Immobiliaristi, convention di Natale con sguardo al futuro della città allo Spazio Daste

Mercoledì 14 dicembre convegno e a seguire Charity Night a favore della Fondazione Grizzly che aiuta bambini e ragazzi in difficoltà

Lo Spazio Daste (in Via Daste e Spalenga a Bergamo) è la location scelta per ospitare il convegno di fine anno organizzato dagli immobiliaristi e mediatori d’affari Fimaa Bergamo, in programma mercoledì 14 dicembre, dalle 17 alle 19.30, con aperitivo e cena di Natale a seguire. L’evento, dal titolo “Bergamo Futura”, rappresenta un momento di confronto professionale rivolto alle innumerevoli trasformazioni che la nostra città ha subito nel corso di questi ultimi anni e alle sfide attese per la categoria.

Dopo i saluti istituzionali del presidente Fimaa Bergamo e coordinatore Fimaa Lombardia, Oscar Caironi, del direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini e del sindaco Giorgio Gori, si farà il punto sulle infrastrutture e i piani futuri della città. In particolare, interverranno: Santino Taverna, presidente FIMAA Italia, Danilo Dadda, presidente Vanoncini SpA e fondatore di OSM Edilizia, Giovanni Sanga, presidente SACBO, Christophe Sanchez, amministratore delegato Visit Bergamo, Mariola Peretti, architetto Studio Associato Peretti, Simone Zenoni, Architetto Studio Architettura e Paesaggio, Enzo Pizzigalli Massimo Tomasoni, consiglieri FIMAA Bergamo con delega al listino immobiliare.

La serata prosegue con la Charity Night a sostegno della Fondazione Grizzly che aiuta bambini e ragazzi in difficoltà.

L’incontro, gratuito, è aperto ai soci Fimaa Bergamo.




Distretti del Commercio di Bergamo, in arrivo finanziamenti per 8,6 milioni di euro

Premiati tutti i 25 distretti bergamaschi che hanno presentato domanda per un contributo totale di 8.609.241 euro

Regione Lombardia ha concluso la valutazione di tutti i progetti presentati dai distretti del commercio lombardi ed ha assegnato i 47 milioni di euro stanziati per consolidare la ripresa delle economie locali, sostenendo sia gli interventi di qualificazione del contesto urbano e del territorio realizzati dagli enti locali, sia gli investimenti diretti delle imprese del territorio.

Il risultato finale premia tutti i 25 distretti bergamaschi che hanno presentato domanda per un contributo totale di 8.609.241 euro. Un dato che posiziona la provincia bergamasca al secondo posto fra tutte le province lombarde e poco sotto Milano, che raccoglie finanziamenti per poco più di 8,9 milioni di euro.

Per quanto riguarda i distretti bergamaschi, sulle 25 realtà che hanno presentato domanda, 23 ambivano alla qualifica di “Distretti di Eccellenza”. Tra questi, sono 17 i distretti ad aver raggiunto la dichiarazione di eccellenza pari al 68% dei distretti della bergamasca. Si tratta di: Distretto Urbano del Commercio di Bergamo; Distretto del Commercio di Treviglio; Castelli e fontanili della Bassa; Distretto dei Colli e del Brembo: commercio, turismo e servizi; Lake & Hills – Distretto nella natura e nella storia dell’Alto Sebino; InValleImagna: tradizione e qualità; Distretto diffuso di Rilevanza Intercomunale 525 (Area di Dalmine); Fontium et Mercatorum; Alta Val Seriana – Clusone; Distretto del Commercio dell’Alto Brembo; Distretto del Commercio dell’area di Antegnate; Distretto di Honio; Borghi e tradizioni della Bassa; Distretto del Commercio della Valle di Scalve Quota Scalve; Insieme sul Serio; Morus Alba e Delle Torri.

Tra questi 8 hanno ottenuto la dotazione finanziaria più alta prevista per il singolo progetto, pari a 630.000 euro. Sono 3 i Distretti di Eccellenza che ottengono la dotazione finanziaria massima per gli investimenti dei comuni e ridotta per gli investimenti delle imprese, mentre 6 Distretti di Eccellenza ottengono una dotazione finanziaria di base pari a 162.000 euro.

