“Passione, formazione e stipendi”: il turismo cerca soluzioni alla crisi

Un’indagine Swg rivela che 2 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni nel 2023 dichiarano di avere intenzione di visitare Bergamo, Brescia e i loro territori.

I dati ISTAT testimoniano una forte ripresa dell’industria turistica del nostro Paese (nel primo bimestre del 2023 +45,5 % di presenze rispetto allo stesso periodo 2022).

Da un indagine realizzata a fine febbraio da Swg, che dedica un focus a Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura 2023, emerge che sono 2 milioni gli italiani tra i 18 e i 74 anni che nel 2023 dichiarano di avere intenzione di visitare Bergamo, Brescia e i loro territori, con una spesa media pro-capite prevista di 350 euro. Il risultato sarebbe un raddoppio degli arrivi domestici nelle strutture turistiche rispetto al 2019.

Intanto, in tre mesi i pernottamenti a Bergamo sono stati 186mila, a Brescia 202mila. Nel 2022, Brescia e la provincia hanno incassato 2 miliardi e 236 milioni di consumi turistici, mentre a Bergamo si registra una crescita del 53% delle presenze turistiche e del 21% rispetto al 2019. Un rapporto di Ascom racconta di 5,6 milioni di euro di maggiori ricavi per la città e di una proiezione di 29 milioni su tutto l’anno, con un tasso di occupazione delle strutture molto più alto. Ma il “mismatch” tra domanda e offerta nell’occupazione turistica è il grande nodo con il quale gli addetti ai lavori devono confrontarsi, soprattutto per affrontare e sfidare la “grande ricchezza” che il settore potrà offrire nei prossimi anni.

Intanto, il 64% delle imprese turistiche di Bergamo e Brescia ha avuto difficoltà nella ricerca del personale. Secondo le ricerche esposte da UniBg e da ADAPT, camerieri, cuochi, baristi e pasticcieri hanno un numero insufficiente per le richieste del mercato e molti di questi presentano aspetti di inadeguatezza nella formazione. Al tempo stesso, però, l’insoddisfazione dei lavoratori dell’accoglienza tra Bergamo e Brescia raggiunge livelli mediamente alti se si parla di guadagno, orari e stabilità dei contratti. Le ragioni per cui i lavoratori della Generazione Z e i Millennial lasciano il lavoro riguardano lo stipendio troppo basso, l’assenza nei contratti sistemi di bilanciamento del rapporto tra viata e lavoro, l’alto rischio di burnout e la mancanza di senso dell’appartenenza.

Sono alcuni dei dati emersi durante il convegno che FISASCAT CISL di Bergamo e Brescia hanno organizzato nel Castello Oldofredi di Montisola, per trovare l’opportunità di confrontarsi con altri addetti del settore sull’ampio tema del lavoro.

“Le difficoltà a trovare personale lamentate da bar, ristoranti e più in generale dalle molteplici attività dell’accoglienza turistica, hanno aperto da un lato una urgente riflessione sull’occupazione stagionale, sulla sua retribuzione e condizioni di lavoro talvolta davvero scoraggianti, dall’altro la necessità di un’analisi più complessiva sulla qualità del lavoro e su come sta cambiando la percezione del valore del lavoro, sia tra chi nel settore ha da tempo una stabile collocazione occupazionale che tra i giovani”.

Claudia Belotti e Paolo Tempini, segretari generali della federazione sindacale del commercio e del turismo della Cisl di Bergamo e di Brescia, hanno introdotto così l’iniziativa “Ragazzi, che passione! Alimentarla con la cultura del buon lavoro per il futuro dell’accoglienza”.

Le aspettative degli studenti, le necessità delle aziende e la necessità di normare e riconoscere nel contratto nazionale, orari e condizioni, conciliazione vita-lavoro, flessibilità e sicurezza. Da qui sono partiti i due sindacalisti.

“Il settore del turismo sconta ritardi di anni nel rinnovo dei CCNL e, per far rimanere i lavoratori, avremmo bisogno di regole certe, di una conciliazione di vita e di lavoro che rispondano ai bisogni dei giovani, delle giovani coppie, ma anche un’attenzione alla cura dei genitori anziani, otre a salari e stipendi al passo con il costo della vita. Regole che solo un contratto nazionale rinnovato può dare, abbiamo bisogno di una volontà chiara che dia tempi stringenti per una chiusura positiva. Sarebbe auspicabile inoltre un contratto integrativo territoriale anche per il settore del turismo. Anche in questo campo lo scambio di esperienze e di sinergie, nonché la collaborazione tra Bergamo e Brescia, può trasformarsi in strumento prezioso per rafforzare e implementare le relazioni sindacali. Importante, inoltre, per dare stabilità e prospettiva di crescita al settore turistico, strategico per il nostro Paese, partire da processi formativi continui che permettano alle lavoratrici e ai lavoratori alle dipendenze delle imprese turistiche di sviluppare e migliorare le proprie competenze professionali ed acquisirne di nuove, in un’ottica di qualificazione e riqualificazione professionale per poter meglio rispondere alle sollecitazioni continue di cambiamento proprie di un settore dinamico come è quello turistico”.

Per Davide Guarini, segretario generale di FISASCAT nazionale, “in questo settore, per lavorare tranquillamente serve tanta passione, bisogna essere molto qualificati e la formazione è fondamentale. Da parte delle imprese, occorre aumentare la cultura dell’accoglienza di qualità, considerando che siamo una meta molto ambita, con un patrimonio eccezionale. Noi rivendichiamo che non si punti alla precarizzazione, ma alla valorizzazione delle professionalità, attraverso formazione”.

