“Natta”, nuovi laboratori di chimica grazie al supporto di Sestini

Sono trascorsi sessant’anni ormai da quando i primi studenti del Natta di Bergamo iniziarono a dar vita ai loro timidi esperimenti nei laboratori dell’istituto, affascinati dall’alchimia di formule e provette. Ma oggi di quei vecchi banconi in amianto e dell’arredamento vetusto di quelle stanze resta soltanto un lontano ricordo. Già, perché grazie a una sinergia nata con l’imprenditoria bergamasca la storica scuola – che offre indirizzi in chimica, materiali e biotecnologie – negli ultimi tempi è riuscita ad ammodernare le sue strutture, offrendo strumenti all’avanguardia. E così il nuovo anno scolastico è iniziato sotto i migliori auspici per gli allievi dell’Isis che potranno ora svolgere i loro esperimenti in un ambiente completamente sicuro e rinnovato. La scorsa settimana è stato infatti inaugurato il nuovo dipartimento di analisi chimica. Il merito va al generoso apporto economico elargito dal Comitato per gli Istituti Paleocapa e Natta, presieduto da Roberto Sestini, che da tempo contribuisce al potenziamento e al rinnovamento delle dotazioni strumentali, didattico-scientifiche e di sicurezza degli ambienti di studio e di lavoro. Questa è la seconda tappa di un progetto ambizioso suddiviso in tre fasi che la dirigenza scolastica del Natta aveva iniziato a portare avanti tra il 2011e il 2012. Il notevole incremento del numero di allievi e la necessità di implementare i nuovi percorsi didattici previsti dalla recente riforma, aveva infatti sollevato la necessità di migliorare gli aspetti legati alla sicurezza, alla fruibilità e alla funzionalità dei laboratori. La priorità era ricaduta sull’ammodernamento delle aree di analisi chimica delle classi quarte e quinte (ala Paleocapa) realizzati tra gli anni ’50 e ’60 e, di conseguenza, ormai obsoleti e inadeguati. Nell’estate del 2013 l’istituto si era posto come primo obiettivo la sistemazione del laboratorio analisi delle quinte, al primo piano, con la sostituzione dei banconi, degli arredi tecnici e il potenziamento dei sistemi di aspirazione per la riduzione del rischio chimico. 
La seconda fase del piano di restyling del laboratorio di analisi chimica delle classi terze e quarte, realizzato in questi mesi e che ha visto la luce la scorsa settimana, ha richiesto una spesa complessiva di 76mila euro, di cui 16mila per lo smaltimento dell’amianto. Sono stati infatti rimossi e bonificati i vecchi arredi e tutti i manufatti contenenti questo materiale. Al primo piano è stato creato il dipartimento dei laboratori di analisi chimica del triennio superiore con spostamento in tali spazi delle attività didattiche di laboratorio delle classi terze. Grazie all’abbattimento di un muretto perimetrale è stato possibile realizzare uno spazio laboratoriale multifunzionale con open space che consente di effettuare attività didattiche, anche teoriche, nell’ambito delle discipline bio-microbiologiche e biotecnologiche, che coinvolgono sia l’indirizzo tecnico che quello liceale. Ci sono poi due spogliatoi separati dedicati ai laboratori bio-microbiologici per garantire una corretta applicazione delle misure di prevenzione dal rischio biologico.
