Sul lago d’Iseo nasce “Libri sul lago”, festival diffuso per bambini, ragazzi e famiglie

Dal 19 giugno al 6 agosto il festival animerà alcuni dei luoghi più caratteristici e suggestivi del Lago d’Iseo con letture, presentazioni di libri e laboratori

Questa prima edizione ha come tema ‘Cipì e altre storie’ ed è dedicata al grande maestro, scrittore e insegnante Mario Lodi, di cui ricorre il centenario della nascita. Una dedica che compare già nell’illustrazione della locandina: il ritratto del maestro, realizzato in esclusiva per il festival, dal pittore Bruno Zoppetti con tecnica mista su carta.
Il tour letterario prenderà il via a Gandosso e farà tappa a Credaro, Tavernola Bergamasca, Castro, Marone e Sulzano.
I giovani partecipanti vivranno l’emozione di ascoltare storie di mistero, avventura, magia, amicizia e amore in angoli di natura degni loro stessi di un racconto: giardini affacciati sul lago, parchi nei boschi, cortili e addirittura una cascata.
Da un’idea di Roberta Martinelli che ne è la direttrice artistica e l’organizzatrice, Libri sul lago è promosso dall’associazione culturale Scenari di Iseo e dai Comuni di Castro, Credaro, Gandosso, Marone, Sulzano e Tavernola Bergamasca, in collaborazione con La Libreria del Lago di Sarnico, Mondadori Lovere, Storie di Schiribis e Puntoacapo di Pisogne, Edicola Consoli di Tavernola Bergamasca e Associazione Angelman onlus.
Il festival ha il patrocinio di Provincia di Bergamo, Provincia di Brescia, Comunità Montana Laghi Bergamaschi, Comunità Montana del Sebino Bresciano, Visit Lake Iseo, Legambiente Alto Sebino, Legambiente Basso Sebino, Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo, cooperativa sociale Clarabella e Comitato Centenario Mario Lodi e sarà realizzato con il sostegno di Grafiche Martinelli e la media partnership di Radio Bruno.
Il messaggio del maestro Lodi sarà il filo conduttore del festival. Gli incontri si apriranno con letture, a cura delle biblioteche locali, tratte dai suoi libri, a partire dal celebre romanzo “Cipì”.
Di seguito, saranno protagonisti le storie e i laboratori, con noti autori di libri per bambini e ragazzi di Bergamo, Brescia e dintorni.
Tutti gli incontri saranno accessibili a chi ha difficoltà linguistiche e cognitive grazie a schede di lettura realizzate in Comunicazione aumentativa alternativa dall’Associazione Angelman onlus.
“Libri sul lago nasce per offrire ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie dei momenti di socialità, cultura e bellezza nella natura – spiega la direttrice Roberta Martinelli -. Sarà un doppio viaggio,
letterario e paesaggistico in cui l’emozione dei racconti sarà amplificato dall’emozione dei luoghi. I bambini conosceranno bravissimi autori e i loro ultimi libri e allo stesso tempo scopriranno angoli meravigliosi nella natura. Abbiamo scelto piccoli comuni del lago, lontani dal circuito degli eventi ma con scrigni di bellezza che meritano di essere conosciuti. Gli incontri potranno diventare così un’occasione per visite fuori porta inaspettate. Nel viaggio saremo accompagnati oltre che dagli autori, dai bibliotecari e i librai dei luoghi del festival”.
E per il 2023 c’è già l’idea di una edizione speciale per l’appuntamento Bergamo-Brescia Capitali della Cultura, con incontri dedicati anche ai lettori adulti, nuovi ospiti, nuovi libri e laboratori, ma
anche musica e visite nei dintorni.”

IL PROGRAMMA

Antonio Bonanno

Il festival si aprirà domenica 19 giugno alle 17 a Gandosso, nella cornice del Parco del Pitone. Antonio Bonanno, autore e illustratore di libri pubblicati in Francia e Italia (nato a Catania vive e
insegna a Bergamo) racconterà “Chapeau”, Orecchio Acerbo, 2021, un viaggio meraviglioso e visionario, pieno di ironia e di pelosi ladruncoli di cappelli con protagonisti un’isola, un bambino,
un vecchio stereoscopio e una notte di luna. Dai 4 anni.
Venerdì 24 giugno alle 20, nel giardino della Chiesetta di San Fermo a Credaro, Nicoletta Bortolotti, affermata autrice per adulti e ragazzi e redattrice editoriale per Mondadori (nata in
Svizzera, vive vicino a Milano) racconterà “L’accademia dei cacciatori di fantasmi”, Gribaudo 2021, la storia di una scuola che insegna a cacciare i fantasmi, per chi vuole sapere come
riconoscerli, incontrarli e cacciarli. Dai 6 anni.
Domenica 3 luglio alle 10 ai giardini sul lago di Castro, Giusi Quarenghi scrittrice di libri, racconti, testi di divulgazione, e autrice di cinema, cartoni animati, fumetti, pubblicità e televisione (nata a
Sottochiesa in Val Taleggio, vive a Bergamo) presenterà “Le parole sono come le uova”, laboratorio di poesia e gioco che invita i bambini ad essere ascoltati e gli adulti ad ascoltare e
accogliere, con tutta la cura possibile, affinché ‘le uova’ possano rimanere integre. Per bambini dai 4 a 7 anni.
Venerdì 8 luglio alle 20 nel giardino tra gli ulivi di Villa Capuani a Tavernola Bergamasca (aperto in esclusiva per il festival) Teresa Capezzuto, autrice di narrativa e poesie, insegnante e
giornalista bergamasca, presenterà “#Lovetutorial”, L’Orto della Cultura Editore 2021. Un coinvolgente romanzo web fantasy candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022 nella
categoria +11, che intreccia tante storie e parla della forza dell’amore per stare bene nella cittadinanza digitale, oltre ogni pregiudizio e discriminazione.
Sabato 16 luglio alle 10 il festival si sposterà sulla sponda bresciana del lago, alla Cascata Petoi di Sulzano, un’oasi naturale suggestiva nascosta, nel cuore del paese. Qui Gisella Laterza, autrice,
giornalista e insegnante originaria della Valle Seriana, racconterà “Streghetta”, Salani, 2022. Un libro che parla dell’amicizia tra una ragazzina e la sua compagna di banco, che è appunto una
strega. Una storia originale per affrontare il tema dell’accettazione del diverso.
Sabato 6 agosto alle 10, ultima tappa di Libri sul lago, l’appuntamento sarà alla Cittadella della musica e dell’arte di Marone, un panoramico prato affacciato sul lago. Sonia Zapponi, maestra.
autrice e presidente dell’associazione teatrale “Il Carrozzone degli artisti” racconterà, in un emozionante dialogo a due, “Il Sarto delle Parole”, la storia di un sarto poeta che cuce parole. Il
laboratorio inviterà i bambini a partecipare e a raccontarsi in prima persona. Dai 4 anni.

