Epis (Autosalonisti Ascom): “Sbagliato demonizzare il diesel servono maggiori incentivi per rinnovare il parco auto”

La crociata contro i motori diesel non ha fine, tanto che sempre più istituzioni arrivano a prendere decisioni drastiche in merito. L’ultima in ordine di tempo è quella di Milano che avrebbe deciso di dare un ulteriore giro di vite contro le motorizzazioni a gasolio anticipando le limitazioni previste dalla Regione Lombardia. Ma questa psicosi anti-diesel è davvero motivata? Secondo Loreno Epis, presidente del Gruppo Autosalonisti Ascom, titolare del punto vendita www.autosaloneepis.it e consigliere nazionale di Federmotorizzazione “è in atto una crociata ridicola contro i motori a gasolio”. Il problema – spiega – è che c’è molta disinformazione. Le politiche nazionali in questi anni hanno penalizzato solo il motore diesel con le limitazioni perché si dice che inquini di più del benzina, ma non è così”.

Loreno Epis

“L’inquinamento globale delle nostre città generato dalle auto ormai oggi è determinato in misura marginale dalle vetture diesel perché negli ultimi 25 anni l’evoluzione tecnologica ha abbattuto quasi completamente l’inquinamento emesso dal questi motori – spiega Epis -. In realtà sono più i freni e gli pneumatici, deteriorandosi, a inquinare perché generano polveri sottili che si depositano sull’asfalto e noi respiriamo”. Invece di ordinare i blocchi che danneggiano in particolare le famiglie con una solo un auto e privi delle possibilità di cambiarla, basterebbe, a detta di Epis, lavare regolarmente le strade. “È un’operazione semplice e se fatta periodicamente porta via una quota di inquinamento altissima. Già a Bergamo la pulizia strade abbatterebbe i limiti quando inquinamento alto e non piove”. Questi temi saranno al centro di una riunione del Gruppo Autosalonisti in programma in Ascom a Bergamo lunedì 9 alle  20.30. L’obiettivo è di presentare in Regione, insieme a Federmotorizzazione, possibili soluzioni contro l’inquinamento alternative ai blocchi. “In Italia – dice Epis – ci sono 35 milioni di autoveicoli circolanti, il 45% di questi è ante euro4, quindi ha più di 12-13 anni. Gli incentivi alla rottamazione introdotti per favorire la sostituzione di queste vetture con quelle di nuova generazione (euro 5 e euro 6) si stanno rivelando insufficienti, con i cambio auto registrati in questi due anni impiegheremmo 35 anni per arrivare a una situazione ottimale. L’incentivo è solo sul nuovo ed è finalizzato a poche categorie. tanto che non si esauriscono neppure i fondi destinati. La soluzione che vogliamo proporre è di prevedere una agevolazione sia per chi acquista vetture nuove in sostituzione sia per chi compra usato a norma, come avviene in Francia. Un tale incentivo permetterebbe di svecchiare più velocemente il parco macchine e faciliterebbe anche l’utente finale che spende meno”.  Epis sfata anche il ‘mito’ delle vetture elettriche come auto anti-inquinamento per eccellenza: “In Italia l’anno scorso sono state vendute quasi due milioni di auto nuove. I prezzi si stanno abbassando ma le vendite non cresceranno comunque come in altri Paesi perchè non abbiamo una rete di centraline che coprano il territorio nazionale. Di fatto, l’elettrico,nel nostro Paese, non è una soluzione a inquinamento zero. In Francia dove hanno le centrali nucleari lo è, infatti ne vendono 10 volte di più, ma in Italia le centrali sono a metano e a gasolio, quindi per  generare la corrente elettrica necessaria a far funzionare le auto bisogna emettere gasolio o metano. Non solo, le stesse batterie poi vanno dismesse e anche questo provoca inquinamento”. “La soluzione che mette d’accordo – sostiene il presidente degli Autosalonisti Ascom – è il motore ibrido senza la spina che genera potenza e carica la batteria. Ma la loro produzione è ancora limitata inoltre è adatto alla sola circolazione cittadina. Per il mercato extracittadino per il momento non è idonea. Attualmente l’euro 6 è il massimo dell’evoluzione tecnologica antinquinamento sia benzina che diesel”.




