Affitti brevi turistici, exploit in città (+22,5%) a scapito del residenziale

La crescita a livello provinciale è stata complessivamente del  20,31%, più che doppia rispetto al + 9,4% nazionale. Cresce anche l’hinterland oltre a Sebino e Orobie in provinciaConfcommercio Bergamo fa il punto sugli affitti brevi turistici, attraverso lo studio Federalberghi, commissionato a Incipit Consulting, sui dati di agosto, mese cruciale per il turismo. Il focus provinciale evidenzia la dinamica degli affitti brevi turistici nel 2024 (agosto),  mettendoli a confronto con il 2023, anno della Capitale della Cultura e mette in luce i comuni bergamaschi che concentrano il maggior numero di alloggi. Ad agosto 2024 il numero di annunci pubblicati su Airbnb in Bergamasca ammontava  a 3.714, contro i 3.087 dello stesso periodo dell’anno precedente.  La crescita a livello provinciale è stata complessivamente del  20,31%, più che doppia rispetto al + 9,4% nazionale. La crescita degli annunci in città è stata addirittura più alta, pari al 22,54%, e in due anni è stata del  +74%. Degli annunci di agosto, l’81,9% si riferiva ad appartamenti interi (+ 24,7% rispetto al dato 2023 e +65,36% rispetto al biennio).  La tendenza è quella di affittare interi appartamenti, tradendo l’idea originale di condividere stanza o appartamento di Airbnb (da air bed and breakfast, materasso ad aria e letto di fortuna gonfiato per l’ospite e prima colazione).   Il dato è in linea con quello nazionale. 2.048 annunci (pari al 55,1%) si riferiscono a immobili con apertura sopra i sei mesi ( + 13,8% annunci rispetto all’anno scorso e + 48,4% in due anni). Il dato è leggermente superiore a quello nazionale.  2.242 annunci (pari al 60,4,%) in linea con l’anno scorso, si riferiscono ad host che  gestiscono più alloggi con un aumento degli annunci del 21,32% rispetto allo scorso anno e del + 56,6% rispetto a due anni fa. Il dato è inferiore a quello nazionale, dove la crescita è del 66,8%.
In città il boom degli appartamenti destinati all’affitto turistico rende di fatto quasi introvabile un appartamento in affitto per famiglie e studenti. Con la città si sviluppa anche l’hinterland. A Seriate, ad esempio, gli annunci segnano una crescita del +11,1 % rispetto al 2023 (anno in cui il comune segnava il + 52,6% rispetto al 2022).  L’altra area di forte espansione di Airbnb e dintorni è quella del lago d’Iseo, con Riva di Solto leader con 114 annunci (10 in più rispetto al 2023, +9,6%), seguita da Lovere (con 105, +34,6% rispetto al 2023) e a seguire Parzanica, Solto Collina, Predore, Sarnico, Fonteno e Costa Volpino. In crescita anche nelle principali aree delle Orobie dove non manca il patrimonio delle seconde case da affittare, a fronte di una caduta della domanda di affitto di villeggiatura.  Tra le località emergono Castione della Presolana, con 61 annunci (+38,6%) e Clusone con 44 (+22,2%). In alta Val Brembana spicca Foppolo con 47 annunci.
La crescita degli affitti brevi sembra non attenuarsi– commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. Occorre continuare sulla strada del CIR- Codice identificativo regionale e CIN- Codice identificativo nazionale, oltre che su un effettivo controllo sul rispetto delle regole. Il problema sta diventando sociale, con famiglie e giovani che non riescono ad accedere a mutui e non riescono a trovare un appartamento in affitto. È giunto il momento di rivedere la cedolare secca sugli affitti brevi: un vantaggio fiscale senza vantaggio sociale non va a beneficio di nessuno. Per questo chiediamo che possa applicarsi solo agli affitti tradizionali. La cedolare secca sulle locazioni brevi, con aliquota al 21%, costituisce infatti uno sconto sulle normali aliquote fiscali, che è pari al 23% per i comuni cittadini, inclusi pensionati e disoccupati. Non si vede per quale motivo, chi mette in affitto più appartamenti debba godere di un trattamento di favore”.
La crescita in città è esponenziale e segue il trend delle grandi città: “Per infrastrutture, autostrade, aeroporto  e posizione, gli affitti brevi turistici a Bergamo crescono il doppio rispetto alla media nazionale – commenta Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo (nella foto, ndr)– . Un fenomeno da valutare per il suo impatto sociale, oltre che per l’impatto effettivo in termini di ricchezza e occupazione che apporta poi al territorio”.

I dati negli ultimi 2 anni

In Bergamasca nel 2023 erano 3087 gli annunci pubblicati relativi per il 78,9% ad appartamenti interi (2437 complessivi). 1848 annunci (il 59,9%) erano pubblicati da host che gestiscono più alloggi. Quanto alla stagionalità, 1799 annunci  (il 58,3%) avevano un’apertura superiore a sei mesi . Nel 2022 erano 2377 gli annunci pubblicati, relativi per il 77,4% ad appartamenti interi (1839 complessivi). 1432 annunci (il 60,2%) era pubblicato da host che gestiscono più alloggi. Quanto alla stagionalità, 1380 annunci  (il 58,1%) presentavano un’apertura superiore a sei mesi .