E per il futuro sono in serbo altre novità. Nel corso dell’anno scolastico 2014/2015 verrà effettuato uno studio preliminare sullo stato dell’arte dei laboratori e le eventuali criticità residue per procedere poi all’adeguamento della parte didattica e strumentale e dei sistemi di aspirazione. “In questa proficua sinergia con l’imprenditoria bergamasca – ha detto Maria Amodeo, dirigente scolastica dell’Isis Giulio Natta – prende spunto anche la scelta d’intitolazione del nostro auditorium al professor Quirino Sestini, docente del primo corso chimico, che insieme al figlio Bernardo Sestini, ha realizzato un sogno imprenditoriale che è ancora un faro per l’industria chimica bergamasca: la SIAD spa. Tale legame si è consolidato nelle generazioni a venire grazie all’attenzione  dell’azienda verso il Natta e al continuo sostegno di Roberto Sestini, attuale presidente della SIAD, nipote del professor Quirino e figlio del dottor Bernardo. Le iniziative all’insegna del cambiamento intraprese in questi  anni, fondate sulle competenze dei docenti e dei tecnici che vi lavorano e sul responsabile utilizzo delle risorse pubbliche e private del territorio, rappresentano un progetto di scuola ambizioso che fornisce agli studenti concreti strumenti  per affrontare la difficile situazione economica e sociale del Paese e li aiuta a confrontarsi con le sfide del nostro tempo”.
La Fondazione Sestini è stata creata nel 1987, in occasione del 60esimo anniversario della nascita di SIAD. Negli anni questa istituzione si è dedicata all’organizzazione di manifestazioni culturali, al sostegno del mondo medico-scientifico, alla pubblicazione di materiale di studio e di divulgazione tecnico-scientifica e professionale, a corsi per tecnici e laureati e alla creazione di borse di studio.  
E all’inaugurazione della scorsa settimana non poteva certo mancare Roberto Sestini che da giovane studiò proprio in quei laboratori, seguendo le orme di suo padre Bernardo e suo nonno Quirino. Quel felice connubio tra volumetrie e luce che ancora oggi caratterizza le stanze adibite agli esperimenti chimici del Natta ebbe origine sessant’anni fa, grazie a un suo viaggio all’estero: “Io all’epoca ero giovane, facevo solo da autista – racconta Sestini -.– Era il 1954 e ricordo che io, mio padre, il preside e alcuni docenti dell’istituto Paleocapa andammo a visitare gli istituti tecnici e industriali e tessili di Germania e Francia per prendere spunto dai loro laboratori. Tornati dal viaggio, il preside del Paleocapa, il professor Guaitani, che era un uomo decisamente tosto, riuscì a portare avanti la sua idea e a farsi dare dal Ministero il denaro di cui aveva bisogno per far costruire un nuovo istituto che continua ancora oggi a forgiare studenti validi grazie ad attrezzature all’avanguardia. L’inaugurazione del nuovo laboratorio di analisi chimica del Natta rappresenta una componente importantissima per la formazione dei ragazzi e dimostra che finalmente la collaborazione tra il mondo imprenditoriale e il mondo della scuola sta tornando a rivestire un ruolo fondamentale”.




