Al via la campagna di promozione delle pesche

In4mila punti vendita parte la campagna di promozione “Pesche e nettarine di stagione: qualità italiana garantita dalla natura” realizzata dall’Organizzazione interprofessionale ortofrutticola italiana – Ortofrutta Italia, con il patrocinio del Mipaaf.
Nei mesi di luglio e agosto, nella grande distribuzione organizzata, nei mercati agroalimentari e nei negozi specializzati di tutto il territorio nazionale, verrà promosso il consumo di pesche e nettarine attraverso un’informazione sulle qualità nutrizionali e qualitative. Per i consumatori sarà così più facile scegliere la qualità made in Italy al 100% e sostenere i produttori italiani. Anche Ascom Bergamo partecipa alla Campagna e invita i commercianti di ortofrutta ad esporre in vetrina la locandina dell’iniziativa. 
In Italia si producono annualmente da 1,3 a 1,5 milioni di tonnellate di pesche, nettarine e percoche confermando il Belpaese, insieme alla Spagna, leader a livello europeo, dove la produzione complessiva varia da 3,5 a 3,9 milioni di tonnellate.

Locandina campagna pesche




Seriate. Contributi per chi migliora gli edifici del centro storico

È stato finanziato anche per quest’anno il fondo per il recupero e la riqualificazione degli edifici del centro storico di Seriate, approvato all’unanimità dalla giunta. Nel 2019 saranno erogati, come per il passato, contributi a fondo perduto per: interventi di rifacimento delle facciate degli edifici, fino al 25% della spesa sino a un massimo di 4 mila euro a intervento; installazione di parabole satellitari sulle coperture fino al 25% della spesa per un massimo di 800 euro a intervento.
I fondi saranno stanziati a chi realizzerà i lavori entro il 30 novembre 2019. Inoltre, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, sono disposti i rimborsi sulla tassa di occupazione del suolo pubblico, mentre sul costo di costruzione verrà rimborsato il 60% dell’importo, a cui si aggiunge un ulteriore 40% per gli interventi di riqualificazione della facciata degli edifici prospicienti la pubblica via. Sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria il rimborso ammonta all’80 % dell’importo per chi ha inoltrato domanda di contributo in sede di presentazione del titolo abilitativo.
Questo sostegno, rinnovato negli anni, sta dimostrando la sua efficacia. Grazie a contributi e rimborsi, alcuni proprietari, hanno riqualificato alcune facciate, 7 solo lo scorso anno. Gli incentivi si aggiungono ad altre azioni di recupero di quest’area cittadina, come la pulizia e sanificazione di piazza Bolognini, le iniziative di intrattenimento, la presenza del presidio dell’ANPPE e degli agenti di Polizia locale. Si continuerà su questa strada, per migliorare la qualità dell’abitabilità e del vivere dei cittadini.




Anche il mercato di Clusone tifa Atalanta




In autunno un master per gli operatori turistici della montagna

Per gli operatori turistici delle località montane in autunno SdM School of Management dell’Università degli Studi di Bergamo organizza un corso di alta formazione.
Il corso insegna a individuare le prospettive strategiche per la destinazione turistica, programmare il mix di offerta, definire i metodi di comunicazione e marketing, sviluppare una gestione efficace del turismo invernale. Possono partecipare funzionari di Amministrazioni pubbliche, membri di Associazioni turistiche e di Organismi consortili, operatori di impianti a fune, giovani che intendano orientarsi ad operare nel turismo delle aree montane.
Per gli operatori è richiesto il Diploma di Scuola Media Superiore. Per i giovani senza esperienze lavorative è richiesto il Diploma di Laurea Triennale. Il percorso formativo si articola in tre moduli: il primo si intitola “Comunicazione e marketing del turismo alpino (coordinatore: Franco Brevini) e si svolge all’Università degli Studi di Bergamo (17-19 ottobre 2019); il secondo “Il turismo nelle località di montagna: condizioni, progettualità e prospettive” (coordinatore: Andrea Macchiavelli) è in programma all’Università della Montagna di Edolo dal 7 al 9 novembre 2019 e il terzo “Il turismo della neve e il ruolo degli impianti a fune (coordinatore Ernesto Rigoni) si svolgerà all’Università degli Studi di Bergamo dal 21 al 23 novembre 2019. Al termine del corso viene rilasciato un attestato. La quota di iscrizione è di 900 €. La preiscrizione deve essere inviata a master@unibg.it entro il 17 settembre 2019 collegandosi al sito http://sdm.unibg.it/corso/turismo-montano/. Per informazioni: SDM School of Management dell’Università degli Studi di  Bergamo, Via dei Caniana 2, 24127 Bergamo – Tel. 035 2052872 (orari ricevimento telefonico lun. 10-12, mart. 14-16, ven. 10-12) Email: master@unibg.it.

