Commercianti di preziosi, Riva: “Il mercato è nervoso, ma arte e oro sono beni rifugio”

Dario Ruggieri e Gabriele Previtali eletti alla vicepresidenza

Il nuovo direttivo Commercianti di preziosi

Alessandro Riva è stato confermato alla guida del Gruppo Commercianti di Preziosi, che raggruppa Gioiellieri e Antiquari, Ascom Confcommercio Bergamo. Riva, 59 anni, titolare di Riva Gioielli in Via Paglia ricopre l’incarico dal 2009. Lo affiancano come vicepresidenti Gabriele Previtali, 49 anni, titolare di “Galleria Previtali” in Via Tasso e Via Spaventa e Dario Ruggieri, 72 anni, titolare di “Gioielleria Ruggieri” a Longuelo. Il consiglio è composto da: Angelo Maria Peracchi, 57 anni di “Gioielleria Carrara Emilio” di Albino; Monica Ubiali, 55 anni, di “Bergamo Antiquariato” di Via San Tomaso, Cristiano Calori , 51 anni di “Galleria Elleni” in Via Broseta, Danilo Magli, 54 anni, di “Codex et lamina” di Pedrengo, Guendalina Bonassoli di “Les Galeries du Luxembourg” di Via San Tomaso, Learco Moioli, 54 anni, di “Impresa Orafo Leo” di Ponte Nossa.

da sx Dario Ruggieri, Alessandro Riva e Gabriele Previtali

“Il mercato è nervoso e altalenante, in questo momento di incertezza e difficoltà- sottolinea Alessandro Riva-. Non mancano opportunità valide, come mostra l’apprezzamento dell’oro e la ripresa di valore dell’arte, beni rifugio nei momenti di default”. La speranza è nella ripresa di eventi pronti a creare interesse, specialmente per arte e antichità: “La riprogrammazione della fiera Bergamo Antquaria è stato un duro colpo per il settore per cui rappresenta da sempre un’importante vetrina- continua Riva-. Confidiamo in una ripresa degli eventi, fondamentali per incentivare l’acquisto di beni e oggetti, in molti casi se non unici molto rari, che per le loro caratteristiche vanno visti e scelti con cura. Attendiamo con interesse il 2023 che vede la nostra città, unitamente a Brescia, capitale della cultura: confidiamo di poter organizzare qualche iniziativa di richiamo e di avviare una proficua collaborazione con le associazioni del territorio”. A destare sempre preoccupazione tra il comparto è il discorso sicurezza e l’aumento del tasso di criminalità: “Siamo da sempre una delle categorie a maggiore rischio e ci aspettiamo che le autorità intervengano a tutela di una maggiore percezione del senso di sicurezza nelle vie” continua Riva.

I numeri del settore. In città e provincia (dati al IV trimestre 2021) si contano 155 gioiellieri 155 (47 in città); sono 40 gli antiquari (29 in città). Dal 2017 al 2021 si è assistito ad un calo a doppia cifra (il 16,2%) dei gioiellieri, con 30 chiusure in città e provincia. Gli antiquari in 5 anni sono passati da 51 a 40, con un crollo del 21,5%. Il calo più brusco si è registrato dal 2017 al 2018: da 185 gioiellieri, di cui 52 in città (dati al IV trimestre 2017) si è passati a 157 e a 42 in città (che ha assistito quindi a ben 10 chiusure). Lo stesso periodo è stato il peggiore dell’ultimo quinquennio anche per gli antiquari che sono passati da quota 51 a 46; in questa fase ha però tenuto la città, mantenendo lo stesso numero di esercizi (36) dal 2017 alla fine del 2019.




Cristian Botti confermato alla guida del Gruppo Librai Cartolai e rivenditori per ufficio

Il presidente: “Pronti per Bergamo Capitale della Cultura”. Riccardo Oprandi eletto vicepresidente

da sinistra Riccardo Oprandi e Cristian Botti

Il Gruppo Librai Cartolai e rivenditori per ufficio si rinnova con un direttivo pronto a rappresentare al meglion i tre settori merceologici della rappresentanza Ascom. Oggi il direttivo ha confermato alla presidenza Cristian Botti, 49 anni, titolare di “Mondo Ufficio” di Almenno San Bartolomeo che, forte della sua esperienza, farà da referente per tutto il comparto. Lo affiancano nel direttivo, con il ruolo di vicepresidente Riccardo Oprandi, 43 anni, titolare della libreria “Mondadori Bookstore” di Lovere, referente per la vendita di libri e Ugo Spiranelli, 60 anni, titolare della cartolibreria “No problem!” a Nembro, consigliere.

