Libri per sognare, evento finale lunedì 5 giugno al Palafacchetti a Treviglio

Dopo 4 anni premiazioni in presenza per il miglior autore e le migliori recensioni ed elaborati in concorso: in oltre 2mila al palazzetto dello sport

Conto alla rovescia per l’evento finale di Libri per sognare, la manifestazione ideata dal Gruppo librai e cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, che quest’anno si estende alle scuole di Brescia, in collaborazione con Confcommercio, nell’ambito di Bergamo e Brescia Capitale della cultura 2023. La festa finale è un evento particolarmente atteso, dopo quattro anni di stop forzato alla premiazione in presenza per l’emergenza Covid. Per l’edizione 2023, la settima della manifestazione, in programma lunedì 5 giugno, la scelta è ricaduta sul Palafacchetti di Treviglio, un’arena pronta per ospitare oltre 2000 tra alunni, insegnanti e autori dei 54 istituti scolastici (di cui 42 su Bergamo) e delle 153 classi (129 a Bergamo) e 3108 studenti che hanno partecipato al concorso libro vincitore e degli studenti che avranno inserito nel portale www.libripersognare.it le migliori recensioni o elaborati o lavori multimediali.

dai disegni ai cartelloni ai modellini, oltre a rappresentazioni grafiche e manufatti che raccontano i libri letti.

Ora non resta che attendere la proclamazione del miglior autore in concorso e delle recensioni ed elaborati che si sono contraddistinte per originalità di pensiero, abilità di scrittura e pathos. Anche questa edizione vede in concorso 5 autori e altrettanti libri selezionati dai librai.

I libri e gli autori in concorso

Elisa Castiglioni, La ragazza con lo zaino verde (Ed. Il Castoro 2022)

Matteo de Benedittis, La cassapanca dei libri selvatici (ed. San Paolo, 2019)

Federico Taddia, Nata in via delle 100 stelle (Ed. Mondadori, 2022)

Pierdomenico Baccalario, Luigi Spagnol, Book Rebels. La spiaggia dei lettori clandestini (Ed Salani, 2022)

Silvia Vecchini – Sualzo, Fiato sospeso (Ed. Tunuè, 2011)

La manifestazione

Libri per sognare è un’iniziativa ideata dal Gruppo Librerie e Cartolibrerie e promossa da Bergamo Terziaria SRL, società che fa capo ad Ascom Confcommercio Bergamo. Libri per sognare partecipa a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. La manifestazione ha ricevuto un importante riconoscimento: ha ottenuto la Benemerenza dalla Provincia di Bergamo, per la diffusione della cultura e dell’amore per la lettura. La manifestazione, giunta alla settima edizione, ha il patrocinio di Comune di Bergamo, Comune di Brescia, Provincia di Bergamo, Provincia di Brescia, Comune di Treviglio, L’Eco di Bergamo, Coordinamento Impresa Cultura Italia Confcommercio, Ali-Associazione librai italiani ed è sponsorizzata da Bper Banca e Federcartolai Confcommercio.

 




Ascom Bergamo, focus sulla città che cambia nella 78^ assemblea

L’assemblea è stata anche l’occasione per fare il punto sul terziario di mercato, che nella nostra provincia è rappresentato da 23.292 imprese.

“La città che cambia. Innovazione, economia e socialità” è il tema scelto per la 78^ assemblea generale Ascom Confcommercio Bergamo. L’assemblea è stata anche l’occasione per fare il punto sul terziario di mercato, che nella nostra provincia è rappresentato da 23.292 imprese (13.475 nel commercio, 5.042 nei servizi e 4.779 nel turismo).

Se, dopo anni particolarmente difficili, l’assemblea 2023 può essere definita per molti versi il primo appuntamento annuale della ripartenza, i problemi non mancano per il comparto, come ha sottolineato il presidente Giovanni Zambonelli nella sua relazione. Inflazione, tassi in rialzo e difficoltà nel trovare personale restano i principali nodi da sciogliere. “Le aziende del terziario orobico sono ancora fortemente indebitate. Ogni semestre, da tre anni a questa parte, quasi un imprenditore su tre è costretto a ricorrere a un nuovo prestito. Oggi il tasso di indebitamento ha superato la soglia di sostenibilità per molte imprese, in particolare quelle legate al turismo montano, locali da ballo e abbigliamento calzature”. La prima grande risposta, in linea con le richieste portate avanti a livello nazionale da Confcommercio, è quella della riduzione della pressione fiscale e dello snellimento burocratico, ma la grande sfida, ha rimarcato Zambonelli deve passare necessariamente dall’abbassamento del la tassazione sul lavoro: “Un insostituibile sostegno al potere d’acquisto di famiglie e lavoratori. Se abbiamo apprezzato l’intervento sul cuneo fiscale, chiediamo con urgenza la detassazione sugli aumenti contrattuali per consentire nuova e stabile occupazione. La riduzione del costo del lavoro è fondamentale per rilanciare la nostra economia”. La città, chiamata a rappresentare con Brescia, la Capitale della Cultura, sta consolidando la sua vocazione turistica: “Ci auguriamo che sia la spinta per garantire flussi in costante crescita anche nei prossimi anni, a patto però di trovare un equilibrio tra funzione residenziale e turistica – ha messo in evidenza Zambonelli –. Oggi si registra quanto da tempo denunciamo: una comunità che rischia di vivere disagi crescenti per l’incapacità di regolamentare gli affitti brevi e nell’offrire ai sindaci la possibilità di programmare la destinazione degli immobili alla ricerca di un equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle di visitatori e turisti”.

Sul tema è intervenuto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: “Registriamo un 25% di crescita delle prenotazioni e un 53% in più delle presenze dello scorso anno, con un tasso di occupazione alberghiera altissimo. Ma in questo quadro, finalmente positivo, migliore rispetto anche al 2019, non mancano punti da osservare, a partire dal conflitto nelle zone di maggior pregio turistico tra residenza e affitti brevi. È un problema che abbiamo portato all’attenzione del governo. Come per Venezia chiediamo strumenti per arginare il problema e scongiurare lo snaturamento dei luoghi”.