I comuni con il maggior numero di annunci

Il primato va alla città capoluogo di provincia  con 1408 annunci ( 1149 nel 2023, 809 nel 2022), cui seguono Riva di Solto con 114 annunci (104 nel 2023, 79 nel 2022) e Lovere con 105 annunci (78 nel 2023, 69 nell’anno precedente). Se il “podio” resta invariato, quest’anno Castione della Presolana supera con 61 annunci  Seriate (60), che nel 2023 ricopriva il quarto posto con 54 annunci, passando dal decimo posto provinciale del 2022 con 35 annunci,  scalzando dal quarto posto lo scorso anno Foppolo( che attualmente occupa la decima posizione con 47 annunci). Parzanica e Solto Collina registrano entrambi una crescita significativa, con 10 nuovi annunci in media (Parzanica passa da 46 a 56, mentre Solto Collina da 47 a 56). Clusone passa da 36 a 44 annunci. Si fa strada Costa Volpino con 35 annunci; bene anche Fonteno che passa da 31 annunci nel 2023 a 37.

L’indagine nazionale

L’evoluzione del fenomeno  degli alloggi italiani venduti su Airbnb vede una crescita esponenziale da dicembre 2008 con 52 annunci, ad agosto 2024 con quasi 600mila annunci pubblicati.  Nell’ultimo anno, da agosto 2023 ad agosto 2024,  la crescita è stata del  9,4 %.  Quanto al mercato del lavoro, gli affitti brevi portano  137.468 occupati pari all’11,9% del totale,  contro i 1.018.701 occupati del settore ufficiale alberghiero ed extralberghiero, pari al 88,1% (stima impatto sull’occupazione – Sociometrica 2023).




Il mercato del lavoro nel turismo. Gli alberghi in recupero: +14,9% di occupati nel 2023

Lavoro più stabile (69,5% indeterminato), in crescita il ricorso al part-time (+18,5%)

Il lavoro nel turismo bergamasco ha ripreso quota negli ultimi due anni, superando i livelli pre-pandemia del 2019. Se già nel 2022 il comparto della ristorazione aveva recuperato terreno, il 2023 ha visto una crescita importante anche nel settore ricettivo. Il solo settore alberghiero ha registrato un +14,9%, passando dagli 894 dipendenti del 2022 ai 1.027 nel 2023. È quanto emerge dall’Osservatorio sul mercato del lavoro, realizzato da Federalberghi in collaborazione con Fipe e l’Ente bilaterale nazionale del turismo, sulla base di dati INPS 2023. La provincia di Bergamo è ora al terzo posto in Lombardia per numero di addetti nel turismo, con 27.977 occupati (di cui 25.861 nei pubblici esercizi), dietro solo a Milano, che ne conta oltre 105.000, e Brescia con 35.000.

La crescita del turismo nella nostra provincia non è attestata solo dai dati positivi in termini di presenze di visitatori, ma anche dal numero degli addetti di un settore importante per la tenuta occupazionale– commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. I dati evidenziano un nuovo buon recupero da parte delle strutture alberghiere. L’ulteriore riduzione del lavoro stagionale conferma una tendenza positiva verso una maggiore stabilità del lavoro”.  

Il numero di 9 addetti in media a struttura evidenzia che il tessuto economico del settore è composto da strutture ricettive di piccole dimensioni, con alberghi piccoli a conduzione familiare – commenta Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo-. Il settore attira lavoratori giovani che hanno la possibilità di avere una formazione sul posto molto buona, perché affiancati da personale con più esperienza, fattore cruciale nel nostro settore, come evidenzia la distribuzione eterogenea dei lavoratori dai 20 ai 60 anni”.

La destagionalizzazione sembra già realtà, in base ai dati dell’Osservatorio: “Il  lavoro a contratto indeterminato è quasi il 70% , dato che conferma un settore che va verso un turismo per  tutto l’anno, con un ulteriore calo del lavoro stagionale. La componente femminile nel settore è molto forte: impieghiamo oltre il 64% di lavoratrici, dato che indica un buon livello di compatibilità di conciliazione lavoro e famiglia. Il 30,5% di contratti è part-time, una scelta sempre più richiesta (+18,5%), anche per l’organizzazione sempre più su turni della giornata lavorativa”.

 La crescita delle imprese e dell’occupazione

Nel 2023, in provincia di Bergamo hanno operato in media 3.006 imprese con almeno un dipendente, con un picco di 3.070 imprese registrato tra giugno e settembre, e un minimo di 2.946. In media, le imprese turistiche bergamasche contano 9,3 dipendenti per azienda, un dato superiore alla media regionale di 8,8. La crescita degli occupati nel turismo bergamasco è stata del +9,1%, con il settore ricettivo che ha segnato un +11,1% e quello alberghiero un +14,9%.

 Dinamiche dell’occupazione

Le aziende con dipendenti nel settore alberghiero sono cresciute del 9,3% (da 107 nel 2022 a 117 nel 2023). Tra le forme di lavoro, il part-time ha registrato un incremento del +18,1% (scelto da 313 addetti nel 2023, contro i 265 del 2022), dato che supera il +13,5% del full-time (con 714 addetti nel 2023, contro i 629 del 2022). L’orario lavorativo ridotto o su turni è una soluzione sempre più adottata per conciliare lavoro e vita familiare. In parallelo, l’occupazione nelle fasce di età più elevate è cresciuta significativamente (+55,2% per gli over 40), evidenziando una maggiore apertura delle imprese al reclutamento di lavoratori esperti e disponibili.

