Cuochi, addetti sala e ricevimento. Manca personale, Ascom in campo

È sempre più difficile trovare cuochi, personale di sala e addetti al ricevimento che abbiano competenza e professionalità. Il grido di allarme lanciato dai ristoratori, albergatori e baristi bergamaschi è stato accolto da Ascom Confcommercio Bergamo che ha dato vita al progetto «Formati e Occupati».

Si tratta di un percorso mirato che prevede tre corsi professionalizzanti destinati a formare personale in grado di colmare le lacune che oggi esistono nel mercato del lavoro. «È un progetto importante in cui crediamo molto – afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. È da più di un anno che ci stiamo lavorando e nel corso dei mesi l’abbiamo perfezionato. E oggi, grazie all’intervento dell’Ente bilaterale del turismo, è possibile offrirlo gratuitamente a quanti vogliono formarsi e lavorare nel settore della ristorazione e dell’ospitalità».

L’abc delle competenze è comune a tutti i profili: consapevolezza del ruolo, rispetto delle regole, approccio al cliente e tecniche di accoglienza. «Oltre a doti personali e savoir-faire, per stare a contatto con il pubblico e accogliere turisti servono competenze specifiche, a partire dalla conoscenza perfetta delle lingue straniere, almeno dell’inglese – sottolinea Zambonelli – che non deve essere scolastica, né elementare e va rafforzata ed esercitata. È un aspetto fondamentale su cui si concentrerà il nostro corso».

I tre percorsi sono connotati da una prevalente componente pratica che porterà i corsisti ad arrivare preparati all’inserimento lavorativo. Le attività prevedono una formazione specialistica tecnica di 120 ore per ciascun percorso e successivamente l’inserimento in azienda con un contratto di tirocinio retribuito di quattro mesi (da metà ottobre 2019 a metà febbraio 2020). L’Ente Bilaterale del Turismo di Bergamo ha accolto favorevolmente lo sviluppo del progetto e ha stanziato fondi al fine di rendere gratuito l’accesso al progetto da parte delle persone in cerca di lavoro.

«Abbiamo accolto con favore la richiesta di collaborare e di finanziare il progetto in quanto è fondamentale operare nel limbo esistente tra la scuola e il lavoro, agendo in maniera convinta sulla specializzazione e sulle motivazioni dei candidati, non solo facendo matching tra domanda e offerta, ma supportando operativamente la qualificazione delle persone che operano nel settore», afferma Enrico Betti, presidente dell’Ente bilaterale del turismo.

«Il progetto ha sicuramente l’ambizione di essere un valido aiuto per la creazione di figure professionali che troveranno nel tempo occupazione stabile e qualificata – spiega Maurizio Regazzoni, vicepresidente dell’Ente bilaterale del turismo -. Nel settore del turismo, l’attenzione della bilateralità nazionale va nella direzione di proporre corsi finalizzati a migliorare la qualità degli addetti e il servizio alle imprese. In questo anche la bilateralità bergamasca farà la sua parte».

Lo sviluppo del progetto è stato affidato ad Ascom Formazione. «Il percorso prevede una formazione specialistica di un mese, una full immersion affidata a un team di docenti professionisti che avranno il compito di fornire ai corsisti i principali strumenti per l’immediato inserimento nel contesto lavorativo. Ritmi intensi molta pratica, nozioni tecniche sul mondo del lavoro, una sorta di libretto di istruzioni per fare in modo di affidare agli imprenditori persone in possesso delle competenze necessarie allo svolgimento delle mansioni», spiega Daniela Nezosi, responsabile dell’Area Formazione di Ascom Confcommercio Bergamo.

Ciascun corso è rivolto a un massimo di dieci persone. Non sono richiesti requisiti in ingresso, ma chi vi aderisce deve manifestare una forte motivazione a lavorare nei pubblici esercizi in mansioni afferenti all’area cucina, sala, bar, ricevimento. Ascom e l’Ente Bilaterale, insieme ad Ascom Formazione, incontreranno i candidati per un breve colloquio conoscitivo al fine di verificare le potenzialità occupazionali e le loro ambizioni professionali. Il corso si svolgerà dal 16 settembre al 4 ottobre. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 luglio. È sufficiente inviare una e-mail a info@ascomformazione.it; o telefonare allo 035.4185706.