“La città e il territorio sono luoghi strategici per scongiurare la desertificazione commerciale che sta togliendo qualità ai nostri borghi, riscoprendo il ruolo del commercio e la sua centralità per una rigenerazione non solo urbana ma umana” ha aggiunto Carlo Sangalli, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia, che ha affidato a un video il suo messaggio ai commercianti bergamaschi.

Claudia Terzi, assessore regionale Infrastrutture e Opere pubbliche, ha sottolineato l’impegno della Regione su questo fronte, ponendo l’accento sulle prossime opportunità del territorio: “ La presenza del terzo aeroporto d’Italia a Bergamo è strategica anche in vista di eventi importanti come le Olimpiadi invernali 2026. Il turismo è un elemento positivo spesso sottovalutato dagli stessi lombardi, ma che va sfruttato per promuovere tutto il territorio”.

Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo, ha sottolineato l’urgenza di consolidare i risultati positivi che sta avendo Bergamo capitale della cultura: “Attraverso il tavolo Bergamo 2030, che coordina associazioni ed enti, lavoreremo per valorizzare tutte le zone ed aree che non hanno avuto riscontri positivi dalla capitale. Metteremo inoltre in campo iniziative per fare crescere la Fiera e dare al polo del territorio e al nostro tessuto imprenditoriale un’ulteriore occasione di crescita”.

Sul tema del cambiamento e dello sviluppo delle città che rappresentano il cuore pulsante delle comunità è intervenuto Paolo Testa, responsabile settore urbanistica e rigenerazione urbana di Confcommercio Imprese per l’Italia. ”Secondo l’ufficio Studi Confcommercio nel 2012 c’erano 9 punti vendita per 1.000 abitanti, scesi a 7,2 dieci anni dopo. Confcommercio, che ha da poco sottoscritto di nuovo il protocollo con ANCI con tema la rigenerazione, aprirà anche una rete di collaborazione con tutti gli enti che hanno a cuore lo sviluppo della città. I cambiamenti in atto sono profondi, ma va rivendicato il ruolo di protagonismo civico dei negozi. Le tendenze che guidano il futuro passano dal co-housing alle comunità energetiche, nel rispetto degli equilibri tra residenti e turisti”. La crisi della pianificazione urbana e del commercio ha richiesto uno sforzo alle associazioni per contrastare la desertificazione.

In questo i distretti del commercio saranno chiamati ad assumere un ruolo sempre più importante: “Bergamo sta facendo scuola in questo, oltre ad essere tra i pochi esempi di distretto d’eccellenza lo è anche in fatto di governance, basti pensare al regolamento di Città Alta e al nuvo Pgt, che chiede che venga posto un limite agli insediamenti della logistica – sottolinea Luca Tamini, professore di Urbanistica al Politecnico di Milano -. Serviranno nuove risposte a problemi urgenti, a partire dalla gestione e dall’eventuale trasformazione di spazi sfitti”.

A margine dell’assemblea sono intervenuti anche i presidente delle varie categorie. A partire da Oscar Caironi, di Fimaa Bergamo: “La nostra – ha spiegato – è una storia nata nel 2004 con venti persone e che oggi vanta più di 400 iscritti. In pratica un agente immobiliare su due è iscritto alla nostra associazione. Questa crescita è figlia del lavoro di ascolto, di comprensione, di formazione che abbiamo fatto negli anni”.

Loreno Epis, presidente del Gruppo autosalonisti, ha invece parlato “dell’importanza dell’associazione in un’epoca di grandi cambiamenti qual è quella che stiamo vivendo. Il comparto dei trasporti sta mutando considerevolmente, anche se in modo diverso rispetto a tanti altri paesi dell’Europa e noi siamo parte integrante della città che cambia. A fianco di Ascom vogliamo continuare a farci trovare pronti su tutti i fronti”.

Infine Matteo Mongelli, presidente del Gruppo libere professioni, è intervenuto in modo sintetico ma estremamente efficace: “Siamo giovani e abbiamo voglia di fare – ha commentato – e ad Ascom chiediamo di indicarci la strada, di farci vedere come i grandi imprenditori hanno costruito questo Paese per permetterci di continuare il lavoro, con la nostra innovazione”.




50 & Più, gala per Bergamo Brescia capitale della cultura

Trasferta e visita guidata per 130 soci, alla scoperta delle città tra cultura ed enogastronomia. Gala a Villa Baiana in Franciacorta 

Due giorni, due città, 130 soci, una cena di gala, quattro visite guidate: tutto organizzato da 50&Più Lombardia. E, soprattutto, con il presidente nazionale 50&Più Carlo Sangalli. Sono i numeri della trasferta della 50&Più lombarda a Bergamo e Brescia, città della cultura 2023, dello scorso 17 e 18 maggio. Quarantotto ore vissute senza sosta, iniziate a Bergamo, con la visita alle bellezze architettoniche della città alta e terminate a Brescia, con la visita al Castello. Il successo riscosso dall’evento era tangibile nelle espressioni dei soci arrivati in rappresentanza di tutte le delegazioni provinciali lombarde. Una grande forza, generata dalla gioia di stare insieme ed alimentata anche dalla curiosità di scoprire nuovi luoghi e arricchire il proprio bagaglio culturale. Queste, ancora una volta, le armi vincenti utilizzate dal presidente regionale 50&Più, Domenico Copreni, e dal segretario regionale 50&Più, Franco Difonzo, per creare lo spirito che accompagna ogni appuntamento dell’associazione. Fondamentali, poi, il supporto e la collaborazione delle sedi di Brescia e Bergamo, guidate dai presidenti provinciali 50&Più Francesco Lancini e Franco Meloncelli.