“Qui abbiamo due territori contigui e un problema comune: la difficoltà di recuperare lavoratori e trovare le competenze – ha detto Oscar Fusini, direttore di Ascom ConfCommercio Bergamo -. Lo sviluppo di una economia turistica nasce dalla possibilità di reclutare e formare giovani con competenze talli da sostenere l’importante fase produttiva tipica di questi territori. E oggi, il problema del settore non è più la crisi energetica, ma la difficoltà a colmare la differenza tra domanda e offerta nell’occupazione, problema a cui tutti insieme dobbiamo dare risposte”.

“Per questi territori si parte da una scarsa cultura dell’accoglienza – è il pensiero dei dirigenti di Confesercenti intervenuti -. Bisogna investire a lungo termine sui giovani. Ci sono ancora contratti che utilizzano eccessivamente tirocini e altre tipologie contrattuali che nel breve periodo consentono un risparmio, ma non fidelizzano i ragazzi e rendono altissimo il turn over, anche in realtà che potrebbero permettersi altre politiche economiche e contrattuali”.

“Occorre – hanno concluso Belotti e Tempini – mettere in campo un’azione mirata e strategica di sistema, una policy che sappia rispondere ai grandi cambiamenti nel settore puntando su organizzazione, innovazione e innalzamento degli standard di qualità dei servizi. La destagionalizzazione del turismo, la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale dei nostri borghi è un tema che riguarda anche il nostro territorio”.




“Vetrine in rosa”, vince Oliva. Sul podio Bimbi Folli e Danà Danè

Assegnate anche sei menzioni speciali. Il premio a comuni e distretti va ad Almè e al DID Dei colli e del Brembo

Con le loro settanta vetrine allestite a tema, con la predominanza del colore rosa e con quanto la creatività ha suggerito per interpretare al meglio il tema del Giro d’Italia, le attività commerciali di Bergamo e provincia hanno riscaldato il clima d’attesa per la gara ciclistica più amata e seguita di sempre. Per i commercianti e gli esercenti che hanno partecipato al concorso “Vetrine in rosa” lanciato da Ascom Confcommercio Bergamo e dal Comitato Tappa Promoeventi Sport, è arrivato il momento di svelare gli allestimenti vincenti. La commissione-giuria costituita da Ascom Confcommercio Bergamo in collaborazione con il Comitato Tappa Promoeventi Sport ha selezionato le tre vetrine più belle e più rispondenti al tema. I vincitori hanno ricevuto oggi in Ascom Confcommercio Bergamo una pergamena ufficiale e un riconoscimento per la loro partecipazione al concorso

I premi: vince Oliva di Bergamo

La cerimonia di premiazione delle vetrine vincenti, svoltasi oggi pomeriggio alle 15 nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo, in Via Borgo Palazzo 137 ha assegnato i premi a: Oliva (Via Borfuro, 2 – Bergamo), 1°classificato; Bimbi Folli (Viale Italia, 89 – Almè), 2°classificato; Danà Danè (Via Sant’Orsola, 19 – Bergamo), 3°classificato.

Il premio a comuni e distretti: vincono Almè e il Distretto Did Dei colli e del Brembo

Inoltre la Giuria ha premiato il Comune e il Distretto del Commercio del territorio provinciale che maggiormente si sono distinti per la partecipazione dei commercianti. Vince tra i comuni quello di Almè, che ha partecipato con grande numero di adesioni al concorso. Premiato il distretto DID dei Colli e del Brembo (Curno, Mozzo, Valbrembo, Paladina, Almè, Villa d’Almè, Sorisole e Ponteranica).

Le menzioni speciali

Riconoscimento alla “Creatività” a Mitzi Arte e Moda Atelier (Via Quarenghi , 11-Bergamo), all’”Eleganza” a Tiziana Fausti (Portici Sentierone, 40-Bergamo) all’”Accoglienza”a Pasticceria Sant’Anna (Borgo Palazzo, 43 – Bergamo), alla “Storicità” a Dal Clo (Via Marconi, 5 – Capizzone), “Pubblici esercizi” a Balzer (Portici del Sentierone, Bergamo) e “Originalità” a Moira Acconciature (via Sigismondi, 47C – Villa d’Almè).

Il voto del pubblico

La vetrina più rosa per il pubblico è quella di Studio Acconciature di Almè , seguono: Mornati Paglia Toys di Seregno, MaxGlamour di Almè, Nuova Ottica di Sorisole, Anna e Pele di Almè, Farmacia Valle Imagna di Capizzone e Panificio Pezzotta di Bergamo (35 voti).




Federalberghi, a Bergamo la 73^ assemblea nazionale: “Il turismo brand dell’Italia”

Sabato 13 maggio al Centro Congressi di Bergamo. Il presidente Bocca: “Il turismo campo largo della partita del nostro futuro”

Il mondo dell’ospitalità e del turismo si dà appuntamento quest’anno a Bergamo Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023, per la 73^ Assemblea Nazionale della Federalberghi.

Dopo l’incontro svoltosi lo scorso anno a Parma, città che ha potuto realmente onorare il titolo di capitale della Cultura 2021 solo dopo il dramma della pandemia, ancora una volta la Federazione degli albergatori premia un territorio che ha conquistato un titolo di enorme importanza per il Paese.

Sabato 13 maggio gli albergatori di tutta Italia hanno partecipato alle sessioni di lavoro dedicate al comparto del turismo e della ricettività. Sotto la guida del presidente, Bernabò Bocca, sono stati affrontati i temi salienti, confrontandosi sulle nuove istanze del comparto anche a fronte di un universo, quello del turismo, in continua e rapida evoluzione.

