Dal 5 all’8 novembre Pizza Village a Milano in delivery a casa

Si svolgerà a Milano, dal 5 all’ 8 novembre p.v., una formula inedita del noto evento PizzaVillage di Napoli denominata Pizza Village @ Home. L’evento, ideato e prodotto dalle società Oramata Grandi Eventi ed AADV Entertainment si basa su un nuovo format, attraverso il delivery, per raggiungere le persone a casa con la pietanza più conosciuto al mondo: la pizza.
 
“In questo particolare momento, purtroppo, le persone non potranno riversarsi in piazza per affollare un’edizione fisica del Pizza Village in programma a Milano, motivo per il quale il Pizza Village diventa @Home e arriva direttamente nelle case dei milanesi. Un nuovo format che manterrà una identità fisica attraverso il delivery e ne assumerà una nuova e digitale attraverso i social, le piattaforme di streaming e il web”. Affermano gli organizzatori dell’evento.
 
Nel capoluogo lombardo, dalla Campania al Veneto, giungeranno i top player del settore: Toto Sorbillo (Gino e Toto Sorbillo), Errico Porzio (Errico Porzio), Antonio Falco (Antica Pizzeria da
Michele), Francesco Carrano (Artesana), Vincenzo Capuano (Vincenzo Capuano), Davide Civitiello e Antonio Sorrentino (Rossopomodoro) e Fabio Cristiano (Antica Pizzeria da Gennaro).
I maestri pizzaioli, in collaborazione con trenta colleghi tra i migliori d’Italia, realizzeranno una selezione ad hoc nei due hub di produzione, che saranno posizionati in aree strategiche tali da garantire la più ampia copertura del territorio urbano. Il menù prevede sei pizze speciali a cui si aggiunge la regina delle pizze: la Margherita. Le consegne, nei 4 giorni di evento, saranno effettuate attraverso Glovo, Official Delivery Partner, che impiegherà centinaia di rider per consegnare gli ordini a destinazione.

Il Pizza Village, pur conservando il mood e la matrice originale dell’happening partito da Napoli dove ha superato il milione di visitatori e, da due anni, giunto anche a New York, si presenta così a Milano con un nuovo format in grado di far fronte alle limitazioni imposte dal distanziamento sociale. È proprio da questi presupposti, nonché dai dati confortanti che rilevano quanto gli italiani utilizzino il delivery per il cibo, che è nata l’idea che unisce Napoli e Milano mettendo insieme il know-how di Oramata Grandi Eventi e l’esperienza di AADV Entertainment.  
Le special box del Pizza Village @ Home, che oltre la pizza includeranno altre sorprese tra cui anche una bottiglia di Coca-Cola, una lattina di Acqua Minerale S. Bernardo, una bottiglia di Birra del Borgo Lisa, un mini pack di caramelle HARIBO, una mignon di Vecchio Amaro del Capo e una confezione di Caffé Kenon, saranno proposte al prezzo di 12,00 euro cadauno. Si potranno inoltre acquistare in pre-sales (2-4 novembre) al prezzo speciale di 5,00 euro. Gli ordini si potranno effettuare dal 2 all’8 novembre in delivery attraverso il partner Glovo.
Pizza Village @ Home arriverà anche con un’iniziativa di charity, sviluppata in collaborazione con il Comune di Milano, per sostenere le mense con la consegna quotidiana di pizze.

www.pizzavillage.it




Federmotorizzazione, ingiustificata la chiusura degli autosaloni nel week-end

Da Federmotorizzazione e Assomobilità (Confcommercio Milano) la richiesta di non far chiudere i concessionari auto e moto il sabato e la domenica per la prevista ordinanza regionale sull’emergenza Covid con il “coprifuoco” in Lombardia. “Proprio quando – finalmente dopo mesi terribili che ci hanno fatto lasciare sul campo ben 500.000 immatricolazioni e, quindi, vendite non recuperabili, con un progressivo alla fine di settembre del -34% – il mercato stava riprendendo, grazie anche agli incentivi” afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente Federmotorizzazione e Assomobilità, “la dichiarata stretta sulle aperture del fine settimana potrebbe dare il colpo di grazia ad un settore già in grandissima difficoltà”.

