Carrozzieri, «un passo avanti contro la riforma delle assicurazioni»

Carrozzieri, «un passo avanti contro la riforma delle assicurazioni»

carrozziereContinua la battaglia dei carrozzieri di Confartigianato Lombardia contro la riforma del codice delle assicurazioni, nell’ambito del Ddl Concorrenza. E segna un nuovo passo avanti per la categoria, che a inizio aprile aveva presentato le proprie istanze sul tema alla Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale: «La documentazione presentata in quell’occasione, che illustrava e spiegava gli emendamenti presentati da Confartigianato in sede parlamentare, ha permesso di redigere una proposta di risoluzione in cui Regione Lombardia si impegnava a sostenere le nostre ragioni a livello nazionale. Proposta che è stata presentata in Consiglio Regionale e votata all’unanimità», spiega il presidente regionale della categoria di Confartigianato, Stefano Romano.

«Un riconoscimento significativo – commenta il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti – che peraltro proviene da tutte le parti politiche, concordi nel farsi portavoce delle istanze della categoria, il cui lavoro viene ancora una volta messo a rischio dalla lobby delle assicurazioni. Ai componenti del Consiglio Regionale va il nostro ringraziamento, per la grande attenzione e la sensibilità dimostrare, e in particolare al consigliere Fabio Rolfi, che è stato relatore della risoluzione votata».

Il principale punto critico della riforma segnalato da Confartigianato riguarda le modalità di risarcimento, che prevedono che l’automobilista sia di fatto vincolato a far riparare i danni dell’auto dalle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione, cancellando la libertà di scelta e obbligando i carrozzieri ad accettare le condizioni imposte dalle assicurazioni. Inoltre, per coloro che comunque non vorranno rivolgersi agli artigiani convenzionati, la riforma prevede la possibilità per le assicurazioni di rimborsare i danni a prezzi stabiliti da quest’ultima in modo arbitrario.  Purtroppo se questa legge andasse in porto si andrebbe a cancellare il libero mercato, creando di fatto un oligopolio influenzato dal potere delle assicurazioni che peraltro in Italia costano il 45% in più rispetto alla media Ue, nonostante il calo costante degli incidenti.