Gli stagionali, già poco numerosi nella nostra provincia, sono diminuiti ulteriormente, sostituiti dai contratti a tempo determinato, che sono aumentati del +24,3%. La crescita dei contratti a tempo indeterminato, invece, si è attestata su un +13,1%.

Settore ricettivo e alberghiero a Bergamo

Nel 2023, il settore ricettivo a Bergamo ha impiegato in media 1.680 persone, pari al 6% del totale degli addetti al turismo. In Lombardia, i dipendenti dell’accoglienza rappresentano l’11,0% del totale, grazie alla forza di Milano e Brescia. Le aziende ricettive con dipendenti sono 198, equivalenti al 6,6% delle imprese turistiche bergamasche, mentre oltre il 90,6% delle imprese operano nei pubblici esercizi.

Nel 2023, a Bergamo, il settore alberghiero ha visto l’operato di 117 imprese con dipendenti e una media di 1.027 addetti. I picchi occupazionali sono stati registrati ad agosto (1.187 addetti) e il minimo a marzo (918 addetti).

L’identikit di chi lavora negli hotel

Più della metà dei dipendenti ha meno di 40 anni (50,5%), con il 27,9% sotto i 30 anni. Il 64,1% della forza lavoro è costituito da donne, mentre il 27,8% è di origine straniera. La maggior parte dei dipendenti (70,7%) è impiegata a tempo pieno, con il 65% che gode di un contratto a tempo indeterminato. Il lavoro stagionale è ridotto al minimo (2%), sostituito dal tempo determinato che rappresenta il 33% dell’occupazione. Rispetto al 2019, il tempo indeterminato è cresciuto del +7,1%, mentre il lavoro stagionale è crollato del -40,6%, a favore del tempo determinato (+31,0%).




Turismo, crescita a doppia cifra anche dopo l’anno record della Capitale della Cultura

+11,4% negli arrivi e +13,5% nelle presenze rispetto al 2023.Tra le nazionalità più rappresentate, spicca la Polonia, con una crescita del 66% 

L’estate 2024 si chiude con ottimi risultati per il settore turistico bergamasco. I dati del nostro Tourist Data Hub – supportato scientificamente da InTwig – confermano un trend in crescita, con un incremento significativo di presenze straniere in provincia e un continuo aumento di arrivi e permanenze in città.  Dati statistici flussi turistici gennaio – agosto 2024 la provincia di Bergamo conferma il trend positivo del 2024 che avevamo già intravisto, raggiungendo risultati che superano ampiamente le aspettative dopo l’anno record di Capitale Cultura BGBS infatti registriamo un +11,4% negli arrivi e +13,5% nelle presenze rispetto al 2023. Questi dati evidenziano che l’intero territorio è una solida destinazione turistica e che il turismo è un settore fondamentale nella composizione del PIL bergamasco.  Nel 2024, gli arrivi e le presenze di turisti stranieri hanno mantenuto un leggero vantaggio rispetto a quelli italiani, con una suddivisione che vede il 53,3% degli arrivi e il 53,6% delle presenze attribuite a visitatori internazionali, contro rispettivamente il 46,7% e il 46,4% degli italiani. L’incremento, sia delle presenze che degli arrivi è registrato principalmente sul turismo straniero. Tra le nazionalità più rappresentate, spicca la Polonia, con una crescita del 66% rispetto allo stesso periodo del 2023, la Germania e la Francia. Dati che riflettono un rafforzamento dei legami con mercati consolidati e un interesse sempre più rilevante da parte di nuove provenienze. In particolare, il balzo significativo dei visitatori polacchi segnala l’efficacia delle campagne promozionali che puntano a valorizzare le peculiarità del territorio bergamasco su scala internazionale.

I risultati di Bergamo città

I dati dei primi otto mesi del 2024 per la città di Bergamo sono decisamente positivi, confermando il trend positivo avviato dal 2015, eccezione fatta per il periodo di pandemia. Gli arrivi hanno raggiunto quota 403.856, segnando un aumento del 18,9% rispetto al 2023. Ancora più rilevante è la crescita delle presenze, che hanno toccato le 815.185 unità, con un incremento del 22,1% rispetto all’anno precedente, l’anno record di Capitale cultura. Questo aumento è significativo soprattutto se si pone attenzione al valore delle presenze, che indicano una maggiore permanenza dei visitatori nel territorio cittadino, registrando l’aumento del 2,5% (2,02 valore assoluto).  “Il periodo gennaio/agosto 2024 conferma che Bergamo è oggi una vera destinazione turistica. Se ne era accorto prima di noi Trip Advisor che nel 2018 inseriva Bergamo nelle dieci città italiane da visitare. Nel 2018, nel periodo da gennaio ad agosto, avevamo registrato 474.000 pernottamenti. Oggi nello stesso periodo possiamo contarne 815.000: quasi un raddoppio di capacità di attrattiva- commenta Elena Carnevali, sindaca di Bergamo-. Se già nel 2023 Bergamo aveva raggiunto un incremento del 29% durante l’intero anno della Capitale, ora supera quel dato registrando un + 22 1% .  VisitBergamo da settembre 2023 ha iniziato la promozione in previsione del 2024 proprio per cercare di mettere in sicurezza questo risultato, insistendo su campagne diversificate nazione per nazione, tutte accomunate da un concetto di fondo che vogliamo portare avanti nel tempo: fare del turista un cittadino temporaneo. Bergamo deve attrarre non solo per la sua bellezza, ma perché quella bellezza è resa indimenticabile e amichevole grazie alla relazione tra visitatori e cittadini, e può fornire una valida esperienza alternativa alle destinazioni ormai in over booking. Le ragioni di questo successo vanno riportate alle strategie di comunicazione e promozione che insieme a Provincia e Camera di Commercio abbiamo saputo perseguire con costanza in questi ultimi anni, affidando il compito a VisitBergamo di veicolare il prodotto turistico lavorando con imprenditori e lavoratori del turismo: dall’albergatore, al noleggiatore di biciclette, alle guide, ai ristoratori.  I dati ci dicono inoltre che la permanenza del turista si è prolungata del +2,5%. Anche questo è un obiettivo centrale, che punta sempre più a consolidare la relazione tra città e provincia. Città alta si conferma essere l’attrattiva principale di tutto il territorio; questo ci impegna sempre a preservarla e proteggerla consentendo anche ai turisti di viverla in modo sostenibile”.