“Il sabato e, spesso, la domenica – spiega Buongiardino – sono i giorni in cui si realizza un numero di vendite pari al 30% ed a volte al 40% di tutta la settimana, poiché l’acquisto di un’auto comporta il coinvolgimento del nucleo familiare e può, quindi, più agevolmente avvenire nel fine settimana.

Le strutture di vendita dell’automotive necessitano di ampi spazi (un’auto in esposizione richiede almeno 20mq. di superficie), ma il numero di clienti giornaliero è basso rispetto alla superficie disponibile e consente ogni distanziamento. Per giunta quasi sempre il cliente fa visita su appuntamento”.

“Alla conclusione del lockdown di primavera, con le aperture scaglionate – aggiunge Buongiardino – voglio ricordare come al nostro settore fu consentita una riapertura anticipata, in Italia ed in Europa, riconoscendo proprio la caratteristica di agevole distanziamento”.

“Abbiamo adottato – afferma il presidente di Federmotorizzazione e Assomobilità – tutti i protocolli di sicurezza alla ripresa delle attività e fatto fino in fondo la nostra parte per evitare i contagi: ora il settore si trova sotto la linea di galleggiamento e sta lottando con tutte le forze per proseguire nonostante le imprese abbiano ricevuto contributi di sostegno molto modesti. Nuove restrizioni non sono giustificate: la densità di presenze nei saloni di vendita auto e moto è molto bassa”.

In Lombardia il settore dell’automotive conta 18.000 imprese e 72.000 addetti: “lo stop nel weekend  – conclude Buongiardino – produrrà un ulteriore pesante calo di fatturato. Molte aziende rischieranno di chiudere e, conseguentemente, sarà pesante l’impatto sull’occupazione”




Negozi storici, 40 nuove attività storiche e di tradizione a Bergamo

“Sono 40 le nuove attività storiche e di tradizione di Bergamo e provincia riconosciute da Regione Lombardia. Un’edizione che nei numeri è da record, in quanto su tutto il territorio regionale sono state riconosciute bene 353 nuove attività storiche. Dietro a questo riconoscimento ci sono sacrifici, passione, caparbietà. Oggi in modo particolare. Riuscire a resistere in un contesto economico complicato come quello attuale è, infatti, un grandissimo merito. Bergamo, a livello regionale, quest’anno si posiziona solo dopo Brescia e Milano per numero di attività storiche e di tradizione riconosciute. Si tratta di un risultato che mi rende particolarmente orgoglioso: la Bergamasca conferma di essere un territorio ricco di tante piccole realtà che con il loro servizio sono diventate nel tempo un valore per le comunità di riferimento. Questo premio è un riconoscimento al loro valore e alla loro professionalità” Così Giovanni Malanchini, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, commenta il riconoscimento delle attività storiche da parte di Regione Lombardia

In città:

Colorificio Lomar (1967), Negozio storico/Storica attività.

Bottega della Chiave (1969), Bottega artigiana storica.

Macelleria Lussana (1954), Negozio storico/Storica attività.

Gioielleria Ruggieri (1970), Negozio storico/Storica attività.

Dal 1938 Leidi Raviolificio – Gastronomia (1938), Negozio storico/Storica attività.

Paolo Fiori (1978), Negozio storico/Storica attività.

Bar Circolino (1961), Locale storico/Storica attività.

In provincia:

Albino : Trattoria Moro (1961), Locale Storico, Storica Attività; Gastronomia Morotti (1955), Negozio Storico, Storica Attività; Enoteca (1962), Negozio Storico, Storica Attività.

Almenno San Bartolomeo: Ristorante Al Botto (1977), Locale storico/Storica attività.

Alzano Lombardo: Trionfini L’Arte del Pane (1970), Negozio storico/Storica attività.

Bossico: Ristorante Sette Colli (1961), Locale storico/Storica attività.

Bottanuco: Alimentari Pasinetti (1949), Negozio storico/Storica attività.

Brignano Gera d’Adda: Bar Ristorante San Rocco (1973), Locale storico/Storica attività.

Calusco d’Adda: Tessuti e Merceria Dadi (1931), Negozio storico/Storica attività.