“Abbiamo voluto rappresentare nel migliore dei modi le tre categorie specializzate del comparto, da sempre complementari e interconnesse- spiega Cristian Botti, dal 2012 presidente del Gruppo (nella foto a destra insieme a Oprandi)-. Insieme lavoreremo per valorizzare ogni impresa e contrastare le problematiche che il nostro settore è chiamato ad affrontare di continuo, in particolare il mancato rispetto del tetto di sconti, fissato per legge al 5%, sui prezzi di copertina dei libri”. Particolarmente sentita dalla categoria anche la regolamentazione della scolastica: “Confidiamo che possa essere imposto un tetto agli sconti, che in certi casi sfiorano anche il 30% penalizzando enormemente il settore” sottolinea il vicepresidente Riccardo Oprandi.

Il Gruppo è già all’opera per prepararsi al grande evento di Bergamo Capitale della Cultura 2023: “Libri per sognare, l’evento clou del nostro Gruppo organizzato dal 2017 è già entrato a far parte del progetto presentato dal Comune di Bergamo capitale della cultura- sottolinea Cristian Botti-. Libri per sognare sarà replicato anche a Brescia, con cui stiamo collaborando, attraverso l’Ascom di riferimento. L’evento rappresenta un’occasione straordinaria per il territorio e le associazioni che ne fanno parte per avviare una proficua collaborazione e gettare le basi per iniziative future”.

Le librerie cartolerie e rivendite di articoli per ufficio sono 306 (73 in città). Negli ultimi cinque anni purtroppo il settore ha assistito a diverse chiusure: nel 2017 erano 355 le attività del settore (86 in città). Un colpo decisivo è arrivato dal primo lockdown che ha messo in ginocchio il settore, con un crollo a due cifre (-10,2%): a fine 2019 erano 341 le attività (di cui 86 in città): si è scesi a 332 nel 2020 (84 in città) fino agli attuali 306.

“Il futuro sta nell’innovazione nei servizi alla clientela e nell’assistenza, in una logica di competizione- continua il presidente del Gruppo-. Un problema molto sentito, specialmente nei piccoli centri, è la difficoltà nel ricambio generazionale”.




Zambonelli alla guida del Gruppo “Varie”, “incubatore” delle nuove rappresentanze Ascom

Il Gruppo include tutte le imprese del terziario che non hanno una categoria di riferimento. Nel direttivo anche Cucchi e Viscardi

Giovanni Zambonelli

Il primo rinnovo delle categorie Ascom ha portato ieri sera alla nomina di Giovanni Zambonelli, alla guida dell’Associazione, a presidente del settore “Varie”, il gruppo che rappresenta tutte le imprese iscritte ad Ascom che non hanno una categoria di riferimento. Ad affiancare nel direttivo il presidente Zambonelli, 61 anni, legale rappresentante di una holding di gruppo familiare, Pierluigi Cucchi, 68 anni, legale rappresentante di una società di formazione, con il ruolo di vicepresidente; a Nicola Viscardi, 31 anni, socio di un’attività familiare nel settore ottica e fotografia, il ruolo di consigliere.
Nel gruppo sono rappresentate attività eterogenee attive nel terziario, come imprese immobiliari che fanno capo a gruppi societari, imprese di elaborazione dati, aziende di formazione, agenzie di viaggio, palestre e altre attività specializzate nel benessere e nei servizi alla persona, dai negozi di ortopedia alle parafarmacie, dalle profumerie alle erboristerie, dai negozi specializzati in articoli per la cura degli animali domestici alle rivendite di sigarette elettroniche fino alla vendita di strumenti musicali.