Al Sorriso di Selvino lumache, anguille, baccalà e i piatti orobici

 La famiglia Cortinovis, che gestisce il locale dal 1969, è stata tra le prime ad introdurre il lievito madre nella lavorazione della pizza che, usando un termine moderno, poteva competere con le migliori pizze gourmet del giorno d’oggi. La richiesta di piatti più elaborati da parte della clientela è poi aumentata nel corso del tempo: da qui l’idea di trasformare la pizzeria in ristorante. Intuizione vincente e lungimirante portata avanti da Paolo Cortinovis, chef con importanti esperienze alle spalle, e dalla moglie Michela Tomasoni, sommelier e molto attenta alla gestione della sala. Al ristorante Sorriso si può pranzare o cenare alla carta ed è in arrivo un menù degustazione. Il locale è aperto in inverno venerdì sera, sabato e domenica (pranzo e cena), mentre in estate (da metà giugno fino ai primi giorni di settembre) è sempre operativo, sia a pranzo che a cena.

I lavori di ristrutturazione, che hanno preceduto la trasformazione da pizzeria a ristorante, hanno portato la cucina allo stesso piano della sala; elegante e curata nei minimi particolari, può ospitare 40 commensali, con l’opportunità di mangiare anche all’esterno durante il periodo estivo.

Dal primo marzo 2015 sono arrivate molte soddisfazioni grazie ad una cucina creativa, di carattere e personale. Sul sito internet del ristorante compare una citazione del grande chef Gualtiero Marchesi: “La cucina è di per sé una scienza, sta al cuoco farla diventare arte”. 

Per ogni piatto vengono utilizzati pochi ingredienti, ben bilanciati e mai banali. La carta comprende sei piatti per ogni gruppo di antipasti, primi e secondi.

Tra le chicche non mancano anche alcune particolarità come le lumache, l’anguilla, il foie gras, per arrivare al più classico merluzzo e baccalà. Così come sono presenti i piatti della tradizione orobica, a partire dal casoncello alla bergamasca, per finire con i formaggi della Val Brembana. Consigliamo vivamente di concludere l’esperienza culinaria con uno degli ottimi dolci preparati da Paolo Cortinovis: ne uscirete stupiti e appagati.

La Carta vini, che riposano in una cantina tutta nuova, comprende una selezione della produzione DOC del territorio (Valcalepio e Terre del Colleoni), molto richiesta dai turisti, per un totale 120 etichette.

Ristorante Sorriso
via Talpino, 79 – Selvino
Per informazioni tel. 340 885 3242
Sito www.ristorantesorrisoselvin




Alla scoperta di Trescore Balneario

Trescore Balneario è il comune più grande della Val Cavallina, conosciuto per la sua antica tradizione termale: le sue acque sulfuree erano usate e apprezzate sin dai tempi dei romani. Merita visita per il modernissimo Centro termale immerso nel verde, ma anche per le sue ricchezze culturali e artistiche e per le testimonianze del sistema fortificato medievale. Si possono ammirare Villa Celati Mosconi, di origine neoclassica (1836) e, in contrada Canton, la splendida Villa Terzi, esempio completo di architettura settecentesca e di grande unità compositiva, oggi usata come location per matrimoni. Ma il gioiello del paese è la Chiesa delle Sante Barbara e Brigida, situata all’interno del Parco della Villa Suardi e costruita all’inizio del XVI secolo, con l’eccezionale testimonianza delle Storie di Santa Barbara e gli affreschi di Lorenzo Lotto.
Nella centrale Piazza Cavour, cuore pulsante del paese, accanto all’autentica torre medioevale del XIII sec., si può ammirare il monumento a Igea, Dea della salute. Da vedere anche, la Chiesetta romanica di San Cassiano e la Chiesa del Mirabile. Chi è alla ricerca di un momento di relax fuori dal tempo, può raggiungere il Lago di Endine, incantevole specchio d’acqua sul quale si affacciano i piccoli borghi e la torre del castello di Bianzano.