Casazza: La Bottega della Scarpa (1963), Negozio storico/Storica attività.

Castelli Calepio: Fratus Tende (1974), Bottega artigiana storica/Storica attività artigiana.

Cene: Cicli Moto Bazzana (1937), Negozio storico/Storica attività.

Chiuduno: Macelleria Finazzi (1952), Negozio Storico, Storica Attività.

Colere: Cooperativa di Consumo Colere (1920), Negozio storico/Storica attività.

Curno: Ristorante Bettinelli (1962), Locale storico/Storica attività.

Lallio: Facchinetti Angelo Srl (1976), Negozio storico/Storica attività.

Nembro: Ottica Ceroni (1973), Negozio storico/Storica attività.

Osio Sopra: Panificio Testa (1939), Bottega artigiana storica/Storica attività artigiana.

Rovetta: Macelleria Pezzoli (1954), Negozio storico/Storica attività.

Sarnico: Bar Centrale (1970), Locale storico/Storica attività.

Selvino: Ristorante Sorriso (1975), Locale storico/Storica attività.

Seriate: Ristorante Ponte Autostrada (1912), Locale storico/Storica attività. Da Franco (1979), Locale storico/Storica attività.

Serina: La Taverna Rottigni (1941), Locale storico/Storica attività.

Stezzano: Bar Company (1965), Locale storico/Storica attività.

Telgate: Trattoria del Bersagliere (1974), Locale storico/Storica attività.

Trescore Balneario: Parimbelli Abbigliamento (1925), Negozio storico/Storica attività. Enoteca Rizzi (1973), Negozio storico/Storica attività.

Treviglio: De Pascalis Barbieri (1953), Bottega artigiana storica/Storica attività artigiana.

Treviolo: Macelleria Carminati (1966), Negozio storico/Storica attività. Panificio Finazzi (1975), Bottega artigiana storica/Storica attività artigiana.

Urgnano: Ristorante al Santuario (1979), Locale storico/Storica attività.

Zanica: Ortofrutta Valietti (1969), Negozio storico/Storica attività




Ascom su nuova stretta Regione: “Agiamo sul rispetto delle regole, non sulle chiusure”

Oscar Fusini

Ascom Confcommercio Bergamo esprime il suo disappunto e non nasconde la propria preoccupazione di fronte a quella che ormai sembra una decisione già presa da parte della Regione di un coprifuoco a partire dalle 23 alle 5, oltre alla chiusura di centri commerciali e medie superfici di vendita nei week-end, che dovrebbero entrare in vigore già a partire da giovedì 22 ottobre. “Bisogna valutare le situazioni territorio per territorio, non può pagare tutta la Regione per Milano- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. La pandemia non si risolve chiudendo solo il commercio. Il pregiudizio è che il commercio e il turismo siano settori di serie B, anche se coinvolgono migliaia di imprese e di lavoratori nelle nostra provincia. Non siamo solo critici, formuliamo anche una proposta: nei territori che mantengono un numero basso di contagi – come, al momento la nostra città e provincia – chiediamo che si possa continuare a lavorare. Chiediamo di agire sul rispetto delle regole e non sulla paura di non essere capaci di farle rispettare”. L’anticipata chiusura alle 23 penalizza ulteriormente un settore, come quello dei pubblici esercizi, già in grossa difficoltà: “Dopo aver colpito duramente i locali serali e il settore dell’intrattenimento, ora arriva una nuova mazzata per la ristorazione: le 23 è un orario che limita fortemente le cene fuori casa. I locali non avrebbero i tempi necessari per offrire un servizio adeguato e le prenotazioni si concentrerebbero così in primissima serata” continua Fusini. La chiusura di centri commerciali e medie superfici preoccupa tutto il commercio: “Tra le medie superfici rientrano anche attività che contano su grandi spazi espositivi, penso a concessionarie e mobilifici, che non portano certo ad assembramenti- continua il direttore Ascom-. Inoltre la chiusura dei centri commerciali mette a rischio centinaia di punti vendita e migliaia di lavoratori”.




