Parliamo di olio, prospettive per produzione sebino e giuria per il migliore evo di Monte Isola

Sabato 19 dicembre alle ore 16 nella Sala Consiliare del Municipio di Monte Isola si terrà la Tavola Rotonda “Monte Isola 2020. Parliamo di olio” promossa dal Comune di Monte Isola e da Cascina Clarabella, gestore del frantoio comunale montisolano, in collaborazione con Aipol. La conferenza avverrà sia in presenza che in remoto ed illustrerà i risultati della stagione olivicola 2020 e le prospettive per l’olio sebino, anche in chiave turistica. Una giuria di tecnici e di esperti coordinata da Aipol eleggerà il “miglior olio novello 2020 di Monte Isola”. In gara ci sono 27 – tra produttori e hobbisti – rappresentativi di tutte le frazioni dell’isola. Il vincitore del concorso riceverà dall’amministrazione comunale un buono spesa di 250 euro.
“A causa dell’emergenza Covid non abbiamo potuto organizzare la tradizionale “Festa dell’Olio Montisolano ma la resa olivicola eccezionale di questa stagione della molitura va celebrata, anche perché l’olio rappresenta un’importante prodotto della tradizione” afferma il Sindaco Fiorello Turla. La conferenza si aprirà con i saluti del Sindaco Turla. A seguire, gli interventi del Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio Michele Sonnessa e del Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, che saranno collegati in videoconferenza. L’assessore all’agricoltura di Monte Isola Mario Archetti presenterà i dati della stagione olivicola isolana e le iniziative programmate dall’Amministrazione per valorizzare l’olio. Interverranno inoltre, in presenza, Marco Ghitti, Presidente della Comunità Montana del Sebino Bresciano, Andrea Rossi Presidente di Clarabella Soc. Coop. Soc. Agricola Onlus, Massimiliano Poli Direttore di Aipol e Anna Patrizia Ucci, fiduciaria della condotta Slow Food Franciacorta Lago d’Iseo.

Ecco il programma




Mercato immobiliare, seminario annuale Fimaa giovedì 17 dicembre

Fimaa Bergamo organizza il suo convegno annuale via web dedicato all’evoluzione e transizione del mercato immobiliare per fare il punto sullo scenario attuale e guardare alle sfide future per la categoria. Il webinar è in programma giovedì 17 dicembre, dalle 17.30 alle 19 ( per partecipare è necessario compilare l’apposito form pubblicato sul sito Ascom; per maggiori informazioni: fimaa@bergamo.it). Il convegno si apre con i saluti del presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli, del presidente Fimaa Bergamo Oscar Caironi e del direttore Ascom Oscar Fusini. Ad affrontare il tema della legge di Bilancio e le novità per il settore dell’edilizia e del settore immobiliare, il Vice Ministro dell’Economia Antonio Misiani, che illustra le iniziative messe in campo dal Governo.

Vanessa Pesenti, Presidente ANCE Bergamo, tratta il tema del cambiamento del mercato immobiliare a seguito della pandemia, facendo il punto anche sugli incentivi per la riqualificazione edilizia a partire dall’ecobonus. L’Assessore alla Riqualificazione urbana del Comune di Bergamo Francesco Valesini – che porta i saluti del sindaco Giorgio Gori- incentra il suo intervento sull’evoluzione e lo sviluppo urbanistico della città, illustrando le principali iniziative che andranno a valorizzare il tessuto urbano. Le conclusioni del seminario di approfondimento sono affidate a Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo, che farà il punto sull’andamento del mercato immobiliare e illustrerà la 26a edizione del Listino degli Immobili di città e provincia, pubblicazione realizzata da Fimaa e Ascom, in collaborazione con Adiconsum, Collegio dei Geometri e Geometri laureati di Bergamo, Consiglio Notarile di Bergamo, Appe e con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Camera di Commercio e Università di Bergamo. “Il mercato nonostante tutto tiene e, al netto dello stop legato al primo lockdown, tra luglio e ottobre abbiamo superato il volume delle compravendite registrate nel 2019- anticipa Oscar Caironi-. La pandemia ha allineato i prezzi del mercato reale i valori degli immobili, ma il clima d’incertezza spinge molti a preferire anche in via transitoria gli affitti.  Torna l’interesse per immobili, anche datati. La vera sfida infatti, in assenza di nuovi interventi e costruzioni, sarà quella della riqualificazione degli immobili esistenti, grazie anche a sisma-bonus ed ecobonus, con una maggiore qualità abitativa senza ulteriore consumo di suolo”. 