Ospiti d’onore

Momento clou dell’evento la serata di giovedì 17 maggio, con la cena di gala a Villa Baiana, storica struttura di Monticelli Brusati, immersa nelle vigne del Franciacorta. Un aperitivo con visita alla cantine dell’azienda vinicola “La Montina” hanno preceduto la cena nel grande salone al primo piano dell’antica dimora. Ospite d’onore, e alla stesso tempo padrone di casa nelle sue vesti di presidente nazionale, Carlo Sangalli insieme alla moglie Rosanna. Al suo fianco a tavola, l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, e il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia e presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti, e Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo. L’assessore Caruso, alla sua prima uscita ufficiale in provincia di Brescia, ha voluto sottolineare l’importanza della cultura per la terza età: “Nutrire la propria curiosità e il proprio sapere è il modo per continuare a crescere e c’è sempre tempo per farlo. Il bello di percorrere la parte più matura del percorso di vita sta anche in questo: avere finalmente il tempo di girare, di visitare, di guardare e di ascoltare. La cultura è davvero la vostra migliore compagna”. Le sciarpe ricamate a mano da una associata sono state affidate ai rappresentanti di Bergamo e Brescia per essere consegnate ai sindaci. Sono state utilizzate il 4 giugno per unire idealmente in una catena umana le due comunità, impegnate per un’unica capitale.




Donizetti Night, il 3 giugno edizione speciale per BGBS2023

Un calendario di eventi e iniziative collaterali, tra cui l’ Isola del gusto, animano il centro

Ormai ci siamo: manca poco più di una settimana all’atteso ritorno della Donizetti Night: sabato 3 giugno a partire dalle ore 19, il Teatro Donizetti tornerà ad essere il fulcro della notte più celebre dedicata al compositore orobico con centinaia di artisti pronti a esibirsi sul più grande palcoscenico all’aperto di Bergamo.

Un programma ricchissimo di musica, parole, immagini e colori di e per Donizetti – con una particolare attenzione alla Lucia di Lammermoor – che, dopo tre anni, torna ad aprire l’estate cittadina nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, animando le strade, i chiostri e le piazze della Città bassa. Giunta alla sesta edizione, la fortunata iniziativa dedicata alla conoscenza e alla diffusione delle opere e della vita dell’artista orobico presenta un ampio programma che si svolgerà da piazzetta Santo Spirito a piazza Matteotti, dalle 19 a mezzanotte, per “risvegliare” ancora una volta l’orgoglio verso l’arte del musicista conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

«Da quando è nato il Donizetti Opera – dichiara il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -l’obiettivo è stato anche quello di portare la musica del compositore orobico fuori dalla sua sede “naturale”, raggiungendo ogni angolo di Bergamo: dalle piazze ai teatri di quartiere, dalle case di riposo alle scuole. La Donizetti Night è il momento più significativo di questa volontà di far conoscere la vita e le opere del bergamasco più illustre in un modo coinvolgente per i cittadini che possono vivere gli spazi della città trasformati, per l’occasione, in palcoscenici a cielo aperto».

La Donizetti Night, volto estivo del festival Donizetti Opera diretto da Francesco Micheli con la direzione musicale di Riccardo Frizza, è realizzata dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta e diretta da Massimo Boffelli; anche nel 2023 sono coinvolte decine di realtà all’insegna di Donizetti, attraverso una rete fittissima di collaborazioni artistiche e imprenditoriali, come nel caso di BCC Milano che sostiene l’edizione di quest’anno.

«Con la Donizetti Night – commenta il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta – si conclude finalmente il processo di ritorno alla normalità dopo la pandemia. Non vedevamo l’ora di potere organizzare di nuovo questa manifestazione e di riportare migliaia di persone a festeggiare Donizetti per le strade intorno al teatro a lui dedicato. Per questo ringrazio tutte le istituzioni con le quali la Fondazione Teatro Donizetti sta collaborando per riuscire a realizzare ogni aspetto del programma di quest’anno: da BCC di Milano, al DUC di Bergamo, a Sabo, alla Fondazione Alfaparf e a tutti gli Ambasciatori di Donizetti e agli sponsor che sostengono le nostre iniziative».

«Con BCC Milano – commenta il presidente Giuseppe Maino – siamo entrati a far parte di questa comunità da pochi mesi e ci siamo subito resi conto di quanto un nostro contributo concreto per il territorio dovesse realizzarsi tramite la figura di Gaetano Donizetti e l’istituzione che promuove la sua musica e il suo genio. Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura il nostro sostegno si fa ancora più deciso e siamo davvero orgogliosi di aver creato questa partnership con la Fondazione Teatro Donizetti, vera eccellenza culturale bergamasca».

«Per SABO è un onore ospitare uno spettacolo teatrale presso una delle sedi aziendali nell’anno in cui Bergamo, insieme a Brescia, è Capitale della Cultura Italiana – afferma Germano Peverelli, Amministratore Delegato e Presidente del Consiglio di Amministrazione di SABO S.p.A. – perché permette a tutti noi di sperimentare dal vivo la commistione tra arte e industria, teatro e impresa, istituzione pubblica e realtà imprenditoriale, accomunate dallo stesso intento di valorizzare la cultura di Bergamo in Italia e nel mondo».

Le iniziative

Il prossimo 3 giugno quindi, un nutrito staff di professionisti, artisti e tecnici – alcuni già al lavoro da mesi – sarà impegnato in 20 spazi e palcoscenici diversi allestiti per ospitare più di 60 appuntamenti fra musica, parole e danza. Non mancherà il grande sipario di ingresso ai Propilei di Porta Nuova mentre tutta l’area sarà puntellata da allestimenti scenici tematici – firmati da Erika Natati e Paola Rivolta – che caratterizzano le varie zone di spettacolo: dalla Donizetti Beach in piazza Cavour, a piazza Dante dedicata ai bambini e tematizzata su Lucia di Lammermoor; nello spazio davanti al monumento a Vittorio Emanuele II in piazza Matteotti ci saranno alcuni pannelli che potranno essere decorati dal pubblico; la facciata del Teatro Donizetti sarà infine vestita a festa con elementi scenografici provenienti da alcune produzioni del festival.
«Sono passati tre anni dall’ultima edizione della Donizetti Night e nel frattempo sono cambiati anche gli spazi di Bergamo – racconta il direttore artistico Francesco Micheli – Quest’anno la scommessa è creare un’unica piazza che dal Sentierone arrivi fino alla riqualificata Piazza Dante oltre alla via Tasso e a Piazza Matteotti. Manteniamo la classica suddivisione in tre in tre aree tematiche che declineranno la musica di Donizetti in tutti i modi possibili. Il filo rosso sarà “Lucia di Lammermoor” che unisce la “Lucia OFF – Destinazione Lammermoor”, i burattini di “Tano di Lammermoor”, l’area giochi “Il castello di Lammermoor” e tante altre iniziative. La Donizetti Night non è solo una festa dedicata a Gaetano, ma l’esplicitazione dello stare insieme fra musica, artisti, all’aperto e immersi nella cultura».