Iniziano i lavori all’ex gasometroa fine autunno il parcheggio

Svolta per il nuovo parcheggio alla Malpensata all’ex gasometro. Nell’area, dismessa da decenni a due passi dalla stazione ferroviaria e dal centro cittadino, sono iniziati oggi i lavori di bonifica, che si ultimeranno entro fine mese e in autunno si prevede la realizzazione dell’area parking per quasi 300 auto. Il Comune di Bergamo e Inps, proprietaria dell’area, hanno finalmente sottoscritto una convenzione – della durata di nove anni a partire dalle opere di collaudo per la realizzazione del parcheggio a raso previsto nell’area – che concede lo spazio all’Amministrazione di Bergamo e ad ATB, che si occuperà nelle prossime settimane della progettazione esecutiva e della realizzazione del parcheggio.
Nella giornata di oggi sono iniziate le operazioni di smaltimento dei rifiuti individuati nel terreno dell’ex gasometro da parte di INPS, lavori che termineranno entro la fine di aprile. Nel frattempo ATB ha avviato il bando per la progettazione esecutiva del parcheggio da 298 posti a raso che verrà realizzato entro l’autunno 2018, come previsto e annunciato nei mesi scorsi dalla Giunta del Comune di Bergamo.
Grossa novità per quello che riguarda la mobilità dell’area: il Comune di Bergamo e ATB hanno deciso di realizzare una rotatoria in concomitanza con l’ingresso del parcheggio, un’opera pubblica che andrà rimodulare gli impianti semaforici tenendo conto dei flussi pedonali, tra le vie Carnovali, Gavazzeni, don Bosco, mettendo in sicurezza ed efficienza un incrocio fondamentale nel quartiere della Malpensata. L’intervento sarà realizzato durante l’estate, nel periodo in cui le scuole sono chiuse e vi sono meno veicoli sulle strade cittadine.
Prosegue così il lavoro che porterà il Comune di Bergamo a riattivare una delle zone “buie” della città, inutilizzata e inagibile da quasi 40 anni. Dopo la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Inps e Comune di Bergamo nell’estate 2016, lo scorso anno è arrivato l’impegno da parte di INPS alla concessione al Comune perché potesse realizzarne un parcheggio e alla messa in sicurezza della zona. Da qui ha preso avvio il Piano di Caratterizzazione per l’individuazione e lo smaltimento dei rifiuti presenti nel terreno, mentre l’Amministrazione cittadina ha affidato ad ATB la progettazione e la realizzazione del parcheggio. Ora la svolta con la firma della definitiva concessione dell’area, che passa dopo decenni nella disponibilità del Comune di Bergamo.




Banqueting e catering, Ascom Formazione spiega come realizzare eventi di successo

Una gestione concreta e operativa dell’attività di banqueting e catering e la conoscenza dei trend, sono abilità fondamentali per tutti gli operatori delle strutture ricettive, che desiderano approfondire l’opportunità di creare eventi di successo. Mercoledì 2 maggio l’Accademia del Gusto di Osio Sotto propone un corso, a cura di Gp Studios, per imparare a creare eventi di successo e a promuoverli mediante i giusti canali. In una giornata di full immersion, dalle 9 alle 18, si imparano tutti i segreti per una gestione ottimale, dal marketing al food cost, dal menù engineering alla gestione del personale. Per informazioni e iscrizioni, tel. 035 4185706/707/715; info@ascomformazione.it.

 

 




Petosino, non stop benefica con le tipicità agroalimentari del territorio

Piazza del Mercato di Petosino domenica 8 aprile ospita la 2^ Giornata enogastronomica. La manifestazione è organizzata dal Gruppo Alpini in collaborazione con il Comune di Sorisole per valorizzare la ricchezza locale e unire il pubblico in un momento di grande convivialità per tutti. Dalle 10 alle 17 diverse realtà del territorio proporranno le loro specialità a km zero, dal miele ai formaggi tipici, dai vini ai salumi alle marmellate.

