Ascom studia il rapporto madre-figlia in azienda

Ascom studia il rapporto madre-figlia in azienda

Come è il rapporto madre e figlia in azienda? Come si rafforza il legame? Quali criticità emergono e quali punti di forza si evidenziano? Partendo da queste domande il Gruppo Terziario Donna di Ascom Confcommercio vuole indagare sull’aziende del terziario guidate da madre e figlia. E lo vuol fare attraverso il progetto “Madre e figlia. L’impresa tra le generazioni”.

Dopo la buona riuscita dell’iniziativa dello scorso anno, che ha visto protagoniste 30 imprenditrici nella mostra fotografica “Sguardi di donna, storie di commercio”, quest’anno vogliamo andare un po’ più a fondo del tema e cercare di capire quali sono le aziende bergamasche che vedono la presenza di madre e figlia all’interno di uno stesso ambito lavorativo. Vorremmo approfondire i punti di forza e di criticità di questo rapporto. Lo scopo è quello di conoscere meglio il nostro territorio, le nostre imprese e trovare insieme percorsi che permettano alle nostre imprese di rafforzarsi e di continuare a competere” afferma Alessandra Cereda, presidente del Terziario Donna bergamasco.

L’iniziativa di Ascom vuole analizzare il percorso di continuità dell’impresa “rosa” nelle sue dinamiche e diversità cercando fili conduttori comuni, fattori di successo e criticità.

Verranno selezionati i racconti e le testimonianze di due generazioni unite da un legame affettivo e impegnate nello stesso ambito lavorativo; 15 storie saranno pubblicate in un volumetto che verrà presentato al pubblico durante l’estate.

Nel nostro immaginario la mamma porta la conoscenza di un ambito ben definito e la figlia ci mette quel twist in più per innovare – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Ma vorremmo verificarlo sul campo. Si fa presto a dire che la continuità di un’impresa dalla madre alla figlia è un percorso facile e di successo, come se il passaggio avvenisse in un mondo immobile, tra persone uguali e che conducono la stessa vita. Non è purtroppo così, perché il mondo cambia velocemente e in pochi anni si è letteralmente trasformato. Il modo di lavorare è ormai diverso, così come sono cambiate le aspettative e gli umori della clientela. Inoltre, le persone, anche se cresciute insieme e appartenenti alla stessa famiglia, non hanno le stesse attitudini, aspirazioni e talenti. Senza dimenticare i timori che le condizionano, in quanto ciascuna donna vive la sua vita in modo diverso dalle altre, a seconda delle esperienze che è chiamata a fare: lavoro, scuole, hobbies, famiglia, figli”.

L’invito a partecipare all’iniziativa è rivolto a tutte le imprenditrici del commercio, turismo e servizi associate ad Ascom. Le iscrizioni all’iniziativa si raccolgono fino al 6 marzo inviando una email a direzione@ascombg.it oppure chiamando la segreteria di direzione di Ascom Confcommercio Bergamo al numero 035 4120203.