I partecipanti al bando sono stati 25 distretti su 26 presenti in bergamasca, su un totale di 151 domande presentate in tutto il territorio della Lombardia. Nei primi 10 distretti della graduatoria 2 sono della provincia di Bergamo e nei primi 40 distretti di eccellenza ben 8 sono della provincia di Bergamo. Nel complesso un risultato che dimostra ancora una volta la vivacità del territorio e delle imprese del commercio bergamasco sostenute dalle associazioni di categoria.

Con la graduatoria definitiva è prevista la prima tranche di versamenti, a cui seguirà una seconda tranche nel 2023. Regione Lombardia provvederà al saldo dei progetti ammessi al bando entro la fine del 2024, periodo in cui tutti i progetti dovranno essere conclusi.

“I risultati ottenuti dai bandi del distretto del commercio sono molto buoni e siamo orgogliosi del lavoro fatto insieme alle amministrazioni e alle attività commerciali, un lavoro che ha permesso di premiare e assegnare l’eccellenza a 17 distretti – commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo -. Ora occorrerà velocemente mettere a terra i progetti per sostenere il commercio che è in grave difficoltà. Insieme a Regione Lombardia, alle amministrazioni comunali e agli imprenditori possiamo aiutare il settore che, tra rincari energetica e guerra, è messo a dura prova”.

Il direttore di Confesercenti Bergamo, Filippo Caselli conferma: “In questi mesi sul territorio si è svolto un grande lavoro e questo importante risultato testimonia che i Distretti rappresentano per Enti locali e imprese del commercio un valore aggiunto. L’ottimo risultato conseguito in provincia di Bergamo viene da lontano e non è casuale, da anni le associazioni di categoria collaborano per garantire una piena sinergia con i comuni e definire le migliori condizioni di contesto per portare valore alle imprese locali che avranno a disposizione circa 2 milioni e mezzo di euro per sostenere i propri investimenti”.




Immobili, boom delle locazioni: +300%. Rialzo dei tassi e inflazione frenano il mercato a fine anno

Presentata la 28a edizione del Listino degli Immobili di città e provincia 

Si chiude un anno a doppia velocità: dopo un primo semestre da incorniciare, gli effetti della guerra in Ucraina, del rialzo dei tassi di interesse e dei rincari energetici, frenano l’acquisto di immobili nell’ultimo quadrimestre. La sensazione è che ci si trovi di fronte alla chiusura di un ciclo di crescita, avviato dopo il lockdown con la ricerca di abitazioni più grandi, spazi verdi, contesti residenziali fuori città. Il mercato si conferma anche quest’anno di sostituzione e cambio casa per il 55%: le agevolazioni per i mutui under 36 hanno dato un impulso all’acquisto prima casa, che incide per un 25% ( per un complessivo 80-81% tra sostituzione e prima casa delle compravendite). Il mutuo medio richiesto va dai 130 ai 140mila euro. Per quanto riguarda gli investimenti, il mattone continua a mantenere il suo valore in un momento di grande incertezza e difficoltà. I tassi in rialzo e l’inflazione fanno calare il potere d’acquisto delle famiglie e incrementare il numero di chi non ha accesso al credito. Si registra una vera e propria esplosione delle locazioni, la domanda cresce anche del 300% rispetto allo scorso anno. La ripresa del turismo erode gli affitti residenziali in favore di quelli brevi turistici e di case vacanza. In un momento di emergenza energetica il nuovo e le classi A e performanti incrementano il loro appeal, con una crescita del 13% delle compravendite. Aumentano le vendite del nuovo, con un ulteriore adeguamento- in rialzo- dei prezzi , che arrivano a 6mila euro nelle zone più esclusive. La rigenerazione urbana e le opere attese valorizzano alcune aree, dai grandi cantieri della centrale Via Camozzi all’effetto Chorus Life e relativo apprezzamento  della zona via Bianzana e Corridoni. C’è grande attesa per Porta Sud, che dopo anni di promesse, ha fissato a gennaio 2024 il via al cantiere che interverrà su una delle aree più estese della città. Di contro, l’incertezza e il clima di sfiducia generalizzata condizionano  le nuove realizzazioni:  le quotazioni ballerine delle materie prime,  i tassi in notevole rialzo e l’inflazione a doppia cifra hanno bloccato diversi cantieri, che rinviano l’inizio lavori.
L’emergenza energetica orienta verso costruzioni in classe A e performanti e superfici fino a 125 mq  al massimo. Se dopo il lockdown era emersa la voglia di spazi verdi e la rivalutazione di villette con giardino, anche fuori città, ora le scelte tornano ad essere più centrali e si fanno più accorte anche per contenere le spese di raffrescamento e riscaldamento che soluzioni indipendenti e grandi abitazioni richiedono.