Il gruppo “Varie” si può definire una sorta di “incubatore” delle nuove rappresentanze Ascom: è qui che nascono i nuovi gruppi per rispondere alle nuove dinamiche in atto nel terziario. Da qui anche la scelta di assegnare la massima carica del direttivo al presidente stesso dell’Associazione. “Con le normative che hanno abrogato le tabelle merceologiche si è assistito da una parte ad un’ibridazione delle imprese del terziario e dall’altra alla nascita di imprese che erogano servizi nuovi o innovativi. Queste attività oggi sono sempre di più e non rientrano nei settori più specifici del terziario, per questo Ascom ha promosso fortemente la nascita di un gruppo che rappresentasse questa realtà multiforme e variegata di imprese” ha sottolineato Giovanni Zambonelli.

Tra i settori maggiormente rappresentati dal Gruppo “Varie”, che accorpa oltre 1500 imprese (nell’ultimo quinquennio erano 1380; la crescita registrata è dell’8,7%) figurano 554 imprese specializzate nell’elaborazione dati (erano 511 nel IV trimestre del 2016, con una crescita del +8,4%); seguono 172 profumerie (in calo del 6% rispetto a dicembre 2016, quando erano 183) e 67 erboristerie (a fine 2016 erano 75, con un calo del 10%).




Ascom alle urne, al via i rinnovi dei gruppi di categoria

L’elezione dei 31 presidenti concorrerà a formare il nuovo direttivo da qui al 2026

È tempo di elezioni in Ascom Confcommercio Bergamo. Sono infatti in scadenza le cariche di rappresentanza dei gruppi di categoria. Il 2022 si apre con il rinnovo degli organi direttivi, con incarichi che resteranno in vigore per tutto il quinquennio, 2026 compreso. Il calendario, ratificato dal consiglio direttivo svoltosi il 7 febbraio, prevede, a partire da lunedì 14 febbraio, quasi due mesi di assemblee di rinnovo dei gruppi di categoria a ritmi serrati. A inaugurare la nuova tornata elettorale lunedì 14 febbraio il gruppo “Varie” che accorpa tutte le attività imprenditoriali che non hanno un gruppo di riferimento; si prosegue il 15 febbraio con i “Librai Cartolai”, il 16 febbraio con i “Commercianti di preziosi e antiquari”, il 17 febbraio con i “Liberi Professionisti” e il 18 febbraio con gli agenti immobiliari Fimaa (questi gli appuntamenti di settimana prossima *).

Da qui al 7 aprile saranno rinnovati tutti i 27 gruppi di categoria e i 2 gruppi trasversali (Giovani Imprenditori e Terziario Donna) che rappresentano il mondo del commercio, turismo e servizi. Il 2022 segna però un’ulteriore crescita della rappresentanza Ascom, con la nascita di due nuovi gruppi di categoria (che salgono così a 29, 31 complessivi con giovani e donne): “commercio elettronico” per rispondere alla crescita delle imprese del commercio tradizionale che si affacciano sul web e “servizi impresa”, con la costituzione a livello provinciale di Asseprim, la Federazione nazionale servizi professionali per le imprese.

Terminata questa prima fase elettorale, ad aprile si costituirà il nuovo consiglio delle categorie, formato da tutti i neopresidenti che definirà la lista dei candidati e fisserà la data dell’assemblea che eleggerà il nuovo direttivo, il collegio dei revisori dei conti e probiviri. L’iter si concluderà con l’elezione del presidente, dei vicepresidenti e dei delegati del territorio, figura istituita dall’ultima revisione dello statuto, con l’incarico di rappresentare il tessuto imprenditoriale bergamasco e favorire lo sviluppo del commercio locale.

Le assemblee per il rinnovo delle categorie rappresentano l’occasione di confronto e incontro degli associati sull’andamento dei diversi settori in un momento di grande difficoltà, amplificata da quasi due anni di emergenza sanitaria. In generale, sulla base dei dati Ascom su elaborazione dati camerali al IV trimestre 2021, il tessuto imprenditoriale tiene nonostante le numerose difficoltà.