Sul Sentierone, già da venerdì 2 giugno (dalle 19 alle 22) e poi il 3 giugno (dalle 17 a mezzanotte), torna l’Isola del gusto promossa dalla Fondazione Teatro Donizetti in collaborazione con il DUC Distretto Urbano del Commercio di Bergamo insieme alle Associazioni, tra cui Ascom Confcommercio Bergamo:  una di fianco all’altra una ventina di attività di ristorazione proporranno specialità gastronomiche ispirate a Donizetti o al territorio (tutte le informazioni su come aderire alla Night possono essere scaricate dal sito www.ducbergamo.com). Ci sarà anche uno stand del Rotary Club Bergamo Terra di San Marco dove sarà possibile acquistare l’originale “Turta del Donizèt” preparata da Balzer, in una speciale scatola da collezione, così da sostenere le borse di studio per la Bottega Donizetti.

Tutti gli appuntamenti dell’edizione 2023 sono a ingresso libero e gratuiti; fa eccezione, in cima a una lista ideale degli eventi da non perdere, Destinazione Lammermoor (piazza Matteotti ore 22.30) di e con Francesco Micheli e la partecipazione straordinaria dell’attrice Lella Costa insieme al soprano Laura Ulloa – già allieva della Bottega Donizetti del 2021 – e all’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Alberto Zanardi: per questo spettacolo dedicato a Lucia di Lammermoor è prevista anche una platea con posti a sedere che hanno un costo di 10 euro (biglietti su donizetti.org o presso il botteghino del Teatro Donizetti).

Anche il Teatro Donizetti – che avevamo salutato chiuso per restauri nell’ultima edizione della Night 2019, torna al centro della Donizetti Night aprendo sale e spazi per esperienze diverse, in primo luogo le visite guidate: per il 2 e il 3 giugno si possono già prenotare le visite immersive Donizetti ON Live di Francesco Venturi (dalle 10 alle 12.20 e dalle 14 alle 16.20; biglietti 12 euro intero e 10 euro ridotto), un’esperienza composita della durata di circa 40 minuti; mentre durante la Donizetti Night, dalle ore 19, si potrà accedere gratuitamente con Ti racconto il Donizetti, visite guidate preparate dagli studenti che hanno svolto i PCTO presso la Fondazione Teatro Donizetti.

Durante la Donizetti Night sarà inoltre possibile visitare (negli spazi adiacenti alla biglietteria) la mostra fotografica Bergamaschi, primo progetto della neonata fondazione del gruppo multinazionale Alfaparf Milano: un racconto attraverso le immagini del fotografo di moda Paul Maffi (newyorkese di adozione ma bergamasco di origine) che ha fissato fisionomie, ambienti, persone di una Bergamo laboriosa, fiera, inclusiva e proiettata al futuro.
«La mostra “Bergamaschi” è un progetto nato e realizzato nell’ambito della nostra città, dove tuttora siamo presenti con uno dei nostri maggiori siti produttivi, nell’anno delle importanti celebrazioni come Capitale della Cultura. Perché la cultura è dialogo, confronto, prospettiva: deve essere trasversale e offrire uno sguardo di incontro tra presente, passato e futuro. Gli scatti che presentiamo in mostra ricalcano la nostra storia, fatta di persone, attenzione, cura dello sguardo e sensibilità al racconto», dichiara Attilio Brambilla, Presidente della Fondazione Alfaparf.

È attesa dalle parti del Teatro Donizetti la Carrozza di Dulcamara che porterà alla Night per la prima volta il dramaturg del festival Alberto Mattioli pronto a rispondere a tutte le domande del pubblico sull’opera.

Il programma artistico della serata si sviluppa in tre macro aree dedicate a vari aspetti dell’arte del compositore orobico e pensate per le più diverse forme di espressione e di ascolto:

Donizetti da salotto, per la zona di piazzetta Santo Spirito/via Tasso;
Donizetti da favola, per i più piccoli (ma non solo), in piazza Dante con un focus su Lucia di Lammermoor;
Donizetti da strada, intorno al Teatro Donizetti sino a piazza Matteotti per la programmazione più “pop” e innovativa.

L’inizio della Donizetti Night sarà segnato dalla parata inaugurale della Banda Venti d’Opera diretta da Silvano Brusetti, che prenderà il via da Piazzetta Santo Spirito alle ore 19, arriverà al grande sipario di Porta Nuova e poi tornerà in piazzetta Santo Spirito per un concerto donizettiano.

Nella zona Donizetti da salotto, in piazzetta Santo Spirito si alterneranno le esibizioni della Compagnia Artemis Danza, della Banda Venti d’Opera e dei Picétt del Grenta diretti da Stefano Maggi; quindi si entrerà nel chiostro ristrutturato del nuovo albergo aperto a Palazzo Santo Spirito per una conversazione con ascolti dall’opera Rosmonda d’Inghilterra presentata da PrendiNota, quindi un ampio concerto degli allievi di Canto del Politecnico delle Arti e poi Sir Gaetano incontro-spettacolo con Paolo Fabbri e Alberto Mattioli (insieme ad alcuni allievi della Bottega Donizetti) che dialogano sulla passione di Donizetti per i reali inglesi, fra ieri e oggi. Quindi su via Tasso concerti del Duo Podera-Mezzanotti (flauto e chitarra), dell’Estudiantina Ensemble Bergamo, del Quartetto FantaBrass, dei Solisti di AchRome Ensemble e del Trio Gynaika. A Palazzo Zanchi, il quartetto d’archi dell’orchestra Gli Originali si alterna allo spettacolo L’amore ai tempi di Gaetano di e con Silvia Lorenzi, che avrà un’anteprima il 30 maggio alle ore 21 nel giardino all’italiana di Villa Albini, ai piedi delle antiche Mura Venete, dove oggi ha sede l’headquarter di SABO S.p.A. (ingresso gratuito su prenotazione) e che per l’occasione, si trasformerà in un palcoscenico d’eccezione con vista su Bergamo Alta. Al Palazzo della Provincia l’Orchestra di mandolini e chitarre Estudiantina Bergamo diretta da Pietro Ragni, l’atteso “ritorno in scena” del gruppo di donne bergamasche “Le favorite” che, dopo essersi esibite per la prima volta nell’opera La favorite lo scorso novembre al Donizetti, tornano con una nuova performance guidate sempre dalla regista Valentina Carrasco; in chiusura One Soul Project Choir firmato da allievi del Politecnico delle Arti di Bergamo e Associazione Sus4 di Brescia diretti da Elisa Rovida. Ancora in via Tasso due ensemble del Politecnico delle Arti di Bergamo: il Quartetto Acero e il Settimino di flauti. Nella chiesa di San Bartolomeo l’organista Alessandro Chiantoni improvviserà su temi donizettiani scelti dal pubblico, rinnovando la consueta collaborazione con il Festival Organistico Internazionale.