Sono queste le principali evidenze emerse nel corso della presentazione della 28esima edizione del Listino dei prezzi degli immobili della Provincia di Bergamo, realizzata da Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) – Ascom Confcommercio Bergamo. Quest’anno la nuova edizione si arricchisce della collaborazione di Ance, oltre ad Adiconsum, Collegio dei Geometri e Geometri laureati di Bergamo, Consiglio Notarile di Bergamo, Appe e con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Camera di Commercio e Università di Bergamo. Il volume rappresenta ormai un punto di riferimento per la compravendita di immobili residenziali, commerciali e per le locazioni, con quotazioni basate sui valori reali degli atti registrati in città e provincia negli ultimi dodici mesi (dati aggiornati a novembre 2022).

“La sensazione è che ci si trovi di fronte alla chiusura di un ciclo di crescita, avviato dopo il primo lockdown con la ricerca di abitazioni più grandi, anche fuori città- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Ora si torna a case più efficienti, più centrali e più piccole. E’ l’effetto dei rincari energetici che orienta verso il nuovo e il recente, con caratteristiche di minori spese di gestione”.

“La priorità della domanda è l’individuazione di spazi abitativi dove far convivere vita familiare e professionale- sottolinea Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo e coordinatore regionale Fimaa Confcommercio-. L’anno era partito nel migliore dei modi, ma poi guerra e tassi in rialzo hanno frenato gli acquisti. Di contro esplode la richiesta di immobili in affitto, con una crescita esponenziale, pari al +300%. Gli immobili su piazza, specialmente in città e nei centri storici, non bastano, anche perchè molti sono sottratti al residenziale dagli affitti brevi turistici, ora che visitatori e stranieri sono tornati a scegliere Bergamo e dintorni. E’ un momento difficile da decifrare: i dati sono positivi, ma il timore di un’inversione di tendenza c’è e riteniamo che gli effetti della recessione emergeranno nel 2023 e nel 2024”.

Il settore commerciale è in crisi. “Sono tante le richieste di convertire immobili ad uso ufficio in appartamenti” aggiunge Enzo Pizzigalli, consigliere Fimaa. E’ invece esploso il fenomeno della logistica, in particolare nella Bassa, diventata grazie alla Brebemi, particolarmente appetibile, come sottolinea Massimo Tomasoni, consigliere Fimaa.

Renato Guatterini, vicepresidente Ance, ha posto l’attenzione sull’innalzamento dei costi delle materie prime, che penalizzano enormemente il comparto, rendendo incerta la pianificazione di nuove realizzazioni: “I costi energetici e i rincari, per di più improvvisi e considerevoli, delle materie prime stanno mettendo in grande difficoltà costruttori e imprese edilizie. Mai come oggi vi è incertezza sui costi che si andranno a sostenere  nei cantieri e i prezzi dovranno purtroppo adeguarsi. Oltre al problema dei rincari, pesa enormemente la difficoltà nel reperire manodopera qualificata”.

Le quotazioni degli immobili del Borsino

Residenziale

In città i prezzi sono in crescita, in media del 2,5% in più rispetto al 2021. La crescita dei prezzi consolida il ciclo positivo delle quotazioni registrato negli ultimi due anni. I prezzi tendono a crescere spinti da un lato dai nuovi immobili, dall’altro da case da ristrutturare, sostenute dall’effetto bonus. Si registrano le crescite più significative in Città Alta, centralissimo di pregio e centralissimo in tutti i segmenti (+2,8%) . Restano per lo più invariati  i valori degli immobili recenti (5-20 anni),  che non hanno l’attrattività del nuovo e nemmeno i vantaggi della ristrutturazione. In questo segmento si avverte il ritardo nella ripartenza dei prezzi degli immobili periferici (+2,3%).   In provincia si registra una crescita media del 2,1% sul 2021. I prezzi crescono in quasi tutti i paesi dove c’è domanda,  maggiormente nei centri principali, dove si registra un mercato dinamico (+2,4%) , meno nei comuni più piccoli (+1,9%). Aumentano le quotazioni del segmento del nuovo e dell’offerta di qualità. Tiene la domanda a scopo abitativo, alimentata dalle richieste di prima casa e di sostituzione.