Per maggiori informazioni e aggiornamento sugli incontri si possono visitare le pagine Facebook e Instagram @Associazione Scenari o scrivere a librisullago@gmail.com.




Villa Sant’Antonio, 50 anni di ospitalità e buona cucina a Lonno

Nasce negli anni Sessanta come colonia, nel 1972 rinasce come bar, albergo e ristorante con la gestione della famiglia Pellicioli 

Villa Sant’Antonio festeggia i 50 anni di attività con la famiglia Pellicioli. Il bar, albergo, ristorante e pizzeria di Lonno, frazione di Nembro, nasce in realtà prima, negli anni Sessanta, quando il parroco del paese don Giovanni Camozzi fonda una colonia per ragazzi. Nel giro di qualche anno il centro estivo diventa un locale Acli, con bar e trattoria, affidato in gestione. Nel 1972 il nuovo parroco don Giovanni Mologni propone ad Aurelio Pellicioli, che in quegli anni faceva l’imbianchino, ma che era stato addetto al bar durante il servizio militare, la gestione della struttura, con affitto alla parrocchia. Nasce così la storia di un’impresa familiare gestita con passione, tramandata di generazione in generazione, che ha saputo innovarsi e trasformarsi, cogliendo le esigenze del momento. Ad affiancare nell’avvio dell’attività Aurelio la sorella Romana e la mamma Teresina Carrara che, da casalinga viene catapultata in cucina, con ritmi e servizi cui non fatica poi ad abituarsi, tanto da tenere alta la ristorazione del locale, rinomato per le paste fresche, casoncelli e polenta taragna, fino al 1993. “Con le prime 5mila lire incassate con le caparre degli alberghi papà acquistò i cestini del pane del ristorante” ricorda il figlio del fondatore Matteo, che con la sorella Melania in sala e la mamma Agnese Pesenti in cucina gestisce la struttura, dove è cresciuto sin dalla culla, come i fratelli William e Vania. Villa Sant’Antonio con la gestione Pellicioli prende quota subito e negli anni Settanta lavora molto come albergo per lunghe estati di villeggiatura, favorita dalla posizione e dai 700 metri di altitudine, ideali per sfuggire il caldo senza i problemi dell’alta montagna. Ma il turismo cambia e con esso anche la struttura, per cui ormai l’albergo dalla fine degli anni Novanta assume ormai un ruolo più marginale, con 9 camere. E da altre esperienze lavorative tutti sentono prima o dopo il richiamo dell’attività di famiglia. Agnese Pesenti, dopo anni divisi tra lavoro in lavanderia e gestione di quattro figli, si trova a prendere il posto della suocera Teresina in cucina. Matteo, dopo aver lavorato per anni come operaio in un rotolificio, riparte da zero: impara a fare le pizze in Città Alta e nel 2009 decide di affiancare alla ristorazione tipica la pizzeria, una scelta che si rivela subito vincente. Come l’atmosfera familiare e accogliente che si continua a respirare tra i tavoli. È un ambiente molto semplice, dove però ci si sente a proprio agio – spiega Matteo Pellicioli-. Puntiamo molto sulla qualità delle materie prime e della cucina, che alla fine premiano sempre”. In tanti hanno voluto festeggiare questo importante traguardo del primo mezzo secolo di Villa Sant’Antonio, dal sindaco di Nembro Claudio Cancelli ai numerosi parenti, amici e fornitori, ai clienti di sempre. In tanti, da tutta Italia, hanno voluto festeggiare l’attività di un amico di sempre e della sua famiglia, come il fondatore Aurelio Pellicioli, scomparso nel 2013, per anni presidente diocesano e nazionale dell’associazione sacristi.




Bergamo country, weekend western in fiera fino al 12 giugno

Dopo due anni segnati dalla pandemia, il padiglione A (6.500 mq) del polo fieristico di via Lunga torna a ospitare la manifestazione dedicata a musica, balli e cucina old west