Considerando il territorio nel complesso, inclusa la città, si conferma la tenuta delle imprese (23.921) dopo le perdite registrate nel 2020 (+0,7%). In controtendenza rispetto alla città, la chiusura di bar e ristoranti, mentre tengono le botteghe alimentari nei centri storici (+0,3%), grazie anche alla preferenza per effetto della pandemia dei negozi sotto casa e di prossimità. Stabili le imprese dei servizi e gli ausiliari (+0,2%). In crescita le imprese del commercio non alimentare, grazie alla spinta delle micro imprese di commercio elettronico. Restrizioni e calo dei consumi stanno mettendo in difficoltà una categoria storica del commercio come gli ambulanti, soprattutto del settore non alimentare, che calano ancora di 49 imprese (– 2,3%).

“Confidiamo in una buona partecipazione da parte dei soci al rinnovo dei direttivi di categoria, per dare sempre maggiore voce alle imprese e aprire al confronto e al dibattito sui temi sindacali- sottolinea Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo – Mai come in questo momento e sulla base di numeri apparentemente positivi possiamo affermare la difficoltà del commercio ,amplificata da quasi due anni di pandemia. Il numero delle imprese tiene più per orgoglio degli imprenditori e per mancanza di alternative lavorative che per reale opportunità economica”. Il 2022 è un anno decisivo per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi: “Questo è un anno importante per la politica associativa ed è cruciale per il terziario. Il quadro economico e sociale in cui operiamo sta rivelando tutta la sua fragilità e gli aumenti esponenziali delle spese indispensabili per energia e alimentari mettono freno ai consumi- continua Zambonelli- . E, in generale, prevale una maggiore prudenza e parsimonia anche tra chi non vede intaccato il proprio potere d’acquisto, ma anzi può contare su maggiori risparmi accumulati in questi due anni”.

 

 

 




Moscato Scanzo, appuntamento al buio con il blind tasting

Il 18 febbraio e l’11 marzo degustazioni alla cieca con diversi produttori

Dopo il successo ottenuto lo scorso ottobre con la formula della BLIND TASTING durante la masterclass dedicata al Moscato di Scanzo nell’ambito della Milano Wine Week, il Consorzio di Tutela della DOCG bergamasca propone due serate a tema nel proprio territorio.
Il 18 febbraio e l’11 marzo prossimi, presso la Sala Galizzi a Scanzorosciate, gli ospiti avranno la possibilità di degustare, guidati dal sommelier AIS nonché ambasciatore del Moscato di Scanzo Federico Bovarini, varie sfumature del Moscato di Scanzo assaporando, durante una degustazione bendata e sensoriale, i prodotti di almeno cinque diversi produttori che ben rappresentano le tre sottozone in cui il territorio di Scanzorosciate può essere suddiviso: Scanzo, Rosciate, Tribulina. Tre diverse esposizioni, metodi di allevamento, conformazioni del terreno differenti donano infatti ad ogni zona caratteristiche particolari che si ritrovano nei vini.
Le serate si concluderanno con assaggi degli altri vini dei produttori partecipanti con accompagnamenti salati (il contributo è di 38 euro). Il 18 Febbraio saranno in degustazione i vini delle aziende Cascina San Giovanni, De Toma, Magri Sereno, Martinì Col di Paste, Pagnoncelli Folcieri. L’11 marzo saranno proposti i Moscati di Andrea Benigni, Biava, Cerri, Fejoia, La Corona, La Rodola.

Per info e prenotazioni: Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo, 035.6591425, info@consorziomoscatodiscanzo.it




Discoteche, al via il week-end di riapertura

Paolo Visinoni: “Siamo fiduciosi, altri stop sarebbero fatali”