Trescore Balneario – foto Lorenzo Belotti

Oratorio Suardi – Ph Pro Loco Trescore Balneario

Trescore San Cassiano

Per gli amanti della buona tavola

Per una cena stellata l’indirizzo cult è Loro&Co, ambiente raffinato, cucina curatissima e creativa e servizio molto attento. Il ristorante ha anche un elegante bistrot con una carta che spazia tra terra, mare e pizza gourmet dai prezzi più contenuti. Per un pranzo o una cena più informali, ma sempre di qualità, La Conca Verde è una trattoria molto curata con un menù vario e curato e una bella veranda affacciata sul giardino.

Pausa golosa

Le Tentazioni Tea Shop & Sala da tè con annesso shop è un locale incantevole con un ambiente curato e una gamma di tè provenienti da tutto il mondo, infusi di frutta dolci e rilassanti, tisane per la salute e il benessere. Ma anche caffè mono origine e blend particolari, cioccolate, cappuccini, tante dolcezze in accompagnamento e originali idee regalo. Merita anche il Bar Pasticceria 2G per il ricco banco di pasticcini, il servizio attento e famigliare e la bella e intima saletta. Per gli appassionati di gelato, da non perdere la Gelateria Essenza dove si trovano gusti stagionali fatti con prodotti di qualità, alcuni davvero insoliti, e un goloso waffe fatto ‘in casa’; Le Golosie, per i coni e le coppette ma anche per l’offerta aperitivo; Lo Chef del Gelato (da non perdere il gusto pistacchio e il cannolo ripieno di gelato) e il Bar Gelateria Le Bollicine situato nella vecchia latteria storica del paese (vale la pena provare le crepes).

Lo shopping

Per gli acquisti segnaliamo il negozio di Ferramenta e casalinghi Gualini, indirizzo storico della cittadina; Abbigliamento Palimbelli con una vastissima proposta di abiti firmati; Brignoli Calzature e Provenzi Sport.

Per dormire

Per un soggiorno confortevole, ma anche per una sosta gastronomica, un indirizzo storico è l’Albergo Ristorante della Torre che si sviluppa dentro e attorno alla suggestiva torre del 1300 che domina la piazza principale di Trescore.

Gli indirizzi

Loro &Co via Bruse 2 tel. 035 945073

La Conca Verde via Benedetto Croce 31, tel. 035 940290

Albergo Ristorante della Torre Piazza Cavour tel. 035 941365

Le Tentazioni Tea Shop & Sala da tè via Antonio Locatelli 23/A tel.

Bar Pasticceria 2G via Roma tel. 035 940019

Gelateria Essenza La natura nel gelato in via Nazionale 90/F tel. 035 4250482

Le Golosie, in via Armellina 100 tel. 035 9491987

Lo Chef del Gelato via Locatelli 140 tel. 035 5293669

Ferramenta Gualini Piazza Cavour 2 tel. 035 940062

Abbigliamento Palimbelli via della Resistenza 5/A tel. 035 940089

Brignoli Calzature via Locatelli 21/a tel. 035 0772463

Provenzi Sport via Locatelli 21/i tel. 035 942580

Albergo Ristorante della Torre Piazza Cavour 28 tel. 035 941365

Bar Gelateria Le Bollicine via Antonio Locatelli 70 tel. 035 943879

L’appuntamento
A settembre la Festa dell’Uva e dell’Agricoltura Bergamasca unisce tradizione, folklore, cucina tipica, giochi tra le contrade, spettacoli musicali, bancarelle artigianali e itinerari culturali alla scoperta del patrimonio naturale e artistico locale.

A Trescore Balneario se hai un’attività nell’ambito dei settori commercio, turismo e servizi hai a disposizione gli uffici Ascom che possono rispondere a ogni tua esigenza. Ci trovi in via Locatelli 19/h – 035 941541 fax 035 4258052 mail: trescore@ascombg.it. Chiusi il martedì pomeriggio e venerdì pomeriggio.

 

 




Dai colore ai tuoi piatti in modo naturale

Zafferano, curcuma, barbabietole, spirulina, ma anche i comuni pomodoro, cavolo rosso e carota possono colorare le nostre ricette in modo naturale dando loro un tocco in più. Inoltre sono naturali, non tossici e non provocano allergie. 