Di fronte ad una platea di 400 persone tra operatori del settore, figure istituzionali, giovani e giornalisti, dopo il saluto del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, si sono alternati sul palco il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, il Responsabile Divisone Banca dei Territori Intesa San Paolo, Stefano Barrese, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. L’imprenditore illuminato, Brunello Cucinelli, è stato il protagonista del focus “Cucinelli e l’arte del made in Italy”.

“Ci siamo dati appuntamento a Bergamo Brescia per onorare un territorio che ha conquistato un titolo di grande importanza come quello di Capitale della Cultura 2023 – ha dichiarato il presidente Bocca –. Sappiamo quanto un riconoscimento del genere possa contribuire a rendere ancora più incisivo l’impatto economico per tutta la filiera del nostro comparto. Secondo alcuni studi, si evidenzia già un risultato di raddoppio degli arrivi domestici nelle strutture turistiche locali rispetto al 2019. Ma siamo qui anche per dare a Bergamo un segnale di rinascita, dopo il tragico evento del Covid che, sin dal suo primo manifestarsi, ha letteralmente travolto e messo in lutto questa città”.

“Il turismo è l’elemento distintivo del brand dell’Italia – ha proseguito Bocca -. E’ il campo largo in cui sarà possibile giocare, tutti insieme, la partita del nostro futuro. In questo contesto ogni cosa è importante: dal potenziamento e perfezionamento del sistema di infrastrutture che possa rendere raggiungibili tutte le mete più belle e anche meno conosciute del nostro paese, senza creare impedimenti, ma piuttosto inviti; la lotta all’abusivismo ed alla deregulation degli affitti brevi che tanto fa male alla ricettività riconosciuta come tale ma anche al Paese; e poi ancora, è fondamentale avere a cuore la pianificazione di grandi eventi, i più potenti attrattori di flussi turistici nazionali ed internazionali. Oggi siamo qui anche per trovare insieme la strada – ha detto Bocca -. E con noi ci sono gli italiani, che negli ultimi tempi hanno dimostrato di privilegiare il Belpaese come meta preferita per le proprie vacanze, e di sentirsi sicuri nei nostri alberghi. Mi piace onorare questo dato, perché ritengo che questa maggior affezione nei confronti delle nostre strutture dimostrata dai nostri concittadini ma anche dai turisti stranieri, sia dovuta proprio alla tenuta del nostro comparto di fronte a situazioni avverse, ma anche alla sensazione di sicurezza e protezione che si respira e si è respirato nei nostri alberghi, durante e dopo il periodo più buio della pandemia”.

“Il turismo è uno dei comparti che ha sofferto tanto durante il Covid – dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana –, sta ripartendo. È ripartito: i numeri sono assolutamente positivi, nel 2022 abbiamo recuperato i livelli del 2019 e quest’anno c’è un ulteriore aumento. Noi abbiamo cercato di essere sempre al fianco del comparto, abbiamo approvato il piano di sviluppo del turismo, abbiamo messo delle risorse, speriamo che il futuro possa essere estremamente positivo, anche grazie agli eventi in programmazione che faranno la differenza”.

“Grazie di avermi invitato alla vostra assemblea. Vengo qui ad ascoltare le vostre esigenze. Chiedete. E noi cercheremo di rispondere con la nostra capacità al meglio possibile”. Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

“Entro i primi di giugno vorrei presentare una proposta di legge sugli affitti brevi – ha aggiunto il ministro – Non un decreto legge perché sarebbe una forzatura e credo che il Parlamento debba essere centrale in queste decisioni. Ho già fatto due tavoli con le associazioni di categoria. Sono consapevole che nel settore del turismo le associazioni di categoria denunciavano a Pasqua la mancanza di 50 mila addetti e che l’anno scorso nella stagione ne sono mancati 250 mila. Stiamo lavorando in questa direzione; però abbiamo anche tolto il reddito di cittadinanza. Siamo disponibili sulla formazione, per professionalizzare alcune categorie. Siamo sul pezzo – ha concluso il ministro – ma dateci un po’ di tempo per poter fare le cose”.

Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Il settore turistico rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro Paese, in termini di Pil, occupazione e attrattività. Dal 2020 Intesa Sanpaolo ha erogato 7 miliardi per sostenerlo anche durante la crisi pandemica. Lavoriamo ora per un rilancio con nuove chiavi di crescita, tra cui la sostenibilità. Per questo rinnoviamo il nostro impegno nei confronti del settore con nuove iniziative, come l’adesione al Fondo Rotativo per il Turismo e finanziamenti ad hoc per conseguire obiettivi ESG, di digitalizzazione, riqualificazione delle strutture e per favorire la transizione energetica. Attraverso Equiter abbiamo aderito al Fondo per il Turismo con risorse BEI, che ci consente di intervenire anche sul capitale. Affianchiamo le imprese anche con i nostri servizi di consulenza per valutare il loro grado di sostenibilità e individuare interventi immediati, anche grazie alla disponibilità straordinaria dei fondi PNRR”.

Grande emozione in sala nel momento dell’intervento dell’imprenditore illuminato Brunello Cucinelli sul tema del Made in Italy “Il mondo intero da noi si aspetta molto. Siamo un paese che ha tantissimo. Voi albergatori investite su un futuro sicuro perché il turismo c’è e ci sarà. La questione è come gestire tutto questo. La qualità è importantissima. è qualcosa che si deve coltivare ogni giorno in ogni ambito. Per esempio in un albergo il letto deve essere top. Perché il cliente dedica molto tempo, una media di 9 ore, al riposo. Una volta che si è conquistata la qualità, il corpo, la mente si abitua a quello standard ed è molto difficile tornare indietro. Noi dovremmo avere il coraggio di ascoltare di più. Ascoltare e discutere. poi si decide. La qualità è data anche dalla gentilezza. Non c’è nessuno che non si è sentito migliore dopo un complimento che gli viene fatto. Nell’ospitalità questo è essenziale. Siete in un mercato affascinante che nessuno ci può toccare… Chi è che non vorrà venire in Italia?”.




