Stop in tutta Italia fino al 25 marzo Le misure restrittive del Governo

L’Italia verso lo stop. Almeno fino al 25 marzo. Il governo annuncia una nuova stretta nel contrasto al coronavirus. Il premier, Giuseppe Conte, parla in diretta Facebook – alle 21.45 dell’11 marzo – in un discorso a tratti anche drammatico. “Grazie agli italiani che compiono sacrifici. Stiamo dando prova di essere una grande nazione”, comincia. Poi elenca le nuove misure, premettendo: “Ho fatto un patto con la mia coscienza, al primo posto c’è la salute degli italiani”. Quindi spiega: “Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari”. Sono sospese dunque le attività di bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18). Mentre restano garantite le consegne a domicilio. Chiudono parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa, mercati di ogni tipo. Saranno invece aperti tabacchi, lavanderie ed edicole. Lavoreranno anche idraulici, meccanici, benzinai e pompe funebri. Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio. Chiusi invece i reparti aziendali “non indispensabili” per la produzione. E le aziende sono invitate a incentivare ferie, congedi retribuiti e smart working. “Garantiti i servizi bancari, assicurativi, postali, e i trasporti”, con possibili riduzioni però per quanto riguarda quelli locali – le regioni decideranno caso per caso – i taxi, ma anche treni, aerei e trasporti marittimi. Insomma, misure improntate a un difficile equilibrio, che provano a evitare la serrata totale, per consentire all’economia in qualche modo di restare a galla. Ci saranno infatti accordi locali tra aziende, regioni e sindacati.Il premier annuncia anche la nomina di un commissario per le terapie intensive con “ampi poteri”: Domenico Arcuri, l’uomo attualmente alla guida di Invitalia. Dovrà coordinare gli acquisti per le strutture sanitarie e potrà anche darà il via a nuove linee di produzione. “Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile – dice ancora Conte – non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi e responsabili”. Il discorso si conclude con un messaggio-appello: “Restiamo distanti oggi per abbracciarci domani”.

Ecco il testo integrale del decreto, con validità dal 12 marzo

 



Gelato day. I gelatieri Ascom annullano la promozione e fanno una donazione all’Ospedale di Bergamo

Il direttivo Gelatieri Bergamaschi ha deciso di sospendere la promozione della Giornata Europea del Gelato Artigianale fissata per il 24 marzo.

“Nella situazione attuale – dice la presidente Giorgia Mologni – ci sembra opportuno invitare la popolazione a stare a casa, piuttosto che uscire a mangiare il gelato.

Il Comitato Gelatieri Bergamaschi di Ascom ha deciso di devolvere la cifra destinata all’iniziativa al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, come gesto di vicinanza in questo momento drammatico per i malati e per chi si occupa di loro.

 

 




Dolci (Fiva) invita gli ambulanti lombardi a rinunciare temporaneamente al loro lavoro

Il presidente degli ambulanti aderenti a Confcommercio ha scritto oggi a tutti i colleghi – compresi quelli di generi alimentari – invitandoli a restare a casa e a sospendere momentaneamente la loro attività

“Vista la situazione che sta attraversando il mondo intero, ma in particolare la nostra regione Lombardia, desidero raggiungervi con questo messaggio affinché prevalga il senso di responsabilità e si possa guardare con speranza al prossimo futuro- scrive Dolci che è presidente di Fiva Lombardia e e Fiva Bergamo -. Comprendo la grande difficoltà che hanno dovuto e dovranno ancora affrontare molte aziende ambulanti a causa del Coronavirus: ci siamo trovati a dover affrontare una situazione che non ha precedenti. Capisco che per molti la preoccupazione economica non può essere messa in secondo piano, ma non posso sottovalutare l’attuale situazione perciò devo mettere al primo posto la vostra salute, quella delle vostre famiglie e quella di tutte le persone che devono convivere con la imperversante presenza del COVIT 19”. E invita: “ad assumere comportamenti che garantiscano la vostra sicurezza e la sicurezza delle persone che vi stanno attorno, anche se questo significa dover rinunciare temporaneamente al vostro lavoro. L’emergenza sanitaria che sta investendo il mondo, si risolve soprattutto attraverso la gestione responsabile del problema da parte di ciascuno di noi: siamo chiamati a non sottovalutare il problema. La situazione è allarmante perciò mio malgrado vi sto suggerendo di rimanere nelle vostre case”.