«L’Expo è un’opportunità, ma il clima di incertezza non aiuta»

Alberto Corti, direttore generale Confturismo Confcommercio, fa il punto sullo stato del turismo a margine della Digital Travel Summit Conference in Fiera, in occasione della 14esima edizione di No Frills. Se la sfida digitale sembra sulla carta l’opportunità da cogliere, le imprese del settore fanno i conti con una stagione guastata da maltempo e crisi mentre regna ancora l’incertezza su Expo e sulle potenzialità che l’evento porta con sé.
Qual è il bilancio del settore?
“Il comparto esce da un’estate difficile. I turisti stranieri sono in crescita (+0,5%), ma in misura ridotta, con una vera débacle del mercato russo alle prese con la questione ucraina e di quello giapponese a causa della crisi del sistema previdenziale. L’Europa resta comunque il bacino turistico di riferimento per l’Italia e continua a valere l’80 per cento degli arrivi, ma la crescita zero del Vecchio Continente porta a tagli a budget e presenze. La vera nota negativa è stata rappresentata quest’anno dal mercato interno: con un -30% sul versante balneare sia di arrivi che di spesa. Il maltempo ha fatto disastri: 4 milioni e 200 mila italiano hanno cancellato o ridotto il numero dei giorni di vacanza”.
Gli italiani si rifaranno a Natale?
“Dall’Osservatorio più recente l’indice di fiducia dei viaggiatori evidenzia una maggior propensione ad intraprendere viaggi nei prossimi mesi. In una scala tra 0 e 100, l’ultima rilevazione è a quota 58 contro il 56 precedente” .
Ci sono grandi aspettative per Expo. Crede che rappresenti l’occasione privilegiata per riportare turisti in Italia?
“Expo rappresenta l’evento più atteso ma gli scandali non aiutano e il clima è di incertezza. Expo doveva incentivare il classico tour italiano, ma il fatto che ora si discuta di portare i bronzi di Riace e la Venere del Botticelli a Milano, sembra far esaurire la visita turistica nel capoluogo lombardo. Allo stato attuale Expo 2015 è ancora scarsamente percepito all’estero e lo è comunque meno dell’Esposizione del 2020 di Dubai. L’Enit, l’ Agenzia nazionale del turismo, commissariata non aiuta, anche se nelle ultime settimane si è intensificata l’operazione di promozione. Del resto non può esistere turismo senza prodotto…”.
Il rilancio del comparto parte dal web?
“La digitalizzazione è la sfida principale per le imprese, come è emerso dalla Digital Travel Summit Conference a No Frills. Grazie allo sconto fiscale del 30% per le imprese singole e associazioni che fanno investimenti nel turismo digitale, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo prevede un ritorno di 60 milioni di euro in più nel primo anno di investimento. La normativa italiana che ha garantito il diritto di recesso senza penali per i viaggi non ha agevolato in passato la vendita di pacchetti on line e lo sviluppo di aziende sul web. Senza dubbio il web garantisce nuove opportunità ma non in tutte le forme di turismo”.
Quali sono le forme di turismo su cui puntare con mezzi tradizionali?
“La digitalizzazione non serve nel turismo congressuale e incentive che non si basa sulla suggestione creata da un portale ma sul contatto diretto. Ci sono ancora buoni margini di crescita per il turismo Mice e Business e non bisogna sottovalutare anche chi si muove per problemi di salute da una città all’altra. Il momento è di forte competizione e l’obiettivo resta quello di fidelizzare i clienti e conquistare nuovi turisti leisure provenienti da altri Paesi”. 