Se siete affascinati da queste presentazioni originali e desiderate aggiungere colore ai vostri piatti ricordate però che il gusto deve essere l’obiettivo prevalente nella preparazione di ogni ricetta, anche di quella più creativa. Non lasciatevi quindi trascinare all’entusiasmo ‘pittorico’ e controllate con attenzione l’equilibrio dei sapori.

La scelta del prodotto da utilizzare come colorante varia in base alla ricetta che desiderate preparare: è un piatto dolce oppure salato, una portata dalla consistenza croccante oppure liquida, un piatto armonico oppure dal gusto a contrasto? In base alle vostre risposte potete orientarvi verso frutta, verdura, alghe oppure spezie. 

Le tecniche utilizzate per ottenere il colore

Sono principalmente tre:

Frullare
È il metodo più veloce e consiste nel far cuocere l’ingrediente scelto per ottenere la colorazione, frullarne la polpa ed aggiungerla al piatto principale amalgamandola uniformemente.

Essiccare
La frutta o la verdura vanno affettate sottilmente e poi messe ad essiccare in forno oppure esposte al sole per il tempo necessario alla loro disidratazione e poi frullate e ridotte in polvere.

Macerare
È un ottimo procedimento per estrarre la clorofilla, e dunque il colore verde, dalle verdure a foglia che vanno pestate con un mortaio e poi immerse per due giorni in un liquido (acqua, olio o alcool a 95 °C). Se avete utilizzato l’alcool è necessario, dopo il tempo d’infusione, mettere il liquido a bollire lentamente per far evaporare la componente alcolica.

Ricordatevi di aggiungere il colorante poco a poco, fino a ottenere l’intensità di colore e di sapore desiderati. 

Frutti e verdure per ottenere il colore che desideri

Giallo = zafferano, peperoni gialli
Rosso= pomodoro, fragole,
Viola= cavolo rosso, more
Rosa= cavolo rosso + limone
Fucsia= rapa rossa
Verde= prezzemolo, alga spirulina, acqua di cottura degli spinaci, tè matcha
Arancione= carota, zucca, curcuma
Blu= cavolo rosso + bicarbonato

Risotto alle rape rosse e salsa gorgonzola – chef Enrico Bartolini 

 

Ricetta di copertina: Tapioca marinata al cappuccio rosso con burrata, arachidi grigliate, pimpinella e rafano – chef Francesco Baldissarutti

 

 

 

 




A Castro ritorna la sagra gourmet Festambientelaghi

Piatti di terra, di lago e di mare. “Festambientelaghi”, la rassegna di cucina di qualità di Castro dedicata ai prodotti del Lago d’Iseo e della Valcamonica, torna con un’edizione – la decima – ancora più legata al territorio. 
Da mercoledì 26 a domenica 30 giugno all’area feste, con inizio alle 19, nella cornice mozzafiato del lago, si potranno gustare piatti ‘buoni, belli e sani’, secondo la filosofia della sagra. 
Sarà l’occasione per un tuffo gastronomico nella tradizione culinaria Sebino–Camuna. 
Spazio a piatti che rappresentano la cultura locale, con materie prime di grande qualità, presentate dalle mani sapienti dello chef Dario Tagliasacch. Come il coregone e le sardine alla piastra, il merluzzo aromatizzato con scaglie di tartufo. dei prodotti proposti nelle ricette, i ravioli con ricotta di capra e erbette, e poi il silter, il fatulì, le formagelle della Val Palot.  L’Oro nero degli Zar, sarà uno dei protagonisti. In collaborazione con l’AGROITTICA LOMBARDA di Calvisano, verranno proposti due piatti a base di caviale e storione a un prezzo da sagra. 
Anche quest’anno ci sarà una proposta dedicata alle persone vegetariane con insalata camuna, taglieri di formaggi e marmellate, ravioli alle erbe di montagna con burro di malga e salvia. Chi segue una dieta vegana potrà scegliere trifolata di zucchine alla menta, cipollata stufata, insalatona con aceto di lamponi, patate, fagioli, lenticchie e pomodoro. 
Da sala e cucina, come avviene dalla prima edizione, sono banditi plastica e detersivi inquinanti, nel rispetto dell’ambiente. I tavoli sono allestiti con tovaglie e tovaglioli di cotone, i piatti sono di ceramica, le stoviglie di metallo e l’acqua è rigorosamente ‘del sindaco’.
Come da diversi anni, anche questa edizione sostiene l’Associazione Angelman onlus: parte del coperto finanziare la borsa di studio di un giovane ricercatore all’Erasmus MC di Rotterdam, uno dei centri più all’avanguardia nella ricerca di una cura per la Sindrome di Angelman. 
Alla proposta gastronomica è abbinato un calendario di iniziative, laboratori ecologiche per bambini e visite guidate alla scoperta del territorio, tra cui l’imperdibile escursione notturna al Parco della Gola del Tinazzo, un’area naturale situata a Castro che fa parte delle aree protette di Legambiente Lombardia.
Info: Facebook Legambiente Alto Sebino e Festambiente Laghi. 