Le tendenze del mercato

La tipologia di casa preferita? Efficiente, con doppi servizi, una stanza per figlio e metrature adeguate

I rincari energetici spostano il mercato verso case più efficienti. Tra gli immobili più ambiti il piano terra con giardino e i piani alti con ampi terrazzi. Richiesti i doppi servizi (o tripli, con lavanderia) e una stanza anche piccola per ogni figlio. Lo smart working ha fatto apprezzare la stanza dedicata a studio e lavoro: lo studiolo, anche di dimensioni contenute, è sempre più richiesto.  Se l’effetto lockdown aveva spinto verso metrature più generose, ci si orienta ora su spazi non eccessivi, anche per contenere le spese di raffrescamento e riscaldamento. Gli immobili più acquistati hanno comunque metrature comprese tra i 100 e i 125 mq (il 44% del totale), o da 70 a 100 mq (pari al 34% delle compravendite). Scelgono immobili da 45 a 70 mq il 15% degli acquirenti, mentre solo il 3% opta per appartamenti fino a 45 metri quadri e solo il 4% acquista immobili di più di 125 mq. Frena la ricerca di villette con giardino, che avevano avuto un grande ritorno di popolarità immediatamente dopo il lockdown.
La tendenza è quella di comprare in centro città e hinterland, meno in periferia  e su laghi e monti, segno di un calo delle richieste di seconde case.  I prezzi: si spendono anche 5-6mila euro/mq nelle zone più ambite. In provincia Sarnico, Lovere e Treviglio sfiorano i 3mila euro/mq.

Il nuovo in città arriva a 6mila euro/mq

In città per gli immobili nuovi nelle zone più ambite si spendono dai 3400 euro/mq in Via Finardi, per salire a 3600 euro/mq  in Via San Tomaso e nella zona dell’Accademia Carrara, 4500 euro/mq  in Via Statuto e zona Piscine, 4700 euro/mq in Via XX Settembre, 5200 euro/mq  in Viale Vittorio Emanuele e sui colli di Città Alta, fino a 6300 euro/mq in Città Alta.
In provincia per un appartamento a Clusone si spendono 2300 euro/mq, 2500 euro/mq a Gorle, 2600 euro/mq a Castione, 2800 euro /mq a Treviglio, Lovere e Sarnico (senza vista lago).

Locazioni: boom di richieste ma penuria di offerta.  Case vacanze e affitti turistici erodono il mercato

Il mercato delle locazioni cresce in modo esponenziale, per effetto del rialzo dei tassi di interesse, le difficoltà di accesso a mutui e per la penuria di offerta. Con la ripresa del turismo infatti sono sempre meno gli immobili sul mercato a scopo abitativo. I prezzi degli affitti crescono in città del 3,6%, in provincia del 2,4%. Per mono e bilocali arredati in città si spendono in zone residenziali dai 550 ai 650 euro, cifra che sale a 500-700 euro in zone centrali, per arrivare a 550-800 euro nel centrale di pregio e a 550-850 in Città Alta e nelle vie centralissime. In provincia si va dai 450 ai 550 per gli immobili più qualitativi, fino a 650 euro neio centri principali.

Box: prezzi stabili, canoni in calo

I prezzi per la compravendita di box, che resta legata all’acquisto immobili, sono stabili, in lieve crescita pari al +1,6% in città (+1,1% medio tra città e provincia).  Calano i canoni di locazione, in media -0,8%. Scendono gli affitti specialmente in città, dove i prezzi sono più alti, con un calo del -1,2%. Il box si affitta ormai solo se è indispensabile, perché in questi tempi resta per molti un lusso cui si cerca di rinunciare. In provincia gli affitti calano solo dello 0,6%.

Un box in Città Alta? Vale anche 100mila euro

I prezzi medi di un box nelle zone più ambite della città vanno dai 40mila euro nella zona Piscine Conca d’Oro per salire a 50mila euro nella zona dell’Accademia Carrara, 70mila nel centralissimo di pregio, fino ad arrivare a 90mila in Città Alta e 100mila nelle vie più di pregio di Bergamo Alta.  A San Pellegrino in centro si spendono 18mila euro per un box, cifra che sale a 25mila euro a Treviglio, Clusone e Sarnico (escluso lungolago) e arrivare a 26mila a Lovere (escluso lungolago).