Confcommercio Professioni Bergamo: “Aspettiamo gli aiuti promessi dal Governo”

Matteo Mongelli

I lavoratori autonomi e titolari di Partita Iva non nascondono il timore per una nuova stretta da parte di Governo e Regione: “Sicuramente temiamo un nuovo lockdown ma al momento fortunatamente non è contemplato nel nuovo DPCM- spiega Matteo Mongelli, presidente di Confcommercio Professioni Bergamo-. Qualche aiuto al lavoro autonomo è stato pubblicamente promesso, sicuramente ce n’è bisogno. In questo momento di difficoltà noi professionisti dobbiamo rimboccarci le maniche e prepararci a quando saremo chiamati a fare gli straordinari. Quando il mercato ripartirà ci sarà bisogno della nostra preparazione per affiancare le aziende nel momento della ripartenza. Noi bergamaschi siamo portati al lavoro e ai sacrifici”.
Non resta che attendere gli aggiornamenti normativi e continuare a mantenere alta l’attenzione sul fronte sicurezza e distanziamento sociale per scongiurare nuove chiusure: “Come Gruppo Confcommercio Professioni Bergamo in questo momento, grazie alla newsletter Ascom, abbiamo l’obiettivo di informare nel migliore dei modi gli associati di tutte le novità che arrivano da decreti e ordinanze, oltre ad aggiornare sulle opportunità messe a disposizione attraverso bandi e finanziamenti”. Il Gruppo inoltre punta a promuovere le attività di ogni impresa interessata, attraverso l’App #Compravicino: “Apriremo all’interno dell’App CompraVicino anche una sezione dedicata ai professionisti che farà da vera e propria vetrina dove l’utente troverà nostre informazioni e servizi. In un momento come questo sono l’unione e la competenza che fanno la forza”




Sostenibilità, il punto sulla sottoscrizione dell’Agenda 2030

La sostenibilità è un tema di strettissima attualità, non una questione puramente ambientale. A cinque anni dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 vi è sempre più consapevolezza della necessità di affrontare, con un importante cambio di paradigma socio-economico, le numerose e complesse sfide ambientali e istituzionali, adottando un approccio integrato e misure concrete per ottenerla. Il cibo, nelle sue molteplici declinazioni, è il settore che maggiormente incarna la sfida per lo sviluppo sostenibile.

Se ne parlerà venerdì 23 ottobre 2020 alle ore 16 alla tavola rotonda dal titolo: “Il 2030 è nella nostra agenda? Le sfide della sostenibilità” Il cibo come elemento primo della sostenibilità alimentare, agricola e le sue espressioni nel mondo cinematografico.

L’evento, organizzato dalla Camera di commercio di Bergamo, Coldiretti Bergamo, Comune di Bergamo, Associazione Culturale Art Maiora, Associazione Montagna Italia con Ersaf, Cooperativa Sociale Namastè, si inserisce nel palinsesto delle attività della tre giorni dell’agricoltura e diritto al cibo del Comune di Bergamo. Interverrà l’onorevole Maurizio Martina.

È possibile partecipare registrandosi su Zoom. Maggiori dettagli su www.bg.camcom.it.




Nuovo decreto e ordinanza regionale, ecco tutte le novità

Ecco le novità introdotte dal nuovo DPCM del 18 ottobre 2020,  che vanno ad integrarsi a quelle previste dall’Ordinanza Regionale n. 620 del 16 ottobre 2020. Comunichiamo che il Comune di Bergamo è in fase di ritiro dell’ordinanza n. 51 del 15 ottobre 2020 (anti assembramento). Il DPCM è in vigore da oggi, lunedì 19 ottobre 2020, fino al 13 novembre 2020. L’Ordinanza Regionale è in vigore dal 17 ottobre 2020 al 6 novembre 2020.

Manifestazioni ed eventi (DPCM 13.10.20 art. 1 lettera n e DPCM 18.10.20 art. 1 c. 1 l. d p. 5)
Sospese le attività che hanno luogo nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
Le feste conseguenti alle cerimonie civili e religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone.
Sono vietate le sagre e le fiere di comunità.
Sono sospese le attività convegnistiche e congressuali (aperte al pubblico) .
Nella pubblica amministrazione le riunioni si svolgono a distanza salvo la sussistenza di motivate ragioni.
E’ fortemente raccomandato che le riunioni private (aziendali) siano svolte in modalità a distanza.
 
