Bosco della Memoria al Parco della Trucca: raccolti 23 mila euro per non dimenticare

Chiusa la campagna di raccolta fondi a cui hanno partecipato Fondazione della Comunità Bergamasca, Ascom e Aspan con l’obiettivo di ricordare le vittime della pandemia

Ammonta a 23 mila euro il totale delle donazioni raccolte per il progetto del Bosco della memoria, promosso dall’Associazione dei Comuni virtuosi e dal Comune di Bergamo, in corso di realizzazione al Parco della Trucca di Bergamo. Sono 13 mila euro quelle raccolte da privati e aziende sui Fondi Ascom Confcommercio Bergamo e Aspan Panificatori Bergamaschi, cui si aggiungono 10 mila euro di contributo di Fondazione Comunità Bergamasca. Le due associazioni hanno infatti istituito presso la Fondazione due fondi, Ascom nel 2007 e Aspan nel 2003, con l’obiettivo di raccogliere donazioni per sostenere progetti di solidarietà sociale e per esprimere l’attenzione alla comunità da parte di tutti coloro che lavorano nel commercio, nel turismo e nei servizi.
Il Bosco della memoria, che sorge nei pressi dell’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, simbolo della lotta alla pandemia, ricorda le vittime del Covid-19 e la sua realizzazione, con la piantumazione dei primi alberi, è iniziata il 18 marzo 2020, prima Giornata nazionale per le vittime della pandemia. Entro il 18 marzo 2022 il progetto sarà ultimato.

“Con le donazioni raccolte verranno piantumati nuovi alberi. Ad oggi ne sono stati piantati 100, quindi mancano circa 650 tra alberi e arbusti. Una parte di questi sarà di piante da frutto, anche di quelle specie dimenticate, che un tempo si coltivavano sulle colline bergamasche”, spiega Marco Boschini, coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi e ideatore del progetto. “Alberi ed arbusti sorgeranno all’interno di 5 o 6 isole, recintate con staccionate e delimitate da camminamenti interni con punti di sosta e panchine, pensati come luoghi di contemplazione per i parenti delle persone che non ci sono più. La nostra intenzione però è che il Bosco non viva solo nella memoria, ma anche nel futuro. Sarà un luogo in cui potranno essere organizzati degli eventi sportivi e ricreativi”.

Osvaldo Ranica, Presidente della Fondazione Comunità Bergamasca: “Siamo onorati di aver contribuito alla realizzazione di questo importante monumento naturale a memoria di tutte le vittime della pandemia. Siamo convinti che gli alberi simboleggino pienamente il nostro sentire: le radici del ricordo di chi se n’è andato e il cielo sopra di noi, a ricordarci che dobbiamo sempre essere protesi verso il futuro e la rinascita. Aderendo a questo progetto, Fondazione si è impegnata a raddoppiare le donazioni raccolte. Questa scelta è espressione concreta del ruolo di Fondazione, che non è mero erogatore di contributi, ma è ed intende continuare ad essere moltiplicatore delle risorse e delle opportunità per le nostre comunità, capace di generare un impatto sul territorio di gran lunga maggiore rispetto alle risorse messe a disposizione. Oggi più che mai, siamo felici di essere amplificatori di speranza”.

Giovanni Zambonelli, Presidente Ascom Confcommercio Bergamo: “Ascom ha subito raccolto l’invito a sostenere l’iniziativa del Bosco della Memoria, un luogo ideale da condividere con tutta la comunità bergamasca, e al di là della raccolta fondi l’obiettivo era quello di coinvolgere la base sociale e associativa della nostra associazione, ovvero i commercianti che hanno dato un forte contributo durante l’emergenza sanitaria. Penso a tutti coloro che sono scomparsi perché esposti in prima linea, alle categorie come il dettaglio alimentare rimaste aperte per esigenze primarie e nel nome del contrasto alla pandemia e a tutti gli esercenti che hanno subito restrizioni e chiusure in tempi di lockdown. Per questo desideriamo che il Bosco della memoria diventi per noi il luogo simbolo della nostra terra e della nostra tenacia: un luogo in cui potersi ritrovare e fare memoria di quanto abbiamo vissuto”.