C’è attesa da parte del comparto per la riapertura di discoteche e sale da ballo, prevista nel week-end, a partire dall’11 febbraio. Dopo la chiusura decretata a partire dalle feste di Natale, la misura, decisa dal governo, insieme all’eliminazione dell’obbligo di mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale, rappresenta un significativo passo avanti nel superamento delle restrizioni legate al Covid. “Nonostante le regole restino stringenti sia per protocolli di sicurezza che per rispetto dei limiti di capienza, è davvero importante poter riaprire, tenendo l’attenzione ai massimi livelli, dopo due anni di grandi difficoltà- commenta Paolo Visinoni, presidente del Gruppo Sale da ballo Ascom-. È un week-end importante per un settore che ha aperto in due anni poco più di tre mesi, a luglio e agosto 2020 e da metà ottobre a metà dicembre 2021. Molte imprese, la maggior parte, non possono permettersi ulteriori chiusure. Il settore è davvero allo stremo e non ha ancora avuto modo di misurare nemmeno gli aumenti esponenziali dei costi della riapertura, a partire dai rincari delle bollette”. Il ritorno in pista a pochi giorni da San Valentino spande un po’ di speranza tra gli addetti del settore: “Siamo fiduciosi, è comunque un primo passo verso il ritorno alla normalità, dopo un fine anno disastroso, che ha cancellato tutte le feste e i programmi e gli investimenti di mesi- continua Visinoni-. Le prenotazioni iniziano ad arrivare. Ripartiamo in sordina, con tutte le difficoltà che stop forzati così lunghi portano con sé, a partire dalla gestione del personale”.

Paolo Visinoni

 

 

 




“Formati e Occupati”: tornano i corsi gratuiti per aspiranti cuochi, barman, addetti sala e reception

Al via a marzo tre percorsi formativi per stimolare nuove opportunità professionali nella ristorazione e nel turismo

Creare un ponte tra la scuola e il mondo del lavoro per stimolare nuove opportunità nella ristorazione e nel turismo: è in questa prospettiva che Ascom Confcommercio Bergamo con il sostegno dell’Ente bilaterale del Turismo ha dato vita al progetto «Formati e Occupati», un percorso di formazione gratuito che prevede tre corsi professionalizzanti con un unico obiettivo: rispondere alle richieste di un mercato sempre più bisognoso di competenza e professionalità. Formazione però non fine a se stessa: come per la prima edizione del 2019 – 22 corsisti e 21 contratti di tirocinio retribuito – il progetto coinvolte una ventina di imprese del territorio con l’obiettivo di agevolare il matching tra domanda e offerta.

Formazione specialistica

Entrando nel dettaglio, l’«abc» delle competenze è comune a tutti i profili: consapevolezza del ruolo, rispetto delle regole, approccio al cliente e tecniche di accoglienza. I tre percorsi sono anche connotati da una componente pratica che porterà i corsisti ad arrivare preparati all’inserimento lavorativo. Le attività prevedono una formazione specialistica tecnica di 120 ore per ciascun percorso, in programma dal 7 al 30 marzo, e successivamente l’inserimento in azienda con un contratto di tirocinio retribuito di sei mesi nel periodo compreso tra aprile e ottobre. Ciascun corso è rivolto ad un massimo di 10 persone che dovranno superare una selezione. Il criterio fondamentale di giudizio sarà la motivazione e sarà stipulato con ciascun partecipante al progetto un patto formativo-didattico nel segno della crescita personale e professionale.
«In questo periodo di persistente crisi occupazionale e di difficoltà del mondo scolastico a portare a termine il ciclo di studi pesantemente condizionato dalla didattica a distanza – sottolinea Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. l’Ente bilaterale del Turismo ha deciso di investire concretamente nel futuro di questo settore, offrendo l’opportunità di un’ulteriore formazione o di un aggiornamento di competenze per tutti coloro che hanno il desiderio di operare in questo comparto così ricco di fascino e prospettive future».

I corsisti della prima edizione del progetto

Un’opportunità anche per i meno giovani

Contenitore di formazione specialistica accelerata, «Formati e Occupati» vuole offrire una possibilità concreta di rimettersi in gioco anche per i meno giovani e l’Ente Bilaterale del Turismo di Bergamo ha accolto lo sviluppo del progetto stanziando i fondi per rendere gratuito l’accesso al progetto: «La Bilateralità ha come scopo quello di fornire servizi ai lavoratori-lavoratrici e alle imprese – afferma Alessandro Locatelli, presidente Ente Bilaterale -. Per questo pensiamo sia importante investire sulla formazione finalizzata ad innalzare la professionalità degli operatori e delle aziende. Inoltre, l’incremento dell’occupazione può accrescere il benessere della nostra provincia».
«La formazione del personale è uno dei passaggi chiave per un’azienda e lo sviluppo delle competenze dei collaboratori va di pari passo con la competitività – aggiunge Enrico Betti, vicepresidente Ente Bilaterale -. Dal punto di vista del lavoratore, acquisire conoscenze specialistiche può servire a colmare lacune derivate da esperienze pregresse o alimentare il desiderio di conoscere nuovi percorsi professionali».