Turismo, l’Ascom in campo per rilanciare la formazione

nella foto: Oscar Fusini

Scuola, associazioni e mondo imprenditoriale hanno dato vita – con il sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione, di Regione Lombardia e del Fondo Sociale Europeo – ad un percorso di istruzione e formazione tecnica superiore-Ifts in campo turistico. Ascom, Turismo Bergamo, Università, Fondazione Ikaros, Alberghiero Sonzogni, Istituto Galli  unitamente a rappresentanti del mondo imprenditoriale della ristorazione e del turismo e a istituzioni come la Fondazione Bernareggi, la Gamec e il Consorzio Tutela Val Calepio hanno costituito nei giorni scorsi un’associazione di scopo per contribuire allo sviluppo turistico e occupazionale del territorio con un percorso dedicato. “Il partenariato formalizzato nei giorni scorsi con la costituzione dell’associazione  è il frutto di due anni di lavoro e confronto per rispondere all’esigenza del mondo imprenditoriale di poter contare su figure professionali formate nel territorio e favorire l’incoming turistico” spiega Oscar Fusini, vicedirettore dell’Ascom.
Il corso “Tecniche per la promozione di prodotti e servizi turistici con attenzione alle risorse, opportunità ed eventi del territorio” accelera l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e riqualifica chi ha già in curriculum esperienze e mansioni. Gli sbocchi professionali spaziano dai tour operators alle imprese turistiche incoming, dalle attività ricettive alle società di comunicazione e marketing, dalle associazioni agli enti impegnati nella promozione turistica  Il corso si rivolge a giovani e adulti fino a 35 anni di età, residenti o domiciliati in Lombardia, e in possesso di un diploma  di istruzione secondaria superiore o tecnico professionale  o, in alternativa, dell’ammissione al quinto anno dei percorsi liceali.
La didattica si basa sul metodo “learning by doing” che permette di lavorare a progetti reali, attraverso l’uso di simulazioni, casi di studio e project work. I corsi sono tenuti oltre che da cultori delle discipline specialistiche da docenti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni. Una parte importante è rappresentata dallo stage: “L’obiettivo che ci ha sempre accompagnato in questi anni di progettazione e confronto è quello di favorire l’inserimento lavorativo, accompagnando lo studente ad acquisire professionalità specifiche richieste dalle aziende del territorio – sottolinea Nadia Baldini, dirigente dell’Istituto Scolastico Guido Galli -. I tirocini rappresentano il 30% del monte orario complessivo e vengono effettuati presso aziende leader del territorio, con il supporto di tutor scolastici. Tutti gli allievi avranno a disposizione un pc portatile e software specializzati per la didattica sempre attenta alla presentazione di casi concreti e reali. Per una full immersion di inglese, la classe volerà a Dublino all’Emerald Cultural Institute mettendo alla prova sul campo la padronanza della lingua straniera, requisito fondamentale per qualsiasi professione in campo turistico”. Il corso, presentato il 2 ottobre all’Abbazia benedettina di San Paolo d’Argon, si svolgerà presso la Fondazione Its  con sede nel suggestivo  edificio voluto nel 1079 dai monaci di Cluny e presso l’Isis Guido Galli di via Gavazzeni.  Le lezioni inizieranno lunedì 27 ottobre: il corso intensivo full time dalle 9 alle 17, prevede 1000 ore di formazione, di cui 700 di insegnamento e 300 di stage. Per accedere alle selezioni(il corso prevede la frequenza di 25 partecipanti al massimo) è necessaria la preiscrizione compilando l’apposito form on-line su uno dei siti degli istituti.




Moda, «ecco perché acquistare falsi non è mai un affare»