Massimo Ferrandi, Presidente di Aspan Bergamo: “A nome di Aspan e dei panificatori che rappresenta, esprimo soddisfazione per aver contribuito alla realizzazione del Bosco della Memoria attraverso lo strumento concreto che è il nostro Fondo Panificatori presso la Fondazione della Comunità Bergamasca. Il Bosco della Memoria è un luogo di ricordo, da mantenere sempre vivo, dei momenti difficili vissuti dalla nostra comunità e dell’impegno dei panificatori e commercianti durante il periodo più duro della pandemia”.

Marzia Marchesi, Assessora Verde Pubblico del Comune di Bergamo: ”Sono molto grata ad Ascom Bergamo, Aspan e Fondazione della Comunità Bergamasca per aver attivato quest’iniziativa di raccolta fondi dedicata alla realizzazione del Bosco della Memoria e per l’importante contributo raggiunto. La donazione andrà ad incrementare in modo significativo gli oltre 126 mila euro raccolti tramite la piattaforma di crowdfunding dove circa 600 tra istituzioni, associazioni, soggetti pubblici e privati, singoli cittadini hanno scelto di aderire con grande generosità. Abbiamo voluto definire il Bosco della Memoria come un “monumento che respira” per rappresentare non solo la sofferenza delle vittime del Covd-19, ma in qualche modo anche la tensione vitale di quanti hanno voluto condividere l’ispirazione del progetto e partecipare alla sua concreta realizzazione. Sarà un luogo della memoria ma anche di vita nella città e per i cittadini. Colgo quest’occasione per annunciare l’imminente ripresa dei lavori di piantumazione che avevamo previsto per l’autunno; interventi che andranno a popolare i 6mila metri quadri dell’area e che contiamo possano concludersi nei primi mesi del 2022”.




A Bergamo “Forme” in vetrina: il formaggio protagonista tra antichi saperi e nuove conoscenze

Dal 22 al 24 ottobre la manifestazione dedicata al mondo caseario locale e non solo con un calendario ricco di appuntamenti finalmente in presenza

È stata presentata mercoledì 13 ottobre la nuova edizione di «Forme», la manifestazione dedicata al formaggio, tra antichi saperi, nuove conoscenze e patrimoni Unesco, giunta alla sua sesta edizione. Non mancheranno comunque contenuti e appuntamenti digitali sulla piattaformawww.progettoforme.eu, per raggiungere tutti coloro che non potranno essere presenti di persona. La manifestazione, dedicata alla valorizzazione e promozione dell’intero comparto lattiero-caseario, prenderà il via venerdì 22 ottobre e continuerà con la sua programmazione fino a domenica 24 ottobre. Diversi gli appuntamenti in calendario che si snoderanno in alcuni luoghi simbolo della città di Bergamo a cominciare dalla Piazza Mercato del Formaggio, la spettacolare mostra-mercato – presente sabato 23 e domenica 24 ottobre nella Loggia porticata di Palazzo della Ragione (Bergamo Alta) – dove poter degustare grandi formaggi ed eccellenti vini, oltre a poterli acquistare per ripetere l’esperienza con gli amici, a casa propria.

Il via ad Astino per celebrare i 70 anni dalla nascita delle Dop

Il via all’ex Monastero di Astino con il Dairy Culture and Civilization Forum organizzato da Afidop, l’associazione che riunisce i più importanti consorzi di tutela caseari italiani. Il convegno quest’anno ha un particolare valore simbolico perché ricorrono i 70 anni dalla Convenzione di Stresa che nel 1951 ha sancito la nascita delle Denominazioni d’Origine e porterà le testimonianze dirette dei Consorzi di tutela, dei rappresentanti delle Istituzioni e delle Organizzazioni di rappresentanza e affronterà le sfide e le opportunità con cui oggi devono misurarsi le produzioni casearie Dop nazionali.

L’International Creative Summit, a cura del Comune di Bergamo

Fare rete per creare opportunità partendo dalla straordinaria ricchezza dei prodotti e dei territori: queste sono le ragioni per cui è nato Forme. E proprio partendo dal concetto di rete torna – con la sua seconda edizione – l’International Creative Summit, a cura del Comune di Bergamo. «Remember the Future» è il titolo dell’evento di nuovo presso l’ex Monastero Vallombrosano di Astino che con il progetto «La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo» ha vinto la terza edizione del Premio Nazionale del Paesaggio ed è così diventato il candidato dell’Italia per la VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Oltre alle tre città Creative Unesco per la Gastronomia, partecipano al summit la Città di Milano, per la letteratura, la svedese Östersund, la boliviana Cochabamba, l’australiana Bendigo e l’americana San Antonio, sempre per il cluster della Gastronomia.