I risultati sul territorio provinciale

Analizzando nel dettaglio le diverse aree della provincia, emerge un quadro in crescita per quasi tutte le zone, superando i livelli del 2019 sia in termini di arrivi sia di presenze. In particolare, si sono distinti la Val Brembana e l’Alto Sebino, che hanno mostrato una crescita costante e significativa rispetto ai dati pre-pandemici. Pianura e Valcavallina sono invece le aree che non hanno raggiunto i livelli di crescita osservati in altre zone provinciali se facciamo riferimento al 2019. La Pianura registra un lieve calo, principalmente riguardante gli arrivi, mentre la Valcavallina ha mostrato una diminuzione sia negli arrivi che nelle presenze. Questo andamento potrebbe essere attribuito a dinamiche ancora legate alla pandemia, soprattutto per la Pianura, che hanno influenzato il comportamento dei turisti del settore business o la loro preferenza verso altre destinazioni. In generale, comunque, tutte le aree della provincia hanno registrato nel 2024 un incremento sia di arrivi sia di presenze rispetto ai primi otto mesi del 2023. Questo dato indica una crescita solida e diffusa del turismo, che sta riconquistando terreno anno dopo anno. Questo quadro positivo evidenzia non solo la capacità della Provincia di Bergamo di attrarre un numero sempre maggiore di visitatori, ma anche la qualità dell’offerta turistica che riesce a soddisfare le aspettative di un pubblico eterogeneo e in costante evoluzione e, non ultimo, l’importanza di una costante promozione internazionale di tutta la destinazione orobica.

La stagione estiva

Se ci focalizziamo sui soli mesi estivi (giugno, luglio e agosto), nella Provincia di Bergamo, si è registrato un aumento complessivo sia negli arrivi (+6,3%) che nelle presenze (+7,1%). Nella zona dei laghi, gli arrivi hanno raggiunto i 51.063 (+6,3% rispetto al 2023) e le presenze i 179.749 (+22,2%). La zona montana ha registrato 94.139 arrivi (+4,9%) e 301.378 presenze (+7,2%). L’estate cittadina ha registrato invece 173.358 arrivi (+17% rispetto all’anno precedente), e un totale di 350.838 presenze (+21,4%). L’85% delle presenze è costituito da turisti stranieri. Le cinque nazionalità principali sono: Polonia (48.797), Francia (20.082), Germania (17.384), Spagna (16.605) e Regno Unito (16.480).

“La crescita del turismo in provincia di Bergamo è la conferma di una strategia positiva di dialogo tra bellezze e risorse del nostro territorio che va continuata e implementata. Per quanto di sua competenza, la Provincia di Bergamo lavora ogni giorno per valorizzare le nostre ricchezze e per supportare e creare prodotti turistici capaci di generare impatti positivi per tutto il nostro territorio; inoltre, stiamo dedicando una specifica attenzione anche all’adeguata formazione di personale per il settore del turismo” dichiara Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo.  “I dati sono estremamente soddisfacenti ed evidenziano l’importanza cruciale del turismo, che rappresenta ormai una leva economica fondamentale. Ciò testimonia la bontà delle strategie sin qui attuate, anche attraverso Visit Bergamo, sia dalla Camera di Commercio di Bergamo che dagli altri attori territoriali a cui per mission compete la definizione di policy che stimolino la competitività e l’attrattività territoriale- commenta Maria Paola Esposito, Segretario Generale della Camera di Commercio di Bergamo- .Questo impegno sinergico si arricchisce ora di ulteriori prospettive grazie all’accrescimento del patrimonio conoscitivo fornito dai dati. Con Visit Bergamo stiamo infatti avviando un gruppo di lavoro che, attraverso l’elaborazione e la rilevazione di un panel di indicatori, misuri gli impatti diretti e indiretti del fenomeno turistico, al fine di comprenderne appieno il valore economico e, in tal modo, orientare coerentemente le future politiche di posizionamento turistico del territorio bergamasco. La misurazione degli impatti è un ambito cui la Camera è particolarmente sensibile, tanto è vero che nell’ultimo Bilancio di Sostenibilità che abbiamo presentato è presente un capitolo dedicato agli impatti di alcuni interventi e progetti realizzati dall’Ente”.