Il gelato artigianale è anche solidale, al via la nuova campagna dei Gelatieri Ascom

Oltre alla donazione alla Pediatria del Papa Giovanni XXIII corsi di aggiornamento e formazione

 

Giorgia Mologni

Gelato artigianale, Gelato solidale” è il titolo della nuova campagna del Gruppo Gelatieri Ascom Confcommercio Bergamo, che si impegna quest’anno per il reparto pediatrico dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il titolo della campagna nasce dal fatto che quest’anno oltre alla donazione, il Gruppo Gelatieri organizza durante l’anno iniziative solidali, omaggiando con coni e coppette gli ospiti di case di riposo, istituti, reparti ospedalieri.

“Per il primo anno la campagna rappresenta anche l’occasione di aggiornare le nostre competenze e di metterci in gioco- sottolinea Giorgia Mologni, presidente del Gruppo Gelatieri Ascom-. Oltre al corso gratuito in materia di sicurezza e igiene alimentare, che rappresenta un’occasione per assicurare l’adozione dei più severi protocolli di sicurezza nelle nostre attività, dalla produzione alla somministrazione, abbiamo organizzato con Ascom Formazione un corso su accoglienza e tecniche di vendita e un seminario sulle decorazioni in gelateria per dare un valore aggiunto ai nostri clienti”. Il calendario formativo previsto dalla campagna del Gruppo si apre il 28 febbraio ed è rivolto sia ai soci che ai loro collaboratori. Il corso di sicurezza e igiene alimentare è in programma il 22 marzo. Entrambi i corsi si svolgeranno nella sede Ascom Confcommercio Bergamo, in Via Borgo Palazzo 137.

 

 




Addio al professor Pietro Nava. “Per me sei stato la scuola”

Oscar Fusini e Pietro Nava
Oscar Fusini e Pietro Nava

Te ne sei andato all’improvviso. Un tragico incidente ti ha strappato dall’affetto dei tuoi cari. Di colpo è calato “il grande freddo” per molti dei migliaia di studenti che hai incrociato e che ti hanno apprezzato.

Come direttore dell’Ascom Confcommercio Bergamo ti ringrazio per quanto, tanto, hai fatto per il nostro territorio. Cinquant’anni, forse più, di insegnamento. Un grande contributo alle imprese, al commercio, turismo e servizi, i settori che rappresento. Perché come ti dicevo e tu annuivi la matematica finanziaria è nata prima con i commercianti e poi con i ragionieri.

Il mio apprezzamento è soprattutto personale. Perché, con un po’ di sano egoismo, sei stato un mio professore. Per me sei la scuola. Ci sono fatti che vanno oltre l’aspetto simbolico e spezzano una catena affettiva. Chiudono unesperienza vissuta ed iniziano a scolorire in un ricordo. La tua scomparsa è uno di questi. Finisce il mio lungo tempo sospeso nel quale ero ancora attaccato alla scuola e mi apre a cercare nuovi appigli.  

Hai fatto la storia della scuola bergamasca e dell’Istituto Vittorio Emanuele II. Esprimevi l’orgoglio e la passione dell’insegnare. Ci credevi per primo e trascinavi gli altri, professori, studenti e genitori. Eri certo della tua missione, del contributo che offrivi alla comunità e al nostro Paese.

Hai formato delle persone. Così è stato, almeno per me, caro professore. Mi hai fatto diventare un uomo e capace di affrontare la vita, nelle mie debolezze e nei miei limiti. Sono stato rimandato da te caro professore, anzi solo da te. Eppure è un grande orgoglio. Peraltro lo meritavo e mi ha fatto anche bene.        