Dolci conclude la lettera scrivendo “Sono certo di rappresentare una categoria coraggiosa che nel tempo ha dimostrato di saper superare molte difficoltà, sempre a testa alta, con dignità, ma si è presentata una sfida che non ha bisogno del nostro coraggio: rimaniamo a guardare dalle finestre delle nostre case finché tutto è passato e prepariamoci a tornare più determinati di prima”

 




Compra Vicino, i negozi consegnano gratuitamente la spesa a casa

Compra vicino. La spesa arriva gratis a casa tua” è l’iniziativa lanciata ad inizio settimana da Ascom Confommercio Bergamo per aiutare a contenere la diffusione del contagio Coronavirus e preservare la salute collettiva.

Sono circa 200 le attività commerciali di prima necessità (generi alimentari e farmacie) di una trentina di comuni che hanno accolto la proposta di Ascom e hanno iniziato a consegnare la spesa a domicilio gratuitamente a chi ne fa richiesta via telefono.

L’iniziativa nasce in collaborazione con i Distretti del commercio e con le Amministrazioni “Abbiamo invitato, anche tramite il supporto dei Distretti del Commercio le amministrazioni comunali a sensibilizzare i propri negozianti perché attivino servizi di consegna a domicilio gratuita di prodotti alimentari e farmaceutici a tutti coloro che ne hanno bisogno, in particolare ai concittadini fragili come anziani, disabili e malati” spiega Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo.

Per il momento hanno aderito i comuni di Albino, Alzano Lombardo, Arcene, Calcio, Caravaggio, Cazzano S.Andrea, Cene, Cerete, Ciserano, Cividate al Piano, Cortenuova, Gandino, Gazzaniga, Gorno, Lallio, Leffe, Onore, Parre, Piario, Pradalunga, Scanzorosciate, Solto Collina, Tavernola, Treviolo, Villa d’Ogna, Zogno.

“I negozianti hanno risposto con entusiasmo e generosità e li ringraziamo fin d’ora per la sensibilità e la disponibilità dimostrata in questo momento di difficoltà. Invitiamo i sindaci, che non l’avessero già fatto, di farsi portavoce dell’iniziativa e i negozianti alimentari e le farmacie ad aderire all’iniziativa, consegnando gratuitamente, in base alle proprie disponibilità orarie, gli acquisti effettuati telefonicamente” conclude il direttore di Ascom.

Le attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa sono consultabili sul sito di Ascom Confcommercio Bergamo www.ascombg.it e sui canali social dell’Associazione.

Per aver maggiori informazioni sull’iniziativa è possibile inviare una email a consulenza@ascombg.it.

L’elenco dei negozi che hanno aderito a compravicino 

 

 




Mobilità. Prorogata al 30 aprile scadenza Move-In per ambulanti

La Giunta regionale della Lombardia, ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, la delibera che proroga al 30 aprile la scadenza, inizialmente prevista al 31 marzo 2020, della deroga specifica relativa ai veicoli degli operatori del commercio ambulante per le limitazioni alla circolazione dei veicoli inquinanti. Gli ambulanti potranno installare la ‘scatola nera’ Move-In entro il 30 aprile 2020 grazie all’accordo sottoscritto lo scorso dicembre tra Regione Lombardia, Fiva-Confcommercio e Apeca e Anva Confersercenti.

Soggetti destinatari

Destinatari della manovra gli operatori del commercio ambulante soggetti alle limitazioni della circolazione dei veicoli.

Impatto territoriale

La delibera ha efficacia sull’intero territorio regionale.

Vicini a necessità di chi lavora

“Considerata la particolare situazione socio-sanitaria che si è venuta a determinare in relazione alla diffusione dell’emergenza epidemiologica in Lombardia – ha spiegato il l’assessore – Regione Lombardia ha deciso di venire incontro alle necessità di chi lavora, attuando un’ulteriore proroga fino al 30 aprile 2020 della scadenza, prevista al 31 marzo 2020, della deroga specifica relativa ai veicoli di questi operatori per le limitazioni alla circolazione dei veicoli inquinanti”.