Da venerdì 10 a domenica 12 giugno alla Fiera di Bergamo si accendono i riflettori sulla terza edizione di Bergamo Country, la kermesse nata nel 2018 per promuovere i balli, le musiche country e il western style. Dopo due anni di pausa forzata (causa pandemia), l’evento organizzato da Promoberg con il supporto di Monster country group Bergamo (Bergamo Eventi) tornerà ad animare il polo fieristico in via Lunga per la gioia degli appassionati del genere, in costante crescita e sparsi su tutto il territorio nazionale. In base al passaparola, si attendono a Bergamo gruppi di appassionati provenienti da tutto il Nord Italia; non mancheranno per altro anche gli arrivi dalle nazioni limitrofe.
Con un notevole sforzo organizzativo, l’evento è a ingresso gratuito. Facilitazioni anche in tema di parking, che costa tre euro al giorno per le prime due giornate, mentre il terzo è gratuito (stesso numero di targa). Gli orari d’apertura di Bergamo Country: venerdì dalle ore 15 alle ore 24; sabato dalle ore 10 alle ore 24; domenica dalle ore 10 alle ore 20.
Con Bergamo Country, per tre giorni, più che sotto le Mura Veneziane (patrimonio Unesco) sembrerà di essere in un tipico immenso saloon americano del Tennessee, con centinaia di fan pronti a scatenarsi in gruppo sulla pista (in legno) di oltre mille metri quadrati. Sul palco si alterneranno numerosi Dj set che proporranno musiche e coreografie già molto note o studiate per l’occasione dagli artisti del settore provenienti (così come il pubblico) da tutto il Nord Italia.
“In Promoberg – spiega Carlo Conte direttore operations Promoberg – ‘sempre in movimento’ è diventato un mantra, uno stile operativo che ci contraddistingue anche nell’attività e nella ricerca costante di nuovi mercati per i nostri espositori e di nuove tendenze apprezzate o attese dai nostri visitatori. Bergamo Country è un evento nato e sviluppato alcuni anni fa come iniziativa collaterale in Fiere da noi proposte, un’esperienza sperimentale voluta per intercettare e appagare la passione di alcune centinaia di persone appassionate di balli e musiche in westernstyle. L’evoluzione di questa iniziativa è stata rapida, tanto che in breve tempo ha coinvolto un gruppo corposo e coeso di migliaia di persone. Bergamo Country è un’esperienza positiva, al punto da evolvere in breve tempo per diventare oggi un evento indipendente, una Fiera a tema, nella quale sono migliaia le persone coinvolte, un popolo di linedancer’s provenienti perlopiù dal Nord Italia, che respirano western style”.
“C’è molta attesa per questa nuova edizione di Bergamo Country – spiega Ivan Fidanza, responsabile insieme ad Anna Beretta del Monster country group Bergamo -, lo capiamo dalle telefonate e dai messaggi che riceviamo sui social. Il movimento country a Bergamo è iniziato oltre dieci di anni fa. Me lo ricordo come fosse ieri quando insieme ad Anna e all’amico Stefano Biffi organizzammo il nostro primo corso: capimmo subito che la voglia di country era tanta. Negli anni la richiesta è aumentata sempre di più. Oggi abbiamo numerosi insegnanti diplomati e corsi sparsi in tutta la Bergamasca con centinaia di allievi. Ma siamo seguiti anche da gente di tutto il Nord e Centro Italia. Il bello del country è che coinvolge intere famiglie, bambini compresi, anche se sono soprattutto le donne a farsi avanti per prime, coinvolgendo poi anche i mariti. E così la passione si passa da famiglia a famiglia, e si finisce per diventare un gruppo a cui piace condividere dei momenti di allegria e serenità. Sono molti gli uomini che, spinti dalle mogli e/o fidanzate, dopo averle accompagnate una prima volta ad un corso di ballo country, ora sono più appassionati più di loro; e spesso, anche se non ballano, si divertono in compagnia parlando del più e del meno ascoltando in sottofondo una musica davvero travolgente.  Dopo quello che abbiamo passato negli ultimi anni, cresce da parte di tutti la voglia di tornare a stare insieme,  di passare delle ore in allegria, ballando e ascoltando della bella musica. E per molti operatori del settore, l’evento in fiera rappresenta una grande opportunità per ripartire con le attività>>.
Tra tanta musica e buona cucina, a Bergamo Country c’è spazio anche per l’arte e la cultura. E’ il caso delle opere di Marco Mayer, artista 50enne di Orzinuovi, che da una vita realizza sculture e dipinti dedicati al mondo equestre. Dopo essersi diplomato presso il liceo artistico statale di Bergamo e aver proseguito gli studi di architettura al Politecnico di Milano, ha esordito nel ’95 con una personale al Circolo artistico bergamasco. In fiera espone una ventina di opere, ma ne ha realizzate, dice oltre ottocento, tra dipinti ad olio, acquarelli, sculture in creta e bronzo, acqueforti.
<<Mi piace dipingere e scolpire tutto del cavallo, dalle teste ai mezzi busti, sino al corpo intero – spiega Mayer -, ma anche i cowboy e altre figure tipiche del mondo equestre: il country e il cavallo sono il mio mondo>>.
Elenco dj e coreografi.
Venerdì: Mr. Pino, Dj Daniel West, Dj Jenny, Dj Leo, Dj Uncle, Dj Dany Star, Mr. Roberto, Dj Matteo Buffoli.
Sabato: Dj Steve, Mr. Pino, Dj Daniel West, Alby Dj, Isa Jd, Diggei Dade, Dj Dany star, Mr. Roberto, Dj Uncle, Dj Franco, Dj Matteo Buffoli, Dj Bull.
Domenica: Mr. Pino, Mr. Dollaro, Dj Daniel West, Dj Davide Donati, Dj Uncle, Diggei Dade, Dj Antonio, Dj Matteo Buffoli, Alvaro Arienti (coreografo).
A completare la coinvolgente atmosfera country, il padiglione ospiterà anche un tipico Saloon con servizio di ristorazione sempre attivo e alcuni stand di prodotti del settore. Non poteva inoltre mancare il Toro meccanico per mettersi simpaticamente alla prova, assicurando il divertimento a piccoli e grandi.
Per i tanti appassionati attesi a Bergamo Conutry, raggiungere la Fiera di Bergamo è molto facile: con il servizio di trasporto pubblico (Atb, fermata direttamente in fiera durante le manifestazioni); su due e quattro ruote, a due passi dalla tangenziale di Bergamo; a una manciata di chilometri dai caselli autostradali (Bergamo e Seriate) della A4 Milano-Venezia, su rotaie (stazioni ferroviarie Bergamo e Seriate); e con i voli del confinante aeroporto internazionale di Orio al Serio (BGY).
Info e programma aggiornato: www.bergamocountry.it.
Bergamo Country insieme allo Spirito del Pianeta
In concomitanza con le tre giornate di Bergamo Country (pad. A), nel padiglione a fianco (B) e in una tensostruttura appositamente allestita sull’area esterna della Fiera di Bergamo è di scena ‘Lo Spirito del Pianeta’: il Festival dei popoli indigeni (a ingresso gratuito) fondato da Ivano Carcano prosegue sino a domenica 26 giugno. Orari, da lunedì a sabato: 19 – 24; Domenica: 12 – 24. Il parcheggio (così come per Bergamo Country) costa 3 euro/giorno per le prime due giornate: dalla terza e sino alla fine del festival, il ticket è gratuito (con la stessa autovettura, il sistema di parcheggio riconosce la targa). I tre giorni in contemporanea delle due manifestazioni rappresentano un’imperdibile opportunità per le tante migliaia di appassionati delle musiche e delle tradizioni multietniche proposte, di divertirsi, ma anche di conoscere, condividere e approfondire le tante tematiche e culture proposte dalle due manifestazioni.