All’apparenza sembravi voler sempre imporre le tue idee. Scherzavamo sul tuo colore politico. Con ironia lo sottolineavi quando nelle combinazioni delle prime 4 lettere prese due alla volta arrivavi all’ultima: “ahimè DC”. Poi gli anni mi hanno fatto capire che il rosso sbiadiva e i tuoi colori erano due, bianco e nero, perché nel tuo agire non c’era spazio per il grigio, che sa troppo di compromesso. Passavi dal 4 all’8, dal 9 al 2 senza preconcetti e pregiudizi. Premiavi solo il merito senza differenze. Questo per rispetto delle persone. Catturavi gli occhi e l’attenzione, bandendo l’orologio (sul davanzale) e lo sbadiglio. In ritardo ho capito che catturavi anche il cuore.  

Eri attento a ciò che ti circondava e credevi nella politica, nelle istituzioni e nella scuola. Ricordo che poco più di cinque anni fa ospitammo in Ascom l’assemblea dell’anniversario dell’Associazione dei matematici di Bergamo, nata decenni fa in Borsa Merci, dove c’era la prima sede dell’Ascom. C’eri tu e un altro mito: il professor Gambarelli dell’Università di Bergamo. La tua riconoscenza per l’ospitalità è stata un grande regalo. Più recentemente ricordo la tua telefonata, a maggio del 2020, quando leggendo dei fatti tragici che vivevano (anche) i commercianti mi chiamasti per chiedermi se stavo bene. Un ottantenne che si preoccupava di una persona molto più giovane. Come un padre per uno dei suoi figli. Perché la catena affettiva con i tuoi studenti tu forse non l’hai mai spezzata.    

Fai buon viaggio caro professor Nava. Con la profonda ammirazione e l’eterna gratitudine di un tuo studente. 

 

Oscar Fusini




Annullamento fiere, gli ambulanti incontrano il prefetto

Tra le richieste della categoria, alle prese con rinvii e stop, la condivisione delle decisioni dei comuni con le associazioni 

Dopo quasi due anni di stop a fiere e mercatini, i rappresentanti delle associazioni ambulanti Fiva- Confcommercio e Anva- Confesercenti hanno incontrato questa mattina il Prefetto Enrico Ricci per portare sul tavolo le difficoltà di un settore che ha visto cancellare il 90% degli eventi in programma causa pandemia. L’incontro era stato fortemente richiesto dai rappresentanti di categoria che, con un’accorata lettera congiunta datata 20 gennaio, avevano richiesto un confronto urgente di fronte all’annullamento in via cautelare di molti comuni di manifestazioni per i prossimi mesi, da marzo a maggio, nonostante tali attività rientrino tra quelle previste- previa verifica del green pass rafforzato- dalle linee ministeriali. «L’incontro con il Prefetto ci ha consentito di porre attenzione sul settore e condividere le preoccupazioni di un comparto in forte difficoltà, che ha visto tanti operatori, anche di imprese storiche, gettare la spugna e cambiare lavoro- ha sottolineato Diego Pesenti, vicepresidente provinciale Fiva-Federazione Italiana Venditori su Area pubblica- . Purtroppo, salvo rare eccezioni di comuni con cui si sono condivise linee guida per il contenimento dei contagi per assicurare il prosieguo delle attività, assistiamo di continuo a provvedimenti di annullamento date, a volte anche amministrativamente disordinati: comunicazioni sul sito dei comuni, mail Pec agli operatori interessati e, addirittura, telefonate. Rincorrere le decisioni dei singoli comuni sta diventando davvero ingestibile».

Antonio Caffi, presidente provinciale di Anva – Associazione del commercio su aree pubbliche, ha aggiunto: «È stato un confronto schietto e sincero durante il quale ci siamo rapportati anche sulle normative che, come abbiamo sempre ribadito, permettono il normale svolgimento delle fiere se si attivano i provvedimenti sulla sicurezza. Abbiamo recepito una vicinanza alla categoria dei fieristi e ringraziamo per l’attenzione rivoltaci, ora ci auguriamo di poter iniziare a dialogare con le amministrazioni comunali e trovare il coraggio e la volontà necessarie a far ripartire il settore».

Tra le richieste portate avanti dalle associazioni, la condivisione delle decisioni con le associazioni rappresentanti di categoria al fine di mettere a punto un protocollo e modello organizzativo, nel rispetto delle normative vigenti. “Un confronto propedeutico e costruttivo porta ad una collaborazione fattiva, proficua per tutte le parti e soprattutto sicura per tutti” sottolineano gli operatori.