Lombardy. «In Italia il 92% dei viaggiatori ricerca esperienze enogastronomiche memorabili durante la vacanza e il 52% afferma di prestare attenzione alla presenza di prodotti agroalimentari con certificazioni di qualità – ha spiegato -. Su TripAdvisor sono oltre 1 milione le recensioni sul tema colazione, a dimostrazione dell’interesse del turista a questo momento della giornata. I dati nazionali sono confermati anche per la Lombardia Orientale, dove la ricerca di produzioni Dop e Igp è un elemento fortemente apprezzato: il 66% dei residenti, l’80% dei visitatori italiani e il 54% di quelli stranieri considera questi elementi nella scelta turistica. Abbiamo così preparato un progetto integrato e coinvolto, come primo step, alcune delle numerose realtà eccellenti del territorio».

In prima fila l’aeroporto. «Il progetto Prima Colazione di East Lombardy rappresenta un’assoluta novità nel settore retail&food aeroportuale a livello mondiale e un ulteriore salto di qualità in chiave di accoglienza che il nostro aeroporto riserva a passeggeri e accompagnatori – ha sottolineato Matteo Baù, direttore commerciale non aviation di Sacbo –. Il nostro obiettivo è fare in modo che coloro i quali si recano o transitano in aerostazione possano sentirsi a casa, riservando loro il piacere del gusto che l’eccellenza gastronomica del territorio è in grado di interpretare. Per questo abbiamo scelto partner di assoluto rilievo internazionale, che trasmettono la cultura del cibo in ogni momento della giornata, facendo in modo che i passeggeri stessi ne diventino ambasciatori».

I coordinatori del progetto sono già al lavoro per lo sviluppo della rete che si è costituita.

Info: www.eastlombardy.it




Stabello, la Festa della Taragna si allea con i ristoranti

festa della taragna Stabello di ZognoLa Festa regionale della Taragna di Stabello di Zogno è un must di stagione. L’appuntamento, giunto alla 25esima edizione, richiama migliaia di appassionati da tutta la provincia, dal Milanese e dalla Brianza e, anno dopo anno, registra nuovi record di presenze, persino autobus di turisti dalla Svizzera.

La manifestazione, organizzata dalla Parrocchia di Stabello, si sviluppa in due fine settimana, quello dal 15 al 17 settembre e il successivo, dal 22 al 24, nella tensostruttura allestita al campo sportivo.

Protagonista del menù è la golosa polenta arricchita con i formaggi della Valle, servita fumante, accompagnata da carni di cinghiale e capriolo, ma anche dall’ormai il famoso spiedino “El Pincia”, ideato dai pensionati del paese che ormai è il secondo piatto più richiesto dopo la Taragna. A correre su e giù dalla cucina ai tavoli ci sarà anche un nutrito gruppo di giovani e bambini che, con il loro impegno, intendono continuare questa gustosa tradizione che ha reso celebre la frazione.

Poiché la festa solitamente non riesce ad contenere le numerose presenze e a soddisfare tutti i palati, sono state stipulate convenzioni con i ristoranti di Zogno associati “Punto Amico” (www.puntoamicozogno.com), che applicano menù a base di Taragna e selvaggina a prezzi agevolati. L’annosa disputa tra sagre e locali si traduce, in questa occasione, in «una collaborazione proficua a sostegno del territorio», si legge nella presentazione dell’appuntamento.

La festa si accompagna alla musica e ad attività per il tempo libero, che quest’anno si annunciano ancor più interessanti data la ricorrenza del 25esimo. Ci sarà anche l’elezione di Miss Taragna.

A disposizione ampi spazi per parcheggiare, mentre per snellire la viabilità è istituito in occasione dell’evento un senso unico: si sale da Zogno e si lascia Stabello in direzione di Sedrina.

 




Slot machine, «una scelta miope con pochi vincitori»

Slot machineIl Governo vuole dismettere circa il 35% delle slot machine in circolazione. A regime, degli attuali 100.000 punti vendita in Italia che propongono il gioco, dei quali 5.000 sale giochi, ne resteranno circa 50.000 totali, dei quali 18.000 sale giochi.

Insomma via le slot da bar e tabaccai e apertura di nuove sale giochi più grandi, più controllate. Nuovi grandi investimenti, assunzioni dichiarate ecc. ecc.