Buoni pasto, stop all’accettazione dei ticket il 15 giugno

A Bergamo il mercato vale oltre 70,2 milioni, coinvolti 800 tra pubblici esercizi, alimentari, market e gdo e interessati 58.200 lavoratori 

Per tutta la giornata del 15 giugno i pubblici esercizi e i negozi di alimentari non accetteranno alcun pagamento tramite buoni pasto. Ascom Confcommercio Bergamo aderisce all’iniziativa, promossa a livello nazionale da Fipe- Federazione italiana pubblici esercizi, Fida- Federazione italiana dettaglianti alimentari, Federdistribuzione, Confesercenti, Coop e Ancd- Associazione nazionale cooperative dettaglianti Conad. Dal 9 giugno, saranno in distribuzione le locandine da esporre nei locali e negli esercizi che accettano i ticket, per dare notizia alla clientela della protesta. Un blocco necessario per far arrivare alle istituzioni l’appello, troppe volte ignorato, per una strutturale riforma di un sistema che, per via di commissioni al 20% (la media è di oltre il 18% del valore facciale del ticket), non è più economicamente sostenibile. A questa iniziativa aderiscono anche le imprese della distribuzione commerciale, dai piccoli esercizi di vicinato fino a supermercati e ipermercati della distribuzione organizzata.

Diego Rodeschini

“Con questa giornata di sospensione del servizio vogliamo sensibilizzare i lavoratori e più in generale i consumatori sulle gravissime difficoltà che le nostre imprese vivono quotidianamente a causa delle elevate commissioni che dobbiamo pagare sui buoni pasto. – dichiara Diego Rodeschini, presidente Gruppo Bar Caffetterie Ascom Confcommercio Bergamo-. Parliamo di una vera e propria tassa occulta che supera anche il 20% del valore del buono, in un momento di grande difficoltà, con consumi ancora decisamente sottotono in pausa pranzo”. A rischio è la stessa spendibilità dei buoni per chi ne dovrebbe beneficiare: “La nostra è una protesta che ha l’obiettivo di salvaguardare la funzione del buono pasto perché se si va avanti così sempre meno aziende saranno disposte ad accettarli, a discapito dei lavoratori che vedrebbero così perdere di ulteriore valore quello che dovrebbe essere un benefit. Insomma, il buono pasto rischia di diventare davvero inutilizzabile- continua Rodeschini- . C’è bisogno di una vera riforma che renda il sistema economicamente sostenibile anche per le nostre imprese che in fin dei conti sono quelle che danno il servizio ai lavoratori. Ma è

Luca Bonicelli

altrettanto urgente far si che la prossima gara Consip da 1,2 miliardi di euro non venga aggiudicata con la logica del massimo ribasso e gli sconti delle precedenti perché saremo sempre noi esercenti a pagarli”. Alla protesta aderiscono anche i negozi di alimentari e market e supermercati: “La situazione è diventata insostenibile ed è giusto dare un segnale in vista della prossima gara d’appalto- commenta Luca Bonicelli, presidente del Gruppo Gastronomi Salumieri e negozi alimentari Ascom Confcommercio Bergamo-. Bisogna sensibilizzare sulle difficoltà che l’accettazione di ogni singolo buono porta agli esercenti, tra commissioni sempre più insostenibili, difficoltà nei rimborsi e condizioni sempre svantaggiose per chi li accetta in un rapporto di forza che vede le aziende emettitrici dettare in modo unilaterale le regole di mercato. È un servizio che molti negozi vogliono fornire alla clientela, ma che mette a dura prova i nostri conti”.

I numeri dei buoni pasto a Bergamo

Il numero degli esercizi che accettano i buoni pasto a Bergamo e provincia, secondo la stima di Ascom Confcommercio Bergamo, supera quota 800 tra ristoranti trattorie, bar e negozi di alimentari e gdo. Il valore del mercato dei buoni pasto è in crescita anche a Bergamo come per il resto dell’Italia, grazie all’aumento dei lavoratori beneficiari (58.200, 1000 in più rispetto al 2021). e anche del valore medio del buono (1207 euro annuo per lavoratore pari a 5,36 euro medio al giorno). Il valore nominale dei buoni percepiti è di oltre 70,3 milioni ( in crescita di oltre 4 milioni rispetto al 2021). La spesa, secondo la stima Ascom Confcommercio Bergamo, avviene per un valore nominale di 52,7 milioni di euro nei pubblici esercizi e di 17,6 milioni di euro negli alimentari e gdo.




Pnnr, la sfiducia delle imprese del terziario. Solo il 17,8% lo conosce, per il 38,2% il suo impatto sarà irrilevante

Il divario Nord-Sud nella distribuzione dei fondi, l’impiego nel settore pubblico e la scelta di privilegiare l’edilizia gettano sconforto nel privato 

Pnrr, un acronimo ostico per le imprese del terziario. Solo il 17,8% delle imprese del terziario di Bergamo dichiara di conoscere il Piano nazionale di ripresa e resilienza- Pnrr ( tra queste, il 3,2% “molto bene” e il 14,6% “abbastanza bene”). La ragione è che, eccezion fatta per il bando alberghi, non vi sono in sostanza investimenti previsti per il settore privato. L’impatto del Piano è valutato come sostanzialmente irrilevante per la propria impresa per il 38,2% degli imprenditori. Queste le principali evidenze dell’indagine affidata da Ascom Confcommercio Bergamo a Format Research.

“Il piano punta molto sull’edilizia, settore che oggi sconta per effetto dei bonus l’eccessiva domanda, oltre a rincari delle materie prime, energia e gas- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. L’impiego dei fondi del Piano nazionale nel solo settore pubblico sta mortificando le imprese, così come la ripartizione delle risorse che va a penalizzare il nostro territorio. La guerra in Ucraina e la burocrazia della retrovia amministrativa stanno già accumulando forti ritardi e sono sempre di più gli enti che chiedono tempi più lunghi per la realizzazione dei progetti”. Preoccupa la scarsa capacità di reazione delle imprese: “Il terziario di mercato, costituito quasi esclusivamente da micro e piccole e medie imprese del commercio, turismo e servizi, non sta reagendo agli sforzi del governo perché al settore sono destinati fondi irrisori- continua Fusini-. Consulenti e associazioni sono pronti ad aiutare le imprese. Non resta che confidare in un monitoraggio dell’avanzamento dei progetti finalizzato alla ridistribuzione delle risorse non spese alle imprese del nostro territorio”.