Settore commerciale

I negozi , il commercio continua a soffrire, prezzi giù: – 2,5% in città e – 3,2% in provincia

Il commercio continua a soffrire (-2,5% dei prezzi di compravendita in città e -3,2% in provincia), con l’inasprimento della crisi che si sta abbattendo per il caro energia. Anche i negozi di prodotti alimentari che avevano  mantenuto le vendite durante la pandemia registrano un rallentamento delle aperture e l’aumento delle chiusure. Il calo dei consumi e il cambiamento delle abitudini di spesa si riflettono sull’andamento dei valori immobiliari. Pochi importanti investimenti  per metrature grandi con prezzi crescenti non compensano la generalizzata stasi del commercio di vicinato. La difficoltà dell’accesso al credito e le aspettative di scarso guadagno scoraggiano nuovi micro investimenti.  Continua la forbice di mercato. Il nuovo di qualità e le medie superfici che caratterizzano la domanda dei nuovi insediamenti in aree extraurbane e attrattive vedono salire i prezzi. La crisi mette invece ai margini gli immobili e le superfici non più idonee al mercato, mentre la domanda è trainata da attività che mantengono visibilità e passaggio. Terminata la fase dove molti negozi avevano cambiato la loro destinazione da commercio a somministrazione, se ne affaccia un’altra che amplifica la desertificazione.  Per questo i prezzi diminuiscono sia nella vendita (-2,5% dei prezzi di compravendita in città e -3,2% in provincia) sia nell’affitto (-2,8% in città e -3,8% in provincia). Il mercato esclude immobili e ubicazioni più marginali e come tale consolida la discesa dei canoni di locazione sia in città, dove gli scambi sono più limitati, sia in provincia.  Il numero di transazioni, già basso è scemato nella seconda parte dell’anno

Uffici : la domanda resta debole e non è infrequente la conversione in residenziale

Per il mercato direzionale, l’anno appena trascorso, specialmente il secondo semestre, è stato sostanzialmente negativo: i prezzi di compravendita registrano un calo del 2,5% in città e del 3,2% in provincia; segno meno anche per le locazioni, -2,8% in città e -3,8% in provincia. La domanda resta  debole a fronte di un’offerta di spazi che non riesce ad essere collocata sul mercato. Non è infrequente il cambio di destinazione d’uso da ufficio ad abitazione. Emerge la  forte necessità di nuovi uffici di qualità inseriti in centri direzionale posti vicino alle principali vie di comunicazione e all’aeroporto per i quali la domanda di trasferimento sarebbe notevole.

Capannoni e immobili industriali in ripresa, alimentati  anche dalla logistica

Il mercato degli immobili industriali, rispetto a quello degli uffici e dei negozi, pur continuando a restare debole ha mostrato ancora dinamicità: i prezzi di compravendita crescono dell’1,6%, in rialzo, del 2,2%, anche i canoni di locazione. E’ il settore della logistica che alimenta una domanda di nuovi spazi e trova sbocco nella poca offerta di qualità.  Le aree ambite che alimentano la domanda nel settore sono quelle prossime ai raccordi stradali, autostradali, all’aeroporto e vicine a strade di grande scorrimento. La pandemia segna purtroppo in maniera chiara i cambiamenti che già da anni si registravano , come la difficoltà a vendere e locare capannoni non più adatti qualitativamente alla produzione.   Oltre ai grandi insediamenti logistici nella Bassa bergamasca, la domanda si orienta verso strutture medio-piccole, sotto i mille mq. Le superfici medio-grandi sul mercato spesso non rispondono alle esigenze aziendali e le imprese preferiscono cercare terreni su cui edificare nuove strutture.  La nuova tendenza – soprattutto nel dinamico settore della logistica – è la costruzione di capannoni alti 11-12 metri, dotati di numerose ribalte e con ampia disponibilità di aree esterne per il carico/scarico merci e per la circolazione dei mezzi pesanti.