Il nuovo portale

Dopo un intenso anno di lavoro, è online il nuovo portale turistico www.visitbergamo.net, un sito innovativo e user-friendly che eredita il know-how sviluppato durante l’esperienza di Capitale della Cultura BGBS23, un sito che e in un solo anno di attività ha raggiunto un notevole livello di indicizzazione, basato su tecnologia open source. La nuova piattaforma si distingue per la sua interfaccia intuitiva, pensata per offrire un’esperienza coinvolgente e immersiva, simile a quelle dei servizi di video streaming utilizzate quotidianamente da milioni di utenti nel mondo. Con un forte focus su contenuti multimediali, il sito ospita una vasta gamma di video per raccontare le meraviglie di Bergamo in modo dinamico e accattivante. “Confortati dai dati positivi del turismo, ci prepariamo a continuare il nostro impegno nella promozione di Bergamo e del suo territorio come meta d’eccellenza- sottolinea Christophe Sanchez , amministratore delegato di VisitBergamo-. Con il nuovo sito, la nostra destinazione si proietta verso il futuro del turismo con un approccio innovativo, sostenibile e orientato alla promozione di un turismo consapevole e di qualità. VisitBergamo.net rappresenta lo strumento ideale per le nostre campagne digitali, sia nazionali che internazionali, e diventa il perfetto compendio della rete creata con il territorio, mantenendo un dialogo costante tra attrattive, operatori e visitatori per rafforzare la nostra offerta turistica.”
Il sito di VisitBergamo si arricchisce di numerose novità, con nuove sezioni e sottositi tematici pensati per approfondire e valorizzare i vari aspetti dell’offerta turistica locale. Questi nuovi capitoli rappresentano strumenti chiave per migliorare l’esperienza degli utenti e facilitare la promozione delle attività turistiche. VisitBergamo Rooms è dedicata all’ospitalità e offre agli operatori bergamaschi una piattaforma per promuovere le proprie strutture senza dover affrontare le commissioni delle principali OTA (Online Travel Agencies). L’obiettivo è di creare una vetrina autonoma che valorizzi le offerte locali, permettendo ai viaggiatori di trovare e prenotare facilmente soggiorni in hotel, bed & breakfast e altre soluzioni di alloggio direttamente sul sito. VisitBergamo Experience si focalizza sulle attività che arricchiscono l’esperienza di viaggio a Bergamo e nei suoi dintorni. Le proposte spaziano da escursioni, visite guidate, attività sportive, esperienze culturali e altro ancora, tutte prenotabili direttamente attraverso il sito o presso gli infopoint locali. L’obiettivo è di offrire ai visitatori un’ampia gamma di opzioni per personalizzare la propria vacanza, esplorando le tante possibilità che il territorio offre per il tempo libero e l’avventura. VisitBergamo Restaurants, erede del precedente Ristora Bergamo, offre una panoramica completa dell’offerta enogastronomica locale. Si propone come una guida alla ristorazione della provincia, fornendo informazioni su ristoranti, trattorie, pizzerie e locali, e includendo servizi di prenotazione tavoli o asporto. In questo modo, i turisti possono scoprire i sapori della cucina bergamasca e le eccellenze culinarie del territorio. VisitBergamo Events, grazie alla collaborazione con Eppen, fonte autorevole del settore,  presenta un’agenda dettagliata degli eventi di interesse turistico in tutte le aree della provincia. Concerti, mostre, sagre, festival e manifestazioni culturali: gli utenti possono consultare il calendario e programmare il proprio soggiorno per partecipare agli eventi che si svolgono durante la loro visita, vivendo esperienze autentiche e coinvolgenti. VisitBergamo Shop è il negozio virtuale dove acquistare il meglio del made in Bergamo.  VisitBergamo Corporate fornisce accesso a comunicati stampa, informazioni istituzionali e risorse per la stampa e gli enti. È uno strumento fondamentale per mantenere trasparente e accessibile il dialogo con i media e gli stakeholder, facilitando la diffusione delle notizie e degli aggiornamenti legati alle iniziative di VisitBergamo. VisitBergamo for Business è pensata per gli operatori del settore turistico. Qui, Tour operator, agenzie e aziende possono trovare offerte, servizi e risorse dedicati alla costruzione dell’offerta B2B.Una delle innovazioni principali del portale è l’integrazione dell’assistente virtuale personalizzata, LUCiA, una figura ispirata sia a Lucia di Lammermoor sia alla santa. LUCiA guiderà i visitatori alla scoperta delle migliori esperienze che la città e la provincia offrono, utilizzando l’intelligenza artificiale per fornire risposte rapide e accurate. L’assistente virtuale attingerà principalmente al database di VisitBergamo per rispondere alle richieste degli utenti, con la possibilità di ampliare la ricerca in rete quando necessario. LUCiA sarà costantemente migliorata grazie a un processo continuo di valutazione e affinamento delle risposte, basato sugli input raccolti presso gli infopoint sul territorio. Le domande e i feedback dei visitatori contribuiranno infatti a rendere l’assistente virtuale sempre più precisa e utile, rispondendo in modo personalizzato e aggiornato alle esigenze di chi visita Bergamo alle domande dei visitatori direttamente raccolte presso gli infopoint de territorio. Anche se è stata creata la figura virtuale di LUCiA, il fulcro della promozione rimane l’accoglienza offerta dalle persone. È proprio per questo motivo che è stata istituita la figura del VisitBergamo Ambassador, un riconoscimento rivolto agli operatori della ricettività, sia alberghiera che extralberghiera, della ristorazione e, a breve, del commercio. Grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria, sono stati delineati specifici criteri per ogni categoria, a cui gli operatori possono aderire per definirsi veri ambasciatori dell’accoglienza bergamasca. Questa iniziativa riconosce che l’accoglienza è un elemento fondamentale per influenzare positivamente il sentiment dei visitatori sulla destinazione, aumentando il tempo di permanenza media e alimentando il passaparola. I criteri e le modalità di adesione verranno pubblicati sul nuovo sito VisitBergamo. Gli Ambassador riceveranno un logo distintivo che potranno esporre fisicamente presso la loro attività commerciale e che garantirà loro visibilità prioritaria tra i risultati del rinnovato portale visitbergamo.net.