Il formaggio protagonista

Innovazione e valorizzazione del settore lattiero-caseario saranno alla base delle diverse manifestazioni che si divideranno tra divulgazione scientifica, promozione dei prodotti e dei produttori o consorzi e dibattiti, dal vivo ma anche digitali. Un ricco calendario di appuntamenti quello di «Incontri e Racconti» condotti da professionisti ed esperti del settore, che porteranno il pubblico alla scoperta della civiltà del formaggio, tra tradizioni secolari e nuove sfide digitali, architettura e presidio del territorio, storie di luoghi, di persone e di produzioni che accompagnano l’umanità da millenni.

Non mancheranno, inoltre, grandi classici come i “Cheese Labs” a Palazzo Terzi – curati da Maestri Assaggiatori Onafe sommelier Ais – che presenteranno le specialità casearie delle Cheese Valleys Orobiche e i più importanti formaggi Dop italiani, in abbinamento con i vini della Lombardia, rappresentati dall’associazione Ascovilo, birre e liquori. Forme 2021 ospiterà la terza edizione del concorso nazionale “Stupore ed emozione” in partnership con Onaf (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio). Due le categorie in gara: «Oltre il formaggio”, premio dedicato ai migliori prodotti caseari elaborati, e «Il Casaro d’Oro», che premierà le Denominazioni d’Origine, i prodotti storici e i produttori. In occasione della premiazione del concorso verrà consegnata dal presidente nazionale di Onaf, Pietro Carlo Adami, al sindaco Giorgio Gori una targa per il riconoscimento di Bergamo come Città del Formaggio 2021.

Continua ad arricchirsi anche il Virtual Cheese Expo, il “Museo Virtuale” visitabile sul sito www.progettoforme.eu dove conoscere i più importanti formaggi italiani e alcune specialità casearie delle Città Creative Unesco.

Spazio anche alla solidarietà

Spazio anche alla solidarietà: torna anche per questa edizione l’iniziativa «Il formaggio alimenta la ricerca» in collaborazione con la Onlus Armr (Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare). Forme organizza infatti una raccolta fondi a favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, offrendo al pubblico una selezione delle specialità casearie in cambio di una donazione e organizzando la raccolta con l’allestimento di gazebo nelle piazze principali della Città.




Discoteche piene a metà ma il mix sicurezza e divertimento non tiene

La musica in Italia non cambia mai e quando cambia non è rock. È quasi un anno e mezzo che i locali da ballo sono chiusi e i gestori ripetono come dischi rotti che devono lavorare per sopravvivere. Si poteva e si doveva riaprire le discoteche in estate quando si sarebbe rischiato meno evitando peraltro che i giovani ballassero in mille posti improvvisati e non autorizzati. Niente. Il comitato tecnico scientifico all’unisono non lo permetteva. Il Governo e la politica erano decisi a salvare l’Italia dalle varianti “techno” e “house” del Covid-19.

Appena i gestori hanno dichiarato di essere pronti ad alzare i decibel delle protesta ecco la new hit. Si riapre subito. Grancassa. Prima sordi agli appelli ora coraggiosi salvatori dell’economia del divertimento. Ma dai… Il mix sicurezza e divertimento non tiene.

Aprire una discoteca al 50 per cento della capienza non ha senso. Non ce l’ha per il povero gestore che non copre le spese di gestione e quindi o tiene chiuso o elude il divieto. Non ce l’ha per i ragazzi. Che siano 100, 1.000 o 10.000 rispetto al doppio balleranno tutti attaccati nella stessa pista o staranno tutti attaccati al bar. Perché non si va in discoteca per stare lontano ma per godere dell’assembramento. Basterebbe andarci o chiedere a chi le discoteche le frequenta.