Sciopero benzinai, stop a rifornimento fino a mercoledì pomeriggio

Il presidente Renato Mora

Dalle ore 19 di lunedì 14 dicembre prossimo e fino alle 15 di mercoledì 16, gli impianti di distribuzione carburanti, sia in rete ordinaria che su viabilità autostradale, saranno chiusi per sciopero. Lo confermano in un comunicato congiunto le organizzazioni di categoria, Figisc/Anisa Confcommercio, oltre a Faib Confesercenti e Fegica Cisl.

“La chiusura si è resa indispensabile e indifferibile per impedire il fallimento delle gestioni che, escluse immotivatamente dai Decreti Ristori, sono destinate alla chiusura definitiva entro poco tempo, lasciando sulla strada migliaia di posti di lavoro- sottolinea Renato Mora, presidente del Gruppo Benzinai Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere Figisc Confcommercio-. Infatti, nonostante le fortissime limitazioni imposte dai provvedimenti adottati dal Governo e alla mobilità (coprifuoco compreso) e senza distinzione di “colore delle zone che “dividono il Paese, i Gestori devono comunque mantenere aperti gli impianti anche di fronte alla precipitazione delle vendite o, peggio, in totale assenza di erogati. Al Governo i gestori hanno già rappresentato che, senza vendite, (e con margini unitari di circa 3 centesimi a litro), non hanno più risorse economiche per approvvigionare gli impianti del carburante necessario”. I gestori bergamaschi sono in grave difficoltà, per il calo del lavoro e per i margini estremamente risicati, al netto di imposte, accise e royalties: “Le restrizioni nelle aree rosse, hanno prodotto effetti simili al primo lockdown, con un crollo di fatturato del 50% sulla viabilità ordinaria e di circa il 70% su quella autostradale. Senza sostegni e aiuti o sgravi fiscali, anche la rete bergamasca potrebbe vedere scomparire per sempre tante attività, a prevalente gestione familiare” aggiunge Renato Mora.

Nelle stazioni di servizio saranno esposti i cartelli con un messaggio più che eloquente: “Con l’obiettivo di sopravvivere, i gestori sono costretti a chiudere gli impianti ora -come forma estrema di protesta- per non chiudere per sempre”. Non mancano le scuse agli automobilisti per il disservizio: “Ci scusiamo per il disagio. Chiediamo inoltre la comprensione e la solidarietà dei clienti ai quali, ogni giorno, garantiamo i nostri servizi. Per continuare a farlo”.




Effetto pandemia, case più grandi con terrazzo o giardino. Sul mercato più immobili anni ’70 causa eredità

Oscar Caironi

La presentazione della 26a edizione del Listino degli immobili di città e provincia, di Fimaa- Federazione Italiana Mediatori e Agenti d’Affari aderente ad Ascom Confcommercio Bergamo,  ha rappresentato l’occasione per fare un focus sul mercato immobiliare residenziale e non, nell’anno della pandemia e sulle prospettive del settore. Mai come quest’anno, con il lockdown totale della scorsa primavera, si è evidenziata l’importanza dell’abitare, spingendo a riconsiderare le priorità del proprio ideale di casa, facendo emergere mancanze e desideri, caratteristiche imprescindibili nella scelta di una nuova abitazione. L’emergenza sanitaria e la crisi economica impatteranno inoltre enormemente sul mercato delle locazioni: crescono le richieste di immobili in affitto, scelta dettata dalla precarietà lavorativa ed economica, ulteriormente accentuata dalla pandemia.  Il crollo delle presenze turistiche ha rimesso sul mercato molti immobili per locazioni tradizionali e la previsione è che a breve calerà la domanda di case da destinare ad affitti brevi e turistici. I canoni diminuiscono in città (-3%) , dopo anni di crescita a ritmo consistente per effetto del crollo degli affitti turistici, che sottraevano offerta alla locazione ordinaria. I prezzi sono sostanzialmente stabili nei principali paesi della provincia (-0,8%).