 




Aspettando i nuovi bandi i distretti del commercio fanno il “tagliando di revisione“

Con la ricorrenza dei 10 anni di attività dei distretti, ogni tanto qualcuno mi dice, ma alla fine cosa si è realizzato in così tanto tempo?

È una domanda che può essere letta in due modi differenti, in 10 anni si è perso tempo o in 10 anni il commercio ha avuto beneficio ?
Come sempre la verità sta nel mezzo e come sempre per comprendere bene la situazione bisogna rifarsi con la memoria a 10 anni or sono.
La politica dei distretti ha avuto due grandi meriti. Portare sul territorio finanziamenti sia per il pubblico che per il privato e soprattutto far parlare comuni e commercianti di comuni limitrofi che non avevano mai avuto occasione di condividere iniziative e programmi.

Per quanto riguarda i finanziamenti in questi 10 anni sul territorio bergamasco sono stati intercettati più di 12 milioni di euro, denaro che è stato utilizzato per lo più per potenziare e ammodernare i negozi di vicinato come hanno dimostrato i sei bandi a cui i distretti hanno partecipato.

La politica di condivisione di eventi e iniziative è stata forse il salto di qualità che ci ha permesso di ottimizzare le risorse ma soprattutto di conoscere cosa succedeva nei territori e metter il tutto a fattore comune. Il distretto è il luogo in cui è possibile risparmiare risorse, tempo ed energie grazie una migliore comunicazione fra le parti, con regole ben definite e responsabilità.

Non è stato facile, ci sono voluti anni per abbattere storici steccati e campanilismi sempre più marcati, ma alla fine il concetto di squadra sta permeando sia gli amministratori sia i commercianti.

I distretti si sono dimostrati una nuova esperienza di governance a livello locale, il partenariato pubblico e privato è il valore aggiunto di questa esperienza. Inoltre si è passati da una esperienza di commercio ‘centrica’ a una politica per la città e il territorio.

Come sempre i bisogni cambiano, le situazioni del mercato hanno mutamenti repentini e quindi anche le politiche devono trovare nuove modalità di intervento.
Questi mutamenti cambiano inevitabilmente i rapporti tra pubblico e privato. Perciò occorre creare le condizioni per una nuova classe dirigente commerciale, questo significa soprattutto maturare una nuova cultura e una nuova dimensione del proprio ruolo e una nuova dimensione di rappresentanza. Una rappresentanza non autoreferenziale ma proiettata a far emergere il bene comune in una logica condivisa.

È un impegno questo imprescindibile per creare condizioni di vero sviluppo. Il vento del cambiamento non può essere fermato, dobbiamo attrezzarci affinché non spazzi via anche quel poco o tanto di positivo che è stato creato in questi anni.

Ecco allora che la giunta regionale, anche in vista della predisposizione del nuovo bando Distretti la cui pubblicazione è prevista entro la fine dell’anno, ha approvato una delibera che prevede l’avvio di un’attività di monitoraggio dei distretti esistenti. L’osservazione si concentrerà in particolare sulla verifica dei requisiti, sull’attività svolta negli ultimi tre anni, sull’analisi delle diverse tipologie di governance e sulla verifica e aggiornamento dei confini. L’obiettivo è premiare i distretti virtuosi destinando a questi ultimi le risorse necessarie per proseguire il lavoro di condivisione che ha caratterizzato in questi dieci anni l’impegno del pubblico e del privato.
Nei prossimi tre mesi saremo impegnati sul territorio provinciale in questa azione di monitoraggio nella convinzione che tanto è stato fatto ma molto è ancora da fare per aiutare le nostre imprese commerciali ad affrontare le nuove sfide del futuro.




