Attente al risparmio ma più ottimiste, le famiglie bergamasche al rientro dalle ferie

Attente al risparmio ma più ottimiste, le famiglie bergamasche al rientro dalle ferie

Bergamaschi campioni lombardi nel gestire i conti di casa e risparmiare, ma anche più ottimisti verso il futuro rispetto ad un anno fa.

Alla ripresa delle attività economiche dopo la pausa estiva l’indagine “Famiglie e consumi” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere offre un quadro più sereno rispetto a fabbisogni e destinazione di spesa, ma evidenzia anche che l’attenzione a non sprecare e a limare il superfluo è ormai una costante.

La fotografia è stata scattata a luglio e rispetto alla medesima rilevazione effettuata l’anno precedente segnala un innalzamento della quota delle famiglie lombarde che riescono a risparmiare, salita al 23% dal 12%. A ciò si aggiunge il 65% delle famiglie che invece va in pareggio, mente il 9% ha dovuto attingere ai risparmi e il 3% indebitarsi. A Bergamo la percentuale di chi riesce a mettere da parte qualcosa è maggiore, il 32%, valore più alto tra tutte le province rilevate. Cala, di conseguenza, quella di chi chiude il bilancio domestico in parità (57%), è leggermente inferiore il dato di chi preleva dai propri risparmi (8%) e uguale alle media regionale quello di chi si indebita (3%).

La leva su cui i bergamaschi preferiscono agire per risparmiare è la riduzione degli sprechi, in particolare quelli alimentari, attuata dal 40% degli intervistati, seguita dalla rinuncia ad alcune uscite a cena, in pizzeria o consumazioni al bar (32%), cui fa da contraltare la scelta di passare più tempo libero in casa o da amici e parenti (15%). Un buon 26% ha anche dichiarato di fare più attenzione ai consumi di elettricità, riscaldamento e telefono. Il 27% non ha invece modificato le proprie abitudini, il 7% ha preferito riparare anziché sostituire abiti, elettrodomestici e mobili, la stessa percentuale di chi ha deciso di usare meno l’automobile.

A questo si accompagna uno sguardo più positivo sul futuro. È infatti salita dall’8 al 12% la quota dei lombardi che vedono la propria situazione economica in miglioramento per l’anno che verrà. A Bergamo il dato è del 13%, contro il 74% di chi prevede una situazione invariata e l’ancora significativo 14% di chi pensa andrà peggiorando.

L’indagine si sofferma anche su un aspetto critico come i costi sanitari. A questo riguardo il 65% dei bergamaschi afferma di aver speso come prima, ma l’11% ha rinunciato alle cure dentistiche, il 9% alla prevenzione e il 5% ad altre visite specialistiche. Il 9% ha invece speso di più per la salute.