Progetto triennale

“Il provvedimento – ha proseguito Cattaneo – consentirà agli operatori del commercio ambulante di aderire a Move-In su base triennale, con la possibilità di percorrere la somma dei chilometri concessi annualmente nell’arco del triennio. Per gli autonegozi e gli automarket (furgoni allestiti per la vendita di prodotti alimentari freschi e da cuocere) sarà prevista l’assimilazione ai veicoli di classi Euro superiori (Euro 0 assimilati a Euro 2 e Euro 1 e 2 assimilati a Euro 3) se aderiranno entro il 30 aprile 2020 a Move-In. Ciò consentirà la percorrenza di 6000 km/anno per i veicoli Euro 0 e di 9000 km/anno per i veicoli Euro 1 e 2”. Agli operatori che avranno aderito a Move-In sarà consentito muoversi per recarsi ai mercati anche in caso di limitazioni temporanee per limitare diffusione polveri sottili. Considerato il ruolo delle associazioni di categoria che fungono da garante per i requisiti richiesti il provvedimento approva i criteri che individuano e disciplinano, per gli aderenti ai servizi aggiuntivi MoVe-In appartenenti alla categoria degli operatori del commercio ambulante, le soglie chilometriche assegnabili, l’attivazione dei servizi aggiuntivi a partire dal 1° maggio 2020, il termine al 30 aprile 2023 e il coinvolgimento delle associazioni di categoria per la trasmissione e verifica degli elenchi degli aderenti. (LNews)




Ascom invita negozianti alimentari e farmacie a fare consegne a domicilio

Ascom Confcommercio Bergamo,  per aiutare a contenere la diffusione del contagio Coronavirus e preservare la salute collettiva (in base ai recenti decreti di marzo 2020 sulle Misure urgenti di contenimento del contagio del virus COVID-19), garantire l’approvvigionamento alimentare e farmaceutico a tutti i cittadini che lo necessitino e sostenere il lavoro in sicurezza dei commercianti alimentari e del settore farmaceutico:

  • ha invitato e invita, in collaborazione con i Distretti del commercio, tutte le Amministrazioni a sensibilizzare i propri negozianti perché attivino servizi di consegna a domicilio gratuita di prodotti alimentari e farmaceutici a tutti coloro che ne hanno bisogno, in particolare ai concittadini fragili come anziani, disabili e malati
  • invita tutti i negozianti alimentari e le farmacie ad aderire alla richiesta dei propri Comuni e, in ogni caso, a consegnare in base alle proprie disponibilità orarie gli acquisti effettuati telefonicamente nel suo negozio presso le abitazioni dell’acquirente in maniera gratuita, comunicandoli ai propri clienti, al proprio Comune e all’Ascom a questo indirizzo: consulenza@ascombg.it

Le attività commerciali che si renderanno disponibili a questo importante ed essenziale servizio di prossimità saranno inserite in un elenco di esercizi disponibili alla consegna a domicilio dei prodotti che verrà comunicato ai cittadini dall’amministrazione comunale e da Ascom sui propri canali.-

Per info: Roberto Ghidotti tel. 035.4120201/3687017706 – Giorgio Puppi tel. 035.4120123. 




Coronavirus. Le nuove misure urgenti per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus

Il Presidente del Consiglio dei ministri ha adottato un decreto che definisce nuove misure urgenti per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVID-19.
Le disposizioni del nuovo decreto producono effetto fino al 3 aprile 2020, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure.

Si richiama l’attenzione sulle misure di principale interesse, con riserva di fornire successivamente integrazioni e commenti.

Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia

– evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute; è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

– sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati; resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti professionisti e atleti di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID19
tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano;

– si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, ferma restando la possibilità di applicare la modalità di lavoro agile – smart working (si vedano oltre le indicazioni relative alle modalità operative);

– sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;

– sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività;

– sono sospese fino al 3 aprile tutte le attività didattiche, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da enti pubblici o da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa;

– sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri;

– sono chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura;

– sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private, ad eccezione dei concorsi per il personale sanitario;

– sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione; sull’argomento, Federalberghi ha formulato un quesito urgente, al fine di ottenere indicazioni in merito alla possibilità di erogare il servizio alla clientela alloggiata nelle strutture ricettive anche al di fuori della suddetta fascia oraria;

– sono consentite le attività commerciali diverse dalle attività di ristorazione e bar a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, tali strutture dovranno essere chiuse;

– sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto, comunque garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, ed evitando assembramenti;

– nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati; nei giorni feriali, il gestore dei richiamati esercizi deve predisporre le condizioni per
garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione; in presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza
interpersonale di un metro, tali strutture dovranno essere chiuse; la chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con
sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

– sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.
misure relative all’intero territorio nazionale

– deve essere differita a data successiva al 3 aprile 2020 ogni attività convegnistica o congressuale;

– sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato;

– sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

– è sospesa l’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;

– svolgimento delle attività di ristorazione e bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

– è fortemente raccomandato presso gli esercizi commerciali diversi dai ristoranti e bar, all’aperto e al chiuso, che il gestore garantisca l’adozione di misure organizzative tali da consentire l’accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee
ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori;

– sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; nei comuni diversi da quelli della zona rossa, resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché degli allenamenti di atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus; lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto
ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;

– sono sospese sino al 15 marzo le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, anche regionali, master, università per anziani, e corsi svolti dalle scuole guida, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa;

– sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

– fino al 31 luglio 2020, la modalità di lavoro agile (cosiddetto smart working) può essere applicata dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, su tutto il territorio nazionale, anche in assenza dei previsti accordi individuali; l’informativa scritta nella quale  sono individuati i rischi connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro – finalizzata all’assolvimento degli obblighi in materia di salute e sicurezza nei confronti dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) – può essere resa in via telematica anche ricorrendo alla documentazione disponibile sul sito dell’INAIL (cfr. nostra circolare n. 47 del 2020);

– qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie;

– l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri.

ATTENZIONE!
Su tutto il territorio nazionale:

– ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;

– è fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus;

– chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta; le modalità di trasmissione dei dati ai servizi di sanità pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanità pubblica;

misure igienico sanitarie
Su tutto il territorio nazionale è raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico sanitaria riportate in allegato al decreto.
Nell’evidenziare che si tratta delle medesime misure già riportate in allegato al decreto del 4 marzo 2020 (cfr. nostra circolare n. 57 del 2020), rammentiamo che, al fine di favorire la conoscenza di tali indicazioni presso collaboratori e clienti, Federalberghi ha predisposto un volantino in lingua italiana e lingua inglese.
L’edizione aggiornata di tale volantino, del quale si raccomanda la massima diffusione, è allegata (si tratta del medesimo documento allegato alla circolare n. 59 del 2020).

sistema sanzionatorio
Si ricorda che il decreto-legge 23 febbraio 2020 n. 6 stabilisce che il mancato rispetto delle misure di contenimento adottate dalle autorità competenti è punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale (arresto fino a tre mesi o ammenda fino a euro 206).
Le attività esercitate in violazione ai previsti obblighi potranno inoltre essere sospese.

decorrenza e durata
Le disposizioni del decreto producono effetto dalla data dell’8 marzo 2020 e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020. Dalla data di efficacia delle disposizioni del nuovo decreto (8 marzo 2020) cessano di produrre effetti i decreti 1° marzo e 4 marzo 2020 (cfr. nostre circolari n. 52 e n. 57 del 2020).

testo ufficiale

Si evidenzia che il testo ufficiale del provvedimento, allegato alla presente,
contiene alcune differenze rispetto ad una bozza che è circolata su larga scala nella serata
di sabato 7 marzo.




Serve uno shock forte e contrario per contrastare l’emergenza Coronavirus

Le prime proposte delle Regioni italiane al Governo hanno subito centrato il problema dell’impatto del Coronavirus nel nostro Paese.

L’emergenza da un punto di vista sanitario è in questo momento in cima alla lista delle priorità del Governo che non bada a spese nell’individuare nuove corsie, anche nelle caserme, attrezzature per la respirazione assistita e personale medico e paramedico anche reclutando infermieri in congedo. Giusto così. Ne va della vita delle persone.