A Borgo Santa Caterina arriva la Notte bianca

Venerdì 12 luglio  le ‘Notti Bianche’ del Duc, il Distretto urbano del commercio fanno tappa in Borgo Santa Caterina. L’appuntamento è dalle 19 a mezzanotte. In programma ci sono «Poetry Slam», una sfida tra sei poeti a suon di versi, lo Sbarazzo in piazza con le migliori offerte dei commercianti di Borgo Santa Caterina, un corner latino americano e tanti punti ristoro all’aperto. La settimana seguente sarà la volta di Borgo Palazzo, mentre l’ultimo appuntamento con le Notti bianche sarà il Città Alta giovedì 5 settembre.



Mocktail: arrivano da New York e fanno tendenza

Con il termine “mocktail” si indica una bevanda miscelata senza l’aggiunta di alcool. Il nome deriva dall’unione delle parole inglesi “mock”, che significa “imitare”, e cocktail. Questi drink imitano nei colori e negli ingredienti i cocktail più famosi ma senza la presenza della componente alcolica. Rum, gin e vodka lasciano il posto a centrifugati di frutta, succhi naturali, infusi di erbe aromatiche. Abbiamo chiesto a Nicola Mor, barman professionista e docente dell’Accademia del Gusto di Ascom Formazione, di indicarci quattro ricette per preparare a casa aperitivi alcool free per ogni occasione.

Refreshing Clementine

Ingredienti:
6 cl succo di clementine spremute
8 cl succo di ananas fresco
1,5 cl succo di lime
1 passion fruit (svuotare l’interno del frutto)
2 cl sciroppo di zucchero liquido

Preparazione:
Unire tutti gli ingredienti nello shaker con ghiaccio, agitare per circa 8 secondi e versare direttamente nel bicchiere. Guarnire con spicchi di clementina, cannuccia di carta e foglie di timo.

(foto in copertina)

Virgin Lychee Cosmopolitan

Ingredienti:
1,5 cl sciroppo di granatina
8 cl succo di lychee
4 cl succo di arancia
1 cl succo di lime

Preparazione:
Unire tutti gli ingredienti nello shaker con ghiaccio, agitare e filtrare in un’ampia coppa da cocktail. Guarnire con una scorza di arancia sul bordo del bicchiere.

Iced Matcha Latte

Ingredienti:
1 cucchiaio di tè verde matcha in polvere
2,5 cl sciroppo di orzata
3 cl acqua calda
4 cl panna liquida
8 cl latte di cocco

Preparazione:
Sciogliere in una tazza il tè con l’acqua calda, unire lo sciroppo di orzata, la panna liquida e versarli nel bicchiere con ghiaccio. Successivamente versare il latte di cocco e mescolare.

Pomegranate Fizz

Ingredienti:
2 cl sciroppo ai fiori di sambuco
1 bottiglietta di soda (o tonica) da 20 cl
1 cl succo di lime
2 fette di arancia
chicchi di melograno
rosmarino

Preparazione:
Direttamente del bicchiere versare lo sciroppo con il succo di lime e il melograno. Aggiungere ghiaccio, soda, le fette di arancia e mescolare delicatamente. Guarnire con il rosmarino.

 




Gelato, ai bergamaschi piace sperimentare

Consumato a casa, al lavoro o durante una passeggiata, il gelato è l’alimento preferito nella bella stagione. Anche se il tiramisù è stato eletto il gusto dell’anno al “Gelato day”, il cuore dei golosi non batte solo per i gusti tradizionali. In molti amano provare la modaiola gamma di varianti che le gelaterie bergamasche sperimentano. Dolci novità sono arrivate soprattutto dalla 27esima edizione del Sigep, il Salone internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianali e caffè, che si è svolto a Rimini.

L’abbinamento dolce e piccante

Il sapore piccante e deciso della radice giapponese wasabi, perfetto per sushi e sashimi, unito a cioccolato dominicano e vaniglia del Madagascar è la stravagante proposta di “Gelatiamo” a Treviolo. Il titolare, Matteo Corna, ha voluto dare una veste piccante a un incontro romantico, ispirandosi all’abbinamento tra cioccolato e peperoncino. “Mi piacciono le novità, a rotazione ne inserisco sempre qualcuna, rappresentano un punto di forza, magari non andranno subito esaurite, ma mi permettono di distinguermi”, precisa. Nella sua gelateria, aperta da nove anni, si possono gustare anche un’eccellenza pugliese, la mandorla di Toritto con l’arancia candita, il gusto primavera al te verde, gelsomino e mela, la crema ai sei profumi che combina cannella, scorze di arancia e di limone, vaniglia, chiodi di garofano e chicchi di caffè oppure zenzero e albicocca.