Dalle 12 alle 14, al punto ristoro sarà possibile degustare gli Scarpinocc del Bepi preparati e cucinati dagli alpini, insieme al pane con cotechino “Strinù” (entrambi fino ad esaurimento). Inoltre, fino alle 17 saranno disponibili panini con salame e formaggi, vino e birra.
Sono previsti anche momenti di musica con il gruppo folkroristico Arlecchino e, per i più piccoli, spettacoli di magia, gonfiabili (accesso gratuito per tutta la giornata) e un avventuroso percorso MINI QUAD (a pagamento). La giornata è aperta a tutti, il ricavato  sarà devoluto all’Associazione Amici della Pediatria, alla Scuola dell’infanzia Nido della Colomba e all’associazione Costruire Integrazione. Per informazioni www.comune.sorisole.bg.it, facebook: distrettodeicolliedelbrembo




Libri per sognare, il concorso nelle scuole fa centro

Hanno superato quota 200 le adesioni al concorso ‘Libri per sognare’, l’iniziativa promossa dal Gruppo Librai Ascom nelle scuole statali e paritarie della città e della provincia. Il concorso fa parte del nuovo calendario dell’omonima rassegna, che torna per il secondo anno consecutivo con l’obiettivo di promuovere la lettura tra i giovanissimi. L’iniziativa ha coinvolto circa 700 studenti delle classi quinta elementare e prima media di 50 scuole del territorio. Gli studenti sono stati invitati a leggere cinque libri e a votare il più bello scrivendone la recensione. I libri – La valigia di Adou di Zita Dazzi, Papà sulla torre di Francesco D’Adamo, La porta di Anne di Guia Risari, Io non ci sto di Gabriele Clima e Jum fatto di buio di Elisabetta Gnone – sono stati regalati alle scuole dai Librai Ascom che li hanno selezionati tra i titoli più belli della narrativa italiana contemporanea.
Le premiazioni del concorso si terranno venerdì 13 aprile dalle ore 10 a “Lilliput Il Villaggio Creativo”, al polo fieristico di Bergamo con la premiazione dell’autore del libro vincitore e degli studenti e classi che avranno inserito nel portale le migliori recensioni, premi alla recensione più bella, più divertente, al commento critico più acuto.

Tra le recensioni arrivate sul portale www.libripersognare.it c’è quella di Giuseppe della scuola Primaria di Prezzate che a proposito del libro ‘La valigia di Adou’ scrive: “Ciò che mi ha colpito è la situazione che ha dovuto subire Adou di 11 anni circa, costretto ad attraversare mezzo mondo chiuso dentro una valigia per poter avere un futuro migliore. E mi ha colpito il coraggio di Oreste, l’ amico di Adou che non si è arreso ed ha provato ad andare a prenderlo nonostante tutti glielo impedissero Una grande storia d’ amicizia”.

Daniele della scuola paritaria di Paladina si rivolge all’autore: “Caro Francesco d’Adamo, questa lettera ti arriva da Paladina perché il tuo libro mi è piaciuto un sacco. Per favore, non smettere mai di scrivere perché il tuo modo di raccontare ha colpito me e i miei compagni di classe. Infatti “Papà sta sulla torre”, noi lo abbiamo letto a scuola, tutti insieme nell’aula video, rannicchiati dentro le coperte e pensa che avevamo perfino i cuscini. A me è sembrato di tornare alla mia infanzia e mi ha commosso e vorrei rifarlo. Grazie, è un libro che consiglio a tutti”.

Emma della scuola primaria di Ambivere vota il libro ‘Io non ci sto’ scrive e motiva così la sua preferenza: “Secondo me questo libro è molto interessante perché parla di molti argomenti come il bullissmo, e il modo in cui affrontarlo,dei tempi in cui i bambini erano costretti a lavorare per l’esercito, ma anche di amicizia, che secondo me non deve mai mancare. Ci insegna che bisogna avere coraggio e non rassegnarsi ai soprusi , perchè se qualcuno ti prende in giro , bisogna subito reagire fermandolo e non avere paura di affrontarlo . Se potessi dare un voto su una scala da uno a dieci, darei 10 senza ragionarci troppo . Lo consiglio a chi ha qualche problema con un bullo, oppure a chi vuole sapere la storia di una ragazza normale che ha vissuto un’avventura speciale”.

Libri per sognare proseguirà per tutti e quattro i giorni di Lilliput allo stand del gruppo Librai Ascom, dove verranno proposte letture animate. E sabato 5 e domenica 6 maggio, dopo il grande successo dello scorso anno, riproporrà i laboratori per bambini e l’attesissima notte al museo con il cantastorie e libraio di Sarzana Sergio Guastini, all’Accademia Carrara.