Il menù

Il programma




A Castro ritorna Festambientelaghi

Ritorna a Castro, nell’area feste, da mercoledì 26 a domenica 30 giugno Festambientelaghi, la sagra gourmet promossa da Legambiente Alto Sebino che porta in piazza ricette gourmet. 
La rassegna è insolita nel panorama delle sagre bergamasche. I piatti sono ricercati, preparati con materie prime di qualità e presentati con la cura di un ristorante stellato. Con il benefit dello scenario del lago e delle montagne. Per chi desidera fare un aperitivo o una cena veloce c’è una ricca lista con proposte di street food.

La festa da sempre è legata al concetto della tutela dell’ambiente ed è fedele fin dalla prima edizione al motto ‘no plastic’: i bicchieri sono in vetri, i piatti in ceramica, le tavole sono allestite con tovaglie e tovaglioli di cotone, l’acqua è del rubinetto. Anche quest’anno la manifestazione ospita Goletta dei Laghi, la campagna di monitoraggio delle acque di balneazione per la tutela e la valorizzazione degli ecosistemi lacustri in Italia.  Completa la proposta un calendario di  visite naturalistiche guidate e laboratori didattici nei dintorni.
Come da diversi anni a questa parte, la sagra sostiene l’Associazione Angelman, onlus bergamasca che raccoglie fondi per sostenere la ricerca scientifica sulla Sindrome di Angelman. 




“Atbeer”: nasce la prima birra firmata dai Cornoltis

Nasce la prima birra firmata dai Cornoltis, nota formazione punk rock demenziale bergamasca.

La birra si chiama “Atbeer”, in omaggio a un loro cavallo di battaglia, “Atb”, brano che ironizza sul servizio dei pullman. Il birrificio Kaos di Costa di Mezzate (stasera, alle 20, la presentazione con showcase) firma la ricetta. La birra è una IPA, di 5,6 gradi, dalla schiuma abbondante e persistente e dal colore ambrato carico. Intensa all’olfatto, con un profumo di pompelmo, buccia di pesca e ananas, la birra offre un bouquet aromatico ricco con sentori biscottati e note di erba officinale. Persistente in bocca con un amaro equilibrato, è una birra per veri amanti del luppolo e non solo.

“Copieremo Chiara Ferragni – sorride Mario Apicella, voce della band -. Proprio come la famosa influencer abbiamo un vasto seguito sui social, posteremo immagini che ci ritraggono ai nostri concerti con le bottiglie in mano”.

Atbeer è, per ora, prodotta in edizione limitata, poiché non pastorizzata e rifermentata in bottiglia: si può trovare sia al Kaos, sia ai banchetti di merchandising del gruppo. La grafica è curata da Cabot Cove.

Nato nel 2008, il quartetto bergamasco, energico e indipendente, ha scelto come nome, un cognome diffuso nella zona, aggiungendo la “s” sulla scia dei Ramones. Due anni dopo la band è arrivata seconda al concorso Nuovi Suoni live organizzato dal Comune di Bergamo.