Dino l’acidino

 




Discoteche riaperte al 50%. Visinoni: “Almeno ripartiamo ma si fa fatica a trovare personale”

Il presidente Silb Bergamo: “Sono stati mesi difficili, in particolare per i costi di affitti, personale e operatori. Le perdite stimate sono del 90%”

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che allenta le strette anti-Covid e prevede la riapertura delle discoteche con capienza che “non può comunque essere superiore al 75% di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Le nuove disposizioni entrano in vigore lunedì prossimo, 11 ottobre e, in caso di violazione delle regole su capienza e green pass, dalla seconda violazione scatterà la sanzione della chiusura.
“Siamo di fatto l’ultima categoria a riaprire, dopo oltre 14 mesi di chiusura – sottolinea Paolo Visinoni, presidente del Gruppo Gestori sale da ballo Ascom Confcommercio-Silb Bergamo -. Sono stati mesi difficili, in particolare per i costi di affitti, personale e operatori dello spettacolo. Le perdite stimate sono del 90% per chi ha potuto attutire l’impatto dell’emergenza con le aperture estive ma chi non poteva contare su spazi esterni ha chiuso il 2020 con un bilancio totalmente in rosso”. Salvare il salvabile, quindi, e l’apertura al 50% della capienza totale fa sorridere i gestori delle discoteche: “Non faremo sicuramente grandi numeri ma è sufficiente per far ripartire il settore in condizioni che riteniamo appropriate – prosegue Visinoni -. Speriamo di non dover tornare indietro e che la campagna vaccinale dia i suoi esiti. Da parte nostra non possiamo che garantire controlli rigorosi, attenzione e massima professionalità per tornare a vivere la socialità nei nostri locali in maniera sicura”.
“Accogliamo con soddisfazione la decisione di aumentare la capienza delle discoteche al 50% del Governo che ha recepito le istanze di una categoria messa in ginocchio dall’emergenza Covid – conclude Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Certo rimane da risolvere la questione del personale perché molti lavoratori del settore in questi mesi hanno trovato altre occupazioni, un problema che del resto abbiamo già riscontrato per bar e ristoranti. Ad ogni modo la riapertura è un bel segnale e occorrerà stabilire in fretta nuove capienze per poter mantenere competitive queste attività altrimenti economicamente insostenibili”.



Negli alberghi bergamaschi l’ospitalità e sicura

Dai cartelli informativi alle Faq sulla sicurezza: le iniziative di Federalberghi per garantire che le strutture ricettive sono un luogo sicuro

In vista dell’entrata in vigore del green pass il 15 ottobre anche negli ambiti lavorativi pubblici e privati, gli albergatori bergamaschi di Ascom sono pronti ad accogliere in sicurezza i loro ospiti. È questo quanto emerso nel corso dell’Assemblea del Gruppo Albergatori, svoltasi il 5 ottobre in Ascom, durante la quale è stato fatto il punto sugli obblighi posti a carico delle strutture turistico-ricettive in materia di green pass.
In particolare sono state presentate le iniziative di Federalberghi nate per promuovere l’immagine dell’Italia e delle strutture ricettive come luogo sicuro.
In quest’ottica, la Federazione ha realizzato alcuni strumenti per comunicare agli ospiti e agli intermediari che tutti i lavoratori-collaboratori delle strutture associate sono in possesso del green pass: cartelli in 6 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo) che possono essere affissi negli spazi comuni e visualizzati mediante gli schermi presenti nella struttura e le televisioni in camera; una “firma” digitale della campagna “Accoglienza sicura” che può essere apposta in calce alle e-mail, diffusa sui social media e sul sito web. In entrambi i casi l’obiettivo è chiaro: valorizzare le condizioni di sicurezza garantite da tutto il sistema locale di accoglienza.

“L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di persone vaccinate e l’unico ad aver introdotto il Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro – commenta il presidente Giovanni Zambonelli, alla guida di Ascom e del Gruppo Albergatori -. Più che una imposizione ritengo sia un elemento cruciale per uscire dall’emergenza sanitaria e, di fatto, un valore aggiunto per rilanciare il settore dell’ospitalità in particolare in città e hinterland, di fatto le aree che hanno pagato di più gli effetti della pandemia negli ultimi mesi. Il Green Pass può quindi essere un valore aggiunto in termini di sicurezza e fare da traino al comparto turistico italiano e straniero”.
L’Assemblea, oltre ad analizzare i risultati della stagione estiva appena conclusa, è stata un’importante occasione di confronto della categoria su temi cruciali per il settore ricettivo: dalle risorse messe a disposizione dalla Regione Lombardia a sostegno delle attività ubicate nei comprensori sciistici al nuovo decreto ministeriale che disciplina la nascita di una piattaforma per mappare le strutture ricettive e gli immobili destinati agli affitti brevi al fine di contrastare l’evasione nel settore turistico.