La zona Donizetti da favola si apre all’altezza del sagrato di San Bartolomeo con le esibizioni di due rinomati cori di voci bianche, Gli Harmonici diretti da Fabio Alberti e i Piccoli Musici diretti da Mario Mora. Nella rinnovata Piazza Dante i bambini potranno partecipare a una serie di attività (costruire un burattino, una piccola casa galleggiante, truccarsi come a teatro), e ancora sfidarsi nel castello di Lucia di Lammermoor con un originale gioco dell’oca e poi partecipare cantando al nuovo spettacolo Tano di Lammermoor con i Burattini Cortesi e la regia di Manuel Renga. Al Balzer Globe ci sarà invece La bottega dei suoni, un laboratorio di creazione musicale aperto anche ai non musicisti, dall’adolescenza in su, curato da Virginia Sutera ed Ermanno Novali (il laboratorio è gratuito su prenotazione su gaetanodonizetti.org)

Negli spazi aperti di Donizetti da strada, oltre allo spettacolo Destinazione Lammermoor di e con Francesco Micheli con la partecipazione di Lella Costa e l’Orchestra I Pomeriggi Musicali in piazza Matteotti (biglietti per i posti a sedere 10 euro), ci saranno due dj set (piazza Vittorio Veneto) il primo con NicoNote quindi la “Silent Disco” con Jodi Pedrali. Tra il grande Sipario e il Sentierone sfileranno e balleranno in costumi d’epoca donizettiana i componenti della Società di Danza Bergamo Città dei Mille. In viale Roma sono in programma i concerti di Ichos Percussioni e del Quartetto Fantabrass. Davanti al Teatro Donizetti sono previste alcune performance – coordinate dal regista Manuel Renga e con le musiche preparate con Jodi Pedrali – degli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado che hanno partecipato al progetto Opera Wow: dall’opera alla musica elettronica attraverso un viaggio alla scoperta di se stessi.

Non mancheranno alcuni appuntamenti all’interno del Teatro Donizetti che riassumono lo spirito della serata. In palcoscenico si svolgerà in più turni 5Ritmi, un laboratorio di movimento estatico con musica guidato da Marcella Panseri (il laboratorio è gratuito su prenotazione su gaetanodonizetti.org). Nella Sala Musica concerto dei Fiati dell’Ensemble Musica Aperta, alternato a Donizetti a quattro sanfe con Giuliano Gariboldi (voce narrante) e il duo pianistico Davide e Daniele Trivella. Nel Ridotto Gavazzeni uno spettacolo tra parole e musica di e con Giorgio Personelli dedicato a Lucia di Lammermoor in collaborazione con il festival Fiato ai libri; quindi la prima occasione per ascoltare in concerto degli allievi 2023 della Bottega Donizetti.

La grande notte donizettiana si chiuderà con l’ultimo appuntamento alle 23.30 al Balzer Globe con una versione live di MixOpera e gli artisti di Fluidostudio.

Il calendario dettagliato degli eventi è disponibile su gaetanodonizetti.org.

Il pubblico sarà quindi libero di muoversi creando il proprio percorso fra cortili e palcoscenici, guidato dalla mappa in distribuzione durante la serata e grazie al supporto di un gruppo di volontari riconoscibili grazie alla t-shirt gialla con l’immagine del Gufo 2023, simbolo della Night. La t-shirt rossa con l’immagine di Gaetano 2023 si potrà invece acquistare presso la biglietteria del Teatro Donizetti. I luoghi numerati potranno essere individuati anche grazie alla segnaletica caratterizzata dai colori giallo e rosso che marcheranno in vari modi l’intero percorso. Durante la Donizetti Night sarà anche possibile acquistare i biglietti per il festival Donizetti Opera con lo sconto del 20% presso la biglietteria del Teatro aperta anche per i biglietti dello spettacolo Destinazione Lammermoor.




Lavoro, trovare personale è un’impresa per oltre 8500 aziende del terziario

Tra le principali criticità competenze dei candidati non allineate ai profili richiesti (61,1 %), seguono- a distanza- orari ritenuti pesanti (33%)

Si evidenzia ancora un disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro nelle imprese del terziario, un problema che sembra ormai strutturale e non temporaneo, legato
all’adattamento ai nuovi ritmi e assetti con la ripartenza post Covid. È questa la principale evidenza emersa dall’ultimo osservatorio congiunturale Ascom Confcommercio Bergamo- Format Research, con focus sulla ricerca di personale. Nell’ultimo anno ben il 43,1% delle imprese ha cercato nuove risorse, non senza fatica. Le imprese del terziario impegnate nella ricerca del personale, in base all’osservatorio, sono 8.510. Il 53% ha avuto abbastanza (per il 22,2%) e molta (per il 30,8%) difficoltà nel trovare personale. La difficoltà nel reclutamento è stata imputata principalmente
all’inadeguatezza di preparazione e competenze dei candidati rispetto ai profili richiesti, problematica riscontrata dal 61,1% degli imprenditori. Seguono, anche se a distanza, gli orari di
lavoro ritenuti pesanti (33%), e la retribuzione ritenuta insufficiente (20,4%). Pesano tra i fattori anche la concorrenza di altre imprese alla ricerca di personale (16,2%), mansioni non conformi alle aspettative (15,1%), immagine dell’impresa poco appetibile sul mercato del lavoro, distanza eccessiva del luogo di lavoro rispetto a casa (5%) e, solo in ultima battuta, politiche di welfare o
benefit ritenuti inadeguati (1,5%).