Negli anni ha condiviso il palco con Punkreas, Ricky e i suoi amichi, ex Aborti mancati, Persiana Jones, Oliver Skardy dei Pitura Freska, Mellow Mood, Fabio Testoni degli Skiantos, il Bepi, la Banda Osiris, Impossibili, Derozer, Raphael & Eazy Skankers, Statuto, Casino Royale, Kutso, Pornoriviste, Vallanzaska, Rumatera, Ruggero dei Timidi. Alle spalle cinque dischi, “Lasciami stare Eunuco”, seguito da “Ani di pietra”, “Un accenno di tette”, “La banalità del pene”, fino all’ultimo “Qlandia”.

 

 




Sagra del casoncello a Castro: serata dedicata ai bambini

La Sagra del Casoncello, giunta alla 19a edizione, è una delle sagre più partecipate dell’alto lago d’Iseo. 

Come dice il nome stesso, il piatto principale è proprio il casoncello bergamasco, piatto ricco di tradizione e di gusti legati al territorio.

In occasione dell’evento, che quest’anno si tiene fino a domenica 23 giugno, si prevede che saranno serviti dai volontari della Pro Loco Castro circa 1.300 kg di casoncelli, accompagnati da altri piatti della tradizione e da ottimi vini locali da degustare in una location mozzafiato con splendida vista sul lago d’Iseo. Presso l’area feste sul lungolago di Castro, ci saranno 400 mq di stand adibiti a ristorante dove poter assaggiare i rinomati casoncelli anche nella formula “take away” che permetterà a chiunque, anche nelle serate più affollate, di ordinare un piatto di casoncelli ed assaggiarlo seduto in riva al lago, nel prato o a casa propria.

Oltre alla qualità del cibo, la sagra è sempre più “eco-friendly”: il servizio, infatti, viene effettuato con stoviglie da ristorazione in ceramica e acciaio, l’acqua viene servita in contentori in vetro e la plastica utilizzata è biodegradabile e compostabile.

Per tutte le serate della manifestazione ci saranno intrattenimenti musicali per tutti e spettacoli per bambini.

Stasera, mercoledì 19 giugno dalle 21.00 in poi si terrà lo spettacolo per bambini “Magic Bunny Show”. 

 

 




Serata benefica dei Giovani Ascom “Per un sorriso in più”

Una serata all’insegna dell’allegria, del buon cibo, dell’ottimo vino e della solidarietà: l’evento promosso dal Gruppo Giovani imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo, “Per un sorriso in più”, alla sua tredicesima edizione ha avuto grande successo unendo musica, convivialità e divertimento alla beneficienza. La manifestazione si è svolta nella magnifica Abbazia Benedettina di San Paolo d’Argon, un luogo ricco di storia e cultura, un gioiello di architettura a arte.

Durante i saluti ufficiali il presidente Ascom, Giovanni Zambonelli, ha notato che “dobbiamo prendere esempio dai giovani per le idee innovative e fresche”, mentre ha evidenziato l’attenzione che il Gruppo Giovani imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo ha verso i bambini che afrrontano delle problematiche di salute.

In questa edizione a beneficiare dell’iniziativa è stata l’Associazione Angelman, onlus con sede a Credaro nata con lo scopo di aiutare i bambini e i ragazzi affetti dalla sindrome di Angelman, una malattia genetica rara molto seria che comporta assenza di linguaggio, difficoltà cognitive e motorie, epilessia e disturbi del sonno. Si stima che nella nostra provincia i malati possano essere fino a 50.

Lucia Patelli dell’Associazione Angelman e il Dott. Pierluigi Carriero, responsabile From-Fondazione per la ricerca dell’Ospedale di Bergamo, hanno presentato l’associazione e il progetto “Registro italiano Sindrome di Angelman”.

L’Associazione Angelman onlus è nata da una famiglia di Credaro nel 2012 per aiutare la ricerca sulla sindrome di Angelman. Il sodalizio coinvolge oltre 100 volontari, nessuno dei quali percepisce compenso. Oltre al Registro Italiano Angelman realizzato con From all’Ospedale di Bergamo, negli ultimi anni ha finanziato la borsa di studio di una ricercatrice bergamasca all’Erasmus MC di Rotterdam in Olanda, uno dei centri di ricerca più importanti sulla sindrome di Angelman, e diversi progetti di inclusione. Per maggiori info: pagina Facebook Associazione Angelman, www.associazioneangelman.it.