Ascom, due “Open Day” per informare gli imprenditori sui bandi attivi

Martedì 9 e venerdì 12 maggio due giornate per informare gli imprenditori sulle opportunità a disposizione nel territorio e distretto di riferimento, a supporto delle spese sostenute o in programma.

Ascom Confcommercio Bergamo affianca e supporta gli imprenditori per cogliere le opportunità offerte dai bandi dei distretti del commercio bergamaschi, che mettono a disposizione risorse complessive nella nostra provincia per oltre 8milioni e 609mila euro, coinvolgendo quasi 150 comuni bergamaschi e 25 distretti.

Il 9 e il 12 maggio l’associazione organizza gli “Open Day” dei distretti per informare gli imprenditori sulle opportunità a disposizione nel territorio e distretto di riferimento, a supporto delle spese sostenute o in programma.

Nel corso delle due giornate, in programma nella sede Ascom Confcommercio Bergamo di via Borgo Palazzo 137, gli imprenditori potranno contare su una consulenza dedicata, previa prenotazione di un appuntamento (Area Accoglienza: 035.4120133/134) dalle 9 alle 19.

Durante l’incontro personalizzato saranno presi in esame con ogni imprenditore i singoli bandi emanati dai comuni dei distretti che hanno aderito al bando regionale “Sviluppo 2022-2024” per promuovere e consolidare la ripresa delle economie locali nei Distretti del Commercio lombardi, sostenendo sia gli investimenti diretti degli operatori economici, sia gli interventi di qualificazione del contesto urbano e del territorio.

Oltre a informare le imprese sulle risorse disponibili e sulla modalità di partecipare ai bandi, Ascom è a disposizione per l’assistenza tecnica e per la redazione e invio delle domande attraverso il servizio dedicato.




La fiera della ferramenta sbarca a Bergamo il 5 e 6 maggio

La nuova manifestazione rivolta al mercato ferramenta, edilizia, DIY, sicurezza, outdoor, colore ed elettrico, International Hardware Fair Italy, sbarca a Bergamo. Il grande evento internazionale per il settore hardware si terrà alla Fiera di via Lunga venerdì 5 e sabato 6 maggio.

Saranno molte le novità in questa prima edizione di International Hardware Fair Italy, che si presenta come una grande manifestazione per il mercato italiano ed europeo; un appuntamento riconosciuto dalla Regione Lombardia come fiera internazionale che richiamerà i professionisti del settore per due giorni di incontro e confronto.

Più di 300 espositori da 20 Paesi hanno già confermato la loro partecipazione alla nuova manifestazione, oltre al supporto dalle principali associazioni italiane ed europee.

Nell’ambito della fiera abbiamo il piacere di invitarti agli eventi di Next generation Retail in programma il giorno 6 maggio 2023.

Il programma

In particolare alle ore 10,30 si svolgerà la tavola rotonda: “Evoluzione del commercio, del negozio di prossimità e le opportunità dell’aggregazione nell’associazionismo” a cui parteciperanno in qualità di relatori Andrea Colzani Presidente Giovani imprenditori Confcommercio, Fabio Poma presidente Gruppo Ferramenta, Marina Rodeschini presidente Gruppo Ingrossi non alimentari e Oscar Fusini direttore Ascom Confcommercio Bergamo.

Alle 11,15 Fabrizio Valente, Founder e Ceo di Kiki Lab, RetailObserva presenterà “Ii concetti chiave e i casi stimolo per il retail tecnico” in cui verranno approfonditi i fattori che determineranno il successo del retail in futuro e saranno presentati vari casi del retail mondiale che possono stimolare e ispirare le aziende del retail tecnico.

Alle 12,30 ci saranno le premiazioni con l’assegnazione dei premi nazionali Oscar del Negozio ferramenta 2023 con i riconoscimenti per la miglior presenza Web/Social media/E-commerce, per la miglior esposizione/Layout/Vetrina, per la miglior specializzazione (sicurezza, colori, utensileria, giardinaggio) e per la miglior Storia di Famiglia (Family business nel negozio ferramenta) oltre al Premio Negozio Ferramenta Ascom 2023 per la storicità e presenza nel territorio, innovazione/evoluzione e rinnovamento e Opzione Donna per la valorizzazione femminile nell’impresa.

La partecipazione alla fiera e ai convegni è gratuita previa registrazione e scarico del biglietto elettronico a questo link.




Bergamo, effetto Capitale della Cultura in città: turisti aumentati del 21%

Il dato si riferisce al primo trimestre del 2023 rispetto al 2019, l’ultimo dato pre-Covid: i 186.235 turisti arrivati da gennaio a marzo rappresentano un record per la città.

Dopo un 2022 nel quale i flussi dei visitatori sono tornati ai livelli pre-pandemia, il 2023 si preannuncia un anno importante per il settore turistico del territorio bergamasco: è quanto emerge dall’ultima ricognizione svolta da VisitBergamo, l’Agenzia per lo sviluppo e la Promozione Turistica della Provincia di Bergamo, che da qualche anno ha raffinato le proprie analisi statistiche grazie al Tourist Data Hub.

L’elemento forse più rilevante riguarda il primo trimestre dell’anno 2023, nel quale si registra +38% di arrivi e +33% di presenze rispetto al 2022, mentre le occupazioni delle camere a Pasqua sono risultate in crescita del 2,8% così come quelle per il ponte del 25 aprile (+7,2%) e le prenotazioni per il periodo estivo (+8,1%).