Centri benessere (DPCM 13.10.20 art.1 lettera z)
Le attività dei centri benessere e centri termali sono consentite nel rispetto della legge e dei protocolli. 
 
Ristorazione (DPCM 18.10.20 art. 1 c. 1 lettera d punto 8)
Le attività sono consentite dalle ore 5,00 alle ore 24,00 con consumo al tavolo e solo fino alle 18,00 senza consumo al tavolo. (l’Ordinanza 620 di Regione Lombardia prevede gli stessi orari).
Obbligo di rilevare la temperatura dei clienti in caso di accesso a qualsiasi tipologia di esercizio di somministrazione, quindi anche al cliente che consuma al banco (Ord. Regione Lombardia 620 del 16.10.2020).
Feste conseguenti alle cerimonie massimo 30 persone.
Massimo 6 persone al tavolo (quindi divieto di tavoli con capienze superiori).
Consegna a domicilio sempre ammessa nel rispetto delle regole.
Vendita per asporto fino alle ore 24,00 con divieto di consumo sul posto o nelle adiacenze (dalle 18 non è però possibile vendere bibite alcoliche- cfr Ordinanza Regionale 620).
E’ fatto obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale sulla base delle linee guida.
Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, secondo le norme vigenti di distanziamento interpersonale.

Gioco (Ordinanza Regione Lombardia 620 del 16.10.20)
Sono sospese le attività delle sale giochi, sale scommesse e sale Bingo.
E’ sospeso il gioco operato con dispositivi elettronici del tipo slot machines all’interno degli esercizi pubblici, degli esercizi commercial e delle rivendite di monopoli.
 
Commercio e consumo (ordinanza Regione Lombardia 620 del 16.10.20)
E’ vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica di qualsiasi esercizio commerciale dalle ore 18,00.
Sono chiusi dalle 18,00 alle ore 6,00 i distributori automatici h24 che distribuiscono alimenti e bevande con affaccio sulla pubblica via (esclusi i distributori di acqua e latte).
E’ vietata dalle 18,00 alle 6,00 la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche.
E’ sempre vietato il consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche, parchi giardini ville ecc.
 
Sanzioni (DL 19/2020)
Sanzione amministrativa da euro 400 a euro 1.000 così come previsto dal D.L. 19/2020 convertito con modificazioni dalla Legge 35/2020.
Per alcune fattispecie è prevista la sanzione accessoria della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.
 
Capienza e organizzazione tavoli
I tavoli devono essere disposti in modo che esista una distanza di un metro tra le sedute.
Eventualmente deve essere ridotto il numero dei tavoli.
I nuovi DPCM non prevedono la distanza inferiore per i congiunti che comunque non è informazione gestibile dal ristoratore.
Gli invitati alle cerimonie che appartengono a nuclei familiari diversi non sono in ogni caso considerabili congiunti. 
Il cartello della capienza, in assenza di chiarimenti, deve prevedere sia i posti all’interno sia all’esterno del locale.   

Il nuovo Dcpm 

Allegato 

La nuova ordinanza regionale 




NutriMenti alla Carrara, la cultura sposa l’enogastronomia

Connubio tra arte e vino a “NutriMenti alla Carrara, incontri di cultura gastronomica”, rassegna promossa dal Seminario Permanente Luigi Veronelli e dalla pinacoteca cittadina. L’iniziativa, dopo due edizioni a Venezia, approda, per la prima volta, nella città dove Luigi Veronelli a lungo ha vissuto e lavorato, sede del Seminario, da giovedì a domenica 25 ottobre, in segno di vicinanza al territorio colpito in modo drammatico dal Covid.