Alessandro Capozzi, il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo ha sottolineato che l’evento come da tradizione è legato alla solidarietà verso i bambini che dimostrano un coraggio da leoni nell’affrontare gravi difficoltà insieme alle loro famiglie. Inoltre, ha ringraziato il segretario del Gruppo Giovani, Alessandro Rota, per il suo impegno e Massimo Paloschi di 3bservice per il suo contributo importante all’organizzazione dell’evento.

Il Gruppo Giovani di Ascom è nato nel 2005 con l’apporto della maggior parte dei settori merceologici dell’Associazione e con la volontà di creare un osservatorio sui cambiamenti del settore e un laboratorio di idee per affrontare i nuovi bisogni, soprattutto dei neo imprenditori. Negli anni il gruppo è cresciuto e oggi rappresenta un incubatore di nuovi dirigenti, una palestra che prepara gli imprenditori di domani in ambito associativo. Il Gruppo propone diverse attività formative, alcune delle quali nate grazie al coinvolgimento di altre realtà associative sui temi del fare impresa, del lavoro e della formazione. Fanno parte del Gruppo Giovani imprenditori, come da Statuto nazionale, gli imprenditori con meno di 42 anni.

La squisita cena a buffet nei due chiostri dell’Abbazia, curata da Vicook, è stata accompagnata da musica dal vivo di Max Cappellini, con la voce stupenda di Barbara Ravasio, mentre a ravvivare di più la serata c’è stato lo spettacolo di cabaret da “Zelig Lab on the road” con Beppe Altissimi, comico e cabarettista.

L’evento, presentato dalla giornalista Donatella Tiraboschi si è concluso con l’estrazione della lotteria, e la consegna delle targhe agli sponsor da parte del direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini.

Hanno aderito e sostenuto l’iniziativa: Enti Bilaterali del Commercio e del Turismo; Fogalco soc. coop. cooperativa di garanzia dell’Ascom.
L’evento ha goduto del contributo di: BMW Lario Bergauto; Dif spa Grassobbio; Ros forniture alberghiere di Zanica; Lupia pavimenti di Ponte San Pietro; Infac serramenti di Cavernago; Dolce dormire di Raimondi di Pedrengo; Fioreria Amadei Azzano san Paolo.

Hanno contribuito per la lotteria: Hotel cappello d’oro di Bergamo; Ristorante al Gigianca di Bergamo; Ottica Skandia di Bergamo; Palestra Reborn di Almè.
Un ringraziamento a: 3b Service per l’organizzazione della serata; Agenzia Diesis di Guerini Gabriele di Vertova per l’organizzazione della musica; Agenzia Voltaire per l’organizzazione dello spettacolo di Cabaret; Alla VI .CO. OK ristorazione per il buffet.




Nuova legge regionale sugli agriturismi: riflessioni e perplessità

Innovativa o autarchica? Qual è la vera natura della nuova legge approvata (Pdl 67) dal Consiglio regionale lombardo che riguarda le attività degli agriturismi? Come nota Regione Lombardia il nuovo testo prevede il riconoscimento della multifunzionalità dell’impresa agrituristica lombarda, una maggiore connessione con il territorio grazie all’innalzamento della soglia minima di prodotti locali e una sburocratizzazione del sistema. Ma saranno d’accordo tutti i professionisti del settore con la nuova norma approvata che aumenta dal 30 al 35% la soglia minima di prodotti aziendali utilizzati nella somministrazione dei pasti, solo il 20% di prodotti acquistati dalla grande distribuzione e il 100% di vini lombardi e pesce lombardo?