L’impatto della difficoltà di reclutamento sulle imprese

Le imprese che segnalano “Abbastanza” o “Molte difficoltà” nel reclutamento delle risorse umane ricercate denunciano una mancata innovazione dei servizi (30,6%), una riduzione dei ricavi
(24,3%), un mancato ampliamento delle attività (12,9%) e una riduzione dell’orario di apertura (10,4%). Secondo la stima di Format Research sono circa 8.200 imprese in provincia di Bergamo ad
avere un impatto negativo sulla propria attività legata alle difficoltà di reclutamento personale ( il 78,2% delle imprese). Solo il 21,8% (1 impresa su 5) dichiara di non rilevare alcuna ripercussione
nella propria attività.




Terziario, fatturati in crescita. Migliora la fiducia delle imprese

I dati della Camera di Commercio relativi al I trimestre 2023, evidenziano variazioni positive, del 2,8%, nel commercio al dettaglio

Nel primo trimestre 2023 prosegue la crescita del fatturato a Bergamo per le imprese del terziario con almeno 3 addetti: la variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è pari al
+6,5% nei servizi e al +9,3% nel commercio al dettaglio. Nei servizi il numero indice del fatturato sale così a quota 113,8, registrando una crescita del +1,7% rispetto al trimestre precedente, una
“velocità di crociera” in linea con quella evidenziata a fine 2022, mentre il commercio al dettaglio mostra un’accelerazione (+2,8%) consentendo all’indice di raggiungere quota 100 e recuperando
così, almeno in termini nominali, il livello del 2010.
L’andamento del fatturato risulta condizionato dalla dinamica dei prezzi, che mostrano segnali contrastanti: se nel commercio al dettaglio emergono prime indicazioni di allentamento delle
tensioni, con una crescita congiunturale del +2,9% dopo il +5% registrato nel trimestre scorso, nei servizi i prezzi tornano ad accelerare (+3%). Nonostante il percorso di rientro dell’inflazione si
prospetti quindi non scontato nei tempi e nelle modalità, gli imprenditori si dichiarano comunque moderatamente ottimisti, con aspettative positive e in miglioramento in entrambi i comparti.
L’andamento del fatturato delle imprese bergamasche dei servizi evidenzia un proseguimento della tendenza recente: sia l’incremento tendenziale (+6,5%) che quello congiunturale (+1,7%)
sono infatti in linea con quanto registrato a fine 2022, dopo lo stop che aveva invece caratterizzato il terzo trimestre dello scorso anno (-0,2% congiunturale). Si tratta di una dinamica simile a quella osservata in Lombardia (+8,5% la variazione tendenziale regionale e +1,7% quella congiunturale), che rispetto ai livelli pre-Covid ha portato a una crescita complessiva del fatturato in termini nominali del +22,5% a Bergamo e del +21,2% in regione.
La crescita più vivace si registra nelle attività legate al turismo, in particolare quelle di alloggio e ristorazione, che rispetto agli altri settori hanno iniziato più tardi il percorso di ripresa a seguito
dell’emergenza Covid, mentre il commercio all’ingrosso registra una battuta d’arresto, dopo il forte aumento di fatturato registrato nel 2022.
Anche i prezzi seguono dinamiche diverse a seconda del settore di appartenenza: in particolare le tensioni stanno rientrando nei settori più a monte della filiera, come il commercio all’ingrosso dove si erano concentrati i maggiori rialzi nel 2022, mentre sono ancora in aumento nelle attività che si rivolgono direttamente ai consumatori. Il risultato complessivo è una crescita dei listini che torna ad accelerare (+3% congiunturale) dopo i segnali distensivi che erano emersi nel trimestre scorso. Dal punto di vista dell’occupazione, si registra una crescita del numero di addetti tra inizio e fine trimestre (+1,6%), confermando la tendenza positiva già emersa nella seconda parte del 2022.
Dopo un 2022 caratterizzato da una stagnazione dei livelli di fiducia, che hanno oscillato intorno al valore nullo per gran parte dell’anno, il primo trimestre 2023 mostra un deciso miglioramento delle aspettative degli imprenditori: il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione raggiunge il +20 per il fatturato, superando anche i livelli che avevano caratterizzato il 2021, mentre per l’occupazione il valore risulta pari a +11. Nel settore dei servizi gli operatori sembrano quindi scommettere sul proseguimento della dinamica positiva dei consumi, nonostante i rischi derivanti dall’inflazione ancora elevata e dalla crescita dei tassi di interesse.
Nel commercio al dettaglio sia la variazione tendenziale (+9,3%) sia quella congiunturale (+2,8%) evidenziano un miglioramento della dinamica del fatturato che aveva caratterizzato il
2022, in misura più marcata di quanto avvenga a livello regionale dove il progresso è meno evidente (+7,2% l’incremento tendenziale in Lombardia e +1,8% quello congiunturale). Il numero
indice del fatturato raggiunge quota 100, ovvero il valore medio del 2010 – considerato come anno di riferimento – mettendo a segno una crescita complessiva rispetto ai valori pre-Covid pari al
+14,4%.
L’andamento del fatturato è stato naturalmente influenzato dai prezzi di vendita, che nel corso del 2022 hanno registrato un forte impulso per via dei rincari energetici e delle materie prime, mentre le quantità, secondo i dati nazionali diffusi da Istat, hanno mostrato una tendenza cedevole. Nel primo trimestre 2023 le imprese bergamasche del commercio al dettaglio forniscono però un primo segnale di rallentamento dei listini, che crescono del +2,9% su base congiunturale dopo l’incremento record registrato a fine 2022 (+5%).
La dinamica inflattiva risulta ancora particolarmente marcata nei supermercati e minimarket, sostenendone da un lato il fatturato, cresciuto in maniera significativa, ma accentuando il rischio di
una compressione dei volumi venduti. La situazione appare più favorevole negli esercizi non alimentari, dove a una crescita comunque robusta del fatturato si accompagna un incremento
limitato dei listini.
Segnali di miglioramento giungono anche dalle valutazioni sugli ordini ai fornitori, che tornano a essere positive (+5,6 il saldo tra giudizi di aumento e diminuzione su base annua) dopo il calo del
trimestre scorso, e da quelle sulle scorte, che interrompono il trend di crescita (saldo pari a +7,1 dopo il +8,5 di fine 2022) stabilizzandosi su valori in linea con quelli pre-Covid.
L’occupazione delle imprese del commercio al dettaglio mostra un lieve ripiegamento, con una variazione del numero di addetti pari a -0,2% tra inizio e fine trimestre, dovuta anche a effetti
stagionali legati alla fine del periodo di picco di vendite delle festività natalizie.
Coerentemente con i segnali distensivi emersi dagli indicatori congiunturali, migliora il clima di fiducia degli operatori del settore dopo il pessimismo che aveva caratterizzato la fine del 2022: il
saldo tra previsioni di crescita e diminuzione torna in territorio positivo sia per il fatturato (+8) che per l’occupazione (+4), mentre resta lievemente negativo per quanto riguarda gli ordinativi ai
fornitori (-2), valori che risultano in linea con quelli registrati nell’analogo periodo dell’anno scorso.