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Arriva il Bonus mobili e elettrodomestici sconti sull’acquisto per chi ristruttura

Per chi ristruttura casa, cambiare arredi ed elettrodomestici può costare la metà grazie al Bonus mobili ed elettrodomestici 2018. L’incentivo consente infatti una detrazione Irpef del 50 per cento sull’acquisto di questi beni effettuati nel corso dell’anno. L’importo massimo complessivo ammesso allo sconto è di 10mila euro, cifra che può riguardare anche eventuali spese di trasporto e montaggio. La detrazione fiscale va spalmata in dieci quote annuali di pari importo. Il tetto di 10mila euro si riferisce a ogni unità abitativa, comprensiva delle pertinenze e delle parti comuni dell’edificio condominiale. Se si ristrutturano più abitazioni quindi, si ha diritto più volte al beneficio, uno per ciascuna abitazione interessata dall’intervento. «Il Bonus, rinnovato quest’anno grazie all’impegno di Federmobili-Confcommercio, in questi anni ha stimolato i consumi, infondendo maggiore fiducia- commenta il presidente del Gruppo Mobili e Arredamento Ascom, Lorenzo Cereda -. È aumentato lo scontrino medio e si lavora per progetti di maggiore qualità. Gli incentivi hanno fatto bene a tutto il comparto, hanno avviato una leggera ripresa del mercato e hanno favorito un clima di maggior fiducia tra gli operatori e nell’intera filiera. Le aziende produttrici hanno rilevato una crescita del 20 per cento in particolare per bagni e cucine, gli arredi più venduti anche nei nostri negozi ». Ora la speranza- continua Cereda- è che venga accolta la richiesta di Confcommercio di agevolare anche le giovani coppie, con una riduzione dell’Iva per l’acquisto di arredi non vincolati ad interventi di ristrutturazione immobiliare: «Un importante segno di attenzione per le nuove generazioni troppo spesso costrette a rinviare il progetto di metter su casa e famiglia».

Le condizioni per avere la detrazione

Può beneficiare del bonus chi acquista mobili e elettrodomestici nuovi nel 2018 e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1 gennaio 2017. È necessario eseguire lavori di manutenzione straordinaria, ovvero interventi di restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Ad esempio: installazione di ascensori e di scale di sicurezza, ristrutturazione o realizzazione dei servizi igienici, muri di cinta, recinzioni, cancellate, costruzione di scale e rampe interne, sostituzione di infissi esterni di materiale o di tipologia diversi, modifica della struttura interna della casa senza alterare la tipologia dell’immobile, sostituzione della caldaia, purché garantisca un aumento del risparmio energetico rispetto a quella precedente. Sono ammessi alla detrazione fiscale anche interventi sulla facciata, realizzazione di mansarde o balconi, trasformazione del soffitto in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove finestre e porte, adeguamento delle altezze dei solai e ripristino dell’aspetto storico-architettonico dell’edificio. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti o di infissi esterni, ecc.) non danno diritto al Bonus.

I mobili ed elettrodomestici su cui si applica la detrazione del 50%

Per poter beneficiare dello sgravio fiscale, mobili ed elettrodomestici devono essere nuovi e, come spiegato, destinati a abitazioni oggetto di ristrutturazione. La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso da quello oggetto di ristrutturazione. Ad esempio, se si ristruttura solo il bagno, si può avere il bonus per l’acquisto del frigorifero e del forno. Godono della detrazione letti, armadi, librerie, cassettiere, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani e poltrone, credenze, materassi, lampade e apparecchi di illuminazione. Non rientrano nel Bonus porte, tendaggi e altri complementi di arredo.

Sono detraibili anche tutti i grandi elettrodomestici, purché nuovi e almeno di classe energetica A+, tranne i forni, per i quali basta la classe A. Quindi: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura (piani, forni e microonde), stufe ed altri apparecchi elettrici di riscaldamento, piastre riscaldanti, ventilatori, condizionatori d’aria.  È possibile inoltre detrarre anche le spese di trasporto e di montaggio sia dei mobili che degli elettrodomestici acquistati.