Effetto Capitale della Cultura sul capoluogo, nel quale si registra un incremento del +21% per quel che riguarda le presenze turistiche sul territorio rispetto al 2019: 186.235 rappresenta il record del primo trimestre 2023, risultato che supera di poco l’obiettivo del +20% di presenze turistiche dichiarato al lancio del progetto di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Analizzando, inoltre, i dati del tasso di occupazione delle camere nei giorni di Pasqua (dal Venerdì Santo al Lunedì di Pasquetta) in tutta la provincia di Bergamo, si vede chiaramente la crescita rispetto al periodo pre pandemico (+11,2% rispetto al 2019), ma anche rispetto al 2022 (+2,8%). Più di due terzi delle camere risultavano essere occupate.

Il tasso di occupazione delle camere per il ponte del 25 aprile raggiunge il 66,8%, superando del 7,2% il tasso del 2022, anche grazie alla maggiore durata del ponte (4 giorni nel 2023 contro i 3 giorni del 2022).

Il ruolo degli infopoint come punto di riferimento per i turisti è in crescita: +71 % nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Predominanti sono quelli di Città Alta e dell’Aeroporto, che hanno intercettato e fornito informazioni rispettivamente a 9.323 (+73 %) e 8.250 turisti (+79 %).
Infine, il sentiment per quel che riguarda la Capitale della Cultura è estremamente positivo: la web listening rivela un miglioramento rispetto allo scorso anno e conferma la buona reputazione sul web della città di Bergamo.

I dati definitivi 2022

Ma andiamo con ordine. Il 2022 è stato l’anno della definitiva ripresa del turismo verso Bergamo e il suo territorio dopo la pandemia: il flusso di turisti stranieri è decisamente più alto rispetto al 2020 e al 2021 e sempre più vicino ai dati del 2019. Andando più nel dettaglio, si nota come gli arrivi siano stati inferiori al periodo precedente alla pandemia (-8,6%), mentre per le presenze si è registrato un netto riavvicinamento ai livelli pre-pandemici (-3,2%). A luglio si è raggiunto il picco, sia di arrivi che di presenze, più alto degli ultimi 4 anni: un ulteriore prova di una ripresa massiccia del turismo in terra bergamasca.

Facendo una distinzione tra turista straniero e turista “nostrano”, emerge come il turismo italiano sia tornato ai livelli pre-pandemia mentre quello straniero, in quanto a presenze, ha superato di gran lunga i valori del 2019. Ciò può essere letto anche in ottica futura: il turismo non italiano sembrerebbe avere dei margini di crescita più ampi rispetto a quello del nostro Paese.

Durante il periodo estivo dello scorso anno, per la prima volta negli ultimi anni, il numero di arrivi di turisti stranieri ha superato quello degli italiani. Tra la top 8 delle nazionalità più presenti in provincia di Bergamo, i valori degli arrivi sono simili a quelli del 2019, mentre le presenze sono in crescita, eccezion fatta per la Spagna e il Regno Unito.

Il numero di strutture alberghiere è leggermente in calo rispetto agli anni precedenti, mentre quello delle strutture extra alberghiere è tornato a crescere in maniera significativa dopo una fase di stallo dovuta probabilmente alla pandemia, facendo registrare un aumento del 7% rispetto allo scorso anno.

L’Alto Sebino, e la Val Brembana sono state le zone della bergamasca che hanno fatto registrare numeri record, superando di gran lunga i numeri del 2019. L’Isola e la Pianura hanno registrato un calo significativo, sia per arrivi che per presenze, rispetto al periodo precedente alla pandemia. Questo dato può essere causa diretta della pandemia stessa: quelle zone erano frequentate principalmente da persone che viaggiavano per lavoro e molto meno per motivazioni ricreative o culturali. Il fatto che la modalità di incontro sia cambiata con la pandemia – le riunioni in presenza sono infatti state spesso sostituite da quelle virtuali – può aver inciso sul minor numero di arrivi e di presenze in quelle zone, oltre a un autunno particolarmente caldo.

Discorso a parte invece per la Valle Imagna. I dati aggregati, negativi sia per gli arrivi che per le presenze, hanno lasciato pensare a un minore interesse turistico per la zona. Facendo una distinzione tra le tipologie di struttura, però, si nota come i numeri siano negativi per le strutture alberghiere e decisamente positivi per quelle extra-alberghiere. Un fenomeno simile si osserva anche in Val Cavallina, dove i dati aggregati però risultano essere positivi. Ciò può essere letto, da un lato, come conferma del fatto che il settore extra alberghiero sia sempre più in espansione.

Il nuovo sistema di segnaletica turistica integrato della città di Bergamo

È stato presentato martedì 2 maggio, inoltre, il nuovo sistema di segnaletica turistica coordinato della città di Bergamo. Il progetto, realizzato da VisitBergamo per il Comune di Bergamo in collaborazione con l’Università di Bergamo, e ATB (Azienda Trasporti Bergamo), ha previsto una fase di censimento della cartellonistica esistente a cui è seguito un progetto di direzionamento dei flussi di visita con conseguente dislocazione dei cartelli di segnaletica pedonali.

Dopo un’attenta valutazione del patrimonio culturale esistente, assieme a Università di Bergamo – ed in particolare con il Centro di ricerca ITSM – c’è stata una fase di confronto con chi svolge servizio di accoglienza presso gli infopoint cittadini, con i referenti dei musei e con una guida turistica che svolge la sua attività prevalentemente in città. È stata così creata una rete di percorsi pedonali su cui andare a posizionare le indicazioni per orientarsi nella visita della città.