Turismo accessibile e inclusivo , al via il 23 maggio il corso STAI

Tre date, dal 23 al 30 maggio,  per accogliere al meglio clienti con esigenze specifiche e speciali

E’ in partenza il primo corso formativo, on line e gratuito, organizzato dal Progetto S.T.A.I. (Servizi per un Turismo Accessibile ed Inclusivo) rivolto alle attività ristorative e ricettive del territorio di Bergamo. Il corso fornisce informazioni utili per rispondere alle esigenze dei clienti con disabilità e aumentare il grado di soddisfazione di questa tipologia di clientela. La partecipazione alla formazione prescinde dalle caratteristiche architettoniche della propria struttura e non comporta nessun impegno di adeguamento strutturale dei locali. Il tema del corso sono i comportamenti che si possono attuare per migliorare l’accoglienza e la gestione dei clienti con disabilità (motoria, visiva, uditiva, intellettiva-relazionale) e con esigenze specifiche (persone anziane; famiglie con bambini; persone obese; donne in gravidanza; persone con problemi di salute, ecc).

Il Corso si svolge on line in modalità video-chat.

Il programma si articola su 2 ate:

Martedi 23 maggio 2023 ore 15.30 – 17.00

Martedi 30 maggio 2023 ore 15.30 – 17.00

Per partecipare è necessario iscriversi al seguente link: https://forms.gle/WwVNVGa8XaWFrv8

Il progetto STAI è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Regione Lombardia.

Viene realizzato grazie alla collaborazione tra numerosi enti: Visit Bergamo (capofila), Visit Brescia, i Comuni di Bergamo e Brescia, le Provincie di Bergamo e Brescia, alcune delle principali associazioni di persone con disabilità in Lombardia (Ledha, Aias Ets Milano, Uici, Anffas, Anmic, Anmil, Ens).

Per maggiori informazioni: 035.4120135 Alessandro Rota




Bergamo ospita la 73a assemblea Federalberghi. Al Centro Congressi, sabato 13 maggio, ore 9.30 “Il turismo brand dell’Italia”

“Il turismo brand dell’Italia: nuove tecniche di crescita costruendo il futuro”, convegno sotto la guida del presidente Federalberghi, Bernabò Bocca

Il mondo dell’ospitalità e del turismo si dà appuntamento quest’anno a Bergamo Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023, per la 73a Assemblea Nazionale della Federalberghi.

Una scelta dettata dalla volontà della Federalberghi di dare risalto, ancora una volta dopo Parma, al territorio meritevole di un titolo così ambito.

L’evento pubblico si svolgerà sabato 13 maggio alle 9,30 presso il Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo.  Di fronte ad un foltissimo pubblico di circa 400 persone tra albergatori di tutta Italia, addetti ai lavori, personalità locali, cittadini, studenti e giornalisti, e dopo i saluti del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, si aprirà il convegno  “Il turismo brand dell’Italia: nuove tecniche di crescita costruendo il futuro” sotto la guida del presidente Federalberghi, Bernabò Bocca.

Presenti all’incontro, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè e Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. A coordinare l’evento, il giornalista e vicedirettore de La7, Andrea Pancani.

Il focus dell’evento sarà dedicato ad un imprenditore illuminato: “Brunello Cucinelli, l’arte del Made in Italy” è infatti il titolo dell’incontro con un grande della produzione italiana, celebre per la qualità delle sue creazioni ma anche per aver voluto e saputo attivare un circuito virtuoso nel rapporto con gli operatori della sua filiera produttiva.




Mobilità tra ideologia e realtà, il focus di Federmotorizzazione

Auto elettrica, il 60% reputa i costi troppo alti, il 46,2% la rete poco capillare