Erbe, frutta, fiori per un’esperienza multisensoriale

Anche il binomio crema e piante o fiori è in crescita. Lo propone il Caffè Rimembranze by Violetta a Treviglio con i gusti lavanda, rosa, viola e il sorbetto gelsomino e cannella. In estate, sarà servito il fiore del curaro, conosciuto come fiore elettrico, per l’effetto frizzante e intorpidente. “Sarà un’esperienza multisensoriale che appaga anche vista e olfatto, che dona una vera esplosione di sapore alla bocca, quasi una scossa, che dura meno di due minuti”, anticipano i titolari, Sara Redaelli e Andrea Bertelli. Altra particolarità sono i tiki cocktail a base di diversi tipi di rum miscelati ai gelati alla frutta tropicale, che arriva dai paesi di origine in 24 ore, come l’ananas dei Caraibi. La carta dei drink ne propone una decina, serviti in coreografiche mug.

Il gastronomico o “salato”

Le interpretazioni più coraggiose sono il gelato al coniglio, alle ostriche, al salmone o alle zucchine. Ma se in un ristorante bergamasco vi sarà offerto il gelato al parmigiano o al pepe rosa, con molta probabilità, proviene dall’Oasi di Villongo, avviata nel 1982 e che lavora anche per conto terzi. “L’alta cucina scopre il gelato artigianale trasformandolo in un prodotto gastronomico – afferma la titolare, Giorgia Mologni -. Un’altra tendenza è l’introduzione di specialità locali, come, nel nostro caso, il sorbetto alla grappa locale o il gusto yogurt a chilometro zero”. A ricordare i profumi della cucina orobica è anche il gelato al casoncello di Cherubino e La Marianna in Città Alta: fior di latte con pan grattato, uvetta, amaretti, grana padano, salvia, pinoli, noce moscata e pera.

Giorgia Mologni

Coloranti no grazie: meglio l’aloe

I gusti unicorno, azzurro e rosa acceso, senza dubbio “colorati” in abbondanza, nella gelateria artigianale sono esclusi. A fare da contraltare sono i gusti che si rivolgono a un pubblico salutista: al tè verde, alla camomilla, al cacao grezzo con base acqua di cocco, vegan, gluten free, senza lattosio. In vetrina al Sigep, Fabbri, ha piazzato il gusto all’aloe, pianta nota per le proprietà antinfiammatorie, depurative e idratanti. “C’è una tendenza vegana, a base acquosa o con latte di riso, ma va molto anche la frutta anche per gli intolleranti al lattosio – prosegue la Mologni, che è anche presidente dei gelatieri Ascom -. Oltre ai coloranti, sono banditi i grassi idrogenati come l’olio di cocco”.

L’intramontabile classico

Amante della tradizione è “Il dolce freddo” di Albano Sant’Alessandro che festeggia 25 anni di attività. Sul suo banco frigo si trovano gusti che la maggior parte dei gelatieri bergamaschi non produce più: malaga, cassata siciliana e zuppa inglese. “Siamo fedeli ai più richiesti, fior di latte, nocciola, cioccolato, mentre il pistacchio da 15 anni ha avuto un’impennata nelle preferenze – è l’opinione del titolare, Edoardo Ceroni -. Cosa penso del gusto alla rosa? Che non ha senso. Molto meglio l’amarena”.

 




Slow Food omaggia i vini rosè

Giovedì 18 luglio al ristorante Noi Restaurant di Bergamo Slow Wine propone una serata dedicata ai vini rosè, sulla falsariga della serata 100 Cene per Slow Wine, rivolto a tutte le condotte italiane.
Verrà proposta in degustazione una selezione dei “Migliori 100 vini rosa d’Italia”. Protagonisti saranno sei etichette: Piemonte: Torraccia del Piantavegna Barlàn, Colline Novaresi Rosato,  Lombardia: Cascina Belmonte Costellazioni, Valtenesi Chiaretto (Vino Quotidiano), Veneto: Monte del Frà Bardolino Chiaretto, Marche: Fattoria Le Terrazze Pink Fluid, Abruzzo Tiberio Cerasuolo d’Abruzzo, Puglia  Castel di Salve Santimedici Rosato (moneta, Vino quotidiano).
L’obiettivo della serata è rilanciare l’attenzione su questa tipologia troppo spesso misconosciuta nel nostro paese, ma che sta vivendo un vero e proprio rinascimento nel resto del mondo. 