Il lavoro è stato strutturato per intercettare i flussi turistici e diffonderli su tutto il territorio cittadino, decongestionando così le aree più sollecitate dai percorsi turistici standard e rendendo accessibili risorse turistiche diverse dalle più visitate.

Il sistema di cartellonistica pedonale prevede 57 pali segnaletici con 478 risorse indicate e 15 segnalazioni relative all’itinerario principale “Il Miglio della Bellezza”. Le tipologie di pali segnaletici adottate per Bergamo si dividono in pali di tipo Profilbord (30 unità), meno impattanti e dislocati prevalentemente nell’area del centro storico, e totem a sbraccio (27 unità).

Inoltre, è stata ridisegnata la visita alla città creando quattro nuovi itinerari che raccontano aspetti diversi di Bergamo e che distribuiscono in maniera diversa i flussi pedonali dei visitatori. L’itinerario principale è “Il Miglio della Bellezza”, studiato per esaltare l’anno di Capitale Italiana della Cultura con un percorso in grado di raccontare il meglio di Bergamo nel minor tempo possibile, una retta che raccorda Bergamo bassa e Bergamo alta e attraversa in modo particolare la città antica.




Treviglio, ecco Regioni d’Europa: 80 bancarelle tra street food e artigianato ricercato

Dal 29 aprile al 1° maggio si apre a Treviglio una tre giorni dedicata al miglior cibo europeo e all’artigianato più ricercato, tra street food, birra artigianale e vino nostrano

Sabato 29 aprile alle ore 11.30 in Piazza Garibaldi a Treviglio inaugura il mercato internazionale Regioni d’Europa, un progetto realizzato da Apeca, Prisma, Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza in collaborazione con Fiva Ascom Confcommercio Bergamo.

Al taglio ufficiale del nastro della manifestazione saranno presenti Juri Imeri, sindaco di Treviglio, Alberto Capitanio in rappresentanza del Distretto urbano del Commercio di Treviglio, Luigi Leanza segretario Apeca Confcommercio, Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, e Fabrizio Errico, responsabile Regioni d’Europa.

Dal 29 aprile al 1° maggio si apre a Treviglio una tre giorni dedicata al miglior cibo europeo e all’artigianato più ricercato, tra street food, birra artigianale e vino nostrano. Saranno circa 80 le botteghe presenti all’evento itinerante di Regioni D’Europa, sparse per tutto il centro storico di Treviglio.

Passeggiando dall’incrocio di via Libertà lungo viale del Partigiano, viale Filagno e via Matteotti si incontreranno botteghe con vendita di tè e infusi, bigiotteria, incensi, tessuti e abbigliamento, prodotti per la casa e arredamento, cosmetici, artigianato, accessori, spezie, pelletteria e tanto altro. Nell’ampia Piazza del Popolo sarà allestita una zona dedicata allo street-food internazionale, con tanti tavoli per sedersi e gustare in compagnia le specialità culinarie italiane, dalla focaccia genovese ai salumi piemontesi, e internazionali, dai churros a bretzel e macarons.




Confcommercio Brescia e Ascom Bergamo insieme per la Giornata della ristorazione

Le due associazioni hanno organizzato l’evento “BGBS Cum-Pane – Show cooking Capitale”, nella sede ed in collaborazione con la Fondazione ENAC Lombardia – CFP Canossa (via Sant’Antonio 53, Brescia)

FIPE – Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha istituito per venerdì 28 aprile 2023 la prima Giornata della ristorazione in tutta Italia.

L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare e rafforzare i valori della ristorazione italiana e riunire i ristoratori per celebrare insieme un tema fondamentale: l’ospitalità. Il tema principale sarà il pane come simbolo della convivialità, con FIPE che farà una donazione a Caritas collegata al numero delle ricette con il pane che saranno consumate in tutta Italia nella giornata di oggi.

Per celebrare la Giornata della ristorazione, Confcommercio Brescia e Ascom Confcommercio Bergamo hanno organizzato l’evento “BGBS Cum-Pane – Show cooking Capitale”, nella sede ed in collaborazione con la Fondazione ENAC Lombardia – CFP Canossa (via Sant’Antonio 53, Brescia). Il titolo sottolinea lo spirito di condivisione e cooperazione (dal latino “cum panis” ossia “condividere il pane” ed etimologia della parola “compagno”) che accomuna le due province di Bergamo e Brescia in occasione di Capitale Italiana della Cultura 2023.

Marco Porteri (Trattoria Porteri, Brescia) e Paolo Chiari (Ristorante Lalimentari, Bergamo) hanno mostrato e collaborato con una classe dell’istituto scolastico nella realizzazione di due ricette a base di pane delle province di Brescia e Bergamo: le mariconde e gli gnocchi di pane. Il menù è stato poi completato dagli studenti sotto la supervisione dei due ristoratori e dello chef Angelo Ricci. I prodotti per la realizzazione delle ricette sono stati forniti da CONAD che ha contribuito all’iniziativa.

“Questa giornata – ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti – celebra il comparto della ristorazione che conta oltre 8.000 imprese nella nostra provincia che si stanno impegnando per fornire una proposta di qualità sempre superiore. Inoltre, il settore rappresenta sempre di più un attrattore per i flussi turistici, come dimostrato anche dai buoni risultati registrati finora da Capitale Italiana della Cultura. Collaborare con Bergamo per incrementare il valore di questo settore nelle due province rappresenta una grande occasione di sviluppo per tutti i nostri ristoratori associati”.