Il cartello di Federalberghi




Ente Mutuo Regionale: in arrivo i nuovi servizi della pediatria

In fase di definizione nuovi percorsi pediatrici insieme al pediatra Alberto Martelli

Settembre è da sempre il mese del rientro e mai come quest’anno è stato particolarmente sentito dagli studenti italiani, visto che finalmente hanno potuto riprendere le lezioni in presenza. Con la speranza di arginare il più possibile lo spettro della Dad, si fa sempre più strada tra i giovani e i loro genitori un clima di confusione e incertezza, principalmente dovuto ai continui cambiamenti normativi finalizzati a garantire la piena sicurezza degli alunni e del personale scolastico all’interno degli istituti. È in questo contesto che Ente Mutuo Regionale vuole contribuire dando un supporto concreto, che consenta di agevolare il più possibile i Soci nell’accesso a informazioni professionali di qualità. Così, la Mutua che da oltre 65 anni offre assistenza sanitaria integrativa ai soci iscritti alle Confcommercio della Lombardia, tra cui Ascom Confcommercio Bergamo, ha dato inizio a una stretta collaborazione con il dottor Alberto Martelli, medico pediatra con pluriennali esperienze prima presso l’Ospedale Macedonio Melloni di Milano e poi, come primario, del reparto Pediatria dell’Ospedale Salvini di Garbagnate Milanese.

«Da febbraio 2021, a seguito del mio pensionamento – racconta il dottor Martelli – ho sentito l’esigenza di continuare a dare il mio contributo attraverso un servizio di consulenza con diverse realtà, tra cui quella di Ente Mutuo. A oggi, infatti, risulto tra i medici convenzionati e quindi a completa disposizione di tutti i soci. Non solo: con l’obiettivo di rispondere in maniera sempre più ottimale alle esigenze anche inespresse dei soci, stiamo mettendo in moto molti progetti interessanti».

Gli fa eco Giuseppe dalla Costa, Direttore di Ente Mutuo, che ha fortemente voluto questa collaborazione: «La pediatria è da sempre un settore molto delicato ma fondamentale per il sistema sanitario. Abbiamo trovato nel dottor Martelli la figura ideale per avviare una vera e propria campagna informativa su alcune tematiche delicate che riguardano i più giovani, tra cui un grande tema di attualità come la vaccinazione. In più, stiamo progettando dei percorsi pediatrici per i nostri Soci così da potenziare la nostra offerta anche per questa fascia d’età». Un’attività informativa che ben si sposa con quella che già l’Ente realizza attraverso l’area EnteMutuoInforma del sito www.entemutuomilano.it, in cui vengono proposti articoli realizzati da alcuni specialisti convenzionati, tra cui appunto il dottor Martelli, per sensibilizzare i lettori sull’importanza della prevenzione per la propria salute.

L’assistenza a imprenditori e professionisti

Questi servizi si andrebbero ad aggiungere alla ricca proposta che Ente Mutuo già prevede per gli imprenditori e i professionisti iscritti ad Ascom Bergamo: in base alla forma di assistenza scelta (S, T, o V), infatti, essi possono accedere a prestazioni ambulatoriali, esami diagnostici, visite specialistiche e assistenza ospedaliera a tariffe agevolate e in tempi molto rapidi: la velocità della cura è, del resto, un’esigenza che è emersa in maniera ancor più pressante a causa del sovraccarico che registrano alcune attività del Servizio Sanitario Nazionale, sotto pressione dall’inizio della pandemia. In qualità di Società di Mutuo Soccorso, la proposta di Ente Mutuo è poi una certezza nel tempo che non esclude il socio né per età né per sinistro: ciò deriva da una filosofia no profit e da valori di assistenza, mutualità e coesione sociale su cui da sempre si basa l’attività e dalla rete di strutture convenzionate che negli anni Ente Mutuo è riuscito a creare, tra cui rientrano ad esempio Humanitas Gavazzeni, Humanitas Castelli o il Gruppo Habilita Hospitals & Research. «L’obiettivo di Ente Mutuo – afferma dalla Costa – è di offrire un servizio sanitario di valore e per farlo è necessario un continuo aggiornamento della nostra offerta, mantenendo un livello di qualità elevato».