La serata sostiene il progetto degli Orti in Africa di Slow Food: realizzare 10.000 orti buoni, puliti e giusti nelle scuole e nelle comunità africane significa sensibilizzare le nuove generazioni del continente sull’importanza della biodiversità alimentare, favorendo l’accesso a cibi sani e freschi a una rete di leader consapevoli del valore della propria terra e della propria cultura. 

Quota di partecipazione 50 euro, per soci e giovani 45 euro. Per prenotazioni: tel. 035 237 750, info@noi-restaurant.it/

 




Save the mountains: tutti in cammino sui sentieri delle Orobie

Domenica tutti in cammino sui sentieri delle Orobie. Ognuno con il proprio passo e il proprio traguardo, vicino o lontano; ma uniti dalla volontà di preservare la montagna e i suoi valori.

Questo è l’invito della Sezione di Bergamo e dell’Unione bergamasca delle Sezioni e Sottosezioni del Club alpino italiano e dell’Associazione nazionale alpini per l’evento “Save the Mountains” in programma domenica 7 luglio, che è stato presentato questa mattina a Palazzo Pirelli.

Il 7 luglio, alle ore 11, tutti i partecipanti iscritti dovranno aver raggiunto il rifugio prescelto lungo i sentieri proposti e senza lasciare dietro il proprio passaggio rifiuti o resti di ogni genere: ad accompagnarli un apposito kit con sacca, maglietta, spilla e borraccia realizzati con materiali ecologici. Raggiunti i rifugi, tutti i partecipanti sottoscriveranno il manifesto degli “Ambasciatori della sostenibilità”.

“La montagna è una grande risorsa non solo naturale e ambientale, ma anche di valori e insegnamenti di vita – ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi- che devono essere costantemente promossi e proposti: sentimenti come l’amicizia e la solidarietà, identificativi dello stare e del vivere in montagna, sono sempre importanti e attuali e devono essere un riferimento per tutti. Per la prima volta in questa legislatura abbiamo istituito un assessorato specifico dedicato alla montagna e una Commissione speciale che si occupa di tutti i provvedimenti di interesse delle aree montane: un segnale forte di attenzione da parte di Regione Lombardia, che sulla e nella montagna vuole investire, contando ora anche sull’appuntamento olimpico del 2026. Sarà un’occasione straordinaria anche per dotare i territori montani di quei servizi e quelle infrastrutture di cui hanno tanto bisogno, migliorando così la qualità della vita non solo dei turisti ma anche e soprattutto di chi in montagna ci vive tutto l’anno”.

Negli ultimi mesi il CAI, accanto al manifesto e agli obiettivi dell’appuntamento, ha realizzato anche quattro “carte” in cui si specificano quali sono i comportamenti sostenibili da tenere in differenti occasioni: in montagna, nell’agricoltura, nell’effettuare correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti e sulla tavola di montagna, salvaguardando l’agrobiodiversità e incoraggiando il consumo di prodotti di qualità di piccole aziende del territorio.

“Nei nostri territori montani abbiamo la fortuna di poter contare su numerose e diversificate produzioni locali di grande qualità, soprattutto casearie – ha sottolineato il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza Giovanni Malanchini- che esaltano e valorizzano le peculiarità della montagna bergamasca e lombarda, all’insegna di valori semplici e schietti, ma di grande sostanza, proprio come i suoi sapori. Grazie anche all’innovazione introdotta nei processi produttivi dalle nuove generazioni, possiamo oggi ben dire che la dieta di montagna è ancor più salutare della tanto celebrata e apprezzata dieta mediterranea”.