È però una scelta che non accontenta nessuno. Non accontenta le Regioni e i Comuni che sono in prima linea a combattere il gioco patologico e che non potranno arginare con la difesa delle “distanze minime” l’apertura di sale giochi. Sempre più sale giochi: grandi, in centro, in periferia, sulle principali strade con insegne vistose come una Las Vegas italiana. I Comuni potranno colpire il piccolo esercizio con le slot machine. Quello sì, si potrà colpire (fino anche a farlo chiudere magari, visto le difficoltà a far quadrare bilanci sempre più precari), ma le sale giochi saranno libere di fare ciò che vogliono. Alla faccia della democrazia.

La proposta indigna la nostra associazione perché colpisce gli interessi di migliaia di piccole imprese. Ma che idea è? È come se, per contrastare il fumo, proponessimo di vendere le sigarette solo nei supermercati togliendole dalle tabaccherie. Non sarebbe una soluzione. Non scherziamo perché c’è di mezzo la vita e il lavoro di troppa gente.

Oscar Fusini
Oscar Fusini

Il vizio di fondo c’è sempre. Il Governo non vuole rinunciare alle entrate del gioco. Anzi vuole aumentarle. Quindi intende agire sugli addendi senza modificare la somma, ossia i quasi 100 miliardi di raccolta. Gli addendi sono chi lavora e chi guadagna e chi perde nella filiera: più di 90.000 piccoli imprenditori che vendono gioco rispetto alle attuali 5.000 sale giochi, le più grandi gestite direttamente dai concessionari o dai gestori.

Noi temiamo per centinaia se non migliaia di esercizi, bar, tabaccai, edicole, negozi che oggi resistono anche grazie ai pochi ma decisivi proventi del gioco. Piccole imprese, titolari, collaboratori familiari e dipendenti.

Non crediamo affatto che le sale giochi costituiscano un argine al gioco ludopatico, anzi lo favoriscano. Saranno più facili da sorvegliare e da monitorare ma la sfida sarà impari a favore di chi sviluppa gioco rispetto a coloro che dovranno mitigarne i danni sulle persone.

Pensiamo anche – supportati da molti esperti, docenti dei corsi obbligatori, educatori e persone preposte al recupero delle persone malate che abbiamo incontrato e con le quali ci siamo confrontati – che la strada del Governo non sia solo sbagliata nel suo valore ma anche negli effetti che può produrre e quindi sia da stimolo per l’approccio compulsivo al gioco.

Il gioco sottrae già paurosamente risorse ai consumi. La sua concentrazione in grandi strutture lo drenerà ulteriormente destinandone i proventi all’economia finanziaria più che reale. Saremo ancora più poveri di oggi.

Quando registreremo l’ecatombe di bar, negozi, tabaccai nei centri storici dove andremo noi che non giochiamo per bere un caffè o mangiare un toast? In sala giochi?




Slot machine, ecco come e quando saranno “tagliate”

slot-machine-vincenteSulle slot machine Governo ed Enti locali sono decisi a dare una stretta, riducendo il numero degli apparecchi e introducendo una serie di misure che permettano un maggiore controllo.

Gli interventi sono due, il Decreto del ministero dell’Economia dello scorso 25 luglio (“Riduzione del numero di nulla osta degli apparecchi da divertimento e intrattenimento”) e l’Intesa raggiunta dalla Conferenza Unificata tra Stato, Regioni e Province lo scorso 7 settembre, prevista dalla Legge di Stabilità 2016, i cui contenuti dovranno essere tradotti dal ministero dell’Economia in un apposito decreto entro il prossimo 31 ottobre.

Con l’aiuto della Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio, riassumiamo le novità.

Decreto 25 luglio 2017 – “Riduzione del numero di nulla osta degli apparecchi da divertimento e intrattenimento”

Nella manovra correttiva del luglio scorso è stata prevista la riduzione su tutto il territorio nazionale degli apparecchi da gioco comma 6 A (le cosiddette  newslot o AWP) che sono gli unici installabili nei pubblici esercizi. Il processo è diviso in due fasi: entro il 31 dicembre 2017 la riduzione a 345.000 del numero complessivo dei nulla osta di esercizio; entro il 30 aprile 2018 la riduzione a 265.000 del numero complessivo dei nulla osta di esercizio.