“Il mercato nonostante tutto tiene e, al netto dello stop legato al primo lockdown, tra luglio e ottobre abbiamo superato il volume delle compravendite registrate nel 2019- commenta Oscar Caironi, presidente provinciale Fimaa e coordinatore a livello regionale della Federazione dei Mediatori e Agenti d’affari-. La pandemia ha allineato i prezzi del mercato reale i valori degli immobili e c’è maggiore disponibilità in fase di trattativa a trovare un accordo tra le parti, grazie anche all’insostituibile ruolo degli agenti immobiliari. La vera sfida, in assenza di nuovi interventi e costruzioni, sarà quella della riqualificazione degli immobili esistenti, grazie anche a sisma bonus ed ecobonus, con una maggiore qualità abitativa senza ulteriore consumo di suolo”. La stima, in linea con la previsione a livello nazionale di Fimaa Confcommercio è di un calo delle compravendite nel 2020 che sfiora il 18% (il dato nazionale stima un calo rispetto all’anno scorso da 603mila a 494mila compravendite).

Nell’acquisto della casa, la scelta si orienta verso metrature più generose: cresce del +9% la richiesta di abitazioni dai 70 metri quadri ai 125 mq. Sempre più ambiti terrazzi vivibili o giardini (si rileva una crescita tra il 12 e il 15% delle richieste); in cima alla lista dei desideri doppi o tripli servizi e torna in auge lo “studiolo” da destinare a smart working, didattica a distanza  o hobby.

“Inoltre, passando gran parte del tempo a casa si rileva anche una maggiore attenzione alle prestazioni energetiche degli immobili – sottolinea Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo e della nuova edizione del Listino- . Il mercato si orienterà sempre più su case in classe energetica elevata o si terrà particolarmente conto in fase di ristrutturazione dell’abbattimento dei consumi di energia”. 

Gli incentivi per la ristrutturazione rappresentano un’opportunità interessante e, ferme le quotazioni del nuovo in classe energetica elevata (che si mantengono stabili se non al rialzo), la scelta ricade su immobili anche datati, ma con spazi e metrature più ampie, sia per investimenti che per ristrutturazioni prime case. L’offerta sul mercato è aumentata (anche purtroppo per effetto eredità di morti da Covid-19 sia in città che in provincia) e l’interesse alla compravendita è alto sia in città che nell’hinterland. I prezzi sono stabili e in ripresa in centro (+1,8% nel centralissimo) e in provincia (+0,8%): si risveglia la domanda nei centri maggiori (+1,2%)  e nei paesi a ridosso della città. In generale, sembra esserci maggiore disponibilità ad uscire dalle Mura cittadine, in cambio di maggiore comfort abitativo (giardini, terrazze e ampie metrature). Il 51% delle compravendite è per trilo-quadrilocali dai 100 ai 125 mq. In lieve ripresa il mercato dei box (+1,2% in città, +0,6% in provincia); in calo gli affitti (-1,4% in città e -2% in provincia). “E’ sempre fondamentale una corretta valutazione degli immobili onde evitare che si parli di ribassi al mercato, che non avvengono mai se il valore di partenza corrisponde a quello di mercato- sottolineano Enzo Pizzigalli e Marco Fagiani, consiglieri Fimaa Bergamo-. E, grazie anche ad una maggiore offerta di immobili sul mercato, tornano anche piccoli investimenti per appartamenti di piccola metratura”. 

La sensazione, in un mercato che comunque resta estremamente variabile,  è che il box si acquisti solo se indispensabile e ad un prezzo congruo. 