 




Lavoro nei pubblici esercizi, Bergamo seconda in Lombardia dopo Milano

Occupazione stabile per 2 lavoratori su 3. 1 su 3 ha meno di 30 anni e il 65% è donna. Cresce a doppia cifra l’impiego di giovanissimi under 20 (+27,8%) e degli over 60enni (+16,1%)Un settore forte, prevalentemente femminile e giovanile, che occupa il secondo posto assoluto regionale. Bar, ristoranti e pubblici esercizi bergamaschi impiegano 25.861 lavoratori, dato tuttavia decisamente lontano dal primato di Milano, dove il settore dà lavoro a 97.248 addetti, ma superiore a Brescia che ne conta 24.456. È quanto emerge dall’Osservatorio Fipe- Federazione italiana pubblici esercizi  “L’occupazione dipendente nei pubblici esercizi” su elaborazione dati Inps 2023. Bergamo concentra il 12,3% degli addetti regionali e il 2,45 % dei lavoratori italiani. Il 65,5% dei lavoratori bergamaschi è rappresentato da donne, percentuale decisamente superiore qui che altrove: la concentrazione media lombarda al femminile è infatti del 52,8%, 50,8% quella nazionale. La crescita percentuale degli addetti, tra il 2023 e il 2022 è stata del +10,7% per gli uomini contro l’8,2% delle donne. Decisamente inferiore il numero di stranieri nei locali bergamaschi: rappresentano infatti il  20,3% degli occupati, contro il 31,3% lombardo e il 26,7% nazionale  Tuttavia la dinamica occupazionale evidenzia un crescente ricorso ad addetti stranieri:+14%, contro il +7,8% degli italiani. Quanto all’età, il settore è fortemente giovanile. Più di un terzo dei lavoratori ha al massimo 30 anni. Solo il 5,8% ha più di 60 anni. Cresce l’impiego di giovanissimi, fino a 20 anni, +27,8% (in Lombardia la media è inferiore, +25,7%), ma anche quello degli over 60enni, +16,1% (la media regionale segna il +18,6%). A Bergamo il lavoro nei pubblici esercizi è stabile (tempo indeterminato) e la componente stagionale è residuale. Sono a tempo indeterminato due lavoratori su tre pari al 70%. Il dato supera quello regionale (68,4%) e nazionale (58,5%) A tempo determinato il 29,2%. Gli stagionali sono solo lo 0,9% contro il dato regionale (2,5%) e nazionale (9,6%). La crescita è stata significativa nel Tempo determinato pari al 15,7%, il tempo indeterminato pari al 6,6% mentre gli stagionali hanno addirittura perso occupati – 0,5%. Venendo alle forme contrattuali sono contratti di lavoro full time il 38,8% degli assunti. Il dato è nettamente inferiore a quello regionale (45,6%) e nazionale (411%). Tra il 2023 e il 2022 la crescita del full time è stata dell’11,5% contro il 7,5% del part time. Il settore con il secondo posto assoluto dopo Milano mostra la sua importanza e forza in chiave sia quantitativa che qualitativa– commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. È ’ il successo di un settore che è in maniera preponderante femminile. La ricerca evidenzia che il lavoro nei bar e ristoranti bergamaschi cresce ed è ancora fortemente attrattivo soprattutto per i giovani. E rispetto ad altri contesti, a Bergamo il lavoro non è stagionale, con un residuale 0,9%,  ed è più stabile. L’utilizzo diffuso del part time è una dimostrazione di resilienza del settore che occupa per lo più donne che hanno spesso esigenze di orari di lavoro più contenuti. L’occupazione è in continua crescita. Il settore sta recuperando ulteriore manodopera e lo sta facendo reclutando dove trova offerta. Di qui la crescita degli stranieri, dei giovanissimi fino a 20 anni e degli over 60, con contratti full time anche se a tempo determinato”. “La ricerca conferma la mancanza di quella fascia di lavoratori esperti e professionalizzati dai 30 ai 40 anni, un effetto imputabile alla riconversione durante lo stop per la pandemia, quando chi aveva una famiglia da mantenere si è visto costretto in molti casi  a cambiare lavoro e settore – commenta Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Confcommercio Bergamo-. Di contro, cresce il numero di giovanissimi: stiamo ancora beneficiando dell’onda lunga di Masterchef e dintorni, anche se le classi di cucina all’alberghiero si stanno già riducendo. C’è senza dubbio una maggior offerta di studenti universitari, pronti a darsi da fare per pagarsi gli studi. Mense e ristorazione collettiva continuano ad essere fortemente attrattivi per le donne, con contratti part time e orari che consentono di conciliare con maggiore agio famiglia e lavoro. In generale, cambia l’organizzazione del lavoro, sempre più su turni e part-time. Trovare personale continua ad essere un problema, specialmente preparato. Il settore soffre e, oltre alle incombenze di gestione aziendale, si trova sempre più in affanno o a pianificare turni e orari del personale, oltre che a coprire imprevisti all’ordine del giorno”. “La voglia di fare e lavorare non manca, ma pochi sono pronti a mettersi davvero in discussione- commenta Diego Rodeschini, presidente del Gruppo Bar, Caffetterie, Pasticcerie Confcommercio Bergamo-.  Prevale la voglia di avere più spazio per il tempo libero e capita sempre più frequentemente di assumere ragazzi che nel giro di qualche anno optano per un cambio radicale di vita. Oggi chi trova un buon dipendente trova un tesoro e come tale se lo tiene stretto. Come è accaduto per l’edilizia da anni, credo che sia opportuno valutare la formazione di stranieri che intendano intraprendere questa carriera, che può dare grandi soddisfazioni. Fa piacere vedere come la componente femminile sia nella nostra provincia un asset importante: in pasticceria le donne hanno spesso una marcia in più, per precisione e attenzione a ogni minimo dettaglio”.