Natale in città tra chilometri di luci a led, ruota panoramica e Christmas Ball

Tante iniziative per riscoprire la magia dell’Avvento nelle vie del centro Bergamo si riscopre al centro della mappa natalizia, mostrando come fra le vie e i borghi della città c’è tutto quanto serve per vivere la magia di questo momento dell’anno. Il grande albero, le luminarie, la ruota panoramica e le giostre per i più piccoli, i premi e i mercatini per i più grandi. Ma soprattutto i negozianti che, con le loro vetrine e le loro proposte, contribuiscono a rendere ancora più speciale il Natale in città.  “Non c’è desiderio che non possa essere esaudito, regalo che non possa essere trovato, basta passeggiare fra le strade del centro, dei borghi o di Città Alta. La varietà e la ricchezza offerta dai singoli negozi non ha paragone verso qualunque altra proposta” ed è questo che il claim scelto dalla campagna natalizia di quest’anno vuole sottolineare. L’invito a “scegliere” è prima di tutto un suggerimento a guardare quanto la città e i suoi commercianti hanno da offrire. Un messaggio che va oltre l’esperienza di acquisto e invita a scoprire l’originalità dentro ogni singola realtà commerciale. «Il Natale è un momento dell’anno che si carica di tanti significati e tante energie- sottolinea Nicola Viscardi, manager del DUC Distretto Urbano del Commercio-. Quest’anno in particolare l’aspettativa cresce pensando a Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e anche noi vogliamo prepararci al meglio a vivere questa attesa, valorizzando le peculiarità e la creatività della nostra città e dei borghi che la caratterizzano. Quello di “scegliere i negozi di Bergamo” è un invito che facciamo ogni giorno a chi la abita e a chi la vive quotidianamente, lasciandosi stupire ancora una volta dai suoi luoghi, dalle atmosfere e dalle persone, durante questi giorni di festa».  Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha sottolineato l’impegno per contenere i consumi energetici: «La crescita dei costi di gas ed energia riverbera anche sul Natale della nostra città, ovviamente. Il Distretto Urbano del Commercio di Bergamo, con il supporto del Comune, ha lavorato con grande impegno per arricchire ulteriormente il palinsesto natalizio della nostra città e mantenere invariato l’impegno economico, risparmiando sul costo dell’energia e rendendo più efficienti le luminarie, scegliendo ancora un albero già destinato al taglio dal Comune di Gorno, avvalendosi di uno sponsor per la posa della grande ruota panoramica. Il Natale 2022 – il primo in una situazione di normalità post covid19 – fa da antipasto e ci accompagna, inoltre, verso l’anno speciale per la nostra città, il 2023, con la luce a fare da elemento centrale del progetto di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura: un grande ringraziamento, quindi, da parte mia a tutti coloro che hanno lavorato e contribuiscono a rendere più belle le nostre strade e le nostre piazze per le Feste di quest’anno”. Anche quest’anno le luci di Natale saranno tutte rosse. Sono circa 10 i km di fili e gomitoli di luci led a risparmio energetico che adornano le vie, appese accanto alle sfere natalizie di colore rosso, per creare un’atmosfera ancora più gioiosa durante il periodo più magico dell’anno. Non solo, noccioli luminosi decorano la passeggiata del “Sentierino” nel cuore della città dove si snodano le tipiche bancarelle di Natale. Le luci natalizie si accendono grazie al contributo di 645 negozi aderenti all’iniziativa: 400 nel cuore del centro con 30 vie coinvolte (da via Broseta – Longuelo a via Pignolo), 75 in Borgo Santa Caterina, 100 in Borgo Palazzo, 70 per le vie di Città Alta. La grande ruota panoramica posizionata in Piazza Matteotti è alta 32 metri, composta da 24 cabine di cui una attrezzata per i disabili e una vip, ognuna delle quali con 6 posti a disposizione. La ruota panoramica è realizzata grazie al contributo di Valtellina Spa. L’attrazione è aperta al pubblico fino all’8 gennaio, tutti i giorni dalle 10:00 alle 23:45.
Domenica 4 dicembre in piazza Vittorio Veneto sarà acceso l’Albero di Natale un momento che, quest’anno sarà celebrato in musica. Ad animare l’accensione dell’albero prevista per le 17.30 saranno due artisti. Prima lo show esplosivo e coinvolgente di Slick Steve and the Gangsters. Swing, rock’n roll e performance circensi ovvero uno show fra musica e giocoleria, prenderà forma su un palco allestito di fronte all’albero scandendo il countdown che dà ufficialmente il via al Natale di Bergamo. A seguire il breve live di Jet Set Roger con i brani tradizionali delle festività natalizie.