L’indagine

Un’impresa su tre (33,6% delle imprese) si aspetta un impatto positivo del Pnrr a lungo termine per l’economia in generale, il 18,3% delle imprese per l’effetto sul territorio. Quasi quattro imprese su dieci (38,2%) temono che il Piano non abbia alcun impatto rilevante sulla propria impresa.

Il 62% delle imprese non è consapevole del divario tra Nord e Sud nell’assegnazione dei fondi. A tal riguardo, oltre la metà delle imprese del terziario (50,4%), ritiene che la distribuzione delle risorse dovrebbe essere stabilita più sulla base della qualità dei progetti e meno sulla territorialità e addirittura ben l’81,7% richiederebbe una distribuzione più equa dei fondi. Solo il 4,6% è d’accordo che le risorse siano destinate al Sud per colmare il divario.

Il terziario di mercato non sta reagendo

Solo il 23% delle imprese, soprattutto del turismo, ha in programma di effettuare investimenti nelle aree di intervento previste dal Piano nel prossimo biennio. Elevate le percentuali degli indecisi (48%) e di coloro che non investiranno (29%).

Il 7,6% delle imprese ha richiesto il supporto di professionisti per informarsi in merito alle agevolazioni previste dal Pnrr; il 16,8% ha intenzione di farlo, mentre il 75,6% non lo farà.

Le imprese per effettuare gli investimenti ammessi si stanno rivolgendo, o hanno intenzione di affidarsi, alla consulenza di esperti e associazioni di categoria. Il 60,6% degli intervistati ritiene che l’associazione potrebbe supportare l’impresa nelle operazioni volte ad ottenere i fondi del Pnrr. Le consulenze richieste sono per la redazione delle pratiche burocratiche, supporto nell’accesso ai finanziamenti, preparazione linee guida e formazione.




Libri per sognare, premiazione in presenza nella sede Ascom

Buoni libro e attestato per i ragazzi che hanno scritto le migliori recensioni e realizzato gli elaborati più creativi

L’evento finale della scorsa settimana ha decretato in diretta web i vincitori della sesta edizione di Libri per sognare, ma Ascom Confcommercio Bergamo ha tenuto a organizzare un momento di premiazione in presenza. Ieri pomeriggio, nella sede di Via Borgo Palazzo, sono stati consegnati ai ragazzi vincitori di questa edizione con le loro recensioni ed elaborati, accompagnati dalle insegnanti, un attestato di partecipazione e un buono per l’acquisto di libri.

I premi: 3 recensioni top, 5 migliori per ogni libro, 6 migliori elaborati

Le tre recensioni top tra le 611 in concorso sono quella di Alessio Dianò (Istituto Comprensivo 1 B Secondaria di primo grado Statale “G. e A. Frattini” di Caravate (Varese), che ha letto “Un sogno sull’Oceano” di Luigi Ballerini, “analizzando, come un vero critico letterario in erba, la trama e la costruzione del romanzo”; Aurora Piccinelli (Classe 1 D Secondaria di primo grado – Istituto Comprensivo Fratelli d’ Italia – Costa Volpino) ha “raccontato e ripercorso in rima, con una poesia” il libro “La traversata” di Francesco d’Adamo; Elio Boni e Matteo Marzocca (5a Primaria – Istituto Comprensivo Dante Alighieri – Torre Boldone) hanno rappresentato con un cortometraggio con costruzioni e personaggi Lego il romanzo di Matteo Bussola “Viola e il blu”, “dimostrando un modo per abbattere il muro dei pregiudizi e valorizzare la diversità”.

Sono 5 le migliori recensioni, una per ogni libro, lette direttamente dagli autori in concorso:

Benjamin Cardoza (1 B Secondaria di Primo Grado Istituto Comprensivo Statale “G. e A. Frattini” di Caravate- Varese) per “Volovia” di Antonio Ferrara (Einaudi Ragazzi, 2021); Martina Consonni (5 A Primaria, Istituto Comprensivo Camozzi, Scuola Primaria Gabriele Rosa) per “Un sogno sull’oceano” di Luigi Ballerini (San Paolo Edizioni, 2019), Anna Villa (1 a Secondaria di Primo Grado, Istituto Maria Consolatrice di Sant’Omobono Terme)per “Viola e il Blu” di Matteo Bussola (Salani editore, 2021); Isabel Figaroli (1a Secondaria di primo grado, Istituto comprensivo Daniele Spada di Sovere) per “Viola Giramondo” di Teresa Radice e Stefano Turconi (Ed. Bao Publishing 2020); la classe 1C della Secondaria di primo grado Istituto Comprensivo Cesare Albisetti di Chignolo d’Isola ha recensito assieme “La traversata” di Francesco D’Adamo (Il Castoro, 2021).

Ardua anche la scelta dei 6 migliori elaborati. Sono stati premiati gli alunni della classe 5 A Primaria Pascoli (Istituto Comprensivo G.B Rubini) di Romano di Lombardia, che hanno composto i testi per una poesia cantata ispirata a “La traversata” di Francesco d’ Adamo e hanno realizzato una canzone Rap traendo ispirazione dal libro “ Viola e il Blu” di Matteo Bussola. Gli alunni della classe 1 D della Secondaria di primo grado dell’ Istituto Comprensivo Mille, Amedeo di Savoia di Bergamo hanno scritto una recensione su tre mega-dadi di “Volovia” di Antonio Ferrara. Gli alunni della 5^ Primaria (Istituto Comprensivo Mapello) di Prezzate hanno realizzato un ipertesto con bellissimi disegni digitali e un racconto sonoro su tutti e 5 i libri in concorso. Lucia Verzeroli (1 A Secondaria di Primo Grado – Istituto Comprensivo di Clusone) ha costruito un libro pop-up del Titanic che affonda, perché meglio rappresenta la storia e i sogni che si infrangono, ispirato al libro “Un sogno sull’oceano” di Luigi Ballerini. Marco Lodetti della 1 A Secondaria di Primo Grado- Istituto Compresivo di Clusone ha rappresentato e racchiuso in una scatola i sogni e le avventure di “Viola Giramondo” di Teresa Radice e Stefano Turconi. Giulia Negri (1b Secondaria di Primo grado, Istituto comprensivo di Cisano Bergamasco)ha realizzato un video ispirato alle pagine de “La traversata” di Francesco d’Adamo.