“Sulle Orobie e dalle Orobie nasce un progetto pilota pronto ad essere esportato e replicato in tutta la Lombardia e nelle altre aree montane d’Italia –ha detto il capogruppo della Lega Roberto Anelli- e che ha il grande merito di investire molto sull’aspetto educativo e formativo, insegnando a tutti le regole più elementari dell’andare in montagna. Un grande plauso al CAI di Bergamo che attraverso queste iniziative sa creare aggregazione, ma sa anche sensibilizzare su temi come il rispetto per l’ambiente, la natura e le persone, valori alla base di ogni comunità sociale sana e che funziona”.

“Andare in montagna e avere rispetto per la natura vuol dire anche capire l’importanza di una risorsa e di un patrimonio come l’acqua –ha concluso il Consigliere regionale nonché presidente di Uniacque Paolo Franco- che troppo spesso viene usata in modo improprio e sprecata: non possiamo rispettare e volere bene a chi ci sta vicino, se prima non sappiamo tenere nella giusta considerazione le risorse naturali di cui quotidianamente ci serviamo. Ecco quindi che il progetto Save the Mountains è di straordinaria attualità perché ci obbliga a riflettere e a interrogarci seriamente innanzitutto sullo stile di vita di ciascuno di noi, incentivando la pratica di comportamenti corretti e salutari”.

Erano presenti anche la Consigliera regionale Viviana Beccalossi, il Presidente del CAI di Bergamo e dell’Unione bergamasca del Club alpino italiano Paolo Valoti, la Presidente del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del fiume Oglio Adriana Bellini, il direttore della rivista “Orobie” Paolo Confalonieri, i rappresentanti della direzione generale dell’ATS di Bergamo e i rappresentanti delle istituzioni locali.

Al fianco del Cai e dell’Ana di Bergamo nel progetto di educazione e sostenibilità “Save the Mountains”, oltre a tutte le istituzioni locali, ci sono tra gli altri il Consiglio regionale della Lombardia, il Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico e l’Osservatorio per le montagne. L’obiettivo è di portare ancora tante persone sulle Orobie, una nuova grande mobilitazione dopo quella che lo scorso anno ha portato al Guinness Word Record con 2.846 persone che unite in catena hanno realizzato la Cordata della Presolana.

“La parola chiave di “Save the Mountains” sarà sostenibilità –ha sottolineato Paolo Valoti-. Un concetto che non rimarrà solo sulla carta, nei documenti che riportano gli impegni per il rispetto dell’ambiente, ma che si tradurrà anche in azioni concrete come per esempio la piattaforma che verrà predisposta da Hidrogest e che permetterà di raccogliere segnalazioni sulla manutenzione e sullo stato dei sentieri. Le segnalazioni verranno prese in carico dal CAI, che nei giorni successivi al 7 luglio si impegnerà a verificare e sistemare le anomalie indicate. Con questo progetto rafforziamo la grande cordata tra istituzioni, associazioni e cittadini accomunati dal grande amore per la montagna, promuovendo una sempre maggiore cultura del rispetto e della valorizzazione dell’ambiente e della natura montana”.

A margine della conferenza stampa, il Consigliere Segretario Dario Violi si è anch’egli complimentato per l’iniziativa evidenziando come “il progetto “Save the Mountains” è un ulteriore passo in avanti verso la tutela e il rilancio delle nostre montagne, sia dal punto di vista ambientale che culturale, attraverso la creazione di comportamenti consapevoli per la conservazione dei sentieri e dei rifugi. L’obiettivo è quello di garantire lo sviluppo sostenibile dei territori montani attraverso il coinvolgimento diretto e la partecipazione di tutti coloro che vivono la montagna e vogliono preservarne la bellezza, agendo per un impegno comune volto alla salvaguardia del territorio”.

Le strutture del CAI che rappresentano la rete principale entro cui verrà sviluppata l’iniziativa del 7 luglio e che parteciperanno all’evento sono: Alpe Corte Bassa, Angelo Gherardi, Antonio Curò e Ostello, Baroni al Brunone, Carlo Medici ai Cassinelli, Cesare Benigni, Fratelli Calvi, Fratelli Longo, Laghi Gemelli, Leonida Magnolini, Luigi Albani, Marco Balicco, Mario Merelli al Coca, Nani Tagliaferri, Resegone, Rino Olmo.

A questi si aggiungono anche le strutture private: il rifugio Ca’ San Marco 2000, il rifugio del Barbellino e il Capanna 2000.