Per il terzo anno consecutivo, l’abete che illuminerà il Natale di Bergamo è un omaggio alla Città della Val Seriana e del Comune di Gorno. L’albero, alto 15 metri e già destinato al taglio in quanto pericoloso per gli edifici vicini, rappresenta ancora una volta la vicinanza tra la Città di Bergamo e la Valle. Un legame sempre più forte, in vista di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. L’iniziativa è supportata da Comunità Montana Valle Seriana e dal Comune di Gorno, in collaborazione con Promoserio. Si ringraziano gli enti e i privati che hanno reso possibile le operazioni di taglio e trasporto: COSMET di Fantoni Attilio, Impresa edile Dalla Grassa Vittorio, la Polizia locale del Comune di Albino, la Polizia locale di Unione Comuni della Presolana

Dal 1 dicembre Piazza Matteotti ospita anche il Villaggio di Natale di Comap che ha già iniziato a colorare l’atmosfera del cuore della città. A comporlo 15 casette che propongono prodotti di enogastronomia, dolci tipici del periodo, articoli di Natale e idee regalo. Il piccolo villaggio è aperto dalle 9.30 alle 20.00 tutti i giorni, mentre da giovedì a domenica e durante i festivi la chiusura è posticipata alle 22.00. Numerosi infine anche gli eventi realizzati dai commercianti dei borghi per aspettare e vivere il magico periodo del Natale con tante proposte adatte a tutti. Il loro contributo con tutti gli appuntamenti in programma durante le festività è stato raccolto per la prima volta in un sito internet dedicato.

La pagina www.natalebergamo.it mette a disposizione degli utenti tutti i negozi aderenti all’iniziativa in un elenco consultabile sia per settore merceologico che per area, oltre a un calendario dettagliato delle iniziative.

The Christmas Ball Machine

I negozianti del centro donano un regalo ai propri clienti in segno di riconoscenza per la loro fedeltà. A fronte di un acquisto minimo (a discrezione dei negozi aderenti), i clienti riceveranno un gettone per giocare con la grande Christmas Ball Machine collocata in piazza Vittorio Veneto. All’interno tantissimi premi messi in palio dai partner dell’iniziativa.

Città Alta

La magia del Natale si accende in Piazza Vecchia con il BergaBosco. Sotto il porticato della biblioteca Angelo Mai, in piazza Mercato delle Scarpe, in piazza Mascheroni, ma anche in largo Rezzara, piazza S. Anna e Borgo Santa Caterina, grandi e piccoli abeti, grossi noccioli e un sottobosco di edera, vinca e felci compongono l’atmosfera perfetta di un luogo da fiaba.

Passeggiando nel BergaBosco è possibile ammirare anche il grande presepe in legno progettato dall’architetto Cesare Rota Nodari, realizzato dagli studenti della Scuola del Legno e delle Tecnologie Tino Sana in collaborazione con “Il Legno dalla Natura alle Cose”. Il presepe, ricrea in modo stilizzato e con la ragguardevole altezza di 4 metri, personaggi, capanna e alberi in legno decorato e percorre il filone della mostra “Inediti in legno, uno scorcio tra architettura e design” allestita dall’8 dicembre all’8 gennaio 2023 in Sala Giuristi.

A pochi passi, sotto il berceau della Cooperativa Città Alta, l’inedito villaggio natalizio pensato dalla Cooperativa Città Alta, con casette che offrono prodotti enogastromici e artigianali. La suggestiva ambientazione del Chiostro del Carmine, invece, fa da cornice ancora una volta alla pista di pattinaggio aperta da dicembre 2022 a febbraio 2023 e ospitata dal Teatro Tascabile di Bergamo.

Borgo Santa Caterina

Domenica 4 dicembre in Borgo Santa Caterina, dalle 10.00 alle 19.00, l’ingresso diventa completamente pedonale per la nuova edizione del Santa Caterina Christmas Market. Più di 60 espositori e 80 negozi dove acquistare i regali di Natale, numerose aree food e laboratori, intrattenimento e animazioni per grandi e piccini caratterizzeranno la giornata con uno degli appuntamenti più apprezzati del Natale bergamasco.

 

 




Dal gelato per l’Ucraina alla donazione al Papa Giovanni: l’anno dei gelatieri bergamaschi

La serata conviviale, allo Chapeau Bistrot di Redona, è servita per lo scambio degli auguri per le imminenti festività e per fare il punto sulle iniziative organizzate nel 2022 dall’associazione.

Si chiude un anno all’insegna dei valori e della beneficenza per i gelatieri bergamaschi di Ascom Confcommercio Bergamo. Un anno che ha visto il gruppo in prima fila quando si è trattato di pensare non solo alla promozione della categoria, ma anche (e soprattutto) alle iniziative con sfondo benefico per le persone meno fortunate.