La ricerca di FIPE “L’occupazione dipendente nei pubblici esercizi”

La ricerca di FIPE  sull’Occupazione nei pubblici esercizi (bar, ristoranti, stabilimenti balneari, discoteche, mense e catering) rileva oltre un milione di dipendenti e 167mila aziende. Il settore è caratterizzato da stagionalità, con variazioni significative nel numero di lavoratori e aziende durante l’anno (si va da 918.772 a 1.219.555 dipendenti; da 154.878 a 180.939 attività). Le imprese sono prevalentemente piccole, con una media di 6,4 dipendenti, e la forza lavoro è giovane, con oltre il 60% sotto i 40 anni e poco più di 4 su 10 ha meno di 30 anni. Il lavoro femminile rappresenta quasi il 51% degli occupati. La maggior parte dei lavoratori è impiegata a tempo parziale (58,9%), mentre il 58,5% ha contratti a tempo indeterminato. La tipologia contrattuale più diffusa nel settore è il tempo indeterminato (626.503 unità) pari al 58,5% mentre il tempo determinato riguarda 341.991 lavoratori dipendenti (31,9%). I Iavoratori stagionali sono il restante 9,6%. Il 12,3 % dei lavoratori dipendenti del settore ha un contratto di lavoro intermittente. Nel 2023 i lavoratori intermittenti sono stati poco meno di 132mila in media d’anno.  Il settore mostra anche una notevole presenza di lavoratori stranieri (26,7% pari a 285.755) e una crescita generale dell’occupazione rispetto al 2019 (+84mila lavoratori). Le donne svolgono un ruolo cruciale, con una presenza crescente soprattutto nel settore della ristorazione, dove rappresentano il 50,8% dei dipendenti. Il lavoro part-time è prevalente tra le donne, specialmente nelle fasce d’età più mature. Il settore, nonostante la crisi demografica, continua ad attrarre giovani, che costituiscono circa il 40% della forza lavoro. La Lombardia è la regione con il maggior numero di aziende (ne concentra il 15%) e lavoratori nel settore (209mila occupati), mentre l’Umbria ha la più alta percentuale di dipendenti donne (68%).




Alberghi storici, prima edizione dedicata alle strutture di qualità

13 eccellenze dell’ospitalità bergamasca premiate dall’assessore Barbara Mazzalli a Palazzo LombardiaL’auditorium Testori di Palazzo Lombardia ha ospitato ieri  la cerimonia di premiazione della prima edizione del Riconoscimento delle strutture ricettive storiche e di qualità. L’evento, voluto dall’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Barbara Mazzali, celebra le eccellenze dell’ospitalità lombarda che da almeno 50 anni hanno saputo mantenere vivo nome e servizio con continuità, garantendo anche la regolare dichiarazione dei flussi turistici negli ultimi tre anni. Alla cerimonia hanno partecipato anche gli assessori regionali Elena Lucchini e Alessandro Fermi e il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, Ruggero Invernizzi. «Rendiamo omaggio all’impegno, alla passione e alla capacità imprenditoriale degli albergatori lombardi, figure che incarnano l’essenza dell’ospitalità della nostra regione – ha commentato Barbara Mazzali –. Sono storie di successo che attraversano le generazioni, dove esperienza, professionalità e un’incredibile dedizione si fondono per accogliere i visitatori con lo stile unico e raffinato che contraddistingue l’ospitalità italiana e lombarda. Premiare queste eccellenze è un traguardo di cui siamo orgogliosi, rappresentano il biglietto da visita della nostra terra, dalla prima stretta di mano fino a ogni dettaglio del soggiorno. Continueremo a promuovere queste realtà, affinché il nostro territorio brilli sempre più nel panorama turistico internazionale».
Sono ben 13 strutture ricettive storiche della provincia di Bergamo tra le 109 attività insignite ieri dalla Regione. In città hanno ricevuto il riconoscimento l’Hotel Excelsior San Marco, l’Hotel Città dei Mille e il Cappello d’Oro, mentre in provincia sono stati premiati l’Albergo Miralago di Bossico, l’Albergo Alpino di Colere, l’Hotel Libia di Fino del Monte, l’Hotel Milano di Piazzatorre, l’Orobie Alps Resort di Roncobello, l’Hotel Miramonti di Rota Imagna, l’Albergo Centrale di San Pellegrino Terme, l’Hotel ristorante Marcellino e l’Hotel Relax di Selvino, oltre all’Albergo Brescia operativo a Vilminore di Scalve.