Il programma si suddivide in “Sinestesie”, ovvero percorsi tra arte, vino e musica, nella sezione “Assaggi”, degustazioni in forma di racconto di capolavori da sorseggiare creati dai migliori vignaioli italiani e in “Dialoghi”. Giovedì, alle 12, è attesa la presentazione ufficiale della “Guida Oro I Vini di Veronelli 2021”, la prima in Italia, nata dal lungo percorso editoriale inaugurato negli anni ‘50 dal massimo critico e degustatore del Novecento, inventore di un alfabeto che parte dalla sensorialità. Interverranno il direttore del Seminario Andrea Bonini e i curatori Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello. L’evento si trasformerà in esperienza con la degustazione guidata “I Sole della guida: storie di vini e persone”: un modo per poter apprezzare i dieci vini insigniti del premio speciale della redazione, selezionati tra 16mila etichette (replica venerdì alle 18).

Da sx  Gigi Brozzoni, Andrea Alpi, Andrea Bonini, Alessandra Piubello

Duplice omaggio a Veronelli con “Una biografia in sei calici” in compagnia di Maurizio Zanella, presidente di Cà del Bosco e socio fondatore del Seminario (giovedì 22, alle 18) e Vittorio Capovilla, artista della distillazione (sabato, alle 18). Giovedì, alle 21, sarà proposto “Sinestesie, degustazione d’arte e capolavori enologici”. Nelle sale della collezione permanente si terrà un dialogo itinerante tra cinque tele e altrettanti migliori assaggi della Guida Oro.

Venerdì, alle 21, immagini e assaggi in ricordo di Giacomo Bersanetti, grafico e disegnatore di vino, scomparso pochi mesi fa: saranno degustati cinque grandi vini approfondendo di ciascuno l’arte grafica.

Sabato, per la sezione Dialoghi, alle 15 Patrizio Roversi, conduttore tv e divulgatore sui temi agroalimentari, marito di Syusy Blady, condurrà l’incontro “Cultura, alimentazione e pandemia: è andato tutto bene?”, insieme, tra gli altri, a Maria Cristina Rodeschini, direttrice di Fondazione Accademia Carrara. Alle 21, “Sesto senso, musica, vino e racconti”, affidato alle conoscenze e alla narrazione di Luca Damiani, scrittore, musicologo e conduttore di “Sei gradi” su Rai Radio 3, che collega brani di diverso stile attraverso vari contatti, guiderà lo spettatore in un viaggio dove connessioni inusuali legano i brani interpretati da Gemma Pedrini, violoncellista e musicologa ipovedente, e grandi vini proposti da Andrea Alpi.

Domenica, alle 15, “Artusi, Veronelli & C.: parlare e scrivere di cibo” tratterà di ristorazione, cucina di strada, ricette della nonna, grandi chef, i ristoranti e i bistrò, tv, blog. Alle 18, dal cuore della Toscana, la degustazione “Fèlsina in verticale” con suggestioni letterarie a cura di Simonetta Lorigliola.

Chiusura in bellezza, alle 21, con “Tiziano da meditazione, degustazioni d’arte”, l’incontro tra le opere del Vecellio, sorseggiando tre grandi elisir, nell’ultimo giorno di esposizione della tela “Marte, Venere e Amore” in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Info su Seminarioveronelli.com.




#Federcarni vicino a te, i Macellai Ascom rilanciano gli acquisti sotto casa

Ettore Coffetti

Il Gruppo Macellai di Ascom Confcommercio Bergamo aderisce alla campagna di comunicazione nazionale promossa da Federcarni – Confcommercio, Federazione Nazionale Macellai che durerà fino alla fine di novembre, con l’obiettivo di sostenere il settore in questi mesi particolarmente difficili.

L’iniziativa #FedercarniVicinoATe vuole trasmettere ai consumatori, alle istituzioni e agli operatori della filiera un messaggio positivo.

La campagna è stata presentata ieri, 14 ottobre, a Roma al Ministero della Salute, alla presenza del vice ministro Pierpaolo Sileri e del presidente Federcarni Maurizio Arosio. L’incontro ha rappresentato l’occasione, a sei mesi dallo scoppio della pandemia, di fare il punto sulla sicurezza alimentare nella stagione del Covid-19 e sui programmi per garantire la sicurezza di tutta la filiera, dagli addetti ai lavori ai consumatori, che hanno sempre assicurato durante il lockdown approvvigionamenti e consegne a domicilio.