“Le radici comuni storiche e la contiguità dei due territori stanno creando omogeneità nella proposta e interessanti contaminazioni che possono fare crescere ulteriormente le rispettive cucine – ha commentato Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo – . La sfida è creare una forte identità tra territorio e cucina e gettare le basi per crescere nella filiera corta. La buona tavola è un vero e proprio asset turistico ed è tra i principali motivi nella scelta di una destinazione. La nostra ristorazione, declinata in tutti i suoi segmenti dal bar con cucina a trattorie e osterie fino ai locali più blasonati, ha mostrato di saper esaltare il territorio restando fedele alle tradizioni e ha accolto al meglio nuovi flussi turistici oltre alla clientela abituale”.

Valentina Zanola, dirigente scolastico del CFP Canossa ha dichiarato: “Partecipare alla Giornata della ristorazione 2023 è per noi l’occasione di offrire uno spazio di sperimentazione ai nostri allievi, partendo da un prodotto base della nostra alimentazione e tradizione: il pane. Gli alunni della classe 3CB, guidati dal docente Ricci Angelo, hanno progettato un menù che accompagnerà le portate dei due chef in linea con la filosofia promossa, in un’ottica di ricerca, consapevolezza e condivisione. Siamo felici, nell’anno della Capitale della Cultura, di “condividere” idee e pianificazioni future mettendo al centro i giovani”.

“Siamo orgogliosi di partecipare ad una iniziativa volta a valorizzare la buona tavola e l’accoglienza, due temi su cui siamo in sintonia e che crediamo essere fondanti della cultura italiana” ha affermato Daniele Frassine, socio imprenditore Conad. “Conad è sempre in prima linea nel supportare le attività della comunità con l’obiettivo di esaltare le eccellenze del territorio”.




“L’agente di commercio il lavoro più bello del mondo, ma servono organizzazione e formazione”

Intervista al presidente di Fnaarc nazionale Alberto Petranzan: “La buona notizia è che non solo sono aumentati gli agenti in attività, ma si sono ridotti anche i numeri di quelli che lasciano la professione”

Le prospettive, il ricambio generazionale, il rinnovo dell’accordo economico collettivo. E poi ancora: i giovani, la flat tax, i mezzi di trasporto. Alberto Petranzan, presidente di Fnaarc nazionale, parla dell’agente di commercio nel 2023. E lo fa con rinnovato ottimismo.

Petranzan, qual è la fotografia attuale del mondo degli agenti di commercio?
“In questi ultimi anni, l’ultimo specialmente, ci sono state tante nuove iscrizioni anche se l’età media degli agenti di commercio resta un tantino alta. Il 65%, la fetta più grossa di chi è in attività, ha tra i 40 e i 65 anni. La buona notizia è che non solo sono aumentati gli agenti iscritti, ma si sono ridotti anche i numeri di quelli che lasciano la professione. Questo è stato favorito dal fatto che i mercati si sono ingranditi, mentre l’aumento dei prezzi ha aiutato il nostro settore che è collegato alla provvigioni. Ora ci sono delle avvisaglie. I dati restano comunque positivi. Le aziende cercano e bisogna comunque fare attenzione, valutare bene”.

Questo può considerarsi ancora un lavoro che dà prospettive?
“Assolutamente sì, questo è un lavoro che dà ancora molto prospettive. Serve però organizzazione e formazione. Per questo noi di Fnaarc continuiamo a proporre corsi di aggiornamento anche per chi opera in questo settore da anni”.

Il ricambio generazionale, però, non sta andando benissimo.
“Quello del ricambio generazionale è un problema che riguarda soprattutto le aziende mandanti, che spesso sono le prime a sottovalutare la situazione. Anche loro devono aiutare i giovani che si avvicinano a questo mondo dando incentivi e aiutandoli nella fase più critica, quella della partenza. Se non ci aiutano le aziende mandanti il ricambio generazionale rallenta e tra qualche anno sarà un problema soprattutto loro. Vedo ancora tante, troppe aziende miopi su questo tema. Le reti commerciali hanno bisogno degli agenti e questo problema va affrontato oggi. Noi siamo propositivi, sempre disponibili al confronto. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte”.

Rinnovo dell’accordo economico collettivo: qual è il punto più delicato?
“Direi quello che riguarda il comparto dell’online. È inutile che ci giriamo attorno: i clienti oggi fotografano le scarpe in vetrina e poi acquistano a casa, su internet. Quando succede questo l’agente di commercio il suo lavoro l’ha fatto, quindi gli va riconosciuta la provvigione. Stiamo lavorando proprio per questo. Poi, che la pratica di fotografare la vetrina e comprare online non sia proprio bellissima è vero, dispiace per il negoziante. Ma l’agente di commercio dev’essere tutelato perché il suo lavoro di promozione sul territorio lo svolge comunque benissimo”.

L’e-commerce può essere un problema?
“Secondo noi no. A patto però che si parli tutti la stessa lingua, quindi stesso mercato e stesse regole: le tasse vanno pagate da tutti, in modo uguale”.

La flat tax, da molti contestata, è stata accolta in modo molto positivo dal vostro mondo.
“Il regime forfettario per noi è fondamentale perché rende l’attività più sostenibile per molti rappresentanti. Pensate che oggi l’80% degli agenti di commercio guadagna meno di 85mila euro annui e, quindi, può usufruire del regime forfettario che diventa di vitale importanza”.

Un consiglio per chi s’affaccia a questa professione?
“Ai giovani dico di approfittare dell’esperienza dei colleghi più navigati che si trovano a fianco. Spesso i contratti nascondono delle sorprese che solo i più esperti riescono a leggere: anche qui, in una logica di passaggio generazionale, serve darsi una mano. La Fnaarc è presente anche per questo”.