Nella serata-evento organizzata allo Chapeau Bistrot di Redona i gelatieri bergamaschi si sono scambiati gli auguri di buon Natale e, tra una portata della cena e l’altra, ne hanno approfittato per condividere le esperienze della stagione appena passata.

A fare il punto ci ha pensato la presidentessa Giorgia Mologni, che ha elencato le iniziative messe in campo nel 2022: “Un anno particolarmente ricco di contenuti – ha sottolineato -. Il 24 marzo, in occasione della giornata europea del gelato artigianale, abbiamo promosso la campagna ‘Un gelato per l’Ucraina’, promuovendo le donazioni per la popolazione colpita dal conflitto; dal 24 al 30 aprile, per la ‘settimana solidale’, ogni gelateria ha avuto la possibilità di adottare un istituto o un associazione del territorio che si occupa di ragazzi in difficoltà, donando loro un gelato; l’8 maggio, in occasione della Festa della Mamma abbiamo invece creato una comunicazione ad hoc; l’8 luglio abbiamo donato 400 euro al reparto di pediatria dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo; e il 2 ottobre, per la Festa dei Nonni, abbiamo donato un gelato agli ospiti delle Rsa del territorio”.

Iniziative lodevoli e non scontate, soprattutto in un anno che ha visto le imprese bergamasche – ma anche di tutta Italia – messe a dura prova dal caro-energia: “In effetti è stato un anno difficile sotto tanti punti di vista – ha spiegato il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini -. Però, come dico spesso, ognuno si deve dare da fare per dare il proprio contributo: la guerra in Ucraina è stato il punto più basso in assoluto sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista economico. Il mondo dei gelatieri bergamaschi è però sempre stato vivo, le vostre iniziative sono sempre state belle e visibili. Un grande grazie va anche agli sponsor che ogni anno ci sostengono”.




“L’impresa familiare tra passato, presente e futuro”: il docu-film sul passaggio generazionale

Il cortometraggio, realizzato da Indie Studio per Ascom Confcommercio Bergamo e per il suo Gruppo Giovani Imprenditori, ha visto protagoniste dieci aziende a conduzione familiare che hanno toccato con mano il delicato momento del passaggio generazionale

Gli occhi raggianti di Elio Cazzaniga, le lacrime commosse di Giovanni Cadei. E poi l’entusiasmo di Erminio Carlessi, l’orgoglio di Giancarlo Colleoni, il sorriso contagioso di Luigi Giassi. C’è tutto questo nel docu-film L’impresa familiare tra passato, presente e futuro, il progetto di Ascom Confcommercio Bergamo e del suo Gruppo Giovani Imprenditori ideato per raccontare il delicato tema del passaggio generazionale nelle imprese bergamasche.

Il cortometraggio, realizzato da Indie Studio Srl col patrocinio di Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo, e grazie al contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca e di Generali – Agenzia Bergamo di via San Bernardino, è stato presentato martedì 29 novembre nello Spazio Daste di via Daste e Spalenga, a Bergamo, alla presenza di tutti gli imprenditori protagonisti del docu-film stesso.

“Questo lavoro – ha spiegato il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini – vuole essere un pensiero, un valore, un simbolo che mette al centro il ricambio generazionale nelle piccole-medie imprese della nostra provincia. In queste realtà il passaggio generazionale non avviene tramite comunicato stampa o rogito notarile, come alla Juventus ad esempio, qua non si capisce neanche quando inizia o quando finisce: quando capita, è un momento quasi magico”.

Ricambio generazionale che non è così scontato e naturale, come ha voluto ricordare il presidente di Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli: “Noi genitori dobbiamo avere il coraggio di fare un passo di lato, trasmettere la nostra esperienza e lasciare operare i giovani. Non sempre è facile, ma è indispensabile. È capitato anche a me – ha sottolineato -, e quando parlo con amici che non hanno avuto questa opportunità mi sento davvero fortunato. È bellissimo sapere che l’impresa che hai avviato avrà un futuro”.

Queste le aziende protagoniste del docu-film:
– Macelleria Cazzaniga Elio snc di Canonica d’Adda
– Socaf Spa di Osio Sotto
– Abbigliamento Cadei di Credaro
– Interconsult Medical Division di Caravaggio
– Alberto Ristorante Sporting di Endine Gaiano
– Alberto Ristorante da Giorgio di Ardesio
– Polleria Rosticceria Colleoni di Terno d’Isola
– Panificio di via Rocca di Urgnano
– Bar Giass di Verdellino
– Spaccio del Parmigiano di Bergamo