Mentre abbigliamento e calzature stanno facendo i conti con la crisi più importante dal Dopoguerra, il mercato della contraffazione si sviluppa e cresce. Tendenze opposte che rendono ancor più evidente l’annoso problema dell’illegalità e che hanno portato Federazione Moda Italia – Confcommercio a rilanciare su tutto il territorio nazionale le iniziative di sensibilizzazione e contrasto. Lo ha fatto anche a Bergamo nel corso di un seminario organizzato con la Camera di Commercio nell’ambito del progetto regionale “Sportelli Legalità delle Camere di Commercio Lombarde” e dedicato anche alle novità in tema di etichettatura dei prodotti tessili. L’assunto da cui parte l’organizzazione è che si tratta di un fenomeno «non più tollerabile anche dal punto di vista etico e sociale». L’“arma” per aggredirlo è aumentare la consapevolezza dei consumatori e convincerli che acquistare un capo o un accessorio “firmato” a basso prezzo non è per niente un buon affare, per sé stessi, anche per via dei risvolti sanzionatori, e per tutto il Paese. I negozianti sono chiamati a fare da tramite per questo messaggio, diventando grazie al loro rapporto diretto con i cittadini “cellule” di informazione e promozione di una cultura della legalità e di un consumo più attento e corretto.
«L’Italia – ricorda il segretario generale di Federmodaitalia Massimo Torti – è il primo Paese in Europa nel consumo di prodotti contraffatti ed è al terzo posto nel mondo per la produzione. Il giro d’affari del falso è pari a 6,9 miliardi di euro all’anno, di cui 2,5 miliardi (35,9%) nel solo comparto moda. Agli incassi sottratti al mercato regolare va ad aggiungersi una perdita di 4,6 miliardi per le mancate entrate fiscali, pari all’1,74% del gettito statale complessivo». Secondo una ricerca di Confcommercio – Format Research, per oltre il 50% dei consumatori la ragione principale degli acquisti illegali è di natura economica e solo il 36,2% dei consumatori è convinto che l’acquisto illegale sia effettuato inconsapevolmente. «Chi compra sa perciò di avere a che fare con un prodotto contraffatto – rimarca Torti – ed è proprio per questo che vogliamo illustrare tutte le conseguenze di questo comportamento e dimostrare che, alla fine, non ci sono vantaggi per nessuno se non per le organizzazioni criminali».
Sul piatto, tra i dieci motivi per convincersi a non comprare prodotti falsi messi nero su bianco dalla Federazione, ci sono i rischi per la salute (perché i processi produttivi non seguono le prescrizioni di legge né sono sottoposti a controlli) e la constatazione che la qualità non potrà che essere pari al prezzo pagato in termini di scarsa fattura, difetti, mancanza di garanzie, per non parlare dell’assenza del post vendita. «Da non dimenticare le sanzioni – continua Torti -. Chi acquista prodotti falsi rischia da 100 a 7mila euro, anche se più che su cifre shock, che hanno un effetto prevalentemente mediatico e finiscono solo con lo spaventare i visitatori stranieri, la nostra Federazione sta spingendo per una sanzione proporzionale all’acquisto: per un articolo pagato 100 euro, un esborso di altri 100 euro, così che il presunto “affare” dell’acquirente si sgonfi all’istante». Da demolire è anche l’idea che comprando i prodotti dai venditori ambulanti («l’abusivismo commerciale è l’altra faccia della stessa moneta», sottolinea il segretario di Federmoda) si dia una mano a persone svantaggiate, al povero vu cumprà che macina chilometri sulla spiaggia. In realtà è l’esatto contrario perché contraffazione ed abusivismo sono sinonimo di sfruttamento della manodopera clandestina, lavoro senza sicurezza e tutele per gli addetti e lavoro minorile. «Si calcola che la contraffazione valga 120mila posti di lavoro e oggi che il problema dell’occupazione, soprattutto giovanile, è così avvertito – spiega Torti – deve far riflettere quanto l’illegalità sottragga spazi all’economia regolare. Acquistare prodotti contraffatti non è, quindi, una risposta alla crisi che ha ridotto le possibilità di spesa, contribuisce invece a peggiorare la situazione, alimentando il sommerso e lo sfruttamento delle persone e danneggiando le imprese che producono nel rispetto delle leggi e pagano le tasse». Ciò che possono fare i cittadini contro il fenomeno è tantissimo. «Le forze dell’ordine – rileva Torti – svolgono un ruolo basilare, ma i sequestri sono solo la punta dell’iceberg di un male criminoso e criminale che non è semplice da affrontare, ma al quale la consapevolezza dei consumatori può dare una stoccata significativa».




Web e tecnologie digitali, sei incontri gratuiti per le pmi

Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio, con l’organizzazione di Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo provinciale, propone un ciclo di sei incontri gratuiti per spronare le micro, piccole e medie imprese dei diversi comparti a sviluppare e approfondire l’utilizzo del web e delle tecnologie digitali. L’appuntamento è per una sera a settimana – dal 25 settembre al 28 ottobre, dalle ore 17 alle 20 -, con sessioni che focalizzano di volta in volta un tema specifico. Gli incontri si tengono nella Sala Consiglio del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (primo piano della ex Borsa Merci in via Petrarca 10 a Bergamo) e sono rivolti a imprenditori, collaboratori, responsabili di Mpmi.
Queste le date e gli argomenti: “Social media: quali sono e come possono essere utilizzati da una MPMI” (giovedì 25 settembre); “Il sito e il blog aziendale” (giovedì 2 ottobre); “Aumentare la propria visibilità e le opportunità d'affari grazie al web e alla multicanalità” (martedì 7 ottobre); “Il web marketing: come convertire in business le visite sul sito web” (martedì 14 ottobre); “Il cloud computing è davvero una miglioria in ambito organizzativo e di business?” (martedì 21 ottobre); “La mobile economy creerà benefici per il business?” (martedì 28 ottobre).
Per partecipare è necessario iscriversi sul sito http://www.bergamosviluppo.it (sezione news scorrevoli; i posti disponibili sono 33).