Le macellerie che aderiscono all’iniziativa potranno manifestare la propria partecipazione nel modo che riterranno più opportuno, tenendo conto delle proprie peculiarità. Non ci saranno sconti e promozioni imposti dall’alto, ma chi prenderà parte all’iniziativa potrà andare incontro alle esigenze della propria clientela con promozioni ad hoc per la propria bottega.

Le macellerie aderenti, dovranno esporre il materiale grafico (cartoncini e locandina recanti la scritta #FedercarniVicinoATe). Per i clienti saranno a disposizione flyer con l’invito a partecipare al contest fotografico su Instagram Meatlovers, postando immagini delle loro migliori ricette.

“L’emergenza ha portato a una riscoperta della macelleria di quartiere e dei suoi servizi, a partire dalla consegna a domicilio, che durante il lockdown è stata insostituibile per tutti coloro che erano impossibilitati a uscire per fare acquisti, anche di prima necessità” sottolinea Ettore Coffetti, presidente del Gruppo Macellai Ascom Confcommercio Bergamo. “Sono stati mesi difficili e critici, ma nel nostro settore, grazie all’impegno della categoria, l’emergenza ha portato alla fidelizzazione della clientela e ha creato i presupposti per allargarla, anche, in particolare, a molte giovani coppie che hanno riscoperto il piacere della spesa sotto casa e dei consigli dei migliori tagli di carne per ogni ricetta”.

L’iniziativa portata avanti da Federcarni valorizza l’attività delle macellerie e avvicina la clientela al negozio sotto casa, grazie anche al contest via Instagram Meatlovers.

Per aderire all’iniziativa è necessario compilare questo form




Piano Lombardia, a Bergamo 310 milioni di euro

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha partecipato a Bergamo alla quarta tappa di presentazione del ‘Piano Lombardia’ il programma di investimenti da 3,5 miliardi di euro (per realizzare opere dal valore complessivo di 5,5 miliardi) con interventi da realizzare tra il 2020 e il 2023. I fondi sono destinati al rilancio dell’economia, delle imprese e dei territori che hanno sofferto a causa dell’emergenza Covid.

Alla provincia di Bergamo vanno complessivamente 310 milioni di euro, dei quali 58, già anticipati a Comuni e Provincia per sviluppo sostenibile, efficientamento energetico e infrastrutturazione digitale; 252 milioni di euro per progetti di sviluppo del territorio, sulla base dei bisogni più urgenti emersi nei Tavoli Territoriali, tra cui 130 milioni per l’interconnessione Pedemontana Brebemi (IPB); 40 milioni per il potenziamento della metrotranvia T2 Val Brembana e 5 milioni per lo svincolo A4 Bergamo. Oltre a 11 milioni per l’ampliamento della Fiera di Treviglio, 9,2 milioni per percorsi ciclopedonali locali e altri 5 milioni per l’Università di Bergamo. Assicurati infine 70,2 milioni per l’acquisto di nuovi treni per potenziare il collegamento con Orio al Serio.

Il tour del presidente, accompagnato dagli assessori Claudia Terzi (Infrastrutture e Mobilità) e Lara Magoni (Turismo e Marketing territoriale) è partito dall’Università di Bergamo, dove ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali e delle parti sociali. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo aver incontrato i sindaci, all’Università di Bergamo, ha ascoltato le voci delle categorie produttive e ha presentato loro dettagliatamente gli investimenti messi in campo con il Piano Lombardia.

Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “La presentazione del piano è quanto mai strategica, specialmente alla luce del nuovo Decreto e del conseguente crollo di fiducia delle imprese su una reale ripresa dell’economia”. L’impatto dell’epidemia sull’economia del territorio è devastante: “Oltre ad aver fronteggiato un’emergenza sanitaria senza precedenti, Bergamo è stata fortemente colpita anche sul fronte economico- ha aggiunto il direttore Ascom-. Ora ci auguriamo che lo sforzo sia all’altezza delle aspettative delle imprese e che la Regione  continui a mantenere il suo ruolo di guida e motore dello sviluppo economico del territorio e nazionale, anche attraverso politiche attive nel lavoro e un piano di ricostruzione economica adeguato”. 