Antongiulio Lascari

Il settore commerciale risente della crisi, nell’annus horribilis dell’economia, dopo una lunga fase di indebolimento. L’effetto Covid-19 è evidente nel limitare le transazioni e nel posticipare l’avvio di nuove attività. “La difficoltà nell’accesso al credito e le aspettative di scarso guadagno scoraggiano nuovi investimenti- sottolinea Antongiulio Lascari, consigliere Fimaa Bergamo-   I prezzi calano del 2% in città e dell’1,8% in provincia. Anche le locazioni seguono il trend: – 1,6% in città e -1,4% in provincia. 

Il mercato di capannoni e immobili industriali continua a restare debole più per mancanza di offerta che per deficit di domanda. Per il secondo anno consecutivo si registra un incremento dei canoni di locazione (+2,2%) per immobili rispondenti a elevati standard di sicurezza. Crescono anche i prezzi di compravendita: +2,8%. Quando l’immobile presenta caratteristiche idonee l’operazione si chiude in tempi brevi e con prezzi che rispecchiano l’interesse per siti produttivi di questa tipologia. Eccezion fatta per i grandi insediamenti logistici concentrati nella Bassa bergamasca, la domanda si orienta verso superfici medio-piccole, al di sotto dei mille mq. Per superfici maggiori le aziende preferiscono acquistare terreni su cui edificare ex novo capannoni in acciaio, che rispettano le regole antisismiche, con aree esterne per carico e scarico e circolazione di autoarticolati. 

 

I prezzi al mq, le principali quotazioni residenziali

Resta alla portata di pochi una casa in Città Alta (6.300 euro/mq), sui colli di Bergamo (5.200 euro/mq), in Viale Vittorio Emanuele e centralissimo di pregio (5.200 euro/mq). Mantengono quotazioni elevate Via XX Settembre e centrale di pregio (4.700 euro/mq), zona Piscine e Via Statuto (4.500 euro/mq). Per una casa in Via San Tomaso e zona Accademia Carrara il prezzo medio è di 3.600 euro al mq; si scende leggermente di prezzo nel quartiere Finardi (3.400 euro/mq). 

In provincia le quotazioni più significative si rilevano nel centro di Treviglio (2.800 euro/mq), a Sarnico e Lovere (in entrambi i comuni lacustri, senza vista sul Sebino, si spendono in media 2.800 euro/mq). Sempre apprezzate Castione (Dorga, Bratto) con 2.600 euro al mq, Gorle (2.500 euro/mq), San Pellegrino Terme (2.500 euro/mq) e Clusone (in centro la media è di 2.300 euro/mq). 

I canoni di locazione di mono e bilocali arredati, dai 400 euro in provincia ai 750 euro in Città Alta

Si parte da 400 euro a 550 euro mensili nei quartieri residenziali cittadini per salire a 500-600 euro in zona centrale, fino a 700 euro al mese in zone di pregio. In Città Alta e nel centralissimo di pregio la richiesta minima è di 550 euro per salire fino a 750 euro. 

In provincia il canone mensile medio in zona residenziale è di 400 euro per salire a 500 in zone di pregio e 550 nelle vie centrali dei comuni più grandi. 

I box, per un posto auto coperto si arrivano a spendere da 40mila a 100mila euro nelle zone più ricercate

Nel cuore di Città Alta un box vale dai 90 ai 100mila euro; nel centralissimo di pregio in città si spendono 70mila euro in media. In zona Accademia Carrara la richiesta è di 50mila euro, nella zona Piscine-Conca d’Oro 40mila euro. In provincia gli esborsi più consistenti sono sul lago (escluso il lungolago, dove le quotazioni sono ancora più elevate): 26mila euro a Sarnico e 25mila a Lovere. Le richieste si mantengono elevate anche nei centri di Clusone (25mila euro), Treviglio (25mila euro) e San Pellegrino Terme (18mila euro). 