Abbigliamento e calzature, seminario su etichettatura e lotta alla contraffazione

“Come evitare sanzioni e prevenire rischi: l’etichettatura dei prodotti tessili, abbigliamento e calzature e la lotta alla contraffazione” è il titolo di un seminario rivolto a consumatori e commercianti promosso dalla Camera di Commercio di Bergamo e da Federazione Moda Italia, l’organizzazione di settore del sistema Confcommercio. L’evento è in programma lunedì 29 settembre nella Sala Giunta dell'Ente, in Largo Belotti 16, a partire dalle ore 10. Sarà aperto dai saluti del presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti e di Umberto Dolci, componente del Consiglio camerale in rappresentanza delle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti. Seguiranno gli interventi di Massimo Torti, segretario generale di Federazione Moda Italia, che illustrerà il kit “Sos etichettatura” messo a punto dall’organizzazione e i 10 motivi per non comprare i prodotti falsi, e di Anna Maria Colitti, responsabile Servizio di Regolazione del Mercato, sulle attività di vigilanza del mercato in settori specifici da parte della Camera di Commercio di Bergamo. Al termine si darà spazio agli interventi dei partecipanti. La chiusura dei lavori è affidata ad Andrea Vendramin, dirigente della Camera di Commercio di Bergamo.
Ai partecipanti sarà consegnato il kit “Sos etichettatura-contraffazione”, realizzato nell’ambito del progetto regionale “Sportelli legalità delle Camere di Commercio lombarde”.




Turismo, “Iseo Express”, dall’aeroporto navetta verso i laghi

La Provincia di Bergamo ha dato l'avvio ad una sperimentazione costruita nell’ambito della progettualità di eccellenza per la promozione e lo sviluppo del sistema turistico nazionale con il Progetto “Iseo Express” destinato a valorizzare e potenziare la fruibilità dei Laghi di Iseo e di Endine.  Nel prossimo futuro i turisti che sbarcano all’aeroporto “Il Caravaggio” di Orio al Serio potranno beneficiare di uno speciale servizio che li porti direttamente verso le strutture ricettive dell’area lacuale senza dover subire inutili attese legate agli orari dei servizi pubblici.
Il transfer è progettato come servizio dinamico e continuativo mediante l’utilizzo di “navette a chiamata”,  verso le due principali direttrici lacuali: dall'Aeroporto verso Trescore Balneario, Endine Gaiano, Lovere, Pisogne e, sempre dallo scalo, verso Grumello d/Monte, Sarnico, Paratico, Iseo e Marone. La prenotazione del transfer potrà essere effettuata già al momento della scelta della struttura ricettiva tramite gli appositi siti di prenotazione on line; una volta selezionato il servizio i turisti troveranno all’aeroporto il mezzo, un’auto o un bus di diversa capienza in ragione del numero dei posti necessari, che li porterà direttamente alle strutture ricettive prenotate. Particolare attenzione è stata riservata alla sostenibilità ecologica del progetto e ai passeggeri con difficoltà motorie grazie all’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale attrezzati per il trasporto disabili. A bordo delle navette sarà inoltre messo a disposizione dei turisti un “Welcome kit” di materiale promozionale del territorio. La fase esecutiva del progetto, con particolare riferimento agli aspetti organizzativi e gestionali, viene affidata a Turismo Bergamo.