L’altra reale emergenza, quella economica, sembra riscuotere finora meno attenzione. Eppure in Lombardia e nel territorio di Bergamo la situazione è altrettanto critica.

Il decreto Legge 9/2020 emanato pochi giorni fa, ha infatti previsto lo slittamento delle scadenza di versamenti, contributi, ritenute e premi al 31 maggio per le imprese turistico ricettive, tour operator e agenzie di viaggio a livello nazionale. Un rinvio troppo corto per essere realmente efficace è per di più non esteso anche agli altri settori del commercio colpiti, bar e ristoranti in primis.

Anche la seconda previsione stabilita dal Decreto legge, la cassa in deroga per le imprese della Lombardia, prevede uno stanziamento di soli 135 milioni per l’intera Regione e limitata ad un mese di utilizzo. Unitamente a tanti punti ancora oscuri per la sua applicazione.

Non lo diciamo solo noi e i nostri imprenditori ma anche il documento ufficiale della Conferenza delle Regioni che “le misure messe in campo finora risultano insufficienti”.

Le Regioni e le Province autonome hanno ben individuato l’obiettivo di mantenere la continuità produttiva, sostenere la continuità nei flussi di approvvigionamento e di distribuzione, a sostegno della liquidità aziendale anche fuori l’area rossa. Dobbiamo cioè salvare il maggior numero possibile di imprese e di posti di lavoro.

Quello che è in atto è un vero e proprio corto circuito del flusso degli incassi. Le imprese hanno quasi azzerato gli introiti e non hanno i soldi per pagare le spese.

Per far riprendere l’economia serve produrre uno shock forte e contrario con un piano di investimenti poderoso e ben canalizzato. Occorre far riprendere investimenti e consumi pubblici velocemente, snellendo le procedure degli appalti. Qualcuno suggerisce di ripetere in grande l’operazione “Ponte Morandi” attribuendo poteri speciali. Inoltre è necessario sospendere subito il rimborso dei mutui e dei leasing e di ogni altro peso tributario per una anno, lasciando la liquidità alle famiglie e alle imprese.

Ad emergenza sanitaria finita dovremo quindi finanziare il rilancio del sistema fieristico, Made in Italy e del turismo e sostenere le imprese italiane per l’internazionalizzazione e l’innovazione.

Da quanto trapela il Governo è pronto a fare la sua parte con un secondo Decreto legge da emanarsi nei prossimi giorni che stanzierà i fondi necessari.

Tanti soldi speriamo, da spendere bene.




Seggiolino anti-abbandono, scatta l’obbligo. Ecco gli incentivi

Dal 6 marzo chi non ha provveduto all’installazione dei seggiolini anti-abbandono sulla propria auto per il trasporto dei bambini fino al quarto anno di età, sarà passibile di sanzione.

Le multe vanno dagli 83 ai 333 euro più la sottrazione di 5 punti dalla patente. Come per le altre multe, se si paga entro 5 giorni, gli importi si riducono a 58 e 100 euro. In caso di due infrazioni in 2 anni, scatta la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.

ADICONSUM ricorda che per l’acquisto del seggiolino è previsto un bonus del valore di 30 euro che è una sorta di sconto sul prezzo di acquisto. Nel caso in cui il costo del seggiolino sia inferiore a 30 euro il bonus sarà pari al prezzo pagato.

Il bonus viene erogato sotto forma di un buono di spesa elettronico, e è associato al codice fiscale del minore;  vale solo per l’acquisto di un dispositivo a bambino. Non si applica, quindi, all’acquisto di più dispositivi per lo stesso bambino.

Ha durata di 30 giorni. Se non viene utilizzato entro questo periodo viene annullato e va richiesto nuovamente.

La richiesta deve essere fatta da uno dei due genitori o da chi esercita la patria potestà. La domanda va presentata, prima di acquistare il dispositivo, attraverso la piattaforma sul sito di Sogei o del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A tal proposito, come per usufruire di altri bonus, bisognerà essere in possesso dell’identità digitale SPID (sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale) e nel caso non si abbia bisognerà richiederla.