La 26a edizione del Listino degli immobili

La nuova edizione è  realizzata da Fimaa Bergamo in collaborazione con Adiconsum, Collegio dei Geometri e Geometri laureati di Bergamo, Consiglio Notarile di Bergamo, Appe e con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Camera di Commercio e Università di Bergamo. Il volume, che sarà in edicola a partire da venerdì 11 dicembre al prezzo di 18 euro, rappresenta ormai un punto di riferimento per la compravendita di immobili residenziali, commerciali e per le locazioni, con quotazioni basate sui valori reali degli atti registrati in città e provincia. 

La 26a edizione pubblica i dati aggiornati a novembre 2020 dei prezzi di compravendita con relative mappe, di tutte le aree cittadine, dei centri principali della provincia: Albino, Caravaggio, Clusone, Dalmine, Lovere, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, San Pellegrino Terme, Sarnico, Seriate, Trescore e Treviglio e i prezzi di tutti i paesi della provincia.

I listini classificano i valori degli immobili in categorie omogenee sulla base dell’area in cui sono ubicati e degli anni dell’immobile. Per tutti i centri della provincia la suddivisione è in immobili: nuovi (classe A), recenti (5-20), semirecenti (20-40) e da ristrutturare (>40 anni). I prezzi sono riferiti al reale venduto, a compravendite realmente definite. 

La nuova edizione rileva i canoni di locazione aggiornati a novembre 2020 di tutte le aree cittadine e di tutti i paesi della provincia. Le tipologie di appartamenti quotati sono il mono/bilo vuoto; il mono/bilo arredato; il trilocale vuoto e il quadrilocale vuoto.

Rileva i dati aggiornati a novembre 2020 dei box in tutte le aree cittadine e di tutti i paesi della provincia.   

Il listino pubblica in sezioni separate i prezzi di vendita e di locazione delle tre categorie di immobili non residenziali: uffici, negozi e laboratori/capannoni. 




Cashback, al via gli storni per almeno 10 acquisti dall’8 al 31 dicembre

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato l’avviso con il quale conferma l’avvio del programma Cashback, un sistema di rimborso che consente a chi, dall’8 al 31 dicembre, effettui almeno dieci acquisti con strumenti di pagamento elettronici (carte di credito, carte di debito, bancomat e Satispay) di recuperare il 10% della spesa effettuata, per un totale massimo di rimborso pari a 150 euro, importo che verrà accreditato direttamente sul conto corrente nei primi mesi del 2021. Il rimborso massimo per ogni singola transazione è di  15 euro. Dal primo gennaio cesserà la sperimentazione e il sistema diventerà ordinario e consentirà il recupero fino a 300 euro annuali. 
Non sono necessari obblighi e oneri per gli esercenti. Non è infatti necessaria l’adozione di ulteriori apparecchiature rispetto ai Pos e dispositivi di accettazione di carte di credito, bancomat e altre forme di pagamento elettronico.

L’adozione del Cashback da parte del Governo ha lo scopo di incentivare i consumatori ad effettuare i pagamenti elettronici, ricompensandoli con uno storno parziale degli importi spesi. Ad oggi, nonostante il sistema non sia ancora attivo, oltre 6 milione di utenti ha già scaricato l’applicazione per beneficiare dello storno degli importi. Un fenomeno da non sottovalutare ma da trasformare in una delle poche opportunità che questo periodo ci consente. Il programma,  infatti, favorisce gli acquisti nei negozi “fisici” poiché non è attivo per gli acquisti online. 




Nuovo Dpcm, Ascom: “Penalizzate le attività montane e danni a commercio e ristorazione”

Ascom Confcommercio Bergamo non nasconde la perplessità di fronte al nuovo DPCM firmato il 3 dicembre. C’è infatti grande preoccupazione per la tenuta delle attività commerciali e degli hotel nelle località montane: “Si vanno a colpire duramente le imprese familiari che vivono di stagioni e turismo, in zone economicamente fragili e svantaggiate– sottolinea Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo-. Il rischio è di distruggere il tessuto commerciale dei piccoli comuni e di mettere definitivamente in ginocchio famiglie e dipendenti. Il contingentamento degli skipass nei giorni di punta avrebbe potuto salvare l’avvio di stagione, con l’ulteriore beffa delle condizioni meteo favorevoli, con l’arrivo delle prime nevicate. Infine l’obbligo di consumare la cena di San Silvestro nella propria camera d’hotel non incentiva di certo le prenotazioni”. 