E un consiglio per chi è invece in attività da tempo?
“Per chi è in attività da tempo non ci sono molti consigli, chi lavora da tempo sa come muoversi. Piuttosto ribadisco un concetto per i più navigati: date una mano ai giovani, ne hanno bisogno”.

Perché un agente di commercio dovrebbe affidarsi a Fnaarc?
“Il lavoro dell’agente di commercio è il più bello del mondo, ma dev’essere affrontato in modo adeguato. Noi di Fnaarc mettiamo a disposizione le nostre esperienze di mercato e di contrattualistica perché sappiamo che chi parte da basi solide ha la possibilità di fare qualcosa di grande in questo settore. Ai giovani io consiglio vivamente di venire in Fnaarc per farsi un’idea di cosa c’è là fuori”.

Infine l’auto: vi state battendo per cambiare la deducibilità dei costi.
“Sia chiara una cosa: non chiediamo dei vantaggi ma solo delle tutele. L’importo deducibile per l’acquisto del mezzo di trasporto è fermo ai tempi della lira, e non è accettabile. La soglia dev’essere alzata sopra ai 25mila euro perché oggi le auto costano molto di più rispetto a 20-30 anni fa. Noi agenti di commercio, che percorriamo migliaia di chilometri l’anno, abbiamo bisogno di auto sicure e confortevoli che possano supportare al meglio i nostri tanti spostamenti. Non chiediamo un’auto potente, chiediamo un’auto adeguata”.

Siete in trattativa col governo?
“Sì, ci stiamo lavorando con l’attuale governo. E posso dire che abbiamo trovato anche delle posizioni vicine alle nostre richieste: con la finanziaria del prossimo anno speriamo che questa situazione venga risolta una volta per tutte”.




“L’agente di commercio, una professione che ha ancora tanto da dare”

Venerdì 14 aprile il convegno che ha toccato numeri, dati, commenti, ma anche prospettive, futuro e innovazioni sul mondo degli agenti di commercio.

Numeri, dati, commenti, ma anche prospettive, futuro e innovazioni. Venerdì 14 aprile, nella sede di via Borgo Palazzo di Ascom Confcommercio Bergamo, gli agenti di commercio hanno fatto il punto sullo stato della professione e presentato le principali novità che interessano la categoria con il convegno “Pianificare l’evoluzione, analisi del presente e vision sul futuro”.

Presente al convegno anche Alberto Petranzan, presidente Fnaarc nazionale: “Gli agenti di commercio hanno potuto beneficiare della crescita del Pil, cresciuto nel 2022 del 3,1% – ha spiegato -. Le provvigioni sono cresciute del 10%. Ma attenzione perché questa è una bolla che non è destinata a durare all’infinito, quindi sarà fondamentale leggere e gestire ogni singola situazione d’ora in avanti”.

Petranzan ha poi snocciolato i dati nazionali del settore: “Nell’ultimo biennio il numero degli agenti di commercio è rimasto praticamente invariato, mentre il 15% è donna. L’80% guadagna meno di 85mila euro annui, quindi bene la flat tax che consente a tanti colleghi di riuscire a restare nel mondo del lavoro. Ma dobbiamo prestare grande attenzione al ricambio generazionale: il 65% degli agenti di commercio italiani ha tra i 40 e i 60 anni; l’età media è di 50 anni. Il nostro è un mercato che può dare ancora tanto lavoro e tante soddisfazioni, ma deve ristrutturarsi”.

Un appello rivolto ai giovani che è stato poi ripreso da Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo: “Dobbiamo far passare ai giovani il messaggio che si può fare ancora e bene l’agente di commercio” ha sottolineato, passando poi ai dati bergamaschi: “Nella nostra provincia ci 2.086 imprese attive, la ditta individuale è per lo più la natura giuridica scelta a Bergamo. Le donne sono al 10%, in leggero ritardo rispetto al dato nazionale, mentre la maggior parte degli agenti di commercio in attività abitano nell’hinterland (28,3%), il 16% in pianura e il 15,1% in città. Il settore alimentari e bevande è quello più ricco col 19,6%, seguito da quello farmaceutico-cosmetico al 19,1%”.

Presente al convegno anche Fabio Fracassi, presidente Fnaarc Bergamo: “I dati di Bergamo non sono buoni: prima il Covid, poi la guerra e il caro-energia hanno dato un bel colpo al nostro settore – ha spiegato -. Non sono stati facili gli ultimi anni, per questo il ruolo che Fnaarc può avere oggi nei confronti di questi professionisti è cruciale: il nostro obiettivo è di essere un punto riferimento”.

Si è parlato anche di auto, di come orientarsi nel migliore dei modi nella scelta del veicolo che per un agente di commercio è uno strumento fondamentale. Per questo Loreno Epis, consigliere nazionale Federmotirizzazione ha spiegato soprattutto vantaggi e svantaggi del mondo dell’elettrico, sottolineando che “oggi l’ibrido è l’alimentazione più gettonata, ha sorpassato nelle preferenze degli acquirenti anche a benzina e diesel. È l’alimentazione preferita grazie anche ai mercati delle città metropolitane, i posti in cui il vantaggio dell’elettrico può essere toccato davvero con mano”.

Poi Giampaolo Foresi, direttore Servizi Tributari di Confcommercio Milano, ha affrontato tutte le novità e le opportunità di detrazione fiscale per la categoria, con un focus sul regime forfettario che riguarda di gran lunga la maggior parte degli agenti di commercio oggi in attività. E, per chiudere il confronto, Simone Serughetti, formatore esperto di digital thinking Adok Studio, ha illustrato il mondo del metaverso, spiegando perché potrà essere un’opportunità per la vendita di domani.