Una volta registrato alla piattaforma, il richiedente inserisce anche il codice fiscale

Al momento dell’acquisto del seggiolino anti-abbandono, il bambino non deve aver compiuto 4 anni; assieme alla richiesta del bonus, il richiedente allega dichiarazione (ai sensi del DPR 445/2000) in cui attesta di essere il genitore o l’esercente la patria potestà del minore.

Per poter usufruire del bonus, il seggiolino va acquistato presso le strutture, gli esercenti e gli enti registrati presso la piattaforma. Essi vengono inseriti in un apposito elenco consultabile attraverso l’applicazione web.

Come ottenere il rimborso in caso di acquisto del seggiolino già effettuato

Se hai acquistato il seggiolino anti-abbandono prima del 21 febbraio 2020

  • La domanda di rimborso va presentata tramite la piattaforma entro 60 giorni dalla sua attivazione (cioè a partire dal 21 febbraio 2020)
  • Alla domanda vanno allegati gli scontrini fiscali o fatture attestanti l’acquisto
  • Se lo scontrino/fattura non riporta la scritta “dispositivo anti-abbandono”, il richiedente può compilare l’apposito modello presente sulla piattaforma e autodichiarare che la spesa è relativa all’acquisto di un seggiolino anti-abbandono
  • Il bonus dei 30 euro viene rimborsato mediante accredito sul conto corrente del richiedente attraverso l’IBAN fornito in sede di presentazione della domanda di rimborso.

Per ulteriori info, cliccare sulleFAQ predisposte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti o scrivere alla casella di posta elettronica: dispositiviantiabbandono@sogei.it

IMPORTANTE: In caso di problemi con la compilazione del Modulo, è possibile rivolgersi agli sportelli ADICONSUM




Ritorna la Caccia in cucina, fino al 1°aprile la selvaggina trionfa nei menu

Ritorna a Bergamo fino al 1°aprile la “Caccia in cucina”, la rassegna gastronomica dedicata alle carni selvatiche che quest’anno è alla sua diciottesima edizione. Un traguardo che ne fa un appuntamento consolidato e apprezzato sia dai ristoratori che dal pubblico. In Bergamasca la tradizione venatoria è storicamente radicata, con oltre 5mila cacciatori, e selvaggina e cacciagione continuano ad essere apprezzati a tavola, dai tradizionali ragù che accompagnano paste fresche a salmì, stufati e brasati. La manifestazione è promossa dal Gruppo Ristoratori Ascom Confcommercio Bergamo in collaborazione con Anuum (Associazione dei migratoristi italiani per la conservazione dell’ambiente naturale) e ha l’obiettivo di recuperare la tradizione gastronomica venatoria. La carne di selvaggina, che nel territorio bergamasco ha enormi potenzialità considerata la presenza di oltre 13mila ungulati selvatici tra cui cervo, camoscio, capriolo e cinghiale, ha tutte le carte in regola per essere valorizzata come eccellenza alimentare, a chilometro e impatto zero. Per un mese 19 tra ristoranti, osterie e trattorie sparsi tra la città e la provincia caratterizzeranno la loro proposta in carta, con almeno due portate a base di cacciagione. In cucina sarà un tripudio di sapori del bosco, dal cervo al cinghiale, dalla lepre al capriolo, dall’asino al daino. E c’è chi inserisce anche selvaggina da paesi lontani, dal canguro al guanaco.

L’elenco dei ristoranti aderenti

In città: La Torre. In provincia: Ristorante Corona (Branzi); Locanda Vecchio Mulino(Viadanica); Albergo Ristorante Quadrifoglio (Urgnano); Locanda della Corte e La Trattoria del Brugo (Alzano Lombardo); Da Pacio (Spinone al Lago); Trattoria Del Moro e Tandy La Gioia dei Sapori (Ponteranica); Cucina Cereda (Ponte San Pietro); Trattoria Bolognini (Mapello); Taverna Covo dell’artista (Villa d’Adda); Da Gianni e La Staletta (Zogno); Trattoria Taiocchi (Curno); Ristorante della Torre (Trescore Balneario); Isola Zio Bruno (Albino); Ristorante Drago (Oltre il Colle); Trattoria dei Portici (Clusone).

Per scoprire menù e ristoranti aderenti: www.ascombg.it.