Voucher Dote Scuola, la Regione accoglie le richieste dei cartolai

Le proteste di librai e cartolai sui tagli alla Dote scuola per l’acquisto del materiale scolastico hanno avuto il loro effetto. Grazie all’attività dell’Associazione Cartolibrai Cartolai ed Affini con il supporto di Confcommercio Lombardia, la Regione Lombardia ha pubblicato importanti precisazioni che rendono spendibili i buoni anche in molti esercizi di vicinato che sembravano essere stati esclusi.
In particolare, la DG Istruzione Formazione e Lavoro ha precisato quali sono le tipologie di materiale ammesso all’acquisto tramite voucher, rispondendo alla richiesta della categoria di ampliare la gamma di prodotti. Le precisazioni della Regione evitano l’errata interpretazione del termine “dotazioni tecnologiche” (contenuta nella DGR 1320/2014 sulla Dote Scuola, in allegato) da parte di coloro che riscuotono i buoni dai commercianti: un’interpretazione sbagliata che non permetteva il rimborso di buoni utilizzati per acquistare tutte quelle dotazioni tecnologiche che non consistono in supporti puramente telematici o digitali.
Ecco quindi l’elenco delle dei prodotti acquistabili con i voucher. Nella categoria “Libri di testo” rientrano: libri di testo cartacei e/o digitali; vocabolari; libri di narrativa (anche in lingua) consigliati dalle scuole. La voce “Dotazioni tecnologiche” comprende: hardware (pc, tablet o e-book); software (programmi e sistemi operativi ad uso scolastico anche per DSA e disabilità); materiale per archiviazione di dati (chiavette Usb, Cd-Rom, memory card, hard disk esterni); calcolatrici elettroniche; materiale per disegno tecnico (compasso, righe e squadre, goniometro, non materiale di consumo); materiale per disegno artistico (pennelli, spatole, non materiale di Consumo); strumenti per protezioni individuali ad uso laboratoriale. Non rientrano nella categorie di prodotti acquistabili in generale tutti i prodotti di consumo (penne, matite, pennarelli, quaderni, fogli, etc.), diari, cartelle e astucci.  




26 e 27 settembre / Bergamo e la Lombardia in passerella a NoFrills

In Fiera le offerte turistiche presentate a cento buyer internazionali. Trigona (Turismo Bergamo): «Fondamentale lo sviluppo di iniziative di qualità coordinate fra tutti i livelli istituzionali»

NoFrills è la fiera per operatori professionali che, come recita il titolo, “senza fronzoli” mette in contatto la domanda nazionale ed internazionale dei prodotti e dei servizi turistici. Di scena alla Fiera di Bergamo, torna per la 14esima edizione il 26 e 27 settembre con tutte le carte in regola per confermarsi un momento privilegiato di confronto e sviluppo del settore, con 120 eventi inediti che vogliono favorire opportunità concrete di business – tra start up, finanziatori, centri di ricerca e pmi dell’industria turistica tradizionale o Ict -, occasioni per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, seminari, corsi di formazione, tavole rotonde, accompagnati da numeri, statistiche e focus. La rassegna registra per la prima volta il tutto esaurito dal punto di vista espositivo e un +20% delle pre-registrazioni dei visitatori, lo scorso anno attestati a quota 12mila. In questo spazio di respiro internazionale, anche Bergamo e la Lombardia trovano una ribalta qualificata. «La fiera richiama ogni anno un ingente numero di organizzatori, espositori, visitatori offrendo loro una variegata gamma di servizi, tra cui quelli relativi all’accoglienza e alla scoperta dell’identità e delle tipicità del territorio che li ospita. Bergamo ha così potuto, anche indirettamente, beneficiare dell’evento mettendosi in vetrina – evidenzia Luigi Trigona, presidente di Turismo Bergamo -. A ciò si aggiunge ad un altro dato confortante rilevato dall’Osservatorio del turismo italiano secondo cui tra le aree più visitate del nostro Paese emergono la Lombardia e il Lazio (11% ciascuna)».
Da tre anni, inoltre, NoFrills ospita, in un’area dedicata, Discover Lombardy, iniziativa nata dall’Accordo di Programma tra Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo, promossa da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Turismo Bergamo, che vede la partecipazione delle Camere di Commercio di Brescia, Como, Cremona, Monza e Brianza, Pavia e Varese. All’interno dei padiglioni del polo fieristico, 40 seller presentano il meglio dell’offerta bergamasca e lombarda ad un centinaio di buyer: tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, giornalisti di settore sia di nazionalità italiana che estera. Oltre venti le nazioni di provenienza, tutte collegate con lo scalo di Orio al Serio o con gli altri aeroporti lombardi. La novità di quest’anno riguarda la partecipazione di Argentina e Messico.
Nel workshop le peculiarità attrattive della provincia e della regione sono suddivise in aree tematiche caratterizzanti: business, heritage e nature. Del progetto Discover Lombardy fanno parte anche cinque educational tour dedicati a tour operator internazionali che toccheranno le città di Brescia, Cremona, Monza, Como e Pavia; a questi si aggiungeranno due “Gruppi Expo” per i paesi  Bric più interessati all’Esposizione Internazionale che verteranno su shopping, arte, natura e sport.
«L’incontro tra Discover Lombardy e NoFrills è un’occasione per fare sinergia e per collaborare con una delle più importanti fiere dedicate agli operatori dell’ospitalità – evidenzia Trigona -. Ma è anche l’occasione per rimarcare che il nostro compito è proprio quello di favorire una politica orientata a facilitare lo sviluppo di iniziative d’eccellenza e di qualità, coordinata fra tutti i livelli istituzionali, con un programma condiviso da protagonisti pubblici e privati. Ed è questa la strada che dovremo percorrere in vista di un appuntamento importante come Expo 2015, che segnerà una tappa fondamentale per il comparto turistico e per Bergamo e la Lombardia nel suo complesso».