Clusone Alta Val Seriana e Val di Scalve, una nuova sede per Ascom

Gli uffici centrali sono in piazza Giacomo Manzù 17, che ospita il mercato

Taglio del nastro e benedizione per gli uffici della nuova sede Ascom Confcommercio Bergamo di Clusone-Alta Val Seriana e Val di Scalve in piazza Giacomo Manzù, 17. La cerimonia si è aperta con i saluti di Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo: “Dopo Treviglio oggi inauguriamo questa sede, segno della nostra voglia di cambiare e di offrire nuovi servizi ai nostri associati. Siamo a Clusone dagli anni Novanta, un’area importante e baricentrica per la Val Seriana e la Val di Scalve, da oggi ancora più centrale e accogliente per i nostri soci”.Roberto Balduzzi vicesindaco e assessore al commercio di Clusone ha sottolineato “l’importanza della nuova sede  per il commercio e per tutto il comune di Clusone, un punto riferimento della valle e per la vicina Val di Scalve”. Fabio Ferrari  consigliere provinciale, delegato alla montagna, agricoltura e agroalimentare ha aggiunto:  “La nuova sede, in una piazza strategica per imprese e commercianti sarà un punto di riferimento per il commercio che sta attraversando un momento di difficoltà”. Al taglio del nastro erano presenti il direttore Ascom Oscar Fusini, il vicepresidente Ascom Luciano Patelli e tra le autorità, Stefano Slavazza, comandante Tenenza Guardia di finanza di Clusone Daniele e Falcucci comandante compagnia carabinieri di Clusone. Il rito è stato presieduto dal direttore dell’oratorio di Clusone, don Alex Carlessi. La nuova sede Ascom assicura alle imprese servizi di assistenza fiscale e contabilità, gestione personale e paghe, consulenza per pratiche, licenze e contratti, credito alle imprese e finanza agevolata, gestione sicurezza, haccp, qualità, privacy e ambiente, innovazione e digitalizzazione. Sono 1065 imprese del terziario che operano sul territorio del comune di Clusone e dell’area delle valli Seriana e di Scalve (Ardesio, Azzone, Castione della Presolana, Cerete, Clusone, Colere, Fino del Monte, Gandellino, Gorno, Gromo, Oltressenda Alta, Oneta, Onore, Parre, Piario, Ponte Nossa, Premolo, Rovetta, Schilpario, Songavazzo, Valbondione, Valgoglio, Villa d’Ogna e Vilminore di Scalve).

 

 

 




Ascom, conferma per Zambonelli, Patelli vice vicario

Entrano nel direttivo anche Diego Pesenti (Fiva) e Giuseppe Cristinelli (Fai)

Il neo consiglio direttivo Ascom Confcommercio Bergamo, eletto nel corso dell’assemblea generale del 16 maggio, ha confermato all’unanimità Giovanni Zambonelli alla guida di Ascom Confcommercio Bergamo. La nomina è avvenuta nel corso della prima riunione del consiglio questo pomeriggio. Per Giovanni Zambonelli, classe 1960, imprenditore del settore dell’ospitalità, e titolare, insieme al fratello, del Best Western Hotel Cappello d’Oro di Bergamo e del Best Western Plus Hotel Monza e Brianza Palace di Cinisello Balsamo, questo è il secondo mandato. Un riconoscimento che premia gli sforzi profusi negli anni più difficili, tra difficoltà economiche, emergenza sanitaria e lockdown, oltre a un lungo impegno associativo: dal 2005 è membro del consiglio direttivo di Ascom Bergamo, di cui ha ricoperto la carica di vicepresidente dal 2013 (vicario dal 2017) al 2018, anno in cui è stato eletto presidente.

Al suo fianco con il ruolo di vicepresidente vicario Luciano Patelli, che ricopriva già la carica di vicepresidente dal 2018 ed è nel direttivo dal 2009; da quest’anno Patelli è presidente di Asseprim Bergamo, la nuova rappresentanza Ascom della realtà dei servizi d’impresa.

Il nuovo consiglio Ascom vede la conferma di Petronilla Frosio (presidente Gruppo Ristoratori), Luca Bonicelli (Gastronomi e Salumieri), Lorenzo Cereda (Mobili e arredamento), Cristian Botti (Librai Cartolai e rivenditori per ufficio), Alessandro Riva (Commercianti di preziosi e antichità) e Giampietro Rota (Grossisti e distributori vini e bevande). Nel direttivo sono entrati a fare parte quest’anno Alessandro Capozzi (Albergatori) e Giorgio Corno (B2B e forme speciali di vendita).

Il direttivo ha cooptato anche Diego Pesenti, presidente Fiva- Federazione Italiana Venditori su Area Pubblica aderente ad Ascom Confcommercio Bergamo, Giuseppe Cristinelli, presidente provinciale Fai- Federazione autotrasportatori italiani e Roberto Capello, presidente della Federazione Italiana Panificatori Pasticceri- Fippa e presidente Unione Regionale Panificatori Lombardia e componente del direttivo dal 2001.

“Affronto questo secondo mandato con la responsabilità di proseguire quanto costruito in questi ultimi anni- ha commentato il presidente Giovanni Zambonelli, dopo la conferma-. Contiamo di allargare la rappresentanza sindacale e potenziare ulteriormente i servizi. Ho accettato la candidatura, che mi è stata proposta in vista dell’assemblea elettiva conclusa lunedì scorso, con la consapevolezza di dover affrontare anni ancora più complicati, se mai sia possibile, di quelli estremamente difficili che abbiamo già vissuto. Ci troviamo infatti di fronte a un cambiamento profondo del tessuto economico e imprenditoriale, in atto anche nella nostra provincia”.