Alla disposizioni per le attività di montagna, si aggiunge la chiusura dei centri commerciali alle 21 e nei giorni prefestivi e festivi, che crea ulteriori danni ai negozi delle gallerie degli shopping center: “Anziché estendere le aperture per scongiurare code e assembramenti, si vanno a concentrare ulteriormente– continua Fusini-. Così si altera la concorrenza a scapito dei negozi, già provati da continui stop, a favore delle piattaforme elettroniche”

Infine, a un passo dall’ingresso nella zona gialla i pubblici esercizi si vedono sbarrare ulteriormente la possibilità di riprendere a lavorare: “Il nuovo DPCM mette in croce il settore– continua il direttore Ascom-. L’impedimento della somministrazione a pranzo, oltre ad aggravare il danno economico già estremamente pesante, danneggia anche tutti i lavoratori che per necessità si vedranno costretti a consumare il pasto in ufficio, in auto o sul furgone, con il rischio di creare assembramenti sul lavoro, dato il clima gelido di dicembre, invece che starsene seduti in sicurezza ai tavoli”. 

Sembra invece chiarita la possibilità di muoversi in un altro comune per effettuare acquisti, in quanto una Faq del Governo relativa al DPCM del 3 dicembre sottolineaFare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati”

Ascom Confcommercio Bergamo continuerà a chiedere al Governatore di Regione Lombardia di farsi portavoce delle istanze degli imprenditori perché la provincia di Bergamo entri in “zona gialla”.




Compro sottocasa perché mi sento a casa, al via la campagna salva-Natale

“Compro sottocasa perché mi sento a casa”. È questo lo slogan che accompagna la campagna nazionale Confcommercio finalizzata a sostenere, anche in vista del Natale, gli acquisti nei negozi di vicinato e nei banchi di fiducia dei mercati e aiutare così le attività che tengono vive le città. Ascom Confcommercio Bergamo aderisce alla campagna nazionale, distribuendo ai negozi e nei banchi dei mercati locandine e materiale dell’iniziativa in formato digitale, oltre a veicolare il messaggio sui propri canali istituzionali e social. Sono oltre 12mila le attività di commercio (alimentare e non) potenzialmente interessate dall’iniziativa, di cui oltre 1400 in città.
“La campagna promossa a livello nazionale da Confcommercio è stata condivisa con convinzione ed entusiasmo da parte della nostra associazione- commenta il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Non possiamo che appellarci al senso etico e alla sensibilità dei cittadini che hanno a cuore i loro centri storici per contribuire a sostenere le attività di vicinato e i banchi di fiducia nei mercati in un momento di grande difficoltà che ne mina la tenuta”.
La campagna è online sul sito Ascom Confcommercio Bergamo (www.ascombg.it) e sulla pagina Facebook dell’Associazione, con un video con un messaggio del direttore Oscar Fusini.
A livello nazionale la campagna è presente sulla pagina web del sito confederale ( https://www.confcommercio.it/comprosottocasa ) e sui canali social della Confederazione con la pubblicazione di uno spot, un logo ideato per l’occasione e una vetrofania. L’hashtag è #ComproSottoCasa. Nello spot, con il claim “Facciamo rivivere le nostre città. Compra sotto casa” si sono voluti sintetizzare i principi alla base dell’iniziativa: quelli della sostenibilità e della solidarietà. Oltre a dare un messaggio di speranza e serenità per le festività natalizie. 

locandina_sottocasa

 




Lotteria degli scontrini, Confcommercio ha chiesto al Governo una proroga dell’avvio

lotteria scontrini

Il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, ieri ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, chiedendo al Governo una proroga dell’avvio della lotteria degli scontrini.