Come si ottiene lo sgravio fiscale

Lo sconto fiscale si ottiene indicando le spese documentate nella dichiarazione dei redditi. Per avere diritto al Bonus il pagamento va effettuato con bonifico o con carta di debito o credito. Non sono ammessi pagamenti con altre modalità tracciabili, come contanti e assegni, siano essi circolari, bancari e/o postali. Il Bonus viene concesso anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

 

 

 




Dessert sfiziosi a km zero all’Accademia del Gusto di Osio Sotto

Si impara a preparare dessert originali con accostamenti insoliti come formaggi d’alpeggio delle nostre valli, Moscato di Scanzo e, perché no, polenta al seminario proposto dall’Accademia del Gusto lunedì 16 aprile. Il corso è in programma dalle ore 20 alle 23 e insegna a reinterpretare in chiave dolce ed originale i sapori del territorio. Materie prime a “chilometro zero” che danno libero sfogo alla creatività dello chef Antonio Cuomo e alla sua innata passione per il mondo del dessert. Per informazioni e iscrizioni, tel. 035 41.85.706/707/715 email info@ascomformazione.it, int. www.ascomformazione.it

 




Promozione turistica, bando di 200mila euro dalla Camera di Commercio

La Camera di Commercio di Bergamo ha stanziato un fondo di 200mila euro per sostenere la qualificazione dell’offerta turistica attraverso il miglioramento della promozione, della commercializzazione e della gestione della domanda digitale. I contributi supportano anche l’adesione all’Ecosistema Digitale Turistico EDT, piattaforma digitale che consente un’efficace integrazione degli attori della filiera turistica, ovvero operatori, clienti ed enti promozionali. Possono accedere al bando le micro, piccole e medie imprese iscritte al registro imprese che appartengono alla filiera turistico-ricettiva, i servizi di intermediazione, le agenzie di viaggio e le attività sportive, culturali e di intrattenimento. Il bando accorda un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili sostenute dal 1º gennaio al 31 luglio 2018, da un minimo di 750 euro a un massimo di 2.500 euro. La spesa massima finanziata è di 5mila euro. Le domande di contributo possono essere presente esclusivamente in modalità telematica dalle ore 10.00 del 4 aprile alle ore 12.00 del 31 maggio 2018. Informazioni, bando e modulistica su www.bg.camcom.it.




Pasqua, tutto esaurito nei ristoranti grazie anche ai turisti

La Pasqua bassa non frena la voglia di pranzare al ristorante, ma le ultime prenotazioni sono appese al meteo e alle previsioni incerte, specialmente nelle località di villeggiatura. La maggior parte dei locali prevede il tutto esaurito e in queste ore si conta di riempire gli ultimi tavoli liberi, con le prenotazioni dei più ritardatari. A scegliere di trascorrere la Pasqua nei 1285 ristoranti di città e provincia sono soprattutto famiglie. Il comparto conta sulla buona ripresa del turismo, anche per la crescita della domanda interna, che in occasione del primo lungo ponte dell’anno genera effetti positivi su tutta la filiera. Non mancano i turisti ospiti negli hotel, la maggior parte lombardi nelle Valli, ma anche stranieri in città, dove sono in netta prevalenza sugli italiani. “Gli stranieri arrivano da Germania e Svizzera e dal Nord Europa– spiega Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori e vicepresidente vicario Ascom-. Crescono i turisti polacchi in città e San Pellegrino conquista i russi per un lungo week-end tra shopping e terme”. Nei menù vincono tradizione, filiera corta e bio. Largo a capretti, agnelli, asparagi e carciofi. La pecora gigante bergamasca, razza di grande pregio esaltata da Slowfood, conquista uno spazio nei menù più attenti alla filiera corta, pronti a proporre con scelta coraggiosa – e anche etica- carni di capi adulti. Le uova, simbolo per antonomasia della Pasqua, sono in molti casi covate a km zero da galline ruspanti, allevate all’aperto. E anche i vini esaltano il territorio. “Mai come in questi anni ci si concentra sulla scelta delle materie prime, privilegiando la filiera corta, spesso anche bio– commenta Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Ascom-. Le uova, dalla notte dei tempi, simbolo della festività vengono esaltate in molti dei nostri menù, dalle paste fresche, all’abbinamento classico con asparagi, o negli antipasti, magari cotte a bassa temperatura o in camicia”. L’ondata di Burian e le gelate e la Pasqua bassa non aiutano i prodotti di stagione, dalle erbe spontanee che attendono il disgelo ad altre primizie, sottolineano i ristoratori. La colomba- rigorosamente artigianale- riprende quota tra i dolci, dopo anni di disaffezione nei consumi, e viene proposta con il caffè o reinterpretata nei dessert, magari tostata e usata in dolci al cucchiaio o nel bicchiere, oppure a mò di pan di spagna, come base per golose stratificazioni. Quanto ai prezzi, si va dai 40 ai 60 euro per un menù completo, vini esclusi. A Pasqua prevale la proposta di un menù fisso, mentre a Pasquetta vince la proposta “à la carte”.“Speriamo nel bel tempo, che incentiva gli spostamenti, specialmente nelle valli e al lago, in particolare per la giornata di Pasquetta, da sempre dedicata alla gita fuori porta”  continua Petronilla Frosio.