 

 




Bergamo Next Level accelera il passo verso la sostenibilità

La seconda edizione dell’evento ha gettato le basi per creare una visione strategica anche sul turismo in vista di Bergamo Brescia capitale della cultura

Bergamo e la sua Università si sono confrontate per individuare le trasformazioni possibili verso una sostenibilità economica, energetica e umana. La rassegna Bergamo Next Level – Le persone e il territorio di domani, ideata e promossa dall’Università degli studi di Bergamo e da Pro Universitate Bergomensi, e chiusa venerdì, ha visto l’alimentarsi di un dibattito ad ampio raggio attorno al tema della rigenerazione. L’obiettivo è ora quello di mettere a sistema una transizione sempre più integrata in grado di produrre benessere per i cittadini, opportunità per le imprese e valorizzazione per il territorio. Bergamo Next Level ha assistito all’avvicendarsi nei diversi luoghi della città, insieme ai docenti e ai ricercatori dell’Università, di protagonisti delle istituzioni, delle imprese, e del mondo della cultura, che insieme hanno dato vita a idee nuove in grado di rigenerare valore combinando l’esistente in visioni future per individuare opportunità di crescita non solo economica, ma anche umana e sociale. Nel farlo, Bergamo Next Level ha contaminato i saperi provenienti da tutti i Dipartimenti dell’Università degli studi di Bergamo e dai Centri di ricerca di Ateneo attraverso 4 aree tematiche che hanno costituito la cornice dentro cui molteplici argomenti sono stati trattati: Patrimonio culturale, Società Aperta, Innovazione sostenibile e Sviluppo energetico. All’evento conclusivo hanno preso parte Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Carlo Mazzoleni presidente della Camera di Commercio di Bergamo, il rettore dell’Università degli studi di Bergamo Sergio Cavalieri, la presidente di Pro Universitate Bergomensi Cristina Bombassei, la prorettrice alla Terza Missione e rapporti con il territorio dell’Università degli studi di Bergamo Elisabetta Bani e la delegata del rettore al Public Engagement dell’Università degli studi dei Bergamo Francesca Morganti.
Nella seconda edizione dell’evento è emersa la necessità di intraprendere azioni collettive (individuali, pubbliche, e private) per realizzare la transizione ecologica. Il contesto urbano e territoriale vissuto ed analizzato in maniera partecipata, costruttiva e condivisa è stato al centro di molti degli eventi che si sono succeduti, ribadendo la necessità di andare incontro alle sfide del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) assumendo un assetto creativo (se non divergente), in grado cioè di proporre con coraggio soluzioni che, anche se non ancora capillarmente diffuse nel mercato o non prese sufficientemente in considerazione, propongano risposte innovative rispetto alle fonti rinnovabili, alla cultura ecologica, al vivere  “luoghi  di destinazione” in grado di aggiungere valore ambientale, economico e sociale agli individui e al loro benessere collettivo. Il territorio bergamasco è stato messo al centro di molte riflessioni, a partire da quella legata ai patrimoni Unesco che per l’intera provincia costituiscono una “messa a sistema” volta a favorire l’interconnessione tra architettura, produttività, saperi, sapori di queste terre. La traiettoria che si individua è quella di una valorizzazione che sia allo stesso tempo turistica e identitaria. Bergamo next level ha segnato l’incontro tra generazioni che crea valore.  Ciò è emerso non solo nei laboratori didattici previsti per gli studenti universitari e per le scuole superiori, ma anche nei momenti di confronto che si sono svolti a partire da interventi di scrittori, proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali ragionate e momenti musicali, che hanno costituito il fulcro delle conferenze-spettacolo dedicate ai temi della memoria storica, della necessità spirituale, dell’etica della pena e del divenire generazionale. La digitalizzazione appare sempre più come un obiettivo strategico per lo sviluppo del territorio. Una considerazione emersa in particolare all’interno del Bergamo Digital Day, giornata interamente dedicata al digitale, in cui sono state messe in circolo idee, applicazioni e progetti volti ad esplorare il mondo dei media comunicativi, tra vecchie e nuove generazioni, la semplificazione informatica a favore della pubblica amministrazione e le possibili opzioni tecnologiche per realizzare la transizione ecologica. Una particolare attenzione è stata rivolta anche al ruolo delle piattaforme digitali nel mercato dell’informazione (e della disinformazione), con i rischi (e benefici) connessi alla disintermediazione, e alla responsabilità individuale dei loro fruitori.
Le riflessioni nate a partire dagli incontri di Bergamo Next Level 2022, e in particolare nel corso degli workshop a cui hanno partecipato rappresentanti di istituzioni, enti del territorio, associazioni di categoria e imprese proiettano la manifestazione ben oltre la settimana di eventi appena conclusa: nei prossimi mesi, infatti, questi spunti verranno raccolti e approfonditi all’interno di gruppi di lavoro promossi dall’Università degli studi di Bergamo in costante dialogo con il territorio, avviando così il percorso verso l’edizione 2023 di Bergamo Next Level.  Sul fronte dello sviluppo Energetico Bergamo Next Level punta a giocare un ruolo da catalizzatore sostenendo lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili che possono rappresentare un esempio virtuoso di collaborazione tra attori diversi (cittadini, pubbliche amministrazioni, imprese, associazioni, istituzioni scolastiche) per incrementare l’autonomia energetica pubblica e privata. Un’occasione di trasformazione anche per l’edilizia e tutto il suo comparto, in accordo con le indicazioni progettuali individuate nel PNRR. Bergamo Next Level può rappresentare un luogo privilegiato di osservazione e di accompagnamento dei territori alla riscoperta di strategie di sviluppo che comprendano anche memoria e storia dei luoghi, soprattutto nella prospettiva dell’importante appuntamento Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Si è avviata, per questo, la costituzione di un tavolo di lavoro permanente sul turismo, coordinato dall’Università e partecipato da numerose istituzioni tra cui ENIT e Regione Lombardia, oltre che da Provincia e Comune di Bergamo, volto ad affrontare le criticità del turismo (e dei rischi insiti nell’overturismo), avviando progettualità condivise per superare la carenza di una cultura consapevole dell’accoglienza e di una visione strategica sostenibile, ancorata alle peculiarità territoriali e condivisa tra le generazioni. È emersa inoltre la necessità di approfondire la trasformazione dei modelli di managerialità per adattarsi ai profondi cambiamenti culturali e valoriali in atto nel mondo del lavoro. L’esigenza da parte delle nuove generazioni è infatti quella di una maggiore qualità della vita, sia privata che lavorativa: da qui nasce una minore disponibilità a ricoprire una posizione lavorativa poco soddisfacente o a subire dinamiche troppo incentrate su rapporti piramidali con i gradi superiori e apicali, condizioni che spesso spingono a cambiare posto di lavoro. Bergamo Next Level si propone di approfondire la possibile risposta a queste trasformazioni, riflettendo sulle nuove competenze manageriali da sviluppare all’interno delle imprese, tra efficacia gestionale e consapevolezza motivazionale dei collaboratori, tenendo conto delle esigenze di affiancamento intergenerazionale e della transizione di saperi imprenditoriali. Il tema della sostenibilità  va affrontato con urgenza e con adeguati investimenti, oltre che con congrue politiche di incentivo, dalla diversificazione delle fonti energetiche all’impiego delle risorse rinnovabili e della promozione della cultura della circolarità. La città di Bergamo e la sua provincia sono emerse come un “laboratorio in divenire”, essenziale e peculiare per la sperimentazione di azioni innovative in grado di depotenziare criticità urbanistiche, economiche e sociali: nella cittadinanza è sempre più diffusa una cultura della sostenibilità che contrasta consumo e impermeabilizzazione del suolo, attenta alla vivibilità dei luoghi, apprezzati se a misura di persona. “Bergamo Next Level è stata sicuramente una rinnovata occasione per riflettere e discutere delle sfide che Università e territorio si trovano di fronte e che non devono mancare di cogliere perché possano davvero arrivare ad un ‘next level’. Nella settimana appena trascorsa, attraverso i molteplici eventi proposti – conferenze, spettacoli, incontri culturali e tavoli di lavoro operativi –, Bergamo Next Level è stato un luogo di costante confronto- ha tirato con queste parole le somme Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo-. Nella sua seconda edizione, che ha visto insieme ancora una volta l’Università e Pro Universitate Bergomensi, si sono esplorate ad ampio raggio le principali ‘poste in gioco’ della necessaria rigenerazione a cui è chiamato il territorio bergamasco con le fragilità individuali, economiche e sociali emerse dal post-pandemia. È per questo che Bergamo Next Level non intende esaurirsi qui, ma diventare un riferimento stabile per l’innovazione sostenibile, la circolarità delle idee e delle risorse, la cultura e valorizzazione dei nostri luoghi. Tutti argomenti che si sono dibattuti in questa edizione in un fermento di contributi che hanno tenuto insieme accademia e imprenditoria”. Cristina Bombassei, presidente Pro Universitate Bergomensi, ha espresso soddisfazione per il valore di questa seconda edizione e per l’eredità importante che lascia al territorio: “Tutti i soci si sono messi in gioco in un confronto attivo e vivace per dar vita a un dibattito costruttivo su temi di grande rilievo per il futuro del territorio. L’esperienza è stata preziosa: ne usciamo con una maggiore consapevolezza sul nostro ruolo nell’evoluzione di Bergamo, abbiamo costruito legami più saldi con l’Università, ma soprattutto abbiamo condiviso un approccio comune alla rigenerazione dei nostri saperi e dei nostri modelli di sviluppo. Grazie a Bergamo Next Level stiamo ponendo solide basi per la costruzione di un progetto di crescita sostenibile e inclusiva che valorizzi e interpreti in modo nuovo la forte vocazione manifatturiera, la spiccata propensione all’internazionalizzazione e la natura multi-specializzata del tessuto economico, favorendo, in particolare, una positiva rigenerazione delle filiere. In questa logica, possono essere individuate grandi opportunità legate alla transizione digitale e ambientale, sostenuta da un ecosistema tecnologico e formativo costantemente orientato all’innovazione. Avremo modo di approfondire ulteriormente queste tematiche lavorando per la prossima edizione, in vista della Cabina di regia Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Allo sviluppo di Bergamo Next Level hanno contribuito oltre 60 tra docenti e ricercatori dell’Università degli studi di Bergamo afferenti a tutti i Dipartimenti, a cui si aggiunge il supporto dei Centri di Ateneo interdipartimentali. Il team di lavoro universitario, coordinato da Elisabetta Bani Prorettrice alla Terza Missione e rapporti con il territorio e da Francesca Morganti delegata del Rettore al Public Engagement dell’Università di Bergamo, è costituito dai referenti Terza Missione dei Dipartimenti – Paolo Barcella, Alberto Brugnoli, Alessio Cardaci, Daniela D’Adamo, Alessandro Danovi, Antonio Ferramosca, Federica Guerini, Leonida Tedoldi, con il supporto operativo di Matteo Spreafico, Giulia Valsecchi, Paolo Pressiani, Stefania Ricca, Susanna Vercesi e la collaborazione della Prorettrice alla Comunicazione Francesca Pasquali. Pro Universitate Bergomensi – associazione senza scopo di lucro che sostiene le attività extracurriculari dell’Università a servizio del territorio bergamasco – ha coinvolto tutti i suoi 9 soci: Ascom, ANCE Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, CNA, Confagricoltura Bergamo, Confartigianato Bergamo, Confindustria Bergamo, SACBO, Unione Artigiani.