Anche l’idea del progetto pediatrico parte da questo principio e, come tutte le nuove iniziative, prima di essere esteso a tutta l’area di interesse di Ente Mutuo che comprende, oltre a Bergamo, anche Milano, Monza Brianza, Lodi, Como e Lecco, è necessario testare il servizio in una specifica area, che sarà quella milanese. «Ringrazio Ente Mutuo per questa preziosa opportunità – conclude il dottor Martelli – perché sarà sicuramente stimolante per entrambe le parti e porterà a degli ottimi risultati». Per maggiori informazioni: tel. 035 4120280 – entemutuobergamo@ascombg.it.




Bando “Nuova impresa”: dalla Regione contributi per stimolare l’imprenditorialità

Possono accedere le imprese che hanno aperto una nuova attività in Lombardia a partire dal 27 luglio. Domande dal 1 al 20 dicembre

Nuovi contributi per stimolare l’imprenditorialità sul territorio: è questo l’obiettivo del bando “Nuova impresa”, misura promossa da Regione Lombardia e dal sistema camerale lombardo finalizzata a sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.
Possono accedere al bando le imprese del commercio (inclusi i pubblici esercizi), terziario, manifatturiero e artigiani che hanno aperto una nuova attività  – sede legale e operativa –  in Lombardia a partire dal 27 luglio 2021. Per nuova attività si intende un nuovo soggetto giuridico e non derivante da trasformazione di impresa esistente. Non si considera nuova impresa l’attivazione di una nuova sede operativa sul territorio da parte di imprese già esistenti.
La dotazione finanziaria è di 4 milioni di euro e l’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, che dovrà essere pari ad almeno 5.000 euro, e comunque nel limite di 10.000 euro per impresa. Sono ammissibili spese come gli oneri notarili, i costi relativi alla costituzione d’impresa, onorari per prestazioni fiscali e contabili, canoni di locazione e sviluppo di piani di comunicazione, acquisto di macchinari, attrezzature, arredo nuovo e acquisto di software e hardware. Le domande potranno essere presentate dal 1 dicembre al 20 dicembre, salvo esaurimento anticipato fondi.

Per informazioni e per l’eventuale presentazione delle domande: finanza.agevolata@fogalco.it – Tel. 035.4120262.




Green pass e non solo: il 13 ottobre convegno sulla gestione dei rapporti di lavoro

Ascom Confcommercio Bergamo vuole fare chiarezza fornendo indicazioni teoriche e pratiche insieme ad avvocati ed esperti sindacali

Fari accesi sul tema del lavoro in Ascom Confcommercio Bergamo. Mercoledì 13 ottobre, dalle ore 14,30, presso la Sala Conferenze della sede in via Borgo Palazzo 137, si terrà il convegno “Green pass e prospettive normative nella gestione dei rapporti di lavoro” per far luce sulle ultime due novità normative in materia: dal 15 ottobre, infatti, per accedere ai luoghi di lavoro è necessario mostrare il Green Pass e dal 31 ottobre 2021 vengono sbloccati i licenziamenti. Due disposizioni che presentano diversi aspetti sui quali far chiarezza, in vista di nuovi adempimenti, obblighi e responsabilità: da chi deve effettuare la verifica del Green Pass e in che modalità ai vincoli posti dal Garante per la privacy, dalle conseguenze che può prendere il datore di lavoro nei confronti del lavoratore inadempiente alle prospettive normative da affrontare i prossimi anni. Tutte scenari aperti a cui il seminario vuole rispondere, facendo chiarezza e fornendo indicazioni teoriche e pratiche per la gestione quotidiana delle attività di lavoro.
Al convegno partecipano Paolo Baldazzi, responsabile Settore Lavoro-Contrattazione e relazioni sindacali Confcommercio Imprese per l’Italia, e Sergio Gandi, avvocato dello studio IUUS di Bergamo. Coordina i lavori Enrico Betti, responsabile Area Lavoro Ascom Confcommercio Bergamo. Il seminario sarà in presenza secondo tutte le norme dettate dall’emergenza sanitaria. Sarà possibile partecipare solo con green pass.

Per informazioni: direzione@ascombg.it – www.ascombg.it.