Credito Bergamasco, costituito il Comitato territoriale

Avrà funzioni consultive e propositive. Alla presidenza Mario Ratti, che sarà affiancato dai vicepresidenti Enrico Fusi e Giacomo Gnutti. Tra i componenti anche il direttore dell’Ascom, Luigi Trigona

E’ stato costituito il Comitato territoriale della Divisione Credito Bergamasco. Presidente è stato nominato Mario Ratti, imprenditore bergamasco del settore cartaceo. Già vicepresidente vicario dell’Istituto di Largo Porta Nuova, sarà affiancato dai vice Enrico Fusi, commercialista bergamasco, e Giacomo Gnutti, bresciano, leader del Gruppo FGH.
Il Comitato avrà funzioni consultive e propositive – con riferimento al proprio ambito territoriale di operatività – per le politiche creditizie, le sponsorizzazioni, gli investimenti ed i disinvestimenti in società legate alle infrastrutture locali, oltre ad altri numerosi temi funzionali al legame tra Creberg ed il proprio territorio. Tra gli obiettivi del Comitato spicca, in particolare, quello di rappresentare le istanze specifiche e le caratteristiche socioeconomiche delle provincie presidiate dalla Divisione, grazie alla collaborazione di personalità provenienti dal mondo imprenditoriale ed associativo.
I componenti del nuovo organismo sono, oltre a Ratti e ai due vicepresidenti, Giuseppe Ambrosi, bresciano, presidente del gruppo caseario Ambrosi Spa; Maria Silvia Bassoli, consulente aziendale e fiscale di Bergamo, Lodovico Camozzi, dell’omonimo gruppo industriale bresciano, Natale Castagna, consigliere delegato di Novatex Italia (Lc), Giovanni Dotti, bergamasco, professore universitario alla Cattolica; Paolo Longhi, imprenditore bergamasco, presidente del società di famiglia Italfim; Claudia Limonta Rovagnati, imprenditrice del settore alimentare; Renato Salerno, bergamasco, consulente aziendale e fiscale; Monica Santini, direttore generale di Santini Maglificio Sportivo srl; Stefania Servalli, professore associato di Economia Aziendale all’Università di Bergamo; Luigi Trigona, direttore dell’Ascom, segretario generale della Promoberg, membro di Giunta della Camera di Commercio e presidente di Turismo Bergamo; Carlo Edoardo Valli, brianzolo, amministratore unico di Valli Arredobagno nonché presidente dell’ente camerale di Monza e Brianza.
Angelo Piazzoli, responsabile della segreteria Divisione Creberg e segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco, è stato nominato Segretario del Comitato.