 




Pasqualina, raccolta di fragole il 21 maggio con laboratorio didattico d’arte

Vasi dipinti in stile pop art e golosi cestini da riempire con la migliore frutta di stagione 

L’azienda agricola Orto di Lalli della Pasqualina

Il 21 Maggio sarà possibile immergersi nel verde del frutteto de L’orto di Lalli ad Almenno S. Bartolomeo (BG), l’Azienda agricola de La Pasqualina, a pochi passi da Bergamo e a un’ora da Milano, che nel rispetto della natura e dei consumatori, offre prodotti genuini e tracciabili, direttamente dalla terra alla tavola.
Con l’occasione adulti e bambini potranno raccogliere le fragole e riempire i propri cestini per poi gustare il sapore naturale della frutta a km 0.
Dai campi alla pittura, le fragole saranno inoltre protagoniste del laboratorio didattico dedicato ai più piccoli che, traendo ispirazione dall’arte di Andy Warhol, dipingeranno i vasetti di terracotta dove verranno piantate le fragole.
L’accesso all’azienda agricola è libero mentre per il laboratorio d’arte, rivolto a bambini dai 5 ai 10 anni, è necessaria la prenotazione.
Al termine dell’evento sarà possibile acquistare i prodotti del proprio raccolto.
Un evento dedicato alle famiglie dove, circondati dalla natura, la genuinità del tempo trascorso insieme ha il sapore di fragole.