Alcuni professionisti hanno pareri discordanti, mentre il consiglio regionale che ha presentato le modifiche parla di opportunità per rendere gli agriturismi “vetrina del Made in Lombardia”.
Il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza, Giovanni Malanchini, ha affermato: “E’ una legge innovativa. L’agriturismo è un’attività complementare di un’attività agricola, non è un’attività di ristorazione fine a se stessa. Ci sono diversi motivi per cui c’era la necessità di proseguire con questa nuova legge. Per primo sono cambiate le esigenze dei consumatori, bisognava alzare l’asticella dal punto di vista qualitativo: parliamo di qualità in termini di beni, servizi, di produzione territoriale. Quindi si parte da qui alzando le percentuali minime di acquisto di prodotti del territorio, prima gli agriturismi potevano acquistare il 50% di alimenti e bevande dalla grande distribuzione, oggi deve acquistare l’80% dei prodotti del territorio lombardo. Diventano una vetrina di Made in Lombardia, che è la prima regione agricola dell’Italia, la seconda in Europa in termini di fatturato ma la prima in assoluto in termini di marchi di eccellenza e di produzione agroalimentari di qualità. Dà anche l’opportunità all’acquisto di prodotti della regione confinante. La vera novità, della quale qualcuno ha parlato di sovranismo, è quella di spingere molto l’etichetta di vini con il 100% di vino lombardo e il 100% del pesce lombardo per valorizzare il pesce di lago. Inoltre, si dà una chiara linea di demarcazione tra i veri agriturismi, gli agricoltori che fanno attività agrituristica, e ristoranti mascherati da agriturismo per trarre dei vantaggi fiscali”.

La presidente del Gruppo ristoratori di Ascom Confcommercio Bergamo, Petronilla Frosio, commenta: “La regione Lombardia ha cercato di regolamentare e restringere il campo d’azione degli agriturismi. L’aumento delle percentuali riguardo i prodotti sono nella direzione giusta ed è un importante veicolo per la promozione del territorio, anche se potrebbe ancora non essere sufficiente. La ristorazione segue altre regole, mentre gli agriturismi hanno dei vantaggi fiscali. È necessario che ci non ci sia una concorrenza sleale e che ci siano i controlli che mancano, altrimenti ognuno fa quello che ha voglia e siamo in una totale anarchia”.

La norma prevede, inoltre, la facoltà di aumentare i posti letto da 60 a 100 valorizzando e sviluppando l’ospitalità offerta dalle strutture agricole. Su questo cambiamento Alessandro Capozzi, presidente dei Giovani Imprenditori Ascom Confcommercio Bergamo e vicepresidente del consiglio Gruppo Albergatori di Ascom Confcommercio Bergamo, nota: “Punto centrale è il concetto che chi offre lo stesso servizio va regolamentato nello stesso modo. E’ corretto declinare le regole in base alle tipologie di offerta, magari per aiutare le zone meno fortunate oppure per aiutare la famiglia, permettendo un’integrazione del reddito. In questo caso invece, ci troviamo dinanzi ad un’offerta paragonabile a quella di un albergo di medie dimensioni ma con tassazioni ed obblighi diversi. Gli alberghi possono continuare a competere nel mercato dell’ospitalità se i competitors vengono costantemente agevolati?”

Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Bergamo commenta: “Questa legge valorizza ancora di più il legame che c’è tra agricoltura e agriturismo. L’aumento dal 30 al 35% della percentuale di prodotti aziendale va a valorizzare ancora di più la multifunzionalità dell’impresa agricola. Inoltre, il fatto che si raggiunge l’80% dei prodotti lombardi porta alla loro valorizzazione. In più, il fatto stesso che aumentano i posti letti dà un senso del tentativo di aumento dell’ospitalità agricola. Incentiva la multifunzionalità aziendale e in un certo senso permette di sviluppare l’ospitalità per fare conoscere i territori e i prodotti di gastronomia. Il punto che potrebbe essere critico ha a che fare con le percentuali in zona montana, dove è più difficile fare attività agricola e non sempre si riesce a produrre nel modo e nella quantità che è necessaria. Inoltre, la legge valorizza la produzione enologica lombarda e si promuovo i prodotti locali come è giusto che avvenga in ambito agricolo e agrituristico”.

Nonostante i pareri diversi, la legge della Regione Lombardia va nella direzione giusta, ma il tema è delicato e va affrontato nell’agenda della politica nazionale.