«Il Decreto doveva definire le modalità con cui effettuare la riduzione prevista da parte dei concessionari, ma in realtà risulta carente sotto alcuni profili – spiega la Federazione -. In particolare viene ribadito che entro il 31 dicembre 2017 ogni concessionario deve provvedere alla riduzione del 15% del numero di nulla osta di cui risulta intestatario al 31/12/2016 ed entro il 30 aprile 2018 deve provvedere ad una ulteriore riduzione fino ad arrivare al 34,9% in meno, ma non viene indicato alcun criterio per operare tale riduzione, pertanto i concessionari potranno decidere secondo loro parametri in quali locali effettuare la riduzione ed in che modalità».

Viene previsto poi l’intervento dell’Agenzia dei Monopoli che, alla scadenza dei termini citati, provvederà al controllo del numero dei nulla osta ed alla revoca di quelli che risultassero in eccesso. Il concessionario dovrà tempestivamente provvedere al blocco degli apparecchi oggetto di revoca pena una sanzione di 10.000 euro.

Intesa siglata dalla Conferenza Unificata il 7 settembre 2017

L’Intesa è stata raggiunta dopo più di un anno di lavoro della Conferenza, coordinata sul tema dal Sottosegretario Baretta, e si prefigge diversi obiettivi:

  • ridurre l’offerta di gioco sia in termini di volumi che di punti vendita;
  • definire un sistema di regole relative alla distribuzione territoriale e temporale dei punti di gioco;
  • innalzare il livello qualitativo dei punti di gioco e la previsione di una concessione certificata delle licenze di gioco;
  • innalzare il livello dei controlli;
  • accentuare l’azione preventiva e di contrasto del gioco d’azzardo patologico (GAP);
  • completare l’intervento normativo e di modernizzazione del settore giochi;
  • assicurare un costante monitoraggio dell’applicazione della riforma.

In particolare, per quanto riguarda il primo obiettivo, è confermata la riduzione di più del 30% del numero degli apparecchi comma 6 A e sono previsti la sostituzione dei rimanenti vecchi apparecchi AWP con le AWPR collegate da remoto e il dimezzamento in tre anni del numero dei punti vendita di gioco pubblico. Per quanto riguarda i bar e simili, si passerà dagli attuali 56.000 a 30.000 locali autorizzati con uns diminuzione del 46,6%. A crescere saranno i “negozi” ovvero agenzie che hanno «come attività prevalente la vendita di prodotti di gioco pubblici», mentre scompariranno le sale giochi e gli esercizi secondari.

Ecco come cambierà la geografia dei punti gioco

tabella riduzione slot machine okRelativamente al secondo punto, le Regioni e gli Enti locali stabiliranno nei propri regolamenti i criteri per consentire una equilibrata distribuzione nel territorio dei punti di vendita di gioco, per evitare che si formino ampie aree nelle quali l’offerta di gioco pubblico sia o totalmente assente o eccessivamente concentrata.

Viene previsto inoltre il riconoscimento della facoltà degli Enti locali di stabilire delle fasce orarie per il gioco che possono arrivare fino a 6 ore complessive di interruzione quotidiana, fermo restando che l’orario di interruzione va stabilito per quanto più possibile in maniera omogenea sul territorio nazionale.

In merito all’innalzamento del livello qualitativo dei punti di gioco, si fa riferimento a standard di arredi interni e luci, corsi di formazione specifica, rispetto di limiti minimi di spazio e altri parametri per poter ottenere la certificazione necessaria ad ospitare l’offerta di gioco pubblico.

Sono inoltre previsti alcuni strumenti per favorire un controllo più strutturato ed efficace dei punti di gioco, mentre per quanto riguarda le azioni preventive contro il gioco d’azzardo patologico vengono evidenziati alcuni interventi tecnologici per la salvaguardia del giocatore (es. strumenti di autolimitazione di tempo e spesa, messaggi automatici con l’indicazione del tempo, abbassamento degli importi minimi di giocata, ecc.), nonché viene richiesta l’implementazione delle risorse finanziarie a disposizione e un maggior confronto con gli altri Paesi europei sul tema della pubblicità.

È prevista anche la realizzazione di una revisione dell’attuale disciplina dei Casinò. Infine, il monitoraggio dell’applicazione della riforma viene affidato all’Agenzia dei Monopoli che si avvarrà della Sogei per la parte tecnologica.

I contenuti dell’Intesa dovranno essere tradotti dal Ministero dell’Economia in un apposito decreto ministeriale entro il prossimo 31 ottobre.