Negozi storici, altre 81 insegne di storia e tradizione a Bergamo

Premiati in Camera di Commercio gli ultimi riconoscimenti. 30 le attività Confcommercio Bergamo 

Il premio riconosce il lavoro, molto spesso tramandato di generazione in generazione, di imprenditori che hanno svolto la propria attività senza interruzioni per un periodo di almeno 40 anni. Negozi, locali e botteghe artigiane che hanno fatto la storia di piccoli centri, borghi e vie cittadine. Ieri in Camera di Commercio, in Sala Sestini, Regione Lombardia ha premiato 81 nuove attività storiche. «Il premio – ha evidenziato l’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi – simboleggia il grazie di Regione Lombardia nei confronti di attività che incarnano la cultura del lavoro bergamasca e lombarda». Paolo Franco, assessore regionale alla casa e housing sociale, ha aggiunto che «queste attività sono l’anima della nostra terra e condividiamo valori autentici che abbiamo il dovere di preservare e promuovere». A fare gli onori di casa il presidente della Camera di Commercio di Bergamo Carlo Mazzoleni che ha ribadito l’importanza di valorizzare la storia del commercio del territorio. Confcommercio Bergamo ha partecipato alla premiazione, celebrando le 30 insegne socie supportate per il riconoscimento, con la partecipazione del direttore Oscar Fusini, di Alessandro Riva, coordinatore dei negozi storici dal 2009, e Marcella Gualeni, responsabile del Servizio Negozi storici dell’associazione. Tra le insegne Confcommercio, sono 4 (sulle 8 totali) quelle cittadine: Calzature Belingheri di Via Gombito, Lio Pellegrini di Via San Tomaso, Ol Giopì e la Margì di Via Borgo Palazzo,  Il panificio pasticceria Bergamo Uno dei Fratelli Rota in Via Zanica. In provincia : Dal fornaio Reguzzi di Almè; Panificio market Bravi di Bagnatica; Ristorante Genzianella e Trattoria Dentella di Bracca; Bar trattoria Impero di Brignano Gera d’Adda; La bottega Verzeroli Calzature e Thomas market di Castione della Presolana; Panificio Patelli di Cenate Sotto; Bar Ristorante Pizzeria Serenella e La Baita di Colere; Ristorante Hotel Daina di Dalmine; Ongaro arreda di Gazzaniga; Arte del pane di Cuminetti a Nembro; Ghibesi  Abbigliamento, Macelleria Pizio, Ristorante Capriolo e Ristorante San Marco di Schilpario; Macelleria Serpellini di Sovere; Ristorante Papillon di Torre Boldone; Trattoria pizzeria Da Nisio di Torre de’ Roveri; Colorificio Chinelli di Urgnano; Imperial bar di Vilminore di Scalve; Cerimbelli Alimentari di Zandobbio; Calzoleria Rinaldi, Licini Abbigliamento e Ristorante Da Tranquillo a Zogno.
Completano l’elenco dei nuovi premiati altre 51 insegne: Autofficina Monti, Il Circolino di Città Alta, Il fioraio del borgo, La Clessidra a Bergamo. In provincia: Ortopedia Pelletteria Cugini di Albino, Dimensioni Arredamento di Bagnatica; Pasticceria Gelateria Pelizzari di Bariano; Panificio Midali di Branzi; Pasticceria Al Valentino di Brembate di Sopra; Lazzarini elettrodomestici di Brignano Gera d’Adda;  Radaelli Arreda di Calusco d’Adda;  Castagna Gioielleria di Caravaggio; Farmacia Varinelli di Casazza: Ristorante pizzeria Sabi di Chiuduno; Ristorante La Sosta di Cisano Bergamasco; Gioielleria Maver e Pasticceria Gianni di Cologno al Serio;  Macello Macelleria Bettoni di Costa Volpino; Maffiuletti (auto e moto), Oldani (bottega artigiana) di Dalmine; Pasticceria Scotti di Gazzaniga; Bar Belvedere e Panificio Petrogalli di Gromo;  Gli acconciatori di Lovere;  Frigerio Bomboniere di Mornico al Serio;  Ristorante Le Stagioni di Orio al Serio;  Arte e Fiori Elisa Massimo Mascheretti Laboratorio floreale di Osio Sopra;  Dove il Lavare è Arte di Paladina;  Arredamenti Giurini di Pianico; Pasticceria Bani di Ponte Nossa; Brena di Ponte San Pietro; Trattoria Falconi di Ponteranica; Caslini M. Snc Carrozzeria vendita automobili di Ranica; Daritex di Rogno (abbigliamento);  Casa degli Sposi di Romano di Lombardia; Bar Ristorante Roncola di Roncola; Pasticceria Bigio e Pompe funebri Tassis di San Pellegrino Terme; Tassis Pompe Funebri di San Pellegrino Terme;  Il Tagliere di Santa Brigida; Dimensione uomo acconciature e Macelleria Teani di Suisio; Fedeli (attrezzature) e Piuma d’oro (gelateria-pasticceria) di Treviglio; Tappezziere Magni di Valbrembo;  Polleria Frutta Verdura e Sorelle Pilenga di Verdellino; Tre Valli di Villa d’Almè; Agenzia fotovideo San Marco di Villongo; Il Giardinaggio di Previtali Giulio a Zanica; Bar Sole e Farmacia Brighenti di Zogno.