Ci sono infatti grossi problemi che devono essere affrontati, in quanto affinché la nuova lotteria possa partire sono necessari interventi di adeguamento tecnico dei registratori telematici già installati che, ad oggi, il mercato non è stato in grado di eseguire su un’ampia platea di soggetti. A ciò si aggiunge un problema economico: il costo di aggiornamento va dai 60 euro ai 150 euro a seconda della cassa in dotazione, fino ad arrivare alla sostituzione con un nuovo registratore di cassa in caso non si riesca ad adeguare. 

«E’ eticamente sbagliato incentivare i pagamenti elettronici attraverso il gioco, che è una piaga per l’Italia – afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo-. Ci sono alcuni problemi da affrontare. Innanzitutto, si parte con un’iniziativa senza aver risolto il nodo dei costi delle commissioni. Poi, come già avvenuto per altri provvedimenti, si punta alla digitalizzazione per legge, trascurando il fatto che siamo la nazione con il più alto ritardo tecnologico. Infine, c’è una totale disinformazione tanto nei consumatori quanto nei commercianti. Mentre sul cashback non abbiamo nulla da eccepire trattandosi di un sistema che non prevede investimenti e oneri per le pmi, la lotteria degli scontrini ci appare oggi inopportuna e dannosa. La questione del buono vacanze dovrebbe aver dimostrato che la gente rinuncia del tutto al bonus quando non riesce tecnicamente ad accedervi».




Azzano San Paolo, 80mila euro per il commercio. Domande entro il 18 dicembre

Il Comune di Azzano San Paolo – Assessorato al commercio ed attività produttive, ha emesso il bando denominato “Rilancio” per l’erogazione di un contributo comunale straordinario alle attività commerciali ed artigianali del territorio a seguito dell’emergenza Covid-19.
Il fondo disponibile è pari a 80mila euro. 
Il termine per la presentazione della domanda di contributo è stato fissato per il giorno 18 dicembre 2020. 

Ascom è a disposizione per la presentazione delle domande: consulenza@ascombg.it; 0354120201 Roberto Ghidotti 

 




Natale, prevale la voglia di reagire alle difficoltà

Non sarà un Natale come gli altri ma la voglia di reagire alla crisi c’è. Questo sembra essere il titolo dell’indagine annuale dell’Ufficio Studi Confcommercio su consumi di Natale e tredicesime. Nonostante la crisi e un calo pesante dei consumi, intorno al 12% rispetto all’anno scorso, le famiglie sembrano voler reagire al lungo periodo di difficoltà e non rinunciare comunque ai regali di Natale. 

Ovviamente le tredicesime saranno più più leggere, con una forte riduzione di coloro che faranno regali: da quasi l’87% del 2019 a poco più del 74%. Ma chi può, spenderà per i regali una cifra solo un po’ più bassa di quella dello scorso anno (164 euro a testa conto i quasi 170 del 2019)

Il mese di dicembre, che per i consumi commercializzabili vede ridursi il suo valore economico da 81 a 73 miliardi, resta comunque il mese più importante dell’anno. E potrebbe valere ancora di più se ci fossero condizioni più favorevoli di contesto e di fiducia: molti italiani potrebbero spendere le risorse involontariamente accumulate durante il lockdown per mancanza oggettiva di opportunità di consumo. I risparmi detenuti in forma liquida sono cresciuti di 80 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2020 rispetto alla prima parte del 2019.

Nel complesso, dunque, il prossimo mese di dicembre sarà una reazione vitale per l’oggi e una promessa per il futuro: come già accaduto nel terzo trimestre dell’anno, le famiglie sono pronte a fare la loro parte, quando la fiducia migliorerà.

Commentando i dati dell’indagine, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato che “sarà un Natale difficile anche dal punto di vista economico. La crisi rallenta i consumi e l’emergenza Covid obbliga ancora molte imprese a restare chiuse come quelle della ristorazione. Ma c’è tanta voglia di ripartire che va incoraggiata. Bene, come da noi richiesto, che l’ultimo decreto preveda l’esonero degli oneri fiscali per le imprese più penalizzate. Un’attenzione necessaria che chiediamo anche per gli indennizzi che devono essere ancora rafforzati”.