“Crediamo sia ora importante – ha aggiunto il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio – che Regione Lombardia implementi la pianificazione di nuovi strumenti e opportunità per commercializzare e promuovere i nostri prodotti muovendosi in maniera uniforme sui mercati internazionali e che questi strumenti vengano individuati assieme alle associazioni”.

“Auspico un modello Genova – ha puntualizzato Nello Alberti vicepresidente di Confindustria Bergamo – perché la situazione è davvero critica e ogni mese perso è un’azienda che potrebbe chiudere. Questo piano è la strada maestra. Serve proseguire rapidi e senza intoppi”.

“Se non riusciamo a rendere più rapide le risposte da dare ai cittadini e alle imprese – ha assicurato il presidente – credo sia impossibile ogni tipo di sviluppo. L’innovazione e la concretezza saranno perciò i nostri punti di riferimento. A questo proposito – ha ricordato Fontana – abbiamo appena messo in campo, con una delibera approvata ieri dalla Giunta regionale, altri 160 milioni di euro sulle politiche attive per la formazione al lavoro, perché crediamo che la formazione sia una leva fondamentale. Bisogna progettare assieme ai rappresentanti delle categorie produttive e proseguire questo confronto costante. Solo insieme ce la possiamo fare”

“Oggi ci presentiamo qui, nella città di Bergamo, che è quella che ha pagato il maggiore contributo a questa epidemia, a dare le prime risposte alle domande raccolte sul territorio, attraverso le scelte fatte tenendo conto di ciò che è emerso dai tavoli territoriali e in seguito dal Consiglio regionale. Questo Piano Lombardia – ha affermato il presidente – un piano da 3,5 miliardi di euro, così diretto, immediato e concreto che non ha ancora avviato nessun’altra regione in Italia, è una boccata di ossigeno per territori e aziende. Si tratta di risorse certe per ricominciare”.

“I progetti – ha specificato il presidente – sono stati fatti nella direzione di una visione della Lombardia del futuro: essi ne costituiranno i driver. Serve ora collaborare per contrastare eventuali difficoltà o rallentamenti. Come Regione continueremo ad ascoltare il territorio e a recepire eventuali nuove istanze che si paleseranno, senza lasciare indietro nessuno, facendo in modo che tutti i territori della nostra regione abbiano le stesse possibilità, ognuno con le sue peculiarità”.

“Il Piano Lombardia rappresenta un investimento senza precedenti per la Bergamasca – ha spiegato l’assessore Terzi -. L’obiettivo è rilanciare l’economia attraverso un’iniezione potente di liquidità. Abbiamo raccolto le esigenze degli enti locali e dispiegato risorse che saranno determinanti. Andiamo infatti a sbloccare infrastrutture cruciali che i bergamaschi attendono da tempo. Non solo strade, – ha specificato – ma tante opere che attengono alla mobilità dolce, e poi 26 milioni di euro a contrasto del dissesto idrogeologico: tutti interventi che non avremmo mai potuto sostenere senza il Piano Lombardia e senza la caparbietà del presidente di Regione Lombardia”.

“Oltre agli interventi già citati – ha continuato – segnalo i 10 milioni di euro per la Variante della Valcalepio, ulteriori 3 milioni per la Variante di Verdello, 7,5 milioni per la Variante di Cerete, 5 milioni per la Variante di Boltiere, 1,8 milioni per la Variante Sud di Calusco, 1,5 milioni per il completamento della riqualificazione della SP100 a Palosco, 4 milioni per la realizzazione dello svincolo della SP470 a Dalmine. E sulla mobilità ciclistica i 5.850.000 euro per realizzare la Ciclabile dell’Isola, 1.210.000 euro per l’anello ciclabile tra Roncola e Costa Valle Imagna e 1.400.000 per la ciclabile che costeggia la SP149 a Spirano e Comun Nuovo”.”.

“Oggi siamo qui per ripartire. Investire significa pensare al futuro. Il Piano Lombardia – ha aggiunto l’assessore Lara Magoni – genererà un’energia più forte per ricominciare. Obiettivo è implementare le infrastrutture su un territorio che ha una vocazione turistica importante, perché le infrastrutture sono un biglietto da visita fondamentale e in occasione dell’appuntamento di Bergamo e Brescia, Capitali della Cultura 2023, faranno la differenza”.