Cortolovere, si alza il sipario. Riflettori accesi sulla pandemia

Venerdì 8 e sabato la 23esima edizione del festival dei cortometraggi: quest’anno 13 le opere in concorso

Venerdì 8 e sabato 9 ottobre sulle sponde del lago d’Iseo a Lovere si alza il sipario su CortoLovere Festival Internazionale di Cortometraggi Special Edition 2021. Un’edizione speciale che modifica, esclusivamente per quest’anno, la consolidata struttura della manifestazione e le categorie dei premi, che non saranno divise come d’abitudine per generi cinematografici ma focalizzate sul tema della vita sotto pandemia nelle sezioni del concorso.
La Giuria – che decreterà i vincitori tra i 13 corti in selezione ufficiale – è composta dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone – presidente di giuria – dall’attrice Anita Caprioli e dalla regista Paola Randi, il cui prossimo film La befana vien di notte 2 – Le origini (con Monica Bellucci e Zoe Massanenti in uscita il 30 dicembre per 01) è sceneggiato dallo stesso Guaglianone con il fumettista Menotti.

Tre le categorie a cui la giuria assegnerà il premio. La prima sezione è quella relativa ai materiali realizzati durante il lockdown, che siano racconto e testimonianza della vita durante la pandemia, divisi in due categorie: documentari oppure corti di finzione e immaginazione. Il terzo premio riguarderà invece i corti che immaginano e raccontano scenari distopici reali o immaginari. Al corto vincitore di ognuna delle tre categorie andrà un premio di € 1.000, al vincitore assoluto un premio supplementare di altri € 1.000.

Entrando nel dettaglio del programma, nella prima serata di venerdì 8 ottobre (ore 21.00 – Cinema Teatro Crystal Lovere) saranno presentate al pubblico le 13 opere in concorso, mentre in fuori concorso sarà proiettato il primo episodio (“Come stai?”) delle serie tv, co-prodotta da Infinity+, Post Scriptum – Uno sguardo ottimista dalla fine del mondo diretta da Elena Beatrice e Daniele Lince.
Dalla collaborazione con il festival bergamasco Food Film Fest sempre venerdì sera sarà presentato il corto d’animazione dedicato alla solitudine da pandemia With Human Eyes di Pedro Almodóvar (con protagonista Tilda Swinton) e sabato sera il corto Going Dark, Finding Light di Joshua Harding e Matt Klug (vincitore Food Film Fest).
Nella serata di chiusura di sabato 9 ci sarà la cerimonia di premiazione condotta dal direttore artistico Gianni Canova e dalla giornalista Martina Riva. Subito dopo, saranno presentati i cortometraggi animati AiR Lovere 2021 e il corto L’Umarell con musiche di Fabio Concato e animazione di Adriano Merigo, preceduto da un videomessaggio del cantautore.

 

I finalisti di CortoLovere – Special Edition

Per informazioni e programma completo: www.cortolovere.it




Discoteche, il Cts da l’ok con capienza massima al 35%

Si alla riapertura in zona bianca. La capienza ridotta sale al 50% all’aperto. Silb: “Inaccettabile, non copriamo neanche i costi”

Il Comitato tecnico-scientifico ha dato il sospirato via libera alla riapertura delle discoteche in zona bianca, suggerendo però un limite di capienza severo: 35% al chiuso e 50% all’aperto. Un limite definito “inaccettabile” dal Silb, Sindacato italiano dei locali da ballo aderente a Fipe-Confcommercio, per il cui presidente Maurizio Pasca, “aprire è importante ma non possiamo mantenere quella capienza, i costi di gestione sono ingenti e certamente non  riusciremmo a coprirli”.

Ma andiamo con ordine: la nota firmata dal portavoce del Cts, Silvio Brusaferro, sottolinea che per le attività nelle sale da ballo e discoteche “si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus”.  Tuttavia, “fermo restando che gli accessi a queste attività debbano avvenire esclusivamente attraverso un meccanismo di registrazione che consenta un eventuale tracciamento e solo in presenza di green pass valido, si ritiene che se ne possa considerare l’apertura con una progressiva gradualità anche tenendo conto della necessità di valutare l’impatto delle misure già adottate”.

Di conseguenza, il Cts “ritiene che queste attività possano essere consentite in zona bianca” con:

  • una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all’aperto;
  • la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo ISS;
  •  l’uso obbligatorio dei bicchieri monouso;
  • la garanzia della possibilità di frequente igienizzazione delle mani oltre che la pulizia e la sanificazione dei locali;
  • l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso.

“Una discoteca che ha una capienza di 1000 persone ha almeno 50-60  persone che lavorano, allora significa che potrebbero entrare solo in  200. È ridicolo, solo il Cts poteva pensarlo. Ci dicano che vogliono  tenere le discoteche chiuse, sarebbe più onesto, e ci diano ristori  sostanziali”, è la chiosa del presidente del Silb.