Il costo d’acquisto troppo elevato, un’infrastruttura di ricarica giudicata ancora poco capillare sul territorio e la bassa autonomia sono i principali ostacoli all’acquisto di un veicolo elettrico da parte degli italiani; un cittadino su due si dice inoltre preoccupato degli effetti occupazionali della transizione verso le auto elettriche. Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine “Mobilità 2035 tra ideologia e realtà” presentata nel corso dell’evento “Mobilita” organizzato da Federmotorizzazione – Confcommercio Mobilità al Belvedere di Palazzo Lombardia a Milano. All’appuntamento, aperto dal Presidente di Federmotorizzazione Simonpaolo Buongiardino, è intervenuto in collegamento il vicepremier e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ed hanno partecipato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi,  il segretario della X Commissione attività produttive della Camera dei Deputati, on. Luca Squeri, il responsabile dei rapporti internazionali ambientali e tecnici di UNEM Franco Del Manso, il direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini, il fondatore e direttore del Centro Studi Fleet&Mobility Pierluigi Del Viscovo. Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, ha illustrato i risultati dell’indagine “Mobilità 2035 tra ideologia e realtà”; lo studio, svolto su un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni, aveva l’obiettivo di rilevare, descrivere e analizzare le opinioni degli italiani in elazione alle auto elettriche, in termini di accessibilità ed effettiva fruibilità, e quanto la transizione ecologica della mobilità stia ponendo vincoli ai cittadini e quanto stia mettendo a disposizione alternative accessibili. Secondo l’indagine, sei cittadini su dieci non hanno intenzione di cambiare l’autovettura nei prossimi due anni, in genere perché la propria è ritenuta “ancora in buone condizioni”. Il 56,4% dei cittadini si dice preoccupato degli effetti occupazionali della transizione verso le auto elettriche. Nel caso in cui i consumatori dovessero cambiare auto, il 25,8% acquisterebbe un’auto a benzina, il 13,8% si doterebbe di un’auto totalmente elettrica. Tra questi ultimi però, il 35% afferma che non avrebbe la possibilità di permettersela. 26 mila euro è in media la cifra che i consumatori italiani pensano che si dovrebbe spendere per l’acquisto di un’auto elettrica. I costi (59,9%), l’infrastruttura di ricarica poco capillare sul territorio (46,2%) e la bassa autonomia della ricarica (43,9%) rappresentano i principali ostacoli all’acquisto di un veicolo elettrico. Più di otto cittadini su dieci (86%) sono al corrente del fatto che le batterie delle auto elettriche possono rappresentare un rischio ambientale e debbano essere smaltite in sicurezza. Il 77% si preoccuperebbe dello smaltimento delle batterie dell’auto. Il 41,5% dei cittadini ritiene che le auto elettriche siano più ecologiche delle auto a motore endotermico ma se si considera il tema della produzione e dello smaltimento delle batterie la percentuale di coloro che ritengono che le auto elettriche siano comunque più ecologiche rispetto alle auto a motore endotermico scende al 36,6%. “Tutte le affermazioni dei sostenitori dell’elettrico per tutti e subito, non tengono conto della velocità di sviluppo di nuove tecnologie e nuove fonti, come l’idrogeno che già oggi viene utilizzato nella produzione di carburanti sintetici ed in parte immesso nei bio-carburanti – afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione – Siamo convinti che non sia possibile, con le tecnologie oggi disponibili, immaginare una risposta univoca di fonti energetiche per ogni tipo di impiego, ma il buon senso ci induce a immaginare diverse e complementari soluzioni in funzione delle diverse necessità di impiego e di servizio”. “La politica, d’altra parte – conclude Buongiardino – ha certamente il diritto ed il dovere di indicare gli obiettivi, in questo caso ‘l’abbattimento delle emissioni nocive per l’ambiente’, ma non si potrà né dovrà mai sostituire alla tecnologia ed all’industria nell’indicare il mezzo e il modo con il quale raggiungerli”.
Loreno Epis, presidente del gruppo Autosalonisti Ascom Confcommercio Bergamo ha aggiunto: “Gli incentivi per l’elettrico non bastano da soli per spingere con decisione un mercato ancora decisamente al di sotto della media europea. In Italia l’elettrico cresce del 3-4%, contrariamente a quanto accade nel resto d’Europa, dove la crescita è a doppia cifra. La minor disponibilità economica e una rete infrastrutturale ancora per molti versi inefficiente penalizzano il mercato. Infine, come per ogni altro acquisto, anche le motivazioni e la componente emotiva giocano un ruolo importante: perchè la svolta green necessità di un cambio di prospettiva e mentalità, oltre che di sensibilità verso l’ambiente. Di contro, le nuove motorizzazioni “tradizionali”sempre più efficienti hanno un impatto sempre più basso e continuano ad essere più accessibili economicamente. Si guarda inoltre con particolare interesse a biocarburanti e relative potenzialità”.




Premio Ferramenta Ascom, riconoscimento a tre insegne a IHF in Fiera

Storia, innovazione e imprenditorialità femminile: tre premi a tre ferramenta bergamasche per la prima edizione del concorso 

A International Hardware Fair, la nuova manifestazione rivolta al mercato ferramenta, edilizia, fai da te (DIY), sicurezza, outdoor, colore ed elettrico, in Fiera a Bergamo, Ascom Confcommercio Bergamo ha assegnato il Premio Negozio Ferramenta. La prima edizione del premio, nato in concomitanza con il grande evento internazionale per il settore, ospitato per la prima volta in Italia,  in alternanza con International Hardware Fair Cologne (Eisenwarenmesse),  leader indiscussa nel comparto a livello mondiale, ha voluto valorizzare l’eccellenza del retail tecnico. Sono tre le categorie premiate: “storicità e presenza nel territorio”,   ”innovazione, evoluzione e rinnovamento” e “ Opzione Donna” per la valorizzazione femminile nell’impresa.  La cerimonia di premiazione si è svolta  questa mattina, 6 maggio, alle 12.30 dopo la tavola rotonda “Next generation retail. Evoluzione del commercio, del negozio di prossimità e le opportunità dell’aggregazione nell’associazionismo”.
Ha ricevuto il premio “Miglior Storia di famiglia a Bergamo” l’insegna “Gualini Andrea &C.snc” di Trescore Balneario per l’attività più antica e certificata nel Registro delle attività storiche di Regione Lombardia, con una tradizione che dura dal 1806.
Il premio “Innovazione e rinnovamento” è stato assegnato a “La Fercolor Snc” di Torre dè Roveri come “esempio di bottega di famiglia che si evolve in industrializzazione della ferramenta, attraverso  ricerca dei materiali e un servizio al cliente totalmente customizzato, oltre a Progetto Giardino con arredi di design per l’esterno”.
Il premio “Opzione Donna” per la valorizzazione della presenza femminile, va a Cristina Mora della “Ferramenta Mora Venanzio” di Pedrengo. L’impresa “ vince per la resilienza. Nel 2020 la pandemia non ha risparmiato la famiglia Mora colpendo il titolare Venanzio Mora. Ma la moglie (insieme ai figli) ha raccolto il suo testimone proseguendo l’attività molto nota nel territorio”.