I consigli di Fipe per una Pasqua green e antispreco: mai dimenticare la doggy bag

Per una Pasqua amica dell’ambiente e rispettosa del valore del cibo Fipe ricorda a tutti i clienti dei ristoranti che in caso di cibo e bevande non consumate interamente è giusto portarle a casa chiedendo al ristoratore la doggy bag.
E per chi a Pasqua resterà a casa, la Fipe dà alcune semplici indicazioni da seguire per feste sostenibili e senza sprechi:

• Acquistare prodotti di stagione: sono più buoni e questa è una valida ragione anche per ridurre il rischio che finiscano nella spazzatura.

• Scegliere le ricette della tradizione: consentono un uso più versatile del prodotto.

• Scrivere il menu, non memorizzarlo: è un modo efficace per avere una visione d’insieme della quantità di cibo necessario.

• Pesare il prodotto: un valido metodo per assicurarsi equilibrio tra prodotto utilizzato e fabbisogno dei commensali.

• Congelare rapidamente il prodotto avanzato: con piccoli elettrodomestici per uso domestico è possibile allungare la conservazione del cibo avanzato fino a 10 giorni.

• Riutilizzare le eccedenze: la colomba, ad esempio, può essere utilizzata come base per la zuppa inglese o per il tiramisù. Anche le uova di cioccolato possono diventare gustosi ingredienti in tante ricette.

L’indagine nazionale Fipe

Lo scenario delineato a livello nazionale da Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi prevede presenze fuoricasa per 6 milioni di clienti –più della metà italiani- tra ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, in crescita dell’1,1% sull’anno scorso. Anche per il 2018 permane un clima di fiducia negli operatori del fuoricasa. Quest’anno i ristoranti in attività saranno l’89,2% del totale, in leggero aumento rispetto all’anno scorso (88,2%).

I trend per il menù: tradizione, bio, filiera corta. Porte aperte a bambini e famiglie

Il menù, a Pasqua sarà soprattutto “all inclusive” (70,6% del totale), con una media di 6 portate ad un prezzo indicativo di 52 euro, in leggero aumento sul 2017. Tenendo questo prezzo come riferimento, la spesa prevista è di 313 milioni di euro. Quest’anno i ristoratori riserveranno particolare attenzione alle famiglie con bambini: nel 36,5% dei ristoranti ci saranno menù dedicati ai più piccoli ad un prezzo medio di 18 euro. Venendo ai piatti prescelti, si rafforza il forte legame con la tradizione, con ricette tipiche del periodo pasquale (75,9%), senza però dimenticare le proposte a filiera corta e con prodotti biologici. Per 1 ristorante su 4 invece i menù saranno contraddistinti da reinterpretazioni creative della gastronomia locale.

Le previsioni per il giorno di Pasquetta

A Pasquetta saracinesche aperte per l’80% dei ristoranti italiani, in linea con il dato del 2017, come per Pasqua. Leggermente sopra la media nazionale le aperture in Bergamasca. I clienti attesi sono 4,3 milioni, più o meno quanti lo scorso anno, per la maggior parte turisti, anche se i residenti rappresentano circa il 43% del totale. La spesa prevista, prendendo a riferimento il prezzo del menù tutto compreso, è di 195 milioni di euro.

 

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Per le feste pasquali locali aperti fino alle 2 in Borgo Santa Caterina

Anche quest’anno per la Pasqua, come già avvenuto lo scorso anno, arriva dal Comune di Bergamo la deroga per i locali della movida in Borgo Santa Caterina. Palazzo Frizzoni autorizza per le notti di venerdì 30, sabato 31 marzo e domenica 1 aprile la chiusura posticipata alle 2 di notte del giorno successivo per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Il provvedimento è pubblicato sul sito del Comune ed è stato trasmesso al Corpo di Polizia Locale. La delibera accoglie la richiesta fatta da alcuni esercenti e premia il corretto comportamento tenuto dai gestori dei locali pubblici dall’entrata in vigore dell’ordinanza lo scorso luglio.